One Dance si espande via DAB+ in Svizzera

Prosegue l’espansione di One Dance in terra elvetica.

La pagina Facebook DAB-Swiss informa che l’emittente è stata collegata in due mux – sul canale 5D – per la Svizzera centrale e l’area di Aarau-Olten (a ovest di Zurigo).

In Canton Ticino, One Dance – raggiungibile all’indirizzo onedancefm.ch – si ascolta, oltre che in DAB+, anche in FM.

Le frequenze sono 87.6 e 98.9 per Lugano e Sottoceneri, 101.2 per Bellinzona, Locarno e Sopraceneri.

(Si ringrazia Andrea Lombardo per la collaborazione)

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Le radio private svizzere: “Non spegnete l’FM!”

La radiofonia svizzera si avvicina al passaggio definitivo al digitale.

Già da alcuni mesi, l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha reso noto che le emittenti radiofoniche pubbliche disattiveranno i trasmettitori FM in agosto 2022, mentre le radio private avranno tempo fino a gennaio 2023 per dire ‘stop’ alla modulazione di frequenza.

Il tutto è dovuto al sensibile calo del seguito della radio analogica che, secondo GfK Switzerland, interesserebbe ormai solo il 13% della popolazione, a fronte di una schiacciante maggioranza di utenti digitali (DAB+ in testa).

Tutti d’accordo? A quanto pare per niente.

È di queste ore la levata di scudi di alcuni editori privati che non vogliono rischiare di perdere quella percentuale che ancora segue l’FM.

Questo un servizio trasmesso domenica 23 maggio da RSI Rete Uno e condiviso da Andrea Lombardo sul gruppo ‘DAB Digital Radio Italia’, dove vengono evidenziate le criticità a riguardo.

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Mediapulse: le radio più ascoltate in Canton Ticino

RSI Rete Uno si conferma l’emittente pubblica più ascoltata, Radio 3i domina tra le private, mentre RTO è la prima tra le italiane.

Sono questi, in estrema sintesi, i risultati dell’ultima indagine Mediapulse, ovvero gli ascolti delle emittenti in Svizzera.

Quelli su cui ci concentriamo sono i dati relativi al Canton Ticino, con l’analisi delle quote di mercato inerenti al secondo semestre 2020.

Complessivamente, le reti pubbliche attirano quasi i tre quarti dell’utenza, con una percentuale pari al 73,96%.

Quelle private sono a quota 20,86%, mentre le estere al 5,18%.

RSI Rete Uno conquista il 35,76% dell’utenza con una lieve crescita rispetto al secondo semestre 2019 (+0,37%).

Stabile Rete Due (3,88%), mentre Rete Tre ottiene il 18,06% (+0,06%).

Tra le reti pubbliche vi sono anche le tematiche Radio Swiss Jazz, Radio Swiss Pop e Radio Swiss Classic.

In questo caso, al vertice troviamo Pop (5,05%, -0,62%), seguita da Classic (0,67%, +0,05%) e da Jazz (0,46%, -0,10%).

Passando alle private, è positivo il bilancio per Radio 3i (13,92%, +0,72%), mentre si assesta Radio Ticino (4,84%, -0,55% ma in crescita rispetto al primo semestre 2020) e cresce la tematica digitale del gruppo RFT Pop (0,34%, +0,15%).

Infine, da sempre il Canton Ticino è anche zona di ascolto di emittenti italiane. Tra queste, al vertice troviamo RTO con l’1,07% (-0,11%), a cui fanno seguito Radio Italia Solo Musica Italiana (0,66%, -0,27%), One Dance (0,55%, +0,31%) e Otto FM (0,18%, non presente nell’indagine del secondo semestre 2019).

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La 105 svizzera attiva il DAB+ in Canton Ticino e arriva alle porte di Milano

Nuova attivazione digitale per la versione svizzera (non legata a RadioMediaset) di Radio 105.

L’emittente, la cui sede è a Zurigo, si chiama esattamente ‘105 DJ Radio’.

Ora in DAB+ raggiunge anche il Canton Ticino, collegata nel mux che diffonde sul canale 10C.

Essendo una frequenza parzialmente libera sul territorio italiano, la nuova emissione raggiunge anche aree della Lombardia.

Oltre all’italiana Radio 105 (identificata “105 DAB”), facendo zapping tra le province di Milano, Varese, Como ed altre località limitrofe è possibile imbattersi pure in “105 DJ Radio”.

L’emittente è presente sul web all’indirizzo www.my105.ch, dove, oltre all’emissione principale, sono attivi diversi canali tematici.

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Addio all’FM in Svizzera: entro due anni si passa al DAB+

“Il settore radiofonico si è accordato sul passaggio dalla FM alla diffusione digitale via DAB+ negli anni 2022/2023. I membri delle associazioni radiofoniche e della SSR hanno approvato la procedura. Di conseguenza, la SSR disattiverà i suoi trasmettitori FM in agosto 2022 e le radio private al più tardi entro gennaio 2023”.

Lo scrive l’UFCOM – Ufficio Federale delle Comunicazioni della Svizzera.

“La decisione” – riporta il sito – è stata presa a grande maggioranza in tutte le regioni del Paese”.

A comunicarlo, il 21 dicembre, sono state l’Associazione delle radio private svizzere (ARPS), l’Unione romanda delle radio regionali (RRR), l’Unione delle radio locali non commerciali (UNIKOM) e la SSR.

“Lo spegnimento della FM” – aggiungono – “avviene in seguito ai riscontri positivi del mercato e all’evoluzione del numero di ascoltatori. Il piano di smantellamento prevede che la SSR metta fuori servizio i propri trasmettitori FM nell’agosto 2022, per facilitare il passaggio alle emittenti commerciali. Nel gennaio 2023 toccherà poi alle emittenti radiofoniche private spegnere i propri trasmettitori FM”.

Un passaggio, lo specifichiamo, che ad oggi non riguarda assolutamente il territorio italiano, dove non si è mai parlato della disattivazione della modulazione di frequenza.

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Nuovo direttore alla Radiotelevisione Svizzera: si tratta di Mario Timbal

La Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI) ha un nuovo direttore.

Si tratta di Mario Timbal, 43 anni, già direttore operativo del Locarno Film Festival.

Subentrerà nei primi mesi del 2021 a Maurizio Canetta (nella foto con Timbal), che lascia la RSI dopo 40 anni dei quali sei al vertice dell’azienda.

Mario Timbal – si legge sul sito della Tv Svizzera – è stato scelto per la sua sensibilità per la dimensione culturale della Svizzera italiana, per la vasta rete di contatti nel mondo della cultura e dei media e per le capacità dirigenziali.

“Mi riesce difficile immaginare un compito più motivante del contributo al rafforzamento del servizio pubblico e della guida della RSI, in questa fase di trasformazione verso la transmedialità”, ha commentato, seppure io sia consapevole delle grandi sfide che ne derivano.

A vagliare le candidature è il comitato permanente della CORSI, la società cooperativa che rappresenta il pubblico della RSI e della quale ogni spettatore può diventare socio. Il comitato, previa consultazione del direttore generale della SSR (Società svizzera di radiotelevisione), propone infine un nome al Consiglio d’amministrazione della stessa, che lo ratifica.

La nomina di Mario Timbal è avvenuta venerdì 11 dicembre.

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