“Deejay chiama Italia” in diretta anche domenica

L’emergenza coronavirus sta cambiando le abitudini degli italiani e, con esse, anche i palinsesti delle radio.

Linus e Nicola Savino hanno così deciso di estendere il loro “Deejay chiama Italia” anche di domenica, per lo meno il 22 marzo.

L’appuntamento è come sempre su Radio Deejay dalle 10.00 alle 12.00.

Il “Domenica aperto!” di “Deejay chiama Italia” viene ora definito come una limited edition.

Diventerà un appuntamento fisso?

Sostenere con decisione l’informazione locale: la richiesta di Aeranti-Corallo

Le radio e le tv locali sono in prima linea nell’informazione sul territorio relativa all’emergenza sanitaria Covid-19.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha affermato quanto segue.

“Attraverso i propri microfoni e le proprie telecamere, le radio e le tv locali, con l’eccezionale impegno dei propri giornalisti e dei propri tecnici, tengono costantemente informati i cittadini dei rispettivi territori su tutti gli aspetti dell’epidemia in atto.

In questo contesto – ha proseguito Rossignoli – appare evidente che tale ruolo informativo, di interesse pubblico, debba essere pienamente garantito e agevolato.

Per questo – ha aggiunto Rossignoli – Aeranti-Corallo chiede che il Parlamento, in sede di conversione del Decreto legge n. 18/2020 (c.d. “Decreto cura Italia”) introduca specifiche norme per il sostegno del settore radiotelevisivo locale, finalizzate a fronteggiare l’attuale situazione che sta causando una gravissima riduzione dei ricavi pubblicitari.

In mancanza di adeguate ed efficaci misure di sostegno economico – ha concluso Rossignoli – molte emittenti potrebbero essere costrette a cessare l’attività, con evidente, gravissimo nocumento per l’informazione locale nel nostro Paese”.

Impennata d’ascolti sulla app di FM-world durante “La radio per l’Italia”

Ascolti più che triplicati per l’app di FM-world, durante l’iniziativa “La radio per l’Italia”.

L’evento solidale dove tutte (o per lo meno, una buona parte) delle emittenti italiane hanno trasmesso l'”Inno di Mameli”, seguito da “Azzurro”, “La canzone del sole” e “Nel blu dipinto di blu”, ha incrementato notevolmente i contatti della nostra piattaforma, seguendo – come presumibile – una tendenza che alle 11.00 di venerdì 20 marzo ha riguardato l’intera radiofonia.

E la scelta è ricaduta su quasi tutti i “brand” più noti e/o meglio posizionati sull’app, con molto zapping tra una stazione e l’altra, in seguito alla probabile curiosità di sentire il celebre inno, ripreso da tutte le radio.

Un evento, dunque, che ha portato beneficio all’intera radiofonia, diventata portavoce unica di un sentimento degli italiani che, oggi più che mai, hanno bisogno di sentirsi “confortati” da una situazione che allarma la collettività.

Venerdì 20 marzo, il giorno delle radio unite

Venerdì 20 marzo sarà ricordato come il giorno delle iniziative solidali della radio.

A “rompere il ghiaccio” è stata l’olandese 3FM, la quale ha realizzato un “network” europeo (compresa la “nostra” Rai Radio1) che ha trasmesso alle 8.45 in simultanea “You’ll Never Walk Alone” nella versione di Gerry & The Pacemakers su oltre 150 emittenti del Vecchio Continente.

Alle 11.00, il progetto nazionale “La radio per l’Italia”, con la diffusione in simultanea dell’“Inno di Mameli”, seguito da “Azzurro”, “La canzone del sole” e “Nel blu dipinto di blu” su tutte le emittenti del “Bel Paese”.

Infine, una iniziativa partita “dal basso”, che ha messo d’accordo decine e decine di emittenti locali e web: “L’Italia suonò”.

Alle 18.05, la diffusione di “Vivere” di Vasco Rossi, brano che in questi giorni è stato ripreso anche dallo stesso rocker di Zocca sul proprio profilo instagram.

E probabilmente, altre iniziative ancora di cui non siamo a conoscenza.

L’importante, a prescindere dal numero di soggetti interessati, è la collaborazione tra le radio che rende unico il mezzo di comunicazione.

Un mezzo di comunicazione che, si spera anche in momenti futuri di non emergenza, possa continuare a dialogare, dando il meglio di sé ai milioni di ascoltatori che ogni giorno scelgono di informarsi, rilassarsi e divertirsi accendendo uno dei tanti device su cui oggi la radio è presente.

Questo un momento dell’Inno d’Italia trasmesso simultaneamente da tutte le radio:

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Radio e solidarietà: l’iniziativa della Rai

In casi di emergenza, come quello che stiamo vivendo attualmente, i mezzi di comunicazione sono un veicolo importante per raccogliere fondi e sostenere iniziative solidali.

La Rai ha lanciato su tutte le proprie reti – compresi i dodici canali radiofonici – una raccolta fondi sul nuovo conto corrente appena aperto dalla Protezione Civile.

Il denaro – riporta RaiPlayRadio – andrà a sostenere l’acquisto sia di dispositivi di protezione individuale, sia delle apparecchiature indispensabili ai tanti pazienti che hanno bisogno del ricovero nei reparti di terapia intensiva.

Queste le coordinate bancarie del conto corrente sul quale versare, per chi lo vorrà, il proprio contributo:

IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387

BIC: BCITITMM

Più italiani davanti alla tv: crescono anche le visual radio?

Con gli italiani costretti in casa, cresce il consumo di televisione.

L’Osservatorio dello Studio Frasi ha verificato i comportamenti davanti al piccolo schermo, nella prima settimana scandita dai decreti Conte.

In media, come riporta l’ANSA in un comunicato, dall’8 al 15 marzo si sono sintonizzate con la tv 14,1 milioni di persone per ciascun minuto di ciascun giorno, un milione e mezzo in più rispetto alla settimana precedente, quando l’attenzione sull’epidemia era già molto alta, e oltre 3 milioni rispetto agli stessi giorni dell’anno scorso.

Sono stati dedicati alla televisione 346 minuti al giorno, 50 minuti in più rispetto allo stesso periodo del 2019.

E la media anagrafica del pubblico, che oggi abbraccia intere famiglie, si è conseguentemente abbassata.

In tutto questo, quanto ne guadagnano le visual radio?

Come già più volte evidenziato, la radio in questi giorni ha cambiato le modalità di fruizione: meno gente in macchina (dove l’autoradio continua ad essere il device più utilizzato), ma molti più ascoltatori a casa.

Se per gli streaming è dimostrato un incremento, è più difficile verificare l’andamento delle visual radio che tuttavia, essendo più “appetibili” di uno schermo nero di chi diffonde solo audio, è plausibile possano aver tratto giovamento dall’attuale situazione.

Il 2020 potrebbe essere dunque l’anno del consolidamento delle radiovisioni?

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]