Calabria: conferme e rinunce ‘radiofoniche’ sul digitale terrestre

La graduatoria delle Tv che potranno continuare a trasmettere in Calabria, o perlomeno che potranno trattare l’acquisto di capacità trasmissiva nelle prossime settimane, resa nota dopo la complicata seduta pubblica delle regione svoltasi nei giorni scorsi, non comprende più Videotouring 655, la vivace emittente del sud della regione legata alla reggina Radio Touring.

La brutta notizia non sembra però stavolta da collegarsi alla scarsa disponibilità di frequenze e di capacità trasmissiva, perchè in Calabria le reti di 2° livello ci sono e hanno dato la possibilità a molte Tv di provare a proseguire la loro attività. In specifico, le emittenti che dovrebbero (almeno sulla carta, nella realtà si vedrà) continuare a trasmettere sulle nuove frequenze calabresi sono ben 67, a fronte di solo 16 che dovrebbero abbandonare il digitale terrestre (o magari chiudere del tutto, in casi estremi).

La prima di questo piccolo drappello di Tv meno fortunate è però proprio Video Touring, che pure da molti era apprezzata e aveva anche ottenuto un punteggio interessante nella prima graduatoria.

La vicenda è però del tutto diversa da quella di Puglia e Basilicata di cui ho riferito in precedenza, perché qui sono state le Tv stesse a rinunciare: tutte le sedici emittenti escluse hanno deciso spontaneamente di non proseguire, per motivazioni che possono essere le più varie, dai costi di affitto delle reti di trasmissione alla disponibilità di sole reti di 2° livello anziché di , ad altre ancora.

Chi dunque non dovrebbe più trasmettere in Dtt in Calabria fra le Tv dichiarate idonee nella prima graduatoria? Oltre a Videotouring, ci sono Canale Italia 84 Extra, la pugliese Tele Dehon e tre emittenti del gruppo Video Calabria: TgCal24, Capriccio e Calabria Sona. Fanno parte della lista anche Telemia 2 e Telemia 3, la storica SilaTv, Mediasud e le emittenti del gruppo Calabria Uno KRimisa Tv e CalabriaUno-TVA. Ancora, Ea Tv, le Tv del gruppo Promovideo Promovideo Tv e Tua Channel e Gds Tv del megagruppo Tgs-Rtp.

Tutte le altre emittenti (tante, come detto) ‘passano il turno’. In questo quadro la rete di 1° livello va a La C, Video Calabria, TEN, Calabria Tv, RTI, Esperia Tv, Telespazio Tv, Mi Sposo Tv, Tele A1 Corigliano, l’altro corriere, Telemia, Reggio Tv, Canale Italia 83 Extra, Telitalia, 7 Gold, TeleCalabria RTC, Tele A57, Telemormanno, TeleJonio e ReteReggio.

Tutte le altre emittenti andranno su reti di 2° livello. Tra le tante, ci sono anche diverse Televisioni legate a gruppi radiofonici: Rete 3 Digiesse, Matrix Tv, Radio Juke Box Tv, Play Tv, Radio Video Flash, Gs Channel e Gs Network, TeleRadio Speranza S.G. e Ciak Tv.

Mauro Roffi
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Graduatorie TV: in Puglia si salvano in pochi, il ‘caso Video 3’ in Sicilia

Questa settimana si stanno svolgendo, come annunciato, le sedute pubbliche per la seconda fase della procedura inerente le graduatorie Tv di una serie di regioni dell’area adriatica e jonica del Centro-Sud Italia. Il tutto in vista dello switch-off delle Tv locali previsto fra pochi mesi anche in queste zone d’Italia.

Purtroppo, a fronte di una situazione ‘virtuosa’ (quella delle Marche, di cui parleremo nei prossimi giorni), ce n’è un’altra veramente negativa, quella che riguarda Puglia e Basilicata.

Qui si è assistito, a causa di un numero insufficiente di posti disponibili soprattutto nel campo delle reti di 2° livello, all’esclusione di un gran numero di Televisioni e Visual Radio, pur dichiarate in precedenza ‘idonee’.

I numeri di Puglia e Basilicata sono sconfortanti (e ricordano le tante esclusioni del Veneto, un’altra regione davvero ‘problematica’): appena 31 Televisioni che potranno procedere con le trattative per disporre di capacità trasmissiva sulla rete di 1° livello (canale 42) o su quella di 2° livello sul canale 32 e un incredibile gruppone di emittenti rimaste ‘fuori dai giochi’, ben 44. Un esito che probabilmente poteva e doveva essere evitato e che cancella dal digitale terrestre (salvo singoli e non semplici ‘recuperi’) non solo parecchie emittenti storiche ma anche un alto numero di Radio che volevano provare a fare anche Tv.

Passando al pratico, dopo Telenorba, Teledue, Antenna Sud, Tg Norba 24 e Radio Norba Television, sono nelle prime posizioni fra le ‘salve’ Trm H24, Telesveva, Telerama e Telebari. Buono anche il piazzamento di Le cronache per la Basilicata, mentre all’undicesimo posto c’è Tele Radio Padre Pio. La graduatoria prosegue con Tele Dehon, La Nuova Tv, Canale 7 e Teleregione Color.

Andiamo avanti sempre con chi è stato più fortunato citando, sempre nell’ordine, Delta Tv, l’outsider Telemajg, Telefoggia e Studio 100. Ce la fanno anche Amica 9 Tv, Canale Italia 83 Extra, Foggia Tv, 7 Plus, Teletrullo, New Media, 7 Gold, Carina Tv, Radio Gamma Tv, Video M Italia – La Tv dei Consumatori, Canale 2 Tv e Antenna Sud 85.

La lunga serie degli esclusi di apre invece con Rtm, seguita da Punto Comunicazione, dalla storica TRAI e da Radio Popizz Tv, che non ha avuto fortuna neppure nella ‘sua’ Puglia. Ci sono poi Radio Carina Tv (evidentemente da considerarsi diversa dalla già citata e più fortunata Carina Tv), Azzurra Tv Italia, Teleblu, Esse Network, Telelocorotondo, Tele Radio Buon Consiglio e Radio Manbassa Tv. Pollice verso anche per Canale Italia 84 Extra, la Trm materana ‘originaria’, Video onair – Video Italia Puglia e Tele Radio Erre, pur forte del suo bel passato.

Non siamo neppure alla metà con Erretiesse Tv, Mi Sposo Tv Puglia, TeleSud, Canale 9, Easy Tv, Tv Ofanto e la stessa Ciccio Riccio Tv. Nulla da fare anche per Mediterranea Tv, lucania.tv, Euronews Puglia, Trc – Tele Radio Colle e Radiosa Tv. Non va meglio per Terre del Salento Tv, Tele Trani, Antenna Sud 90 e Odeon 24. E ancora verdetto negativo per Teleuno, Idea Tv, Rete 82 Plus e Gargano Tv.

Mica abbiamo finito: male anche per Info Tv, Medjugorje Tv, Tele Salento, la storica Studio 5, Fede Tv, Mediasud, Radio Laser Tv, Cittadella Visual Radio Tv e per l’appena riammessa Canale 2 Extra.

Una lista lunghissima e dolorosa che purtroppo potrà difficilmente avere delle evoluzioni in senso positivo.

Ma, in attesa di parlare delle Marche, della Calabria e di Abruzzo e Molise, ecco che in Sicilia in queste ore è stata diffusa, poco prima della seduta pubblica, una nuova graduatoria in cui è accaduto un fatto quasi incredibile che purtroppo non depone a favore del Ministero dello Sviluppo Economico. La seconda graduatoria della serie infatti, all’interno di una lista infinita composta soprattutto di piccole Tv, vede sparire dalle posizioni di vertice proprio quella Video 3, per la quale avevamo parlato di ‘grande sorpresa’ nel nostro commento dei giorni scorsi. Che una Tv catanese che da tempo non aveva praticamente più nulla di originale fosse stata considerata fra le primissime Tv dell’isola in questa graduatoria ministeriale sembrava davvero strano e infatti la seconda graduatoria la fa da passare da 524,10 punti a 0 punti, una rettifica che parla da sé.

Revisioni in negativo anche per TelePegaso e Tele Chiara, in positivo per Mi Sposo Tv Sicilia.

Mauro Roffi
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Graduatorie LCN di TV e Visual Radio: diverse novità in Lombardia

Ci sono diverse novità di un certo rilievo nella nuova graduatoria Lcn di Lombardia e Piemonte orientale, molto attesa e resa nota dopo la specifica seduta pubblica, con anche i sorteggi. Le numerazioni sono per la maggior parte cambiate, a seguito di alcune rinunce (o mancate definizioni finali degli accordi per la diffusione), senza che tuttavia si siano modificati gli Lcn più importanti.

Va specificato subito, infatti, che resta naturalmente invariata la numerazione-chiave, quella degli Lcn 10-19, in cui il gruppo TeleLombardia la fa un po’ da padrone, essendosi visto assegnare i numeri 10, 11 e 12. Proprio questo gruppo, tuttavia, sembra ora specializzarsi definitivamente sul versante sportivo, rinunciando alle velleità di allestire anche emittenti di informazione ‘a tutto tondo’ sul piano locale: così Milanow, già collocata alla numerazione 91, nella nuova graduatoria esce di scena, assieme a varie altre emittenti.

Nella prima graduatoria Lcn, infatti, c’era spazio per 59 emittenti e 7 Tv comunitarie, mentre in questa seconda (che se magari non è proprio definitiva dovrebbe essere assai più ‘attendibile’) sono presenti solo 48 Tv commerciali e 6 comunitarie. Si sono dunque ‘perse per strada’ dodici emittenti (non poche ma non poi tantissime, in rapporto al totale) e diciamo subito che l’unica comunitaria che dovrebbe aver ‘rinunciato’ è la nuova arrivata Telepiadena (legata a una parrocchia locale).

Quali sono le altre 11 Tv ‘mancanti’? Oltre a Milanow, va detto subito che non compaiono più nella lista le due emittenti legate al gruppo radiofonico Number One, ovvero RN1 Tv Gold e Radio Number One Tv, e la novità è di indubbio rilievo. Identica situazione – restando nel campo delle emittenti televisive legate a ‘situazioni radiofoniche’ – per Radio Roma Tv (che rinuncia dunque a Milano, a quanto sembra) e purtroppo anche per Babayaga Tv. Le altre emittenti senza più una numerazione Lcn sono Canale Italia 84, le due del gruppo Telemilano, due del gruppo piemontese Primantenna e Videostar 2.

Queste ‘rinunce’, unite anche ai sorteggi e ad altre situazioni (tipo scambi fra emittenti o preferenze particolari per alcuni numeri), hanno modificato molto (anzi, quasi tutto) da Telereporter (confermata alla Lcn 82) in poi. L’83 passa così da Rete 55 a Più Valli Tv, mentre Rete 55 preferisce l’88 (forse per un altro doppio numero consecutivo, chissà). L’84 va a un’altra bella ‘radiotevisione provinciale’, Antenna 2, e l’85 resta a un’altra realtà di questo tipo, Tsn di Sondrio. All’86 va la piemontese Rete 7, l’87 rimane assegnato a Videostar. A seguire, il 91 va a Lombardia Tv, il 92 alla religiosa Tci e il 93 ancora alla rediviva Telesettelaghi, seguita da Sei La Tv Bergamo al 94. Ancora: 95 di nuovo a Telemonteneve e 96 invece a Super Tv. Al 97, un po’ a sorpresa, va Qsr Tv, di cui aspettiamo sempre di sapere qualcosa di più.

Si passa ad un altro gruppo di numerazioni con Telecampione (110) e Studio 1 (111), poi con la veneta (ma che in Veneto finora non ha trovato spazio in Dtt) Cafè Tv 24 (112) e con Nbc Milano (un ‘onorevole’ 113). A seguire, ecco al 114 Tvs Televallassina e Radio Millennium Tv al 115. 116 per Più Valli Tv 2 (con un bel ‘passo avanti’) e 117 per la piemontese Telecupole, mentre il 118 va a Videobrescia del ‘gruppo Super Tv’ e il 119 a Videostar Sport, favorita dal sorteggio, a quanto sembra.

Un altro gruppo inizia con Trs 93 (175) e prosegue al 176 con un’altra emittente di Publirose, 96; al 177 la musica non cambia con Svi 74. Al 178 ecco, rimanendo di nuovo nello stesso ambito, L’Auto del giorno e idem al 179 con 72 Lombardia.

Andiamo verso la conclusione con l’ancora ‘misteriosa’ Primanews Lombardia al 180 e poi con Radio Musica Television al 181. Le ultime due posizioni sono assegnate a una versione locale di RDS 100% Grandi Successi Social Tv al 271 e a B1 Tv (che molti riconducono al gruppo di Radio Bruno Tv) al 190.
Ma quali sono invece le sei Tv comunitarie rimaste? Eccole: One Tv (del ‘gruppo Nbc’) al 79 (niente male), Lodi Crema Tv all’80, Teleponte di Legno all’89 (di nuovo niente male), Valpadana Tv (sempre del ‘gruppo Lodi Crema’) al 90, Teleclusone al 98 e Telestella al 99.

Mauro Roffi
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Graduatorie TV: le ultime novità dalle regioni

È ripresa a pieno ritmo l’operazione ‘switch-off’ delle Tv locali, che deve concludersi entro giugno in tutta Italia. O almeno questa è la previsione, ma l’impressione è che stavolta il Ministero dello Sviluppo Economico non dovrebbe ammettere ritardi.

Di conseguenza si riparte con la girandola delle varie graduatorie inerenti le Tv locali (intanto la Valle d’Aosta ha già effettuato lo switch-off e si è iniziato anche in Piemonte e ad essere interessata ora è anche la zona di Piacenza).

Per le graduatorie Lcn, ci sono novità (relative) in Piemonte, dove sono state ‘ridistribuite’ su richiesta del ‘gruppo Studio 1-Cremona 1’ alcune numerazioni di emittenti che ad esso fanno riferimento, peraltro dedite, in generale, alle televendite: si tratta delle stessa Studio 1, di Studio Live, Rete 182 e Galaxy Tv.

In Sardegna invece il Mise ha preso atto di alcune novità già avvenute ‘nei fatti’ fra le emittenti dell’isola e ha per questo emanato una nuova graduatoria Lcn. In specifico, alla numerazione 79 l’associazione culturale Torretonda di Sassari di Giuseppe Bazzoni ora gestisce l’emittente comunitaria denominata RTS Radio Televisione Sarda in luogo di Telesassari.tv; alla nuova numerazione 88 l’associazione Gallura da valorizzare di Fabrizio Carta, Daniela Astara, Federico Cancarini ed Antonio Solinas gestisce ora Teleregione Live al posto della precedente Gallura Live. La numerazione 88 è frutto di uno scambio con il gruppo di Telesardegna, che ha invece scelto l’81 (già di Gallura Live) per la sua Telesardegna 1 (Telesardegna è invece al 13).

La vera notizia è invece l’arrivo dell’attesa seconda graduatoria Lcn di Lombardia e Piemonte orientale, dopo la recente seduta pubblica. Dato il rilievo della graduatoria in questione, me ne occuperò in dettaglio in un altro articolo.

Altre segnalazioni riguardano invece Abruzzo e Puglia, dove siamo alle prime graduatorie (delle emittenti idonee), riviste molto parzialmente in questi giorni.

In particolare, nella graduatoria di Puglia e Basilicata è stata semplicemente aggiunta come idonea, anche se a punteggio 0, un’altra emittente del ‘gruppo Canale 2’, ovvero Canale 2 Extra.

Più sostanziale la novità della seconda graduatoria di Abruzzo e Molise. Qui, su istanza del gruppo Tlt Molise, è stato assegnato un buon punteggio all’emittente Tlt Molise 1, che riesce a piazzarsi alla dodicesima posizione assoluta, dopo Rete 8 Sport e prima di Antenna 10 e Telesirio Plus.

Questa settimana si svolgeranno le sedute pubbliche delle regioni della fascia adriatica e jonica del Centro-Sud e sono dunque attese ulteriori novità.

Mauro Roffi
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Graduatorie Tv: ecco l’analisi della Sicilia

La Sicilia è una regione talmente vasta e piena di emittenti televisive (e radiofoniche, e radiotelevisive) che capirci qualcosa nella prima graduatoria diffusa nei giorni scorsi dal Ministero dello Sviluppo Economico è veramente un’impresa. Ugualmente ci ho provato e mi scuso in anticipo per eventuali imprecisioni, evidentemente involontarie e dovute solo alle difficoltà dell’operazione intrapresa.

Precisato subito questo, diciamo che le sorprese non mancano nella graduatoria in questione e alcune sono davvero notevoli. Che la prima Tv in classifica fosse Antenna Sicilia non sembrava infatti fosse in discussione e così è, in effetti, e non risulta neppure così sorprendente il secondo posto di Video Regione e neanche il terzo di Telecolor. Ma che al quarto posto assoluto in regione si classificasse Rei Tv, ecco questo era davvero meno prevedibile.

Ma la sorpresa aumenta ancora di più se, dopo Video Mediterraneo (quinta), Tgs (sesta) e la palermitana Tele One (settima), troviamo nientemeno che Video 3, la seconda rete di Telecolor (siamo pur sempre nell’ambito del gruppo Ciancio, naturalmente), che dopo anni di esistenza incerta si ritrova improvvisamente di nuovo ai vertici (per adesso potenziali, diciamo così) e riesce a precedere anche l’altra importante Tv palermitana Trm. Insomma, Catania batte Palermo e l’eterno dualismo siciliano va di nuovo a favore della città etnea.

Battute a parte, non resta che proseguire nella graduatoria. Al decimo posto troviamo la palermitana Telerent (con 7 Gold e senza altre sigle, tipo Gold 78, ‘a corredo’) e poi Rtp (gruppo Tgs).

Ma qui ecco un’altra sorpresa di non poco conto, con il dodicesimo posto assoluto di Onda Tv Giovani, che è pure solo la seconda rete del gruppo del Messinese Onda Tv, che, al di là del suo valore, forse non sperava neppure in tanta considerazione. E lo stesso forse si può dire per il tredicesimo posto di Ciak Tele Sud di Paternò, che si ritrova a precedere tantissime altre Tv. Ma la serie di sorprese prosegue con Telestar del Siracusano, quattordicesima, legata da tempo all’ippodromo locale.

Posizione 15 per RMK Tv di Sciacca, mentre al sedicesimo posto si piazza Sestarete, la Tv ora legata al gruppo radiofonico RMB di cui abbiamo parlato in più occasioni anche su questo sito. Seguono la storica siracusana Tris e Telesud di Trapani. Un discorso particolare va fatto per la posizione n. 19 che è di Telenova, la storica emittente di Ragusa passata però in questi anni prima nell’ambito del gruppo Trm e poi di fatto unificatasi con la nota Antenna del Mediterraneo del Messinese, che in questo modo trova un minimo di riconoscimento del suo buon lavoro di informazione locale. Nell’ambito della graduatoria, infatti, c’è solo, molto più avanti, la sua sigla AM Sport.

Al ventesimo posto c’è Tele Radio Futura Nissa, poi tocca a Sicilia Channel, altra sigla del gruppo Ciancio, e alla palermitana Tvm. Andiamo avanti, con punteggi sempre più assottigliati: una bella soddisfazione se la toglie anche Radio Etna Espresso, che piazza il suo Etna Channel alla posizione n. 23; segue la prima della lunga serie delle Tv agrigentine, Tele Video Agrigento. Anche fra Valle dei Templi e dintorni, peraltro, c’è una gran sorpresa, con il punteggio 0 assegnato nientemeno che a Teleacras.

Sempre dalla provincia di Agrigento, ecco poi Tele Radio Studio 98, mentre al ventiseiesimo posto ha la soddisfazione di posizionarsi Telemistretta, che precede pure l’altra più nota messinese TCF, mentre a seguire (vogliamo parlare anche qui di sorpresa?) c’è TSB Video Napoli, una nota palermitana che da sempre ha sposato il genere neomelodico.

Ancora più avanti c’è Telepegaso di Caltagirone, seguita dalla sigla Siciliauno Pro, che dovrebbe riferirsi alla nota Tv palermitana (non c’è certezza, però, e più avanti c’è un’altra Siciliauno). Siamo oltre la trentesima posizione con Canale Italia 83 Extra e poi con AG Tv di Agrigento. Ma il variegato mondo delle Tv siciliane è sempre quanto mai intrigante: solo a questo punto troviamo infatti la seconda rete del gruppo Trm, Med1 (non c’è invece Med2), seguita da Rete Chiara di Gela. Poi un’altra interessante emittente del Trapanese, Videosicilia, e ancora, visto che in questa graduatoria sembra esserci un occhio di riguardo per le emittenti di stampo comunitario, tocca a La Prima Tv di Comiso; a seguire c’è un nome storico come pochi fra le Tv siciliane, Alpa Uno del Trapanese.

Si torna nel Catanese, ad Adrano, con Tva Telenormanna (poco più avanti c’è anche Tva 2), cui segue la ‘specializzata’ palermitana Medical Excellence. Si torna poi all’informazione ‘a tutto tondo’ con Sicilia 24 (provincia di Agrigento, salvo errori), seguita da Tele Radio Canicattì.

Dopo Onda Tv, ci sono Teleiblea e Bella Tv, legata all’omonima Radio catanese. Ancora Televallo di Mazara, Tv Europa di Canicattì, TeleOccidente del Palermitano e LaTr3 del Trapanese. Con l’emittente seguente, Canale 8, comincia la lunga serie delle stazioni (collocate in vari punti della graduatoria, in genere però a punteggio 0) che fanno capo all’associazione Rosina Attardi di Avola: si tratta di Canale 8 Sociale, Euro Tv, TeleMondo Centrale Famiglia, Tv Amica, Tv Alfa, Ciuri Ciuri Tv, Trinacria Tv, Tele Val di Noto, Sole Sicilia Tv, Tv Alfa Comunità e Cinquestelle (ebbene sì).

La Tv che segue in graduatoria, con un modestissimo punteggio, è quel che resta di una serie di importanti sigle storiche fra Palermo e Catania, poi sostanzialmente unificate e adesso quasi sparite: si tratta di Telejonica, che ci riporta anche a Telesicilia Color, Rete 8 ecc. ecc.

Andiamo avanti: ci sono le siracusane TeleAnna e TeleChiara, poi Antenna Uno News di Lentini, City Tv di Paternò e la prima delle due sigle presenti che fanno riferimento al gruppo ADN, TCI (dovrebbe essere l’emittente a carattere religioso; l’altra è, più avanti, Mi Sposo Tv Sicilia). Ancora, la catanese Globus Television e, finalmente, Telegela; seguono Persona Tv della zona di Acireale, Telecampione, Canale Italia 84 Extra e – ultima emittente con un punteggio ‘positivo’ – Tele8 di Mazara.

Da qui in poi c’è una lunghissima serie di stazioni a punteggio 0. L’infinito elenco si apre con Canale 2 di Marsala, poi ci sono Telesud News, la storica Tvs siracusana, TreMedia di Messina e Telespazio Messina. Dopo Odeon 24, tocca a Azzurra Tv di Agira (Enna), Video Palermo e Palermo News (non sono state molto considerate queste emittenti del capoluogo siciliano ma sorte peggiore è toccata a un nome storico importante come Cts, che segue poco più avanti, sempre a punteggio 0), Sicilia Tv di Favara, Tgr e Tgr News di Randazzo, le stessa Tgs 2 e Teleubea del Catanese.

Brevemente, le altre molte Tv presenti nella graduatoria delle ‘idonee’. Ci sono Gds Tv, sigla legata a Rtp, così come Stretto Tv, la siracusana Video 66, Teleleontina, Videostar di Biancavilla, TeleBronte Notizie (più Tele Radio Ciclope), la storica comunitaria TSE del Palermitano e ancora Tva Channel 191, legata a Teleciak. La rassegna prosegue con Teleinessa (con una seconda rete), Tris News, Tv Acicastello, InSicilia, Sicilia Tv 2 di Favara e la palermitana Rta (Radio Tele Azzurra), che pure di recente ha cercato di mettersi in luce. Un discorso analogo a quest’ultimo vale per l’altra palermitana Radio Time Tv, pure presente ma ‘senza molta considerazione’.

A completare lo sterminato elenco ci sono l’interessante Vintage Radio Tv, l’altra sigla del gruppo ‘La Sicilia’ Sicilia Sport 24, Tele 90 di Alì Terme (Me) e una sigla nota ai lettori più assidui di Fm-world, Radio Taormina Tv. Ultima della fila è Med Social Tv.

Ma, davvero in conclusione, chi rimane fuori da questa lista di incredibile lunghezza? I lettori più attenti noteranno intanto l’assenza di alcune sigle legate a Videoregione, come La2 e Blu Tv, che sono rimaste fuori, o di Video Scicli o di TeleOasi, mentre altre dovrebbero aver cessato l’attività (Videofaro di Licata, per esempio). Pesa soprattutto l’assenza di Il Tirreno-Tirrenosat, che Rino Piccione ha da poco ‘sacrificato’ dopo tanti anni.

Ma nell’elenco non ci sono neppure Prima Tv (non La Prima Tv), che pure ultimamente si era messa in luce nel Catanese, la storica Tvr Xenon, Canale 74 del gruppo di Video Mediterraneo e, ancor di più, non c’è Tele Radio Sciacca, a quanto sembra. Non compare più neppure Telejato, dopo tutte le controverse vicende di cui Pino Maniaci è stato protagonista.

Fra le ‘Radio in Tv, di alcune nel Catanese (Universal, per esempio) e altrove (Rmc 101 Tv, Fm Italia Tv e altre) non c’è traccia nella graduatoria, così come dell’abbozzata presenza di Radio Margherita sul video. Insomma, le Tv idonee sono tantissime ma alcune non ci sono e non è ben chiaro perché.

Mauro Roffi
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Graduatorie Tv: ecco Puglia e Basilicata

Capirci qualcosa nella prima graduatoria Tv di Puglia e Basilicata (anche in questo caso sono state unificate dal Ministero le due regioni in un’unica area tecnica) non è naturalmente un’impresa semplice, dato soprattutto il numero veramente alto di emittenti presenti e giudicate nella grande maggioranza (anche se magari, purtroppo, per alcune solo per ora) ‘idonee’. Una prima nota interessante per i lettori di FM-world è magari quella che in questa parte d’Italia ci sono legami fra il settore radiofonico e quello televisivo piuttosto intensi, nel senso che molte Tv hanno anche (o magari nascono da) altrettante Radio.

Detto questo, è scontato che il gruppo di Telenorba domini assolutamente la situazione, non solo piazzando appunto Telenorba al primo posto e Teledue al secondo ma anche Tg Norba 24 (in questa graduatoria è stata molto valorizzata la presenza di giornalisti e di una seria informazione) al quarto posto e Radio Norba Television al quinto. Non c’è più traccia invece di Telepuglia, che in passato era stata legata al gruppo di Conversano e che è andata progressivamente ‘esaurendosi’, per così dire.

Ma chi si è inserito al terzo posto? Non poteva essere forse che il gruppo di Mino Distante, che in questi anni sta cercando di creare un minimo di alternativa al dominio assoluto di Telenorba e delle sue ‘sorelline’ (sono state ‘assorbite’ nel gruppo di Distante emittenti di rilievo come Trcb e Teleonda e c’è una presenza in Studio 100, come vedremo), puntando adesso un po’ tutto su Antenna Sud (piazzata alla terza posizione di cui sopra), un nome storico che è passato attraverso una quantità di vicende ma che ora si ripresenta sulla scena con serie intenzioni di rilancio. Non a caso l’emittente ‘originaria’ di Distante, Canale 85, è oltre il trentesimo posto ed è stata trasformata in Antenna Sud 85 e molto più avanti ancora c’è Antenna Sud 90.

Sesto posto assoluto – ed è davvero un bel traguardo – , poi, per Trm H24, emittente di lunga tradizione di Matera che, in questa veste tutta informativa, ha esteso da tempo il raggio delle operazioni alla Puglia e si è conquistata considerazione e pubblico (è presente anche su Sky ai ‘canali 500’, infatti). Ma c’è ancora l’originaria Trm in graduatoria? Sì, ma verso la quarantesima posizione.

Al settimo posto, addirittura, riesce a insediarsi invece Telesveva, che in passato aveva vissuto momenti decisamente meno brillanti e adesso può sperare in un futuro più ambizioso; fra l’altro Telesveva riesce a precedere nei punteggi, sia pure di poco, la stessa Telerama, che in Salento ha ben pochi rivali.

Nona posizione, altresì, per Telebari, un altro pezzo di grande rilievo nella storia della Tv pugliese, che tuttavia non se la cava altrettanto bene con la controllata Teletrani, finita ‘nelle retrovie’.

A riprova del fatto che le posizioni in questa graduatoria sono molto basate sull’impegno in Tg e informazione, c’è il decimo posto assoluto di Le Cronache: si tratta di una giovane Tv lucana, nata in seno a un gruppo pubblicitario (Agi) che coinvolge anche Radio Potenza Centrale e altre emittenti in Fm.

Dopo Tele Radio Padre Pio e l’altra presenza di rilievo del mondo cattolico nell’etere pugliese (e non solo), Teledehon, tocca, a un’altra lucana, La Nuova Tv, a sua volta impegnata nel campo informativo.

Attiva in questo settore – e non solo – è anche la pugliese Canale 7, quattordicesima, che precede anzi un nome di rilievo nella storia delle Tv locali, non solo pugliesi, vale a dire Teleregione Color. Poco più avanti (ventesima) c’è Amica 9 Tv, nata a suo tempo (sia pure molti anni fa) dalla stessa famiglia ma poi staccatasi a favore di una presenza autonoma, sia pure sempre nell’area del Nord Barese. Dispersa anche stavolta nelle retrovie anche l’altra sigla del gruppo Teleregione, Euronews Puglia.

Dopo Delta Tv di Casamassima, sedicesima, c’è, magari anche un po’ a sorpresa, Telemajg di Acquaviva delle Fonti, seguita da un ennesimo nome storico, Telefoggia. Diciannovesima è la tarantina Studio 100 e la storia qui è molto lunga, fra fama, successi (anche in campo radiofonico) e una gestione molto contestata, che ha alla fine portato a un’aggiudicazione dell’emittente a un’asta del Tribunale ad un nuovo editore, con Mino Distante presente, sia pure stavolta in minoranza.

Detto che da alcuni mesi si è persa traccia della presenza, a lungo di rilievo, di Telecapri in Puglia, così come di altre Tv campane (si pensi a Tele A), la classifica prosegue con Canale Italia 83 Extra e poi con Foggia Tv, che si è insediata di recente (all’impresa partecipa anche la nota stazione locale Radio Master) in una posizione interessante fra le stazioni dell’alta Puglia; a Foggia e in Capitanata, peraltro, c’è un settore televisivo in continuo movimento e se la stessa Teleblu è scivolata più in basso in questa graduatoria, Teledauna ha chiuso i battenti e Teleradioerre c’è, ma con una presenza poco significativa. Non compare invece Sharing Tv e fra le Tv della provincia dauna abbiamo trovato tracce solo di Gargano Tv e poche altre (non c’è, fra l’altro Telecattolica di Lucera).

Proseguiamo con 7 Plus, che sembrerebbe legata a Canale 7 e Radio Elle di Monopoli, e poi con Teletrullo e con New Media, che sembrerebbe a sua volta legata ad Amica 9. Solo a questo punto c’è poi 7 Gold della Puglia, un po’ ‘defilata’.

A seguire – siamo ormai oltre la venticinquesima posizione – ecco Carina Tv, attiva emittente radiotelevisiva lucana che stranamente compare anche poco più in là come Radio Carina Tv (errore tecnico o doppia domanda?), seguita da un altro caso di Radio che è diventata anche Tv, ovvero Radio Gamma Tv di Barletta. Si prosegue con Video M Italia e con un altro caso di ‘radio-tv’, Canale 2 di Altamura. Ancora, Rtm di Manduria e Punto Comunicazione del gruppo Telemajg.

La Tv brindisina è presente non (purtroppo, verrebbe da dire) con Puglia Tv ma con la nota Trai (fra Agricoltura e Informazione, come da denominazione storica), cui segue la celebre (anche fuori dalla Puglia) Radio Popizz Tv, mentre si sono perse le tracce di Viva la Puglia Channel e delle sue ‘varianti’.

Azzurra Tv Italia, che segue, sembra far parte della folta schiera delle Tv di Barletta e zone limitrofe, mentre a chiudere la fila delle emittenti con punteggio superiore a zero ci sono Esse Network, Telelocorotondo, Teleradio Buon Consiglio, la nota Radio Manbassa Tv, Canale Italia 84 Extra e, dopo Trm, Video On Air di Video Italia Puglia (Corato).

Andiamo verso la conclusione con Erretiesse Tv (cui abbiano già accennato in Abruzzo), Mi Sposo Tv Puglia del noto gruppo calabrese ADN, TeleSud di Massafra (cui si aggiunge Canale 9), Easy Tv e la coppia storica (che ha avuto anche momenti di buona fortuna in passato) Tv Ofanto-Studio 5.

Punteggio 0 – spiace dirlo – anche per Ciccio Riccio Tv e nulla da fare (almeno per ora) neanche per l’outsider Mediterranea Tv (non c’è invece Fly Tv). Poca gloria, forse immeritatamente, anche per Lucania Tv, per Trc e per la stessa Radiosa Tv. Non va meglio per altre emittenti legate a Telerama, come Terre del Salento Tv e Telesalento, per la lucana Teleuno, per Idea Tv, Info Tv, Fede Tv e MediaSud. Nessuna traccia, invece, di Rete Selene Tv.

Ma, sparita da tempo Blustar Tv, che fine hanno fatto, infine, le Tv già di Giancarlo Cito, Super Tv e Tbm, che si erano fatte vedere in certi momenti anche ben oltre la Puglia? Non ce n’è più traccia, mentre per adesso non può nutrire molte ambizioni anche l’altra tarantina Cittadella Visual Radio, che pure è presente e chiude questa lunghissima lista di emittenti ‘idonee’.

Mauro Roffi
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