Torna ‘on air’ Radio Pop e Rock: dal 1° aprile, in DAB+ nel Lazio

Novità nel gruppo Editrice Reporter II (editore di RTR 99 Ti Ricordi).

Dal 1° aprile, parte la riorganizzazione delle emissioni di tutte le digital-radio.

Tra le altre, viene annunciato in queste ore un importante ritorno ‘on air’.

A distanza di due anni, rinascerà sul DAB+ Radio Pop e Rock, questa volta con copertura regionale di tutto il Lazio.

Maggiori dettagli nei prossimi giorni.

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Le reazioni alla chiusura di Voice of America, Radio Free Europe e Radio Martì

Ha destato molto sconcerto la decisione dell’amministrazione Trump di tagliare i fondi alla U.S. Global Media Agency, l’organizzazione governativa finanziata dal bilancio a cui fanno capo le emittenti Voice of America, Radio Free Europe and Asia e Radio Martí.

Conseguentemente, le storiche radio, nate ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, in queste ore risultano essere mute.

I canali televisivi VOA EU HD e VOA 365 HD presentano un video in loop, come riporta Alessandria Digitale.

Andrea Borgnino, giornalista, autore e conduttore radiofonico di Rai Radio, riporta inoltre una informazione di Glenn Hauser in merito al principale trasmettitore di Voice of America, Radio Martì, Radio Free Europe che sarebbe stato ufficialmente spento.

Il direttore dell’organizzazione Michael Abramowitz in un comunicato dichiara: “Per la prima volta in 83 anni, l’illustre Voice of America è diventata silenziosa”, aggiungendo che “Voice of America promuove la libertà e la democrazia in tutto il mondo raccontando la storia dell’America e fornendo notizie e informazioni obiettive ed equilibrate, soprattutto per coloro che vivono sotto tirannia”.

“La cancellazione dell’accordo di sovvenzione di Radio Free Europe/Radio Liberty sarebbe un enorme regalo per i nemici dell’America”, ha sottolineato Steve Capus, presidente di Radio Free Europe/Radio Liberty: “Gli ayatollah iraniani, i leader comunisti cinesi e gli autocrati di Mosca e Minsk festeggerebbero la fine di RFE/RL dopo 75 anni. Dare ai nostri avversari una vittoria li renderebbe più forti e l’America più debole. Abbiamo beneficiato di un forte sostegno bipartisan nel corso della leggendaria storia di RFE/RL. Senza di noi, i quasi 50 milioni di persone in società chiuse che dipendono da noi per notizie e informazioni accurate ogni settimana non avranno accesso alla verità sull’America e sul mondo”.

Infine, interviene in merito anche il direttore generale di Reporter Senza Frontiere, Thibaut Bruttin: “Reporter Senza Frontiere (RSF) esprime profonda preoccupazione per questa decisione dell’amministrazione Trump, una mossa che minaccia la libertà di stampa in tutto il mondo e nega 80 anni di storia americana nel sostenere un libero flusso di informazioni. RSF chiede al governo degli Stati Uniti di rispettare immediatamente l’autonomia di VOA come organizzazione di notizie indipendente e di annullare questa decisione. Inoltre, RSF esorta il Congresso e gli stakeholder internazionali a mobilitarsi contro questa mossa fatale. RSF è solidale con i dipendenti di VOA ed è preoccupata per i 10 dipendenti di USAGAM attualmente detenuti all’estero per aver svolto il loro lavoro: produrre giornalismo”.

(Nicola Franceschini)

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Chiude la United States Agency for Global Media, da sabato 15 marzo muta la Voice of America

Con un decreto di sabato 15 marzo, Donald Trump sembra aver firmato la chiusura della storica Voice of America, insieme a Radio Free Europe ed altre emittenti collegate.

Signing off

This is the Voice of America Signin’ Off”: questo era l’annuncio che per decenni ha chiuso le emissioni in Onde Corte della Voice of America, uno dei quattro o cinque grandi broadcaster dell’epoca della guerra fredda. Si trattava di sign-off temporanei, l’emittente avrebbe ripreso a trasmettere su quella medesima frequenza poche ore dopo.

Nel caso di sabato 15 marzo le cose potrebbero invece essere più definitive. Infatti il 14 febbraio un “executive order” a firma Donald Trump riporta al punto ii) la chiusura della United States Agency for Global Media. Per i dipendenti, lettera di sospensione a stipendio intero e, in quanto ai programmi su social media, c’è chi scrive che sulle varie frequenze in questo momento si ascolta solo musica 24 ore. Quest’ultima notizia non è stata verificata direttamente da FM-world (e comunque non può che essere parzialmente falsa in quanto nessuna frequenza è o era attiva per 24 ore al giorno).

Elon dixit

A cosa è dovuta la decisione? Probabilmente a questo “tweet” di Elon Musk: “L’Europa è ormai libera (a parte la burocrazia soffocante). Nessuno li ascolta più. Sono solo persone di estrema sinistra che parlano tra loro mentre bruciano 1 miliardo di dollari all’anno di denaro dei contribuenti statunitensi”.

La frase “L’Europa è ormai libera” significa questo: Radio Free Europe (Europa Libera) era la stazione dedicata a trasmettere la verità oltre la cortina di ferro, verso le nazioni comuniste prima della caduta dell’impero sovietico. Il fatto che fosse tutt’ora in onda, con lo stesso nome, era visto da una parte come un assurdo storico.

Programmi

Non sappiamo quanti tra coloro che ci leggono ascoltassero la VoA. Noi a volte lo abbiamo fatto e possiamo solo dire che l’emittente aveva effettivamente sempre mantenuto lo stile ufficiale e burocratico dei tempi della guerra fredda. Molto diverso da quello perfidamente geniale della ormai censurata RT News, il proseguimento logico del famoso Radio Moscow World Service: ma questa è un’altra storia.

Fact Check

Contrariamente a quanto scrivono molti articoli, alcune attività sembrano essere continuate: ad esempio questo articolo sullo stato di salute del Papa – https://www.voanews.com/a/vatican-francis-stable-out-of-imminent-danger-of-death/8011730.htmle – è stato pubblicato dopo l’executive order.

In quanto alle (poche) trasmissioni on air e via satellite, non mancheremo di fare qualche verifica nei prossimi giorni.

Nel frattempo i nostalgici di trasmettitori ad alta potenza e voci ufficiali possono ascoltare questo affascinante video: https://www.youtube.com/watch?v=4U_HVECaQs4.

(Marco H. Barsotti per FM-world)

Scambi di frequenze nel nord-Italia per RTL 102.5 a ridosso dei 91 MHz

Proseguono, tra Piemonte e Lombardia, gli scambi di frequenza che stanno interessando in primis RTL 102.5, a ridosso dei 91.0 MHz.

Il passaggio più recente è avvenuto ad Alessandria, dove i 91.1 che modulano Virgin Radio sono stati invertiti con i 93.6 di RTL 102.5.

Entrambe le emissioni – che vedono ora RTL 102.5 sui 91.1 e Virgin Radio sui 93.6 – vengono diffuse da Bric Montalbano.

Nei mesi scorsi, altri movimenti erano avvenuti a Como, con il passaggio di Radio Monte Carlo da 91.1 a 89.0 ed il conseguente scambio con RTL 102.5 da 89.0 a 91.1 MHz.

E ancora, a Biella si era assistito al passaggio di Radio Party Groove da 91.1 a 95.2, ottenendo come controparte lo spostamento di Radiofreccia da 95.2 a 91.1 MHz.

Si attende ora l’ulteriore riposizionamento ad Alessandria di Radio Zeta da 91.3 a 90.9 e – conseguentemente – di Radio Italia Uno da 90.9 a 91.3 MHz.

(Si ringraziano Luca Cenciarini e Alessandria Digitale per gli aggiornamenti)

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Agcom: più risorse per le reti regionali e provinciali DAB+, tramite il canale 12

Agcom ha avviato una consultazione pubblica (delibera 54/25/CONS) per ridefinire l’uso delle frequenze radio e TV, valutando la possibilità di trasferire alcune frequenze dalla televisione digitale terrestre (DTT) alla radio digitale DAB+.

La motivazione è che la rete televisiva mux 12 non è più necessaria per la TV, quindi si propone di usarne le frequenze per migliorare la copertura della radio digitale DAB+.

Questo cambiamento permetterebbe di pianificare 18 nuove reti regionali e 4 provinciali DAB+, migliorando la disponibilità per le emittenti locali.

Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia hanno richiesto più frequenze per la radio digitale. Agcom propone di assegnarle subito solo a queste regioni e di aspettare per le altre finché non sarà concluso un accordo internazionale (Adriatico-Ionico).

Agcom intanto suggerisce incentivi per spingere le radio a passare dal segnale analogico FM a quello digitale DAB+, anche per risolvere i problemi di interferenze con i paesi vicini (Croazia e Slovenia).

La TV non subirà perdite significative perché le altre 11 reti nazionali rimangono attive e il futuro passaggio al DVB-T2 migliorerà la trasmissione.

Inoltre, sempre più contenuti TV verranno diffusi via internet (OTT e HBBTV) riducendo l’importanza della trasmissione via etere.

Ma quali saranno i prossimi passi?

La consultazione pubblica raccoglierà pareri dagli operatori e dalle parti interessate prima di prendere decisioni definitive.

Il settore radiofonico e televisivo dovrà adattarsi alla trasformazione digitale investendo in nuove tecnologie e contenuti di qualità.

In sintesi, Agcom vuole riorganizzare le frequenze radio e TV per favorire la radio digitale, ridurre le interferenze FM e ottimizzare l’uso dello spettro, garantendo un futuro più efficiente per il settore audiovisivo.

Intanto, tra le dichiarazioni di queste ore, c’è quella del coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, che sottolinea “Alla luce delle considerazioni svolte dall’Agcom, Aeranti-Corallo, rispondendo positivamente al quesito n. 3 del documento di consultazione, ritiene opportuno che, al momento, si proceda alla pianificazione integrativa solo nei sopracitati bacini Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia”.

“Le ulteriori frequenze aggiuntive – ha proseguito Rossignoli potrebbero servire, una volta finalizzato l’Accordo di coordinamento adriatico-ionico, per realizzare una pianificazione definitiva che elimini le situazioni interferenziali tra aree adiacenti, presenti nell’attuale pianificazione, e allo stesso tempo possa dare, quantomeno in parte, soluzione alla questione della possibilità di differenziazione del segnale (cosiddetto “splittaggio”) tra diverse aree degli stessi bacini di utenza”.

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MediaDab e SpaceDab in Valcava dalla postazione Rai

Nuove importanti attivazioni per la copertura DAB+ in Lombardia.

MediaDab e SpaceDab sono ora operative anche da Valcava, una delle più rilevanti postazioni della regione.

MediaDab trasmette come di consueto sul blocco 12C, mentre SpaceDab sull’11C.

L’emissione viene diffusa dalla postazione RaiWay.

Il 19 aprile, entrambi i consorzi saranno operativi anche da Campo dei Fiori (Va).

Per MediaDab, inoltre, è atteso anche l’arrivo di un impianto a Selviapiana (Bs) il 5 aprile.

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