Al via “Maturadio”, i podcast per prepararsi alla maturità, in collaborazione con Rai Radio3

Ha preso il via in questi giorni “Maturadio”, il programma di podcast didattici promosso dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con Treccani e Rai Radio3.

Si tratta di un contenitore con lezioni facilmente accessibili per le studentesse e gli studenti che devono sostenere gli Esami finali del secondo ciclo.

Nel complesso, sono 250 puntate, divise in 10 discipline (Storia, Scienze, Storia dell’Arte, Italiano, Filosofia, Greco, Latino, Matematica, Fisica e Inglese), caricate sul sito del Ministero, tra i podcast di Rai Radio3 e nella sezione dedicata all’Esame della piattaforma “Treccani Scuola”.

Sui siti dei partner dell’iniziativa sono disponibili anche materiali aggiuntivi.

Il Ministero ha caricato tutti i podcast anche sul proprio canale Spotify, nato in occasione del lancio di “Maturadio” per diventare un nuovo strumento di condivisione di contenuti utili per studenti, insegnanti, docenti.

I contenuti, prodotti in una fase di piena emergenza, sono stati realizzati da esperti, docenti di scuola e universitari, scrittori, matematici, storici, fisici con un intenso lavoro di scrittura, revisione, speakeraggio e post-produzione che consentirà di offrire alle studentesse e agli studenti contenuti di qualità, pensati per accompagnarli fino alla prova orale dell’Esame, l’unica prevista quest’anno a causa dell’emergenza.

La lettura dei testi è stata affidata ad attori che hanno esperienza nel settore degli audiolibri, per rendere più familiari e fruibili le lezioni. Fra questi, Valentina Carnelutti, Fabrizio Gifuni, Valerio Mastandrea, Claudio Morici, Daniele Parisi, Gioia Salvatori, Giovanni Scifoni.

Le uscite dei podcast vengono accompagnate da appositi rilanci sui canali social. Per essere aggiornati, basta seguire gli hashtag #maturadio e #maturitaventiventi.

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“Cura il gatto nero”: al via la nuova campagna di abbonamenti di Radio Onda d’Urto per salvare l’emittente

Radio Onda d’Urto è l'”emittente antagonista” di Brescia, operativa dal 1985.

Si ascolta in FM in varie zone della Lombardia (compresa la città di Milano), del Trentino e del Veneto occidentale.

Come tante altre realtà, l’emergenza Covid 19 ha messo in ginocchio la radio che ha sempre fatto affidamento sulla festa di agosto come momento di entrata fondamentale per l’emittente.

L’iniziativa – in programma dal 4 al 22 agosto – molto probabilmente per questo 2020 non ci sarà (o comunque non si potrà svolgere nelle abituali modalità), per cui Onda d’Urto lancia un appello molto diretto ai propri ascoltatori: la radio non ha le risorse per affrontare un intero anno di trasmissioni.

Per questo, la campagna di abbonamenti che si tiene ogni anno a dicembre, è stata anticipata a maggio (più esattamente da lunedì 18 a giovedì 28) per tentare di compensare quello che gli eventi esterni non potranno garantire.

Un appello – quello di Radio Onda d’Urto – che probabilmente in questo periodo accomuna le difficoltà di molte realtà, ma che poche finora le hanno esplicitato in maniera così diretta.

Radio Onda d’Urto è on-line all’indirizzo www.radioondadurto.org e, come la maggiorparte delle radio locali del nostro Paese, è presente anche sulla app di FM-world.

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Le radio tornano ad unirsi in un progetto comune

Lo scorso 20 marzo, la radiofonia italiana ha mostrato una forte unità d’intenti con il progetto “La radio per l’Italia”.

Tutte le reti – nazionali, locali e web – hanno trasmesso l’Inno di Mameli e tre grandi successi della musica popolare del nostro Paese.

Ora, come già anticipato negli ultimi giorni, le principali emittenti stanno lanciando una nuova iniziativa.

La presentazione si terrà nelle prossime ore e vedrà il coinvolgimento di network e superstation.

Non sarà di un evento limitato in una singola giornata, ma spalmato su diverse settimane.

Ulteriori dettagli domani su FM-world.

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Germania, Norvegia, Olanda, Australia: la reazione delle radio all’emergenza Covid

Una nuova tappa tra le radio di tutto il mondo, per capire come le singole realtà stanno reagendo all’emergenza Covid.

Max Pandini oggi ci porta in Germania, Australia, Olanda e Norvegia.

  • RADIO E COVID IN EUROPA E NEL MONDO

Altri Feedback. Questa volta abbiamo allargato la visuale anche fuori dall’Europa.

Le domande restano ‘’Come il Covid ha cambiato la radio nel suo approccio al quotidiano
lavoro e nella programmazione, se ci sono state variazioni di ascolto e un cenno
sull’advertising’’.

  • JOACHIM BÖSKENS Direttore di NDR Radio House Mecklenburg-Vorpommern – Germania

Iniziamo con Joachim che dirige tutta la parte Televisione, Radio e Web di NDR a Schwerin, Germania, e ha sicuramente una visione più ampia dei mezzi di comunicazione da darci.

Beh, innanzitutto ci siamo presi cura della salute della gente che lavora da noi, quella era la prima cosa da tutelare. Abbiamo qualche persona in tutto lo stabile con malattie pre-esistenti e pertanto vogliamo minimizzare il rischio di infezione.

La soluzione è andata nella direzione del lavoro a casa e continua tuttora. Molti editors e lo staff dell’amministrazione sono stati mandati a lavorare a casa e continuano anche oggi.

E’ stato un grandissimo sforzo quello del nostro reparto IT che ha dovuto installare tutte le strumentazioni tecniche dovendo rispettare non solo le regole di sicurezza per l’emergenza, ma anche rispettare gli standard di lavoro, qualità e sicurezza IT.

Abbiamo diviso i nostri dipendenti presenti in due squadre che non lavorano allo stesso momento. Abbiamo dovuto chiudere i dipartimenti cultura e sport perché non s’erano più eventi, mentre ovviamente è stato un momento di fuoco per il dipartimento news che serve anche la parte web.

Penso che la crisi da corona sia una possibilità per le radio: in questo momento gli ascoltatori sono dipendenti dall’avere informazioni, oltretutto autorevoli e verificate. Abbiamo ospitato molti Ministri e anche il Primo Ministro, che hanno risposto alle domande dei cittadini, è stato un doveroso e importante servizio per il nostro pubblico, la gente.

E’ stata anche una grande fortuna avere la possibilità di fare ‘’visual radio’’ così da poter trasmettere lo show radiofonico anche su facebook e sul nostro ndr.de/mv

Sfortunatamente non abbiamo informazioni aggiuntive sui ‘’numeri’’, ma il feedback dei nostri ascoltatori è davvero molto buono. La nostra ricerca ci mostra valori molto buoni per le notizie. Facciamo televisione anche per il mercato regionale e per ARD. Il nostro fiore all’occhiello, il ‘’Nordmagazin’’ (NDR Fernsehen, ore 19.30-20.00) ha avuto una media di share del 32%!

  • SHAYNE SINCLAIR, Program Director, STAR 104.5 – Australia

Qui tutto bene, tranne l’essere un po’ pazzamente bloccati in casa. E assolutamente sì, la radio è cambiata.

Non adattarsi alla situazione attuale ti metterebbe direttamente nella veloce corsia dell’essere irrilevante. Abbiamo valutato letteralmente ogni element.

Innanzitutto circa 40 canzoni sono state ritirate dalla rotazione per una serie di motivi: testo non appropriato, canzoni troppo “felici” (Walking On Sunshine!) e che non corrispondevano all’umore della gente ora. Il suono complessivo della stazione è stato rimodulato per adattarsi alla situazione, mentre abbiamo continuato a svolgere l’importante ruolo di offrire sollievo al nostro pubblico.

Per quanto riguarda gli ascolti, la rilevazione è in stand by fino a che ritorneremo alla normalità. Per ora quello che vediamo in termini di streaming è l’incredibile crescita rispetto ai mesi precedenti e la durata totale di ascolto media è aumentata di ben 1 ora e 45 minuti!

Non è una sorpresa che gli Smart Speakers stiano guidando maggiormente la nostra crescita. La pubblicità ovviamente è stata influenzata, ma noi siamo fortunati ad avere delle relazioni molto solide con i nostri clienti e molti dei nostri di ‘livello medio’ hanno deciso di stare con noi in questo periodo.

  • JONAS BERGLØV, Assistente Direzione Programmi, NRJ NORWAY- Norvegia

Abbiamo sentito il parere del ‘capo dei capi’ dei programmi di NRJ direttamente da Parigi, Gael Sanquer, nel precedente articolo. Ma con piacere sentiamo anche Jonas, che ci dà un Focus più mirato sullla NRJ della sua nazione.

Innanzitutto sgombro subito il campo dall’advertising: semplicemente non sono aggiornato a riguardo al momento.

Durante il lockdown NRJ NORWAY ha deciso molto velocemente di restare fedele a se stessa, quindi là dove altri hanno rallentato, o sono diventati più seri nei loro contenuti, noi abbiamo scelto di continuare a diffondere ENERGIA positiva (positive ENERGY/NRJ ndr.) come sempre.

Per quanto riguarda gli ascolti abbiamo avuto un leggero calo legato soprattutto alla gente in movimento, ma sta già iniziato a tornare normale. Anche il la permanenza media all’ascolto è aumentata, visto che la gente ha tempo e possibilità di ascoltare meno saltuariamente e più a lungo a casa mentre fanno le loro faccende e lavorano da remoto.

Sembra anche che molti facciano allenamento con noi , oalmeno così sembra, visto che riceviamo molti video di gente in allenamento.

  • EVERT JANSE, Direttore Generale OOG Radio – Groningen, Paesi Bassi

(Con Evert è stata una piacevole chiacchierata bi-lingue: è un grande fan dell’Italia e sta studiando italiano, con ottimi risultati!)

Sì, la radio è chiaramente cambiata durante il Lockdown. Noi abbiamo mantenuto in studio solo i programmi informativi, le news, mentre la maggior parte dei programmi viene prodotta da casa e mandata nel sistema di messa in onda.

Per quanto riguarda gli ascolti la mia percezione e quella del team è che siamo cresciuti, ma non posso certificare questo. Le entrate pubblicitarie sono diminuite ovviamente, ma abbiamo avuto un extra circa 45.500 € dal Governo, uno speciale fondo, che ci dà un po’ di sollievo.

Max Pandini

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Radio Ticino: con la fase 2, un nuovo palinsesto rinnovato a maggio

La nuova stagione di Radio Ticino non parte a settembre, ma a maggio.

E’ questa la scelta su cui ha optato l’emittente della Svizzera Italiana, per far fronte alla difficile situazione attuale e rilanciare la radio (e l’eventuale raccolta pubblicitaria), in vista di un’estate che “non sarà come le altre”.

Radio Ticino – che si può ascoltare nella sezione “World” della app di FM-world – ha sede a Locarno e propone un ricco palinsesto che è stato potenziato proprio in questi giorni.

«Di solito quest’operazione la si fa a settembre, dopo le vacanze, non a maggio» – spiega il direttore artistico dell’emittente Matteo Vanetti, in una intervista rilasciata a Tio.ch – «ma in concomitanza con la fine del lockdown abbiamo ritenuto importante cambiare marcia anche noi».

Con l’inizio della fase 2, la radio torna ad essere un punto di riferimento anche per chi utilizza l’auto e per lo staff di Radio Ticino, dunque, è adesso il momento giusto per “pigiare l’acceleratore”.

Nuovo palinsesto, ma anche nuovi contenuti: «Finora abbiamo raccontato in modo molto emozionale quanto succedeva in Ticino e nel mondo» – spiega Vanetti – «Ora, anche se questa parte non è terminata, lo spirito sarà diverso. Parleremo di come ci si prepara a ripartire e di chi deve combattere contro la crisi».

In attesa di una lente e graduale ripartenza del mercato, in Svizzera il Parlamento ha dato il via libera a un pacchetto di aiuti da 65 milioni di franchi a sostegno di giornali, radio e tv.

L’ultima parola ora spetta al Consiglio federale.

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Rai Radio3 per il Festival dei Diritti Umani

Dal 5 al 7 maggio, è in corso il Festival dei Diritti Umani.

L’iniziativa, che in seguito all’emergenza Covid 19 si tiene in streaming, ha tra i partner Rai Radio3 con un programma ricco di iniziative, come evidenziato dal seguente comunicato.

Come ogni anno Rai Radio3, da sempre impegnata nelle questioni di inclusività e diritti, dà voce al Festival dei diritti umani (dal 5-7 maggio), attraverso i programmi “Tutta la città ne parla” e “Fahrenheit”, che seguiranno le maggiori iniziative dedicate alla giornata, approfondendo con sguardo attento queste tematiche sia nella loro dimensione globale che nazionale.

In particolare, quest’anno, uno spazio apposito sarà dedicato sul sito Radio Scuola, nato come supporto virtuale per studenti, insegnanti e genitori, dove verrà riproposta in podcast, come “ora” di Educazione civica, la lezione “Ricominciare, diritto per diritto”, con materiali tratti da “Biblioteca dei diritti”.

La trasmissione è andata in onda dall’1 al 31 dicembre 2018 in occasione del 70esimo anniversario della firma della Dichiarazione universale dei diritti umani (Parigi, 10 dicembre 1948). Per l’occasione, Radio3 ha costruito un’ideale “Biblioteca dei diritti” chiedendo a una trentina di intellettuali di scegliere un libro o un incipit che potesse rappresentare uno dei trenta diritti sanciti dalla Dichiarazione.

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