Generazione Zeta: il 58%, secondo un sondaggio di Wiko, dichiara di ascoltare la radio

In vista della recente Giornata Mondiale della Radio, l’azienda francese produttrice di smartphone Wiko ha “interrogato” i propri follower su Instagram (buona parte dei quali rientrano in una generazione giovane) per capire il loro rapporto con il “mezzo”.

Ne è emerso un legame ancora oggi abbastanza stretto, tanto che il 58% del campione ha affermato di seguire regolarmente la radio.

L’ascolto on-line supera qualsiasi altro device, tanto che il 52% la “sintonizza” tramite app e/o web.

Il 64% preferisce musica e intrattenimento, mentre il 36% vive la radio come mezzo di informazione.

E proprio relativamente alla musica, la radio conferma di ricoprire tuttora un ruolo importante, tanto che il 68% dichiara di conoscere nuovi brani proprio perchè ascoltati da questo mezzo di comunicazione.

Radio BiancoNera in “radiovisione” sulle smart tv

Radio BiancoNera entra nelle smart tv attraverso il canale 60 del digitale terreste di Sportitalia.

A renderlo noto è la redazione di TuttoJuve, dove viene specificato che per ricevere il canale è necessario poter accedere alla piattaforma Si Smart.

Se si possiede una smart tv idonea, sintonizzando Sportitalia si aprirà una finestra con i canali proposti dal bouquet, tra i quali è presente Radio BiancoNera.

Attualmente sono circa il 27,5% le famiglie che dispongono di una tv con sistema HbbTV 2.0 incorporato.

Radio BiancoNera è fruibile anche direttamente dal sito radiobianconera.com, dalle app per iOs e Android e tramite smart speaker.

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Dati d’ascolto: si riduce la distanza tra RTL 102.5 e RDS, boom di KissKiss e Virgin

Dati RadioTER, secondo semestre 2019 (raffronti con il secondo semestre 2018)

Ascoltatori: 34.877.000 (+21.000)

1. RTL 102.5 – 7.306.000 (-627.000)
2. RDS – 5.510.000 (+20.000)
3. Radio Deejay – 5.195.000 (+252.000)
4. Radio Italia Solo Musica Italiana – 5.137.000 (-171.000)
5. Radio 105 – 4.589.000 (-37.000)
6. Rai Radio1 – 3.630.000 (-188.000)
7. Radio Kiss Kiss – 3.122.000 (+309.000)
8. Virgin Radio – 2.904.000 (+207.000)
9. Rai Radio2 – 2.639.000 (+147.000)
10.Radio 24 – 2.384.000 (+33.000)
11.R101 – 2.116.000 (+84.000)
12.Radio Subasio – 1.808.000 (-49.000)
13.m2o – 1.677.000 (+93.000)
14.Radio Capital – 1.652.000 (+73.000)
15.Radio Monte Carlo – 1.515.000 (+71.000)
16.Rai Radio3 – 1.276.000 (-35.000)
17.Radiofreccia – 1.260.000 (+184.000)
18.Radio Sportiva – 1.029.000 (-20.000)
19.Radio Italia Anni 60 – 949.000 (-5.000)
20.Radionorba – 916.000 (+92.000)
21.Rai Isoradio – 843.000 (+25.000)
22.Radio Bruno – 806.000 (+119.000)
23.Radio Zeta – 707.000 (+29.000)
24.Radio Kiss Kiss Italia – 688.000 (+24.000)
25.Radio Margherita – 633.000 (+51.000)

Numerosi sono già i commenti a riguardo, disponibili cliccando QUI.

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Aspettando RadioTER: chi erano le 20 radio più ascoltate nel primo semestre 2019

Conto alla rovescia per la pubblicazione dei dati annuali e del secondo semestre 2019 dell’indagine RadioTER.

Il rilascio avverrà nella giornata di martedì 28 gennaio.

Molta è l’attesa da parte di tutte le emittenti iscritte, per capire qual è stato il gradimento del pubblico negli ultimi sei mesi.

Non sono mancate, in questo lasso di tempo, novità importanti nei palinsesti di diverse reti: dall’arrivo di Fernando Proce a R101, al consolidamento della nuova m2o diretta da Albertino, a molti altri tasselli che potrebbero aver provocato “movimenti” negli ascolti.

Intanto, queste erano le venti radio più ascoltate d’Italia, secondo i dati del giorno medio ieri dell’indagine RadioTER del primo semestre 2019.

1. RTL 102.5 – 7.508.000
2. RDS – 5.444.000
3. Radio Deejay – 5.187.000
4. Radio Italia – 5.167.000
5. Radio 105 – 4.602.000
6. Rai Radio1 – 3.667.000
7. Radio Kiss Kiss – 2.833.000
8. Virgin Radio – 2.788.000
9. Rai Radio2 – 2.521.000
10.Radio 24 – 2.305.000
11.R101 – 2.150.000
12.Radio Subasio – 1.896.000
13.m2o – 1.672.000
14.Radio Capital – 1.539.000
15.Radio Monte Carlo – 1.410.000
16.Rai Radio3 – 1.265.000
17.Radiofreccia – 1.186.000
18.Radio Sportiva – 1.052.000
19.Radio Italia Anni 60 – 842.000
20.Rai Isoradio – 826.000

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Nasce “Sanremo DAB+”, la nuova emittente tematica del consorzio campano Creadab

Il consorzio campano Creadab ha lanciato una nuova emittente tematica.

Si tratta di “Sanremo DAB+”, presentata dal seguente comunicato:

Mancano poco più di dieci giorni alla partenza del Festival di Sanremo e Creadab, nell’ambito delle iniziative volte a diffondere e promuovere la radio digitale Dab, ha inteso “festeggiare” la più longeva e importante manifestazione musicale italiana attivando un canale dedicato sul proprio mux.

“Sanremo DAB+” trasmette, in stream e Dab, le più belle canzoni che da quel “Cari amici vicini e lontani” è giunta ai giorni nostri mai senza polemiche.

“Da luglio dello scorso anno il nostro consorzio ha attivato un mux che copre principalmente le provincie di Napoli e Caserta – ha dichiarato il presidente Creadab Gino Conte – Dopo “Radio Giffoni DAB+” e “Christmas Radio+”, “Sanremo DAB+” è l’ennesima iniziativa che abbiamo messo in campo per promuovere la radio digitale che, finalmente, anche se lentamente, sta soppiantando l’FM.

“Sanremo DAB+” resterà attiva per circa un mese per festeggiare i settant’anni della manifestazione, ma anche un modo per ringraziare la Città di Sanremo che la ospita e la supporta da così tanto tempo. Nel corso della settimana “Sanremo DAB+” si collegherà con la Città dei Fiori per servizi ed interviste in diretta grazie alla redazione di Primanotizia. Nel tempo seguiranno altre iniziative simili tese a interessare, incuriosire e incentivare l’ascoltatore ad ascoltare il DAB”, ha concluso Gino Conte.

Creadab è un consorzio con sede a Napoli composto da venti emittenti campane ed ha come obbiettivo la copertura della Campania e dei bacini limitrofi con l’attivazione di altri impianti e mux provinciali.

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Più musica e podcast tra i possessori di smart speaker

Cresce la fruizione di contenuti in streaming (musica, podcast) tra i possessori di smart speaker.

A renderlo noto è la ricerca “The State of Play Report 2019”, pubblicata da Qualcomm.

Lo studio offre una panoramica delle modalità di utilizzo dei dispositivi di altoparlanti intelligenti in sei Paesi tra il 2018 e il 2019 (un campione di 6mila consumatori tra Cina, Germania, India, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti).

Lo riporta la newsletter di Confindustria Radio Televisioni, dove si aggiunge che tra il 2018 e il 2019, la musica in streaming ha mostrato un’importante crescita tra gli utilizzatori di smart speaker, in un anno +36 punti percentuali, passando dal 7% al 43%.

Anche le chiamate e i podcast in streaming sono aumentati, entrambi di 14 punti, mentre la percentuale di proprietari di dispositivi che hanno utilizzato il loro dispositivo per lo shopping è aumentata di 11 punti nello stesso periodo.

I principali utilizzi di questi dispositivi, ad oggi, si confermano la ricerca di informazioni generali (51%), lo streaming di contenuti ad altri altoparlanti presenti nelle abitazioni all’interno di un sistema multi-room (50%), seguiti dalle previsioni meteo (49%), le chiamate telefoniche (46%) e dagli aggiornamenti sulle news (43%).

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