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Nasce Radio Balneare: la voce del mare arriva sul web

Una nuova emittente si affaccia sul panorama digitale: si chiama Radio Balneare ed è una realtà interamente dedicata al mondo del mare e della balneazione.

Musica, notizie, curiosità e aggiornamenti utili si fondono in un palinsesto privo di pubblicità, pensato per intrattenere, informare e accompagnare chi vive e lavora lungo le coste italiane.

“Radio Balneare trasmette musica, notizie, curiosità e informazioni legate al mare e alla balneazione, ma senza contenuti pubblicitari”, ha dichiarato in un comunicato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio. “Un progetto pensato per intrattenere, divertire e informare”.

Tra le novità più interessanti, la collaborazione con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, che permetterà la diffusione quotidiana di brevi aggiornamenti sulle condizioni meteo-marine. Si tratta di vere e proprie pillole di servizio, utili sia per gli operatori del settore sia per i turisti.

“Vogliamo garantire che la vacanza, sia in acqua che sulla battigia, si svolga in tutta sicurezza”, ha spiegato Capacchione. “Radio Balneare nasce anche con questo obiettivo: offrire un canale di comunicazione diretto, prezioso per una migliore fruizione del mare e della spiaggia italiana”.

Aperta a tutti — imprenditori balneari, bagnini, operatori turistici e vacanzieri — Radio Balneare, disponibile su radiobalneare.it, si propone come uno strumento a servizio della comunità costiera e degli italiani che ogni estate scelgono il mare come meta di relax.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

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Radio Riders Italia: al via la nuova emittente digitale per chi vive il lavoro su due ruote

Prende il via il 1° marzo 2025, un nuovo progetto radiofonico digitale.

L’emittente si chiama Radio Riders Italia ed è online all’indirizzo radioriders.it.

Si tratta della prima webradio interamente dedicata al settore, una iniziativa nata grazie alla collaborazione con A.R.I. Associazione Riders Italia da un idea di Mirko Trastus, dj producer appassionato di radio, entrato nel mondo lavorativo dei rider da qualche anno.

A curare la parte tecnica e musicale, nonchè la realizzazione del sito, è Eros Fortina.

Così la nuova emittente si presenta online:

“Radio Riders Italia nasce con l’obiettivo di supportare e valorizzare la comunità dei riders in Italia, unendo chi ogni giorno vive il lavoro su due ruote.

Collaboriamo con il gruppo A.R.I. Associazione Riders Italia pensata appositamente per voi, per creare uno spazio di connessione e condivisione, dove le esperienze quotidiane del lavoro da rider possano trovare voce e ascolto.

La nostra missione è far sentire ogni rider parte di una comunità solida e vicina, dove la solidarietà e il supporto reciproco sono al centro.

Con la radio, vogliamo offrire uno strumento per raccontare storie, condividere consigli e promuovere il benessere, creando un legame autentico tra chi lavora nel settore.

Insieme, siamo più forti. Unisciti a noi e fai sentire la tua voce”.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

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Al via Radio Podcast: la partenza il 1° marzo 2025

Prende il via – il 1° marzo 2025 – il progetto Radio Podcast. I dettagli nel comunicato.

Il mondo del podcasting si arricchisce di un’innovativa realtà: nasce Radio Podcast, il primo portale di distribuzione podcast, che sarà on air dal 1° marzo 2025. La presentazione ufficiale avverrà in occasione del World Radio Day 2025, il 20 febbraio presso il Talent Garden Calabiana di Milano, nell’area Workshop, a partire dalle ore 16.50. L’evento sarà un’occasione unica per raccontare ai giornalisti l’innovativo progetto e scoprire tutte le potenzialità di questa nuova piattaforma dedicata agli amanti dell’audio digitale.

Radio Podcast rappresenta una rivoluzione nel panorama della distribuzione audio: una piattaforma esclusiva e un canale radio digitale DAB che danno agli utenti la possibilità di diventare protagonisti del palinsesto. Con Radio Podcast è possibile realizzare, editare, caricare e diffondere i propri podcast in modo semplice e professionale, raggiungendo un pubblico ampio e diversificato, sia in ambito B2B che B2C.

“Radio Podcast nasce per offrire a chiunque la possibilità di dare voce alle proprie idee, abbattendo le barriere tra creatori di contenuti e pubblico. Vogliamo che ogni utente diventi protagonista di un nuovo modo di fare radio, accessibile, flessibile e innovativo”, afferma Domenico Zambarelli, editore di Radio Podcast e del gruppo NextCom.

Radio Podcast si affianca alle realtà editoriali già consolidate del gruppo NextCom, che comprende l’emittente Giornale Radio e il mensile di divulgazione astronomica Cosmo 2050. Con questa nuova iniziativa, il gruppo rafforza il proprio impegno nella trasformazione digitale, puntando su tecnologia DAB e distribuzione multipiattaforma per rendere il podcasting ancora più accessibile.

Radio Podcast offre una programmazione continua 24 ore su 24, alternando podcast tematici, musica e notiziari. Ogni fascia oraria sarà dedicata a contenuti specifici, coprendo argomenti che spaziano dalla tecnologia alla cultura, dal turismo alla finanza, dalla sanità allo spettacolo. Gli utenti avranno la possibilità di inserirsi in un palinsesto strutturato e ben organizzato, massimizzando così la visibilità dei propri contenuti. Radio Podcast è disponibile per la pubblicazione di pubblicità legale in forma testuale più audio.

Radio Podcast sarà disponibile a partire dal 1° marzo 2025 in DAB, online e sulle app dedicate per iOS e Android. Grazie a un’interfaccia intuitiva e funzionalità avanzate, gli utenti potranno caricare e programmare i propri contenuti con la massima semplicità.

Per maggiori dettagli sulle funzionalità della piattaforma e per scoprire tutte le opportunità offerte, visita il sito ufficiale radiopodcast.fm.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

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DeejayFox Radio Station: ‘nativa digitale’ con la tradizione delle prime radio libere

Prosegue il nostro ‘viaggio’ tra le emittenti ‘native digitali’. Oggi andiamo a conoscere DeejayFox Radio Station, realtà che trasmette da più sedi e che è operativa da oltre dieci anni. La radio è diretta da Oscar Pavanello, che abbiamo intervistato, in collaborazione con Consulenza Radiofonica.

* Che cos’è DeejayFox Radio Station?

Il nostro progetto radiofonico è nato nel 2013 grazie ad ex speaker delle prime Radio Libere degli anni ’80. Il nome DeejayFox deriva da uno dei fondatori, un ex speaker che negli anni ’80 era conosciuto con il nickname DjFox. La sua passione per la radio e la voglia di riportare quella magica atmosfera dei primi tempi ha dato vita a questa avventura che continua a coinvolgere e appassionare tanti ascoltatori.

* Perchè nasce questo progetto?

Il progetto DeejayFox Radio Station nasce dalla passione e dalla voglia di rimettersi in gioco di diversi ex speaker degli anni ’80, dopo tanti anni di inattività. Decisero di affrontare l’avventura del web, ma alla fine furono Oscar Pavanello e Flavio Zagato a rimanere tra i pochi veramente interessati al progetto. Così, il 1° luglio 2013, fondarono DeejayFox Radio Station. Oggi, DeejayFox Radio vanta cinque studi situati tra Milano, Vigevano e Torino, portando avanti con orgoglio la tradizione delle prime radio libere e continuando a coinvolgere gli ascoltatori con la stessa energia e passione di un tempo.

* A che pubblico vi rivolgete?

L’emittente i rivolge, principalmente, alla fascia di età dai 30 anni in su.

* Che tipo di programmazione proponete?

La nostra programmazione musicale è pensata per chi ha più di 30 anni, ma non mancano mai le hit del momento ed i tormentoni contemporanei. Durante la fascia oraria 6:30-21:00, i nostri format radiofonici sono prevalentemente di “flusso”, ideali per accompagnarvi durante tutta la giornata. In prima e seconda serata, invece, offriamo una serie di programmi monotematici che coinvolgono un pubblico di nicchia, perfetti per chi cerca qualcosa di unico e speciale.

* Che cosa vi chiede il pubblico? Che tipo di riscontri avete?

Le richieste che riceviamo sono estremamente variegate e sempre attente a tutto ciò che riguarda la promozione di eventi e l’impegno sociale. I riscontri sono decisamente positivi, sia per la nostra offerta musicale che per l’interazione costante con il pubblico. Grazie all’ampia proposta di format in diretta, che copre il 70% del nostro palinsesto, siamo in grado di offrire contenuti di alta qualità e coinvolgenti in tutte le ore del giorno.

* Ci puoi parlare del vostro staff? Come siete organizzati nei vari ruoli?

Lo staff di DeejayFox Radio è ampio e articolato, operando su tre diverse sedi. Questa struttura complessa permette una connessione continua tra gli studi e una gestione ordinata delle attività di rotazione dei format, trasmessi da tutte e tre le sedi. Con oltre 50 speaker e circa 15 collaboratori impegnati nella parte tecnica, redazionale e di programmazione musicale, siamo orgogliosi di collaborare anche con Consulenza Radiofonica, rappresentata da Alfredo Porcaro e il “mitico” Marco Biondi di cui basta citare solo il nome per comprenderne il suo grande valore di persona e di professionista del settore. La nostra infrastruttura tecnica avanzata e il talento del nostro team ci consentono di offrire una programmazione variegata e di alta qualità, coinvolgendo il pubblico con contenuti sempre freschi e interessanti.

* Come avviene la vostra diffusione?

Potete ascoltare la nostra radio tramite la nostra app proprietaria, sul sito ufficiale, su tutti i dispositivi smart e persino in radiovisione! La radiovisione è disponibile sulla nostra app, sul sito, su Android TV e Amazon Stick TV.

* Cambia la modalità di fare radio se si è diffusi via etere o via web?

Tendenzialmente, per fare le cose come si deve, non c’è alcuna differenza in termini di qualità audio, che noi assicuriamo alla massima portata (320 Kb/s), e nei contenuti dei programmi di flusso e quelli monotematici. La radio è sempre radio, in ogni caso e in qualsiasi contesto!

* Avete legati con il territorio?

DeejayFox Radio ha una lunga tradizione di collaborazione con l’Amministrazione Comunale, impegnandosi attivamente nella diffusione delle notizie locali e nella promozione degli eventi sul territorio, dall’intrattenimento alle iniziative sociali. Il nostro obiettivo è riportare alla comunità quella “vecchia” radio locale che purtroppo non esiste più, fornendo un punto di riferimento per tutti gli abitanti.

* Quali progetti auspicate per il futuro di DeejayFox Radio?

Il nostro obiettivo è espandere il progetto DeejayFox Radio in altre regioni e territori italiani, ripartendo dal territorio e facendoci conoscere dai nostri “vicini di casa”. Vogliamo mantenere aperte le porte a chiunque desideri avvicinarsi al mondo della radio, offrendo gratuitamente formazione professionale grazie alle importanti collaborazioni con professionisti del settore. Accogliamo con entusiasmo i giovani, grazie alle collaborazioni attive con diverse accademie che formano i nuovi speaker. Per questo motivo, nel 2021, abbiamo fondato DeejayFox Radio 2 – Young Version, interamente gestita da giovani ragazzi. Il nostro intento è che siano loro a portare avanti il nostro progetto nel futuro. Se DeejayFox Radio è la radio che ti rincorre, DeejayFox Radio 2 è la radio che rincorre il futuro!

(Si ringrazia Consulenza Radiofonica per la collaborazione)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

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Otto FM di nuovo in onda sotto il ‘cappello’ di Birikina

È tornata in onda oggi, venerdì 11 ottobre, la storica stazione Otto FM sotto la proprietà di Radio Birikina s.r.l., che ha rilevato concessione, impianti, autorizzazioni per la fornitura di contenuti in tecnica digitale e marchio dalla Publiwawe GC s.r.l. in liquidazione a seguito di asta giudiziaria indetta dal Tribunale di Como.

L’emittente è nuovamente ascoltabile dal sito ottofm.com col consueto formato anni ’80, cui a breve seguiranno l’applicazione specifica ed il popolamento su tutti gli aggregatori di flussi streaming radiofonici, le piattaforme audio eterogenee, gli smart speaker e le smart tv.

Prodotta dagli studi di Castelfranco Veneto (Tv), Otto FM è, dal punto di vista pubblicitario, affidata in esclusiva alla concessionaria del gruppo di Roberto Zanella Klasse Uno, che commercializza anche le stazioni di proprietà Radio Birikina, Bellla & Monella, Marilù, Piterpan, Sorrriso, Gelosa, Vibra FM.

Nei prossimi giorni, approfondimenti riguardanti la notizia, con le prospettive di sviluppo della stazione oldies.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

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Claudio Cecchetto a FM-world: “Per affermare una radio web ci vogliono otto anni. Col DAB, forse cinque”

Claudio Cecchetto – Radio Web, da serie Z a serie A.
Per affermare una nuova radio oggi ci vogliono 8, 10 anni: il problema è scalfire le abitudini.
Ai tempi (della prima DeeJay) ce l’ho fatta e penso di farcela di nuovo, ma sicuramente con qualcosa di diverso.
In questo momento le radio non divertono più… neppure chi le fa

Domenica d’Agosto

Lo spunto per questa conversazione è stato un ormai famoso post su Talkmedia: su alcune vetture BMW un aggiornamento software del costruttore rende impossibile ascoltare Radio Cecchetto. O meglio, la fa ascoltare visualizzando il logo di tutt’altra emittente. Pensavamo di raccogliere una dichiarazione dell’editore (Cecchetto) in merito, ma alla fine abbiamo ritenuto più interessante fare il punto su Radio Cecchetto e sull’annosa questione di “come emergere nel mare magnum delle radio digitali“, una problematica che anche un nome importante deve affrontare.

Ecco dunque, senza filtri e senza tagli, la nostra conversazione che ha avuto luogo domenica 11 agosto. L’audio originale è disponibile qui.

L’Intervista

FM-world – Raccontaci innanzitutto l’idea di tornare a fare radio dopo tanti anni, cosa è successo in questo primo anno e se la consideri, oggi, una fase di messa a punto del progetto o se è già a regime.

Claudio Cecchetto – Guarda io ho sempre creduto nel web, ho fatto anche iniziative in questo ambito ed essendo privilegiato nel campo della radio – perché le cose mi sono andate particolarmente bene – ho pensato: si parla tanto di web, del suo futuro e tutto il resto, ma con la radio siamo ancora in FM e quindi ho detto “voglio questa avventura” perché purtroppo la rete è considerata come la serie Z della radio, fino a poco tempo fa sembrava che fosse proprio l’ultima spiaggia, invece secondo me è la prima spiaggia, il web sarà la serie A.

Pensare a lungo termine

E quindi ho cominciato a entrarci un po’ più seriamente, un po’ più professionalmente e ho fatto questa radio, ho trovato dei collaboratori che hanno condiviso con me questo progetto… perché insomma come  in tutte le cose c’è bisogno di persone valide… e penso di averle trovate.

E quindi eccomi nell’avventura del web, io penso che come sono riuscito ad avere un ruolo gratificante nella radiofonia tradizionale spero di ottenere altrettanto nella radiofonia digitale, anche se secondo me… ci vorranno 10 anni, però spero con il mio ingresso di diminuire questo tempo.

Novantanovemilasettecento

FM-world – Perfetto, la tua risposta si sposa bene a quello che volevo chiederti. Tanti milanesi ricordano il lancio di Radio Deejay: praticamente ti eri messo tra i due colossi, Studio 105 e RMI – perché (99+101)/2 = 100, Radio Music “100” -, anzi quasi 100, novantanovemilasettecento.

Insomma, quando uno passava con la manopola da 105 a RMI, poteva capitare in una bella canzone e dunque ci si fermava, si scopriva la tua radio. Con il web purtroppo non si riesce perché non c’è una manopola da girare, devi proprio andarci diretto e questo fa sì che tanti progetti facciano fatica ad emergere e diventare redditizi…

C.C. – Secondo me i progetti redditizi sono quelli vincenti, ci vuole un’idea ottimale e la gente viene a cercarti, solo che devi avere davvero quella giusta.

Non rifare quello che fanno gli altri (incluso me stesso)

Quando sono partito sapevo esattamente quello che non avrei fatto: tutto ciò che hanno già fatto gli altri, tra cui includo anche me stesso.

Perché esiste già. Questo è uno strumento nuovo e io vorrei che fosse nuovo anche il prodotto, quindi  bisogna fare un buon contenuto, questo è l’unico sistema per arrivare alla notorietà.

Pero, attenzione, ripensiamo a Radio Deejay: per diventare numero uno, ci ho messo 8 anni, non è che ci ho messo due giorni.

Il problema è scalfire l’abitudine, le persone sono abituate ad andare sempre nello stesso posto, quindi tu devi disabituarle, quello è il lavoro più difficile, convincere gli ascoltatori che sono abituati ad ascoltare una certa radio, a fare una certa cosa, a farne un’altra, ecco questo è l’aspetto più difficile.

Però ai tempi ce l’ho fatta e penso di farcela di nuovo, sicuramente con qualcosa di diverso da ciò che c’è già, perché quello che c’è già, c’è già da anni, si è capito che funziona e quindi è inutile andare a disturbare un prodotto con un prodotto simile, perché la gente deve cambiare, perché deve venire da te, trovare qualcosa di diverso da quello che gli è sempre stato offerto.

Paddle e beneficienza

FM-world – A questo punto, visto che non tutti conoscono la tua emittente, potrebbe essere utile dedicare due minuti nel descrivere cosa stai facendo con Radio Cecchetto.  

C.C. – Beh. Non tutti conoscono la radio sicuramente, però come brand penso che sappiano di che cosa si tratta. Vero, sono sempre un work in progress, quello senz’altro e cerco di inventarmi. Credo di essere partito già con qualcosa di diverso, pensa solo a Radio Rent. Noi diamo la possibilità… ecco, diciamo, così come ci sono i campi di paddle, i campi di calcetto o si tennis, ci sono anche le radio in affitto, ore radiofoniche che io metto a disposizione per quelli che magari hanno lavorato nelle radio, hanno crisi di astinenza, hanno voglia di ritrasmettere. O le idee nuove. Ecco io ho fatto un programma che si chiama Radio Rent che è proprio per loro, per poter rivivere l’esperienza radiofonica.

FM-World – Sì, ma ti fai pagare lo spazio…

C.C.: Attenzione, lo spazio lo noleggio ma il costo del noleggio va in beneficenza perché chiedo a tutti di donare quello che pagano per Radio Rent a un’associazione benefica di loro conoscenza, di loro fiducia.

Oltre il rock

FM-world – Non fai una supervisione sul tipo di musica?

C.C. – Guarda, guardate, le cose a me non piace raccontarle, a me piace farle, sono sempre stato così.

La radio va ascoltata. Anche all’inizio in tanti non avevano capito Radio Deejay, tanto è vero che sorridevano perché dicevano “ma che musica mette questo qua?”. Ma la musica io andavo a prenderla, a cercarla, e quindi secondo me la cosa più logica è fare e non dire che cosa fare.

Prendi il rock: è scomparso, perché quello bello ormai è già stato fatto, esiste ed è difficile che venga aggiunto nel repertorio rock qualcos’altro, è diventato quasi come la musica classica.

Mancando il rock, questo può essere sostituito dal “rock del 2000” che è ad esempio l’elettronica e io sto andando in quella direzione, però a poco a poco, perché come tutte le cose ci si arriva col tempo.

Assago 2.o?

FM-world – Quindi tu dici, giudicatemi sulla lunga distanza, su 8/10 anni… 

C.C. – Sì, poi nel mio caso la gente dice “Ah fa Radio Cecchetto, perfetto, adesso farà Radio Capital Cecchetto”. Ma ricordiamoci, prima di tutto ci vogliono le risorse. E obiettivamente se non hai tutte le risorse deve arrivare a dei compromessi, nel senso che se ti dà qualcuno le risorse vuol metterci anche il suo parere, quindi alla fine è che non fai un prodotto tuo, fai un prodotto mediato dal finanziatore.

Dunque nel mio caso ok, con calma: ma penso di metterci un po’ meno di 10 anni. E poi non è che voglio diventare numero uno, voglio… mi piacerebbe che Radio Cecchetto diventasse qualcosa di nuovo, qualcosa che mancava.

DAB chiama WEB

FM-world – Tu sei stato anche in FM, Radio Cecchetto l’abbiamo sentita a Sanremo sui 106 MHz, e poi in DAB, però hai parlato solo di web….

C.C. – Attenzione, io continuo ad andare in DAB, io in DAB sono a Torino, Milano, Brescia, Genova, Roma e adesso a Napoli. Io comunque credo nel DAB, il DAB è quello che aiuterà la notorietà del web. Vedi, ti ho detto otto, dieci anni, ma credo che col DAB ce ne metteremo cinque.

In poche parole, divertimento e opportunità

FM-world – C’è qualcosa che vuoi dire a chi ci legge e ci ascolta, che ho dimenticato di chiederti?

C.C. – Dico solo che generalmente io mantengo le promesse. Noi ce la mettiamo tutta, il problema è che in questo momento le radio non divertono più… neppure chi le fa. Le radio sono nate perché c’erano dei ragazzi che andavano in un attimo al microfono, si divertivano e divertivano.

Ecco, bisogna ritornare a quell’epoca lì, a quel tipo di approccio alla radio, la radio è uno strumento per divertirsi.

E poi un appello, una cosa che dico a quelli che vogliono approcciarsi alla radio: attenzione, non è un lavoro, è un’opportunità. 

(Marco H. Barsotti per FM-world)