Ascolti regionali: in Calabria RTL 102.5 leader, Radio Juke Box prima tra le locali

Quali sono le emittenti più ascoltate in Calabria?

Riprende il nostro “viaggio” in giro per l’Italia, per analizzare gli ascolti radiofonici regione per regione.

Dopo aver esordito in Sardegna, esserci trasferiti in Valle d’Aosta, fino ad arrivare nelle Marche, questa settimana ci spostiamo nel Sud-Italia.

I dati analizzati sono gli ultimi finora disponibili, ovvero quelli del primo semestre 2019 dell’indagine RadioTER, basandoci sul Giorno Medio Ieri.

Su una popolazione pari a 1.714.000 persone, sono 1.038.000 coloro che ascoltano il “mezzo radio” quotidianamente.

Emittente nettamente leader in regione è RTL 102.5, con ben 397.000 ascoltatori, che la distanziano dalle altre reti presenti sul podio e che ottengono comunque risultati di massimo rispetto: Radio Italia Solo Musica Italiana (222.000) ed RDS (192.000).

Molto più ravvicinate, invece, le realtà che si trovano tra il quarto ed il decimo posto.

Si parte da Radio Kiss Kiss che con 134.000 contatti supera Radio Deejay a quota 132.000 e Radio 105 che ottiene 120.000 ascolti.

Buono il piazzamento di m2o, settima con 108.000 “fedelissimi”, che la vede più alta di Rai Radio1 (103.000) ed R101 (97.000).

L’unica “locale” in top ten è Radio Juke Box che si conferma leader in regione con 92.000 ascoltatori.

Da sottolineare che l’indagine evidenza 53.000 contatti relativi ad emittenti non iscritte, mentre sono 64.000 coloro che non ricordano la radio ascoltata nel giorno precedente.

Questa la classifica completa delle 38 emittenti rilevate in Calabria da RadioTER:

1. RTL 102.5 397.000
2. Radio Italia Solo Musica Italiana 222.000
3. RDS 192.000
4. Radio Kiss Kiss 134.000
5. Radio Deejay 132.000
6. Radio 105 120.000
7. m2o 108.000
8. Rai Radio1 103.000
9. R101 97.000
10.Radio Juke Box 92.000
11.Virgin Radio 84.000
12.Radio Ricordi 60.000
13.Radiofreccia 59.000
14.Radio Capital 54.000
15.Rai Radio2 52.000
16.Radio Italia Anni ’60 43.000
16.Radio Sportiva 43.000
18.Rai Isoradio 35.000
19.Radio News 24 33.000
19.Rai Radio3 33.000
21.Radio Latte e Miele 32.000
21.Radio Balla Balla 32.000
23.Radio Monte Carlo 29.000
23.Radio Enne Lamezia 29.000
23.Radio Margherita 29.000
26.Jonica Radio 25.000
27.Radio 24 23.000
28.Radio Cosenza Nord 18.000
28.Radio Touring 104 18.000
30.Antenna Febea InBlu 14.000
31.Radio Italianissima 13.000
31.Radio Zeta 13.000
33.Radionorba 12.000
34.Radio Azzurra 9.000
35.Radio Movida 8.000
36.Radio Potenza Centrale 5.000
37.Studio 90 Italia 4.000
38.Radio Subasio 2.000

Gli ascolti di dieci anni fa: quando Radio1 era in testa ed il Notturno Italiano era ancora operativo

L’indagine RadioTER è entrata, da qualche settimana, nel quarto ed ultimo trimestre 2019.

Si tratta dell’ultima porzione che andrà a completare i 120.000 casi, determinanti il dato annuale.

Se l’andamento del primo semestre (nel giorno medio) lascia presumere una riconferma in testa di RTL 102.5 ed un piazzamento, tra le prime cinque, di RDS, Radio Deejay, Radio Italia S.M.I. e Radio 105, che cosa accadeva negli annuali di 10 anni fa?

I tempi erano ancora quelli di Audiradio, un’indagine che nel 2009 era ormai agli sgoccioli e che avrebbe aperto le porte successivamente a GfK Eurisko, fino all’attuale Tavolo Editori Radio.

In testa – considerando le 19 “nazionali” iscritte – c’era ancora la Rai, o meglio Radio1 con 6.250.000, un risultato dignitoso, seppur lontano dagli otto milioni di fine anni ’90.

Si faceva strada invece RTL 102.5, che con 5.291.000 (ed una radiovisione già operativa) conquistava la seconda posizione.

Il terzo e quarto posto erano contesi, a brevissima distanza, da Radio Deejay e RDS sopra la soglia dei 5 milioni, mentre Radio 105 superava di poco i quattro milioni e mezzo.

Sesto posto per Radio2 (3.781.000), mentre Radio Italia Solo Musica Italiana – oggi costantemente sopra i 5 milioni – si fermava a 3.662.000.

Da lì, scattava l’enorme distacco dalle inseguitrici, tutte attorno (chi più, chi meno) ai due milioni.

Ottava (e quindi prima dopo le “top 7”) c’era Radio Kiss Kiss con 2.290.000, anch’essa cresciuta negli ultima anni.

Completavano la “top ten” R101 (1.990.000) e Radio 24 (1.885.000).

La seconda metà della classifica vedeva undicesima Radio3 (1.868.000), Virgin dodicesima (1.786.000, oggi con circa un milione di ascoltatori in più) e la presenza di Radio Maria con 1.608.000, attualmente non più iscritta alle indagini.

Radio Monte Carlo (1.571.000) superava Radio Capital (1.520.000), mentre m2o doveva ancora decollare e totalizzava 1.292.000 contatti.

Appena sotto il milione Isoradio (969.000), mentre Radio Radicale raccoglieva 448.000 ascolti ed il Notturno Italiano – ormai in dirittura d’arrivo, ma ancora operativo – si fermava a 100.000 unità.

Questa la classifica delle radio nazionali, nei dati annuali 2009 dell’indagine Audiradio.

1. Rai Radio1 6.250.000
2. RTL 102.5 5.291.000
3. Radio Deejay 5.037.000
4. RDS 5.034.000
5. Radio 105 4.507.000
6. Rai Radio2 3.781.000
7. Radio Italia Solo Musica Italiana 3.662.000
8. Radio Kiss Kiss 2.290.000
9. R101 1.990.000
10.Radio 24 1.885.000
11.Rai Radio3 1.868.000
12.Virgin Radio 1.786.000
13.Radio Maria 1.608.000
14.Radio Monte Carlo 1.571.000
15.Radio Capital 1.520.000
16.m2o 1.292.000
17.Rai Isoradio 969.000
18.Radio Radicale 448.000
19.Rai Notturno Italiano 100.000

Raccolta pubblicitaria, la radio in luglio è cresciuta più degli altri media

E’ la radio ad ottenere la miglior performance in ambito di raccolta pubblicitaria nel mese di luglio 2019.

Ad evidenziarlo è Nielsen, in un articolo pubblicato da Finanza Operativa, che sottolinea un calo complessivo della pubblicità del 7% in uno dei mesi centrali dell’estate, rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.

Nel dettaglio, i quotidiani registrano un calo del 10,6%, la tv crolla del 10%, mentre internet ha una lieve flessione in alto, pari al +1%.

La migliore performance, dunque, in un mese complessivamente poco felice per la raccolta, è la radio.

Nielsen evidenzia addirittura un +8%.

Ancora non noti, invece, i dati comunicati da FCP-Assoradio per il medesimo mese.

L’ultima notizia a riguardo era relativa al mese di giugno, con un dato pari al -2,2%, a fronte tuttavia di un +1,4% dell’intero primo semestre 2019 rispetto al corrispettivo del 2018.

Nell’arco della giornata, la radio si ascolta con un numero sempre più crescente di device

Secondo i dati del primo semestre 2019 dell’indagine RadioTER, sono 34.802.000 gli italiani che ascoltano ogni giorno la radio.

Di questi, 6.287.000 lo fanno esclusivamente in casa, 20.216.000 soltanto fuori casa, mentre il rimanente segue il mezzo in entrambe le circostanze.

Rispetto al primo semestre di un anno fa, la radio ha guadagnato 267.000 ascoltatori.

L’autoradio resta il device più utilizzato con 25.148.000 di contatti quotidiani (+34.000), seguita dall’apparecchio radio tradizionale che cresce in maniera netta (10.982.000, +1.004.000).

Terzo posto per il canale televisivo della radio, ormai sdoganato come “radiovisione” con 3.990.000 (+753.000).

Cresce anche l’ascolto del mezzo tramite smartphone, oggi a quota 2.823.000 (+692.000), mentre ottiene 1.182.000 (+301.000) il seguito dei canali solo audio della tv e 1.102.000 (+166.000) quello dello streaming via pc.

Ma non solo: la crescita è presente anche alla voce “Altro” con 144.000 contatti, pari ad un +50.000 rispetto a quanto accadeva un anno fa.

Complessivamente, dunque, possiamo riassumere che in dodici mesi, secondo quando riporta RadioTER, è aumentato il numero di ascoltatori della radio, ma è cresciuto anche l’utilizzo di più device nell’arco della stessa giornata.

Nuovi palinsesti e nuovi dati: la radio torna protagonista a settembre

Lunedì 2 settembre è la data della partenza di diversi nuovi palinsesti della radiofonia nazionale e locale.

Radio 24 ha esordito in mattinata con i cambiamenti già ampiamente preannunciati, su R101 ha preso il via il contenitore di Fernando Proce, mentre RTL 102.5 è tornata a proporre la versione completa de “La famiglia giù al nord”, dopo il taglio estivo da Villasimius.

Su Radio Deejay sono nuovamente in onda Fabio Volo e la coppia Linus-Savino, mentre Radio 105 riparte al mattino con “Tutto esaurito” e “105 Friends”.

Gradualmente anche tutte le altre radio stanno tornando alla “normalità”, dopo i palinsesti di agosto che – come ogni anno – sono risultati “stravolti” e adattati al periodo di vacanza.

Con la ripresa dei palinsesti “tradizionali”, da martedì 3 settembre ripartono anche le indagini d’ascolto RadioTER, ancora relative al terzo trimestre 2019 e che includono il “doppio periodo” 11/06-29/07 e 03/09-30/09. A sua volta, i risultati del terzo trimestre sommati a quelli del quarto porteranno alla formulazione dei dati del secondo semestre 2019, che Tavolo Editori Radio pubblicherà all’inizio del 2020.

Intanto, c’è molta attesa per la data di giovedì 5 settembre, quando RadioTER rilascerà i volumi relativi al primo semestre 2019, con la possibilità di conoscere ulteriori dettagli dei dati resi noti a fine luglio (dai device di ascolto, ai risultati delle emittenti locali provincia per provincia, ai singoli quarti d’ora ed altro ancora).

Complessivamente, dunque, una settimana calda per la radiofonia, che torna grande protagonista con nuovi palinsesti e nuovi dati.

RadioTER, a giorni riprendono le indagini e saranno resi noti i “volumi” del primo semestre

Il periodo delle vacanze si sta concludendo e le stesse radio, a giorni, partiranno con i nuovi palinsesti per la stagione 2019/2020.

Molte di esse hanno già anticipato novità, altre preferiscono agire “di sorpresa”, ma è certo che per quasi tutte le emittenti il mese di agosto è un periodo di transizione, non a caso non rilevato dagli ascolti.

Riprenderanno infatti martedì 3 settembre le indagini RadioTER, relative al terzo trimestre 2019 (che va dall’11 giugno al 29 luglio e dal 3 al 30 settembre), le quali – a loro volta – andranno a determinare, insieme a quelli del quarto trimestre, i dati del secondo semestre 2019, che saranno pubblicati agli inizi del 2020.

Molto attesa, tuttavia, è la data di giovedì 5 settembre. Il sito www.tavoloeditoriradio.it renderà disponibile a tutti, infatti, i “volumi” del primo semestre 2019.

Oltre ai già noti dati, pubblicati nell’anteprima del 26 luglio, si potranno conoscere gli ascolti delle “locali” provincia per provincia, il dettaglio dei quarti d’ora, ma soprattutto i device con cui il mezzo viene ascoltato.

Pur mantenendo ancora una posizione dominante l’FM (dovuto soprattutto all’ascolto in auto), stanno gradualmente crescendo tutte le piattaforme digitali con cui seguire il mezzo.

Un elemento, dunque, che permetterà di capire con quale velocità sta cambiando il modo di fruizione del mezzo radiofonico, in vista peraltro della digitalizzazione delle nuove autoradio.