LCN del Nord Italia: graduatorie provvisorie in quasi tutte le regioni

Sono arrivate nelle scorse ore in quasi tutte le regioni del Nord Italia (esclusa la Lombardia, che fa storia a sé per la mole delle operazioni da compiere) le prime graduatorie relative all’assegnazione degli Lcn, in vista dell’avvio delle operazioni di switch-off delle Tv locali, il prossimo 3 gennaio (si partirà da Valle d’Aosta e Piemonte). Sono previsti a brevissimo in varie regioni diversi sorteggi, come accaduto in Sardegna, anche se, rispetto all’esperienza poco felice dell’isola, sembra di notare un tentativo di rendere un po’ più efficienti le operazioni, evitando nei limiti del possibile proteste, appelli, revisioni continue e totale incertezza negli editori.

Si evidenzia anche in diverse regioni l’assegnazione di Lcn a emittenti che sembravano finora escluse, talvolta anche per loro scelta (Telegranda in Piemonte, per dirne una, con Rete Biella Tv, ma anche Fvg Sport Channel in Friuli-Venezia Giulia, Canale 68, Telecittà, Cafè Tv 24 e Radio Adige Tv in Veneto), ma è da verificare per loro la possibilità di continuare realmente a trasmettere, come sarebbe auspicabile, naturalmente.

Farò un’analisi completa delle assegnazioni nelle varie regioni a graduatorie più ‘assestate’ e a sorteggi effettuati.

Per adesso vediamo la situazione degli Lcn ‘importanti’, quelli 10-19 nelle regioni principali.

In Piemonte il 10 va a Telecity e l’11 a Telecupole, come sembrava immaginabile, mentre anche Videogruppo (che però ha un palinsesto spesso ‘lombardo’) se la cava bene con il 12 e precede Rete 7 al 13 e Primantenna al 14. Grp si aggiudica il 15 e Sesta Rete il 16. Interessante l’assegnazione del 17 a Vco Azzurra Tv e soprattutto del 19 a Video Novara, che ora ha la possibilità di farsi vedere nella sua regione in modo molto migliore rispetto al passato. Il 18 va invece a Canale Italia 83.

In Veneto (regione assai ‘problematica’ dove non erano mancate sorprese ed esclusioni ‘eccellenti’) Antenna Tre Veneto si afferma con il 10, mentre Telenuovo mantiene l’11 e Canale Italia 83 si piazza al 12 (non è nelle prime numerazioni invece la storica e collegata Serenissima). Scende al 13 Tva Vicenza, con Rete Veneta che invece fa meglio del passato e ottiene il 14. Migliore posizione anche per Telepadova 7 Gold al 15, seguita da Telearena al 16 (confermata). Piccolo passo indietro per Telechiara al 17, un po’ più rilevante per Triveneta che scende al 19, mentre Telenordest avrà il 18 al posto del 19.

In Emilia-Romagna altra ‘girandola’ di numerazioni, con l’esclusione dalle ‘posizioni pregiate’ della storica Telesanterno e di È Tv Rete 17. Al 10 si conferma È Tv ma poi cominciano gli avvicendamenti, con 7 Gold che passa all’11, seguita da Trc Modena al 12. Telereggio avanza di una posizione e passa al 13, mentre il 14 va a Teleromagna. Trc Bologna riottiene il 15 e 12 Tv Parma fa un piccolo passo indietro fino al 16.

Due posizioni migliori invece per la modenese Tv Qui che passa al 17. La sorpresa è invece il 18 alla riminese Icaro Tv, che in un primo tempo era stata addirittura esclusa dalle Tv ‘idonee’. L’ultima posizione ‘privilegiata’ va a Telestense con il 19.

Prossimamente analisi più complete, come detto, e l’esame della situazione nelle altre regioni (Lombardia compresa).

Mauro Roffi
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Graduatorie Tv: chiusi i giochi anche nelle ultime regioni del Nord

Chiudiamo con questo articolo l’esame degli esiti della questione ‘graduatorie Tv’ del Nord Italia (Liguria esclusa), ricordando però che presto bisognerà riparlare della Sardegna, dove sono in assegnazione i numeri Lcn alle emittenti ‘superstiti’ (questione determinante, manco a dirlo) e sta anche per partire la fase del concreto spegnimento delle ‘vecchie frequenze’ con ‘trasloco’ sulle nuove, sempre delle Tv e Radio/Tv superstiti, naturalmente.

Ci eravamo lasciati nei giorni scorsi con la nuova graduatoria dell’Emilia-Romagna, in cui erano per fortuna rientrate ben tre emittenti di una certa importanza, Icaro Tv, Radio Italia Anni 60 Tv e Medianews-Teletricolore. Lunedì 8 si è tenuta la seduta pubblica regionale e l’esito è stato abbastanza favorevole, in quanto nessuna Tv ‘di prima grandezza’ è rimasta esclusa ma è rientrata o nella rete di 1° livello o nelle ben tre di 2° livello. Gli esclusi in realtà sono solo sette (fra questi il nome più ‘interessante’ sembra Cremona 1, non ci sono altre Tv ‘importanti’) ma tutti hanno rinunciato spontaneamente alla rete di 2° livello n. 3.

Di conseguenza tutti gli altri (comprese le tre Tv recuperate all’ultimo momento) ce l’hanno fatta e non si tratta solo di Tv regionali (ci sono anche Radio Musica Television, Radio Radio Tv e Radio 4 You Tv, per fare alcuni esempi). C’è anche Nettuno Tv e viene da pensare allora che riprenderà a trasmettere, salvo ulteriori sorprese.

La rete di 1° livello (con maggiore diffusione regionale) e il massimo di capacità trasmissiva (3 Mbit/s) sono andate a È Tv, Trc Modena e Trc Bologna, 7 Gold, Telereggio, Teleromagna, Radio Bruno Tv. Si sono fermate a 2,5 Mbit/s, invece, 12 Tv Parma, Qui Tv, Telestense e Telesanterno. 3 Mbit/s ma su una rete di 2° livello anche per la nuova Stella Tv. Non poche emittenti hanno optato per la diffusione su due reti di 2° livello contemporaneamente a 1,5 Mbt/s per ciascuna.

Martedì si sono poi tenute le sedute pubbliche relative al Trentino-Alto Adige, dopo la diffusione di un’ennesima graduatoria della provincia di Bolzano, in cui di nuovo, dopo ulteriore riesame, Vb33 sopravanzava Alto Adige Tv al primo posto.

Sia a Trento che a Bolzano, come era immaginabile, non ci sono stati problemi particolari, dato che la capacità diffusiva disponibile era più che sufficiente per tutti. Ci sono state di conseguenza solo rinunce volontarie, anche qui. A Trento hanno rinunciato solo in cinque, fra cui le attuali emittenti locali Tnn e Tml ma soprattutto Radio Nbc Stereo Rete Regione che qui e anche a Bolzano ha pertanto preferito rinunciare al momento del ‘dunque’ alla Televisione digitale terrestre. A Bolzano hanno invece rinunciato in sei, fra cui Trentino Tv e Sud Tirol Tv.

A Trento solo Trentino Tv ha chiesto 3 Mbit/s, mentre a Bolzano in parallelo ha fatto lo stesso Alto Adige Tv; qui ce l’ha fatta anche l’ultima Tv ‘recuperata’, Kronplatz Plan de Corones.

Mercoledì 10 novembre si è chiuso il giro delle sedute pubbliche con il Piemonte, dove nei giorni precedenti era stata diffusa un’ennesima graduatoria, con il ‘recupero’ di un’ulteriore emittente e la cosa ci riguarda da vicino, in quanto si tratta della alessandrina Radio Gold Tv.

Solo cinque, anche stavolta per rinuncia spontanea, le emittenti alla fine risultate escluse e fra queste fa un po’ di rumore la scelta di rinunciare al Dtt da parte di Telegranda. Anche in Piemonte la disponibilità anche di due reti di 2° livello ha consentito di dare a tutti quelli che l’hanno voluta la possibilità di continuare a trasmettere; Radio Gold Tv addirittura avrà la rete di 1° livello. Rete di 1° livello e massimo di capacità trasmissiva (3 Mbit/S) per Telecity, Rete 7, Telecupole, Videogruppo e Primantenna. Fra le Tv che potranno trasmettere in Dtt ci sono anche Rbe Tv (di Radio Beckwith), Onda Novara Tv, Radio Radio Tv e Radio Popizz Tv.

In conclusione, veri e seri problemi si sono avuti solo in Veneto, dove davvero troppi sono stati gli esclusi, mentre nelle altre regioni (nella stessa Lombardia non ci sono state in fondo troppe ‘bocciature’) i danni sono stati limitati. Ma l’altra grande sfida ora sarà quella degli Lcn, mentre ricorsi e persino eventuali nuove graduatorie non sono da escludersi.

Mauro Roffi
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Graduatorie Tv: gli aggiornamenti

A tambur battente si susseguono le notizie sulle graduatorie delle emittenti per la Tv digitale, cui abbiamo dedicato una lunga rassegna nei giorni scorsi.

La prima seduta pubblica che si è tenuta è stata quella di Lombardia e Piemonte orientale, dove, nonostante le grandi emittenti l’abbiano fatta da padrone in fatto di banda trasmissiva, grazie alla disponibilità di due reti di 1° livello e una di 2°, è stato possibile ‘limitare i danni’ in fatto di selezione delle Tv (e Radio/Tv) richiedenti. Tuttavia, come vedremo, a non trovare disponibilità di banda trasmissiva, purtroppo, sono state soprattutto alcune delle ‘visual radio’, che peraltro in Lombardia sono davvero numerose, come noto.

Alla fine ci sono state 33 emittenti ‘escluse’, un numero che sembra molto alto ma sul totale davvero ragguardevole delle emittenti richiedenti non lo è neppure troppo, in fondo. Prima delle escluse in termini di punteggio (e quindi in teoria candidata a un eventuale ‘ripescaggio’) è la piemontese Primantenna, seguita da Milanow (mai sviluppata però più di tanto dalla società-madre TeleLombardia).

Hanno un punteggio superiore a zero, nell’ordine, sempre fra le escluse, anche Chiesa Tv (nata relativamente di recente dalla Diocesi), la piemontese Rete 7, Canale Italia 84, Salute e natura e purtroppo anche Babayaga Tv.

Poi ci sono le emittenti escluse ‘a punteggio 0’, a partire da 51 Radio Tv, e poche posizioni più avanti da Radio Roma Tv, da poco approdata in Dtt. Andiamo avanti con le ‘Radio Tv’ più ‘sfortunate’: ci sono Radio Lombardia Tv, Radio Popizz Tv (che a suo tempo aveva puntato molto su Milano e la Lombardia), Onda Novara Tv (vedremo come andrà per lei in Piemonte), Radio Radio Tv, Rn1 Tv Gold e la stessa Radio Number One Tv, Radio Manbassa Tv e 70.80 Tv. Va aggiunto che di Radio Milan Inter in versione Tv e di qualche altro marchio comparso (magari anche solo con un cartello) in questi anni sul video lombardo già non avevamo trovato traccia nella precedente graduatoria ‘più ampia’.

Fra le Tv locali che purtroppo sono state escluse ci sono anche Telesolregina Po, Telemilano Più Blu, Gea Tv, Motori Tv Lombardia e Primarete.

Molte altre invece ce l’hanno fatta e fra queste (fa piacere dirlo) quelle, anche di minori dimensioni, ‘recuperate’ all’ultimo istante fra le ‘idonee’.

Molto peggiore la situazione in Veneto, dove la seduta pubblica di giovedì, con una sola rete di 1° livello e una di secondo livello dalla portata limitata, ha avuto il peraltro prevedibile esito pesante: ben 24 Tv escluse (fra cui la neo-inserita Rete 182) e solo 21 ‘ammesse alla disponibilità di banda trasmissiva’ (e alle relative negoziazioni con le reti).

La lista delle emittenti escluse è quindi lunga e dolorosa e si apre con Telecittà, cui segue Cafè Tv 24 (non fortunata nella sua regione) e poi con La9, Radio Radio Tv, Serenissima, Radio Piterpan Tv, Canale Italia 84 e – esclusione che fa rumore – Company Tv. E ancora, Radio Adige 640, 7 Gold Plus, 68 Veneto e Telecampione. Seguono le escluse ‘a punteggio 0’, fra cui Prima Free.

Ce l’hanno fatta le altre principali emittenti e fra queste Televenezia, la cui emittente radiotelevisiva (Radio Venezia Tv) però già non compariva nella prima graduatoria. Fra le ‘ammesse’, tutte le altre ‘Radio Tv’ del gruppo Zanella e, anche se con la rete di secondo livello, pure Teleromagna e Telestense.

Detto che in Piemonte è stata ugualmente riammessa in graduatoria Rete 182, vediamo cosa è successo nella seduta pubblica della ‘anomala’ Valle d’Aosta, dove a causa della forte disponibilità di rete in rapporto ai pochi richiedenti, tutti sono stati ammessi alle negoziazioni, è avanzata non poca banda e anzi Telegranda di Cuneo, pur fra le ‘idonee’, ha rinunciato spontaneamente ad una zona per lei decisamente ‘non centrale’.

In Friuli Venezia Giulia la seduta pubblica appena svolta ha avuto quale esito un numero di esclusi (17) che corrisponde quasi a quello degli ammessi. In precedenza c’era stato un aggiornamento della graduatoria che aveva iscritto fra gli idonei anche Rete 182 (che però poi ha rinunciato), Fvg Sport Channel e Telenordest. In riferimento a Fvg Sport Channel, bisogna fare attenzione alla denominazione, in quanto non si tratta della Fvg Channel di cui parlavo in un precedente articolo: quest’ultima, infatti, è stata al centro di recentissimi clamorosi episodi che l’hanno vista prima approdare sull’importante canale 16 (in accordo con È Tv Friuli) in settembre e poi però pochi giorni fa, dopo alcune vicende societarie interne, decidere di uscire di scena. Fvg Sport Channel era invece a un’altra numerazione, era ‘evoluta’ in BH Tv e aveva poi lasciato spazio prima a PN Tv e poi appunto a Fvg Channel.

Comunque sia, proprio Fvg Sport Channel è la prima delle Tv escluse in questa regione, seguita da 7 Gold Plus, Canale Italia 84, Canale 18 e Cafè Tv 24. Purtroppo non trovano spazio, fra le altre, Video Tele Carnia e Tele Alto But e neppure Sl.og A e Tv7 Triveneta. Spiace poi per Radio Gioconda Tv, anch’essa fra le escluse.

Ce la fanno invece tutte le altre emittenti e fra queste le Radio-Tv del gruppo Zanella.

In provincia di Bolzano è stata poi appena pubblicata una nuova graduatoria, in cui Altro Adige Tv (parlavo nel precedente articolo di una ‘fase interlocutoria’ per l’emittente) riesce a passare al primo posto, sopravanzando parecchio Vb33. Alle Tv idonee viene aggiunta infine Kronplatz Plan de Corones, specializzata in ‘alta montagna e piste da sci’.

Nella serata di venerdì 5 novembre nuova graduatoria anche per l’Emilia-Romagna (la seduta pubblica si terrà lunedì 8) con alcune integrazioni, di cui avevo parlato nei giorni scorsi: rientrano così in partita Teletricolore – Medianews, Icaro Tv e Anni 60 Tv, oltre a Italia 8 Prestige. Fra le Tv assenti c’è invece anche la storica bolognese Telecentro, mentre resta il piccolo mistero di Lepida Tv (la domanda potrebbe anche non essere stata presentata, non ci sono notizie in merito).

Le speranze per tutti gli esclusi da queste graduatorie non sono molto alte, a meno che non succeda quel che è capitato in Sardegna dove Telemaristella di Carloforte (che è anche Radio), pur fra le emittenti che hanno superato tutti gli ostacoli delle scorse settimane, ha stabilito in proprio di non trasmettere più dai prossimi giorni in digitale terrestre, scegliendo invece il Web. Una decisione che dovrebbe lasciare spazio ad almeno una delle Tv escluse.

Mauro Roffi
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Le graduatorie Tv e visual radio: l’Emilia-Romagna

In questa rassegna delle prime graduatorie Tv per la ‘nuova Tv digitale’ emanate dal Ministero dello Sviluppo Economico/Comunicazioni, che chiudo qui per ora in attesa dei davvero imminenti sviluppi, l’Emilia-Romagna (che è anche la mia regione, fra l’altro) fa purtroppo storia a sé. Il fatto è che la selezione delle emittenti richiedenti in questa area è stata, già nella prima fase, molto pesante, con alcuni aspetti francamente incomprensibili, almeno a prima vista. E le assenze dalla graduatoria sono così numerose da far pensare che ci sia decisamente bisogno almeno di un’integrazione, in vista della seduta pubblica (non è ancora nota la data), come è accaduto del resto in extremis in Lombardia, la sera prima della seduta pubblica (!), martedì 2 novembre (lo vedremo in conclusione).

Fatta questa premessa, passiamo alla graduatoria vera e propria, che si apre con la bolognese È Tv, che precede non di molto l’altra notissima Tv modenese Trc, legata al mondo della cooperazione. Il gruppo (TRMedia) è peraltro lo stesso della quarta classificata, la storica emittente Telereggio, mentre al terzo c’è 7 Gold versione Emilia-Romagna (Sestarete – gruppo Ferretti). Questo gruppo, peraltro, decisamente importante in sede locale, stranamente non compare più nella graduatoria, anche se i marchi che possiede sono diversi, anche nel campo radiofonico e delle ‘visual radio’, come vedremo. Fra le Tv di TRMedia non compare poi qui, fra l’altro, ER 24 Tv (Trc Sat), che però, quale emittente d’informazione regionale ‘a tutto tondo’, merita senz’altro considerazione.

Quinta in graduatoria è comunque Teleromagna e sesta 12 Tv Parma, nata qualche tempo fa dalla fusione delle emittenti della città emiliana. A seguire, ecco Trc Bologna, sempre di TRMedia, e poi l’altra importante stazione modenese Tv Qui. Si passa poi a Ferrara con Telestense, dopo la quale però c’è una presenza decisamente ‘diversa’ e legata ad un grandissimo successo radiofonico, qui e in altre regioni: si tratta, manco a dirlo, di Radio Bruno Tv. Fra l’altro questa non sembra essere l’unica delle stazioni del ‘gruppo Prandi’ presente in questa graduatoria televisiva: molto più avanti c’è infatti una pressoché inedita Stella Tv che nella società richiedente manifesta il legame con Radio Stella, altro format di successo ‘made in Carpi’.

Dopo Radio Bruno Tv, tocca a Telesanterno, marchio di gran successo del passato in regione ma oggi meno brillante. Dopo Canale Italia 83, ecco il format TR24, che forse meriterebbe un po’ di più in rapporto al non facile tentativo di fare una Tv tutta d’informazione nell’area romagnola.

Poi cominciano i ‘piccoli misteri’ di questa graduatoria, che giudica ‘idonea’, nel gruppo imolese Di.Tv, la sola Di.Tv 601. Perché questa e non le altre presenti sul video a numerazioni più favorevoli non è chiaro, così come non si sa al momento la sorte di Made in Bo, l’interessante Radio-Tv appena partita nella città felsinea su Di.Tv 210.

Trova invece una valorizzazione più sicura Fct 190 (Policinema), interessante tentativo di Tv tematica su cinema e audiovisivo. A seguire però le situazioni poco comprensibili continuano con la presenza di Nettuno Tv, originata a suo tempo dalla bolognese Radio Nettuno (oggi Radio Nettuno – Bologna Uno) ma ferma e inattiva ormai già da qualche tempo. Riesce a farsi valere anche Rta Videotaro dell’Appennino parmense e non manca È Tv Rete 17, mentre ricordo che l’importante Telelibertà di Piacenza è presente non qui ma nella graduatoria lombarda.

A questo proposito va anche detto che non ho trovato nella graduatoria dell’Emilia-Romagna emittenti della zona di Rimini (a partire da Icaro Tv, legata a Radio Icaro, e poi a Vga), che potrebbero però esse considerate nella vicina area tecnica marchigiana. Non viene ‘recuperata’ in Romagna neppure Radio Italia Vision, che pure a suo tempo aveva scelto proprio la Tv per provare ad andare avanti, e anche Radio Studio Delta Tv non sembra ‘essere della partita’, almeno per ora.

Passo rapidamente, a questo punto, fra le altre, a Supersix e poi ricordo Radio 4 You Tv, Radio Musica Television e Radio Radio Tv. In una posizione bassa che sembra un po’ eccessiva c’è anche la forlivese VR, forte di una tradizione che non va dimenticata, e trova spazio anche Giovanni Paolo Tv (non c’è invece Telepace).

Non si sono altre Tv (speriamo solo ‘provvisoriamente’) nella graduatoria delle ‘idonee’ e la cosa non è appunto molto spiegabile. Vogliamo provare a ricordare chi non sembra proprio esserci? Non sono affatto emittenti di poco conto: il caso che balza all’occhio è quello di Teletricolore (Medianews) di Reggio Emilia ma ci sono anche, fra le altre, la modenese (recentemente partita) TVB Studio 85, TeleFerrara Live e soprattutto Anni 60 Tv del ‘gruppo Ferretti’ (una Radio di buon successo in Emilia-Romagna), che non ha fortuna neppure con la sua Domus ‘tutta immobiliare’ e con Punto Radio Tv.

Intanto San Marino Rtv (che non è ovviamente in graduatoria) in regione ha spento tutte le sue precedenti frequenze e canali (anche quello di Radio San Marino in Dtt), dopo aver trovato ospitalità in un mux nazionale della Rai.

Il caso però che davvero sembra più inspiegabile è l’assenza dalla graduatoria di Lepida Tv, un’emittente molto legata alla Regione, forte di una programmazione culturale e quasi ‘istituzionale’, fra l’altro valorizzata a dovere durante i lockdown del 2020. Ha senso che ci siano in graduatoria Tv Parma + 1 e la stessa modenese Vmt (marchio storico ma poco valorizzato in proprio, da anni, da parte di TRMedia) e non Lepida Tv? Non resta che vedere se qualcosa cambierà nei prossimi giorni.

Qualcosa è invece già cambiato in Lombardia, dove martedì sera è stata pubblicata una nuova graduatoria, poiché, come accennavo nel relativo articolo, qualcosa al Ministero era sfuggito, ingiustamente, alla considerazione. Sono così ricomparse fra le ‘idonee’ ben sette emittenti. Si tratta di Telepontedilegno e Tele Monte Neve che avevo citato ma anche della meritoria ‘Radio-Tv’ Antenna 2 e di una Tv di antica tradizione come Televalassina. E infine sì anche a Più Valli Tv Due, TRS 93 e Rete 182.

Peccato che nel frattempo si sia già tenuta la fatidica seduta pubblica di Lombardia e Piemonte orientale, in cui la selezione sembra essere stata di nuovo ‘importante’. La nuova graduatoria lombarda in pubblicazione dopo questa fase dirà adesso chi è riuscito a collocarsi in ‘posizione utile’.

Mauro Roffi
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Le graduatorie Tv (e visual radio): il Triveneto

Parto stavolta dalla provincia di Trento, dove ovviamente la situazione è un po’ più semplice rispetto ad altre parti d’Italia. Al primo posto è uno storico e solido gruppo radiotelevisivo locale, con l’emittente RTTR, che precede di poco nel punteggio totale l’altra nota Tv locale Trentino Tv.

Decisamente più indietro – ma comunque al terzo posto – c’è Telepace Trento.

A seguire, ecco due antenne venete con una storica presenza in regione, prima Telepadova 7 Gold e poi Telenuovo (Telenuovo Retenord, per la precisione). Si prosegue con le venete con Antenna Tre e poi con Canale Italia 83 e Telechiara; ma anche la seconda Telepace presente successivamente in graduatoria è con ogni probabilità quella veronese.

Si torna poi in sede locale con History Lab, seguita da un’altra veneta, Tva. Ancora, ci sono le lombarde Telecolor (però in versione ‘Telecolor Trento’) e Telereporter. Fra le altre emittenti giudicate ‘idonee’, ecco poi le locali Tnn, Tml e 19, la padovana Tv7 Triveneta e, finalmente, l’unica Radio della regione in ‘versione televisiva’, Radio Nbc Stereo Rete Regione.

Passiamo alla provincia di Bolzano, dove ovviamente, al di là della graduatoria, fa storia a sé la presenza della Ras, con tutte le sue emittenti radio-tv ‘in tedesco’. La graduatoria è capeggiata comunque, comprensibilmente, dalla storica Vb33 e poi c’è, a proposito di Tv in tedesco, Peer Tv Sudtirol. Seguono Canale Italia 83, Telenuovo Retenord e RTTR.

Una situazione particolare sembra essere, poi, quella di Alto Adige Tv (compare infatti la scritta ‘in corso di autorizzazione’), anzi, in sigla, Sttn, solo sesta. A seguire, ci sono inoltre Trentino Tv, Antenna Tre Veneto, Canale Italia 84 e 19.

Ce la fanno anche, fra le altre, Sud Tirol Tv e, naturalmente e di nuovo, una Radio-Tv qui ‘di casa’ come Nbc Stereo.

Passiamo a una regione importante come il Veneto, dove peraltro, un po’ come in Lombardia, non sembra esserci stata, in questa fase (purtroppo, temiamo, solo in questa fase) una selezione molto feroce delle emittenti presenti. La graduatoria è capeggiata da Telenuovo Retenord (il gruppo veronese è presente stavolta con un’unica denominazione), seguita da una (di nuovo) molto forte Antenna Tre Veneto e poi da Canale Italia 83 che ‘a casa sua’ si difende quindi molto bene (e ha anche una storica presenza nella radiofonia locale, come noto). Tocca poi alla vicentina Tva e a Rete Veneta (del cui gruppo fa parte anche Antenna Tre, peraltro), quindi a Telearena (a sua volta collegata a una Radio scaligera) e a Tv7 Triveneta.

Solo ottava è Telepadova – 7 Gold, comunque protagonista in sede regionale (e non solo), seguita da un’altra nota sigla locale, TNE Telenordest. A seguire, ecco Telechiara e poi Telemantova (del gruppo di Telearena), presente qui anche se ‘fa riferimento’ a una vicina provincia lombarda.

La graduatoria prosegue con Telepace e poi con Tele Belluno Dolomiti, punto di riferimento per una specifica area della regione (è stata tuttavia giudicata ‘idonea’ anche la sola Teledolomiti), cui segue Televenezia (il suo gruppo è anch’esso storicamente presente nella radiofonia).

Una nota particolare è per il quindicesimo posto, perché è occupato da Radio Birikina Tv e diciamo che almeno in Veneto e nel vicino Friuli-Venezia Giulia questa stazione nata da un solidissimo gruppo radiofonico non poteva non ottenere attenzione e un punteggio non penalizzante. Birikina non è comunque certo l’unica ‘Radio-Tv’ del ‘gruppo Zanella’ presente in graduatoria, perché ci sono anche, sia pure più indietro, Radio Piterpan Tv, Radio Sorrriso Tv e Radio Bellla e Monella Tv.

È presente in graduatoria, va comunque detto subito, naturalmente, anche Company Tv, al ventitreesimo posto. Né poteva mancare Cafè Tv 24, anch’essa una bella iniziativa radiotelevisiva ‘made in Veneto’, diciassettesima.

Sedicesima è invece Telecittà e diciottesima La9, che trova spazio almeno nel suo Veneto, a differenza di altre parti d’Italia. Ci sono anche, poi, Serenissima (la sigla del gruppo Garbo da cui è nata Canale Italia), Canale Italia 84, 7 Gold Plus e 68 Veneto, un’altra Tv da tanti anni presente in regione.

Le ‘Radio-Tv’ non venete sono rappresentate da Radio Radio Tv, diciannovesima, mentre ce la fa anche, ventiquattresima, una ‘Radio-Tv’ veronese di relativamente recente nascita (non certo come sola Radio, naturalmente), ovvero Radio Adige 640. Fra le Tv di altre regioni non mancano in graduatoria, fra le altre, Teleromagna, Telestense, Udinese Tv e persino Cremona 1, mentre per Tv7 Azzurra – Il Tredici rimandiamo il discorso al Friuli.

Un’ultima nota per Prima Free, giudicata sì idonea ma con un punteggio che mi sembra onestamente inadeguato in rapporto alle sue iniziative e produzioni.

La nota dolente è invece quella del Friuli-Venezia Giulia, dove non poche domande delle Tv non hanno trovato risposta positiva.

I primi due posti non potevano comunque non essere occupati da una ‘storica coppia’ che predomina in sede televisiva nella regione. La prima delle due stavolta è la triestina Telequattro (del gruppo di Rete Veneta), mentre è seconda Telefriuli. Si piazza molto bene al terzo posto Udinese Tv, che non è certamente solo un raro esempio di Tv locale nata da una squadra di calcio ma anche una presenza di rilievo nel campo dell’informazione friulana.

Quarta è Telepadova – 7 Gold, che precede la storica Telepordenone. Al sesto posto, invece, c’è il13, Tv d’informazione nata qualche anno fa sempre a Pordenone e che attualmente si appoggia anche alla rete di Tv7 Azzurra (l’originaria seconda rete della padovana Tv7 Triveneta), anch’essa presente in graduatoria.

Ci sono poi le Tv venete vere e proprie, ovvero (nell’ordine e fra le altre), Antenna Tre Veneto, Canale Italia 83 e Telechiara, che però è preceduta, al nono posto, da Radio Sorrriso Tv, prima Radio Tv del gruppo Zanella in questo caso, visto che precede la stessa Radio Birikina Tv, Radio Piterpan Tv e Radio Bellla e Monella Tv. Non manca anche qui Cafè Tv 24.

Va però citata anche, ad un dignitoso diciassettesimo posto, la triestina Teleantenna.it, il cui nome rimanda ad una nota sigla storica della radiofonia locale del passato della città giuliana.

C’è poi Media 24, nata in tempi relativamente recenti nel vicino Veneto orientale, che riesce a precedere È Tv Friuli, una delle ultime iniziative con questa sigla sorte in varie parti d’Italia ad opera del ‘gruppo Baronio’. C’è poi anche Canale 18 e si trova spazio pure per Social Chef Tv Fvg e Chef Channel Fvg, mentre riescono a farcela anche emittenti ultralocali come Video Tele Carnia, TeleAlto But e la recentemente avviata goriziana Sl og A.

È stata giudicata idonea infine – situazione che ci riguarda più direttamente – anche Radio Gioconda Tv di Udine.

Chi non c’è invece – e soprattutto sul piano storico è doloroso – è la nota coppia di emittenti di Monfalcone TvmCanale 6 e poi una recente iniziativa partita con non poche ambizioni a Pordenone (ne abbiamo dato notizia anche su Fm-world), ovvero Pn Tv – BH Tv, appena ‘evoluta’ in FVG Channel.

Mauro Roffi
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Graduatorie della Tv digitale: la Lombardia

Parlare della prima graduatoria di Lombardia e Piemonte orientale relativamente alla ‘nuova Tv digitale’ (ovvero delle Tv ammesse alla ‘prima fase’) è un’impresa improba, dato il grandissimo numero di soggetti coinvolti (e peraltro anche di quelli giudicati ‘idonei’), i quali a brevissimo, oltretutto, sono già chiamati alla fatidica ‘seduta pubblica’. Nonostante a occhio non ci sia stata in questa regione una effettiva ‘strage’ rispetto alle domande presentate, non mancano con ogni probabilità esclusioni, anche ‘illustri’, che potrebbero essere dovute a errori o imprecisioni (sia nelle domande sia nelle ‘valutazioni ministeriali’), con alta probabilità, quindi, di ricorsi. Casi specifici emergeranno sicuramente nei prossimi giorni.

Per esempio, sembra di notare un certo ‘deficit’ di domande accolte nella zona di Brescia (compresi i ‘tentativi televisivi’ di Radio Studio Più, tanto per fare un nome illustre), mentre sembra piuttosto complicato un recupero di alcune situazioni ultralocali ma di grande tradizione storica (come Telepontedilegno, per esempio, o Tele Monte Neve a Livigno). Ma appunto, nella gran quantità di situazioni ed emittenti, venire a capo della questione sarà anche questa volta un’impresa anche per il Ministero.

Per iniziare l’analisi, dunque, la graduatoria è capitanata da ben tre emittenti del gruppo TeleLombardia, vale a dire, dopo l’emittente omonima, Top Calcio 24, che poi ha avuto anche un suo ‘sviluppo nazionale’ in questi anni, e Antenna Tre. A seguire ci sono Telecity Lombardia e Telecolor e poi Primanews Lombardia, per la quale rinvio a quanto già scritto in Piemonte e Valle d’Aosta. Settima è Espansione Tv, di seguito ci sono Bergamo Tv e Cremona 1, che corona così la sua progressiva ascesa quale Tv assai impegnata nell’informazione locale (e provinciale). Cremona 1 riesce a precedere anche la bresciana Teletutto e la stessa Telenova, solo undicesima.

Ecco poi Unica Lecco, che ha superato i suoi problemi di qualche tempo fa, e la piacentina Telelibertà, che dunque troviamo in questa graduatoria e non in quella dell’Emilia-Romagna. Vale la pena di proseguire un attimo con la meritoria Teleboario e poi con Milano Pavia Tv, seguita da una Tv con non pochi ‘legami radiofonici’ (che peraltro hanno anche Bergamo Tv, Teletutto e le stesse Telecity e, parzialmente, Telenova, come noto), ovvero Tsn di Sondrio.

Dopo Canale Italia 83 c’è Telereporter, ora di Publirose con il suo legame con la Tv svizzera, e finalmente anche la varesina Rete 55 e poi anche Più Valli Tv e Super Tv. A seguire, ancora, c’è la religiosa Tci (da anni attiva, anche con la precedente sigla Tbne, in particolare in Lombardia), che pure sembra aver cercato rifugio nel frattempo anche in sede nazionale. Poi la bergamasca Seilatv, Qsr Tv (francamente non la conosco o non la identifico) e, come in Piemonte, una Rds Social Tv in ‘versione locale’. Ancora, Lombardia Tv e una rediviva (in Dtt) Telesettelaghi.

Mi fermo qui con la graduatoria vera e propria in ordine decrescente (ci sono ancora molte altre emittenti), per passare solo alle tante (ma non tutte, va detto subito) Tv ‘idonee’ legate a emittenti radiofoniche, sia pure in varie modalità. La prima della serie che troviamo in graduatoria è Radio Millennium Tv, seguita da Nbc Milano, Radio Musica Television, One Tv, Cafè Tv 24, mentre anche Babayaga Tv è nata a suo tempo da una Radio, come noto. Non mancano poi sia Rn1 Tv Gold che Radio Number One Tv, e ancora 51 Radio Tv, 70-80.tv, Radio Lombardia Tv, Radio Popizz Tv, Onda Novara Tv e Radio Radio Tv. Due ‘casi’ di Tv di altre zone d’Italia legate a Radio che citiamo a parte sono infine Radio Manbassa Tv e Radio Roma Tv primi da sempre. Colpisce, fra le altre, la non presenza in graduatoria di Radio Popolare Tv, che però la Tv non l’ha effettivamente sviluppata.

Infine, fra le Tv di minori dimensioni o di nascita recente presenti anch’esse in graduatoria, cito, fra le altre, Valpadana Tv, Telepiadena (Mantova Tv è invece presente solo nella graduatoria veneta), Gea Tv e Telestella.

Ma per chiudere davvero, faccio un passo indietro e parlo ancora di Sardegna. Qui fra le Tv che non sembrano proprio (purtroppo) aver trovato spazio c’è anche Visual Radio, che faceva riferimento all’intraprendente stazione locale in Fm Radio Iglesias.

Mauro Roffi
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