Aeranti-Corallo: “Diffondere il DAB+ per le radio locali in tutte le regioni”

Uno dei grossi limiti del DAB+ in Italia è l’assenza della pianificazione di frequenze per le radio locali in varie regioni.

Aeranti-Corallo chiede maggior attenzione per le emittenti areali, auspicando che “l’aggiornamento della disciplina del regolamento ricomprenda norme che consentano alle emittenti radiofoniche locali di poter diffondere i propri contenuti in tutte le regioni italiane anche prima dell’adozione e dell’attuazione del nuovo Piano di assegnazione delle frequenze”.

Questo il comunicato dell’11 luglio 2019:

Si è tenuta oggi alla Camera la Relazione annuale al Parlamento dell’Agcom (l’ultima di questa consiliatura). Nel corso del proprio intervento, il Presidente Agcom Angelo Marcello Cardani ha toccato, tra i molti temi, quello della radiofonia digitale. Si legge nella Relazione che “In particolare, dovrà essere completato il procedimento, avviato con delibera n. 13/19/CONS, relativo all’adozione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze in banda III VHF per il servizio radiofonico digitale DA+ (PNAF-DAB). Tale procedimento è stato avviato a seguito della disposizione di cui all’art. 1, comma 1030, della legge di bilancio 2018, come modificato dall’art. 1, comma 1103, lett. c), della legge di bilancio 2019, con la quale le frequenze della banda III VHF vengono destinate prioritariamente alla pianificazione della radiofonia digitale.

Inoltre si legge nella Relazione – allo scopo di garantire un assetto plurale e competitivo al mercato che andrà a determinarsi con la nuova pianificazione frequenziale, e per garantire un uso efficiente delle risorse pianificate, l ’Autorità intende aggiornare il Regolamento sulla radiofonia digitale la cui attuale versione, finalizzata a disciplinare il settore nella sua fase di avvio, risale al 2009 (delibera n. 664/09/CONS), sebbene con alcune modifiche e integrazioni apportate dalla delibera n.567/13/CONS.”

A margine della presentazione della Relazione annuale Agcom, il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli ha dichiarato: “Aeranti-Corallo apprezza il fatto che venga dato impulso alla radiofonia digitale. Occorre, tuttavia, che, l’aggiornamento della disciplina del regolamento ricomprenda norme che consentano alle emittenti radiofoniche locali di poter diffondere i propri contenuti in tutte le regioni italiane anche prima dell’adozione e dell’attuazione del nuovo Piano di assegnazione delle frequenze.”

Rossignoli ha quindi aggiunto che occorrerebbe prevedere che, fino alla data di assegnazione dei diritti di uso delle frequenze, il Ministero rilasci alle società consortili, che svolgono l’attività di operatori di rete in ambito locale, costituite ai sensi del Regolamento di cui alla delibera Agcom n. 664/09/CONS, nelle aree che non sono ancora state oggetto di tale assegnazione, autorizzazioni provvisorie per la sperimentazione delle diffusioni radiofoniche locali in tecnica digitale.

“In tal modo – ha concluso Rossignoli – anche l’emittenza locale potrebbe organizzarsi per competere nei nuovi scenari radiofonici digitali.”

DAB+: a meno di sei mesi dal 2020, qual è la situazione in Italia?

Tra il 2020 ed il 2021, tutti i nuovi ricevitori radiofonici dovranno essere dotati di DAB+.

La “digital radio” entra così ufficialmente, dopo anni ed anni di rinvii e slittamenti, nella quotidianità della gente che ascolta il mezzo “radio”.

Le emittenti nazionali e locali sono pronte per affrontare un approccio di massa verso la radio digitale? Qual è attualmente la loro copertura? E a che punto siamo con la pianificazione delle frequenze per le reti locali?

Se Rai Radio ha annunciato di poter servire oltre il 60% della popolazione entro la fine del 2019, i consorzi “DAB Italia” ed “EuroDAB Italia” (che di fatto contengono tutti i network privati oltre ad alcune emittenti tematiche) stanno proseguendo con l’attivazione di impianti, a cadenza quasi quotidiana, per poter inaugurare il nuovo anno con una illuminazione sempre più capillare.

Resta lo scoglio delle emittenti locali, “imprigionate” da una pianificazione di bacini areali che prosegue a rilento. E intanto, si sfruttano al massimo le zone già assegnate, anche da parti di realtà che non fanno parte del territorio interessato.

Un caso che prendiamo ad esempio (ma ce ne sarebbero molti altri) è quello delle venete Stereocittà e Radio Cafè, le quali, impossibilitate ad accendere ancora in Veneto, sono state collegate in Piemonte, Toscana e Sardegna e lo promuovono sulle proprie frequenze FM (venete e friulane) attraverso il radiotext.

Per capire meglio la situazione attuale, attraverso il nostro podcast settimanale abbiamo contattato Ivan Gasperi, moderatore del gruppo DAB Digital Radio Italia, profondo conoscitore della diffusione della digital radio.

L’alta frequenza RadioMediaset a convegno per le ultime novità tecniche

Si è tenuto a Milano un meeting con i manutentori dell’alta frequenza di RadioMediaset.

Un gruppo di circa 120 professionisti in cui si è parlato di due argomenti in particolare: in mattinata, la presentazione di nuovi applicativi, tra cui una app per gestire le telemetrie, realizzata da 22HBG e TRISolutions; nel pomeriggio, l’analisi di un nuovo prodotto Axel (Tiger E3) che sarà un elemento fondamentale ed essenziale all’interno delle dorsali.

Proprio le dorsali sono state rinnovate nell’ultimo anno e mezzo per le quattro reti nazionali del gruppo (Radio 105, R101, Virgin Radio, Radio Monte Carlo).

Tra i punti di forza, una reportistica dettagliata su qualsiasi rumore di fondo sia presente nelle tratte. Inoltre, tutte le sorgenti delle emittenti RadioMediaset sono allineate. Questo consente di non sentire mai ritardi, quando l’ascolto passa da una frequenza FM all’altra.

Più dell’80% delle reti, oggi, è remotato e controllato e con la nuova app delle telemetrie l’obiettivo è quello di migliorare sempre più il monitoraggio di ogni singolo impianto.

Da 24 a 62 impianti DAB+ in tre anni: Rai Radio investe sulla digital radio

Più copertura DAB+ nell’arco dei prossimi mesi.

A prometterlo è Rai Radio che, in occasione del WorldDAB Automotive 2019 – convention mondiale sul DAB tenutasi a Torino – ha mostrato i passi avanti compiuti dal 2017 ad oggi, relativi alla digitalizzazione del proprio segnale.

E così, se nel 2017 il numero di impianti attivi era appena pari a 24, con un 46% di popolazione nazionale raggiunta, già nel 2018 si era passati a 34 impianti, sfiorando il 50% di persone servite.

La situazione ad oggi (o meglio, a fine maggio) è di 43 impianti attivi, che diventeranno 62 entro la fine dell’anno, pari ad una copertura potenziale del 57% della popolazione nazionale.

Inoltre, entro la fine del 2020 è prevista la realizzazione di nuovi impianti per l’estensione della rete, in accordo con il nuovo PNAF (Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze).

Radio Italia supera i competitor su Facebook

Radio Italia Solo Musica Italiana ha superato i 2,5 milioni di “seguaci” su Facebook.

Il risultato, conferma il network milanese, l’emittente radiofonica italiana col maggior numero di “like” sul noto social network.

Questo il comunicato della radio:

Radio Italia taglia un altro grande traguardo sui social network. La nostra pagina Facebook ufficiale ha infatti sfondato il muro dei 2,5 milioni di “like”. Grazie a tutti voi!

Radio Italia solomusicaitaliana si conferma così al primo posto tra le radio italiane presenti su Facebook. Il primato evidenzia la linea editoriale della pagina che, fin dalla sua apertura nel 2011, ha saputo aggiornarsi e rinnovarsi continuamente. Attraverso la sua pagina, Radio Italia interagisce direttamente con gli ascoltatori: ogni giorno, infatti, vengono condivise news, interviste, dirette e iniziative con gli artisti.

Sulla pagina Facebook “Radio Italia solomusicaitaliana”, raggiungibile cliccando qui, gli ascoltatori e la radio si incontrano, uniti dalla passione per la musica italiana e i suoi protagonisti.

Alessandro Volanti, Direttore Marketing Radio Italia, ha commentato così l’ennesimo importante risultato: “Siamo veramente felici di tagliare questo nuovo traguardo: la nostra pagina su Facebook è cresciuta costantemente e organicamente fin dall’inizio, raggiungendo in poco meno di un anno il primato che si è oggi consolidato ancora di più con il superamento dei 2,5 milioni di like. Primato che ritroviamo anche quando andiamo ad analizzare le interazioni. Attraverso i nostri social (Facebook, Instagram e Twitter) parliamo ogni giorno ad oltre 3,6 milioni di persone: riuscire ad instaurare un rapporto di dialogo e fiducia con chi ci ama è davvero una grande soddisfazione per noi. Ringrazio tutti i nostri amici/utenti che ogni giorno ci scelgono e il nostro Team social parte integrante di questo successo”.

Deejay.it si rinnova, pensando ai social network

Radio Deejay rinnova il proprio sito deejay.it e lo fa pensando ai social network ed agli smartphone, da cui avviene in prevalenza la navigazione.

L’inaugurazione è avvenuta lunedì 17 giugno e l’emittente ha spiegato così le motivazioni delle scelta specifica.

La nuova versione del sito di Radio Deejay è stata realizzata con in mente le abitudini di navigazione dei social network, che rappresentano oggi il canale principale di fruizione dei nostri contenuti.

La nuova homepage si presenta come un’unica colonna centrale con tutte le news, le iniziative della radio e i contenuti più interessanti tratti dai programmi.

La possibilità di “scrollare” continuamente rende la lettura ancora più agevole, soprattutto da smartphone.

Una sezione importante è dedicata ai contenuti audio, live e on demand, dove potete facilmente trovare podcast, puntate e contenuti extra da ascoltare dove e quando volete.