MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Nuovo appuntamento con MilleRegioni su FM-world.

Anche questa settimana, Mauro Roffi ci accompagna tra le news dell’ultima settimana, da tutta Italia.

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  • Gedi prova a conquistare il gruppo veronese Athesis

Ancora il gruppo Gedi al centro dell’attenzione, dopo la cessione (con qualche contestazione) di alcuni quotidiani locali. Questa volta, dopo le voci di un interessamento nientemeno che all’acquisto del ‘Sole 24 Ore’ (e evidentemente anche di Radio 24), che hanno trovato però la ferma opposizione del presidente di Confindustria Bonomi (“Il Sole 24 Ore non è in vendita”), ora ci sono le voci (ma anche qualcosa di più) che rivelano un forte interesse per l’importante gruppo veneto Athesis. Ad Athesis a Verona fanno capo soprattutto il forte quotidiano locale ‘L’Arena’ (più, a Vicenza, ‘Il Giornale di Vicenza’), l’emittente locale TeleArena, la stazione scaligera Radio Verona.

Ci sono varie conferme che Gedi voglia provare davvero a puntare alla conquista di Athesis, anche se l’operazione sembra assai complessa e le probabilità di successo sono tutte da verificare. Un interessante ‘punto della situazione’ è stato fatto (ringrazio Giampaolo Mirandola per la segnalazione) dal periodico on line ‘Professione reporter’, che approfondisce con cura i temi del giornalismo e dei media, tanto che il suo slogan è ‘Salviamo il giornalismo: le notizie, i problemi, le idee’.

Vediamo qualche passaggio significativo del relativo articolo:

“Gedi si era mossa in un primo momento per cedere parte della sua tiratura generale, allo scopo di effettuare un’acquisizione importante. Era senz’altro ‘Il Sole 24 Ore’ l’obiettivo principale, ma dopo ripetuti contatti l’operazione si è rivelata complessa…

L’interesse di Gedi e Ann ora si orienta sui tre giornali di Athesis, ‘Arena’ di Verona, ‘Giornale di Vicenza’ e ‘Brescia Oggi’, che si inserirebbero bene accanto a ‘Piccolo’ e ‘Messaggero Veneto’, (Friuli), alla ‘Gazzetta di Mantova’ (Lombardia con animo veneto), alla ‘Provincia Pavese’ (Lombardia), al ‘Mattino di Padova’, ‘Tribuna di Treviso’, ‘Nuova di Venezia e Mestre’, ‘Corriere delle Alpi’ (Veneto), ‘Sentinella del Canavese’ (Piemonte)…

Il cerchio si chiuderebbe: Nord ovest coperto dalle ammiraglie ‘Stampa’ e ‘Secolo XIX’…, Nord est presidiato dal resto della compagnia.

Le trattative vanno avanti almeno dal mese di luglio, ma – come nel caso del ‘Sole’ – sono complicate. Athesis è una multiproprietà. La maggior parte dei soci è favorevole alla vendita, anche perché i giornali non sono più né particolarmente redditizi né strategici. Neanche l’‘Arena’ di Verona, che è un ex gioiellino, monopolista nella sua città, ma che oggi risente della crisi di ogni organo di informazione tradizionale. Athesis (però) resta un’azienda sana…”.

Oltre ai quotidiani, Athesis possiede anche Telemantova e Telearena, Radio Verona, come detto, e la storica casa editrice Neri Pozza. Naturalmente non resta che seguire con attenzione i prossimi sviluppi.

  • Decisi passi avanti per i contributi 2019 per Radio e Tv

L’ultimo numero di ‘TeleRadiofax’, il noto periodico di Aeranti-Corallo, dà alcune interessanti notizie sul tema dei contributi per le emittenti radiotelevisive, sempre al centro dell’attenzione nel nostro settore. Questa volta sono di scena i contributi relativi al 2019, un periodo (per fortuna, verrebbe da dire) recente, dunque.

Ecco le relative notizie:

“Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato nei giorni scorsi, nella sezione ‘trasparenza’ del proprio sito istituzionale, gli elenchi relativi a tv locali commerciali, tv locali comunitarie, radio locali commerciali e radio locali comunitarie dei soggetti che hanno già percepito i contributi di cui al Dpr n. 146/17 riferiti all’anno 2019. In particolare, risultano liquidate:

– alla data del 10 ottobre 2020, n. 79 tv locali commerciali su 137 in graduatoria 2019;
– alla data del 10 ottobre 2020, n. 80 tv locali comunitarie su 274 in graduatoria 2019;
– alla data del 7 ottobre 2020, n. 169 radio locali commerciali su 171 presenti in graduatoria 2019;
– alla data del 13 ottobre 2020, n. 124 radio locali comunitarie su 320 in graduatoria 2019”.

  • Il PD annuncia per gennaio la sua Radio Web, Immagina

“Io penso di dover aprire il cantiere del PD nuovo” – ha detto il segretario del Partito Democratico (oltre che presidente della Regione Lazio) Nicola Zingaretti alla direzione del suo partito. Zingaretti ha anche annunciato l’idea di promuovere un “appuntamento prima dell’estate, aperto alle forze più vive” e ha ricordato i nuovi strumenti di comunicazione cui il suo PD ha dato vita. Si tratta della piattaforma digitale ‘Immagina’ ma soprattutto della nuova Radio Web, anch’essa denominata Immagina, che inizierà a trasmettere in forma permanente – questo l’annuncio dato da Zingaretti – dal prossimo gennaio.

Ma cos’è Immagina (si veda, per gli interessati, il portale immagina.eu)? Vediamo come si autopresenta nel sito citato:

“Uno spazio dove elaborare e condividere idee e progetti per una società nuova. Ecco perché nasce Immagina, la piattaforma web e social che si propone di coinvolgere esperti, pensatori, addetti ai lavori, professionisti, cittadini nel processo di ridefinizione di un sistema di valori in linea con il tempo che stiamo vivendo. Un sistema che dovrà fare i conti con quanto di inedito e inaspettato sta succedendo a livello mondiale. E che cambierà per sempre il nostro modo di vivere”.

In sostanza, “una casa aperta a tutti coloro che hanno a cuore l’Italia e l’Europa del futuro”.

Il coordinamento di progetto è di Alessandro Capelli, consulente di comunicazione e professore di sociologia della comunicazione. Ci sono poi Enzo Cursio e Valentina Morigi.
La redazione giornalistica è invece composta da: Stefano Cagelli, coordinatore; Stefano Minnucci, responsabile del progetto digitale; Carla Attianese (ufficio stampa e responsabile social media); Agnese Rapicetta (contenuti editoriali); Maddalena Carlino (ufficio stampa). Il supporto grafico è di Patrizio Bagazzini.

  • L’importanza della Radio in diversi Paesi dell’Africa

Ancora una segnalazione dal quotidiano ‘Avvenire’, dove si parla di Radio anche in contesti un po’ diversi dal solito.

Così un articolo di Lucia Capuzzi dello scorso 16 ottobre dà conto di quanto possa essere importante il ruolo della Radio in molti Paesi africani (nel caso in Liberia e in Tanzania), specie là dove invece Internet (e magari anche la Tv) non arrivano.

Ne sa qualcosa monsignor Anthony Borwah, vescovo di Gbarnga, nel nord-est della Liberia. Qui la Radio è l’unico strumento di comunicazione universale.

“La gente di Gbarnga, tuttavia, riusciva a captare, non senza difficoltà, solo le frequenze di due delle venti emittenti concentrate nella capitale, Monrovia” – spiega l’articolo. Ma il ‘vescovo giornalista’ Borwah non si è perso d’animo e il 15 maggio scorso ha realizzato il suo obiettivo:

“Da questa ‘ostinazione profetica’ è nata Radio Paraclete, cioè Paraclito, la voce dello Spirito, come ama definirla il vescovo.

Non a caso è stata inaugurata proprio il giorno di Pentecoste. «Non ce l’avremmo fatta senza l’aiuto della Conferenza episcopale italiana (Cei) che ci ha sostenuto con l’8xmille. E l’accompagnamento di Signis, associazione cattolica mondiale per la comunicazione, con la sua squadra di Roma»”.

Radio Paraclete è uno strumento di evangelizzazione ma non è rivolta solo ai cattolici. “Cerchiamo di promuovere valori profondamente umani, come la riconciliazione, un processo fondamentale in un Paese che ha vissuto lunghi decenni di guerra civile, terminata solo nel 2003 – dice il vescovo Borwah – . Con il diffondersi del virus, inoltre, abbiamo iniziato una serie di programmi ad hoc, sia per aiutare la gente colpita dalle restrizioni sanitarie sia per sensibilizzarla riguardo alla crisi in atto”.

Radio Paraclete, alimentata con pannelli solari, è portata avanti da uno staff di giovani di Gbarnga e ha spiegato, spesso per la prima volta qui, in modo completo, le modalità di contagio da Covid 19 e le più elementari misure di prevenzione.​

“Lo stesso ha fatto un’altra ‘new entry’ nel panorama mediatico africano, Radio Hekima, «unità» in lingua Swahili – spiega ancora ‘Avvenire’ – , inaugurata in piena pandemia dalla diocesi di Mbinga, nell’estremo sud della Tanzania, quasi a ridosso della frontiera con il Malawi, sempre grazie a un vescovo determinato, monsignor John Ndimbo, e all’aiuto di Cei e Signis”.

  • Focus emittenti: Radio CL1

Fra le emittenti siciliane, dedichiamo un approfondimento questa settimana alla nissena Radio CL1, una stazione storica di Caltanissetta. Essere una voce radiofonica (anche abbastanza ‘isolata’) di una città così ‘particolare’ come questa, lontana da altre realtà più note e popolose della Sicilia, comporta naturalmente un grosso impegno per l’emittente isolana, che però ha una lunga storia alle spalle ed è anche radicatissima nella sua zona.

Vediamone la storia, intanto.

È stato il 13 novembre 1976 il giorno in cui Radio CL1 ha emesso i suoi primi vagiti via etere. L’emittente, come altre, è nata quasi per gioco, partorita da un’idea che coniugava il fascino del nuovo e la creatività di un progetto coinvolgente, che mirava però anche agli ascolti, ai messaggi utili per tutta la cittadinanza. E per Radio CL1 fu in effetti subito successo, in virtù di un’audience superiore ad ogni aspettativa. Gli ascoltatori si innamorarono delle voci, del modo di porgersi, dell’impostazione che caratterizzava la nuova Radio.

Tutto ciò fu propedeutico ad una crescita costante, ad un arricchimento della struttura e delle iniziative. Ne scaturì un organigramma omogeneo e coordinato, puntuale e puntiglioso nelle sue comunicazioni via etere. Radio CL1 conquistò nel volgere di pochi mesi un buon indice d’ascolto, che ancor oggi mantiene.

I radiogiornali si imposero per la tempestività delle notizie, per gli editoriali sferzanti, per le inchieste dettagliate. Ebbero ampio spazio il programma di intrattenimento del mattino, le trasmissioni di satira, le rubriche su argomenti specifici nei settori della medicina, del sociale, della cultura, della scuola e della religione; inoltre, gli incontri con poeti, artisti, giornalisti, politici locali, regionali e nazionali, rappresentanti delle istituzioni e di enti pubblici e privati, i dibattiti in studio, le dirette di partite di calcio, basket, volley e automobilismo.

Si passò così “dai vagiti ai ruggiti, dei quali si parla ancora – scrive il direttore di Radio CL1 Pippo Grosso – . Il cammino dell’emittente radiofonica di Caltanissetta (oggi) prosegue, grazie all’immutata fedeltà dei suoi ascoltatori”.

Fra le trasmissioni più note c’è “Tony Accesi”, la domenica alle 10.30, con Tony Maganuco, che esamina e approfondisce ogni settimana i temi dell’attualità locale nissena. Proprio Tony Maganuco ha avuto seri problemi di salute nei mesi scorsi (oggi per fortuna superati) e nell’occasione si è raccolta intorno a lui la grande solidarietà di Pippo Grosso, della redazione di ‘Tony Accesi’, di tutto lo staff della Radio, della redazione giornalistica e naturalmente anche degli ascoltatori.

Maganuco, oltre che popolare conduttore radiofonico, è anche il creatore del Festival città di Caltanissetta e del Memorial Nuccia Grosso, oltreché imprenditore di lungo corso del mondo dello spettacolo.

Non è andata bene invece, sempre a Caltanissetta, al giornalista Salvatore Scarantino, morto nelle scorse settimane a 63 anni. Per 45 anni Scarantino ha lavorato nelle Radio e Tv locali, oltre ad essere anche il referente dei Tg delle testate regionali.

“Tra il girato, il montaggio e la trasmissione del servizio già pronto per andare in onda alla Rai oppure ad Antenna Sicilia o Telecolor passavano poche decine di minuti – scrive Alberto Sardo nel suo ricordo sul sito di Radio CL1 – . Perchè Salvatore Scarantino era il maestro di tutti quelli che negli anni si sono approcciati al giornalismo radiotelevisivo. Il suo era il giornalismo in cui l’immagine andava catturata di persona anche affrontando viaggi dopo una telefonata dell’ultimo minuto oppure addentrandosi nelle campagne più inaccessibili. Tutto pur di riprendere il fatto di cronaca in tempo reale.

Quando si doveva fare il pezzo Totò aveva già girato le immagini, contattato le fonti per le interviste e fatto il pre-montato. Nel seminterrato di viale della Regione, sede del suo studio di produzione, sono passati tutti i giornalisti che in qualche modo hanno avuto a che fare con la Sicilia… Per tutti Totò era una garanzia di affidabilità e professionalità. Immenso il suo archivio rvm che contiene praticamente la storia di Caltanissetta degli ultimi 50 anni, anche con immagini introvabili”.

E ancora: “Salvatore Scarantino è stato anche un pioniere. Determinante il suo contributo per la nascita delle Tv e delle Radio locali a Caltanissetta di cui è stato in molti casi nel gruppo dei fondatori com’è stato per Radio CL1”.

  • Focus emittenti: a Napoli c’è Rainbow – Diversamente Radio

Stimolare riflessioni e attivare un percorso di trasformazione che renda le persone con disabilità protagoniste della propria vita. È questo anche l’obiettivo di Rainbow – Diversamente Radio, la prima Radio campana (di Napoli) ‘partecipativa’, nel senso che non è solo organizzata attorno ai bisogni dei disabili ma è sviluppata proprio sulla base delle loro idee e dei loro bisogni.

Nota anche con lo slogan ‘Radio senza barriere’, l’emittente è stata creata sull’onda di un progetto del 2010 dell’associazione di volontariato I Ragazzi della Barca di Carta. Oggi RDR si propone di diventare una realtà consolidata nel mondo dei media, anche perché è grazie alle sue trasmissioni, pensate come strumento d’integrazione e di comunicazione, che quanti hanno difficoltà motorie, mentali e sensoriali possono far sentire la loro voce, consapevoli di essere finalmente ascoltati.

RDR si occupa di informare i cittadini e, nello stesso tempo, di diffondere le realtà del territorio; è gratuita e fruibile da tutti. Al suo interno le diverse rubriche offrono diversi servizi e notizie aggiornate in tempo reale.

“Ci siamo resi conto – spiega l’editore e ideatore del progetto, Francesco Baldi – che le persone disabili subiscono due tipi di discriminazione: la prima riguarda tutte quelle barriere architettoniche che impediscono loro lo svolgimento di una vita normale; la seconda è una discriminazione di tipo sociale, ossia l’impossibilità di accedere ai media, che sono uno strumento ormai imprescindibile di integrazione”.

Di qui l’idea di dare vita a uno strumento pensato appositamente per queste persone. Oggi quella che sembrava un’idea difficile da realizzare è invece una realtà in costante crescita.
Amelia Focaccio, program manager educational, cultura e terzo settore di Rainbow spiega a sua volta: “Sono tanti i professionisti che ci ringraziano perché li ospitiamo nelle nostre trasmissioni e che ci sostengono. Con loro affrontiamo soprattutto temi riguardanti il sociale, un comparto su cui si potrebbe e si dovrebbe fare di più”.

  • Due programmi sportivi di Radiolina su Videolina

Nuova idea del direttore di Radiolina Emanuele Dessì, che ha pensato bene di trasportare dalla Fm e dalla Radio (dove sino a pochi giorni fa erano presenti) alla Tv due trasmissioni calcistiche piuttosto seguite. Non stiamo parlando della ‘radiovisione’ in Tv di Radiolina ma proprio dell’ammiraglia del gruppo sardo Videolina.

Parliamo in specifico di ‘Il Cagliari in diretta’ e ‘A voi la linea’. La prima trasmissione va in onda ogni giovedì alle 18.30 e la seconda subito dopo il termine della partita, con il contributo dei tifosi (ricordiamo però che la prima delle due trasmissioni fu un’invenzione dell’ex radiocronista delle partite del Cagliari calcio Vittorio Sanna). A condurre entrambi i programmi sono Silvio Camboni e Valentina Caruso, con la collaborazione di Andrea Matta. In Radio invece di dette trasmissioni (così come su Dtt in radiovisione) la programmazione è invece adesso differente.

Un ultimo particolare da segnalare è che con la partenza del nuovo programma in Tv vengono ad essere sospese le televendite, sino alle 19, orario di messa in onda del primo Tg della sera (Pierpaolo e Giuseppe Podda).

  • Radio Subasio: rinviato l’evento con J-Ax

J-Ax non ha potuto essere ospite dell’evento programmato con Radio Subasio. A causa dell’inasprirsi dell’emergenza sanitaria, l’artista ha annullato la sua partecipazione, che è stata rinviata a data da destinarsi.

L’originale appuntamento era in programma per martedì 27 ottobre. J-Ax sarebbe stato ospite negli studi ad Assisi. La serata, prevista dalle 21 alle 22, si doveva tenere, come di consueto, senza pubblico in studio. A fare da padroni di casa gli speaker Katia Giuliani e Davide Berton, che avrebbero dato anche l’opportunità a 50 fan di J-Ax, collegati in videoconferenza da casa, di interagire direttamente con lui.

La diretta Facebook Live dell’artista sulla pagina di Radio Subasio, infine, avrebbe assicurato la visione del programma, trasmesso in simulcast in Fm ed in streaming su radiosubasio.it.

  • Radio Pico emittente ufficiale della Modena Volley

È un’annata decisamente impegnativa e complicata per tutto il mondo sportivo. Nella pallavolo a Modena è emersa l’esigenza di avere sempre più canali media sui quali poter seguire le gare della Leo Shoes Modena Volley.

Alle fondamentali e consolidate partnership con TRC e Uno Volley, che garantiscono la visione di tutte le partite stagionali sul digitale terrestre e la radiocronaca sul canale spreaker dedicato, si va ad aggiungere ora quella con Radio Pico, storica e seguita emittente modenese.

Radio Pico trasmetterà le radiocronache delle gare di Super Lega e Champions League di Modena Volley in collaborazione con Trc e Uno Volley portando le voci di Fabrizio Monari, Alessandro Trebbi e Filippo Marelli anche su Fm e DAB. Le partite di Modena Volley andranno in onda sulle frequenze Fm di Radio Pico (106,6 per Modena e provincia, 101,5 per Mirandola e dintorni), sul canale Radio Pico – Emilia-Romagna DAB, sulla App della Radio, in streaming sul sito www.radiopico.it, oltre che su Alexa, Apple Car Play e Android Auto.

  • Marsica: la novità è il ritorno di Radio Alfa Celano

A Celano, nella Marsica abruzzese, non lontano dal confine con il Lazio, c’è una novità che sa d’antico: il ritorno in onda di Radio Alfa. “L’idea di aprire una Radio a Celano – spiega il periodico terremarsicane.it – nasce dell’esperienza dello storico Eugenio Silvestri promotore di altre ‘frequenze’, tra cui un’altra Radio attiva a Celano negli anni passati.

Il progetto, oggi messo in campo insieme ai due principali collaboratori, ovvero Sergio Cotturone, esperto in logistica e montaggio di video e suoni, e Gianvincenzo Sforza, è quello di dar voce a Radio Alfa Celano, un nome che nasce come tributo per ricordare la prima Radio esistente nel paese di Celano verso la fine degli anni Settanta e si aggancerà con la frequenza dell’ex ‘Giornalino Celanese’, ora diventato ‘Il Piccolo Marsicano’”.

Il progetto sembra serio e impegnativo e si eviterà ogni interferenza con altre emittenti: “La Radio trasmetterà sui canali tra 101/102 Megahertz, dopo prove tecniche dei programmi sperimentali che andranno avanti per circa un mese, per poter raggiungere una coalizione con altre Radio ed evitare interferenze di frequenze presenti nei paesi limitrofi”.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Immancabile come ogni weekend su FM-world, l’appuntamento con MilleRegioni.

Mauro Roffi anche oggi ci accompagna tra le news dell’ultima settimana, da tutta Italia.

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  • Non solo Radio: è boom anche per gli audiolibri (e i podcast)

La Radio tiene le sue posizioni anche in questo particolare periodo e anzi si dimostra un mezzo prezioso in tempo di pandemia, per molte ragioni. Si sa poi che è boom anche per il mondo del podcast, che con la Radio ha molti legami. Ma ecco che ora si scopre un terzo settore dell’audio in forte espansione ed è quello che magari meno ci si aspetta, quello degli audiolibri.

Scrive infatti Raffaella De Santis in un recente articolo su ‘Repubblica’ dedicato alla Fiera del libro di Francoforte, la nota Buchmesse:

“… Il segnale più vistoso della Fiera che… debutta in rete è la febbre degli audiolibri che registrano picchi di crescita pazzeschi, con un incremento tra il 20 e il 30% dopo il lockdown e previsioni di miglioramento entro la fine dell’anno del 25%. La Buchmesse ha presentato uno studio ricco di dati, che tralascia l’Italia ma che noi possiamo integrare, perché il fenomeno ci riguarda da vicino: il mercato dell’audiobook statunitense primeggia con 1,5 miliardi di dollari, segue la Cina con 1,1 miliardi di dollari e al terzo posto c’è l’Europa con 500 milioni di dollari. Il mercato italiano, a sentire gli editori, vale tra i 10 e i 15 milioni di euro nel 2019. Sono valori di per sé altissimi ma quello che conta è la velocità di espansione. Secondo la Audio Publishers Association il volume di affari statunitense è raddoppiato negli ultimi quattro anni. Nel frattempo a casa nostra i grandi editori stanno attrezzandosi con proprie divisioni audio, convinti che il futuro premierà sempre più l’ascolto”.

Niente male anche per il mondo dell’editoria libraria, quindi, ma non è tutto qui:
“Sul fronte della distribuzione la nuova frontiera è l’audio in streaming, con formule di abbonamento mensili ad ascolto illimitato sul modello Netflix. Ma mentre fino a qualche tempo fa Audible – acquisita da Amazon nel 2008 e approdata in Italia nel 2016 – la faceva da padrona ora i modelli di business stanno moltiplicandosi e gli audiolibri si diffondono nelle piattaforme prima destinate principalmente ai fruitori di musica e podcast, tra cui la più nota è Spotify”.

Insomma, una situazione nuova e anche piuttosto imprevedibile, alla vigilia del Covid 19. Intanto ci sono nuove mosse sul fronte di chi si occupa professionalmente, appunto, del mondo dell’audio, e non solo di Radio. Succede così che i contenuti del Sole 24 Ore (che possiede anche Radio 24) sbarchino sulla già citata piattaforma Audible. A inaugurare l’inedita partnership sono due nuove serie originali di podcast realizzate dai giornalisti del ‘Sole’ in esclusiva su Audible e su 24+, la versione premium del sito del quotidiano: ‘Il tempo è il denaro’ di Marco Lo Conte racconta il mondo del risparmio ai tempi del Covid; da novembre ci sarà poi ‘Dieci – Storie di chi ce l’ha fatta’ di Luca Orlando, dedicato a giovani che hanno fatto centro con le loro nuove start up.

A queste due produzioni seguiranno altre serie di podcast che spazieranno tra i temi della moda, dello sport e della politica. Queste nuove serie per Audible andranno ad affiancare i podcast riservati solo agli utenti abbonati alla già citata 24+, la versione premium del Sole24Ore.com.

  • Il Corecom Lombardia, il 5G e l’emittenza locale

Il tema del futuro dell’emittenza radio-televisiva locale in rapporto all’imminente introduzione della tecnologia 5G è stato il tema affrontato in un recente seminario organizzato dal Corecom Lombardia, che si è tenuto a Palazzo Pirelli di Milano, nell’Aula del Consiglio regionale.

La questione riguarda in particolare il mondo delle Tv locali ma anche quello della Radio è opportuno sia consapevole di quel che accadrà fra pochi anni. Per questo riportiamo una parte del reportage sul convegno di Luca Levati (che è stato anche ospite di qualche iniziativa tenuta alla Regione Lombardia ‘a tema radiofonico’) di Radio Lombardia (emittente Fm che, si sa, ha anche un suo canale televisivo locale):

“La mattinata, aperta dal Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti, è stata l’occasione anche per presentare la ricerca, commissionata dal Corecom a Polis Lombardia e a CeRTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano) e che affronta i temi del cambiamento in atto: disegna lo scenario europeo e italiano, espone la road map nazionale che porterà alla riconfigurazione della banda 700 MHz e alla rimodulazione delle frequenze utilizzabili dalle Tv locali e presenta una analisi sul campo, sentendo direttamente la voce degli operatori del settore…

A quasi dieci anni dal passaggio dall’analogico al digitale, le emittenti radiotelevisive locali si apprestano dunque ad affrontare una nuova rivoluzione tecnologica: l’avvento del 5G. E, come ai tempi dello switch off del 2002, i timori sono tanti, anche se il comparto conserva una sua consistenza economica e spesso è in grado di realizzare produzioni di grande qualità: in 6 regioni, per esempio, l’informazione locale delle Tv regionali è più seguita di quella marcata Rai. Insomma, quello dell’emittenza locale è un mondo che resiste e che chiede con forza di essere preso in considerazione dalle istituzioni chiamate a governare un nuovo passaggio epocale, con la consapevolezza che le emittenti locali rappresentano un presidio civico e informativo fondamentale, come testimoniato dai dati di ascolto in particolare durante il periodo dell’emergenza da Covid della scorsa primavera”.

E ancora: “Sui riflessi e i problemi che la svolta tecnologica del 5G rappresenta per le Tv locali si sono alternati Maurizio Giunco (Confindustria Radio e Tv Locali), Fabrizio Berrini (Aeranti-Corallo) e Bianca Papini (Commissione Tecnica Confindustria Radio Televisioni). Presente al seminario anche il Segretario della Commissione di Vigilanza della Rai Massimiliano Capitanio. ‘Il 5G è il futuro – ha detto – e sarà un’infrastruttura fondamentale per portare i contenuti del sistema radiotelevisivo locale delle nostre tv, nei nostri smartphone, nelle nostre auto e non solo. È urgente uscire dalla fase teorica e promuovere e finanziare progetti pilota: in questo la Lombardia potrà essere pioniere’”.

  • Radio JukeBox Tv in onda di notte su BOM Channel

Da alcuni giorni il canale nazionale BOM Channel (Lcn 68) trasmette nelle ore notturne (all’incirca dall’1.00 alle 7.00 di mattina) una programmazione musicale targata Radio JukeBox Tv (Calabria) e Radio Ricordi (Tv). Ricordiamo che JukeBox e Ricordi sono marchi del gruppo ADN Italia di Annibale Notaris, fortissimo in Calabria nel campo radiotelevisivo e presente anche in Sicilia e in altre parti d’Italia (Piemonte in particolare). Ora nella ritrasmissione musicale notturna dovrebbe entrare anche Radio Milano International, dopo l’accordo appena annunciato fra ADN e la proprietà della storica antenna milanese, come già pubblicato su Fm-world, che coinvolge (sempre nelle ore notturne) anche il canale televisivo di ADN La Grande Italia, ben diffuso in Italia sulla Lcn 254.

BOM Channel (emittente in onda già da diversi mesi ma di cui si sa ancora abbastanza poco), fra l’altro, già collabora con ADN mettendo in onda nelle ore del mattino la programmazione commerciale di Shop 24.

Un altro elemento caratteristico di BOM è la presenza della programmazione radiotelevisiva dell’emittente ‘a tema Juventus’ Radio Bianconera Tv nella fascia meridiana, ora per la precisione dalle ore 13.00 alle ore 14.30.

  • Anche il Milan ha la sua Radio Rossonera, anche in Tv

Non solo Juventus e Inter. Anche il Milan ha una sua Radio, che se non è ‘ufficiale’ non molto ci manca, visto che fa riferimento ad Apa, l’associazione dei piccoli azionisti del Milan. Si tratta, manco a dirlo, di Radio Rossonera.

Con un po’ di enfasi, l’emittente si autopresenta così sul suo sito:

“Chi siamo? Siamo giornalisti, tifosi, i vicini di casa. Siamo blogger, impiegati, siamo liberi. Siamo il tifoso pacato, il ribelle, il deciso, il polemico, il nostalgico. Siamo un’associazione di Diavoli, rossi come il fuoco e neri come la paura che incuteremo ai nostri avversari. Siamo Milanisti 1899 e siamo comunicazione senza remore, corretta e indipendente. Siamo Radio Rossonera, la vostra Radio. Siamo voi”.

Naturalmente stiamo parlando di una Radio on line, ma non solo, ormai. Infatti in Tv l’applicazione HbbTV SiSmart, disponibile sui canali Sportitalia (Lcn 60) e Sportitalia HD (Lcn 560), presenti nei mux DFree ch. 50 e La3 ch. 37, permette l’accesso anche ad altri canali televisivi, come Tmw Radio Tv e Bike, ma da poco anche alla versione televisiva proprio di Radio Rossonera.

  • ‘Radio Tutti’ da Radio San Marino al Prix Italia

‘Radio Tutti’ di Radio San Marino nasce nel 2015, in collaborazione con il servizio Disabilità e Assistenza Residenziale dell’ISS, come progetto pilota per la valorizzazione e l’integrazione di ragazzi disabili nella produzione e diffusione di contenuti radiofonici.

“Un piacevole esperimento”, si diceva cinque anni fa, ma il risultato è stato che l’emittente del Titano ha partecipato proprio con questo programma al recente Prix Italia di Roma. Per essere precisi, ha preso parte alla manifestazione assieme a altre due produzioni di San Marino Rtv (‘Nave Vespucci 2019 – Da Alicante all’Elba’ e ‘Speciale Rally Legend’).

“Con il passare degli anni il programma è cambiato molto – precisa infatti la curatrice Anna Gaspari – : dopo un primo approccio a questa nuova esperienza, i ragazzi hanno preso sempre più dimestichezza con la Radio, fino a diventare veri e propri conduttori. Ora presentano, preparano la scaletta musicale e le domande per gli ospiti che poi intervisteranno. È uno spazio tutto loro, divertente e interessante, dove i ragazzi interagiscono e sono i protagonisti”.

Un momento di crescita per i ragazzi, ma anche per chi come Lorenzo Salvatori, in arte IROL, usa il microfono per professione. “Al quarto anno di conduzione insieme ad Anna – spiega – , ho imparato l’organizzazione di un programma radiofonico con ospiti ed esterne e soprattutto ho imparato a conoscere la sensibilità dei nostri ragazzi, che ci insegnano sempre qualcosa con la loro passione, educazione e rispetto”.

“Per noi è stato molto importante poter partecipare al Prix Italia – argomenta ancora IROL – , anche per via dell’unicità e dell’originalità di questo format, ideato dal nostro direttore Carlo Romeo”.

  • Su Radio Italia Anni 60 di Roma c’è anche Isabel Zolli

Nuovo ingresso nel team della romana Radio Italia Anni 60, storica emittente della omonima syndication spesso presente su Fm-world. La nuova stagione della stazione capitolina ha visto in palinsesto tante novità alla conduzione serale, con voci storiche del panorama musicale italiano del calibro di Edoardo Vianello e Manuela Villa.

Ora c’è un ulteriore nuovo arrivo, quello della promoter e talent scout Isabel Zolli. Romana doc, da dieci anni nel mondo della discografia al fianco di grandi nomi della musica italiana, Isabel è attualmente impegnata nell’ufficio stampa di Marcella Bella. La promozione musicale è la sua principale attività, ma i suoi esordi nel settore la vedono presente proprio in Radio, in una storica emittente perugina, Umbria Radio; a seguire c’è stata l’esperienza della conduzione televisiva.

Infine, dopo molti anni di gavetta nelle più importanti agenzie di promozione musicale, Isabel ha fondato l’agenzia che porta il suo nome, Isabel Zolli Promotion Agency.
Adesso parte questa nuova avventura. Da mercoledì 14 ottobre è infatti in onda dalle ore 20.00 su Radio Italia Anni 60 Roma.

  • Studio Più punta sempre più anche sulla Sicilia

Da qualche mese, come ben sanno quanti seguono questo sito, l’emittente dance della provincia di Brescia Radio Studio Più è presente anche nella Fm palermitana sui 99.9 MHz (in virtù di un accordo con Radio Palermo Centrale) e altresì in un’ampia fetta della Sicilia, grazie a tutta una serie di altre frequenze. La novità più recente è poi il preannuncio dell’arrivo “ben presto” anche a Catania.

La programmazione – lo ricordiamo – , oltre alle produzioni della superstation (ormai ‘quasi nazionale’) Studio Più, prevede anche alcune produzioni legate al territorio siciliano. Fra queste c’è l’informazione regionale a cura di Filippo Virzì alle 10.00 e alle 19.00 e il meteo delle nove province siciliane alle 8.00 e alle 11.00.

  • Sardegna: Unica Radio si allea con Directa Sport

Prende vita con ottobre la collaborazione tra Unica Radio, il noto media degli studenti dell’Università di Cagliari, e Directa Sport, la Tv dello sport sardo. Succede che ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle 20 sulle frequenze dell’emittente universitaria isolana sarà in onda un notiziario che racconterà lo sport regionale attraverso news, resoconti e interviste su tutti gli avvenimenti seguiti da Directa Sport.

Come precisa buongiornoalghero.it, “Directasport.it è la Tv sarda dedicata agli eventi sportivi. È un progetto in crescita esponenziale… volto a dare visibilità allo sport sfruttando al massimo la forza comunicativa del Web. Su Directa Sport sono presenti ad oggi ben 34 discipline sportive…

L’emittente rappresenta, di fatto, l’unica vetrina sullo sport dilettantistico sardo. Settimanalmente, infatti, racconta le gesta di numerose squadre locali impegnate nei campionati nazionali come il CUS Cagliari, il San Salvatore Selargius e la Virtus Cagliari (Serie A2 Femminile di Basket), ma anche Raimond Sassari (A1 di Pallamano Maschile), HAC Nuoro (A1 di Pallamano Femminile), Sassari Torres Femminile (Serie C) e Città di Sestu (Serie A2 di Calcio a 5 Maschile)”.

A sua volta Unica Radio, Web Radio degli studenti dell’Università di Cagliari, è figlia di un progetto universitario nato nel 2007, finanziato attraverso i fondi dedicati alle attività culturali dell’Università di Cagliari e il fondo regionale dell’ERSU Cagliari. L’emittente coinvolge gli studenti e il territorio con partecipazione e numeri in crescita. Il suo obiettivo principale è rivolto alla promozione di cultura, eventi e informazione.

Unica Radio è sempre presente negli eventi culturali e nelle manifestazioni del territorio e ha diretto tecnicamente il World College Radio Day, giornata mondiale delle Radio universitarie.

L’emittente partecipa altresì al progetto europeo Europhonica, all’interno del Parlamento di Strasburgo e di Bruxelles, promosso dall’Associazione Raduni. Unica Radio trasmette anche in DAB+ e attraverso le principali piattaforme di streaming.

  • Nicola Nieddu addetto stampa del Cagliari Club Alghero

Nuovo incarico per il giornalista algherese Nicola Nieddu, già volto noto per i suoi trascorsi come direttore dell’emittente televisiva Catalan Tv della famiglia Giorico ed ancor di più per essere il direttore della seconda emittente radiofonica di Alghero, ovvero Radio Onda Stereo, edita da Giuseppe Niuolu (la prima è Radio Nuraghe Stereo, edita dai coniugi Paola Nieddu e Franco Peana).

Dicevamo nuovo incarico, perché Nicola è stato nominato addetto stampa del Cagliari Club della cittadina ‘catalana’. (Pierpaolo e Giuseppe Podda)

  • Nasce la trasmissione che promuove la comunicazione gentile

Si chiama ‘Spazio costruiamo gentilezza’ la prima trasmissione radiofonica interamente dedicata appunto alla gentilezza. Andrà in onda tutti i giovedì dalle 19 alle 20 fino a giugno 2021 grazie alle associazioni piemontesi Radio Spazio Ivrea e Cor et Amor, con ospiti che porteranno la loro lunga esperienza nell’ambito delle pratiche della comunicazione gentile, peculiarità di cui, onestamente, si sente un certo bisogno.

Radio Spazio Ivrea e Cor et Amor sono accomunate proprio dall’impegno nell’accrescere il benessere delle comunità attraverso la comunicazione gentile e le pratiche di gentilezza. La trasmissione, iniziata il primo ottobre scorso, intende percorrere l’Italia in lungo ed in largo per scovare i ‘posti della gentilezza’, oltre ad essere un’occasione di confronto tra i conduttori e i relatori. Tra gli ospiti ci saranno Assessori alla Gentilezza, Insegnanti per la Gentilezza, Allenatori alla Gentilezza, famiglie e bambini, conoscitori ed esperti della Gentilezza. Gli argomenti trattati saranno affrontati anche in forma ludica, attraverso giochi della gentilezza radiofonici.

Il programma, trasmesso dalle storiche Officine H di Ivrea, dove aveva sede operativa l’Olivetti, tratterà in ogni puntata un preciso tema nel quadro generale illustrato. ‘Spazio costruiamo gentilezza’ si potrà ascoltare sulla citata Radio Spazio Ivrea sul Web e sarà una trasmissione interattiva, con la possibilità di intervenire per gli ascoltatori.

  • ‘Ticket To Ride’ su Radio L’Aquila 1

Su Radio L’Aquila 1 (93,500 MHz) è appena partito un nuovo programma settimanale di musica con spunti letterari, ‘Ticket To Ride – canzoni in viaggio’. Si tratta di una rubrica di approfondimento condotta da Antonella Finucci, Valeria Valeri e Fabio Iuliano.

Ogni settimana, il martedì alle 12.05 e la domenica, in replica alle 15.05, viene affrontato un tema diverso legato al viaggio, all’andare, alla scoperta. Un percorso declinato in tre canzoni (trasmesse dallo studio o suonate dal vivo) e accompagnato da riflessioni, spunti letterari classici e contemporanei. La prima puntata, in onda martedì 20 ottobre, è stata dedicata alla ‘purezza’. Nelle settimane successive verranno affrontati temi come incontro, spiritualità, macerie e rovine, labirinti, oceani, orizzonti, boschi e montagne.

Ma vediamo le dichiarazioni di una protagonista del programma, la professoressa Valeria Valeri. “Quando Fabio Iuliano, dopo pochi minuti dal nostro primo incontro, mi propose il suo progetto, non ci ho pensato due volte. L’idea di declinare parole di ogni tempo, su ogni argomento, cogliendo suggerimenti, emozioni, sfumature, assonanze evidenti o meno era troppo allettante. Da lì alla nascita di uno strano trio, che si è dimostrato immediatamente una ‘premiata ditta’ sulla stessa lunghezza d’onda ma su strade diverse, c’è voluto davvero poco. La disponibilità del patron di Radio L’Aquila 1, Giovacchino D’Annibale, ha fatto il resto”.

E quest’ultimo non è da meno: “Avevo pensato: tre ‘professori’ messi insieme quasi per caso chissà cosa potranno combinare! Ma poi nel giro di una settimana è stata progettato il programma. Ora non rimane che aspettare il riscontro del pubblico”.

  • Calcio, Radio, Napoli e un punto di vista femminile

C’è sempre più nostalgia per l’epoca in cui regnava indisturbato nelle domeniche sportive degli italiani il programma ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, con la Radio (il transistor soprattutto) a farla da padrone nel raccontare e anche mitizzare le gesta delle squadre e dei calciatori.

Da queste basi nasce il libro “Interrompo dal San Paolo” (Giammarino Editore), con il quale debutta anche un progetto editoriale (la collana Sport&Soul) che si propone di riportare la fantasia al potere, proprio mentre la narrazione attuale è invece fortemente contaminata dall’abuso della Tv e della tecnologia, fatta di numeri e percentuali che uccidono le emozioni.

Il volume è curato dal giornalista Pietro Nardiello, con la prefazione del presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, e vede altresì all’opera 20 donne, tra giornaliste e scrittrici, che raccontano altrettante reti di calciatori che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito a realizzare la storia del Calcio Napoli: da Sivori a Maradona, da Savoldi a Mertens, da Juliano a Insigne.

Tante storie dove i protagonisti però non vedono il gol, o non riescono a vederlo, ma lo ascoltano proprio alla Radio, immaginando le gesta dei protagonisti. Sono queste le storie che formano la particolarità di un libro che offre inoltre un punto di vista diverso dal modello ‘maschio’ del calcio.

Ecco le coautrici che hanno preso parte all’antologia: Emma Di Lorenzo, Adriana De Maio, Maria Teresa Baldi, Argia Di Donato, Gabriella Galbiati, Titti Improta, Daniela Volpecina, Iolanda Stella Corradino, Francesca Flavio, Ilaria Mennozzo, Serena Li Calzi, Renata Scielzo, Alessia Bartiromo, Taisia Raio, Melina Di Marino, Sabrina Uccello, Sonia Sodano, Gabriella Calabrese, Nunzia Marciano e Valeria Grasso.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Nuovo appuntamento, come ogni fine settimana, con MilleRegioni curato da Mauro Roffi.

Per contatti e segnalazioni: [email protected]

  • Il complicato maxi-concorso per giornalisti della Tgr Rai

Alla fine si è svolto davvero (sabato scorso 9 ottobre), dopo non poche polemiche e timori ovviamente legati alla pandemia in corso. Parliamo del megaconcorso per provare a diventare giornalisti della Rai (cui si erano iscritti 3.722 giornalisti), o meglio della prima prova in programma, tenutasi presso la Nuova Fiera di Roma. ‘In palio’ ci sono novanta posti per collaborare dal prossimo anno alla Testata Giornalistica Regionale dell’azienda, la nota Tgr, articolata nelle redazioni in tutte le regioni italiane.

La partecipazione effettiva dei candidati al concorso è stata del 74%, una percentuale ritenuta molto alta, soprattutto nelle attuali condizioni sanitarie, anche a confronto con la precedente selezione per giornalisti Rai del 2015, quando a Bastia Umbra si arrivò solo al 56% dei 4975 candidati.
Rigide, naturalmente, le procedure sanitarie, che hanno seguito un rigido protocollo approvato dalla ASL RM3, competente per territorio: i candidati sono stati suddivisi per regioni in sette padiglioni, con tavoli singoli a 2 metri e mezzo di distanza l’uno dall’altro; la convocazione è avvenuta in orari diversi e gli accessi sono stati separati; garantito anche un deflusso ordinato al termine della prova.

“Questo concorso sarà imparziale – ha voluto garantire Alessandro Casarin, direttore della Tgr Rai – . E bisogna dare atto all’Azienda, e in primis all’ad Fabrizio Salini, di aver investito milioni e milioni su un concorso e su assunzioni in un periodo di vacche magre e di crollo degli introiti pubblicitari. Inoltre bisogna dare atto anche all’Usigrai di aver lavorato alacremente per ottenere e difendere questo concorso”.

Dei nuovi 90 giornalisti la Tgr ha davvero bisogno, perché ci sono “pesanti vuoti d’organico nelle redazioni” e bisogna anche far partire il portale web. I giornalisti che saranno assunti “devono saper fare tutto, dalla cronaca allo sport, dalla politica alla giudiziaria fino all’economia – ha specificato Casarin – . In più chiediamo l’utilizzo delle nuove tecnologie. Partiranno dal web, ma prima o poi avremo il giornalista con telecamerina e valigetta per il montaggio. Veri e propri reporter di strada pronti a realizzare un servizio a tutto tondo, sul modello della ‘squadra’ di Sigfrido Ranucci”.
Gli ascolti della Tgr – che, lo ricordiamo, opera anche nei programmi di RadioRai (Radio1 soprattutto) – sono intanto buoni e promettenti. Ma i tempi per l’ingresso dei ‘fatidici 90’? Ci vorranno ancora diversi mesi, naturalmente, perché le prove orali non partiranno prima di gennaio 2021.

  • Il gruppo GEDI cede quattro quotidiani locali

Il gruppo GEDI – che possiede i quotidiani La Repubblica e La Stampa, il settimanale L’Espresso, molti quotidiani locali e, nel campo radiofonico, Radio Deejay, Radio Capital e m2o – ha annunciato, confermando le voci che correvano da qualche tempo, la vendita alla società SAE Srl di quattro dei suoi quotidiani locali, ovvero Il Tirreno (Livorno) e gli emiliani la Gazzetta di Reggio, la Gazzetta di Modena e la Nuova Ferrara. La notizia ha provocato tensione fra i giornalisti del gruppo e messo in allarme soprattutto quelli che lavorano nei quotidiani ceduti, con scioperi e agitazioni.

I motivi della cessione non sono stati esplicitati da GEDI ma si ritiene abbiano a che fare con la necessità di ridurre i costi di gestione del gruppo, che dallo scorso dicembre è controllato da Exor (società della famiglia Agnelli). Secondo altri, invece, si cercano di creare fin d’ora le condizioni per ulteriori acquisizioni e una delle ‘prede possibili’ potrebbe essere addirittura ‘Il Sole 24 Ore’ (con Radio 24?). Ma va detto che non c’è alcuna conferma in merito.

La società SAE Srl, rappresentata da Alberto Leonardis, cui sono stati ceduti i quattro quotidiani, secondo Gedi, “potrà offrire la miglior garanzia di continuità, rafforzamento e prestigio a testate che per storia e tradizione rappresentano una parte importante dell’editoria quotidiana”. Molto più dubbioso in merito il sindacato dei giornalisti del gruppo.

Leonardis era già stato protagonista di un’operazione analoga con Gedi (sia pure con la precedente gestione) per ciò che riguarda il quotidiano ‘Il Centro’ di Pescara, rilevandolo nel 2016 e rivendendolo in tempi più recenti.

  • Assegnati a Modena i DIG Awards anche nel campo dell’audio

Modena ha accolto con calore il festival internazionale di giornalismo investigativo che, come abbiamo già riferito in questa rubrica, alla sua sesta edizione, per la prima volta, è stato ospitato dalla città emiliana nei giorni scorsi. Si tratta del DIG Festival (‘Age of Fear’ la significativa denominazione del 2020), svoltosi nei cinque anni precedenti a Riccione e che quest’anno ha trovato in Modena una città pronta a cogliere il valore che l’associazione no profit Dig rappresenta nel panorama del giornalismo d’inchiesta.

E sono stati proprio i contenuti esclusivi i veri protagonisti del festival, conclusosi (fra sabato 10 e domenica 11 ottobre) con la proclamazione dei vincitori dei premi, i DIG Awards, dopo una settantina di iniziative, tra proiezioni, anteprime, talk, workshop di approfondimento e concerti.

Dal palco della Chiesa San Carlo, il regista romeno Alexander Nanau, presidente della giuria dell’edizione 2020, e Valerio Bassan, co-organizzatore di DIG, hanno assegnato sette DIG Awards, uno per ogni categoria in concorso. Grandi novità di quest’anno sono stati l’introduzione della categoria Audio (quella che naturalmente ci interessa di più), che ha premiato i migliori podcast d’inchiesta, e l’istituzione del DIG Watchdog Award, conferito dal board di DIG a chi nel corso dell’anno si è battuto in difesa della qualità e dell’indipendenza del giornalismo.

Nella categoria ‘Best Audio’, dunque, che dà spazio e valore a prodotti giornalistici di storytelling audio e inchieste radiofoniche, podcast e audio serie, i vincitori sono stati ‘Verified’, di Alessia Cerantola, Cecilia Anesi, Giulio Rubino, Susanne Reber – Stitcher Witness Docs, e ‘A tutti i costi’ di Chiara D’Ambros.

‘Verified’ è una serie investigativa che cerca di fare luce su uno dei casi di violenza sessuale seriale più scioccanti degli ultimi anni, con un Carabiniere di giorno che si trasforma in un predatore sessuale di notte. La motivazione del premio valorizza anche lo scrupoloso racconto dell’opera di un gruppo di donne senza paura, sparse per il mondo, che si sono unite per consegnare alla giustizia il citato predatore sessuale. Inoltre in ‘Verified’ “la professionalità del giornalismo d’inchiesta si sposa con la produzione podcast ricercata e di alto livello, restituendo all’ascolto un’esperienza unica e avvincente”.

Una menzione speciale è andata invece, come già accennato, a ‘A tutti i costi’ di Chiara D’Ambros (Rai Radio3). Si tratta di una miniserie di cinque puntate che parla di lavoro e salute, di sostanze invisibili e acque inquinate, di paesaggio contaminato e vite compromesse, in un viaggio sonoro ambientato in provincia di Vicenza. Nella motivazione, la Giuria spiega che il programma è “un’appassionante indagine del dilemma lavoro/salute, in cui con cura e determinazione l’autrice ricostruisce la storia dei lavoratori della Miteni, una fabbrica di prodotti chimici di Vicenza, in cui qualcuno si arricchisce a discapito della salute dei lavoratori, creando anche enormi danni per l’ambiente”.

  • Il Master che insegna a Fare Radio

Il Master Fare Radio, Produzione e gestione dei prodotti radiofonici è attualmente l’unico master universitario attivo in Italia per preparare i giovani a operare nel mondo radiofonico. Nato nell’ambito dei percorsi formativi di ALMED, Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano, il master offre una didattica completa sul panorama radiofonico nazionale e un approccio integrato tra le attività professionali che costituiscono la Radio.

A quattro anni dalla sua nascita, il Master ha appena raggiunto un importante risultato: si tratta del gemellaggio con tutti i network di ‘I Love my radio’, l’iniziativa da poco conclusa che ha unito tutti i principali network radiofonici italiani.

La formazione del Master si struttura attraverso un percorso didattico che mette in cattedra, i nomi più illustri delle Radio, tra i quali: Lorenzo Suraci di RTL 102.5; Massimiliano Montefusco di RDS; Linus del Gruppo GEDI; Angelo Baiguini (direttore di RTL 102.5); Mario Volanti di Radio Italia; Angelo De Robertis, già Direttore di Radio 105.
Il Master è diretto da Paolo Gomarasca (docente dell’Università Cattolica) e Marco Pontini (vicepresidente di Radio Italia).

  • In Sicilia la Radio va sempre più in Tv

Come abbiamo scritto nei giorni scorsi su questo periodico, anche la palermitana Radio Time ha arricchito la sua offerta al pubblico, nella sua nuova stagione, con una grossa novità: lo sbarco in Tv sul canale 91 Lcn (dove ha preso il posto di Che Tv, che già offriva ‘contenuti legati al mondo radiofonico’) e 591 HD del digitale terrestre, a copertura regionale. L’operazione è stata anche presentata in una specifica conferenza stampa.

Come avevo scritto in un articolo di febbraio per Fm-World, tuttavia, questa è solo l’ultima di tutta una serie di iniziative nel campo della ‘visual radio’ in Sicilia. A parte quello che all’epoca avevo definito l’‘accenno di canale video’ di Radio Margherita, la citata Che Tv e Radio Time (già in febbraio avevo notato le sue ‘velleità televisive’), avevo citato a Messina Tele’s Puta Radio, Radio Taormina Tv, Tsb (con Radio Nuova Napoli) ancora a Palermo, Bella Radio Tv, Radio Tivù Azzurra, la ‘veterana’ catanese Radio Universal Tv, la siracusana Fm Italia, le ‘velleità video’ di Radio One e Rpc-Radio Palermo Centrale, nel Trapanese il canale televisivo di Rmc 101 di Marsala.

Ma non sembra finita qui: come segnala su newslinet.com l’amico Carmelo Aurite, c’è da poco un altro caso significativo, quello del noto gruppo radiofonico siciliano Rmb, che dalla fine di settembre ha trasferito gran parte della programmazione di Radio Fantastica (che in Sicilia fa parte del gruppo Rmb) in Tv sul canale 215 della nota Sestarete di Catania. Il gruppo Rmb comprende anche Etna Radio, Radio Cuore e Radio Sportiva, sempre in ‘versione siciliana’.

  • Ruggero Sardo mattatore su Radio Studio Centrale

Restiamo in Sicilia per parlare di un noto programma in onda dal lunedì al venerdì alle 12 sulla catanese Radio Studio Centrale, a sua volta molto seguita nell’isola. Si tratta di ‘Mizzica – la Radio che pizzica’ (o ‘La Radio che stuzzica’), con Ruggero Sardo, personaggio e showman molto noto in Sicilia.

Prodotto da Primamusica Produzioni Artistiche, ‘Mizzica’ segna il rinnovamento della partnership della stessa Primamusica con Radio Studio Centrale che già in passato ha dato ottimi risultati in termini di gradimento e ascolti. Con Ruggero Sardo ci sono Manuela Santanocita e gli attori Gianluca Barbagallo e Plinio Milazzo, che garantiscono risate e divertimento agli ascoltatori. Tornano poi gli amati personaggi di Ruggero, con le loro gag strampalate, esilaranti e surreali.

“Mizzica è un talk variety che piace alla gente – ha detto Sardo, che è anche ideatore della trasmissione con Giovanni Di Prima – , probabilmente perché riusciamo ad abbracciare un pubblico molto vasto e ad essere ‘un po’ di tutto’: intrattenimento, divertimento, ma anche approfondimento di temi seri ed attuali”.

Sardo però continua a non ritenersi un ‘uomo di Radio’: “Porto in Radio me stesso, la mia semplicità ed il mio modo di essere ma so bene che quelli ‘bravi a fare la Radio’ sono altri: io più che altro sono un uomo di Tv che fa la Radio”.

Il programma va in onda in diretta dal Parco Commerciale Le Zagare e da una avveniristica postazione, Primamusica Multimedia Project. “La nostra nuova postazione – spiega Di Prima – ci permette di essere ancor di più tra la gente e anche di dare una importante opportunità di ascolto a tanti artisti emergenti siciliani”.

  • Focus emittenti: Radio Senza Muri (Marche)

Riparte la marchigiana Radio Senza Muri, con base a Jesi. Venerdì 9 ottobre dalle 17.30 alle 19 sono ricominciate le sue dirette all’interno del progetto Riesco Marche – Reti Inclusive e Solidali per la Comunità. È iniziato così un modo inedito di fare Radio Senza Muri, che in questo particolare periodo opera da un nuovo studio radiofonico, allestito dopo l’emergenza Covid.

Radio Senza Muri è una Web Radio comunitaria di promozione della salute, nata nel 2012 da un progetto ideato dall’associazione Ya Basta! Marche e finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato Marche, con il sostegno di numerosi partner, fra i quali anche Radio Aut Marche e altre ‘Radio della salute mentale’ italiane, come Radio Fragola di Trieste, Radio Sherwood di Padova, Radio Collega-menti di Pisa, Radio Stella 180 L’Aquila, Radio Ondattiva Bari, Psicoradio di Bologna.

Durante questi mesi di chiusura, Radio Senza Muri aveva organizzato delle trasmissioni tramite piattaforma on line, sia per il compleanno sia partecipando alla Maratona delle Radio della Salute Mentale di tutta Italia con la rete nazionale Larghe Vedute e Radio La Colifata, con sedi a Parigi e Buenos Aires.

Dopo un corso di formazione tecnica, oggi l’emittente può ripartire in modo autonomo. È stato allestito uno studio radiofonico al quale possono accedere, di volta in volta, solo poche persone. È stato poi organizzato tramite una piattaforma un collegamento on line per riprodurre, con i partecipanti e le partecipanti da casa, il Dispositivo Radiofonico Gruppale (DRG) che caratterizza Radio Senza Muri.

Il progetto di Radio Senza Muri prende spunto dall’eccezionale esperienza della citata Radio la Colifata, in onda dal 1991 dai giardini dell’ Ospedale psichiatrico J. L. Borda di Buenos Aires.

La Colifata ha dato la possibilità di far sentire fuori dalle mura del nosocomio le difficoltà di tante persone che vi erano e vi sono tuttora ricoverate, rompendo metaforicamente i muri creati dallo stigma sociale. La Radio assume così una valenza terapeutica sia per chi la fa sia per chi la ascolta.

Anche il Dispositivo Radiofonico Gruppale è stato preso in prestito dall’esperienza di Radio La Colifata ed è uno strumento aperto e permeabile che funziona a livello assembleare. Il dispositivo nasce come strumento di promozione della salute nel territorio, mira alla riduzione dello stigma riferito ad aree quali dipendenze patologiche, salute mentale, questioni legate alla migrazione ed in generale al tema dell’inclusione sociale.

L’uso del dispositivo radiofonico gruppale all’interno degli spazi comuni permette l’incontro e il dialogo delle diverse forme di partecipazione sociale attive sul territorio, favorendo riflessioni che promuovano la realizzazione di un’identità locale che abbia come principio la valorizzazione delle differenze.

Radio Senza Muri, nel complesso, si autodefinisce come un ibrido tra una Radio della salute mentale e una Radio comunitaria, nel senso di costruttrice di rete a livello locale.

Inoltre Radio Senza Muri ha partecipato dal 18 al 20 settembre a Perugia al primo Gemini Festival, il network nazionale di Radio indipendenti di cui abbiamo già parlato in questa rubrica. Mercoledì 30 settembre è stata altresì invitata al tavolo ‘Radio e salute mentale’ nel corso delle Giornate internazionali di Cultura e sviluppo sociale, insieme a Radio Nikosia di Barcellona e Radio La Colifata.

  • La scomparsa di Pier Silverio Pozzi

Il 9 ottobre scorso è morto il giornalista Pier Silverio Pozzi, originario di S. Arcangelo di Romagna, curatore e ideatore di programmi televisivi e radiofonici, attivo per molti anni in Rai ed ex presidente di Santarcangelo dei Teatri.

La sua più che trentennale carriera in Rai era iniziata nel 1967; negli anni Pozzi aveva curato e ideato numerosi programmi televisivi e radiofonici, ricoprendo ruoli di sempre maggior responsabilità in diversi settori. Si era occupato molto di radiofonia, partendo da responsabile della Programmazione Radiofonica della Sede regionale per il Lazio della Rai, passando poi a capo struttura Programmazione di Radio 2 e approdando infine al ruolo di Vice Direttore della Divisione Radiofonia.

È stato anche presidente della Giuria della prima edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi.

  • In Molise nasce TAO Radio – La Radio degli Artisti

Lo scorso 5 ottobre ha preso il via in Molise TAO Radio – La Radio degli Artisti. Si tratta di una Web Radio che ha la peculiarità di vedere il coinvolgimento di musicisti, tecnici del suono, speakers, fotografi, videografi e tanti altri Artisti di natura diversa, tutti uniti nella realizzazione dell’emittente. TAO Radio è una produzione TAO studios, l’Ufficio delle Arti con sede a Ferrazzano.

Fra i vari programmi, c’è ‘Made in Molise’, condotto da Scarlett, uno show dedicato ai cantautori, alle cantautrici, alle band e ai cantanti della regione con almeno una pubblicazione alle spalle. Sigla della trasmissione è un gioiello della canzone satirica molisana, ‘Forst Ross’ dei ragazzi del CalcioCavallo F.C. Molise.

  • Un ‘gemellaggio’ fra Radio e teatro a Torino

Chiudiamo con una notizia di teatro (perché no?). Debutta a Torino in questo mese di ottobre, in prima nazionale, nell’ambito della Stagione RE-PLAY di Fertili Terreni Teatro, ‘Radio International’, una serie teatrale (a puntate) di Hamid Ziarati, scrittore italo-iraniano, e Beppe Rosso, per la regia sempre di Beppe Rosso, con Adriano Antonucci, Barbara Mazzi, Lorenzo Bartoli e Francesco Gargiulo, una produzione ACTI Teatri Indipendenti.

Ogni puntata è una storia a sè con una sua autonomia ma tutte insieme raccontano la trasformazione di un’emittente radiofonica e il dramma di un Paese nel breve arco temporale di una settimana.

Nello studio di una Radio, che lavora in network con altre emittenti italiane indipendenti, piomba la notizia di un’imminente chiusura, contemporanea ad una svolta autoritaria nel Paese. Tra i conduttori e i lavoratori della Radio si incrinano i rapporti nutriti da vecchi rancori e drammi mai svelati. Seguendo le notizie e le vicende di una bambina siriana profuga e scomparsa tra le montagne, le diverse prese di posizione dei cronisti generano un forte contrasto e si scatena il dramma dell’incomprensione, che mette in crisi intere trasmissioni.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Torna, come ogni fine settimana, l’appuntamento con MilleRegioni curato da Mauro Roffi.

Per contatti e segnalazioni: [email protected]

  • E la nuova Agcom riesce ad insediarsi

Incredibile ma vero, ci siamo arrivati, dopo un tempo talmente lungo ‘di passaggio’ da sfiorare l’assurdo, dovuto alle lungaggini del mondo della politica e dei partiti, che quando ‘ci si mettono’ ottengono qualunque risultato, anche quelli di cui non è proprio il caso di vantarsi. Parliamo ancora, per capirci, di Agcom, l’Autorità fondamentale per il mondo dei media e dell’emittenza radiotelevisiva, i cui membri dovevano essere rinnovati da ben più di un anno e che invece, al termine di un processo infinito, complici anche il Covid e le vacanze estive, ha visto l’insediamento dei nuovi componenti solo il 2 ottobre scorso.
Il Presidente è dunque Giacomo Lasorella e i Commissari sono Laura Aria, Antonello Giacomelli, Elisa Giomi e Enrico Mandelli, come da ‘decisioni istituzionali’, magari non proprio sollecite, come invece era il caso, data l’importanza e la mole dei problemi da affrontare (si pensi alla questione Mediaset-Vivendi, tuttora irrisolta, per fare un esempio).

Nel suo primo intervento il Presidente Lasorella ha effettivamente sottolineato come questa consiliatura abbia dinanzi a sé grandi responsabilità e grandi sfide, in primo luogo quella di accompagnare e indirizzare, per la propria parte, la trasformazione della società italiana in quella che è stata definita ‘una società matura’ dell’informazione. Un’esigenza resa ancor più impellente dalla pandemia, che ha prodotto la straordinaria accelerazione di tutti i temi connessi alla digitalizzazione, dallo sviluppo e l’efficienza delle reti all’uso delle piattaforme per il lavoro agile, la didattica, l’intrattenimento.

Il Consiglio ha convenuto sull’esigenza di garantire autorevolezza e credibilità ad Agcom attraverso la condivisione del metodo e con il rigore e la trasparenza delle decisioni.

“Uno snodo cruciale – ha aggiunto Lasorella – sarà poi il rapporto con l’Europa e con i vari organismi che riuniscono le Autorità nazionali di regolazione nei diversi settori: il Berec, l’Erga e l’Ergp, oltre che la Commissione Europea”.

  • Due libri che portano alla scoperta della Radio

Parliamo di libri, perché no? Ovviamente di libri che hanno a che fare con il mondo della Radio e bisogna dire che nelle ultime settimane chi eventualmente va in libreria alla ricerca di questo tipo di pubblicazioni ha avuto qualche soddisfazione.

Il primo volume da segnalare si intitola ‘Ascoltatori: le vite di chi ama la radio’ (Add) ed è stato scritto da Susanna Tartaro, che qui raccoglie una decina di incontri ‘fuori dalle onde radio’. Susanna, curatrice di una trasmissione che si basa molto sul rapporto con gli ascoltatori come ‘Fahrenheit’ di Radio3 Rai, rende protagonisti stavolta proprio questi ultimi.

“Cosa significa ascoltare? Ascoltatori… Cos’è un ascoltatore? – si domanda Susanna – . E così sono uscita dalla radio per farmelo spiegare direttamente da loro”. Partendo dalle telefonate ricevute in studio, incuriosita da richieste, messaggi, voci squillanti, l’autrice ha incontrato ‘dal vivo’ dieci ascoltatori.

Sono voci che diventano corpi e una volta tanto è la conduttrice che si mette in ascolto per raccogliere le storie di persone normali, dall’ex campione di rugby al libraio, al reduce dal lager, a chi sceglie di rifugiarsi in campagna. Per qualche minuto l’autrice assume il ruolo di ascoltatore. Cosa spinge quelle persone a sintonizzarsi, come vivono questi momenti, cosa resta nella vita quotidiana: sono interrogativi su cui Susanna Tartaro si interroga in questo insolito libro.

Più intrigante ancora è ‘Suoni nell’etere – 100 anni di musica e radio’, un libro scritto da Simone Fattori  per Vololibero Edizioni, che racconta lo stretto rapporto che da un secolo intercorre appunto tra le radio e la musica.

Numerosi artisti devono molto alle radio e ai conduttori. E, allo stesso modo, dischi e generi musicali hanno decretato il successo di radio e deejay. In ‘Suoni nell’etere’ si indaga proprio su questo e sono inoltre raccolte le storie delle emittenti radiofoniche, delle evoluzioni tecnologiche e legislative, delle voci più celebri e delle canzoni. Tutto in un immenso caleidoscopio che costituisce l’infinita avventura delle radio e della musica.
Il libro contiene interviste esclusive a Renzo Arbore, Claudio Cecchetto e Linus, la prefazione è di Enrico Menduni, la postfazione di Massimo Cotto.

‘Suoni nell’etere’ è strutturato come le trasmissioni radiofoniche, con le sigle, i ‘blocchi’ suddivisi dalle interruzioni pubblicitarie e, naturalmente, la musica. Ogni ‘blocco’ inizia con un QR Code che indirizza a una specifica playlist di You Tube per accompagnare la lettura del libro.

L’autore, Simone Fattori, romano, giornalista e blogger, ha cominciato giovanissimo a frequentare il mondo della radio, prima in veste di conduttore in numerose emittenti locali, poi come collaboratore di Radio 24 e, successivamente, come giornalista e membro di uffici stampa musicali.

  • Passi avanti per la legge di sostegno dell’editoria locale in Val d’Aosta

La Giunta Regionale della Valle d’Aosta ha approvato le disposizioni applicative per la concessione del Bonus a favore dell’editoria locale (deciso sulla base della Legge regionale 8/2020). Le domande potranno essere inoltrate – attraverso la piattaforma web dedicata – da lunedì 12 ottobre a lunedì 26 ottobre.

La misura di sostegno è destinata alle imprese della stampa regionale, quotidiana e periodica, anche online, e alle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali con sede legale e operativa in Valle d’Aosta che hanno subito una riduzione del fatturato o dei corrispettivi, nel periodo compreso tra marzo 2020 e maggio 2020, di almeno il 40% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il contributo sarà erogato in proporzione con il numero di domande pervenute e comunque non potrà essere superiore a 15.000 euro per ciascuna delle imprese del settore della stampa cartacea e televisiva e a 7.500 euro per ciascuna delle imprese del settore radiofonico e online. Le richieste saranno anche valutate in relazione alla salvaguardia dei posti di lavoro, del costo del personale e del costo della produzione.

  • Nuovi network ma anche chiusure in Gran Bretagna

Continua l’interessante serie di articoli pubblicati dall’amico Fabrizio Carnevalini sul quotidiano ‘Avvenire’ a proposito del mondo della Radio. Questa volta parliamo di una situazione di tutto rilievo che va registrata in Gran Bretagna, dove si è costituito un nuovo super-gruppo. Succede dunque che il gruppo Bauer, dopo aver comprato in precedenza 56 emittenti (in Fm, Onde Medie, Dab e on line) lanci ora Greatest Hits Radio ma che questo avvenga non certo senza alcuni problemi.

“Nel Regno Unito si sta concludendo quella che può essere definita una rivoluzione nel settore della radiofonia britannica – scrive Fabrizio – . Lo scorso anno il gruppo Bauer acquisì 56 emittenti presenti in Fm, Onde Medie e Dab (digitale). Un’operazione commerciale consistente. Adesso… 49 di queste Radio cambiano nome in Greatest Hits Radio, facendo diventare questo network il più importante tra quelli commerciali del Regno Unito”.

Saranno solo quattro le emittenti che conserveranno il proprio nome (Pulse 1 a Bradford, Signal 1 a Stoke, The Wave 96.4 a Swansea e Fire Radio a Bournemouth), mentre altre tre rimarranno autonome (Lincs Fm a Lincoln, Pirate Fm in Cornovaglia e Sam Fm a Bristol).
L’altro dato assai rilevante è che saranno chiuse tutte le Radio digitali, Dab e on line acquisite l’anno scorso. Ciò comporterà tagli del personale e proteste degli ascoltatori affezionati alle proprie emittenti e ai propri speaker.

Qualche ulteriore dato dimostra la rilevanza di queste notizie: “Bauer Media Audio raggiunge oltre 26 milioni di ascoltatori giornalieri in Europa attraverso Radio, servizi online e podcast. In 7 Paesi – Regno Unito, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Polonia e Slovacchia – possiede marchi leader tra cui KISS, Mix Megapol, Absolute Radio, Radio Norge, Radio Expres, Radio Nova, Radio 100 e RMF”.

  • Focus emittenti: Radio Sca di Scampia

Sul quotidiano napoletano ‘Il Mattino’ abbiamo trovato alcune interessanti notizie inerenti Radio Sca, che, come da nome, ha sede in una località della Campania ‘problematica’, Scampia.

“Non è una Radio come le altre, perché Radio Sca, l’emittente del quartiere a nord di Napoli – scrive ‘il Mattino’ – , nasce con l’intento di essere una voce libera del territorio, raccontandone le attività e gli eventi, seguendo il lavoro delle associazioni e delle altre realtà che lo animano. Perciò resistere e restare accesa per tanto tempo, tagliando addirittura il traguardo del decimo anno di trasmissioni non era affatto scontato per una Web Radio tenuta in vita grazie all’impegno dei volontari di un’associazione e alle libere donazioni degli ascoltatori più affezionati”.

«La Radio nasce grazie a un bando del Comune di Napoli dedicato all’imprenditoria femminile con cui ci è stata assegnata una sede e fornite tutte le apparecchiature che servivano in comodato d’uso – ha spiegato Laura Russo, fondatrice di Radio Sca insieme a Marilena Zoppo – . Il progetto è partito nel 2007, ma abbiamo impiegato tre anni per riuscire ad andare in onda. E la nostra idea era di raccontare il quartiere a chi lo vive, diffondendo informazioni sulle varie attività ed eventi che si organizzano a Scampia e dintorni. Perciò diamo molto spazio alle associazioni che operano qui, ma seguiamo anche le squadre sportive e il Gridas, che organizza il famoso Carnevale».

Succede però che in dieci anni di vita Radio Sca sia stata costretta a traslocare diverse volte. Ora è ospitata nella sede dell’associazione Ciro Vive, da dove trasmette musica in streaming per tutto il giorno, per poi andare tutti i giorni in diretta, anche se solo dalle 18 alle 19.

La speranza è naturalmente quella di poter ampliare il palinsesto al più presto, anche mediante nuovi collaboratori, che aiutino Laura e Marilena, impegnate ai microfoni di Radio Sca. Sul sito della Radio è possibile anche sottoscrivere la tessera dell’associazione collegata o effettuare una donazione.

Radio Sca non può disporre infatti di una raccolta pubblicitaria ma solo di alcuni sponsor che vengono ringraziati durante le dirette e che offrono sconti agli associati, tramite una convenzione con la Fondazione Èbbene a cui è legata Radio Sca.

Qualche risultato però non è mancato, come spiega ancora Laura Russo: «Quando siamo partiti, uscivamo da una faida di camorra e per strada non c’era nessuno. Poi col tempo la gente ha cominciato a riappropriarsi degli spazi: la piazza, la villa comunale, lo stadio. Scampia in questi dieci anni è cambiata molto, ma c’è ancora tanto da fare, perché mancano bancomat, non ci sono ristoranti, i mezzi pubblici sono ancora insufficienti, però noto nelle persone più voglia di partecipazione. Lo riscontriamo anche dai nostri ascolti: all’inizio a seguirci erano solo i giovani, poi i social network come Facebook sono cresciuti tantissimo, sono arrivati gli adulti, mentre i ragazzi si sono spostati più su Instagram e Tik Tok, e anche l’età della nostra fascia d’ascolto è cresciuta molto. E questo si traduce in un maggior interesse per quello che accade nel quartiere da parte dei suoi stessi abitanti».

  • Nasce nel Vicentino la prima Radio in lingua veneta

Il sito del quotidiano ‘Il Giornale di Vicenza’ segnala la nascita della prima Radio in lingua (non dialetto, si sa) veneta, ricordando anche come a crearla, a Schio, nel Vicentino, sia un personaggio noto nell’ambiente radiofonico locale:
“L’artefice è Paolo Zambon, in arte Zambo, storico dj delle radio altovicentine, con esordio a Radio Schio addirittura nel ’76, quand’era un adolescente, e un trentennio passato fra Radio City, Antenna Veneta, Punto Radio, tutti nomi cari a chi si sintonizzava sulle frequenze dell’area. Scledense, titolare di un laboratorio artigianale di grafica, durante i mesi della clausura per pandemia gli è tornata l’antica passione. Si è rimesso dietro ad un giradischi e via, sul Web”.

A scatenare l’idea originale sembra sia stata la figlia dodicenne di Zambo, che «parla un italiano senza accenti dialettali, sa discorrere in inglese e francese ma non capisce il veneto». Per rimediare non restava che dare vita a Veneto Radio, da pochi giorni ascoltabile sul sito www.venetoradio.it o scaricando le app per Ios e Android.

Accanto a Zambo ci sono Luca Zambon e Fabio Soni. La mattina c’è poi la rubrica ‘Ciacole de la Beta’, «una che non sapeva cosa fosse un’emittente radiofonica ma che ha una verve straordinaria», come assicura l’artefice dell’emittente. Il palinsesto è provvisorio «perché attendiamo ulteriori contributi, soprattutto dalle altre province regionali. La lingua veneta è di tutti ma poi ci sono i dialetti, che cambiano da zona a zona e ci piacerebbe farli sentire tutti».

  • I problemi delle emittenti a cavallo fra Italia e Slovenia

Come scrive ilfriuli.it, nella sede istituzionale della Regione Friuli-Venezia Giulia si è riparlato di Radio Capodistria, emittente slovena che interessa molto anche nella regione confinante italiana. In specifico, il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo ha presentato un’interrogazione alla Giunta finalizzata a sapere quali azioni intenda avviare, anche attraverso le necessarie interlocuzioni con il governo sloveno, per salvaguardare la storica emittente.

Secondo Moretuzzo, infatti, Radio Capodistria, a causa di un contenzioso relativo alle frequenze radiofoniche di confine tra Italia e Slovenia, rischia tuttora di perdere la frequenza dei 103.100 MHz, quella che le permette di essere presente su gran parte del territorio del Friuli-Venezia Giulia.

“La Giunta Regionale – sono ancora parole di Moretuzzo – non può assistere passivamente a quanto sta avvenendo all’emittente, attiva ininterrottamente dal 1949. Radio Capodistria non solo rappresenta la voce della minoranza italiana in Istria e il vettore di trasmissione della cultura istriana, ma anche un pezzo di storia di questa parte di Europa e un luogo di confronto positivo fra lingue e culture diverse”.

Che la situazione in questa zona sia sempre ‘complicata’ è dimostrata dalla vicenda, di cui Fm-world ha già riferito, che ha visto il mux DAB Italia essere costretto a programmare con urgenza un cambio di frequenza proprio in Friuli-Venezia Giulia. Il blocco 12C, su cui trasmette il bouquet, è infatti disturbato da alcune settimane dall’emissione isocanale di un gruppo sloveno e si passerà pertanto al blocco 7C.

«Questo ci permetterà di proseguire l’espansione della rete e finalmente raggiungere Trieste con uno o più ripetitori locali – scrive in una nota Dab Italia Scpa – . Finora nel territorio di Trieste si utilizzavano i segnali provenienti dal Friuli (ripetitore di Porzus) o dal Veneto (Velo Veronese)».

Nel frattempo, a causa delle ‘frequenze in multiproprietà’ fra Italia e Slovenia (come scrive il quotidiano locale ‘Il Piccolo’), “sono saltati all’improvviso i segnali di emittenti come Radio 24 (e altre; N.d.R.) dopo l’avvio di trasmissioni slovene sullo stesso canale utilizzato da Dab Italia”.

  • I diritti del Siena calcio ad Antenna Radio Esse

Cerca di rilanciarsi Antenna Radio Esse, storica emittente radiofonica senese che ultimamente ha vissuto alcune controverse disavventure.

Antenna Radio Esse ha infatti acquisito i diritti per le radiocronache in diretta integrale di tutte le partite che l’Acn Siena di calcio disputerà nel campionato di serie D 2020-2021.

Per il resto, l’attuale format musicale di Antenna Radio Esse è: “una in testa e una nel cuore”, con spazio dunque per i successi musicali del momento alternati ai grandi classici di sempre.

Antenna Radio Esse ha visto poi l’ingresso di Sara Corti come nuova direttrice responsabile e anche quello di Jonathan Mensi come direttore artistico.

L’Acn Siena avrà comunque uno spazio di rilievo all’interno della programmazione dell’emittente toscana. Durante la radiocronaca della partita si potrà comunicare in diretta con Antenna Radio Esse lasciando commenti, messaggi e vocali WhatsApp. Non mancheranno naturalmente, oltre alle cronache delle partite del Siena, altri servizi, approfondimenti ed interviste sempre a tema calcistico.

  • A Modena i calciatori sono anche speaker radiofonici

Singolare abbinamento a Modena fra calcio e Radio. “È una iniziativa particolare quella lanciata dal Modena (calcio), più nello specifico dal settore giovanile canarino – scrive l’edizione di Modena de ‘Il Resto del Carlino’ – . I ragazzi delle sei squadre giovanili dirette da Mauro Melotti saranno coinvolti nel progetto ‘Scuola di Web Radio’, grazie al quale scopriranno tutti i segreti e le curiosità che si nascondono dietro ad uno studio radiofonico, un programma o una scaletta”.

Lunedì 5 ottobre è cominciato infatti un percorso che vede i giovani calciatori approdare negli studi di Radiamo Web Radio, stazione on line modenese, e cimentarsi nella conduzione di un format completamente da loro curato e ideato, in onda dalle 19 alle 20 non solo sulla piattaforma radiofonica ma anche sui social gialloblù. I temi non saranno necessariamente calcistici. “Proveremo a farli crescere anche fuori dal campo – ha detto Salvatore Fratello di Radiamo – , avvicineremo i ragazzi ad un nuovo mondo, ognuno di loro sarà libero di proporre e magari scoprire nuove passioni”.

Il progetto è stato studiato e pensato dal club canarino, dalla stessa Radiamo e da ‘Sport More’.

  • La Radio ANG dello Stretto è Messina Plus

Ancora una Radio nata sulla base del progetto ANG, legato ai bandi promossi dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, come già scritto in questa rubrica in varie occasioni. Stavolta siamo a Messina, in Sicilia, e l’emittente si chiama Messina Plus.

“La città dello Stretto è ricca di giovani talenti, di storie di ragazzi e di esperienze che occupano una parte importante della vita di quelli che saranno i protagonisti di domani – scrive il sito vocedipopolo.it – . Obiettivi, traguardi e cadute che meritano di essere raccontate, ed è per questo che nasce la Web Radio Messina Plus, un progetto che si occupa di mettere in risalto queste avventure, affinché diventino un esempio da seguire”.

Ideata dall’associazione messinese The Rising Stars, un’organizzazione no profit fondata nel 2017 da Roberto Saccà, Antonio Giccone e Luciano Spadaro, l’emittente si basa sui cosiddetti ‘role model’, i buoni esempi che i giovani possono prendere come modello di vita.

Il progetto ANG inRadio #piùdiprima Messina Plus prevede la realizzazione di 40 podcast e 5 eventi che coinvolgono direttamente i giovani e le istituzioni locali nell’arco di circa quattro mesi (dal 3 agosto al 15 dicembre 2020). Le tematiche trattate sono svariate: mezzi di comunicazione/informazione dei giovani; formazione; creatività, talento e imprenditorialità; occupabilità giovanile; inclusione dei giovani con minori opportunità; sport; politiche dei giovani; diritti e cittadinanza; musica; volontariato; decisori politici (consigliere di quartiere, assessore alle politiche giovanili); disabilità.

  • Torna in onda Radio Portalecce

Sono riprese il 5 ottobre le trasmissioni di Radio Portalecce, l’emittente radiofonica on line della Diocesi di Lecce, prima interrotte a causa della pandemia. L’iniziativa fa parte del progetto di Portalecce, il portale integrato d’informazione diocesana che, oltre al quotidiano on line, produce anche una Web Tv e una Web Radio, organizzate da don Antonio Murrone e padre Salvatore Giardina, assieme ad una redazione di laici e sacerdoti.

Per ascoltare Radio Portalecce basta scaricare la specifica applicazione da play store oppure cliccare “radio” sul sito di Portalecce, oppure sul gruppo Facebook Radio Portalecce. Le trasmissioni saranno diffuse in diretta dagli studi di piazza Duomo a Lecce.

  • Don Francesco Mariani di nuovo direttore, nella carta stampata

Nuovo e prestigioso incarico per Don Francesco Mariani, che è stato nominato dal vescovo di Nuoro Monsignor Antonello Mura direttore del settimanale diocesano ‘l’Ortobene’. Si tratta del più antico giornale cattolico in Sardegna, nato nel 1926 per volere dell’allora vescovo Monsignor Fossati come bollettino mensile, per poi passare a quindicinale ed infine settimanale. Ora il giornale si presenta con una nuova veste grafica.

Il nuovo direttore del giornale è un nome molto noto anche nel mondo radiofonico; infatti è stato dal lontano 1981 e sino al 2016 direttore della seconda emittente cittadina per nascita, Radio Barbagia (la prima è Radio Nuoro Centrale). Nel 2016 Don Francesco venne sostituito dal giornalista Graziano Canu (oggi in forze a Videolina), presente sin dalla nascita della Radio, nel 1977.

Ma Don Francesco Mariani, seppur non più direttore di Radio Barbagia, continua a curarne quotidianamente la rassegna stampa (Pierpaolo e Giuseppe Podda).

  • ADN Italia e il “Nuovi Talenti Festival”

Ha 17 anni è di Siracusa Francesca Cappitta, la vincitrice della nona edizione del concorso canoro nazionale ‘Nuovi Talenti Festival’, la cui finale si è svolta a Tropea, la capitale del turismo calabrese. La giovane artista frequenta il liceo artistico musicale della sua città, canta da quando aveva 7 anni, studia pianoforte e percussioni ed ha frequentato l’accademia musicale di Caserta.

Nuovi Talenti Festival è patrocinato da Nuovo Imaie, l’istituto mutualistico artisti, interpreti ed esecutori, e dall’AFI, la storica associazione dei fonografici italiani. Partner è il gruppo radiotelevisivo ADN Italia, che conta oltre 20 emittenti radiofoniche e televisive, soprattutto (ma non esclusivamente) in Calabria.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

  • L’allarme di Ossigeno per l’informazione sui giornalisti minacciati

Anche questa settimana partiamo dai temi che riguardano più da vicino il mondo giornalistico, questa volta esaminando un altro aspetto molto problematico non solo per la categoria ma per tutto il Paese e per la sua libertà di informazione in generale.

Si tratta del numero davvero troppo elevato di giornalisti insultati, minacciati, o peggio proprio colpiti fisicamente, solo perché vogliono svolgere liberamente e in modo serio la propria attività. Su questo incentra il proprio impegno il meritorio gruppo Ossigeno per l’informazione, capitanato da Alberto Spampinato.

Quest’ultimo ha affrontato il tema anche di recente, lanciando di nuovo l’allarme, rispetto a quanto accaduto nei mesi scorsi:

“Durante l’estate, minacce e insulti hanno continuato a colpire molti giornalisti e blogger impegnati a raccogliere e diffondere informazioni di pubblico interesse che alcuni avrebbero voluto nascondere o distorcere a proprio vantaggio…

Gli episodi sono stati numerosi, come si temeva. La frequenza e le modalità di questi attacchi sono preoccupanti come in passato, com’è ormai noto a chiunque voglia sapere come vanno queste tristi vicende. Non si tratta di un casuale succedersi di eventi ma di un fenomeno sistemico che colpisce la libertà di stampa come una malattia professionale e che pertanto richiederebbe una profilassi, una serie di rimedi e una cura appropriata per evitare (che) produca gravi danni a chi ne è colpito e alla società tutta”.

E ancora: “Siamo arrivati con molta fatica a individuare questo fenomeno e a convincere tutti della sua esistenza. Pochi anni fa si sapeva davvero poco di questa malattia. Si negava che esistesse. Si incolpavano i cronisti minacciati.

Ossigeno ha contribuito a questa causa pubblicando migliaia di prove, decine di analisi e rapporti, un elenco di rimedi possibili e necessari in un Paese democratico per limitarne le gravi conseguenze. Per aiutare gli increduli, Ossigeno ha documentato pubblicamente 4106 casi clinici che dicono in modo scientifico che cos’è questa malattia, perché si diffonde con molta frequenza, perché il numero dei cronisti minacciati continua a essere alto. Perché la situazione è questa e si va aggravando.

Basta dire che nei primi sei mesi del 2020, prima della pausa estiva, Ossigeno ha documentato 250 intimidazioni e minacce nei confronti di altrettanti cronisti…

Il dato saliente è che in Italia ci sono dei giornalisti minacciati, e sono troppi per un Paese libero come il nostro”.

E secondo un allarmante dato diffuso a Ferragosto dal Ministero dell’Interno, nel 2020 in Italia le minacce ai giornalisti sono aumentate del 51,6 per cento.

  • Il mondo dell’emittenza secondo il ROC

‘TeleRadioFax’, periodico di Aeranti-Corallo, nel suo ultimo numero fornisce alcuni interessanti dati che riguardano il ROC, il Registro degli Operatori di Comunicazione tenuto dall’Agcom (con la collaborazione dei Corecom). Ricordiamo che al ROC sono tenuti a iscriversi gli operatori di rete, i fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici, i fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato, i soggetti esercenti l’attività di radiodiffusione, le imprese concessionarie di pubblicità, le imprese di produzione o distribuzione di programmi radio-televisivi, le agenzie di stampa a carattere nazionale, gli editori di giornali quotidiani, periodici o riviste, i soggetti esercenti l’editoria elettronica, le imprese fornitrici di servizi di comunicazione elettronica, gli operatori economici esercenti l’attività di call center.

“Per quanto riguarda le attività direttamente collegate al settore radiofonico e a quello televisivo – scrive ‘TeleRadioFax’ – , dai dati del ROC emerge che, a oggi, risultano iscritte n. 2.129 imprese di radiodiffusione (di cui 1.025 attive e 1.104 cessate. Le imprese cessate sono sia emittenti radiofoniche che hanno cessato la propria attività, sia ex concessionari televisivi in ambito analogico che non hanno proseguito la relativa attività dopo il passaggio al digitale). Vi sono, inoltre, n. 550 operatori di rete (di cui 448 attivi e 102 cessati. Questa categoria comprende sia gli operatori di rete televisiva, sia gli operatori di rete radiofonici, ossia le società consortili cui sono stati rilasciati i diritti di uso per le frequenze per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale Dab+).

Vi sono, inoltre, 696 fornitori di servizi di media audiovisivi (di cui 577 attivi e 119 cessati) e 925 fornitori di contenuti (di cui 764 attivi e 161 cessati)”.

  • Dplay è anche podcast

Come spiega anche un significativo spot televisivo, la piattaforma digitale Dplay di Discovery offre anche in podcast (settore che anche stavolta dimostra la propria attuale forte vitalità) i programmi più importanti di Nove (la Tv generalista di Discovery) e anche di Real Time e Food Network. Insomma, se ne ascolta solo l’audio, interessante quasi come il video.

Benedetta Rossi, Daria Bignardi, Maurizio Crozza e molti altri diventano così voci da ascoltare come e quando si vuole. Ma ecco i contenuti di Dplay disponibili in versione podcast su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast: ‘Fratelli di Crozza’, con tutti i personaggi e i monologhi di Maurizio Crozza; ‘L’assedio’, con le interviste di Daria Bignardi; ‘Fatto in casa per voi’, le ricette facili e gustose di Benedetta Rossi; ‘Stefano Cucchi: la seconda verità’, il documentario dedicato al caso Cucchi con la testimonianza della sorella Ilaria; ‘Emanuela Orlandi: il caso è aperto’, ricostruzione di uno dei casi crime più misteriosi d’Italia; ‘Pietro Maso: io ho ucciso’, l’intervista a uno degli assassini più enigmatici d’Italia; ‘Kings of crime’, l’approfondimento di Roberto Saviano dedicato ai boss del crimine.

  • Toscana: una Radio neonata e una perdita dolorosa

Il sito nove.firenze.it ha fatto un bel consuntivo dell’ultimo periodo per ciò che riguarda il mondo della Radio in Toscana e ha constatato come il bilancio non sia poi negativo, anzi i segnali positivi non manchino.

“La Radio – scrive il periodico – ha trovato da sempre un terreno particolarmente fertile in Toscana dove, secondo i dati diffusi dal Tavolo Editori Radio (TER), nel 2019, contava 2 milioni e 131 mila ascoltatori giornalieri, a riprova della sua vitale longevità sul territorio, continuando a fare gola a inserzionisti e pubblicitari per la sua variegata platea e rappresentando tuttora uno strumento di marketing fra i più sfruttati. Se l’auto si conferma il luogo preferito per ascoltare la cara vecchia radio FM, con 1 milione e 600 mila ascoltatori che giornalmente s’intrattengono con questo mezzo dall’abitacolo, oggi emergono nuove tipologie di fruizione come il DAB+ e le web radio…

In Toscana la Radio rappresenta quindi un ottimo investimento per l’intera industria che ruota intorno al sound marketing (studi di produzione, aziende e brand radio) come pure un’occasione di affermazione per nuove emittenti pronte a farsi spazio sulla scena regionale…”.

E in effetti, come ben sanno i lettori di Fm-world, la Radio a Firenze ha confermato la sua vitalità anche di recente:

“Quest’estate il panorama radiofonico fiorentino si è arricchito di una nuova emittente: si tratta di Radio Divina che trasmette sui 99.1, frequenza precedentemente utilizzata da Radio Mitology ’70 -’80 e che ha ufficialmente inaugurato le sue trasmissioni di sola musica italiana lo scorso 22 luglio a mezzogiorno”.

Ma c’è stata anche una perdita dolorosa nel mondo delle Radio toscane, con la scomparsa, sempre nel corso dell’estate, di Vincenzo Pota, una delle voci più apprezzate del panorama radiofonico fiorentino, e non solo: “Conosciuto agli estimatori della Radio con lo pseudonimo Vincent Dj, era stato un precursore dell’arte del dijng e dell’entertainment radiofonico, divenuto celebre per la sua militanza ventennale a Radio One, storica emittente radiofonica fiorentina, la conduzione di diverse trasmissioni televisive a Tele 37 e a Canale 10 e il successo a Lady Radio, dove, chiamato da Carlo Conti, curava il programma ‘Vintage Village’”.

E Carlo Conti ha voluto ricordare Vincent Dj con commozione: “Se n’è andato un pezzo di storia delle Radio libere fiorentine. Un grande uomo, un grande dj, un grande esperto musicale: la sua discomania sarà sempre con noi”.

  • Riccardo Bocca ora è ‘radiofonico’ su Radio2

Come abbiamo già accennato presentando il nuovo palinsesto di Radio2 Rai, ogni sabato e domenica dalle 9 alle 10.30 Riccardo Bocca e Debora Villa conducono ‘Maledetta Mattina’, un programma che diverte e informa con le notizie degli ultimi sette giorni. Vi sono analisi giornalistiche, battute spietate e ironia a tutto campo, per rileggere o segnalare i fatti più recenti in chiave autorevole e dissacrante. Il programma è curato da Pietro Luchetti e Roberto Deidda, per la regia di Savino Bonito e Leonardo Carioti.

La trasmissione di Radio2 in realtà mi interessa in modo particolare per la presenza di Bocca, personaggio noto del mondo televisivo da alcuni anni, dopo una carriera nella carta stampata, a ‘L’Europeo’, ‘L’Unità’ e ‘L’Espresso’, e l’esperienza di Radio Popolare. Su ‘L’Espresso’ Bocca è stato un pungente critico televisivo, segnalandosi anche per i vivacissimi interventi a ‘Tv Talk’ di RaiTre, ma qualche anno fa, a sorpresa, aveva lasciato il settimanale (e la rubrica di RaiTre) per andare a Sky, dove è diventato vicedirettore di Sky Tg 24. Molto incisiva anche la presenza ad alcune puntate di ‘Non è l’Arena’ di Giletti.
Ora nuovo giro di boa. Bocca lascia Sky e torna a fare l’opinionista alla nuova edizione di ‘Tv Talk’, conduce su Radio2, come detto, e, fra le altre cose, collabora anche a ‘Storie italiane’ (Rai1).

  • Festa in Rai per i successi al Prix Italia

La 72a edizione del Prix Italia, rassegna internazionale promossa dalla Rai a partire dal 1948 per presentare il meglio di programmi di Radio, Televisione e Web da tutto il mondo, come noto, si è svolta a Roma nei giorni scorsi, forte di un’offerta di 250 titoli da 65 organismi di 38 Paesi, a cura del segretario generale del Prix Annalisa Bruchi.

Grande festa in Rai per la vittoria di Radio3 nella categoria ‘Radio Documentary and Reportage’ con ‘Labanof – corpi senza nome dal fondo del Mediterraneo’, di cui abbiamo già riferito. Ma non c’è stato solo questo: la Rai ha vinto un Premio anche nella sezione Web Fiction per ‘La mia jungla’, una produzione Rai Fiction, e la Menzione Speciale del Premio Signis per ‘Senza Respiro’ di Rai Documentari. Quest’ultimo riconoscimento va segnalato in modo particolare perché la nuova struttura aziendale dedicata ai documentari, di cui è stato messo a capo il bravo Duilio Giammaria (ex ‘Petrolio’), è partita così un po’ con il botto, grazie a questa produzione, un racconto della vita e delle emozioni di medici, infermieri e pazienti e della potenza traumatica dell’esperienza del Covid19 in Italia.

Da segnalare anche la menzione speciale Tv Documentario assegnata a ‘Benvenuti a casa mia’ di Tv2000.

Ma chi altro ha vinto i premi nella sezione Radio?

La tedesca ARD si è aggiudicata il Premio Radio Musica con il programma ‘Quando il tempo era la natura’, giudicato dalla giuria “un vero e proprio capolavoro nel quale i suoni provengono dalla Radio come da un buon disco, con testi accuratamente scelti, voci e musicisti, oltre ad un insieme di suoni ben intrecciati tra loro ed importanti affermazioni sul cambiamento climatico”.

Menzione speciale sempre nella sezione Radio Musica per il podcast ‘La realizzazione di un’opera’ di NPO (Paesi Bassi).

Il 72° Prix Italia nella categoria Radio Drama è stato vinto invece da ‘Vita e morte di Yuanli’ di Radio France, “una storia molto toccante resa in forma brillante che a tratti assomiglia a un documentario”.

Una menzione speciale, poi, ad un’opera del tutto originale che, attraverso la comicità e la musica, racconta la Brexit: è il musical ‘Magnitsky’ della BBC, nella sezione Radio Drama.

La Menzione Speciale della giuria del Radio Documentario e Reportage è andata infine a ‘Aurukun: bianco, nero e sfumature di grigio’, dell’emittente australiana ABC, una storia forte che “può essere interpretata come il ritratto relativamente semplice di una famiglia, di un amore, di uno smarrimento, di chi si trova a vivere una vita tra due culture”.

  • Radio Roma Capitale a tutto basket

La Virtus Roma di basket comunica di aver rinnovato la media partnership con il gruppo editoriale Rete Sport-Radio Sei-Radio Roma Capitale.

L’accordo permetterà ai tifosi virtussini di avere anche per la stagione 2020-21 aggiornamenti costanti sulla propria squadra del cuore seguendo nello specifico Radio Roma Capitale, che continuerà a essere la Radio ufficiale della Virtus Roma. Confermato lo spazio di cinque minuti quotidiano riservato alla Virtus nel palinsesto dell’emittente nella fascia tra le 15 e le 15:30, l’accordo prevede anche per quest’anno le radiocronache integrali in esclusiva di tutte le gare di campionato della Virtus, che i tifosi potranno continuare a seguire dai 93 MHz di Radio Roma Capitale.

Secondo Franco Nicolanti, editore del gruppo Rete Sport-Radio Sei-Radio Roma Capitale, «con le limitazioni imposte dalla normativa anti-covid la trasmissione delle radiocronache assume un valore ancora più importante per i tantissimi tifosi della Virtus che ancora non potranno seguire la propria squadra al Palazzo dello Sport».

  • Opportunità per il mondo dell’editoria e dell’emittenza anche in Sicilia

Sul periodico Canicattì Web Notizie abbiamo trovato una notizia di un certo rilievo per il mondo dell’editoria e dell’emittenza della Sicilia. Di che si tratta?

C’è stato, in sostanza, il ‘via libera’ “della Commissione Ue alla riassegnazione di oltre 660 milioni di euro di fondi europei per far fronte all’emergenza Coronavirus. L’esecutivo comunitario ha infatti dato la luce verde alla modifica di due programmi operativi regionali in Sicilia e Lombardia…

La modifica al programma operativo della Sicilia permetterà… di stanziare 4,3 milioni di euro a sostegno del settore sanitario, fino a 320 milioni di euro di liquidità per le piccole e medie imprese, 75 milioni di euro per il turismo e 60 milioni per le scuole. La modifica dei due programmi s’inserisce nell’ambito della flessibilità straordinaria introdotta dalla Commissione nel quadro delle iniziative per far fronte all’emergenza Covid19.

Il via libera alla rimodulazione apre la strada anche a tutte le altre risorse che si vogliono rimodulare. Le due cose non sono strettamente legate ma il sì dall’Europa è comunque positivo anche perché spiana la strada agli altri sì necessari per rendere operativa la finanziaria d’emergenza della Regione siciliana che prevede una rimodulazione dei Fondi extraregionali e dei fondi statali Poc 2014/2020”.

Una norma molto attesa è “quella che riguarda l’editoria: 10 milioni in favore dell’editoria, sia cartacea che digitale, delle emittenti radio e tv e delle agenzie di stampa che producono un notiziario regionale sulla Sicilia da almeno un anno e che abbiano almeno un collaboratore attivo sul territorio della regione”.

  • Nasce un’importante collaborazione fra NSL e Tele Lazio Nord

Su viterbonews24.it abbiamo trovato notizia di una inedita collaborazione fra NSl, l’emittente radio-televisiva romana venuta alla ribalta nell’ultimo periodo, e una delle Televisioni locali più significative sul territorio, Tele Lazio Nord, emittente della Tuscia di recente nascita ma che già si è fatta molto notare, coprendo oltretutto una bella fetta del territorio, non solo del Lazio. Ecco i particolari:

“Nasce una nuova importante collaborazione nel Lazio, con l’accordo fra NSL… e l’emittente Tele Lazio Nord.

Grazie alla disponibilità degli editori Christian Lelli e Giuseppe Soda per l’emittente romana e di Riccardo Scifo per la Televisione della Tuscia, parte una collaborazione esclusiva nello scambio di contenuti e programmi televisivi di altissima qualità. Un palinsesto ancor più dedicato a tutti, quello pensato dal direttore di NSL Antonio Aversano, in cui si alternano le produzioni nazionali fino alla grande musica del momento”.

Si è partiti domenica 27 settembre con la diretta della Messa domenicale, per proseguire con la musica di ‘Sanremo Graffiti’, condotta nientemeno che da Marco Baldini, per passare nel primo pomeriggio a mettere in onda gli spettacoli del Puff di Roma.

Tele Lazio Nord continuerà comunque a programmare i suoi cartoni animati (grazie a circuiti specializzati), i film d’annata e le sue coproduzioni, come ‘Diretta sport’ del trio Luca Tofani, Beatrice Grani, Claudio Petricca.

  • Il Palermo calcio è su Rta

Rta, emittente radiotelevisiva palermitana di cui ci siamo già occupati la scorsa settimana, trasmetterà la radiocronaca esclusiva in diretta del Palermo Calcio, squadra che milita nel campionato di serie C 2 ma ha naturalmente un folto gruppo di tifosi.

Rta trasmetterà in diretta tutte le partite in casa e in trasferta della compagine rosanero. A condurle sarà il giornalista sportivo Rosario Carraffa, affiancato da Sasà Taibi e Anna Cane, rispettivamente editore e direttore di Rta.

Si è partiti domenica 27 settembre, alla prima partita di campionato. È anche possibile seguire la radiocronaca in diretta streaming scaricando l’app di Rta per Apple o Android.
Venerdì 25 settembre alle ore 16 ha poi preso il via anche ‘Venerdì Rosanero’, la nuova rubrica settimanale di approfondimenti sullo stesso Palermo calcio, in radio-visione in diretta su Rta con la conduzione della già citata Anna Cane, affiancata dalla giornalista sportiva Cettina Pellitteri e da Michele Basta.

Il programma è in onda in diretta sui 91.800 e 94.300 MHz, in Tv sul canale 878 del digitale terrestre, in streaming su www.radiotivuazzurra.it e sulla pagina facebook di Rta ma anche sull’emittente americana Ciao Usa Channel su TvItaly o attraverso i dispositivi Amazon, Google play e IOS.

Tutte le puntate di “Venerdì Rosanero” si chiudono alle 16:50 con un collegamento in diretta con Lucia Nativo da Vittoria, località la cui squadra è entrata quest’anno, dopo anni di assenza nel calcio, nel campionato di Promozione del Girone D in Sicilia.

  • La Reggina torna su Radio Touring 104 e Video Touring

La Reggina calcio comunica di aver raggiunto un accordo con la Energy Comunicazione per la cessione dei diritti di Radio Ufficiale. Radio Touring 104, da sempre vicina al club amaranto, torna a ricoprire questo ruolo. Sarà quindi la storica emittente calabrese, che quest’anno compie 44 anni, a trasmettere in diretta la radiocronaca delle partite della Reggina, in casa e in trasferta, attraverso le proprie frequenze.

A seguito degli accordi intercorsi tra il club e la citata Energy Comunicazione, il canale tematico del club Reggina Tv sbarca poi ufficialmente su Video Touring canale 655 del digitale terrestre, Tv collegata a Radio Touring.

  • Bra: una serata tutta per Radio BraOnTheRocks

Venerdì 25 settembre i locali del centro di Bra, in Piemonte, hanno trasmesso tutti la stessa selezione di brani. La serata, di grande musica, è stata allestita con queste insolite modalità per festeggiare il primo compleanno di Radio BraOnTheRocks, la Web Radio cittadina.

È stato un vero e proprio ‘Radio Day’: dalle 18 alle 23 i dj di ‘Aperitivo in consolle’ hanno animato la serata mixando da un’unica postazione, quella della Radio, e tutti i locali del centro cittadino si sono sintonizzati. Nell’occasione è stata anche lanciata ufficialmente la nuova app di Radio BraOnTheRocks.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Torna su FM-world l’appuntamento settimanale con MilleRegioni.

A curarlo, come sempre, è Mauro Roffi.

  • Un periodo intenso in Emilia per il giornalismo d’inchiesta

Il discorso è iniziato giovedì 17 e venerdì 18 settembre ai Giardini del Baraccano di Bologna con il Festival del Giornalismo d’Inchiesta. In questa ‘due giorni’ felsinea ci si è potuti immergere nei segreti del mestiere e nella sua parte più ‘nobile’ e importante, quella appunto del giornalismo d’inchiesta (o investigativo), grazie alle testimonianze e all’esperienza di alcuni professionisti ed esperti del settore.

Alberto Nerazzini, Roberta Rei delle ‘Iene’, Sacha Biazzo, Carla Falzone e l’équipe del Premio Morrione hanno raccontato che cos’è, come nasce e come si evolve un’inchiesta. A moderare e dialogare con gli ospiti c’era il giornalista Diego Gandolfo.

A rappresentare il Premio (per i giovani) intitolato al grande e compianto giornalista Rai Roberto Morrione c’erano in particolare Luca Rosini e il segretario generale Francesco Cavalli, mentre Nerazzini ha tenuto una ‘lectio magistralis’ sul giornalismo investigativo, per poi presentare il Festival DIG Awards 2020, che si terrà a breve nella nuova location di Modena (non senza polemiche da parte di Riccione, che l’ha ospitata per alcuni anni).

Da segnalare anche la testimonianza del team investigativo di Fanpage, composto da Sacha Biazzo e Carla Falzone, mentre, sul versante televisivo, Roberta Rei ha svelato i segreti delle sue inchieste più famose a ‘Le Iene’ di Italia 1.

La Radio non è certo estranea a questo discorso e fra i suoi programmi più interessanti a livello di approfondimento o di tematiche meno ‘battute’ dall’informazione ‘ufficiale’ ci piace citare l’ormai lunga esperienza di ‘Inviato speciale’ di Radio1 della Rai e quella di un programma che è stato giustamente ‘promosso’ di recente da Radio 24, ovvero ‘Nessun luogo è lontano’ di Giampaolo Musumeci, senza dimenticare la grande copertura a livello di informazione internazionale anche e soprattutto di Radio Radicale.

Ma il discorso è appena iniziato – si diceva – e l’Emilia vedrà appunto di scena fra alcuni giorni il classico appuntamento con il DIG Festival (che ospita anche diversi premi), per la prima volta a Modena dall’8 all’11 ottobre prossimi.

Il giornalismo di qualità nell’occasione tornerà a raccontarsi e incontrarsi in questa prestigiosa sede. Nei giorni di DIG si parlerà a lungo di approfondimenti giornalistici (come si fa a farli e chi li può finanziare, come si collabora a livello internazionale ecc.) e anche di documentari (anche qui la Radio non è per nulla estranea al tema, si pensi ai riconoscimenti del Prix Italia nel settore).

Il festival è alla sua sesta edizione e si snoderà in quattro giorni i proiezioni, incontri, premiazioni e workshop, con un calendario di appuntamenti con decine di ospiti italiani e internazionali, in cui non mancheranno i DIG Awards e il DIG Pitch (fino a 15mila euro sono destinati a un progetto video in fase di ideazione, scrittura o pre-produzione) ma ci saranno anche mostre, concerti e dj set, in tre differenti location nel cuore di Modena.
E DIG, nell’edizione 2020, farà anche nuove esplorazioni nel mondo dell’audio e nell’emergente campo dei podcast.

  • I podcast di Roberto Saviano su Audible di Amazon

E, a proposito proprio di podcast, adesso è possibile seguire anche quelli di Roberto Saviano. L’efficacia della sua voce, del suo modo coinvolgente di raccontare (anche storie sportive), e al contempo di analizzare, è ben nota a chi abbia avuto occasione di seguire i suoi interventi, anche in Tv. Ora sarà possibile seguire i suoi racconti in voce (corredati da audio originali relativi alle vicende narrate) anche mediante un mezzo sempre più ‘emergente’ come i podcast.

“Il progetto è grande, abbraccia un mondo e un’idea base (il valore della libertà di espressione, gli attacchi alla medesima)” – scrive ‘Repubblica’ (che collabora al progetto), mentre i podcast hanno già dato vita anche a uno spettacolo teatrale che si è svolto al Teatro Strehler di Milano.

Da lunedì scorso, dunque, Audible – divisione podcast del gruppo Amazon, per cui è in corso anche una intensa campagna pubblicitaria, come noto – rende accessibile ‘Le mani sul mondo’, 24 puntate da mezz’ora ciascuna. In ognuna ci sono un personaggio e la sua storia, il bene (da Falcone e Borsellino a don Diana, a Dafne Caruana Galizia), il male – i grandi e micidiali boss mondiali, El Chapo, Pablo Escobar ecc. – a ancora i luoghi di tutto questo, Secondigliano, Londra, Berlino, Mosca.

“Il podcast è un formidabile strumento ibrido – ha detto Saviano – . C’è dentro la pagina scritta da cui si parte, poi la parola con cui puoi aggiungere sensazioni e diventa tutto teatro, o qualcosa di attinente. Mi sono deciso quando ho scoperto di essere diventato un ascoltatore compulsivo di podcast e che dentro potevo godermi di tutto, dal racconto spezzato alla fine lettura dei testi classici o delle poesie. Oppure puoi spaziare nei toni, a seconda di quello che stai dicendo: c’è anche un po’ di Radio dentro”.

  • Radio Padania ora si chiama RPL – La Tua Radio

Radio Padania, l’emittente vicina alla Lega, diffusa soprattutto sulla Lcn 740 della Tv in tutta Italia dal mux 1 di Canale Italia (situazione all’origine anche di qualche polemica), sembra proprio aver adottato una nuova (o parzialmente nuova) denominazione. Si tratta di RPL – La Tua Radio, dove RPL è naturalmente pur sempre l’acronimo di Radio Padania Libera.

Il cambio (anche in termini di sito) sembra tuttavia significativo, anche per l’aggiunta, appunto, di ‘La Tua Radio’.

Vediamo come il sito di RPL presenta la storia di Radio Padania, nelle sue varie evoluzioni:

“Il nome originario di RPL è Radio Varese, la radio delle tre scimmiette. Radio Varese nasce il 28 febbraio 1976 su iniziativa del futuro ministro Roberto Maroni, di alcuni suoi compagni del liceo classico Cairoli e del loro professore di filosofia…

Gli editori di Radio Varese sono Democrazia Proletaria (1976-1985) e il Partito Socialista Italiano (1985-1990).

Il 20 ottobre 1990 Radio Varese diventa Radio Varese – Lega Lombarda, in seguito all’acquisto da parte della Lega Lombarda di Umberto Bossi che è editore della radio fino al 16 maggio 1997. Il palinsesto di Radio Varese – Lega Lombarda si concentra sull’informazione, con un aumento delle rubriche di approfondimento politico…

Il segnale radiofonico che giunge alle province di Varese (FM 100.7 MHz) e di Como (FM 89.1 Mhz) si amplia man mano ad altre province della Lombardia.

Il 17 maggio 1997, Radio Varese – Lega Lombarda diventa Radio Padania Libera (RPL), sotto la regia di Davide Caparini, amministratore delegato di Editoriale Nord Milano.

Negli anni 2000, a seguito di accordi con R101 – ex Radio Milano International – la nuova frequenza di trasmissione di Radio Padania Libera diventa FM 98.500 MHz.

Dal 1997 al 1999 il direttore di RPL è il giornalista Roberto Poletti. Tra il 1999 e il 2013 la radio è diretta da Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord a Milano e futuro europarlamentare e Ministro dell’Interno.

Il 15 dicembre 2013, quando Matteo Salvini viene nominato Segretario Federale della Lega, gli subentra come direttore Alessandro Morelli, che rimane in carica fino al 4 marzo 2018, quando viene eletto deputato; la carica di direttore viene allora affidata a Giulio Cainarca, il giornalista che cura la rassegna stampa di RPL fin dal 1997.

Con l’obiettivo di farla diventare una radio a livello pluriregionale, al di là di ogni partito e priva di contributi pubblici, nell’ottobre 2016, dopo un accordo con Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5, viene dato il via libera alla cessione della concessione comunitaria nazionale dell’emittente.

Nel maggio 2017 viene annunciata la cessione di tutti gli impianti FM della radio al gruppo RTL 102.5. RPL rimane sulle altre piattaforme: IP, DAB, DTT e sulle app scaricabili da Apple e da Android.

Attualmente, RPL – La tua radio è una radio di opinione, con numerosi programmi di approfondimento politico e rubriche di cultura e di servizio e ha come obiettivo quello di informare il pubblico di tutta Italia, da Nord a Sud, nell’intento di dare voce ai territori e alle autonomie”.

  • Su Radio Stella FM la stagione ufficiale del Vicenza calcio

Torniamo a parlare di Vicenza, come abbiamo fatto di recente su Fm-World parlando di Gianni Manuel. E stavolta riferiamo proprio di Radio Stella Fm, consolidata realtà radiofonica vicentina con sede a Trissino.

L’emittente sarà infatti per la stagione sportiva 2020/2021 la Radio ufficiale del LR Vicenza e racconterà in esclusiva tutte le gare calcistiche dei biancorossi, che debuttano in queste ore in campionato.

La Radio vicentina arricchirà il proprio palinsesto settimanale con nuove trasmissioni sportive che racconteranno il mondo del Vicenza, attraverso tre voci inconfondibili che hanno accompagnato le gesta dei biancorossi nel corso delle stagioni e che ora approdano a Stella: Luisa Nicoli, Corrado Ferretto e Giovanni Barcaro.

Debuttano poi, appunto, due nuovi programmi dedicati al mondo biancorosso: ‘Lane nel Cuore’, in onda il mercoledì dalle 19:30 alle 20:30, con Luisa Nicoli e la regia di Cesare Viero; ‘I Fatti del Lane’, previsto in palinsesto ogni giovedì dalle 19:30 alle 20:30, con Corrado Ferretto e tre new entry che raccontano i biancorossi già da mesi sui social, ovvero Silvano Ambrosini, Matteo Antonello, Alessandro Giaretta.

Il tutto potrà essere ascoltato sulla rete di frequenze Fm di Radio Stella, in streaming sul sito e sull’app ufficiale dell’emittente, scaricabile da App Store e Google Play.

  • Radiolina, il Cagliari, Supersound e Vittorio Sanna

Anche quest’anno le radiocronache delle partite di calcio del Cagliari saranno trasmesse in esclusiva sulle frequenze di Radiolina. Restano immutati i radiocronisti, che – lo ricordiamo – avevano sostituito, alla ripresa del campionato dopo il lockdown, la storica voce di Vittorio Sanna, con cui era stato interrotto il rapporto: si tratta di Lele Casini allo stadio e di Silvio Camboni in studio. In questo campionato, come già nello scorso, Radiolina farà poi ampio ricorso ai social, al dtt, ad internet ed anche alla sua nota visual radio in Tv.

Ma, a proposito di Vittorio Sanna, abbiamo di nuovo scambiato quattro chiacchiere con lui: il maestro/giornalista, storico radiocronista delle partite del Cagliari calcio, come detto, è ora in forza a Radio Super Sound di Guspini, edita dalla famiglia Nonnis. Sanna ci ha illustrato i suoi progetti per questa stagione.

Allora, Vittorio, che novità hai per i radioascoltatori in questa stagione?

“Ho appena iniziato, il 7 settembre, un nuovo programma denominato ‘Tratto Tutto’, un trisettimanale che va in onda il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 19 alle 20, in co-conduzione con Daniela Cadeddu”.

La vecchia trasmissione, ‘Ripartiamo insieme’, che conducevi durante il lockdown, invece, continua o viene ad essere sospesa?

“No, quel programma è terminato e questo diciamo che ne ha preso il posto…”.

Immaginiamo comunque che riprenderai a seguire il Cagliari, o no?

“Sì, certamente, con il programma sportivo ‘SquarciaGoal’, in cui mi occuperò del pre-partita, dei canonici tre minuti di diritto di cronaca e inoltre dell’intervallo e della fine della gara”.

Anche quest’anno sarai accompagnato da due giovani conduttori in studio o farai tutto da solo?

“No, con me quest’anno ci sarà Daniela Loi, che l’anno scorso invece era in studio. Un’altra novità è che in studio quest’anno ci sarà uno speaker a carattere nazionale…”.

Come ultima chicca, per chiudere, non possiamo non menzionare la rubrica quotidiana di 3 minuti ‘Pensieri Supplementari’, che va in onda in varie ore della giornata, in cui il ‘nostro’ Sanna propone agli ascoltatori una frase, o un concetto, su cui riflettere.

(Pierpaolo e Giuseppe Podda)

  • ANGinRadio: nuove emittenti a Belluno, Vibo Valentia e Faenza

Si moltiplicano in giro per l’Italia le segnalazioni di aperture di digital radio ANGinRadio, legate ai bandi promossi dall’Agenzia nazionale per i giovani (ANG, appunto), come già scritto in questa rubrica nei mesi scorsi.

La prima segnalazione di questa ‘tornata’ è per Belluno, dove, grazie al Comitato d’intesa, che si è aggiudicato il bando, partirà la nuova emittente radiofonica di quest’area veneta.
«La nuova stazione rappresenterà un presidio dell’ANG a livello territoriale, promuoverà opportunità di mobilità all’estero e progetti locali rivolti alle nuove generazioni – hanno spiegato Laura De Riz e Ariela Shatku, promotrici del progetto – .

Diffonderà, inoltre, i numerosi progetti promossi e gestiti dal Comitato d’intesa, tutti finanziati dai programmi europei Erasmus+, European Solidarity Corps ed Europe for Citizens».

In autunno sono già in programma alcuni eventi di lancio e l’apertura di una pagina Facebook dedicata, dove poter ascoltare i podcast.

In Calabria ilvibonese.it segnala la nuova Web Radio Spazio Giovani, “un progetto che si occupa di mettere le esperienze di vita e i traguardi raggiunti dai calabresi affinché diventino un esempio da seguire. L’iniziativa è ideata dall’associazione Valentia, un’organizzazione fondata nel 2017 a Vibo Valentia, che oggi conta numerose sedi su scala regionale”.

Il progetto ANGinRadio#piùdiprima Spazio Giovani Vibo Valentia (finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani) prevede la realizzazione di circa 40 podcast ed alcuni eventi che coinvolgeranno direttamente i giovani e le istituzioni locali nell’arco dei prossimi mesi.

A Faenza, in Romagna, non sono certo da meno e qui nasce la Radio digitale Faenza Indie, voluta dall’Associazione PiGreco Apprendimento APS in collaborazione con l’Associazione Rumore di Fondo, con SE.M.I (seeds for more interculture) e Cosascuola. La ANGinRadio#piùdiprima romagnola vedrà all’opera un team di circa 20 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

Il bando pubblico ANG di cui sopra è stato creato nel 2019 e mette a disposizione 550 mila euro per rafforzare il network radiofonico digitale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, che – stando ai dati diffusi – ad oggi conta 44 emittenti in 13 regioni, animate da oltre 600 ragazzi. Secondo Domenico De Maio, Direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, “l’obiettivo è arrivare a 100 stazioni locali, per consolidare la presenza sul territorio del network e avvicinare ancora di più i ragazzi alle istituzioni. Abbiamo constatato che questo strumento (quello radiofonico; N.d.R.) è in grado di favorire l’inclusione sociale, la partecipazione giovanile, la condivisione, la crescita e la formazione. Attraverso questa rete vengono proposti e raccontati modelli positivi che possano ispirare le generazioni e calare nella profondità del Paese le opportunità che l’Europa offre ai giovani”.

  • La nuova stagione di Radio Incontro Olympia

Da lunedì 21 settembre la ben nota emittente sportiva romana Radio Incontro Olympia ha ripreso in pieno la sua attività.

Dopo una piccola pausa estiva, dovuta ad un riassetto del palinsesto, la squadra dell’emittente al completo è tornata ad informare tutti i tifosi della Lazio (cui è rivolto il palinsesto), grazie al lavoro dell’avv. Alessandro Agostinelli.

Le trasmissioni della ‘Radio biancoceleste’ coprono la fascia che va dalle 6 di mattina alle 23, sempre sulla frequenza dei 105.8 MHz.

  • Il Festival delle Radio indipendenti di Perugia

Dal 18 al 20 settembre scorsi, come già annunciato da questo periodico qualche settimana fa, si è svolto presso il Parco Sant’Angelo di Perugia il Festival delle Radio Indipendenti, organizzato da Gemini Network e Ya Basta! Perugia. L’appuntamento rientrava fra le iniziative targate Comunità T.Urb.Azioni.

Ricordiamo che il network Gemini, una rete di Radio indipendenti che opera in varie zone d’Italia e si è costituito di recente, comprende (lista aggiornata rispetto a quella già pubblicata) Radio Sherwood di Padova, Radio Città Aperta e Radio Sonar di Roma, Radio Roarr di Pisa, Lautoradio di Perugia, Radio No Borders di Milano, Radio Ciroma di Cosenza, Radio Rogna di Sarzana, Radio Beatnik di Campobasso, Neu Radio di Bologna, Better Radio di Biella, Radio Quarantena ancora di Roma e Free Underground Tekno di nuovo di Milano. Se alcune sono stazioni ‘storiche’ e anche ‘politicizzate’ legate ad ambienti universitari, in altri casi si tratta di antenne sorte sul Web che hanno iniziato l’attività in occasione della chiusura totale dovuta alla pandemia di Covid-19.

Obiettivo di Gemini – e del Festival – è stato quello di dare vita a una piattaforma Web su cui inserire i materiali delle varie Radio – dirette, podcast, video – e di costruire anche contenuti condivisi, anche mediante una redazione nazionale.

La gestazione della rete nazionale affonda le sue radici in Press To, una rassegna radiofonica organizzata da alcune delle emittenti fondatrici di Gemini nell’aprile 2018 e poi ripetutasi l’anno successivo.

Il festival perugino ha visto anche l’intervento di una voce storica della Radio italiana come Riccardo Cucchi.

  • E c’è anche Radio Godot

Il nome è davvero ‘accattivante’ e la segnalazione è quasi d’obbligo. Parliamo della stazione romana via Web Radio Godot, denominazione ispirata ovviamente dall’opera teatrale di Samuel Beckett.

Come segnala romareport.it, Radio Godot “festeggia i dieci anni di vita con un palinsesto nuovo di zecca, ma variegato e ricco di rubriche com’è sua abitudine dagli esordi”. Il fondatore e editore Enzo Cagnetti spiega così la situazione:

“Come la maggior parte delle emittenti, Radio Godot è nata dieci anni fa per divertimento. A me è sempre piaciuto osservare la Radio oltre che ascoltarla, mi piace usare questo termine, osservare, perché quando guardi la Radio, ti accorgi delle sfumature.

Sono sempre stato affascinato dalle nuove tecnologie, per cui ho deciso di avviare un progetto sul Web, con le idee chiare su cosa sarebbe dovuto essere, un’alternativa all’omologazione delle emittenti presenti in Fm. M’ispira l’amore per tutto ciò che è femmina: Radio, libertà, musica, ho creato uno spazio dove la persona è al primo posto, dove può liberarsi dagli affanni quotidiani stimolando la propria creatività”.

E le sorprese non sono finite:

“Per la programmazione mi sono ispirato alla Tv, ritengo che una Web Radio debba essere come il DTT televisivo che offre tutta una serie di canali tematici. Cosi di anno in anno organizzo il palinsesto articolandolo in modo che gli ascoltatori possano scegliere ciò che gli interessa”.

E ancora: “Per me la Radio è libertà di pensiero, ecco perché a Godot ci sono pochissime regole da rispettare. In molti mi chiedono come faccio a gestire le circa 50 voci che trasmettono ogni settimana, io rispondo: dando fiducia. E finora le circostanze mi hanno dato ragione…

Tre anni fa ho fondato anche Radio Colosseo, altra Web Radio di grande successo, nata dalla necessità, che secondo me sta sempre più scomparendo, di riscoprire le nostre radici: una Radio musicale con uno staff di 3 persone nate a Roma, che trasmette solo musica di artisti romani…

Per quest’autunno è partito il nuovo palinsesto di Godot, con alcune novità fra cui l’esperimento di far condurre un programma d’intrattenimento con le stesse linee guida, ma a rotazione da conduttori diversi”.

  • Il nuovo bus di Radio Sonora

Il 25 aprile in questa stessa rubrica abbiamo parlato dell’intensa attività di Radio Sonora, la Web Radio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. “Fin dalla sua fondazione Radio Sonora si è distinta per la capacità di sviluppare idee innovative, coinvolgenti e di ampio respiro” – aveva detto Riccardo Francone, sindaco referente per le Politiche giovanili dell’Unione della Bassa Romagna.

Ora, come segnalatomi da Giampaolo Mirandola, ‘RavennaToday’ riferisce che Radio Sonora ha un nuovo mezzo a disposizione per la sua ‘attività itinerante’, dopo che il vecchio bus ‘è andato in pensione’. Si tratta di “un nuovo pulmino per le Politiche Giovanili dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (che) è stato consegnato presso l’Area Welfare dell’Unione. (È) Moving Evolution, l’automezzo che sostituirà il vecchio Moving Infobus, giunto ormai a fine corsa…

Il bus è attrezzato per il trasporto delle apparecchiature radiofoniche ed è inconfondibile grazie al progetto grafico curato dall’artista Irene Penazzi…

Un mezzo di trasporto e di comunicazione, di reti e connessioni con l’ambiente e con gli altri, in continuo rapporto di scambio. Il messaggio legato all’attenzione verso l’ambiente è veicolato anche dai colori, accesi e accattivanti, ma anche giocosi e leggeri in rapporto ai rimandi al mondo della comunicazione, della tecnologia, della radio. L’automezzo Moving evolution è stato acquistato grazie al cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna attraverso i fondi della legge regionale 14/2008”.

Mauro Roffi