Graduatorie Tv di Abruzzo e Molise: Radio Parsifal Tv ‘si fa valere’

Continua la pubblicazione delle graduatorie delle Tv locali nelle regioni adriatiche e joniche (sono uscite anche quelle di Puglia e Basilicata). Dopo le Marche (dove le operazioni sembrano ora concluse, come vedremo), esaminiamo stavolta l’area di Abruzzo e Molise.

Qui in due giorni, come dicevamo nel precedente articolo, sono uscite ben quattro graduatorie (quella delle Tv, poi rivista e corretta, e quella Lcn provvisoria, poi rivista e corretta). Questa situazione si è verificata per via di una ‘dimenticanza’ piuttosto grave nelle prime due graduatorie (dovuta alla fretta?), ovvero quella di Radio Parsifal Tv, poi ovviamente inserita e riammessa dal Ministero.

In Abruzzo e Molise, due regioni considerate insieme come area tecnica, ci sono a disposizione delle Tv locali una rete di 1° livello sui canali 29 e 32 e tre reti di 2° livello, in particolare per le province di L’Aquila e Isernia, sui canali 22, 31 e 45.

La graduatoria assoluta e definitiva delle Tv vede nelle prime dieci posizioni, nell’ordine, Rete 8, TeleMolise, Laqtv, Tv Sei, TeleMax, Infomedianews, Super J, Teleregione, TeleMolise Due e Canale Italia 83 Extra, tutte diffuse con la rete di 1° livello. Stessa situazione, a seguire, per Rete 8 Sport, Tlt Molise 1, Antenna 10, Telesirio Plus, Canale 16 e, appunto, Radio Parsifal Tv (sedicesima). La comunitaria Vera Abruzzo ha anch’essa una rete di 1° livello, così come R115 e l’altra comunitaria Erretiesse Tv (al ventiquattresimo posto).

Si torna alla diciannovesima posizione con una rete di 2° livello per Antenna 2, Telesirio Sport 2, Telesirio Sport e Telesirio Story. Si prosegue con Teleuniverso, Molise Shopping, Happy, Odeon 24, 6 On Air, Tg Molise, Molise Mio, Radio Luna (in versione Tv, naturalmente), TeleMolise + 1, TeleMolise Sport, TeleSirio L’Aquila e Vera Tv (diversa dalla precedente).

Complessivamente ci sono 35 emittenti nella ‘graduatoria utile’ definitiva (seconda versione), ben otto in meno rispetto alla graduatoria di qualche settimana fa. Chi manca? Non sono più presenti (e dunque, salvo sorprese non dovrebbero più trasmettere in Dtt) tre Tv storiche come Tele 9, Tvq (nell’‘ultima versione’ È Tv Tvq) e la molisana Tvi. Inoltre mancano Canale Italia 84 Extra, Canale Italia 17, Tele Radio Buon Consiglio, la campana Canale 21 e purtroppo anche Radio California Tv.

Ma veniamo alla graduatoria Lcn. Le posizioni-chiave 10-19 vanno a Rete 8 (10), TeleMolise (11), Laqtv (12), Tv Sei (13), TeleMax (14), Infomedianews (15), la ‘rilanciata’ Super J (16), Teleregione (17), Telemolise Due (18) e Canale Italia 83 Extra (19).

Seguono Tlt Molise 1 (75), Rete 8 Sport (76), TeleSirio Plus (77), la ‘penalizzata’ Antenna 10 (78), Canale 16 (80) e Vera Abruzzo (81). Per tutte le altre è sorteggio o numerazione ‘assegnabile dopo sorteggio’, come di consueto.

Le Tv inserite nella graduatoria Lcn sono però solo 34, in quanto Erretiesse Tv questa volta non vi figura. Fra le Tv ‘in attesa di numerazione’ ci sono le ‘radiofoniche’ Happy, Radio Luna e Radio Parsifal Tv.

Chiudiamo il discorso delle Marche, ora. La graduatoria Lcn definitiva è invariata nelle posizioni 10-19, mentre dopo cambia tutto: emmetv sarà sull’89 (in prima battuta aveva avuto il 75) e Rtm sul 99 (aveva il 76).

Sono poi state assegnate le altre numerazioni, dopo i sorteggi. Il 75 andrà a Fm Tv, il 76 a Radio Linea N. 1, il 77 a Fermo Tv, il 78 a Videotolentino 6, il 79 a Studio Più Marche, l’80 a Rossini Tv. Ancora, a seguire, Videotolentino 4 (85), Odeon 24 (86), Videotolentino 5 (87), Videotolentino 3 (88), Nuova Tvp (90), Skyline Radio & Soul (96) e Arancia Television 2 (98).

Mauro Roffi
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Graduatorie provvisorie per i contributi 2021 delle radio locali commerciali

Dopo quelle delle emittenti comunitarie, di cui abbiamo già dato notizia, sono uscite anche le graduatorie provvisorie del Ministero dello Sviluppo economico relative ai contributi per le Televisioni e le Radio locali commerciali per l’anno 2021, più i relativi elenchi degli importi previsti.

Le Tv locali ammesse ai contributi 2021 sono 138 su 153 domande, mentre lo stanziamento complessivo – come riporta ‘TeleRadioFax’ di Aeranti-Corallo – ammonta a 96.993.961,85 euro. Invece, “le emittenti radiofoniche locali a carattere commerciale ammesse ai contributi 2021 sono 150 (su 187 domande presentate). L’attuale stanziamento complessivo per le Radio locali commerciali ammonta ad Euro 13.513.090,66”.

Il tutto è già comprensivo, come per le comunitarie, del cosiddetto ‘extragettito del canone Rai’.

Per le eventuali richieste di rettifica del punteggio assegnato o di riammissione della domande presentate e non accettate le emittenti hanno tempo fino al prossimo 26 marzo.

Come per le Radio comunitarie, vediamo, a puro titolo di cronaca, chi c’è nelle prime dieci posizioni della graduatoria provvisoria per i contributi 2021 relativamente alle Radio commerciali.

Come è ormai un po’ tradizione, al primo posto c’è la milanese Radio Popolare, con un ottimo punteggio. Segue a debita distanza la romana InBlu Lazio, mentre al terzo posto figura Radio Subasio.

Quarta posizione per la lombarda Lifegate Radio e quinta per la campana Radio Marte Stereo. Ancora Campania con la sesta piazza per Radio Alfa, mentre al settimo posto ecco l’emiliana Radio Pico.

Infine, le ultime tre posizioni: ottava è Radio Bruno, nona l’alto-atesina Südtirol 1, decima Radio Sportiva.

Mauro Roffi
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Diffusa la graduatoria provvisoria dei contributi alle Radio comunitarie per l’anno 2021

È stata diffusa nei giorni scorsi, con un certo tempismo rispetto al consueto, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico la graduatoria provvisoria (più l’elenco degli importi da assegnare) per i contributi alle Tv e Radio a carattere comunitario per l’anno 2021 (si tratta, in realtà, di due distinte graduatorie per Televisioni e Radio).

Ora le emittenti che hanno presentato domanda di contributo possono, entro il 27 febbraio, inoltrare richiesta di rettifica del punteggio o di riammissione della domanda, dopo di che verranno emanate le due graduatorie definitive.

Ma almeno le domande di riammissione non saranno verosimilmente numerose, giacché la procedura ha già visto l’ammissione, per le Tv locali a carattere comunitario di 322 emittenti a fronte di 333 domande e per le Radio comunitarie di 341 emittenti su 343 domande (dunque la quasi totalità).

È utile anche dare un’idea delle somme di cui parliamo: 50 Tv – come informa ‘TeleRadiofax’ di Aeranti-Corallo – “accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile del riparto. L’importo della quota fissa è di Euro 7.926,93 per ognuna delle suddette 322 Tv locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 295.147,49 a Euro 697,84. Lo stanziamento complessivo ammonta ad Euro 5.104.945,36”.

Per le Radio locali a carattere comunitario, invece, in 78 accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile (l’importo della quota fissa è di Euro 6.604,64 per ciascuna Radio, mentre l’importo della quota variabile va da 176.746,53 a 401,99 euro). In questo caso lo stanziamento complessivo è di 4.504.363,55 euro.

Gli importi di questi contributi sono già comprensivi del cosiddetto “extragettito del canone Rai” a favore delle emittenti locali.

Precisato tutto questo, diamo un’occhiata, a puro titolo di cronaca, alle prime dieci emittenti della graduatoria delle Radio comunitarie.

Al primo posto c’è, con un ottimo punteggio, la società cooperativa Radio Augusta Perusia con l’emittente Umbria Radio In Blu, mentre la seconda posizione spetta, più a distanza, alla Fondazione Informare (citiamo anche le società per una certa loro importanza, in questo caso) con la calabrese Radio Pollino.

Al terzo posto c’è Comunità Aperta con Radio Icaro In Blu (Emilia-Romagna), al quarto la sarda Radio Kalaritana dell’associazione culturale Il Portico; la quinta piazza va alla Fondazione Rete Toscana Classica per l’omonima emittente.

Andiamo avanti: la sesta posizione è dell’Associazione Culturale Francesco Lo Bue per la piemontese Radio Beckwith Evangelica, la settima va alla società cooperativa Studio 95 per Radio Azzurra della Campania.

E vediamo le ultime tre posizioni prese in esame: ottava è la Fondazione Erf Medien per Erf Medien Trentino-Alto Adige, nono il Comitato Territoriale Arci di Firenze per Novaradio. Infine, al decimo posto troviamo la società cooperativa Molise Media per Radio Hollywood.

Mauro Roffi
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Graduatorie Tv definitive per il Nord Italia (Lombardia esclusa) e la Sardegna

In tema di graduatorie Tv relative alla nuova fase della Tv digitale la prossima scadenza importante prevista è quella dell’assegnazione delle numerazioni Lcn per le regioni della fascia adriatica e per Calabria e Sicilia, dopo che sono scaduti i termini per le relative domande. In attesa di questa imminente rilevante operazione e dell’inizio di tutte le ‘pratiche’ per le rimanenti regioni italiane della fascia tirrenica e ligure, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato qualcosa di inedito.

Si tratta dell’ultima versione, quella definitiva, di tutte le graduatorie emanate finora (sia per ciò che riguarda le graduatorie vere e proprie delle Televisioni locali che per quelle delle numerazioni Lcn) nelle regioni dove si considerano concluse le varie fasi di questo problematico passaggio, ivi comprese le negoziazioni delle emittenti con gli operatori di rete.

Le aree interessate a queste graduatorie definitive sono quelle del Nord Italia, ovvero Piemonte, Valle d’Aosta, Trento, Bolzano, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, e la Sardegna, dove tutto è cominciato diversi mesi fa e che ha dovuto fungere purtroppo, di fatto, da ‘cavia’. Come si vede, manca la Lombardia, come di consueto un po’ in ritardo rispetto alle altre.

In sostanza, potrà ancora succedere molto (e succederà, forse) fra le Tv locali di queste regioni in Dtt ma saranno scelte decise dalle stesse emittenti e non più ‘imposte’ dal Ministero. Ricordiamo che nel frattempo si stanno svolgendo, con qualche situazione anche problematica in termini di diffusione, le operazioni di switch-off, con passaggio su nuove frequenze e reti delle Tv locali in tutto il Nord Italia e che fra poche settimane anche queste ‘pratiche’ dovranno essere concluse, mentre in Sardegna la questione è già stata ‘archiviata’ da qualche tempo.

Ho esaminato in dettaglio le graduatorie definitive di cui sopra e va detto che le novità rispetto a quanto scritto qualche settimana fa sono ben poche, mentre più che altro il Ministero ha svolto un’opera di ‘armonizzazione’ fra le graduatorie delle emittenti e quelle Lcn, che fra l’altro avevano visto spesso valutazioni ed esiti abbastanza diversi fra loro.

In ogni caso, nella graduatoria definitiva delle Tv dell’Emilia-Romagna, l’unica variazione rispetto al passato è la mancanza di Supersix di Kalimpos srl, cui sarebbe spettata una rete di 2° livello e che invece dovrebbe aver rinunciato.

Stessa sorte, fra le Tv prima presenti nella provincia di Bolzano, per le venete Telenuovo, Antenna Tre Veneto e Canale Italia 84, cui sarebbe spettata una rete di 1° livello. Da notare che a Bolzano al momento non risulta occupata neppure la numerazione 18.

A Trento hanno rinunciato a proseguire invece, come era già noto, la locale History Lab e la veneta Tva.

Nulla da segnalare in Veneto (dove si sono diffusi molti timori per una reale diffusione ‘adeguata’ per le già poche Tv locali ‘supersiti’) e Friuli-Venezia Giulia.

In Piemonte invece la graduatoria Lcn definitiva assegna a Radio City Visual Radio il 76 al posto del 77 precedente e viceversa a Canale Italia 11 il 77 anzichè il 76. Nella graduatoria Tv piemontese rispetto al passato ci sono in più Quarta Rete Blu del gruppo di Primantenna (rete di 1° livello) e Telegranda, che avrà invece una rete di 2° livello. Mancano invece, fra reti di 1° e 2° livello, Radio Gold Tv, la veneta Serenissima, Supersix (anche qui), la versione locale di Rds 100% Grandi Successi Social Tv della Ritzland Records srl., 96 della Publirose e Rete Biella Tv.

Nella graduatoria definitiva delle Tv della Valle d’Aosta non è più presente infine Canale Italia 84 (rete di 1° livello).

E chiudiamo con la Sardegna, dove la situazione è ‘evoluta’ in modo tale (pur con molti ‘dolorosi sacrifici’ di Tv locali e Visual Radio) che non dovrebbe più esserci bisogno di una rete di 2° livello, in precedenza prevista. Sia Terranova Tv Sardegna che Telesardegna sembrano infatti aver rinunciato alla diffusione delle proprie seconde, terze o addirittura quarte reti, per concentrarsi solo sulle emittenti ‘capofila’, mentre anche Isola Tv, dopo Canale 12, non andrà avanti in Dtt.

La graduatoria definitiva Lcn della Sardegna, vede dunque, nella fascia strategica 10-19, la presenza di Videolina, Tcs, Sardegna Uno, Tele Sardegna, Canale 40, Catalan Tv, di due Canale Italia, di Odeon 24 (che però al momento non sembra essere ancora operativa qui) e di Tts – Terranova Tv Sardegna. Ad altre numerazioni restano solo Teleregione Live, Olbia Tv Notizie, Canale 40 Regionale, Rts – Radio Televisione Sarda e Videolina 2 (Radiolina).

Ma altro può ancora succedere, come si diceva: infatti alla numerazione 14 Canale 40 ha preferito ora distinguere bene le sue reti e qui viene così annunciata una nuova Tv, ‘1-4’, insomma, appunto, ‘14’.

Mauro Roffi
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Graduatorie TV: in Sicilia solo una trentina di emittenti ‘fuori dai giochi’

Non è andata poi così male come si poteva temere in Sicilia fra le Televisioni locali, alle prese con l’imminente switch-off. La graduatoria resa nota dal Ministero dello Sviluppo Economico in queste ore, dopo la seduta pubblica di venerdì scorso, in rapporto al numero esorbitante di richiedenti capacità trasmissiva (qualcosa come 117 Televisioni) segnala solo 29 esclusioni, ma ben 27 sono dovute a rinunce spontanee dei richiedenti. Ad essere rimaste fuori dai giochi per mancanza di ‘posti disponibili’ sembrerebbero così essere solo due piccole emittenti dell’Associazione Rosina Attardi (che ne conta molte altre che invece ‘ce l’hanno fatta’), ovvero Canale 8 Sociale e Euro Tv.

Non per questo la seduta pubblica è stata tranquilla e alla fine i molti che hanno rinunciato con ogni probabilità non l’hanno fatto volentieri. La lunga lista comprende subito una Tv originata da una Radio, ovvero Etna Channel di Radio Etna Espresso, e poi, per iniziare, fra commerciali e comunitarie, La Prima Tv, Medical Excellence Tv, Sicilia 24 e un’altra ‘Radio Tv’, Bella Tv (Radio Antenna Uno).

Si prosegue con Televallo, Tv Europa, la pur interessante trapanese La Tr3, City Tv e purtroppo anche con la storica TeleGela e con Globus Television. Dopo TeleCampione e Canale Italia 84 Extra, la lista delle Tv ‘rinunciatarie’ vede la presenza di Tele Eubea, Video 66, Tele Leontina, Tv Acicastello e poi di una Cts che ha vissuto in passato momenti decisamente migliori e anche di un certo rilievo. Le ultime emittenti che non dovrebbero proseguire la diffusione in Dtt sono InSicilia, Tva Channel, la storica Tse, Tele Inessa, Parole di Vita (versione locale), Sicilia Tv e infine tre Tv del gruppo ‘Gazzetta del Sud – Giornale di Sicilia’, ovvero Gds Tv, Stretto Tv e Tgs2. In alcuni casi le Tv più piccole elencate salvano, peraltro, altre loro reti.

Iniziamo invece a vedere chi dovrebbe trasmettere sulle reti previste: una di 1° livello sul canale 42 e ben 4 di 2° livello (disponibilità che ha consentito la salvezza di molte Tv; alcune saranno diffuse anche su più di una di queste reti) sui canali 32, 45, 21 e 22. Si tratta di qualcosa come 88 emittenti.

Naturalmente vediamo solo in dettaglio chi ‘si è aggiudicato’ la rete di 1° livello. La lista inizia naturalmente con Antenna Sicilia e continua con Video Regione, Telecolor e con una ottimamente piazzata Rei Tv. Ci sono poi Video Mediterraneo, Tgs e le altre palermitane Tele One e Trm. Dopo Tele Rent 7 Gold, tocca a Rtp e poi alle ‘outsider vincenti’ Ciak Telesud e Telestar. L’elenco comprende anche Sestarete Tv, Tris, TeleSud Trapani e le comunitarie Telemistretta e Tva TeleNormanna.

A tutte le altre Tv (tantissime) toccano appunto le reti di 2° livello. Nell’ambito di questo foltissimo gruppo di emittenti cerchiamo di citare quelle che fanno capo a società impegnate anche o prevalentemente nella radiofonia: Rmk Tv – Tele Radio Monte Kronio, Tele Radio Studio 98, Tele Radio Canicattì, Mi Sposo Tv Sicilia, Rta, Vintage Radio Tv, Radio Time Tv e Radio Taormina Tv.

La curiosità finale è che si salva anche Video 3, nonostante il clamoroso ‘declassamento’ del Ministero che l’aveva portata dalle posizioni di vertice alle retrovie.

Mauro Roffi
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Graduatorie TV: la ‘fortunata area adriatica’

In mezzo a diverse zone e regioni d’Italia ‘problematiche’, dove il passaggio alla nuova fase della Tv digitale con l’imminente switch-off delle emittenti locali rischia di provocare parecchie chiusure o serissime difficoltà alle Televisioni del territorio, c’è una parte del nostro Paese che si può considerare più ‘fortunata’, in cui le cose non sono così complicate e difficili. Si tratta delle regioni del Centro Italia dell’area adriatica, ovvero Marche e Abruzzo-Molise.

Cominciamo da queste ultime due regioni, che fanno parte di un’unica area tecnica, dove la seduta pubblica dei giorni scorsi ha avuto un esito abbastanza favorevole per le Tv locali: solo 11 le emittenti che non proseguiranno le trasmissioni (salvo ‘ripescaggi’ abbastanza improbabili), mentre ben 43 accederanno alle trattative per la diffusione da parte delle reti di trasmissione previste, in vista dell’assegnazione degli Lcn. Non basta: le 11 Tv escluse hanno tutte rinunciato spontaneamente a proseguire l’attività in Dtt nelle nuove condizioni proposte, evidentemente non considerate favorevoli.

Tutto bene allora? Non del tutto, perché la lista delle Tv ‘rinunciatarie’ si apre con un nome di prima grandezza nel campo radiofonico abruzzese, che aveva da qualche tempo avviato la sua esperienza anche in Tv: parlo di Radio Delta 1 Tv, che dunque non dovrebbe più operare sul video in futuro, anche se non è poi detta l’ultima parola, visto che fra le Tv ‘ammesse’ ci sono diverse ‘seconde’ o ‘terze reti’ di emittenti note che non è detto che andranno tutte avanti in futuro.

Si vedrà ma almeno per ora Radio Delta 1 Tv preferisce uscire di scena, anche se in compagnia di altre 10 antenne, per la verità non esattamente ‘protagoniste’ in Abruzzo e Molise: si tratta intanto di TeleCampione, della laziale Itr Radio Televisione, di Rete 82 Plus e della marchigiana Rtm. Ci sono poi Tlt Molise 2, 3, 4 e 6 (Tlt Molise 1 ha ottenuto invece un buon punteggio e proseguirà l’attività) e i due marchi che (a riprova di quel che dicevamo prima) il gruppo Rete 8 ha preferito ‘abbandonare’: Rete 8 News 24 e Telemare.

Sulla rete di 1° livello sui canali 29 e 32 dovrebbero invece trasmettere Rete 8, Telemolise, Laqtv, Tv Sei, TeleMax, Infomedianews, Super J, Teleregione, Telemolise Due, Canale Italia 83 Extra, Rete 8 Sport, Tlt Molise 1 (vedi prima), Antenna 10, Telesirio Plus, Canale 16, la ‘radiofonica’ Radio Parsifal Tv, Vera Abruzzo, R115 e anche la comunitaria Erretiesse Tv.

Per tutte le altre ci sono le reti di 2° livello sui canali 22, 31 e 45, che permetteranno di proseguire la diffusione delle trasmissioni. In questo bel gruppo di emittenti non posso non citare quelle più legate al mondo radiofonico: Tele Radio Buon Consiglio, Happy, Radio California Tv e Radio Luna.

Nelle Marche invece si è verificato un vero piccolo ‘miracolo’, nel senso che – incredibile ma vero – tutte le 31 Televisioni locali giudicate ‘idonee’ hanno avuto la possibilità di trovare spazio sulle reti di trasmissione previste (una di 1° livello sul canale 42 e una di 2° livello sul canale 32). È una situazione invidiabile per molte altre regioni e poco ripetibile ma qui è accaduta.

Chi opererà dunque sulla rete di 1° livello? Tv Centro Marche, per iniziare, poi Vera Tv, È Tv Marche, Tvrs, Info 2000 (ma anche Tele 2000), Rossini Tv, Fano Tv, 7 Gold Marche, Canale Italia 83 Extra, Canale 15, Rtm, una Primanews Marche tutta da scoprire, Fm Tv, Canale Italia 84 Extra, Odeon 24, l’ancora ‘misteriosa’ TeleMarche e 82 Plus.

Tutte le altre sono sulla rete di 2° livello e fra queste ci sono tutte le ‘Radio Televisioni’: Radio Linea N. 1 Tv, Studio Più Marche, Arancia Television, Skyline Radio & Soul.

Mauro Roffi
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