MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Torna su FM-world l’appuntamento settimanale con MilleRegioni.

A curarlo, come sempre, è Mauro Roffi.

  • Dab+: la proposta di Aeranti-Corallo

In tema di Dab, per chiarire meglio la situazione attuale, conviene riportare quanto ha scritto ‘TeleRadioFax’, periodico on line di Aeranti-Corallo, nell’edizione del 7 agosto scorso:

“Il nuovo piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiofonia digitale Dab+ non potrà essere attuato prima di metà 2022, quando, cioè, terminerà il processo di refarming della banda 700 (con passaggio dalla Tv alle Tlc; N.d.R) e di ricollocazione di tutte le frequenze televisive.
Peraltro, la stessa Agcom, che ad inizio 2019… ha avviato il procedimento per l’adozione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze in banda Vhf-III per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale Dab+, è in attesa della definizione del coordinamento delle frequenze sulla zona adriatica con i Paesi esteri confinanti, al fine di poter concretamente rendere disponibili risorse radioelettriche sufficienti alla radiofonia italiana, locale e nazionale.
Nel frattempo, in oltre due terzi del territorio italiano, l’emittenza locale non può ancora trasmettere in Dab+ a causa della mancanza della relativa pianificazione”.

Di qui la proposta, di una certa importanza, di Aeranti-Corallo:

“In un contesto nel quale l’emittenza nazionale ha da tempo avviato il processo di digitalizzazione, installando impianti di trasmissione in tutte le regioni italiane, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ritiene indispensabile che il Ministero dello Sviluppo economico rilasci all’emittenza locale autorizzazioni per l’attivazione sperimentale di impianti di trasmissione nelle aree non ancora servite.

Ciò al fine di evitare il consolidarsi di un incolmabile ritardo rispetto a coloro che già operano in digitale, con evidenti conseguenze sul pluralismo e sulla concorrenza nel comparto”.

  • Al sottosegretario Mirella Liuzzi le deleghe per la Radio e la Tv

Come ricorda sempre ‘TeleRadioFax’, “è stato pubblicato a metà dello scorso mese di agosto (precisamente sulla G.U. n. 203 del 14 agosto) il decreto 15 luglio 2020 con cui il Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli delega al sottosegretario Mirella Liuzzi ‘le iniziative e attività relative alle telecomunicazioni, alle reti e ai servizi di comunicazione elettronica, nonché alle politiche per il digitale’. In particolare, si legge nel decreto, vengono delegate al sottosegretario Liuzzi le iniziative ed attività relative alle reti e ai servizi di radio-diffusione sonora e televisiva, nonché ai servizi di media audiovisivi e radiofonici; le iniziative ed attività, relative alle tecnologie emergenti, con particolare riferimento alle tecnologie innovative applicate al settore delle comunicazioni, nonché le iniziative ed attività relative alla società Infratel Italia S.p.a. e alla Fondazione Ugo Bordoni, ivi compreso quanto relativo e strumentale al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana”.

In sostanza, sarà Mirella Liuzzi (Cinquestelle), che già di fatto sembrava ricoprire questo ruolo, a sovrintendere al settore radiotelevisivo e delle tlc nell’ambito delle molte competenze del Ministero dello Sviluppo Economico. Che poi questa ratifica con l’assegnazione per via legislativa delle deleghe arrivi solo a circa un anno dalla costituzione del ‘Governo giallo-rosso’ dà un’idea di come funzionino queste cose nel mondo politico italiano e di come i complessi rapporti fra i partiti finiscano per paralizzare molte iniziative e lo stesso funzionamento dell’attività governativa.

In specifico, la situazione di stallo su queste deleghe (almeno sul piano formale) si sarebbe sbloccata fra Pd e Cinquestelle dopo la parallela intesa sulle nomine all’Agcom. Ad un altro sottosegretario allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella (Pd), sono andate invece le competenze su Pmi, banda ultralarga, made in Italy, aerospazio e trasferimento tecnologico.

  • Finanziamenti regionali all’emittenza: i casi di Abruzzo e Piemonte

Non solo Emilia-Romagna. Sono da poco scaduti i termini per la presentazione delle domande per la concessione di contributi in favore delle imprese impegnate nel settore dell’informazione e della comunicazione anche in Abruzzo. L’intervento è previsto dalla legge regionale n. 10 dell’estate 2020, giunta al traguardo dopo un iter legislativo travagliato e che coinvolge direttamente anche il Co.Re.Com locale.

Lo stanziamento totale del bando è di 440 mila euro ripartito tra emittenti televisive, radiofoniche, stampa quotidiana, periodica e agenzia di stampa. Il bando era aperto alle imprese che hanno avuto una riduzione del fatturato, per effetto dell’emergenza sanitaria Covid-19, nel periodo marzo-maggio 2020, nell’ordine di almeno il 25% rispetto al medesimo periodo del 2019. Il contributo è a fondo perduto e potrà̀ essere erogato nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea.

Intanto, anche sul sito della Regione Piemonte è stato pubblicato un avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse, rivolto tra gli altri a emittenti radiofoniche e televisive locali, sia commerciali che comunitarie, per la produzione e diffusione di format videogiornalistici e spot radiofonici.

Il tutto è avvenuto nell’ambito del piano ‘Riparti Piemonte’, forte di oltre 800 milioni di euro, predisposto dalla Regione. In particolare, 2 milioni di euro vanno a sostenere la filiera dell’informazione piemontese e le sue professionalità.

Le emittenti interessate possono far pervenire alla Regione Piemonte la propria manifestazione di interesse (in relazione al citato avviso pubblico) entro il 28 settembre.

  • Le ambizioni regionali della ligure Radio 104

Conferenza stampa nei giorni scorsi a Savona per presentare il nuovo corso di Radio 104, a molti ancora nota con il precedente storico nome di Savona Sound, affidata da qualche tempo all’editore Marco Fiore.

L’idea è quella di provare a diventare una Radio regionale, con l’ingresso di professionisti rodati e di alcuni altri ‘talenti’; in programma anche il trasloco in una nuova sede e una programmazione musicale che valorizzi i giovani artisti musicali del territorio.

Come scrive liguria24.it, che riporta le dichiarazioni di Fiore, “la volontà è quella di continuare lungo la strada che abbiamo già iniziato a tracciare. Durante l’emergenza Covid, nonostante le difficoltà siamo riusciti a portare avanti la nostra programmazione. Con il nostro nuovo palinsesto andremo a coprire l’arco temporale che va dalle 7 alle 24. Per farlo ci avvarremo di figure professionali già consolidate, ma anche di figure ‘non professionali’, cioè tanti giovani che vogliamo far crescere. Questa Radio deve rappresentare il territorio, che merita di essere riconosciuto e valorizzato, affinché i nostri ragazzi restino e lavorino qui”.

  • Radio sportive romane: conferme e novità

Il sito Forzaroma.info, legato al network on line della ‘Gazzetta dello Sport’, ha pubblicato di recente un dettagliato articolo sui nuovi palinsesti, con i rispettivi personaggi in onda, delle molte Radio romane ‘a tema calcistico’, un fenomeno clamoroso e unico in Italia che non cessa di stupire.

Comunque sia, “è già tempo di ripartire. In campo, ma pure davanti e dietro ai microfoni delle Radio capitoline che come ogni anno racconteranno le vicende della Roma e della serie A di cui potrete leggere ricchi resoconti nella rubrica ‘Radiopensieri’ curata da Forzaroma.info”.

Pochi sono in realtà gli scossoni veri nei palinsesti, anche perché il ‘radiomercato’ ha avuto solo poche settimane per potersi sviluppare.

“Le novità più importanti interessano Rete Sport dove sono tornati a casa Dario Bersani e Max Leggeri e che ha salutato diverse colonne portanti degli ultimi anni”. Il famoso (e anche discusso) Mario Corsi (Marione) resta invece sul ponte di comando di Centro Suono Sport, mentre Radio Radio e Trs confermano quasi interamente il palinsesto.

Per ciò che riguarda Radio Radio (con l’importante presenza in Tv in varie parti d’Italia) viene confermato il precedente palinsesto, con i suoi principali protagonisti. Pertanto, “si parlerà di calcio al mattino dalle 8 alle 10 con Ilario e Francesco Di Giovambattista (direttore di Radio Radio; N.d.R.), Zeljko Pantelic e Matteo Raimondi. Con loro ci sarà la squadra di opinionisti composta da Furio Focolari, Roberto Renga, il ‘bomber’ Roberto Pruzzo, Franco Melli, Fernando Orsi, Mario Mattioli, Alvaro Moretti e Sandro Sabatini. Nel pomeriggio, a partire dalle 14 fino alle 18 interverranno anche Stefano Carina, Gianluca Lengua, Paolo Marcacci, Guido D’Ubaldo, Luigi Ferrajolo, Stefano Agresti, Tony Damascelli, Alessandro Vocalelli e Xavier Jacobelli. A breve verranno inseriti altri due giornalisti di caratura nazionale”.

Centro Suono Sport, a parte l’ormai ex Leggeri, conferma “le sue punte di diamante. Dalle ore 6 alle 8 si parte con ‘Free Press’, la rassegna stampa curata del duo Roberto Rapaglià-Cristiano Abbonizio.

Dalle 8 alle 10, in conduzione ci saranno invece Roberta Pedrelli e Claudio Capuano all’interno di ‘A qualcuno piace calcio’. Dalle 10 alle 14 si fa sul serio con la storica trasmissione di Mario Corsi ‘Te la do io Tokyo’, con Jonathan Calò in co-conduzione. Tra gli opinionisti fissi Francesco Balzani e Antonio Felici, ma è in serbo un altro ingresso illustre.

Il pomeriggio dalle 14 alle 16 spazio al programma ‘A tutto campo’, con la conduzione del duo Gabriele Gerini-Emanuele Bellizzi e gli interventi di Georgia Viero e Franco Bovaio.

Dalle 16 alle 18… il microfono passa a Alberto Mandolesi e Massimo D’Adamo con ‘Altrimenti ci arrabbiamo’. Opinionista, anche in studio, sarà Sebino Nela. In ‘Crossover’ serale condotto da Michele Gioia e Daniele Cecchetti dalle 18 alle 20 si continuerà a parlare di Roma. Chiudono il palinsesto, dalle 20 alle 22, Piergiorgio Bruni e Valerio Cucci con ‘Borderò’, spazio che riassumerà i temi della giornata (e non solo), commentandoli e cercando differenti chiavi di lettura”.

Ed eccoci a Tele Radio Stereo, dove si parte alle 6 di mattina con la rassegna stampa curata da Paolo Rocchetti. Dalle 7 c’è il trio Valentina Catoni, Riccardo Cotumaccio e Alessio Nardo, che alle 10 lasciano il microfono a Riccardo ‘Galopeira’ Angelini in studio con Jacopo Palizzi e Stefano Petrucci. Il pomeriggio si apre con Augusto Ciardi, Francesca Ferrazza e Roberto Infascelli, mentre alle 17 arrivano Federico Nisii, Guglielmo Timpano e Piero Torri, con Mario Sconcerti come opinionista. Poi Andrea Di Carlo e Tassotti fino alle 22; a chiudere il palinsesto il duo Fiorani-Sabatino, fino a mezzanotte.

La vera rivoluzione è invece a Rete Sport e “corre sulla Tiburtina… Tantissimi i nomi in uscita tra conduzione e opinionisti.

Il palinsesto 2020/21 conferma dalle 6 del mattino Sandro e Mauro con ‘Il mio canto libero’ fino alle ore 8. Poi, la prima novità, il duo Dario Bersani e Marco Juric fino alle ore 11, quando il microfono passerà a Massimiliano Magni e Gianluca Piacentini fino alle ore 13. Nel pomeriggio in studio Chiara Zucchelli e Giulia Mizzoni fino alle ore 15:30 per dare spazio al trio Jacopo Aliprandi, Valeria Biotti e Tiziano Moroni.

Alle ore 17 per tre ore arriva l’altro ‘nuovo acquisto’ dell’editore Nicolanti: Max Leggeri, con la sua ‘1927… la storia continua’ insieme a Francesco Oddo Casano e la loro squadra formata da Giuseppe Giannini, Ciccio Graziani, Angelo Di Livio, Fabio Petruzzi, Fabrizio Aspri e Franco Peccenini. Dalle 20 alle 22 Gianluigi d’Orsi…

Rivoluzione, come detto, anche nel parco opinionisti: Paolo Assogna, Riccardo Gentile, Angelo Mangiante, Andrea Pugliese, Marco Calabresi, Claudio Moroni e Salvatore D’Arminio interverranno durante il palinsesto”.

  • È nato il progetto Inter Podcast

Dal 24 luglio scorso è attivo Inter Podcast, un progetto multilingue che vede la squadra nerazzurra diventare il primo club di calcio italiano che si dota di un’iniziativa strutturata di comunicazione integrata e multipiattaforma, nel mercato del podcast e dei contenuti audio.

Inter Podcast, lanciato su Spreaker, ha proposto inizialmente due show.

Il primo è ‘10 Numeri 10’, un racconto in dieci puntate su altrettanti numeri 10 della storia nerazzurra. Il secondo podcast è invece ‘Inter News’, dedicato all’attualità del mondo nerazzurro, con interviste, aggiornamenti, analisi pre e post-partita e molto altro ancora.

“L’ingresso in un mercato in crescita esponenziale come quello del podcast – ha detto Luca Danovaro, chief marketing officer di FC Internazionale Milano – ci permetterà di raggiungere nuove audience e di allargare ulteriormente la nostra fanbase a livello globale”.

I podcast sono prodotti da Inter Media House in collaborazione con Triboo e sono fruibili su tutte le principali piattaforme digitali per questo tipo di contenuti.

  • Nuova guida per l’abruzzese Radio Speranza

Davide De Amicis, giornalista professionista di 35 anni, è il nuovo direttore di Radio Speranza, emittente radiofonica dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, appartenente al circuito inBlu, per tanti anni affidata invece in precedenza a don Remo Chioditti.

De Amiciis ringrazia prima di tutto proprio don Remo, per avere condotto Radio Speranza “con passione e determinazione in questi primi 40 anni”. La sua nomina coincide con l’inaugurazione, ormai prossima, della nuova sede della Radio, al primo piano della Curia arcivescovile, in piazza Spirito Santo 5 a Pescara. “Ripartiamo con tante idee, con energie nuove – ha proseguito il neo-direttore – , con la volontà di fare di Radio Speranza… uno strumento utile a tutta la Chiesa locale, uno spazio di confronto per parrocchie, uffici pastorali diocesani, associazioni e movimenti, un luogo in cui raccontare il territorio”.

  • I ‘ritorni in onda’: Spazio 3 e Antenna Petrignano

Avevamo già accennato nell’edizione del 13 giugno di questa rubrica al clamoroso ritorno in onda di Radio Spazio 3 in Trentino. Ricordiamo che dopo oltre 26 anni di inattività, un gruppo di amici, tra i quali anche alcuni dei vecchi conduttori, ha deciso coraggiosamente di rimettersi in gioco e di far rinascere sul Web Radio Spazio 3, nella zona trentina dell’Alto Garda, per la precisione a Varone di Riva del Garda.

Radio Spazio 3 era nata nel 1978 a Riva per iniziativa di un gruppo di lavoro che in quell’anno si staccò da Canale 6/4 (rete televisiva). Nel 1993, a causa della nuova legge Mammì, la Radio chiuse i battenti.

Nel primo periodo, come avevamo scritto, la nuova Radio Spazio 3 trasmetteva solo nelle ore serali ma era previsto un palinsesto completo per l’intera giornata. L’inizio ufficiale delle trasmissioni (complete) è ora avvenuto il 1° settembre scorso, alle ore 10. Per ascoltarla basta andare sulla pagina Facebook di Radio Spazio 3, oppure sul sito internet www.radiospazio3.it.

In Umbria ad Assisi, torna invece in onda Radio Antenna Petrignano, anch’essa sul Web, dopo molti anni.

Antenna Petrignano nacque ad Assisi nel 1976, dall’idea di quattro compagni di scuola quattordicenni, Carlo Mantovani, Matteo Morelli, Gianluca Salucci e Fausto Ballarani. Oggi quel progetto è stato ripreso da questi quattro fondatori (e da altri, naturalmente) e la vecchia formula riproposta.

L’emittente è tornata a trasmettere in giugno, per raccontare le bellezze di Assisi e di tutta l’Umbria, dando spazio anche al sociale, alla musica degli anni ’50, ’60 e ’70 e a speciali su personaggi di rilievo del panorama musicale italiano.

  • La Caccia al Tesoro benefica di Radio Firenze 95.4

Domenica 20 settembre si celebra la XIII edizione della Giornata Nazionale sulla SLA promossa da AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.
In questo quadro in Toscana è stata organizzata da AISLA Firenze la Caccia al Tesoro Florentia con il patrocinio del Comune e la collaborazione, fra gli altri, di Radio Firenze e Radio Toscana.

In specifico, venerdì 18 settembre, il giorno prima della Caccia al Tesoro Florentia, alle ore 17:40, 18:40 e 19:40 su Radio Firenze 95.4 è stato trasmetto un piccolo aiuto (un indizio) ai partecipanti che si erano prenotati. Radio Firenze e Radio Toscana, fra l’altro, erano già state supporter della maratona di nuoto ‘Una vasca per AISLA Firenze’.

  • Accordo fra la siciliana Rta e Ciao Usa Channel

Sasà Taibi, editore dell’emittente radio-televisiva palermitana Rta, ovvero Radio Tivù Azzurra, parte di un gruppo che aveva (e in parte ha ancora) l’ambizione di conquistare l’intero Sud Italia via Radio, ha siglato un accordo con l’editore dell’emittente americana Ciao Usa Channel Joe Barone.

Come scrive siciliaogginotizie.it, “la programmazione musicale di Rta, fatta dal 60% di musica italiana e dal 40% di internazionale, con annessi alcuni format con le voci degli speakers siciliani, andrà in onda in diretta sull’emittente statunitense ioTiEvoTv TvItaly. Collegandosi (appunto; N.d.R.) su TvItaly o scaricando gratuitamente l’app attraverso i dispositivi Amazon, Google play e IOS, gli amici americani potranno seguire le nuove tendenze della musica italiana”.

“Ciao Usa Channel  – spiega Barone – è un’applicazione diventata virale in Usa per tutti gli italiani nel mondo e ogni giorno raccoglie milioni di visualizzazioni. Abbiamo scelto la collaborazione con Rta perché creativa, sempre al passo con i tempi e perfettamente in linea con le nostre idee”.

La sede palermitana di Radio Tivù Azzurra è nata nel maggio 2006 per volontà appunto di Sasà Taibi, noto dj e showman siciliano divenuto popolare grazie al programma televisivo dedicato al mondo della notte ‘Start Music Tv’. Dal 2014 Rta è anche radiovisione (pare sia stata la prima in Sicilia).

  • I gloriosi 75 anni di Radio Fiume

Questa settimana chiudiamo con un tocco di internazionalità e andiamo in Croazia per ricordare i 75 anni (!) di Radio Fiume, emittente cara anche al pubblico di lingua italiana e con sede, naturalmente, nel capoluogo del Quarnero.

Il sito lavoce.hr, che completa on-line la storica attività del quotidiano in lingua italiana, proprio di Fiume, ‘La Voce del Popolo’, ha ricordato con cura il fatidico compleanno del 16 settembre scorso:

“Era il 16 settembre del 1945 quando, da una piccola redazione radiofonica situata in via Štanger 9 a Volosca, andò in onda la prima trasmissione. ‘Ovdje Radio Rijeka – Qui Radio Fiume’, annunciarono rispettivamente Barbarina Ožegović e Ida Modica Milković. L’emittente era stata istituita per gli ascoltatori delle Liburnia e delle piccole località del Golfo del Quarnero. Un anno dopo la redazione si trasferì nel quartiere di Cosala a Fiume. All’epoca le trasmissioni potevano venire seguite anche dagli ascoltatori dell’Istria e del Litorale. Alcune testimonianze di marittimi affermano che le onde di Radio Fiume arrivavano addirittura fino al Cairo e Alessandria d’Egitto.

Attualmente Radio Fiume s’affaccia sul Corso dove è ospitata da uno dei palazzi più rappresentativi del capoluogo quarnerino, monumento della cultura, costruito nel 1848 e recentemente ristrutturato del tutto.

… L’amata Radio festeggia i primi 75 anni di vita, un anniversario importante per un’istituzione che ne ha passate davvero tante e che attualmente conta sull’operato di un collettivo giovane, suddiviso in due redazioni, quella croata e quella italiana, su sedi dislocate ad Abbazia, Crikvenica, Arbe e Delnice, un reparto tecnico, una redazione musicale e un reparto marketing, che le consentono di guardare al futuro con grande ottimismo”.

Detto che Radio Fiume è veramente molto seguita nella sua area d’ascolto, “nonostante si tratti di un servizio pubblico” (parte dunque della Radio Televisione Croata HRT) e non di una stazione commerciale, va detto che la situazione attuale è però un po’ diversa dal passato e ci sono anche alcuni problemi nella redazione italiana, guidata a lungo dal giornalista Andrea Marsanich, da poco pensionato.

Ora ci sono molti giovani, tra cui Selina Sciucca, che testimonia così la situazione: “Purtroppo ci sono stati anche tanti cambiamenti, poiché la redazione italiana in effetti non esiste più. È cambiata la veste e la struttura. Abbiamo visto 3 giornalisti, che erano i pilastri della redazione, ‘abbandonare la nave’… Ora abbiamo nuove forze lavoro, giovani pieni d’entusiasmo che cercano di dare il loro meglio. Manca però un giornalista di maggiore esperienza che ci faccia da mentore… ”.

E Sandro Vrancich, che ha fatto parte in passato della redazione italiana di Radio Fiume, evidenzia qualche ulteriore situazione un po’ negativa: “Eravamo una grande squadra e ho avuto tantissime soddisfazioni. Ci sono stati programmi bellissimi, interviste, reportage. Ogni proposta veniva accolta a braccia aperte e potevo svolgere il mio lavoro con entusiasmo… Quando, dopo un periodo d’assenza, sono rientrato, nei miei ultimi sette anni alla Radio ho trovato un ambiente del tutto diverso, molto restrittivo. Ci sono state tante proposte rimaste nel cassetto perché non accolte da chi di dovere.

In occasione di questo bellissimo anniversario, auguro, anche se so che sarà difficilmente realizzabile, che ritorni una soggettività e autonomia della nostra redazione italiana, che ora non c’è più… I responsabili del centro fiumano della Radio Televisione Croata non sono purtroppo interessati ai programmi in lingua italiana. Lo dimostra anche il fatto che il notiziario delle 14.30 è stato eliminato”.

Mauro Roffi

MilleRegioni: torna l’appuntamento settimanale curato da Mauro Roffi

Riprendo con grande piacere questo appuntamento settimanale, destinato a completare la già numerose notizie fornite ogni giorno da FM-world con ulteriori informazioni legate alle stazioni radiofoniche (e non solo), con un occhio di riguardo all’emittenza locale.

A tutti, buona lettura.

Mauro Roffi

  • Mediaset, Vivendi, l’Agcom e la Corte UE

Grande clamore e interesse in questi giorni per la nuova situazione in cui si è venuto a trovare il settore radiotelevisivo italiano dopo la sentenza della Corte di Giustizia UE dei giorni scorsi, che ha ‘bocciato’ la Legge Gasparri in fatto di vincoli anti-trust legati alla presenza contemporanea di un gruppo nei campi delle tlc e della Tv.La Co

rte era stata tirata in ballo dal Tar italiano su istanza della francese Vivendi, che era stata fortemente ‘vincolata’ dall’Agcom per il fatto di essere assieme prima azionista di Tim (con quasi il 24%) e importante azionista di Mediaset (con il 28.8%). L’Agcom, sulla base delle norme della Gasparri, aveva spinto Vivendi a conferire a un’altra società (la Simon Fiduciaria) il 19.9% delle azioni Mediaset, in sostanza limitandone fortemente le possibilità di influire sulle decisioni della stessa Mediaset, controllata con il 46% dei diritti di voto da Fininvest (famiglia Berlusconi).

Fra Vivendi e Fininvest (ma anche Mediaset) i rapporti sono da tempo pessimi dopo la mancata alleanza sulla pay-tv Premium (nel frattempo ceduta a Sky) e il tentativo di scalata di Vivendi a Mediaset (che, lo ricordiamo, ha fatto importanti investimenti anche nel campo radiofonico in Italia). Una serie di cause giudiziarie sono tuttora in corso fra i due gruppi, mentre da anni si parla anche, in alternativa, di un possibile accordo (che ora sembra quasi ‘obbligato’, dopo la sentenza della Corte UE).

Nel frattempo Mediaset si è lanciata sulla strada dell’investimento continentale con la holding europea MFE (ora ‘in panne’), l’unificazione con la sua società spagnola e l’acquisto di una quota complessiva di circa il 25% (che ne fa il primo azionista ma finora senza alcun ruolo importante nella gestione) della tedesca Prosiebensat 1. Sarà ora di questa partita anche il gruppo francese Canal Plus (controllato da Vivendi), come già sembrava possibile in passato? E Mediaset davvero aderirà in qualche modo all’altra partita determinante (in pieno corso) della società unica per la rete italiana delle tlc, avviata dal Governo?

Sullo sfondo c’è l’esigenza di dare nuove leggi ad un settore determinante per il pluralismo come quello della Televisione e della Radio, cosa che ha messo in grande agitazione tutto il mondo politico. L’Agcom, invece, già alle prese con una complessa fase di ingresso dei suoi nuovi componenti (vedi oltre), ha a sua volta preso tempo, interpellando sulla nuova complessa situazione l’Avvocatura dello Stato.
Di sicuro se ne vedranno ancora delle belle, naturalmente.

  • Con grande fatica, verso la nuova Agcom, con Lasorella alla guida

Ma che fine ha fatto la nuova Agcom, i cui componenti (dopo una lunghissima serie di proroghe dei precedenti membri) erano alla fine stati nominati dal Parlamento, dopo che era stato raggiunto un soffertissimo accordo politico, a metà luglio?

Incredibile ma vero, è ancora in corso l’iter per eleggere il presidente (senza il quale non vi può essere l’insediamento dei nuovi membri, naturalmente) e questa settimana si è finalmente entrati nel vivo nelle aule parlamentari, dopo la pausa estiva. In precedenza il Consiglio dei Ministri dell’8 agosto scorso aveva finalmente designato quale candidato alla Presidenza Agcom, come indicato già in luglio da questa rubrica, Giacomo Lasorella, attualmente vicesegretario Generale della Camera, forte di un eccellente curriculum e fratello della nota giornalista Carmen.

Ma per l’effettiva entrata in carica occorre il parere positivo delle competenti Commissioni parlamentari e poi l’emanazione mediante Decreto del Presidente della Repubblica.
Questo faticosissimo iter si spera sia alle ultime battute, vista la mole dei problemi, di enorme importanza, che la nuova Agcom dovrà affrontare, all’incrocio fra Radio, Tv e tlc.

  • Per i diritti la Lega Calcio crea una media company

Svolta per la Lega Calcio di Serie A: i 20 club, riuniti in assemblea a Milano, hanno dato il via libera all’unanimità (prima si era parlato di molti contrasti interni) alla creazione di una media company per la gestione dei diritti televisivi (e radiofonici) e di quelli commerciali, in vista della nuova assegnazione, a partire dalla stagione 2021-2022.

Finisce così l’era degli advisor (si pensi a Infront) e ci sarà appunto un’apposita media company a gestire un tema determinante per l’assetto delle squadre dal punto di vista economico (già problematico, senza dimenticare gli infiniti contrasti in tema di diritti Tv e i tanti progetti, finora naufragati, di creazione di una società di produzione o di un canale Tv di diretta proprietà della Lega).

Nella media company faranno ingresso alcuni fondi di private equity con il 10% ma con un ruolo determinante in fatto di governance. La Lega ha scelto di andare avanti con le offerte presentate da due cordate di fondi di private equity: quella di Cvc, Advent e Fsi e quella di Bain Capital e Nb Renaissance Partners. La scelta definitiva dei fondi partner avverrà in una prossima assemblea.

  • Un aggiornamento sulle locali e l’extragettito Rai

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato qualche settimana fa un aggiornamento relativo alla liquidazione del famoso ‘extragettito Rai’ per il 2018 per ciò che concerne le emittenti radiofoniche locali a carattere commerciale e anche per quelle a carattere comunitario.

“Tali due elenchi, aggiornati al 13 luglio – scrive ‘TeleRadioFax’ di Aeranti-Corallo – , evidenziano che sono stati liquidati, a tale data, gli importi dovuti a n. 164 Radio locali commerciali (su 207) e a n. 292 Radio locali comunitarie (su 299)…

Frattanto, dovrebbe essere ormai imminente l’avvio delle procedure per la liquidazione dei contributi 2019 a Radio e Tv locali commerciali e comunitarie”.

  • Ultimo aumento contrattuale per i lavoratori con contratto Aeranti-Corallo

Con questo mese di settembre è scattato il terzo e ultimo aumento contrattuale previsto per i lavoratori dipendenti delle imprese radiofoniche e televisive locali, syndications, agenzie di informazione radiotelevisiva, imprese radiofoniche e televisive satellitari cui viene applicato il Ccnl tra Aeranti-Corallo e Cisal (si tratta di tutti i lavoratori di tali imprese ad eccezione dei giornalisti).

Come informa ‘TeleRadioFax’, “l’aumento è previsto dal rinnovo della parte economica del Ccnl sottoscritto il 25 settembre 2018 tra Aeranti-Corallo e Cisal e Cisal Terziario. L’accordo in oggetto prevede un aumento delle retribuzioni attuato in tre tranches, l’ultima delle quali con decorrenza 1° settembre 2020. Ovviamente, da tali importi, possono essere detratte le somme già riconosciute a titolo di vacanza contrattuale; inoltre, tali importi possono essere assorbiti dai superminimi assorbibili da futuri aumenti contrattuali, presenti nella busta paga del lavoratore”.

  • Andrea Vianello a capo di Rainews

Fra le notizie di queste settimane estive, rischia di passare inosservata, dato il periodo – per questo la riproponiamo qui – la nomina di Andrea Vianello a direttore di Rainews, la Tv all news della Rai. Il giornalista ed ex direttore di Rai Tre succede ad Antonio Di Bella, che torna negli Stati Uniti come inviato per le elezioni presidenziali.

La nomina è stata decisa insolitamente all’unanimità dal Cda Rai a fine luglio. Vianello, giornalista di razza, è stato a lungo molto noto per la sua attività a RadioRai, anche per la sua voce squillante e inconfondibile. È stato prima cronista al Gr1, poi inviato per grandi fatti di cronaca e successivamente ha curato e condotto ‘Radio anch’io’, prima di approdare alla Tv, con conduzioni e incarichi di prestigio.

Ma proprio la sua voce lo aveva improvvisamente tradito ed era di colpo sparita, dopo che Vianello era stato colpito il 2 febbraio 2019 da un ictus quasi mortale, un episodio tremendo della sua vita, di cui si è venuti a conoscenza solo relativamente di recente.

Ha colpito e commosso tutti il suo complicatissimo e progressivo percorso di neuroriabilitazione, grazie al quale ha recuperato finalmente da alcuni mesi la capacità di parlare.

  • Rinnovato il contratto fra Eutelsat e Sky

Eutelsat e Sky Italia hanno raggiunto un accordo strategico per il rinnovo del contratto di capacità di trasmissione di Sky Italia nella posizione HotBird di Eutelsat a 13° Est (fondamentale per le emittenti radio-tv italiane o italofone che trasmettono via satellite, come è stato ricordato anche nel recentissimo caso di Radio e Tv Capodistria, che sono tornati sul satellite ad agosto, ma non a 13°, di fatto essendo così ben poco ricevibili in Italia).

L’accordo rappresenta solo l’ultimo passo nella partnership di lunga data tra Sky Italia (non così la Sky inglese, che opera su Astra), il principale cliente attivo sul satellite HotBird, ed Eutelsat, che ha sostenuto dal 2003 lo sviluppo di Sky. Il contratto pluriennale rappresenta un portafoglio ordini garantito di circa 450 milioni di euro e garantisce a Eutelsat ricavi annui sostanzialmente stabili nel medio termine. Il contratto include anche future opzioni di estensione che rappresentano ulteriori potenziali ricavi.

La flotta HotBird costituisce uno dei più grandi sistemi di trasmissione in Europa. Verrà aggiornata con l’entrata in servizio di due satelliti di nuova generazione, che saranno lanciati nel 2021.

Commentando l’accordo Maximo Ibarra, CEO di Sky Italia ha dichiarato: “Siamo lieti di continuare a lavorare con Eutelsat, uno dei principali operatori satellitari al mondo, che ha supportato Sky sin dal suo inizio”.

  • I contributi per il mondo dell’informazione in Emilia-Romagna

Sono stati resi noti nei giorni scorsi gli esiti del bando della Regione Emilia-Romagna per assegnare contributi (per oltre 650mila euro) al mondo della carta stampata, del Web e dell’emittenza radio-tv. I contributi in oggetto sono stati concessi (poche settimane fa e in via straordinaria) dalla Regione a 74 imprese editoriali operanti in Emilia-Romagna, a sostegno di 123 testate giornalistiche: 18 emittenti televisive e 27 radiofoniche, 34 della carta stampata (5 quotidiani, 14 settimanali, 11 mensili e 4 con altra periodicità), 43 testate web e una agenzia di stampa.

Il bando era stato deciso dalla Regione per dare un aiuto concreto alle imprese dell’ informazione locale alle prese con l’emergenza Covid e in relazione al loro lavoro, fondamentale per l’aggiornamento di cittadini e utenti. Il bando era stato aperto anche alle testate gestite da cooperative di giornalisti e da enti senza fini di lucro. Solo quattro sono state le testate escluse per mancanza dei requisiti richiesti.

La concessione è legata alla messa a disposizione gratuita di spazi per campagne di comunicazione istituzionale regionali (sia della Giunta che dell’Assemblea) su temi inerenti il Covid, con informazioni di servizio utili per la ripartenza in ogni settore. Entro breve è prevista l’erogazione dei fondi.

Con ogni probabilità, inoltre, non è finita qui: “I fondi rimasti – avevamo stanziato fino a un milione di euro – rimangono nel comparto stesso, quello dell’informazione locale – ha detto l’assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano – , per il quale abbiamo già stanziato un altro milione di euro per finanziare progetti più strutturali (iniziative editoriali, innovazione tecnologica, occupazione), con un nuovo bando entro l’anno”.

  • Stereocittà anche in Tv

Anche Stereocittà, la nota Radio padovana del gruppo Righetto, approda in Televisione, in un Triveneto affollatissimo di emittenti Fm che ‘gestiscono’ anche canali televisivi, da quelle del ‘gruppo Zanella’ a Company Tv.

È così comparso sul video di recente anche il canale Tv di Stereocittà, che del resto Massimo Righetto potrà gestire al meglio, vista la sua ampia esperienza televisiva con Cafè Tv 24, emittente presente in buona parte d’Italia.

  • Tv Yes sul canale 808 di Sky

Sul canale 808 di Sky (una numerazione niente male, tutto sommato) hanno fatto la loro comparsa in agosto le trasmissioni di Tv Yes. L’emittente romana, di cui abbiamo parlato varie volte su queste colonne, è nata di recente in Fm a Roma, riprendendo una sigla (anche se scritta Ies e non Yes) già ben nota nell’etere capitolino e laziale, e da subito si era attivata anche sul fronte televisivo.

Tv Yes tuttavia, in realtà, vede in onda spesso le trasmissioni calcistiche di Tmw Radio (anch’essa in versione video), altra stazione molto nota a livello nazionale nel campo sportivo.

“Siamo tornati alla grande – annuncia il gruppo romano (di Formello) su Facebook – . Yes Tv è in tutta Europa su Sky canale 808 e sul digitale terrestre nel Lazio, canale 118, e in Umbria canale 117. Tra pochi giorni arriviamo anche in Campania e in Abruzzo”.

  • La scomparsa di Rino Maenza

Per tutti era Rino, anche se il suo nome originario era Salvatore. Rino Maenza, nome molto noto a Bologna nei campi della cultura, dello spettacolo, della comunicazione e anche della politica, è morto nei giorni scorsi, in vacanza nella amata Versilia, a soli 70 anni, dopo un malore.

Maenza, non vedente e forse proprio per questo attivissimo in tutti i settori della comunicazione, anche audiovisiva, era stato un po’ di tutto nella sua intensissima vita, svolta per la gran parte a Bologna, anche se era di origini pugliesi (Bisceglie). Produttore televisivo, vicepresidente del Teatro Comunale, imprenditore, realizzatore di eventi, manifestazioni, film (anche con Roberto Faenza), articoli, aziende (anche editoriali), programmi Tv (anche con Giancarlo Governi) e delle più svariate iniziative. Fra queste ultime, per quel che riguarda più strettamente questo periodico, era stato anche protagonista dell’avvio delle primissime Radio private sorte nel capoluogo emiliano, negli anni ’70.

Parallelamente a tutto questo, c’era stato il lungo impegno nella politica attiva, in particolare nel Partito Socialista bolognese. Successivamente con la dissoluzione di quel partito, Maenza si era invece gradualmente avvicinato all’area del Centro-Destra, pur mantenendo autonomia di pensiero e di giudizio.

  • Focus emittenti: Lattemiele Marche-Abruzzo

“Volevo segnalarvi la nostra emittente, che ha sede nel Sud delle Marche e opera anche nel Nord dell’Abruzzo, ovvero Lattemiele Marche-Abruzzo”.

Ringraziamo per la cortese segnalazione Monica Mancini Cilla, giornalista pubblicista, laureata in scienze politiche, che, dopo la morte del padre, l’editore ‘formidabile e di successo’ Valentino Mancini Cilla, gestisce l’azienda familiare radiofonica, con sede a Maltignano (Ascoli Piceno). Ricordiamo che tutte le emittenti italiane possono inviarci loro notizie scrivendo qui a Fm-world.

Torniamo a Radio Lattemiele Marche-Abruzzo:

“Siano affiliati alla syndication Lattemiele dal 1990, con forte legame con il territorio. Durante il lockdown ci siamo dedicati alle interviste a tutti i rappresentati del territorio, con informazione puntuale, anche locale, sul COVID.

Da 32 anni, con la redazione sportiva, siamo legati soprattutto alle vicende dell’Ascoli Calcio, squadra amata e seguita non solo nel territorio ascolano ma nell’intera provincia picena e nella limitrofa provincia di Teramo.

Tutti gli sportivi hanno presto familiarizzato con le voci della redazione, sia la domenica con le radiocronache dai campi di gioco che anche durante la settimana, con i rotocalchi sportivi.

Nel 1994 a queste voci si è affiancato anche Alessandro Conti Borbone, giornalista anche di cronaca nera, da sempre direttore della testata e amico di Valentino Mancini Cilla, l’editore originario della Radio e socio proprio dell’Ascoli Calcio. Nel 2004 è stato invece inserito Eugenio Gaspari come speaker pubblicitario (e ora anche giornalista). Infine è di questi ultimi anni la collaborazione con Alberto Crementi.

La redazione sportiva registra ascolti altissimi sia per le radiocronache delle partite che con le trasmissioni in diretta del lunedì ‘Radiogoal’ e del giovedì ‘Occhio alla prossima’, momenti nei quali i tifosi hanno l’opportunità di partecipare in prima persona, dando voce alle propria passione. Questo è sicuramente il valore aggiunto di un’avventura radiofonica esemplare, di grande successo e professionalità.

Valentino Mancini Cilla ci ha lasciati il 6 novembre 2012, ma grazie a lui rimane una grande eredità, la Radio, per tutta la famiglia e per l’intero territorio”.

Tanti auguri e buon lavoro, Monica.

  • La scomparsa di Tonino Greppi

Ha molto colpito a Vercelli e in Piemonte la tragica scomparsa di Tonino Greppi, a fine agosto, in un grave incidente su un aereo da turismo. Antonio (ma per tutti appunto Tonino) Greppi, da molti anni appassionato di volo, stava facendo ritorno a casa dalla Calabria dopo una breve vacanza, in compagnia di un altro esperto pilota piemontese, Roberto Savio. L’aereo da turismo su cui viaggiavano ha però perso presto quota ed è precipitato, non lasciando scampo ai due uomini a bordo.

Greppi, 68 anni, gestiva la Tenuta Riotta di Bianzè, per tradizione familiare, ma era stato a lungo noto per l’impegno nel campo radiotelevisivo, che lo aveva visto protagonista fino a non molti anni fa. Già negli anni Settanta aveva dato vita all’emittente radiofonica Radio Torre 2, poi trasformata in RadioVercelli.

Con la collaborazione di amici e colleghi fondò poi, qualche tempo dopo, la Tv VideoVercelli, poi diventata VideoNord (sigla ancora visibile sui teleschermi piemontesi) e infine la celebre e autorevole Quarta Rete di Torino (purtroppo chiusa da alcuni anni), con compagni di strada come Roberto Nepote e Davide Boscaini.

  • Bufera tra De Laurentiis, il Napoli calcio e Radio Kiss Kiss Napoli

Ruvide polemiche nei giorni scorsi tra Aurelio De Laurentiis, nelle sue vesti di proprietario e presidente del Napoli calcio, e la Radio ufficiale della squadra, Radio Kiss Kiss Napoli (non la nazionale, ma una delle locali del gruppo partenopeo), sulla base di un rapporto attivato nel 2013.

De Laurentiis aveva già espresso malumore nei confronti della Radio ufficiale del club, proprio perché a carattere locale, come il Napoli, a suo dire, sostanzialmente ‘non meriterebbe’. Poi ha rincarato la dose:

“Spendo tanti soldi per fare indagini di mercato, certifichiamo 83 milioni di tifosi nel mondo occidentale e io debbo avere la violenza di non mandare in onda nazionalmente il ritiro e le interviste? Ma perché? Se mi chiedi di fare un’intervista a Osimhen, uno che viaggia sulla bocca del mondo e che è stato preso per 80 milioni, perché lo devo dire solo alla Campania?…

Io non ho lasciato Los Angeles per stare a cavallo di una provinciale, questo dovete mettervelo in testa tutti. Alle nostre conferenze voglio un seguito internazionale, sceglieremo degli orari che ci permettano di convivere con i diversi fusi orari”.
Molto dura la risposta dell’emittente radiofonica, affidata a Lucia Niespolo:

“Il Presidente Aurelio De Laurentiis sembra avere le idee confuse e non perde occasione per manifestarle nella loro caoticità…

Esistono contratti – a titolo (molto) oneroso – che legano il Calcio Napoli a Radio Kiss Kiss Napoli per la gestione delle interviste e delle radiocronache in ambito regionale e tali contratti vengono da anni puntualmente rispettati. Sembra invece che Aurelio De Laurentiis desideri… intervenire ad libitum sull’emittente nazionale Radio Kiss Kiss, come se avesse titolo a decidere o comandare in casa d’altri. Così non è…

Ancora più ambiguo, poi, risulta il passaggio nel quale Aurelio de Laurentiis, dopo aver precisato di ‘aver avvisato con le buone’ annuncia di voler ‘accendere una Radio Web’, con ciò sottintendendo di voler autonomamente fare ciò che Radio Kiss Kiss Napoli fa da oltre un lustro. Ove questa fosse la decisione presente nella magmatica mente del signor De Laurentiis, se ne attenderanno le relative e conseguenziali decisioni”.

  • Giacomo Mameli su Radio3, Visual Radio e Radio Iglesias

Il volume ‘Hotel Nord America’ del sardo Giacomo Mameli, edito da il Maestrale, è stato eletto di recente ‘libro del giorno’ dalla trasmissione radiofonica di Radio3 Rai ‘Fahrenheit’. Una soddisfazione, naturalmente, per il giornalista e scrittore di Perdasdefogu, ex volto televisivo delle maggiori emittenti televisive isolane, nonchè personaggio radiofonico.

Sempre in Sardegna, segnaliamo che, a causa di un guasto, per qualche tempo in agosto l’emittente televisiva di proprietà dell’attivissima Radio Iglesias, Visual Radio, trasmessa sul mux di Terranova Tv Sardegna ch 21 con Lcn 216, è purtroppo rimasta temporaneamente bloccata, con immagine ‘frizzata’ (Pierpaolo e Giuseppe Podda).

  • Una serata per le Radio libere a Salerno

La storica emittente battipagliese RCS75 Radio Castelluccio dell’editore Lucio Rossomando, insieme a Rete Destinazione Sud, ha realizzato intorno a metà agosto all’Arena del Mare di Salerno lo speciale radio show “Mettiamo in radio il territorio”. Una celebrazione dei 45 anni delle ‘Radio libere’, con l’idea appunto di valorizzare anche il territorio. Molte Radio campane, forse per la prima volta, si sono unite per una serata di gioia e festa.

Sul palcoscenico dell’Arena erano presenti diversi esponenti delle Radio campane che hanno partecipato alla serata: oltre a RCS75 Radio Castelluccio, Radio Puntozero, Radio Base, Radio Marte, Radio Club 91, Radio Quinta Rete, Radio Paestum, Radio MPA e Radio Flash.

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Si chiude con questa puntata questo primo ciclo di MilleRegioni. La rubrica di FM-world va in vacanza in agosto e ritornerà in settembre con tante nuove notizie e segnalazioni, non solo dalle emittenti locali, come avete visto se mi avete seguito, ma anche dal più vasto mondo della Radio italiana in generale (con qualche incursione in quello della Tv) e non senza alcuni debiti resoconti su avvenimenti di più vasto interesse, sempre, naturalmente in tema (mi riferisco, ad esempio, al commento sulle nomine all’Agcom della settimana scorsa).

Per quel che mi riguarda, l’esperienza è stata molto positiva in questi primi mesi e non mi resta che ringraziare per l’ospitalità, non in modo formale ma assolutamente sostanziale, l’amico e collega Nicola Franceschini, direttore di questo periodico. La speranza è quella di tornare a dare conto dei ‘mille volti’ della radiofonia italiana in una situazione più serena di quella di questi mesi, lasciandoci alle spalle, per davvero, la pandemia, il lockdown e tutte le preoccupazioni che hanno purtroppo caratterizzato questo periodo della nostra vita.

Mauro Roffi

  • Edoardo Hazan riparte con 70/80 Non Stop

Su segnalazione di Giampaolo Mirandola, riportiamo i contenuti di un articolo di Paolo Giordano apparso su ilgiornale.it che dà conto della nuova inedita mossa di Edoardo Hazan (fratello del più noto Alberto, con cui ha fondato a suo tempo Radio 105), naturalmente sempre in campo radiofonico, dopo l’avventura di 105 Classics.

Come abbiamo già accennato su questo periodico, Hazan proprio in questi giorni lancia 70/80 Non Stop, che sarà una Radio Web 4.0 ascoltabile in tutta Italia e nel mondo. Il riferimento è proprio a 105 Classics. «Ora la rifaccio, senza lo stesso nome ma con lo stesso spirito – promette infatti Edoardo Hazan – . Dopo qualche anno dedicato alla mia vita privata di papà e marito ho pensato: ma perché non ci riproviamo?».

L’emittente si rivolgerà «a una fascia di pubblico compresa all’incirca tra i 45 e i 65 anni che, come me, ha vissuto direttamente la miglior musica leggera mai composta». E, a scanso di sola nostalgia, «abbiamo un repertorio di 21mila canzoni che sono state tutte rimasterizzate con suoni modernissimi per appagare anche le orecchie più esigenti».

Le coordinate della programmazione saranno «la grande musica black, il rock, il pop che negli anni Settanta si è trasformato in tanti generi diversi. E poi gli italiani, che hanno fatto scuola».

Ma non ci saranno solo i brani celebri, che tutti conoscono, bensì anche «chicche musicali e autorali che a molti farà piacere ascoltare, anche perché sono sempre meno ripescate dalle emittenti italiane». Lo slogan di 70/80 Non Stop sarà ‘the only oldies station’ perché «abbiamo la presunzione di essere gli unici a trasmettere davvero tutti i brani degli anni 70/80. Scaveremo nel passato con i suoni di oggi».

  • Le Radio premiate al Festival delle Radio Universitarie

Quest’anno il quattordicesimo Festival delle Radio Universitarie (FRU) si è svolto, nelle scorse settimane, come molte altre manifestazioni, in forma digitale, senza appuntamenti ‘fisici’.

L’evento è stato anche l’occasione per proclamare i vincitori dei tre contest indetti dall’associazione RadUni per premiare il “Miglior Programma 2019”, il “Miglior Programma con voto del pubblico” e il “Premio tesi di laurea intitolato ad Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielki”.

Ne riferiamo perché a prevalere, con ben due riconoscimenti, è stata di nuovo F2 Radio Lab, l’emittente dell’Università Federico II di Napoli.

Entrambi i premi di F2 Radio Lab sono stati assegnati al programma “Soraya – La Radio si racconta”. La trasmissione ha prevalso (prima assoluta) nella categoria “Premio del Pubblico”, mentre nell’ambito del contest ‘Miglior Programma’ ha ottenuto il secondo posto. “Soraya – La Radio si racconta” è un programma di Amedeo De Chiara, Biagio Natale, Federica Bertel e Naomi Stella, alcuni degli studenti della Federico II che partecipano al laboratorio radiofonico di Ateneo, e ha la pregevole caratteristica di voler essere un ‘inno di amore alla Radio’, di cui sono state raccontate le origini e le evoluzioni nel corso del tempo, decennio dopo decennio.

Una vittoria che premia anche l’incessante lavoro degli studenti-speaker dell’emittente universitaria napoletana via Web, che anche durante l’emergenza Covid-19 non si sono mai fermati, continuando a trasmettere da casa. F2 Radio Lab è nata nel 2004 e negli anni ha formato oltre duecento cinquanta studenti come speaker, registi radiofonici, redattori e programmatori musicali.

Ma chi ha prevalso, dunque, nella categoria “Miglior Programma 2019”? Ha vinto “Musica Libera” di Radio 6023 di Vercelli (Università del Piemonte Orientale). Radio 6023 è nata il 9 maggio 2005 da una’associazione studentesca universitaria e in particolare dall’iniziativa di un gruppo di studenti appassionati di radiofonia, quasi tutti afferenti al corso di Scienze della Comunicazione.

‘Musica Libera’ è un programma dedicato al Radiodramma ed è stato ideato, scritto e prodotto da Benjamin Cucchi. Il radiodramma è un format che è stato un po’ abbandonato nel corso degli anni: si tratta di una vera e propria fiction a puntate con attori, colonna sonora ed effetti speciali; in questo campo la Rai ha anche avuto gloriose tradizioni. ‘Musica Libera’, per la precisione, è un thriller ambientato nel mondo della musica.

Resta da riferire del Premio per una tesi di laurea intitolato ad Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski: lo ha vinto Valentina Codini con la sua tesi “Radio e spazi pubblicitari e approfondimento sulle Radio universitarie”.

Infine un plauso anche a “Pausacaffè”, il ‘buongiorno’ della nota (anche in Fm) RadioFrequenza – la Radio dell’Università degli Studi di Teramo, che si è aggiudicata il terzo posto del contest “Miglior Programma”. Il contenitore mattutino della Radio universitaria abruzzese è stato premiato per l’originalità dell’idea, l’innovazione dei contenuti, la creatività della realizzazione e la qualità del prodotto.

  • Epilogo per Radio Città del Capo?

Il ‘Corriere della sera’, edizione di Bologna, è tornato sul tema di Radio Città del Capo, l’emittente felsinea che da qualche tempo, dopo anni di grande impegno per ciò che riguarda l’informazione locale, sta progressivamente perdendo colpi, fino a far dubitare che possa esistere per lei un futuro.

Scrive in proposito, fra le altre cose, Fernando Pellerano:

“L’attuale proprietà, venduta nell’autunno scorso la prima frequenza a Rds, ora si appresta a cedere la seconda: è stato incaricato di trattare con gli editori del territorio un intermediario toscano. Una vicenda sulla quale è calato il silenzio, compreso quello della Radio, ridotta a semplice ripetitore di Popolare Network, con i giornalisti in cassa integrazione (prorogata fino alla fine di luglio), senza trasmissioni legate alla vita della città, fino a 9 anni fa fulcro del palinsesto”.

La questione è legata un complesso avvicendarsi nella proprietà di Città del Capo, iniziato nel 2011 quando la cooperativa di giornalisti che la gestiva dal 1987, la Not Available, fu inglobata nella coop Voli, poi Open Group, che non aveva mai operato nella radiofonia e si mosse non proprio brillantemente.

Quattro anni fa poi Open Group fece entrare l’emittente nel network Netlit (che possiede altre 4 emittenti), centro di produzione di Media Literacy. “La compagine, unita all’inizio, ora è agli sgoccioli e i soci si parlano per avvocati (risulterebbe anche una citazione in tribunale a ottobre). Si discute di soldi, di patti parasociali, di reciproche inadempienze e ora per far tornare i conti l’unica strada è spartirsi la vendita della seconda frequenza. A litigare sono Open Group (40%) e Mandragola (40%), a cui è stata affidata la guida di Netlit (il 20% è della Fondazione Sotto i Venti). Di rilancio della Radio non se ne parla. Open Group si è chiusa nel silenzio”.

Per Renato Truce di Mandragola, invece, «Open ha utilizzato la Radio per i suoi interessi politici nei primi anni, quindi ha optato per Netlit, ma nel tempo non ha rispettato i patti. Le soluzioni sono tre: o prendo tutto io o tutto loro o vendiamo a un terzo e chiudiamo tutto». Di mezzo ci sono tre redattori (che fanno riferimento a Netlit) e una sede tuttora chiusa.

  • Flash emittenti: Radio Brescia Sette

‘La Radio che dà voce al tuo mondo’: è questo il claim di Radio Brescia Sette, notissima e storica emittente radiofonica bresciana che da tempo è parte importante di un solido gruppo della città della Leonessa che comprende anche il quotidiano ‘Giornale di Brescia’ e la affermata Tv locale Tele Tutto. Non è finita qui, oltretutto, perché fa parte del gruppo, fra le altre cose, anche un’altra stazione in Fm (e non solo, naturalmente), ovvero Radio Classica Bresciana, uno dei pochi esempi di stazione specializzata appunto nella musica classica.

L’intero gruppo ha sede in via Solferino 22 a Brescia.

Una situazione particolare che riguarda Radio Brescia Sette è che lo scorso 24 febbraio doveva svolgersi una bella festa per il suo 43esimo compleanno (!) con un party trasmesso in diretta che doveva prendere il via alle 17 e concludersi alle 22.

Era previsto l’intervento al microfono di tutte le voci della Radio, ovvero Maddalena Damini, Ettore Ravelli, Davide Briosi, Carlo Zaniboni, Fabrizio Gorni, Donatella Valgonio, Giorgio Zanetti, Fulvio Marini, Andrea Lombardi, Federica Signorelli, Tony Biemmi, Ruggero Tavelli. Il supporto musicale e tecnico era affidato a Mark Ropes e Marco Gervasio e ai rispettivi team. Non potevano non essere della partita anche i giornalisti sportivi di ‘Linea Diretta’ e delle radiocronache di Brescia Calcio e Germani Basket Brescia.

Sul palco dovevano salire una gran quantità di ospiti, istituzionali, musicali e sportivi e non mancava il rituale taglio della torta.

Tutto inutile, però, perché a impedire tutto è arrivato, ospite stavolta indesiderato, il Coronavirus, che poi ha colpito molto duramente Brescia e ha comunque costretto ad annullare l’evento. Però i 43 anni di (gloriosa) vita restano e Radio Brescia Sette rimane, come di consueto, in vetta alle preferenze degli ascoltatori della città lombarda e della sua provincia.

  • Flash emittenti: Radio Etna Espresso

Fra le emittenti radiofoniche della provincia di Catania, uno spazio di primo piano va sicuramente riservato a Radio Etna Espresso di Acireale, città importante anche per l’intera Sicilia.

Radio Etna Espresso ha una storia di tutto rilievo, che risale addirittura agli anni ’70, come spiega bene l’autopresentazione dell’emittente presente sul suo sito:

“Abbiamo fatto la Radio resistendo ai tempi, sperimentando sulla nostra pelle, dimostrando professionalità e impegno. R.E.E…. nasce nel 1976 ad Acireale in provincia di Catania; inizia lì una fase di ricerca e di studio nel mondo della radiofonia che la porterà ad operare e a farsi apprezzare in tutta la Sicilia orientale (area compresa tra Siracusa e Taormina) e parte della Calabria meridionale.

Abbiamo detto no alle spersonalizzazioni, ai grandi network del Nord pronti a rilevare le nostre frequenze. Abbiamo tenuto alta la bandiera della radiofonia catanese, tutte le Radio nate qualche mese prima di noi non esistono più. L’esigenza di migliorare gli standard qualitativi e la produzione di programmi e servizi giornalistici è stata logica ed inevitabile, rifuggendo però dalla ‘spersonalizzazione’ scelta da altri che nel tempo hanno preferito aderire a syndication nazionali e quant’altro.

Nella sua tipologia R.E.E. ha sempre lavorato, a piccoli passi, in direzione di una crescente professionalità a tutti i livelli, restando fermo il principio di ‘voce territoriale’, sicuro punto di riferimento per svariate esigenze di un pubblico sempre attento e presente”. L’informazione, oltre alla musica e all’intrattenimento, ha uno spazio di primo piano, con varie edizioni del radio giornale e rubriche di informazione specifiche, con collegamenti e servizi.

Mica è finita qui, però, perché, in coerenza con questa impostazione, Radio Etna Espresso è da tempo legata anche al mondo televisivo e all’informazione più generale che riguarda Acireale. Non parliamo di una delle consuete ‘radiovisioni’ ma di un’emittente televisiva vera e propria, che è nata, attraverso varie fasi, diversi anni fa.

È stato infatti nel 2014 che la già esistente Tv locale Canale 9 di Acireale si lega definitivamente (anche nel nome) a Radio Etna Espresso, confluendo nel marchio Etna Channel, che però è conosciuta anche (proprio) come Etna Espresso Channel. E il programma principale della Tv è il ‘Tg Reporter’, Tg di riferimento per l’area acese e l’hinterland jonico-etneo.

Nel luglio 2019 Etna Espresso Channel (115 Lcn) ha poi ampliato la sua copertura televisiva ed è stata aggiunta anche al mux regionale di Teleone.

  • Lutto a Isernia, anche nel mondo della radiofonia

Cordoglio a Isernia, in Molise, dove nei giorni scorsi è scomparso a 83 anni padre Luigi Marro. Il religioso si è spento a San Giovanni Rotondo, dove viveva ormai da parecchio tempo.

Nato a Cervinara nel 1937, padre Luigi era stato Superiore del convento dei Frati Minori Cappuccini e definitore provinciale nel 1973, insegnò inoltre nel liceo classico ‘Fascitelli’. Parroco del ‘Sacro Cuore’, a Isernia, dal 1965 al 1985, aggregò i giovani intorno alla parrocchia.

Ma, per quel che ci riguarda più da vicino, nell’aprile 1977 fu proprio lui a fondare una delle prime Radio private del Molise, Radio Amica, di cui fu direttore e presidente. Nel 1988 però l’emittente si fuse con Radio Tau di Campobasso, dando vita a Radio Tau – La Voce di Padre Pio. Da questa piattaforma sono nate successivamente Teleradio Padre Pio e, infine, Padre Pio Tv.

  • Radio Studio Più anima Fano

Domenica 19 luglio in piazza Costa a Fano i disk-jockey di Radio Studio Più sono stati protagonisti di una serata a tutta musica, che si è svolta dalle 19 30 alle 22 30. Piazza Costa è stata di recente ‘restituita’ alla città marchigiana con una Ztl sperimentale, che consente di organizzare concerti e eventi con grandi artisti e intrattenitori, anche in tempi di Coronavirus.

Le tre ore di musica sono state ovviamente trasmesse in diretta radiofonica dalla notissima emittente dance lombarda. Sul palco centrale c’erano Walter Massa e Matteo Pietrelli.

“Questo evento – ha commentato Federico Arceci, responsabile eventi di Radio Studio Più per Marche ed Emilia-Romagna – servirà di riflesso anche per promuovere l’intero territorio in questa fase di ripresa economica, turistica e culturale. Un altro segnale di vicinanza alla Città della Fortuna dopo il Capodanno in piazza XX Settembre e le dirette dal Carnevale di Fano”.

  • Una Radio Web che… ricorda gli anni ‘70

Fra le Radio Web, ci piace segnalare questa volta la campana Crazy Radio di Morcone (Benevento). È una Radio, come si suol dire, di nuova generazione, ma con lo stile ‘libero’ tipico delle emittenti degli anni ’70.

Crazy Radio nasce ed opera nel territorio sannita e molisano (il cosiddetto Molisannio), con l’obiettivo di coinvolgere gli ascoltatori attraverso programmi di musica e informazione. È infatti una Radio musicale ma, anche qui, con una prerogativa: in ogni format di sua produzione racconta ciò che è accaduto, che accade o che accadrà nel proprio territorio.

Molti gli “speciali” in diretta: eventi culturali, gastronomici, religiosi, sportivi e tutto ciò che lega Crazy Radio appunto al proprio territorio. E in questo senso Crazy Radio, visto che opera nel Web, può rivolgersi facilmente anche a tutti quelli che, originari di questa parte d’Italia, vivono in altre aree del nostro Paese o all’estero, mantenendo così i legami con le proprie radici.

Il claim “Tutti i colori della musica” evoca le svariate ‘varianti musicali’ che trovano ospitalità nella Radio sannita.

  • Un [non]Festival con la collaborazione di Radio Nostalgia

La seconda edizione della manifestazione toscana ‘Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)’, in programma nel mese di settembre a Certaldo e Gambassi Terme, è stata anticipata, dal 23 giugno al prossimo 28 luglio, da “Ci sono sempre parole”, un programma radiofonico del MuDEV (Museo Diffuso Empolese Valdelsa) in 11 puntate, trasmesso su Radio Nostalgia Toscana, con appuntamento bisettimanale il martedì alle 19.00 e la domenica alle 11.00.

Si tratta di trasmissioni di approfondimento, condotte da Andrea Zanetti, che attraverso brevi interviste ad ospiti selezionati approfondisce le tematiche della manifestazione, dalla narrazione orale alla rigenerazione urbana e all’identità territoriale, con uno sguardo rivolto al futuro.

Promossa dall’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa e prodotta dal Sistema museale MuDEV e da YAB Young Artists Bay, la manifestazione si inserisce all’interno di un contesto in cui è considerata fondamentale la partecipazione delle comunità nella ridefinizione della missione culturale del territorio.

L’edizione 2020 sarà realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze, con media partner proprio Radio Nostalgia e Segnonline.

MilleRegioni: le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Appuntamento numero 17 con “MilleRegioni”.

Mauro Roffi ci accompagna in giro per l’Italia, come ogni settimana, a conoscere le novità relative alle “voci del territorio”.

  • I provvedimenti per le emittenti nella versione definitiva del ‘decreto Rilancio’

È stato approvato definitivamente in questi giorni in Parlamento (il lavoro di modifica è stato svolto pressoché completamente dalla Camera, con semplice ratifica del Senato) il famoso provvedimento ‘Rilancio’, con conversione del decreto legge del Governo che doveva essere ‘aprile’ e poi (si ricorderà) era diventato (all’inizio) ‘maggio’, prima di cambiare di nuovo nome e diventare ‘Rilancio’. Il decreto scadeva in queste ore e per approvarlo in tempo è occorsa la fiducia.

Il testo, approvato a Montecitorio e ora definitivo, prevede all’articolo 195 che “al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere il servizio di interesse generale informativo sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini, è stanziato nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico l’importo di 50 milioni di euro per l’anno 2020, che costituisce tetto di spesa, per l’erogazione di un contributo straordinario per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da COVID-19.

Le emittenti radiotelevisive locali beneficiarie si impegnano a trasmettere i messaggi di comunicazione istituzionale relativi all’emergenza sanitaria all’interno dei propri spazi informativi.

Il contributo è erogato secondo i criteri previsti con decreti del Ministro dello sviluppo economico, contenenti le modalità di verifica dell’effettivo adempimento degli oneri informativi, in base alle graduatorie per l’anno 2019 approvate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n.146”.

Una boccata d’ossigeno, dunque, per le Radio e le Tv locali (anche se qualcuno contesta i criteri di distribuzione dei fondi, imperniati sulle graduatorie 2019 di cui sopra), alle prese con una situazione economica molto difficile e con mesi di drastico calo della pubblicità.

  • Finalmente eletti i membri dell’Agcom

Dopo più di un anno di incredibile lunghissima attesa, sono stati eletti dal Parlamento (con votazioni separate fra Camera e Senato) i componenti dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La questione è di importanza fondamentale per il mondo delle Radio, delle Tv e dei media e delle tlc in generale, ma incredibilmente non ha avuto grande risalto, come non aveva colpito più di tanto il fatto che i precedenti componenti dell’Agcom (con in testa il presidente Cardani) fossero stati prima prorogati per qualche mese, costringendoli all’ordinaria amministrazione, poi addirittura per un anno intero.

La situazione era talmente surreale, con membri dell’Authority che volevano dimettersi per l’assurda situazione in cui si erano venuti a trovare, che era occorso un provvedimento legislativo per reintegrarli nei loro poteri, sia pure ‘iperprorogati’.

Ma cosa era dovuta la lunghissima proroga? Coronavirus a parte, solo al fatto che mancava l’accordo politico sui nomi e l’intesa non c’era stata per tanti mesi, fino ai giorni scorsi, quando qualcuno pensava nientemeno che a ulteriori proroghe. I partiti e il Parlamento hanno però avuto un (molto tardivo) soprassalto di dignità e in luglio si è arrivati finalmente alla meta.

Chi sono dunque i quattro nuovi eletti all’Agcom?

Il Senato ha nominato Laura Aria, attuale dirigente Mise e ben nota nell’ambiente Agcom, dove ha lavorato a lungo, e anche fra le Radio e Tv, ‘in quota opposizione’ (Forza Italia per essere precisi), e la docente universitaria romana Elisa Giomi ‘in quota maggioranza’ (Cinquestelle). La Camera ha invece eletto Antonello Giacomelli, deputato Pd (‘per la maggioranza’), nome notissimo nel mondo radio-tv per i trascorsi di sottosegretario alle comunicazioni (all’epoca era considerato renziano, adesso sembra vicino a Franceschini) e, invece ‘in quota opposizione’ (Lega), Enrico Mandelli, anch’esso noto nel mondo televisivo quale dirigente del gruppo 7 Gold.

I rapporti di forza sono dunque in questo momento paritari fra maggioranza e opposizione in Agcom e l’elezione dei quattro membri ha appunto comportato una lunga mediazione politica, anche se nei Cinquestelle non c’è stata unanimità (alla Camera ha ricevuto qualche decina di voti l’ex giornalista Mediaset e attuale parlamentare grillino Emilio Carelli) e Italia Viva si è chiamata fuori.

Lontani invece i tempi della (più teorica che sostanziale, peraltro) scelta basata sui curricula inviati al Parlamento da chi intendeva candidarsi all’Agcom, procedura sostenuta in passato proprio dai Cinquestelle e in realtà almeno parzialmente applicata stavolta per la contemporanea elezione dei componenti del Garante della Privacy; il tutto ha portato infatti, per esempio, all’elezione di un esperto molto noto nell’ambiente come Guido Scorza.

Tutti gli equilibri all’Agcom sono dunque affidati alla scelta del presidente, che non è eletto fra i membri ma con un’ulteriore complessa procedura che vede l’indicazione da parte del Presidente del Consiglio Conte, d’intesa con il Ministro dello Sviluppo Economico, dopo il parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, e alla fine la nomina con decreto del Presidente della Repubblica Mattarella. Al momento in cui scriviamo le maggiori chances sembra averle Giacomo Lasorella, vicesegretario generale della Camera e fratello della nota giornalista televisiva Carmen. Ma non sono esclusi altri nomi.

  • Partono i drive-in ma con il sostegno delle Radio

Ha fatto molto parlare l’attesa apertura, il 9 luglio scorso, dalle parti di Ostia, di quello che è considerato il primo effettivo drive-in italiano post-Covid. Questo tipo di iniziativa, alternativa singolare (dato che si tratta di tornare indietro nel tempo, per noi italiani che abbiamo più che altro visto questo ‘tipo di cinema’ nei telefilm americani di qualche decennio fa) e prettamente estiva alla sala, è stato adottato, in realtà, in diverse parti d’Italia (non a Bologna dove piazza Maggiore è rimasta anche quest’anno ‘la più bella sala’ disponibile in Italia, e non solo) ma la struttura romana è considerata particolarmente significativa.

L’iniziativa, fortemente voluta dal ‘patron’ Giuseppe Ciotoli, non ha però riscosso uguale apprezzamento dalle case di distribuzione (un po’ in confusione con l’uscita dei film, fra la stasi stagionale, la tentazione del Web e un’apertura delle sale che è rimasta più che altro sulla carta), sicché i film già realizzati e con uscita prevista originariamente nel periodo tra marzo a maggio non sono stati ceduti per la proiezione al drive-in.

Le proiezioni a Ostia iniziano alle 21,30, ma quel che ci interessa di più è che l’audio del film viene trasmesso per gli spettatori in auto su una frequenza radiofonica capitolina, quella di Radio Mambo 106.900. Una situazione inedita, che va assolutamente segnalata, e che fa venire in mente, un po’ alla lontana, l’iniziativa di Radio Rai (OM) con l’audio dei programmi di Rai1 in Tv.

Venti film sono stati selezionati, tra i titoli più recenti, da gustare dall’abitacolo della propria auto, anche nel caso del drive-in di Bergamo (città particolarmente colpita dalla pandemia, come noto), in piazzale Celadina, che andrà avanti fino all’8 agosto.

Anche qui proiezioni dalle 21.30. L’evento bergamasco è stato creato dalla società Sbam, con il supporto di Seat Italia e la collaborazione tecnica del locale cinema Capitol, ma anche – e ci risiamo – di Radio Number One.

  • Come sarà la Radio del Festivaletteratura di Mantova

Abbiamo già dato notizia su questo periodico della decisione del Festivaletteratura di Mantova, celebre manifestazione culturale che purtroppo ha perso di recente il suo creatore, il libraio Luca Nicolini, di inaugurare quest’anno, in un’edizione che si terrà, nonostante tutto, a settembre, una vera e propria ‘Radio temporanea’, che documenti la ricchissima serie di incontri che caratterizza ogni annata dell’iniziativa.

A completare le notizie su questa pregevole novità, ecco di seguito un articolo sul tema dell’amico e collega Claudio Gatti di Mantova.

Costretta dall’emergenza Covid-19 a fare i conti con l’inevitabile distanziamento sociale, la ventiquattresima edizione del Festivaletteratura di Mantova, in programma dal 9 al 13 settembre prossimi, rivoluzionerà la propria ultraventennale formula rifugiandosi sul web. Accanto ad alcuni (pochi) eventi dal vivo, infatti, quest’anno vi saranno moltissimi appuntamenti in streaming e, novità assoluta, una Web-Radio tematica.

Per risolvere il problema delle trasferte di molti autori, disincentivati a viaggiare causa pandemia, gli organizzatori hanno pensato di creare “Radio Festivaletteratura”, una vera e propria “temporary station” che diffonderà, limitatamente ai 5 giorni della kermesse, un palinsesto originale completo che coprirà l’intero arco delle 24 ore. Complessivamente Radio Festivaletteratura offrirà 55 ore di produzioni originali in diretta (tre edizioni di un giornale-radio quotidiano e dodici diversi programmi, dalle 10 alle 21, replicati a rullo nelle successive ore in differita) a cui parteciperanno, collegati, più di 70 ospiti dall’Italia e dal mondo.

Sintonizzandosi sulla Web Radio del festival mantovano si potranno ascoltare interviste, disfide letterarie, divagazioni ludico-filosofiche, letture di classici, interazioni con l’arte, e molto altro ancora, il tutto moderato dai giovani speaker che lavoreranno in redazione.

Quasi ogni giorno vi sarà, poi, un collegamento con Radio Tunisi (la capitale nordafricana, quest’anno, è stata scelta dal Festival quale “città dei libri”) durante il quale il conduttore Luca Scarlini guiderà gli ascoltatori alla scoperta della metropoli tunisina e della sua cultura.

Spulciando fra i programmi che si preannunciano più intriganti vorremmo, fin d’ora, segnalare “La mezz’ora del delitto”, durante la quale Marco Malvaldi (autore di numerosi racconti gialli da cui è anche stata tratta la fortunata serie di Sky “I delitti del Bar Lume”) e Davide Ruffinengo convocheranno, in qualità di testimoni, alcune tra le più originali gialliste italiane.

Ci sarà poi, fra l’altro “Cabaret Letterario”, in cui alcuni autori italiani dovranno rispondere ad un questionario, e, sempre a proposito di Covid, “Sintomatiche Parole”, trasmissione che metterà sotto la lente di un vocabolario i termini più usurati durante questa pandemia.

Radio Festivaletteratura non sarà, però, soltanto una Radio di parole: ogni giorno la programmazione ospiterà uno spazio interamente dedicato alla musica e intitolato “Bonus Track”. Per sintonizzarsi sulla Radio del Festival basterà semplicemente collegarsi al sito temporaneo 2020.festivaletteratura.it, che verrà attivato dopo Ferragosto e andrà off line al termine della manifestazione, da dove sarà anche possibile scaricare i podcast dei singoli programmi (Claudio Gatti).

  • La storia delle radiocronache dell’Empoli calcio

Questo strano mese di luglio è caratterizzato per la prima volta per le Radio locali da una gran quantità di partite di calcio, che naturalmente implicano per le emittenti un grande impegno in termini di radiocronache (quando si possiedono i diritti) e in ogni caso di trasmissioni ‘dedicate’ di ogni tipo e genere.

In questo clima di grande fervore sportivo abbiamo scelto per evocare con un esempio quello che è a tutti gli effetti un ‘piccolo grande mondo’, con tanta storia ormai alle spalle, di dare conto di una ‘storia delle radiocronache dell’Empoli calcio’ pubblicata dal sito pianetaempoli.it, a cura di Fabrizio Fioravanti. Eccola, quasi integralmente, qui di seguito:

“A metà degli anni ’70 l’informazione inizia a moltiplicare la sua offerta e lo fa con un mezzo che non ti aspetti e che sembrava messo in naftalina dall’avvento della Tv nel 1954: la Radio…

Fu un’esplosione di Radio private in tutto il territorio nazionale. Empoli non fu da meno e, con la nascita delle Radio, cominciò anche il racconto dell’Empoli FC via etere.

Va tuttavia ricordato che la prima voce radiofonica che informava sulle vicende dell’Empoli FC (anche se non solo di quello) con una certa continuità fu quella di Alfredo Vezzi, storico corrispondente del Gazzettino Toscano.

Ma, come detto nella seconda metà degli anni ‘70 inizia l’era delle Radio e delle Tv locali. E, per quanto riguarda Empoli, inizia con Radio Empoli International (poi Radio Play) e con le voci di Gianni Assirelli e di Marco Vezzi. Saranno proprio loro due a mandare in onda la prima radiocronaca nella storia dell’Empoli: Empoli – Salernitana, Campionato Sere C, 1 ottobre 1978. Di Radio Play anche la prima trasmissione radiofonica sull’Empoli, “91° minuto”, in studio Assirelli, Mario Lelli e Andrea Callo. A seguire, negli anni, “Radio Azzurra”, sempre con Assirelli, coadiuvato questa volta da Enrico Piccioni.

Un mese più tardi la radiocronaca cambia radio e voce: si passa a Radio 5, poi Radio Radio, ed alla voce di Roberto Taddeini.

Nel settembre 1979 inizia le trasmissioni ad Empoli Radiofatamorgana. Un gruppo di amici, attivi nella vita politica e culturale empolese, fondano la Radio e si collocano, per le prime trasmissioni, al primo piano della Casa del Popolo di Pozzale. La Radio si occupa di attualità, di cultura e di musica ma inizia anche ad occuparsi di calcio e, dal 1980, inizia a trasmettere le prime cronache delle gare degli azzurri. Le prime voci sono quelle di Riccardo Fattori e di Alessandro Naldi ma sarà soprattutto nel 1982 che inizierà a collaborare con la Radio un giornalista che racconterà per oltre un ventennio le partite dell’Empoli, fino al termine della stagione 2003/2004: Roberto Felici.

Felici avrà un modo personale e definito di fare le radiocronache tanto che riuscirà a creare uno stile ed una identità per sé e per la stessa Radio che è rimasto nella memoria collettiva dei tifosi azzurro. A lui si alternerà talvolta Carlo Paci.

Una delle trasmissioni storiche della radio, condotta dallo stesso Felici, è stata “Tuttazzurro”, in onda il tardo pomeriggio del venerdì. Molti sono stati negli anni coloro che hanno dato la loro voce alle trasmissioni sportive della Radio, oltre ai nomi già citati: da Michele Haimovici a Nico Raffi, a Gabriele Guastella (che si occupava del settore giovanile), a Mario Moscadelli, a Loredano Scardigli (memorabili i suoi dopo gara, le sue interviste) e anche Fabrizio Fioravanti (proprio lui!; N.d.R.). Tra le voci ci piace ricordare quella che si sentiva ad ogni gara dell’Empoli dalla regia e che poi avrebbe prestato la sua appassionata e competente opera di tecnico anche ad altre esperienze: quella di Alvaro Maltinti, prematuramente scomparso. Nell’estate del 2004 la Radio chiude, dopo venticinque anni.

Nel 1991 aveva acceso le luci un’altra radio ad Empoli, molto simile a Radiofatamorgana anche se con una vocazione più votata all’intrattenimento: Radio Lady. Anche questa radio inizia il suo racconto dell’Empoli e lo fa a partire dal Campionato 1998/99 con le prime radiocronache di Andrea Callo e Gianni Assirelli. Negli anni seguenti ci saranno quelle di Roberto Felici (chiusa l’esperienza con Radiofatamorgana), di Carlo Paci, di Gabriele Guastella, ed oggi con Tommaso Carmignani. Radio Lady è già da qualche anno la Radio ufficiale dell’Empoli FC: ogni gara degli azzurri è preceduta da un pre-gara, seguono la radiocronaca dell’incontro e le interviste post-gara. Il giovedì pomeriggio va in onda sulle frequenze di Radio Lady “Incontro Azzurro”, iniziata nei primissimi anni 2000 da Giacomo Cioni e ora condotta da Tommaso Carmignani che si avvale anche della collaborazione di Alessandro Marmugi.

Nel 1996/97 arrivano anche le radiocronache di Alessandro Marinai su Radio 66. Nel 2003/2004 arriva Radiobruno, con i collegamenti di Guglielmo Funel e le radiocronache di Gabriele Guastella”.

  • Una chiacchierata con Luciano La Mantia di Radio Luna Carbonia

Ho ricevuto dagli amici Pierpaolo e Giuseppe Podda un articolo che documenta una loro breve chiacchierata con l’editore di Radio Luna Carbonia Luciano La Mantia, che ha raccontato in breve quello che la sua stazione radiofonica sta affrontando dopo il lockdown. Ecco qui di seguito l’intervista in questione.

Luciano, come stai affrontando questo periodo post lockdown con la tua emittente?

Abbiamo ripreso a lavorare tutti all’interno della Radio, mentre, se ben ricordate, in precedenza vi dissi che stavo utilizzano lo smart working…

Dunque, tutto sembra essere tornato alla “normalità”?

Noi non abbiamo mai spento e, seppure da solo, ho continuato a mandare avanti l’emittente; ora col rientro di tutti gli speaker, abbiamo ripreso la normale attività.

Hai pensato a qualcosa di nuovo per questa, diciamo così, ripartenza o la programmazione non ha subito grossi cambiamenti?

Sostanzialmente tutto è rimasto invariato rispetto al passato, anche se debbo dirvi che alcune volte facciamo dei programmi dal nostro stabilimento balneare. Ma si tratta più che altro di avvenimenti sporadici, perchè tutta la programmazione, in sostanza, viene fatta in sede.

Hai avuto, o hai, in questo momento qualche aiuto finanziario o di altro genere per affrontare questa crisi?

Al momento non abbiamo ricevuto nulla. Ma la Regione dovrebbe darci una mano sotto forma di pubblicità. Ripeto, per il momento comunque non abbiamo visto nulla e continuiamo a combattere da soli, perché anche la pubblicità, data la grave crisi in atto, è quella che è… (Pierpaolo e Giuseppe Podda)

  • La Regione Sardegna sosterrà ancora la produzione in ‘limba’

Nuovo finanziamento da parte della Regione Sardegna alle emittenti televisive e radiofoniche che trasmettono nelle lingue ‘minoritarie’.

L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali e Informazione Andrea Biancareddu ha previsto così la concessione di contributi finalizzati al sostegno della lingua sarda, del catalano di Alghero, del sassarese, del gallurese e del tabarchino, per la pubblicazione di articoli in quotidiani, periodici e testate giornalistiche on line, la produzione, distribuzione e diffusione di opere editoriali in formato cartaceo o multimediale e soprattutto – per quel che ci riguarda più da vicino – la produzione di programmi televisivi o radiofonici trasmessi con ogni mezzo di diffusione. Sostenuta anche la produzione di strumenti informatici, software o applicazioni utili ad assicurare la fruibilità e la diffusione, anche attraverso il web, delle diverse forme di ‘limba’.

Lo stanziamento complessivo è di 2 milioni e 131 mila euro, di cui 1 milione 131 mila euro nel 2020 e 1 milione nel 2021.

Mezzo milione di euro è destinato, in specifico, a quotidiani, periodici e testate giornalistiche on line. Per la produzione di programmi televisivi o radiofonici sono stanziati invece 1 milione 131 mila euro, mentre altri 100 mila euro andranno a sostegno delle emittenti televisive e radiofoniche che trasmettono esclusivamente nelle lingue minoritarie.

La Deliberazione è stata ora inviata al Consiglio Regionale della Sardegna per l’acquisizione del parere della competente Commissione.

  • Focus emittenti: RLB di Cosenza

Fra le emittenti calabresi, ci piace segnalare questa volta la nota RLB di Roges, vicino Cosenza, una stazione storica, tra le prime nate in Italia (addirittura nel 1976). Era sorta ed è vissuta a lungo come Radio Libera Bisignano e si è collocata, praticamente da subito, ai primi posti nella classifica delle Radio più ascoltate in Calabria.

Vediamo, per capire il tipo di emittente di cui parliamo, come si autopresenta RLB sul suo sito, illustrando la sua più recente ‘evoluzione’, quella di ‘RLB Radioattiva’:
“I radiofonici sanno che la Radio è femmina, e come una bella donna ha bisogno di abiti nuovi e di vestirsi di primavera, per piacere, per piacersi. Radio Libera Bisignano diventa così RLB Radioattiva, una Radio con nuove acconciature, nuovi colori, ma un’anima salda.
RLB Radioattiva è una Radio che vive e crede nella musica, per entrare nella vita della gente, per scandirne i momenti più belli e per regalare allegria quando un ascoltatore è in riserva.

La gente ascolta la musica e RLB Radioattiva ascolta la gente. Trasmette on air ed in streaming ma scende anche nelle piazze e con i suoi progetti itineranti, i tour, racconta la terra in cui vive, le sue potenzialità, dà voce ai talenti, puntando il faro su quelle bellezze che meritano di essere raccontate.

Il suo format, capace di attrarre un’ampia utenza, è rivolto essenzialmente al target giovane, mettendo d’accordo genitori e figli.

Punto di forza, l’offerta varia di trasmissioni che, rigorosamente in diretta dalle 7:30 del mattino fino alle 21:00, offrono, oltre ad un’accurata selezione musicale, un’informazione sempre dinamica, attenta al locale ed al nazionale, e anche un ventaglio di trasmissioni interattive, giochi e programmi di servizio”.

Il direttore (e speaker) è Simona Gambaro e a sua volta si autopresenta così:
“Il giornalismo? il mio sogno sin da bambina. Una strada lunga e tortuosa ma con sacrificio e abnegazione, la mia voglia di informare ed essere informata si è trasformata in realtà, grazie alla passione e all’amore che mi lega a questo lavoro. Sono perennemente a caccia di notizie: le inseguo, le fiuto e le racconto. Dalla carta stampata al Web journalism, fino alla Radio. Lo so, non mi faccio mancare nulla, ma sono innamorata del mio lavoro e uso tutti i mezzi per comunicare, dal polveroso block notes ai moderni smartphone.

Un amore che è cresciuto nel tempo così come il desiderio di dar voce alle notizie e raccontarle accompagnando chi ascolta RLB Radioattiva, dal risveglio al caffè, dal traffico della città fino al posto di lavoro. Convinta che la vita sia ogni giorno nuova e variegata e capace di suggerire fatti, storie e vicende, da quelle drammatiche a quelle romantiche e appassionanti, mi piace pensare che ogni giorno posso raccontare cosa cambia, cosa è accaduto e cosa potrebbe succedere: il tutto con determinazione, professionalità e tanto entusiasmo”.

Mauro Roffi

MilleRegioni: le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Appuntamento numero 16 con “MilleRegioni”.

Mauro Roffi ci accompagna in giro per l’Italia, come ogni settimana, a conoscere le novità relative alle “voci del territorio”.

  • Nuove interviste e testimonianze sulla Radio in smartworking

Secondo articolo di Alessandra Paparelli sul periodico del Lazio dentromagazine.com sul mondo della Radio e dei suoi speaker in questo particolare periodo legato alla pandemia e alle sue pesanti conseguenze su tutti i settori della società.

Come abbiamo già riferito in una delle scorse puntate di questa rubrica, l’inchiesta di Alessandra già nella prima puntata aveva riferito con cura e attenzione le dichiarazioni di alcuni speaker e ‘addetti ai lavori’ del mondo della Radio, soprattutto con riferimento a Roma ma anche ad altre città.

La seconda puntata della serie ha ospitato – va detto subito – anche le considerazioni sul ruolo della Radio e dei suoi speaker in tempi di Coronavirus del direttore di questo periodico Nicola Franceschini ma con lui sono state riportate le opinioni anche di Vanni Maddalon, una delle voci storiche dell’etere romano (speaker e conduttore per 14 anni a Radio Spazio Aperto, successivamente a Erre2, Radio Kaos Italy, Radio Città Aperta e Radio Italia Anni 60 Roma), Claudia McDowell, speaker e conduttrice radiofonica con all’attivo molti anni a Radio Rock, Radio Popolare Roma, Radio Città Aperta e ora nella squadra di Radio Elettrica, oltre che cantante, e infine Maurizio Guccini, speaker e conduttore a Radio Kaos Italy, Radio Everywhere e Radio Italia Anni 60 Roma, oltre che musicista/bassista.

Per Vanni Maddalon, “lo smartworking ha cambiato in modo radicale le nostre abitudini, in ogni campo e in ogni settore…

Nel mondo radiofonico lo smartworking ha stravolto tutto; i grandi network stanno reggendo meglio la crisi, mentre le Radio locali/regionali sono andate in sofferenza per il crollo pubblicitario. In piena emergenza Covid le Radio hanno potenziato l’informazione, raccolto fondi, svolto un ruolo sociale importante ma gli aiuti dal Governo sono in ritardo e due Radio su tre chiedono fondi e sostegni, il calo della pubblicità è drammatico con il conseguente taglio dei collaboratori in tutta Italia o la cassa integrazione.

Programmi che si reggevano con le ospitate di personaggi noti e popolari hanno avuto uno stop, riconvertendo le trasmissioni da casa, per chi ha potuto. Ovviamente la presenza degli ospiti stessi in studio è molto diversa, rispetto alla telefonica.

A mio avviso, non tutti i programmi possono andare in modalità smartworking… La ‘mia radio notte’ sì, essendo un format notturno che ricorda molto da vicino il famoso film di Oliver Stone ‘Talk Radio -Voci nella notte’, al quale dal 1998 mi ero ispirato creando la trasmissione a Radio Spazio Aperto.

(Invece), parlando di calcio e sport in generale, il format che ho condotto per quasi 20 anni ‘Studio/Stadio’, non potrebbe essere trasmesso da casa, a mio avviso. Non c’erano ieri e non ci sarebbero oggi le condizioni. Vorrei aggiungere che non tutti possono permettersi uno studio da casa…

E poi c’è l’aspetto emozionale: la Radio è magia e la magia della Radio appartiene allo studio, alla struttura, con un fonico-regista che ti cura, ti segue. La Radio è un’atmosfera particolare data dalla presenza in studio, dall’ambiente stesso…

Nei territori martoriati dal Coronavirus, pensiamo alla Lombardia, al Piemonte e al Veneto ma anche l’Emilia Romagna, la Radio ha svolto una vera funzione sia di servizio e utilità che di compagnia e intrattenimento…

Nelle zone martoriate dal virus con centinaia di morti al giorno, non si sarebbe potuto fare solo musica e leggerezza, non sarebbe stato giusto, era doverosa l’informazione. Mi rendo però conto, ora che la situazione sta migliorando e stiamo tornando a una sorta di “normalità”, che la gente ha bisogno anche della ‘sana leggerezza’ e quindi di equilibrio: una sana commistione tra informazione, musica e intrattenimento, divertimento”.

Claudia McDowell, invece, pensa “al ruolo significativo della Radio, di cui mi sono innamorata nel 1992, alla forza del suo messaggio che ha come destinatari non ascoltatori passivi ma attivi e nello stesso momento non è una presenza invasiva: è una compagna di vita che entra in punta di piedi nelle nostre giornate, arricchendole. Credo che un Paese moderno, che abbia a cuore il cibo per l’anima dei suoi abitanti, debba fare uno sforzo in più nei confronti della Cultura”.

Quanto allo smartworking, “si può trasmettere da casa, sempre che si abbia la possibilità di attrezzarsi dal punto di vista tecnico. Durante la quarantena, per esempio, noi di Radio Elettrica abbiamo proposto tramite una app per teleconferenze una serie di appuntamenti a più voci (e volti) durante i quali abbiamo sviscerato svariati argomenti di discussione, dall’economia alle uscite discografiche e letterarie. È stata una bella esperienza, anche ben accolta, ma non posso negare che il desiderio di tornare in diretta in studio non si è spento neanche per un attimo”.

Infatti, per esempio, è stimolante e insostituibile “avere degli ospiti in studio, possibilità alla quale abbiamo momentaneamente rinunciato per questioni di sicurezza. È vero che un ospite lo si può raggiungere telefonicamente, ed è ciò che stiamo facendo, ma averlo di fronte fisicamente, potersi capire con uno sguardo ed interagire per dare una maggiore spontaneità e fluidità al suo intervento, è senza dubbio tutt’altra cosa”.

Infine Maurizio Guccini, secondo il quale “per la Radio non è stato semplice, pochi hanno avuto il privilegio di poter condurre da casa, sia per la strumentazione sia per le conoscenze che bisogna avere. Io avrei comunque preferito recarmi in studio, anche perché il binomio speaker/fonico è fondamentale e da casa non sarebbe stato possibile”.

“Appena scattato il lockdown – ha continuato Guccini – tutte le Radio si sono poste l’interrogativo, a seconda della sensibilità e sicurezza di ognuno, se fosse il caso di andare in onda o meno… È successo anche a Radio Italia Anni 60 Roma. Molti, legittimamente, hanno pensato fosse importante stare a casa. Con tutte le prevenzioni e le difese anti-Covid previste, personalmente ho deciso di trasmettere. Innanzitutto perché in un momento così tragico ho ritenuto potesse essere uno strumento per veicolare emozioni, come solo la musica sa fare, e tranquillità, quasi una piccola oasi di normalità in uno scenario impensabile. E poi perché quei giorni saranno ricordati e raccontati in futuro…

In Radio eravamo solamente io e il fonico, Gabriel Morgia. Quando uscivamo, ci veniva da parlare sottovoce, come se fosse vietato anche quello. C’è stato anche un episodio molto simpatico, in una delle innumerevoli volte che sono stato fermato per l’autocertificazione, alcuni vigili della Polizia Locale di Roma Capitale hanno riconosciuto la mia voce!”.

E per chiudere davvero, un’opinione su I LOVE MY RADIO: “Quando varie realtà che sono in competizione lavorano ad un’iniziativa che unisce il comparto, è sempre lodevole. Fondamentalmente spero che aiuti tante persone a scoprire il grande patrimonio musicale del passato che abbiamo. Conoscendo quello, si capisce e si gusta meglio il presente”.

  • Focus emittenti: Radio Arenzano

Radio Arenzano è un’emittente della provincia di Genova nata nel 1977 e che è stata attiva in Fm fino al 1988. Nei primi anni di attività la Radio ottenne significativi risultati di ascolto nella riviera genovese di Ponente, ma poi gli speaker più bravi vennero ingaggiati da emittenti più importanti e in mancanza di ricambio la Radio cessò le trasmissioni, appunto nel 1988.

Ma ecco che nel 2012, 24 anni dopo, Antonio Vallarino, che da giovanissimo fece parte di questa prima avventura radiofonica, ha voluto riportare in vita il progetto grazie a internet. E la nuova Radio Arenzano ha oggi di nuovo un buon seguito sul territorio locale.
In questo periodo estivo, in specifico, come ci informa lo stesso Vallarino (direttore artistico di Radio Arenzano), la programmazione prevede informazione locale, agenda eventi e altre rubriche informative molto frequenti e poi interviste ad artisti emergenti e non solo e a rappresentanti delle istituzioni locali e delle varie associazioni presenti sul territorio.

La programmazione musicale prevede naturalmente anche trasmissioni in diretta e comprende classici e successi dagli anni ‘60 ad oggi; vengono inseriti a rotazione, come accennavamo, anche artisti emergenti o delle etichette indipendenti.

Il claim è ‘Tutti i Colori della Musica’.

Lo staff di Radio Arenzano è composto da Antonio Vallarino, Pino Lento, Ricky Vallarino, Andrea Piattino, Luca Rozza Bestetti, Riccardo Zunino, Max Delfino, Marina Piccardo, Lele delle Scimmie.

Radio Arenzano è inoltre un’associazione culturale, la presidente è Cinzia Ruscelli.

L’emittente è infine presente sull’applicazione FM-world, legata a questo periodico.

  • Focus emittenti: Rvl La Radio

Il periodico verbanonews.it ha pubblicato un interessante articolo che fa il punto sulla attivissima emittente locale piemontese Rvl di Verbania e, in specifico, ricorda anche i trent’anni di radiofonia del suo direttore Piero Pratesi.

Eccone una parte significativa:

“Il suono inimitabile del vinile e i brani che hanno segnato un’epoca. Piero Pratesi riparte dalla grande musica ’70 e ’80 per far rivivere agli ascoltatori di Rvl La Radio i ricordi dei loro ‘migliori anni’ e farli ballare su ritmi evergreen. ‘Per i miei primi trent’anni di radio – spiega – sono voluto tornare alla musica delle origini, con un programma rigorosamente suonato in vinile, con i dischi della mia collezione, e con serate live, sempre con il giradischi’.

Una tappa importante per Pratesi che della sua grande passione per la musica, la Radio, e la comunicazione ha fatto una professione. ‘Ero ventenne e stavo per sostenere l’esame di maturità quando ho incontrato Mauro Brizio al Music Club di Verbania che vedendomi acquistare dischi mi ha proposto di provare a trasmettere per Rvl’. Da lì non ha più smesso, fino ad assumere la guida dell’emittente verbanese nel 2005.

‘La sfida è quella di offrire al Verbano Cusio Ossola, ma anche a parte delle province di Varese e Novara, una Radio che possa offrire l’informazione locale, tenere aggiornati su tutto quello che accade in zona, ma anche uno stile moderno, veloce, attuale’ – spiega Pratesi. Insomma, parlare all’ambito locale con la voce di un network. ‘Ci avvaliamo di speaker e giornalisti professionisti e della preziosa consulenza di Alfredo Porcaro per essere sempre al passo con i tempi’…

La Radio ha dimostrato di poter sopravvivere all’arrivo della Tv ed è ancora uno dei mezzi di comunicazione preferiti dalla gente: ‘Ce ne siamo resi conto in particolare modo durante l’emergenza Covid. Abbiamo continuato a lavorare costantemente per informare le persone su quello che stava succedendo. Siamo rimasti stupiti da quante persone ci hanno scritto per avere informazioni, per chiedere chiarimenti. Segno che di noi si fidano e che ci sentono vicini. Peccato che molto spesso dalle istituzioni questo nostro ruolo non venga tenuto in considerazione’.

La prossima sfida per il futuro sarà ‘portare la Radio nelle piazze come in tante zone di Italia fanno già da tempo e coinvolgere amministratori, commercianti e gente comune perché la Radio è musica e musica è sinonimo di festa’”.

  • Tv Yes a una buona numerazione nel Lazio

Ancora movimenti per quel che riguarda Tv Yes, la ‘versione televisiva’ della romana Radio Yes, di cui abbiamo parlato più volte nei mesi scorsi su questo periodico.

Come informa l’italiaindigitale.it, nel mux Roma Uno c’è stato un “cambio di numerazione automatica per Tv Yes, che ha abbandonato la Lcn 298 per passare al numero 118. Il logo di rete è stato (poi) modificato: il simbolo della cuffia è passato da blu a rosso, mentre nella parte sottostante al posto della scritta ‘Lazio’ è riportata la dicitura ‘Italia’”.

Peraltro “Tv Yes Italia in alcuni orari trasmette la programmazione televisiva (a carattere sportivo; N.d.R.) di Tmw Radio”.

Che Tv Yes abbia qualche ambizione nazionale è dimostrato anche dal fatto che l’emittente ha fatto la sua comparsa (per ora non a carattere continuativo) anche sul satellite e sugli ‘altri canali’ di Sky, alla numerazione 839 (Veneto Link).

  • I 13 anni di Radiobari

Radiobari compie in questi giorni 13 anni. L’emittente del capoluogo pugliese è nata nel 2007 da un’idea di Maddalena Mazzitelli e Pasquale 33 – al timone di Radiobari per ben 11 anni – ed ha la singolare caratteristica di essere sorta quale ‘appendice radiofonica’ della notissima e preesistente Telebari, che ad aprile ha spento invece ben 47 candeline.

Radiobari diventa ora più grande e festeggia, “guardando al futuro con un entusiasmo sempre maggiore e tanta voglia di fare”. L’emittente è anche la Radio ufficiale della SSC Bari e trasmetterà in esclusiva le radiocronache dei match della squadra di Luigi De Laurentiis, impegnata nei playoff di LegaPro per centrare il sogno della serie B.

Dal capoluogo pugliese precisano poi quanto segue: “Reso sempre più corposo nel corso del tempo, il palinsesto di Radiobari, oggi, propone ancora il caposaldo del ‘B&TheGang’, programma radio-televisivo ideato da Enzo Tamborra che ogni mattina, da 13 anni a questa parte, dà il buongiorno alla città. Un programma che nell’ultimo anno si è arricchito con la presenza di Alessio Giannone, alias Pinuccio, in conduzione ogni lunedì mattina con il direttore responsabile di Telebari, Maddalena Mazzitelli. Musica, informazione e vicinanza ai colori biancorossi della squadra della nostra città con uno spazio giornaliero dedicato proprio alla SSC Bari”.

Inoltre, “la partnership con la SSC Bari, da ormai due stagioni a questa parte, ha portato sulle frequenze di Radiobari anche la trasmissione ‘Radiobari.Gol’, uno spazio pensato tra pallone e musica che, una volta a settimana, ha catapultato negli studi con Barbara Cirillo i protagonisti della squadra.

Grande successo, negli ultimi tre anni, ha (poi) fatto registrare ‘Il Ciardatano’, programma condotto da Renato Ciardo che ha portato nelle radio dei baresi voci del calibro di Jerry Calà e centinaia di ospiti illustri. Piacevole sorpresa degli ultimi 24 mesi, invece, sono stati i ragazzi di ‘WilVa’, Wiliam Volpicella e Valentina Gadaleta, che, con due diversi programmi, hanno dato a Radiobari brio e argomenti nuovi, inerenti anche – ma non solo – la vita di coppia. Entrambe le produzioni sono state ideate da Silvia De Sandi”.

  • Bologna: l’edizione estiva di ‘Liberi dentro’ su Radio Città Fujiko

È partita l’edizione estiva di ‘Liberi dentro – Eduradio’, programma radiofonico di didattica, cultura e informazione rivolto ai detenuti del carcere Dozza di Bologna, ma anche alla cittadinanza. La trasmissione, di cui abbiamo già parlato in questa rubrica, andrà in onda fino al 18 settembre, ogni week-end (sabato alle 11 e domenica alle 18) sempre sulla bolognese Radio Città Fujiko (103.1 MHz).

Fra gli argomenti trattati, ci sono letteratura, galateo e lingua araba, ma anche cinema, arti, spettacolo e consigli di lettura. Tra le novità, anche il ‘radiodramma’, a cura de ‘I teatri del sacro’, che racconteranno della rassegna biennale dedicata a scena e spiritualità.

Iniziato lo scorso aprile in piena emergenza coronavirus, il progetto di una ‘radio carcere’ (chiamata così dagli stessi detenuti) è nato dal desiderio di non interrompere il servizio culturale, educativo e di assistenza spirituale portato avanti in questi anni da diverse realtà bolognesi che operano in carcere.

Durante il lockdown, quindi, il programma ha raccolto le voci degli insegnanti carcerari (Cpia metropolitano di Bologna), delle associazioni di volontariato, dei garanti dei diritti delle persone private della libertà personale e di diversi rappresentanti religiosi. Ora la trasmissione ha attirato l’attenzione anche di altri istituti penitenziari regionali.

  • Veneto: la promozione delle Dolomiti sulle Radio locali

La montagna bellunese si promuove in Radio, grazie a un messaggio promozionale lanciato dalla Provincia e dalla Dmo Dolomiti. L’obiettivo è duplice: informare i turisti che le località del Bellunese sono aperte, accoglienti e pronte a ricevere gli ospiti in totale sicurezza e inoltre spingere sul turismo di prossimità, dato come vincente nell’estate ancora condizionata dal Coronavirus.

«Vogliamo trasmettere appartenenza territoriale e orgoglio per la nostra terra, che è tra le più belle al mondo – commenta il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin – . È per questo che abbiamo scelto di spingere su una promozione veneta, ma anche locale, bellunese, finanziata dal Fondo Comuni di confine, all’interno del progetto ‘Vivere le Dolomiti’, per un investimento di 20mila euro».

Le Radio scelte per il messaggio promozionale, infatti, sono per la maggior parte della provincia di Belluno (Radio Club 103, Radio Cortina, Radio Belluno, Radio Piave, Radio Abm Bellunesi nel Mondo e Radiopiù); in aggiunta c’è un’emittente dalla più vasta diffusione, Radio Piterpan.

In un minuto, viene trasmessa l’emozione delle Dolomiti e la certezza di un ambiente salubre e sicuro. «Le Dolomiti disegnano l’orizzonte dei nostri sogni. E quest’estate i sogni sono davvero possibili – recita il messaggio promozionale radiofonico di cui sopra – . I nostri ristoranti, i rifugi, gli alberghi sono pronti più che mai a donare pace, bellezza, storia e natura in totale sicurezza».

Mauro Roffi

MilleRegioni: le voci del territorio

Quindicesimo appuntamento con “MilleRegioni” su FM-world.

Mauro Roffi ci propone le ultime novità territoriali, con qualche riferimento nazionale.

  • Radio Capital: la fine di un ciclo

Come scrivevamo su questo periodico nei giorni scorsi, Radio Capital – emittente nazionale importante del gruppo Gedi – sembra proprio prepararsi ad un nuovo ciclo della sua complicata e decisamente alterna vita. Non si è fatto in tempo ad abituarsi alla nuova veste della Radio, con decisa prevalenza dell’informazione e qualche velleità di fare concorrenza al modello di ‘stazione parlata’ per eccellenza, quello di Radio 24, che adesso tutto (o almeno parecchio) dovrebbe cambiare in autunno, con il ritorno di Linus al timone dell’emittente.

A determinare la nuova svolta nella vita di Radio Capital è stato, evidentemente, il nuovo assetto proprietario del gruppo Gedi, che ha visto il gruppo Fca (per capirci) impadronirsi della quota di maggioranza (in ulteriore forte rafforzamento in questi giorni con l’Opa in corso) attraverso Exor, che l’ha acquisita da Marco e Rodolfo De Benedetti, mentre il padre Carlo, che inutilmente aveva cercato di rientrare nella proprietà, darà ora vita al quotidiano ‘Domani’.

Fra le prime decisioni della nuova proprietà di Gedi c’è stato, alcune settimane fa, il repentino passaggio di Massimo Giannini dalla direzione di Radio Capital alla direzione di ‘La Stampa’ (Giannini ufficialmente ha lasciato Capital il 30 giugno ma già da settimane non era più nella redazione di via Cristoforo Colombo a Roma).

Dal momento del nuovo incarico a Giannini e del ricorso a Linus per progettare il nuovo corso dell’emittente le cose si sono mosse a Capital con gran velocità e in una direzione abbastanza precisa: l’abbandono – o almeno questa è la netta impressione – del modello di Radio d’informazione adottato parzialmente con la direzione del compianto Vittorio Zucconi e più decisamente con Massimo Giannini.

Emblematico il caso di ‘Circo Massimo’, la trasmissione di punta del mattino, dove Giannini (nonostante il titolo) non è più stato protagonista, mentre è rimasto fino all’ultima puntata del 26 giugno Oscar Giannino, reduce dallo spinoso divorzio con Radio 24. Ovviamente non ci sono più stati, a quel punto, non solo la non di rado vivace dialettica fra i due ma anche il divertente abbinamento di nome dei due conduttori (Giannini e Giannino in coppia in onda).

La redazione dell’emittente ha intanto denunciato, preoccupata, il progetto di ridimensionamento dell’organico giornalistico e della copertura informativa mediante l’ampia serie di notiziari finora in onda (si immagina una imminente riduzione degli stessi). Ad alimentare qualche ulteriore polemica, poi, la chiusura, leggermente anticipata rispetto alla normale pausa estiva, di ‘Castus, basta poca acqua’, apprezzata trasmissione del mattino di Concita De Gregorio.

Il 27 giugno ha poi chiuso il suo ciclo di dieci mesi su Capital l’altra trasmissione-simbolo di Oscar Giannino (e compari), ‘Le Belve’ del sabato mattina, erede diretta di ‘I conti della belva’ di Radio 24. Giannino, dopo le tante polemiche con Radio 24, ha evitato stavolta nuove contestazioni, nonostante si sia proclamato ‘di nuovo disoccupato’ e ha preso atto che per Radio Capital in autunno ci sarà in atto un nuovo progetto, che non comprenderà più, con ogni probabilità, né ‘Circo Massimo’ né tantomeno ‘Le belve’. Resta l’interrogativo per l’altra trasmissione di punta, il ‘Tg Zero’ di Michela Murgia.

In ogni caso è presto per immaginare come cambierà l’emittente di Gedi in autunno, anche se si può pensare – un po’ genericamente – a più musica e intrattenimento e meno informazione. Con quali protagonisti in onda lo vedremo nelle prossime settimane.

  • Accordi internazionali sulle frequenze e Dab: la fascia adriatica

Continuano a venire affrontate le questioni inerenti il coordinamento internazionale delle frequenze (naturalmente in riferimento all’Italia), con conseguenze importanti sul tema del Dab, il digitale radiofonico, come accennavamo già qualche settimana fa.

Anche stavolta riportiamo in merito, in sintesi, quanto pubblicato dal periodico di Aeranti-Corallo ‘TeleRadioFax’:

“L’Agcom dovrà emanare il Pnaf Dab-t tenendo conto sia delle frequenze assegnate nell’ambito della conferenza Itu tenutasi a Ginevra nel 2006 (GE-06) sia degli accordi di coordinamento bilaterali e multilaterali (attualmente in fase di discussione). Si legge nelle note del verbale dell’ultima riunione del sottogruppo di lavoro ‘Good Offices’ (del Radio Spectrum Policy Group; N.d.R.) che sono in corso negoziazioni affinché l’Italia raggiunga un accordo transfrontaliero con tutti i Paesi confinanti (dal punto di vista radioelettrico).
In particolare, i negoziati per il cluster adriatico (che è l’area in cui un piano coordinato non è stato ancora messo a punto) sono progrediti bene dalla precedente riunione plenaria del gruppo di lavoro RSPG.

Riporta il verbale dell’ultima riunione che, come discusso in precedenti incontri, l’emanazione da parte dell’Agcom di un piano di assegnazione delle frequenze Dab-t pienamente in linea con i diritti internazionali italiani (GE-06 + accordi di coordinamento) potrà avvenire, come sopra evidenziato, solo dopo la conclusione positiva dei negoziati in corso, che mirano a ottimizzare l’originaria previsione di GE-06.
Per quanto riguarda le tornate negoziali relative alla fascia adriatica, il 18-19 febbraio 2020 si è svolto in Italia un incontro multilaterale al quale hanno preso parte rappresentanti di Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania, Grecia.

Sono stati ottenuti buoni progressi per quanto riguarda la definizione delle aree di coordinamento e la distribuzione dei blocchi ed è probabile che un esito positivo di tale negoziato possa essere raggiunto con tempistiche non troppo lunghe”.

  • Le Regioni provano a sostenere le emittenti, in serie difficoltà

Torniamo a parlare dell’intervento (o dei progetti di intervento, in altri casi) delle Regioni a sostegno dell’emittenza locale radiotelevisiva, in difficoltà a causa delle conseguenze del periodo di pandemia e della netta diminuzione della pubblicità in onda.

Vediamo in rassegna cosa succede in Valle d’Aosta, in Emilia-Romagna e in Puglia.

In Valle d’Aosta, per iniziare, nel terzo pacchetto di misure anticrisi per la regione sono ora possibili anche aiuti per le testate giornalistiche locali.

Come spiega aostaoggi.it, “uno degli oltre duecento emendamenti depositati in Consiglio Regionale per il disegno di legge n. 60 sul terzo pacchetto di misure per contrastare gli effetti post Covid sull’economia prevede l’introduzione di aiuti per il mondo dell’informazione. La proposta è di Vdalibra, Lega e Mouv’ e prevede un contributo una tantum per le testate giornalistiche della Valle d’Aosta, incluse quelle on line, ed anche per le emittenti televisive e radiofoniche locali. L’impegno economico complessivo è importante: 700.000 Euro.

Roberto Cognetta, primo firmatario, spiega…: “Le testate giornalistiche sono una realtà particolare… perché hanno continuato a lavorare durante tutto il periodo critico dell’emergenza Covid, ma senza raccogliere pubblicità, perché le aziende non hanno possibilità di investire in pubblicità. Ci sembra quindi giusto ascoltare la loro richiesta di aiuto”.

Il contributo proposto prevede aiuti alle testate con sede in Valle d’Aosta poiché la legge “redistribuisce le tasse dei valdostani”, spiega il consigliere regionale. L’altro criterio indicato nell’emendamento è l’aver subito un calo di almeno un terzo del fatturato nei mesi di marzo, aprile e maggio rispetto al 2019”.

In Emilia-Romagna la Giunta Regionale ha varato una manovra da circa 150 milioni di euro, la prima dopo il lungo lockdown, con lo scopo di guardare a territori, famiglie, lavoro e imprese. È l’assestamento del Bilancio 2020, che ora inizia il suo iter in Consiglio Regionale.

Fra le varie misure previste, 1 milione di euro andrà a sostegno dell’editoria locale, con il finanziamento di un nuovo bando previsto dalla legge regionale.

In realtà in precedenza un altro milione di euro era già stato stanziato in via straordinaria dalla Giunta a favore del settore, sempre per le difficoltà causate dall’emergenza Covid. In questi giorni è in uscita il relativo bando a sportello per l’assegnazione di contributi sempre a favore delle emittenti televisive e radiofoniche, delle testate web e di carta stampata operanti in Emilia-Romagna.

Torniamo poi sulla Puglia, dando conto del riepilogo sugli interventi della Regione di Nino Sangerardi, pubblicato dagli organi di informazione locale:

“Innanzi alla Fase Due (procedere gradualmente alla ripresa delle attività lavorative e mobilità territoriale) è stata predisposta (dalla Regione) una campagna di comunicazione multimediale tramite i mass media iscritti al Centro Media Regionale…

Quindi è stato definito il Piano comunicazione e affidata alle concessionarie incluse nel Centro Media la veicolazione di messaggi pubblicitari sui mezzi di cui detengono l’esclusiva”.

L’importo complessivo stanziato è pari a 280.000 euro, suddiviso tra emittenti Tv, Web Tv, emittenti radiofoniche (10.080 euro), carta stampata e quotidiani online.
Sono state coinvolte: la società Mediterranea di Bari, concessionaria esclusiva per la pubblicità su ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, ‘Corriere del Mezzogiorno di Puglia’, ‘Gazzetta dello Sport di Puglia’, ‘Gazzetta Affari’, ‘Oggi edizione Puglia’, ‘L’Economia del Mezzogiorno’; Gi.Pi.Elle Puglia di Bari, concessionaria di Teleregionecolor, 7 Gold Puglia, Delta Tv, Radio Italia Anni 60, Ciccio Riccio, Radio Love Fm, Radio Puglia, Kiss Kiss Italia, Radio Lattemiele Puglia, Radio Lattemiele Taranto, Radio Gamma, Ritmo 80, Radio Venere, Radio Carina, Radio Sportiva, Radio Peter Pan; Viva srl di Corato, concessionaria di Radio Selene; Piemme spa di Roma, concessionaria di ‘Nuovo Quotidiano di Puglia’ e ‘Famiglia Cristiana edizione Puglia’; Manzoni & C., concessionaria del quotidiano locale ‘La Repubblica Bari’.

  • Brutta avventura in moto, senza conseguenze, per Fernando Proce

Qualche attimo di paura, nei giorni scorsi, a Racale (Lecce) per un incidente in moto che ha coinvolto il notissimo conduttore radiotelevisivo (e cantante) Fernando Proce, 54 anni, attualmente in forza (come noto) a R101.

Come riporta la stampa locale, all’altezza di un incrocio, l’Harley Davidson guidata dallo speaker, originario proprio di Racale, è entrata in collisione con un’utilitaria. Proce, dopo l’impatto, è stato immediatamente soccorso da alcuni passanti e in seguito assistito dal personale sanitario del 118. All’ospedale Sacro Cuore di Gallipoli è stato sottoposto ad accertamenti e fortunatamente dimesso qualche ora più tardi. Bilancio finale: qualche contusione, escoriazioni varie e 5 giorni di prognosi.

  • Focus emittenti: Radio Dolomiti

Il sito del quotidiano ‘L’Adige’ di Trento, ladige.it, ha pubblicato nelle scorse settimane un’interessante intervista a Gabriele Biancardi, voce nota di Radio Dolomiti, collegata nella proprietà allo stesso ‘L’Adige’. Ne riportiamo alcune parti perché danno un bel quadro di Radio Dolomiti, un’emittente trentina non a caso, molto seguita nella sua provincia (e non solo):

Biancardi, in quale modo Radio Dolomiti sta affrontando questo periodo inedito per tutti?

«Cerchiamo di trasmettere più serenità possibile, non trascuriamo il momento difficile, ma abbiamo deciso di portare anche leggerezza…

Ci sono state modifiche nel palinsesto?

«Non direi, sono cambiate solo alcune fasi interne: uffici chiusi al pubblico, grande attenzione a non stare nella stessa stanza e a rispettare le distanze di sicurezza».

Come vi siete attrezzati?

«Siamo in diretta come sempre in studio, ognuno adesso ha il suo copri-microfono personale, siamo dotati di gel disinfettante e puliamo bene ogni cosa, come è giusto fare in questo momento».

La sua voce è una delle più amate e seguite dal pubblico trentino: quanto è difficile trasmettere un senso di “normalità” agli ascoltatori?

«Io, noi, che facciamo radio, siamo comunque fortunati perché possiamo farlo come prima, quindi è nostro dovere continuare a portare una certa positività di cui si sente, onestamente, il bisogno».

Su questo fronte qual è stata la risposta, il feedback anche attraverso i social, che avete ricevuto dalle migliaia di persone sintonizzate ogni giorno sulle vostre frequenze?

«Molto potente, il nostro slogan di questo periodo, “Ci facciamo compagnia”, ha riassunto in pieno quello che volevamo promuovere. Aggiungerei che la cosa è reciproca, noi dagli ascoltatori, dalle loro telefonate, dai loro messaggi, riceviamo tantissimo in termini di affetto e condivisione. Questo ci dà la carica giusta anche nei momenti in cui appunto si devono dare notizie non belle, difficili e dolorose»…

Il mondo della musica, specie in una prospettiva live, è duramente colpito da questa emergenza…

«Penso di frequente a tutti coloro che lavorano nell’ambito dello spettacolo. Credo che i top singer non abbiano problemi ma che altrettanto non si possa dire di tecnici, facchini e di tutti coloro, e sono tanti, che gravitano intorno ad un evento o ad un tour. Stesso discorso per gli artisti non di prima fascia, che devono fare date su date per vivere. Non so quanto il settore degli spettacoli potrà reggere questa situazione».

Lei è amico di tanti musicisti di rilievo nazionale: quali preoccupazioni ha colto?

«Ho sentito alcuni di loro in queste settimane. Il sentimento comune è la poca attenzione che c’è intorno al loro lavoro: non sanno come e quando si potrà tornare a suonare, cantare, ballare in un musical. La soluzione, ma non solo per loro, credo stia nel vaccino e questo, considerando i tempi che ad oggi sembrano necessari, non può creare in loro che un certo, comprensibile, scoramento»”.

Ricordiamo, in conclusione, che nel 2018 il quotidiano ‘L’Adige’, Radio Dolomiti e l’Agenzia Media Alpi Pubblicità hanno cambiato proprietà, passando dalla famiglia Conti Gelmi di Caporiacco al gruppo Athesia di Bolzano, fortissimo in Alto Adige (anche e soprattutto nel campo delle Radio), in particolare grazie al quotidiano in tedesco ‘Dolomiten’. Il passaggio di proprietà aveva all’epoca sollevato qualche preoccupazione per la grande ‘potenza di fuoco’ del gruppo Athesia, ormai protagonista assoluto del mondo dei media in Trentino-Alto Adige, che con questa e altre acquisizioni si è ulteriormente rafforzato.

  • Il linguaggio radiofonico secondo Savino Zaba

All’interno dei webinar proposti nell’ultimo periodo dall’Università eCampus di Novedrate (Como), molto apprezzato è stato quello sulla Radio, condotto da Savino Zaba.

Attraverso la sua esperienza lavorativa e le pagine del suo libro “Parole Parole… alla Radio – Il linguaggio radiofonico dalle origini a oggi” Savino Zaba, conduttore televisivo e radiofonico, oltre che attore e già studente eCampus, ha dato appuntamento sui canali social di eCampus a studenti, lettori e appassionati per raccontare parole, suoni e immagini del magico mondo della Radio.

Il suo libro è un saggio storico-linguistico sul linguaggio radiofonico dagli anni Venti ai giorni nostri, con un primo piano su alcuni rilevanti nuclei tematici.

Il primo si traduce nell’evoluzione storica del mezzo e, nel contempo, fa il punto sull’attenzione che i linguisti stanno dedicando appunto al linguaggio radiofonico. La seconda parte del volume, dopo la necessaria contestualizzazione storico-letteraria di Carlo Emilio Gadda, si concentra su un approccio critico e linguistico del suo noto testo ‘Norme per la redazione di un testo radiofonico’ del 1953.

La terza parte è il frutto di una riflessione sull’utilizzo della lingua e del linguaggio da parte di alcuni dei personaggi più rappresentativi della radiofonia italiana. Il testo contiene stralci di conversazione con Angelo Baiguini, Carlo Conti, Linus, Michele Mirabella, Riccardo Pandolfi, Rosaria Renna, Marino Sinibaldi, Enrico Vaime, Zap Mangusta.

  • Si rafforza ANG inRadio

È stato pubblicato nelle scorse settimane (con scadenza 30 giugno per le domande) un bando pubblico di 550mila euro per rafforzare e integrare ANG inRadio, il network radiofonico digitale istituzionale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani di cui abbiamo già parlato su queste pagine.

Nato nel 2019, il network ANG inRadio conta adesso su 44 emittenti presenti in 13 regioni, animate dall’impegno di 600 ragazzi. Il nuovo bando, denominato ‘ANG inRadio più di prima’, è finanziato dal Fondo Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio e da risorse comunitarie ed era rivolto ad associazioni, ong e anche – novità – a gruppi informali di giovani under30.

“L’obiettivo è arrivare a 100 stazioni locali per consolidare la presenza sul territorio del network e avvicinare ancora di più i ragazzi alle istituzioni – ha detto Domenico De Maio, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani – . Abbiamo constatato che questo strumento è in grado di favorire l’inclusione sociale, la partecipazione giovanile, la condivisione, la crescita e la formazione. Durante l’emergenza sanitaria, grazie alla Radio, i ragazzi hanno svolto un vero servizio di pubblica utilità, svolgendo iniziative solidali concrete a favore degli anziani, dei più deboli e più fragili sul territorio”.

  • Radio Studio Verona, ‘la voce della gente’

“È stato pubblicato il nuovo sito web di Radio Studio Verona” – annuncia con soddisfazione Antonello Autore, informatico per professione (di qui la consulenza per il nuovo sito dell’emittente in questione e di molte altre) e amante della musica e della Radio in tutte le loro sfumature. L’annuncio in questione è stato pubblicato sull’interessante (anche per i radiofonici) sito di Autore, ovvero webradiodesign.it.

Il sito per Radio Studio Verona, come ci segnala anche Giampaolo Mirandola, è molto importante, perché si tratta sì di un’emittente pienamente locale ma che vive on line e non in Fm. Radio Studio Verona, secondo Autore, “vive e crede nella musica” e vuole “entrare nella vita della gente, per scandirne i momenti più belli e regalare a tutti tanta bella energia quando sono in riserva”.

L’emittente è nata nel 2017 grazie al lavoro dei fondatori Valeria Dragone e Roby Gelmetti; quest’ultimo aveva alle spalle una lunga esperienza da speaker e direttore di programmi radiofonici in Fm. I due sono stati coadiuvati dall’apporto tecnico di Simone Chiavegato.
Il palinsesto è piuttosto variegato, con trasmissioni in diretta ogni giorno, rivolte a un pubblico soprattutto veronese di tutte le fasce d’età.

Mauro Roffi

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]