Graduatorie Tv: chiusi i giochi anche nelle ultime regioni del Nord

Graduatorie Tv: chiusi i giochi anche nelle ultime regioni del Nord

10 Novembre 2021

Chiudiamo con questo articolo l’esame degli esiti della questione ‘graduatorie Tv’ del Nord Italia (Liguria esclusa), ricordando però che presto bisognerà riparlare della Sardegna, dove sono in assegnazione i numeri Lcn alle emittenti ‘superstiti’ (questione determinante, manco a dirlo) e sta anche per partire la fase del concreto spegnimento delle ‘vecchie frequenze’ con ‘trasloco’ sulle nuove, sempre delle Tv e Radio/Tv superstiti, naturalmente.

Ci eravamo lasciati nei giorni scorsi con la nuova graduatoria dell’Emilia-Romagna, in cui erano per fortuna rientrate ben tre emittenti di una certa importanza, Icaro Tv, Radio Italia Anni 60 Tv e Medianews-Teletricolore. Lunedì 8 si è tenuta la seduta pubblica regionale e l’esito è stato abbastanza favorevole, in quanto nessuna Tv ‘di prima grandezza’ è rimasta esclusa ma è rientrata o nella rete di 1° livello o nelle ben tre di 2° livello. Gli esclusi in realtà sono solo sette (fra questi il nome più ‘interessante’ sembra Cremona 1, non ci sono altre Tv ‘importanti’) ma tutti hanno rinunciato spontaneamente alla rete di 2° livello n. 3.

Di conseguenza tutti gli altri (comprese le tre Tv recuperate all’ultimo momento) ce l’hanno fatta e non si tratta solo di Tv regionali (ci sono anche Radio Musica Television, Radio Radio Tv e Radio 4 You Tv, per fare alcuni esempi). C’è anche Nettuno Tv e viene da pensare allora che riprenderà a trasmettere, salvo ulteriori sorprese.

La rete di 1° livello (con maggiore diffusione regionale) e il massimo di capacità trasmissiva (3 Mbit/s) sono andate a È Tv, Trc Modena e Trc Bologna, 7 Gold, Telereggio, Teleromagna, Radio Bruno Tv. Si sono fermate a 2,5 Mbit/s, invece, 12 Tv Parma, Qui Tv, Telestense e Telesanterno. 3 Mbit/s ma su una rete di 2° livello anche per la nuova Stella Tv. Non poche emittenti hanno optato per la diffusione su due reti di 2° livello contemporaneamente a 1,5 Mbt/s per ciascuna.

Martedì si sono poi tenute le sedute pubbliche relative al Trentino-Alto Adige, dopo la diffusione di un’ennesima graduatoria della provincia di Bolzano, in cui di nuovo, dopo ulteriore riesame, Vb33 sopravanzava Alto Adige Tv al primo posto.

Sia a Trento che a Bolzano, come era immaginabile, non ci sono stati problemi particolari, dato che la capacità diffusiva disponibile era più che sufficiente per tutti. Ci sono state di conseguenza solo rinunce volontarie, anche qui. A Trento hanno rinunciato solo in cinque, fra cui le attuali emittenti locali Tnn e Tml ma soprattutto Radio Nbc Stereo Rete Regione che qui e anche a Bolzano ha pertanto preferito rinunciare al momento del ‘dunque’ alla Televisione digitale terrestre. A Bolzano hanno invece rinunciato in sei, fra cui Trentino Tv e Sud Tirol Tv.

A Trento solo Trentino Tv ha chiesto 3 Mbit/s, mentre a Bolzano in parallelo ha fatto lo stesso Alto Adige Tv; qui ce l’ha fatta anche l’ultima Tv ‘recuperata’, Kronplatz Plan de Corones.

Mercoledì 10 novembre si è chiuso il giro delle sedute pubbliche con il Piemonte, dove nei giorni precedenti era stata diffusa un’ennesima graduatoria, con il ‘recupero’ di un’ulteriore emittente e la cosa ci riguarda da vicino, in quanto si tratta della alessandrina Radio Gold Tv.

Solo cinque, anche stavolta per rinuncia spontanea, le emittenti alla fine risultate escluse e fra queste fa un po’ di rumore la scelta di rinunciare al Dtt da parte di Telegranda. Anche in Piemonte la disponibilità anche di due reti di 2° livello ha consentito di dare a tutti quelli che l’hanno voluta la possibilità di continuare a trasmettere; Radio Gold Tv addirittura avrà la rete di 1° livello. Rete di 1° livello e massimo di capacità trasmissiva (3 Mbit/S) per Telecity, Rete 7, Telecupole, Videogruppo e Primantenna. Fra le Tv che potranno trasmettere in Dtt ci sono anche Rbe Tv (di Radio Beckwith), Onda Novara Tv, Radio Radio Tv e Radio Popizz Tv.

In conclusione, veri e seri problemi si sono avuti solo in Veneto, dove davvero troppi sono stati gli esclusi, mentre nelle altre regioni (nella stessa Lombardia non ci sono state in fondo troppe ‘bocciature’) i danni sono stati limitati. Ma l’altra grande sfida ora sarà quella degli Lcn, mentre ricorsi e persino eventuali nuove graduatorie non sono da escludersi.

Mauro Roffi
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