FM-world e Bosch stringono un accordo per rendere la guida più sicura

Si chiama “Wrong-way Driver warning” ed è una funzione che avvisa il guidatore – attraverso notifiche push – se si sta procedendo contromano, ma anche (e soprattutto) se un autista sta guidando contromano nella strada che stiamo percorrendo.

La tecnologia è stata sviluppata da Bosch e sarà sempre più integrata nei sistemi di infotainment dei veicoli futuri.

FM-world Bosch wrong way driver warning

Dopo aver già stretto partnership con 15 app di navigazione, streaming e radio, raggiungendo 13 Paesi europei e diversi milioni di persone, ora Bosch arriva anche in Italia e lo fa attraverso un accordo con FM-world.

La nota app di streaming radio, sviluppata da 22HBG, dispone da oggi del sistema Bosch Wrong Way Driver Warning sia nella versione iOS che Android.

In vista dunque delle vacanze estive, con FM-world e Bosch si ascolta in mobilità la propria radio preferita e si guida nella massima tranquillità.

Il comunicato ufficiale di Bosch è disponibile all’indirizzo www.bosch-press.it/pressportal/it/it/press-release-38272.html e all’importante novità, abbiamo dedicato il nostro podcast settimanale.

Inoltre, parlano dell’accordo FM-world/Bosch anche le seguenti testate: 22HBG, The Millennial, Newslinet, Automoto, Autoblog, Quattroruote, Newsauto, Zazoom, Sportfair, Quotidiano motori.

Aggregatori: nasce Player Editori Radio. E intanto FM-world integra le visual radio anche su Android

Martedì 23 luglio a Milano si è costituita la società Player Editori Radio, una nuova iniziativa che ha l’obiettivo di attivare l’ascolto di tutte le emittenti italiane su tutti i devices digitali: connected car, assistenti vocali, smart tv, speakers wifi, smart watches, tablet, personal computer e naturalmente lo smartphone.

Lo riporta un comunicato del gruppo, il quale aggiunge che gli attuali 34 milioni di ascoltatori giornalieri della Radio avranno un accesso più rapido, semplice e innovativo all’universo dello streaming audio e dell’offerta on demand, ai podcast, ai contenuti off line, ai video nativi delle emittenti. Grazie a un’unica app totalmente gratuita.

“E’ un progetto strategico che prepariamo da tempo – dichiara il neo presidente di PER, Lorenzo Suraci – perché siamo convinti che la Radio sia una risorsa potente ma anche un patrimonio prezioso da difendere tutti insieme. Ed è un’operazione rivolta anzitutto all’ascoltatore che ci segue ogni giorno, e che potrà accedere all’immensa varietà della nostra offerta ovunque si trovi, con ogni strumento. Senza algoritmi, senza filtri, senza intromissioni, senza abbonamenti. Puntiamo a completare la nuova piattaforma comune in tempi brevi, perché la Radio è un bene comune e come tale vive e si sviluppa”.

Tra i soci fondatori figurano Rai, Radio Mediaset, Gedi, Sole 24 Ore, Rtl 102.5, RDS 100% grandi successi, Radio Italia, Radio Kiss Kiss, A.c.r.c.-Radiofreccia, e le Associazioni Aeranti Corallo e FRT, che raccolgono gran parte dell’emittenza locale. Ma le adesioni sono aperte a tutte le imprese radiofoniche interessate.

Nominato oltre al Presidente, anche il Direttore di PER, Michele Gulinucci.

“Ancora una volta il mondo radiofonico si mostra in grado di fare sistema – aggiunge Lorenzo Suraci, neo presidente di PER – e di essere all’altezza della propria storia, una storia sempre contemporanea. Il che nulla toglie alla competizione, che continuerà ad animare il lavoro di ognuno di noi. Ma da oggi vogliamo dimostrare che se il grande mercato digitale è una sfida per la Radio, è nostra intenzione affrontarla e vincerla”.

Il Consiglio di amministrazione è così composto: presidente Lorenzo Suraci; consiglieri: Elena Capparelli, Alessia Caricato, Stefano Ciccotti, Francesco Dini, Eugenio La Teana, Alberto Mazzocco, Massimiliano Montefusco, Marco Montrone, Antonio Niespolo, Carlo Ottino, Marco Rossignoli, Pierpaolo Salvaderi, Roberto Sergio, Federico Silvestri, Pasquale Straziota, Mario Volanti e Mario Volo.

Mentre prende piede il progetto PER, l’aggregatore FM-world del gruppo 22HBG – presente dal 2013 ed uno dei primi ad essersi affacciato in questo settore in Italia – continua a crescere. Dopo iOS, anche la versione Android è in fase di integrazione con le “Visual Radio”.

Quindi, non solo streaming audio, non solo news, non solo liste di frequenze FM, ma anche streaming video delle principali emittenti italiane, tutte in un’unica app: quella di FM-world, scaricabile gratuitamente dai principali store digitale.

Radio Rock punta sul fotovoltaico e diventa sempre più “green”

Radio Rock a favore dell’ecosostenibilità.

In occasione del suo 35esimo compleanno, l’emittente capitolina ha deciso di investire sul fotovoltaico per diventare sempre più “green”.

Le spiegazioni nel comunicato stampa:

Arrivata a 35 anni, Radio Rock 106.6 ha deciso di guardare come sempre, dall’alto della sua storia, al futuro. Quel futuro indicato dall’ondata verde in tutta Europa, quel futuro che già altri grandi gruppi editoriali internazionali hanno abbracciato: la sostenibilità ambientale.

Oltre alle 24 ore di diretta, Radio Rock ha deciso di restituire qualcosa alla sua grande comunità, rispettando l’ambiente con la collaborazione con una società all’avanguardia nella produzione di energia rinnovabile, grazie a proposte di modelli energetici innovativi che vedono produttore e utilizzatore accumunati dallo stesso obiettivo. Anzi, facendo qualcosa in più.

Ha montato, presso la propria sede, un impianto di moduli fotovoltaici che consente alla storica emittente di essere tra le poche frequenze nel mondo ad avere un impatto minimo sull’ambiente. Ci piace pensare che ogni volta che sentirete Radio Rock, simbolicamente, contribuirete a salvare proprio un pezzo di quella Villa Ada che il 22 giugno scorso ha ospitato la festa del suo 35° compleanno.

Migliaia di kg di emissioni di CO2 evitate, un risparmio di energia equivalente a decine di alberi piantati rappresentano, grazie all’implementazione di un modello energetico innovativo, il primo passo di Radio Rock verso una rivoluzione green.

Sul tetto di Radio Rock è stato installato un impianto fotovoltaico costituito da 66 moduli in silicio monocristallino integrati in modo armonico sulla struttura esistente.

“Radio Rock, come già nella musica, si è sempre tuffata nel futuro scoprendo nuove band e nuovi artisti ed ora rivolgendosi a tecnologie innovative che ci consentano di rispettare il pianeta che ci ospita tutti. Essere rock è anche questo”, ha dichiarato l’editrice della radio Patrizia Palladino, annunciando “questo è un primo passo verso una Radio Rock sempre più impegnata a ridurre costantemente il proprio impatto sull’ambiente”.

Aeranti-Corallo: “Diffondere il DAB+ per le radio locali in tutte le regioni”

Uno dei grossi limiti del DAB+ in Italia è l’assenza della pianificazione di frequenze per le radio locali in varie regioni.

Aeranti-Corallo chiede maggior attenzione per le emittenti areali, auspicando che “l’aggiornamento della disciplina del regolamento ricomprenda norme che consentano alle emittenti radiofoniche locali di poter diffondere i propri contenuti in tutte le regioni italiane anche prima dell’adozione e dell’attuazione del nuovo Piano di assegnazione delle frequenze”.

Questo il comunicato dell’11 luglio 2019:

Si è tenuta oggi alla Camera la Relazione annuale al Parlamento dell’Agcom (l’ultima di questa consiliatura). Nel corso del proprio intervento, il Presidente Agcom Angelo Marcello Cardani ha toccato, tra i molti temi, quello della radiofonia digitale. Si legge nella Relazione che “In particolare, dovrà essere completato il procedimento, avviato con delibera n. 13/19/CONS, relativo all’adozione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze in banda III VHF per il servizio radiofonico digitale DA+ (PNAF-DAB). Tale procedimento è stato avviato a seguito della disposizione di cui all’art. 1, comma 1030, della legge di bilancio 2018, come modificato dall’art. 1, comma 1103, lett. c), della legge di bilancio 2019, con la quale le frequenze della banda III VHF vengono destinate prioritariamente alla pianificazione della radiofonia digitale.

Inoltre si legge nella Relazione – allo scopo di garantire un assetto plurale e competitivo al mercato che andrà a determinarsi con la nuova pianificazione frequenziale, e per garantire un uso efficiente delle risorse pianificate, l ’Autorità intende aggiornare il Regolamento sulla radiofonia digitale la cui attuale versione, finalizzata a disciplinare il settore nella sua fase di avvio, risale al 2009 (delibera n. 664/09/CONS), sebbene con alcune modifiche e integrazioni apportate dalla delibera n.567/13/CONS.”

A margine della presentazione della Relazione annuale Agcom, il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli ha dichiarato: “Aeranti-Corallo apprezza il fatto che venga dato impulso alla radiofonia digitale. Occorre, tuttavia, che, l’aggiornamento della disciplina del regolamento ricomprenda norme che consentano alle emittenti radiofoniche locali di poter diffondere i propri contenuti in tutte le regioni italiane anche prima dell’adozione e dell’attuazione del nuovo Piano di assegnazione delle frequenze.”

Rossignoli ha quindi aggiunto che occorrerebbe prevedere che, fino alla data di assegnazione dei diritti di uso delle frequenze, il Ministero rilasci alle società consortili, che svolgono l’attività di operatori di rete in ambito locale, costituite ai sensi del Regolamento di cui alla delibera Agcom n. 664/09/CONS, nelle aree che non sono ancora state oggetto di tale assegnazione, autorizzazioni provvisorie per la sperimentazione delle diffusioni radiofoniche locali in tecnica digitale.

“In tal modo – ha concluso Rossignoli – anche l’emittenza locale potrebbe organizzarsi per competere nei nuovi scenari radiofonici digitali.”

DAB+: a meno di sei mesi dal 2020, qual è la situazione in Italia?

Tra il 2020 ed il 2021, tutti i nuovi ricevitori radiofonici dovranno essere dotati di DAB+.

La “digital radio” entra così ufficialmente, dopo anni ed anni di rinvii e slittamenti, nella quotidianità della gente che ascolta il mezzo “radio”.

Le emittenti nazionali e locali sono pronte per affrontare un approccio di massa verso la radio digitale? Qual è attualmente la loro copertura? E a che punto siamo con la pianificazione delle frequenze per le reti locali?

Se Rai Radio ha annunciato di poter servire oltre il 60% della popolazione entro la fine del 2019, i consorzi “DAB Italia” ed “EuroDAB Italia” (che di fatto contengono tutti i network privati oltre ad alcune emittenti tematiche) stanno proseguendo con l’attivazione di impianti, a cadenza quasi quotidiana, per poter inaugurare il nuovo anno con una illuminazione sempre più capillare.

Resta lo scoglio delle emittenti locali, “imprigionate” da una pianificazione di bacini areali che prosegue a rilento. E intanto, si sfruttano al massimo le zone già assegnate, anche da parti di realtà che non fanno parte del territorio interessato.

Un caso che prendiamo ad esempio (ma ce ne sarebbero molti altri) è quello delle venete Stereocittà e Radio Cafè, le quali, impossibilitate ad accendere ancora in Veneto, sono state collegate in Piemonte, Toscana e Sardegna e lo promuovono sulle proprie frequenze FM (venete e friulane) attraverso il radiotext.

Per capire meglio la situazione attuale, attraverso il nostro podcast settimanale abbiamo contattato Ivan Gasperi, moderatore del gruppo DAB Digital Radio Italia, profondo conoscitore della diffusione della digital radio.

L’alta frequenza RadioMediaset a convegno per le ultime novità tecniche

Si è tenuto a Milano un meeting con i manutentori dell’alta frequenza di RadioMediaset.

Un gruppo di circa 120 professionisti in cui si è parlato di due argomenti in particolare: in mattinata, la presentazione di nuovi applicativi, tra cui una app per gestire le telemetrie, realizzata da 22HBG e TRISolutions; nel pomeriggio, l’analisi di un nuovo prodotto Axel (Tiger E3) che sarà un elemento fondamentale ed essenziale all’interno delle dorsali.

Proprio le dorsali sono state rinnovate nell’ultimo anno e mezzo per le quattro reti nazionali del gruppo (Radio 105, R101, Virgin Radio, Radio Monte Carlo).

Tra i punti di forza, una reportistica dettagliata su qualsiasi rumore di fondo sia presente nelle tratte. Inoltre, tutte le sorgenti delle emittenti RadioMediaset sono allineate. Questo consente di non sentire mai ritardi, quando l’ascolto passa da una frequenza FM all’altra.

Più dell’80% delle reti, oggi, è remotato e controllato e con la nuova app delle telemetrie l’obiettivo è quello di migliorare sempre più il monitoraggio di ogni singolo impianto.