MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

L’appuntamento settimanale con MilleRegioni torna puntuale come ogni sabato.

Le ultime notizie, da tutta Italia, sono a cura come sempre di Mauro Roffi.

  • I media in Italia secondo il Censis

L’ultimo Rapporto Censis (il 54°) sulla situazione sociale del Paese, uscito nei giorni scorsi, dà anche un quadro del rapporto degli italiani con il mondo dei media, dalla stampa all’emittenza radiotelevisiva, ai social, riferito soprattutto allo scorso anno.

In generale, dunque, nel 2019 aumentano gli utenti di internet e i possessori di smartphone; diminuiscono invece (purtroppo) i lettori di libri e sono stabili quelli dei quotidiani: nel 2007 erano tuttavia il 67% degli italiani, l’anno scorso solo il 37,3%.
La fruizione della Televisione è stabile ma si registra una flessione dei telespettatori della Tv tradizionale, mentre resta salda l’utenza della Tv satellitare (- 0,1%) e crescono la Tv via internet (web tv e smart tv) e la Mobile Tv. Si combinano sempre di più programmazione lineare e ‘palinsesti personali’.

Ma è la Radio che ovviamente ci interessa. Il mezzo continua a rivelarsi all’avanguardia dentro i processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,4% degli italiani, stabili da un anno all’altro.

Ma se la Radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale perde 5,3 punti percentuali di utenza, l’autoradio è stabile (+ 0,3% rispetto all’anno precedente) e l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 17,3% degli italiani: + 0,3%) e soprattutto via smartphone (con un’utenza arrivata al 21,3%: + 0,6% rispetto all’anno precedente) è sempre più rilevante.

Si registra ancora un aumento dell’utenza di internet, come si diceva all’inizio: dal 78,4% al 79,3% della popolazione (una percentuale simile a quella della Radio!), con una differenza positiva di quasi un punto percentuale in un anno. Gli italiani che utilizzano gli smartphone salgono poi dal 73,8% al 75,7%.

I social network più popolari sono YouTube, utilizzato dal 56,7% degli italiani, Facebook (55,2%), Instagram (35,9%). E WhatsApp è utilizzato dal 71% degli italiani.

È stato pubblicato intanto anche l’ultimo rapporto dell’Osservatorio sul giornalismo curato dall’Agcom, incentrato sui temi della pandemia. Nel capitolo riguardante l’organizzazione del lavoro fanno spicco alcuni dati sui giornalisti impiegati nelle redazioni dei diversi media.

In particolare, come osserva Aeranti-Corallo, “è interessante notare come, sia nelle Radio sia nelle Televisioni, lavorino più giornalisti dipendenti che non freelance (con percentuali opposte rispetto alla carta stampata, quotidiana e periodica, e, soprattutto, alle testate native digitali…)”.

L’Agcom fra l’altro ha ora avviato anche una nuova consultazione pubblica sempre sui temi del giornalismo in Italia oggi, cui sarà possibile intervenire entro circa un mese e mezzo.

  • Leggi regionali a favore dell’emittenza: dopo l’Emilia-Romagna tocca al Lazio

Interessanti novità in tema di leggi e provvedimenti di sostegno al mondo dell’emittenza locale sono il tema di alcuni articoli pubblicati sull’ultimo numero di ‘TeleRadioFax’.

Intanto – riferisce il periodico di Aeranti-Corallo – si è svolta il 3 dicembre “la riunione della Commissione consultiva per le provvidenze alle imprese radiofoniche istituita presso il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nel corso di tale riunione è stato svolto l’accertamento dei requisiti delle imprese radiofoniche ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge 7 agosto 1990. n. 250, per l’anno 2019. La Commissione ha esaminato, tra l’altro, 265 domande relative all’anno 2019; di queste, 235 sono state approvate, 2 sono state accolte sotto condizione, 28 sono state escluse per mancanza di requisiti”.

L’accertamento dei requisiti è necessario per il riconoscimento delle provvidenze editoria relative alle riduzioni tariffarie del 50 per cento dei costi delle utenze telefoniche sostenuti dalle emittenti radiofoniche nell’anno 2019 (dal 2020 le provvidenze sono però state soppresse).

In Emilia-Romagna, poi, la Giunta Regionale ha approvato la proposta di legge regionale relativa al bilancio 2021-2023. Tra le voci di spesa, è previsto per il triennio 2021-2023, un nuovo stanziamento di 3.606.200 euro a sostegno dell’editoria locale (tra cui le emittenti radiofoniche e televisive locali della regione).

Qualcosa di rilevante succede anche nel Lazio, dove il Consiglio Regionale ha approvato il 2 dicembre una Proposta di deliberazione consiliare con il ‘Piano degli interventi 2019-2020. Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali’, sulla base della Legge regionale n. 3 del 2016.

Ed ecco che “l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, Paolo Orneli, intervenendo ai lavori, ha annunciato a breve la pubblicazione di un avviso pubblico (entro il mese di dicembre), per l’assegnazione di contributi a fondo perduto per un ammontare complessivo di 1,3 milioni di euro che la Giunta dovrebbe integrare, con un’apposita delibera, portandoli a due milioni di euro.

Destinatarie del contributo… saranno le emittenti radiotelevisive locali e le testate giornalistiche on line del Lazio che diffondono informazione e format giornalistici di carattere locale con frequenza quotidiana.

Per l’accesso al sostegno occorrerà dimostrare un calo del fatturato tra aprile e giugno 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, pari o superiore al 30 per cento”.

Positiva la reazione dell’Associazione Stampa Romana, che parla di un «importante finanziamento per il settore» da parte della Regione Lazio. «Questo avviso pubblico completa il percorso della legge approvata nel 2016 e sostiene un settore piegato dalla crisi complessiva dell’editoria e dall’emergenza Covid. Il segnale di attenzione della Regione Lazio conferma il ruolo pubblico dell’informazione, ancora più prezioso nel momento delicato che il Paese sta attraversando con la pandemia in corso».

  • Novara: Radio Azzurra fra attacchi informatici e prestigiosi anniversari

La nota Radio Azzurra di Novara è venuta alla ribalta nei giorni scorsi quale vittima di attacchi informatici.

«In quarantacinque anni di attività ne ho viste tante – ha dichiarato sconsolato il ‘patron’ di Radio Azzurra Ugo Ponzio a lavocedinovara.com – ma non mi sarei aspettato anche questo. Tutto è capitato perché avevo la necessità di scaricare l’estensione di un’applicazione e cercando di aprire il file generato mi sono visto chiedere delle somme in denaro per venirne fuori».

Serie le conseguenze per l’emittente, che per un giorno è rimasta praticamente bloccata; poi, a fatica, ha ripreso le attività riversando il materiale su nuovi devices, ma tornando a lavorare un po’ ‘all’antica’, manualmente.

Ponzio comunque non riesce a darsi pace: «Per una volta che nell’emergenza mi affido alla rete senza le opportune verifiche proprio questo doveva succedere?».

E pensare che è solo di poche settimane fa l’ennesimo compleanno di Radio Azzurra, che è nata nientemeno che nel 1975, un primato celebrato degnamente anche dalla cronaca locale del quotidiano ‘La Stampa’.

Facendo un po’ di storia, si parte con le pareti tappezzate dai fatidici ‘cartoni di uova’ per fini acustici: «Erano alte quattro metri nella stanza della villetta di via Formaggio, zona corso Risorgimento, a Novara – ricorda, ovviamente, sempre Ugo Ponzio – . Lì il 4 novembre 1975 nasceva Radio Azzurra Novara (Ran): 45 anni di musica, notizie, personaggi, dirette, di vita».

A 72 anni il ‘patron’ dell’emittente piemontese è sempre sulla breccia e continua a ricordare: “Con me esordirono Mauro Pagani, Enrico Camaschella, Giorgio Ravizzotti, Enrico Gramone, Marco Ambrosoli e altri ancora, magari non li ricordo tutti e mi scuso.

Che compagnia, compresa mia moglie Angela Colombo: allora come oggi, potrei chiudere senza di lei”.

A Novara in quel periodo c’era già anche Radio Novara International. “Noi scimmiottavamo la Rai: di tutto e di più, dal rock a programmi per i bambini. C’era il trasmettitore nella stanza e l’antenna sul tetto. Arrivavamo fino a Milano, con pochissima potenza. Poi ci spostammo in corso Italia, in piazza del Rosario, via dei Tornielli e infine Baluardo La Marmora”.

E fra i tanti del ‘clan Azzurra’ agli inizi ecco anche Paolo Beldì, poi diventato notissimo regista in Tv. Peraltro, sempre secondo Ponzio, «da noi è passata più di mezza Novara. C’è chi ha poi sfondato, come dj, e chi è rimasto dando l’anima, come Sandrino Berutti, Gigi Santoro. Armando Riviera da sindaco aveva una sua trasmissione. Svolgevamo, e cerchiamo di farlo ancora, un servizio pubblico tra soddisfazioni e sforzi anche economici. Ma ne vale la pena».

E la storia continua, pur con qualche ‘defezione’: «Mio figlio Luca ha preso un’altra strada, nell’arte e nell’alta definizione. La Radio scandisce le giornate anche delle nipotine Flavia e Vittoria. Fondamentale pure mio fratello Luciano. Mamma Eva, che ha una memoria pazzesca, mi dice ‘vendi, mettiti tranquillo’. Ma la mia vita è qui, tra studi e uffici».

Ran – assicura ‘La Stampa’ – “è la quarta Radio più longeva d’Italia e partner di eventi internazionali come Novara Jazz. Uno slogan per i 45 anni? «Da Novara la finestra sul mondo». In Fm 100.500 e 92.100”.

  • Tante novità nell’emittenza di Rieti

Da lunedì 7 dicembre la nota emittente reatina Radiomondo è visibile anche in Televisione sul canale 865 del digitale terrestre, con copertura regionale (mux di Tele Roma 56).

Questa nuova situazione è frutto dell’accordo siglato tra il direttore di Radiomondo Piero Aguzzi e il presidente della Npc Service, Giuseppe Cattani, attivissimo fra le Tv locali, che ha portato ad una collaborazione che vede la storica stazione reatina in Fm (99.900 MHz) presente anche sul canale 865 all’interno del palinsesto della rinnovata Tv locale Rtr.

In sostanza, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 12.30, ci sarà la diretta video dai rinnovati (anch’essi) studi di Radiomondo in via Garibaldi 294, con musica, interviste, informazione ed ospiti.

Radiomondo alcuni mesi fa ha compiuto 40 anni, come ha ricordato anche ‘Il Messaggero’:
“La voce della città da 4 decenni. È così da quella mattina del 10 maggio 1980, un sabato mattina, quando in un appartamento al 47 di via San Rufo Radiomondo sparò nell’etere sui 99.9 le prime trasmissioni con musica e parole. Un’impresa firmata Pier Luigi Aguzzi, per tutti Piero, pioniere della radiofonia locale che lanciò quella che per tutti è la Radio del centro d’Italia”.

Piero (o Pier Luigi, a scelta) è sempre al posto di comando, ma adesso si fa forte dell’aiuto dei figli Pier Paolo e Pier Luca, impegnati totalmente nell’azienda di famiglia. A maggio era in programma anche una grandissima festa, ma «il Coronavirus ci ha bloccato», come spiega proprio Piero Aguzzi.

Dietro ai microfoni di Radiomondo si sono alternate negli anni decine e decine di persone, speaker e conduttori che hanno animato a dovere programmi di musica, attualità e sport. Alcuni hanno anche trovato il successo altrove: ultimo, in ordine di tempo, Emanuele Carocci, alias Dj Strano, il più giovane della truppa di Radiomondo a uscire dai confini locali per approdare a Rtl 102.5.

Radiomondo è stata un “riferimento per intere generazioni di musicofili reatini” – scrive ‘Il Messaggero’ – ma l’informazione non è stata da meno: “non solo i radiogiornali con le news locali, ma anche talk di politica e attualità su temi caldissimi della provincia, dalle elezioni amministrative a quelle politiche, spesso raccontate con dirette dai seggi o dagli studi. Non c’è sindaco, presidente di provincia, prefetto, vescovo o comandante delle forze dell’ordine che non abbia messo piede negli studi di Radiomondo per trasmissioni a diretto contatto con gli ascoltatori”.

Ma Radiomondo per i reatini è anche e soprattutto sinonimo di basket. Le imprese della palla a spicchi di Rieti sono state sempre raccontate con passione sui 99.9.

Ed è qui che si apre un altro capitolo dell’emittenza locale della città laziale. Perché il gruppo Npc (acronimo di New Project Chidren) del già citato Giuseppe Cattani comprende intanto appunto la squadra di basket locale ma identifica anche una nuova piattaforma comunicativa lanciata nel 2017 e oggi arrivata a importanti fasi di sviluppo.

L’ambizioso progetto mira intanto a creare un polo di informazione sportiva che possa abbracciare un target piuttosto ampio di share. Non solo Tv, con Npc Tv, oggi a copertura regionale grazie sempre al mux di TeleRoma 56, ma anche un portale interamente dedicato, npctv.it.

Ma a completare l’opera è arrivata adesso l’altra Tv citata, la nuova Rtr (a sua volta una sigla storica in sede locale), sempre di Cattani, i cui nuovi programmi hanno preso il via il 7 dicembre (assieme a quelli di Radiomondo in Tv).

È in realtà la nuova Rtr 3.0, presentata con una diretta televisiva dagli studi di Rieti e trasmessa sulla nuova numerazione Lcn 865 nel mux regionale di Tele Roma 56, mentre all’864 c’è proprio Npc Tv.

Rtr (Tv generalista) e Npc Tv (prettamente sportiva) sono trasmesse a Rieti e provincia anche sulle numerazioni Lcn 174 e 662 dal mux proprietario Rtr sulla frequenza 29 UHF.

  • Bologna: la musica terapeutica di Mozart14 e Neu Radio

Una ‘piccola Radio’ all’interno di un’altra. Succede a Bologna dove è nata Radio Mozart14, in onda su Neu Radio, dal 1° dicembre ogni martedì mattina.

È uno spazio specifico per raccontare storie di persone normali, ma anche speciali, attraverso una playlist di tre brani che hanno fatto da sottofondo alla loro vita. Il progetto è stato voluto dall’associazione omonima Mozart14, che da anni usa la musica come strumento terapeutico per superare barriere psico-fisiche e sociali, a favore di persone con fragilità.

Mozart14 APS è nata nel 2014, per sostenere e continuare le iniziative musicali avviate in ambito sociale ed educativo da Claudio Abbado, padre di Alessandra (che porta avanti l’associazione), morto a Bologna nel 2014. Mozart14 crede nel valore educativo del fare musica e del cantare insieme (una cosa tristemente quasi impossibile in questo periodo) e nel grande potere di queste attività per rendere sopportabili il disagio fisico e quello interiore.

Ma che cos’è invece Neu Radio?

Nuova Emittente Urbana è un progetto web bolognese dell’Associazione Humus, creata da un gruppo composto da numerosi autori, giornalisti, conduttori radiofonici di Bologna reduci da altre esperienze, uniti dal desiderio di promuovere la libera espressione nelle sue più diverse forme, grazie proprio al mezzo radiofonico.

Neu Radio ha debuttato sul web il 1° aprile 2018 e nel primo anno di attività la redazione ha dato vita a una quarantina di rubriche periodiche e ha prodotto oltre 600 trasmissioni. Lo studio radiofonico è ospitato nei locali di Baumhaus in via Sebastiano Serlio, all’interno del Parco DLF.

Come abbiamo scritto su questo periodico nel 2019, Neu Radio si definisce un aggregatore artistico e al suo interno è presente una raccolta di contenuti in voce, podcast, approfondimenti e interviste.

  • A Rimini è l’ORA della Radio

Ha appena debuttato sulle note di John Lennon ORA, la Web Radio del Comune di Rimini pensata per mettere in rete musicisti, artisti e teatranti della città. Radio ORA trasmetterà in streaming (in diretta dal prestigioso Teatro Novelli) con l’intento di dare vita a una vera e propria ‘officina creativa’ e di ‘abbracciare tutta la città’.

L’omaggio ai Beatles ha aperto le porte a un ricco palinsesto che accompagnerà le festività natalizie e che non si fermerà alla musica, ma abbraccerà teatro, poesia, letteratura, arte, con appuntamenti anche in video.

  • Chiari a tutto rock

È partita da poco ADMR Rock, una nuova Web Radio che ha iniziato le trasmissioni il 29 novembre dagli studi di Chiari (Brescia) per iniziativa dell’Associazione ADMR-Chiari.

Si tratta di un’emittente dedicata al rock a 360 gradi, 24 ore su 24, con diverse rubriche e programmi, condotti da esperti di musica rock e non, coadiuvati dal direttore Maurizio Mazzotti, fondatore nel 1997 dell’Associazione e patron del Chiari Blues Festival.

  • Bari: la Web Radio del quartiere Libertà

È molto intraprendente Afana Bella Dieudonne, 26enne del Camerun laureato in comunicazione linguistica interculturale e iscritto a un master in risorse umane alla Cattolica di Roma, di stanza a Bari.

“Questa città, dove mi sento a casa, è un terreno fertile nel quale seminare amicizie, legami fra le genti e, al tempo stesso, far crescere le comunità dei migranti insieme a quelle dei baresi che vogliono progettare senza barriere e senza confini” – ha dichiarato a ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’.

Fra l’altro Afana è fra i tre fondatori della cooperativa sociale Terra nostra, in risposta al bando Urbis finanziato dal Comune: l’obiettivo è promuovere la raccolta differenziata porta a porta tra le persone svantaggiate, gli anziani e i portatori di handicap nel quartiere di Carbonara.

E c’è la sua intraprendenza anche dietro la nascita via web di Radio Libertà (nome forse anche simbolico ma che si riferisce soprattutto al quartiere di Bari) che – spiega la ‘Gazzetta’ – “ha l’ambizione di raccontare la Bari che cambia, che cresce, che guarda al presente e al futuro senza pregiudizi”. L’emittente, fra le altre cose, fornisce informazioni su come partecipare ai bandi pubblici per i finanziamenti di nuove attività o su come accedere ai tirocini formativi; inoltre si discute, per esempio, di ecologia e ambiente, di borse di studio.

La Radio, assieme ad un ristorante e a una catena di locali con i profumi e i sapori dell’Africa, è altresì uno strumento “per finanziare la crescita delle comunità migranti e creare un’impresa di cooperazione per far progredire le popolazioni africane attraverso l’agricoltura e l’istruzione”.

  • Sardegna: Canale 40 diventa regionale

A partire dal 2 dicembre c’è una bella novità nel campo televisivo in Sardegna. Si tratta della comparsa sui teleschermi di tutta l’isola dell’emittente di Carbonia Canale 40, ch. 24 e Lcn 15 solo per il Sulcis, edita da Francesca Arrius.

La Tv è veicolata sul mux di Sardegna 1, su quello che era l’ex canale di Orler Channel, oggi usufruito dall’emittente algherese Media Live Tv di Marco Saccu con Lcn 607. C’è da notare che a video nei primi giorni sono comparsi contemporaneamente entrambi i loghi delle Tv citate (Media Live e Canale 40).

La novità ha anche un ‘risvolto radiofonico’, anche se riferito al passato, visto che Canale 40 è stata a lungo di proprietà dell’imprenditore Luciano La Mantia, editore di Radio Luna, 99 MHz, sempre di Carbonia, che la cedette all’attuale editrice (Francesca Arrius, come detto) nel 2016. In ogni caso la situazione è in evoluzione e torneremo sul tema (Pierpaolo e Giuseppe Podda).

  • Il Polo Liceale Mazzatinti in Umbria si dedica alla Radio

Sono riprese a fine novembre con un certo entusiasmo, dopo gli auguri e le congratulazioni giunte ad inizio anno da parte del Presidente della Repubblica Mattarella, le trasmissioni sul web di Radio PLM, realizzate dagli studenti del Polo Liceale Mazzatinti di Gubbio, capitanati dai ragazzi dell’Artistico, che coordinano il progetto.

La dirigente Maria Marinangeli – come riferisce Gualdo News – “ha salutato i ragazzi della redazione, sottolineando il valore relazionale, comunicativo e didattico dell’esperienza, valorizzandone e marcandone la portata educativa, attraverso un messaggio che potrà ascoltarsi proprio via radio”.

“La web radio è una finestra aperta sul mondo, ma anche una finestra aperta sulla scuola – ha ancora dichiarato Maria Marinangeli – . Ci aiuta a far comprendere meglio il nostro universo scolastico, ci fa scoprire talenti giovanili straordinari, aiuta nell’approfondimento di temi sociali, culturali e scientifici”.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Le ultime notizie della settimana, nell’abituale rubrica curata da Mauro Roffi.

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  • La crescita impetuosa dei podcast

Podcast, ancora più podcast. Il fenomeno è sempre più impetuoso, non certo solo in Italia, e se ne è occupato in una recente inchiesta anche il periodico economico ‘Affari&Finanza’, supplemento del lunedì di ‘Repubblica’, con un lungo articolo a firma di Paola Jadeluca.

Dall’approfondimento apprendiamo che “a fine 2019 si contavano 800 mila diversi podcast e oltre 62 milioni di ascoltatori alla settimana nel mondo, secondo i dati raccolti da Voxnest, società specializzata nelle tecnologie di base per la produzione di podcast. Dal suo quartier generale di New York, Voxnest è un osservatorio privilegiato per studiare i trend. Voxnest ha realizzato un report durante il lockdown, registrando un’impennata di ascolti e download durante la fase più acuta di pandemia. Un fenomeno che potrebbe accelerare il fatturato del settore.

Le previsioni, fatte durante il 2019, prevedevano 1 miliardo di dollari di giro d’affari entro il 2021, ma gli esperti di Voxnest ritengono che questo obiettivo possa essere raggiunto prima del previsto”.

Ma quali sono i generi che vanno per la maggiore? In Italia, secondo Publicis Spine, comanda la musica con il 45%, seguita però dalle notizie con il 42%, dall’intrattenimento con il 37, dagli approfondimenti con il 33, da investigazioni/reportage con il 25 e dai corsi di lingua con il 20. Come si vede, non c’è solo l’entertainment ma c’è anche molto giornalismo.

Paola Jadeluca conferma: “I podcast costituiscono un arcipelago variegato, che tocca anche industrie e finanza. I racconti da ascoltare hanno successo e tante aziende hanno debuttato nel podcast, diventando le Netflix del business. In realtà quasi nessuno produce in proprio, ma ci si affida a specialisti con sale di registrazione dedicate che aiutano le società a trasformare i contenuti che vogliono trasmettere in storie capaci di affabulare il pubblico”.

Lo storytelling sembra essere il cuore del podcast, come conferma Manuela Ronchi, fondatrice con Raffaele Tovazzi di Action Media, società di consulenza strategica e di produzione con sedi a Londra e a Milano: «Il podcast è una vera e propria modalità narrativa a sé, contano la veridicità, la spontaneità e la naturalezza dei contenuti».

Ma quali sono le principali società presenti sul mercato? Apple e Spotify sono impegnate in un duello per il primato. C’è poi Audible, specializzata in audiolibri, che sta conquistando fette di mercato. Ma si affacciano nuovi player: Sybel e Majelan in Francia, Podemo in Danimarca, Acast in Germania. Sony Music, poi, ha iniziato le grandi manovre per entrare con forza anche in questo settore. In America, Entercom, una delle più grandi conglomerate radiofoniche, ha comprato società specializzate nel podacast come Cadence13 e Pineapple Street Studios.

E poi ci sono le sorprese, come la pubblicità e le sue varianti in podcast, con Interactive Advertsing Bureau, principale realtà a livello mondiale nel campo della pubblicità digitale, che fa stime quanto mai promettenti per questa fetta di mercato.

Infine, la finanza, nientemeno, con all’opera Goldman Sachs, Invesco, JpMorgan Commercial Bank. E sembra solo l’inizio, a quanto pare.

  • Chin Radio Toronto in Italia, con una sede a Milano

Stefano Fisico, nome abbastanza noto come giornalista e dj, si butta in nuove avventure. È infatti, come pubblica fra gli altri askanews, il direttore dell’emittente internazionale Chin Radio Toronto, che ha aperto adesso la sua sede italiana a Milano.

Dopo essere stato per tre anni direttore artistico di ‘Billboard Italia’, Fisico si mette alla guida della storica emittente canadese aprendo la prima sede italiana all’interno delle prestigiose Fonderie Napoleoniche di Milano. A breve sarà on line anche il suo nuovo magazine web musicale stefanofisico.it, un portale dedicato all’entartainment con contenuti speciali e interviste.

In questi giorni partono le dirette radio/televisive che creeranno un link diretto con il Canada. “Toronto è la terza città per qualità di vita nel mondo e conta una fortissima comunità di italiani, oltre 500 mila, che amano il nostro Paese e la nostra musica – dice Fisico – . In un momento cosi difficile l’intento è quello di dare la possibilità a tutti gli artisti di aumentare la propria popolarità in mercati ancora inesplorati, creando un link diretto per concerti e iniziative speciali”.

Fisico come dj, ha lavorato prima nei club, poi nei festival e infine negli stadi come opening act. Tra le varie collaborazioni, i dj set per Tomorrowland, le aperture ai concerti di Vasco Rossi per 5 tour (tra cui Modena Park), di Tiziano Ferro per 2 tour negli stadi, di Negramaro, Alessandra Amoroso e di Le Vibrazioni al Forum per i 20 anni di carriera. Ha anche realizzato diversi remix in qualità di producer per artisti come Bob Sinclar, Dj Antoine, Vasco Rossi, Shaggy, Nek, Marco Mengoni, Gabry Ponte e altri.

Nel mondo radiofonico ha operato come Dj Producer per Radio Italia, RDS, Radio Kiss Kiss. Quest’anno è stato pure giurato ad ‘Amici’ nel team di critici musicali e giornalisti.

  • CrikCrok batte Subasio al Tar

Tiburno.tv riferisce di quanto avvenuto a Monte Gennaro, la montagna che sovrasta Palombara Sabina, luogo noto per gli impianti di diffusione radiofonici: “È una vera e propria battaglia legale quella avvenuta tra la CPS (Centro Produzione Servizi) proprietaria di Radio CrikCrok…, network dell’omonima multinazionale di snack presieduta da Francesca Ossani, e Radio Subasio, dal 2017 acquisita dal gruppo Mediaset…
A spuntarla al TAR del Lazio è stata Radio CrikCrok, che è riuscita a riprendersi il posizionamento originario sul traliccio e la frequenza utilizzata in precedenza”.

La vicenda risale addirittura al 2008 ed è assai intricata e controversa (coinvolge anche Radio Aut e Radio Roma), per cui non entriamo nei particolari. Va solo segnalato che, sempre secondo Tiburno.tv, “la sentenza è una bacchettata… per il Ministero (dello Sviluppo Economico; N.d.R.) che ne ha combinate di ogni”.

  • Tempo di novità per la palermitana Radio Spazio Noi

Per Radio Spazio Noi, emittente della Diocesi di Palermo, si annuncia una stagione di novità, con un palinsesto ‘rimesso a nuovo’ e un’offerta formativa e informativa.
Il nuovo direttore responsabile – riferisce livesicilia.it – “è il giornalista palermitano Luigi Perollo, già direttore dell’emittente radiotelevisiva TRM e neo direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali…; sostituisce il prof. Alessandro Hoffman, che ha diretto la radio per circa un decennio.

Anche il Cda dell’Associazione Radio Spazio Noi (che gestisce l’emittente) si rinnova: il prof. Michelangelo Nasca, vaticanista e presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana di Palermo, è infatti il nuovo presidente, vice presidente è Luigi Perollo, mentre i Consiglieri sono Giovanni Cascino (presidente nell’ultimo decennio), il prof. Alessandro Hoffman, don Fabrizio Moscato, la dott.ssa Katia Mammana e il dott. Francesco Furnari.

Radio Spazio Noi (che trasmette sulle frequenze 88, 99.300, 106.300 su Palermo e provincia e 88.500 per le province di Agrigento, Enna e Caltanissetta) è una delle radio associate al network Radio InBlu… A curare l’offerta informativa, le rubriche, il palinsesto e la programmazione di eventi e dirette sono Giovanna Curiale e Gabriella Ruiz, mentre la regia e la programmazione tecnica sono affidate a Stefania Italiano e Vame Tourè”.

  • Focus emittenti: Radio Bombo di Trani

Nelle scorse settimane ‘Il Giornale di Trani’, periodico on line legato a RadioBombo, con sede nella stessa città pugliese, ha reso noto l’avvio di ‘RadiofonicaMente Diversa’, un bel progetto di formazione su radio e comunicazione per l’integrazione dei soggetti disabili.

Gli obiettivi dell’idea sono quelli di creare un progetto e un’occasione di incontro ed interazione appunto per le persone disabili, cercando di valorizzare la loro realtà quotidiana attraverso la comunicazione e, non ultimo, di abbattere le barriere fisiche attraverso il mezzo radiofonico.

Il tutto proprio mediante ‘RadiofonicaMente Diversa’, progetto frutto di una partnership tra la Cooperativa Sociale e Solidarietà Onlus, Marco Colonna (attore/autore comico e regista della compagnia Teatrale Il Giullare) e Radiobombo (che trasmette sui 101.100 MHz).

Sono stati previsti 68 incontri (iniziati il 28 ottobre), di cui i primi 8 (aiutarechiaiuta) di conoscenza radiofonica e approccio al mezzo di comunicazione, anche per capire le risorse e le qualità di ognuno dei partecipanti. ‘RadiofonicaMente Diversa’, oltre che un valido strumento di partecipazione sociale, vuol essere anche un magazine informativo, un contenitore dedicato alle possibilità offerte dalle innovazioni tecnologiche, all’integrazione scolastica, alla mobilità e ai servizi presenti sul territorio di Trani.

La formazione specifica degli otto incontri di formazione teorica di cui sopra verte sui seguenti argomenti: storia della radiofonia italiana; la struttura di un’emittente radiofonica (figure professionali, palinsesto, scalette, redazioni, ecc.); i programmi radiofonici; le regole fondamentali di uno speaker e di un conduttore radiofonico; i mezzi tecnici radiofonici e la loro gestione; redazioni di testi e confezione dei servizi; scelta e selezione delle notizie.

Questo bel progetto radiofonico ci dà però anche lo spunto per parlare in generale, con attenzione, di Radio Bombo, che ha una lunga e bella storia alle spalle. Vediamola in sintesi.

Fabrizio Fabiano, Natalino Pagano, Paolo Curci e Pinuccio Garofalo erano quattro intraprendenti giovani tranesi intenzionati a mutare in realtà quello che è, ed era, il sogno di tanti ragazzi qualche decennio fa: fondare una Radio. E proprio loro fondarono Radio Bombo nel 1978.

Cercarono un trasmettitore, prima di tutto, trovandone uno militare da montare pezzo dopo pezzo, anche se poi quel trasmettitore non fu mai utilizzato per le trasmissioni ufficiali: nel frattempo, infatti, Fabrizio, Natalino, Paolo e Pinuccio trovarono un agognato trasmettitore ‘civile’ presso un rivenditore di Bari.

Nell’estate 1978, dunque, i programmi ebbero inizio. La prima sede fu sistemata nella zona de ‘La Cittadella’. Nella programmazione furono seguiti metodi tradizionali, non cercando ‘colpi ad effetto’ e affidandosi a chi aveva già maturato un minimo d’esperienza in radio precedenti o contemporanee a Bombo.

Fu chiesto al vignettista e pittore Tom Maltone di creare una mascotte che simboleggiasse la radio. E si partì proprio dal presupposto di dare un nome a quella mascotte. Quello sarebbe stato il nome della radio stessa. E l’idea fu fornita da una nota canzone di Antonello Venditti, ‘Bomba o non Bomba’. Detto fatto. Il pupazzo si chiamò Bombo e così fu per la radio.

Si decise di privilegiare l’informazione, al di là dell’intrattenimento musicale, cercando di seguire tutte le trasferte della Polisportiva Trani, oltre alle gare casalinghe. Intanto, per quanto riguardava la sede della radio, vi era stato un trasloco; poi bisognò farne un altro.

La gente di Trani cominciò ad affezionarsi a questa piccola ma vitale, efficace e funzionale radio, che ormai stava diventando ‘di servizio’. I soci riuscirono anche a sostenere la loro ‘creatura’, trovando un bel po’ di pubblicità attraverso gli sponsor, fiduciosi nei confronti di quella realtà cittadina così ben organizzata e tanto divertente da ascoltare.

Poi i quattro amici intrapresero le loro singole attività lavorative, si formarono una famiglia e, non potendo far fronte a tanti impegni, cedettero la loro creatura ad altri soci che, a loro volta, hanno fatto la storia di questa emittente, seguendo con scrupolo e coraggio le varie fasi della storia politica, sportiva, culturale e sociale di Trani, fino ad arrivare ai nostri giorni, grazie anche all’impegno dei collaboratori che si sono succeduti.

Nel 1981 Radio Bombo fu rilevata da Felice Valenziano, al quale si unì Nino Losito. Ed è proprio lo stesso Valenziano a sfogliare con la memoria l’album dei ricordi:

«Ho cominciato l’attività giornalistica locale scrivendo articoli sportivi su ‘Il Tranesiere’. In seguito, essendomi fatto conoscere, fui contattato da Radio Trani Uno per realizzare servizi sportivi. Poi questa radio si unì a Radio Bombo. Fu allora che i fondatori di Radio Bombo dovettero dedicarsi alle loro singole attività ed io, dopo essere stato alle loro ‘dipendenze’, decisi di acquistare la radio».

In Felice Valenziano c’era una convinzione ben precisa, che esiste tutt’oggi: il fatto che un’emittente locale come Radio Bombo debba calarsi totalmente e quasi esclusivamente nella stessa dimensione locale con la quale viene a contatto: «Proprio per questo ho sempre fatto in modo che in tutti questi anni la Radio e poi ‘Il Giornale di Trani-Bombonotizie’ seguissero passo dopo passo gli eventi sociali, culturali, politici e sportivi della città».

Si arrivò poi ad un momento in cui Radio Bombo cominciò ad evolversi: «L’anno della prima svolta fu il 1985, quando la sede della Radio passò da via Mario Pagano all’ultimo piano del Palazzo Galleria, in piazza della Repubblica. Svolta perchè da quel momento decisi di dare una struttura più solida alla radio. In quel periodo dovevo dedicarmi di meno all’emittente e in maniera più impegnativa alla mia principale attività di Agente Immobiliare. Mi feci allora affiancare nell’ambito radiofonico prima da Vincenzo e poi da Patrizio, entrambi miei fratelli.

«All’inizio degli anni ‘90 – continua a raccontare Valenziano – la mia attività lavorativa nel campo immobiliare mi richiedeva (di nuovo) sempre maggiori fette di tempo, ai danni della radio. Ma non volevo mollare. Certo, i sacrifici, anche economici, erano tanti. Mi chiedevo poi, certe volte, se fosse meglio lasciare tutto o andare avanti. Scelsi la seconda soluzione, cercando di tenere sotto controllo la radio, non rinunciando agli importanti impegni di lavoro.

Mi orientai, nel ’94 per una soluzione che avvicinasse fisicamente la Radio alla mia Agenzia Immobiliare, riuscendo a trovare una sede per l’emittente nel palazzo che ospita l’Agenzia stessa».

Intanto, «il mio apprezzatissimo socio Nino Losito, per motivi personali, con mio grande dispiacere decise di dimettersi, dopo tanti anni di collaborazione».

Ma la storia di Radio Bombo è continuata lo stesso e anche oggi, dopo altri decenni e molte altre difficoltà, prosegue, con convinzione e partecipazione.

  • Si rafforza il legame fra Janus Fabriano e Radio Gold

La Ristopro Janus Fabriano di basket ha annunciato a tutti i propri appassionati di poter contare anche per l’attuale stagione sulla preziosa collaborazione con il media partner esclusivo Radio Gold, la nota emittente marchigiana.

Lo stretto legame con l’emittente non solo si rinnova ma si rafforza prevedendo nuovi momenti di incontro fra le due realtà: Radio Gold infatti gestirà in maniera esclusiva le dirette radiofoniche dei match esterni in quei palazzetti dove non verrà effettuato il servizio di live streaming della Lega. Inoltre, non appena sarà possibile, sono previsti eventi ed incontri dedicati durante l’arco del campionato.

  • Versilia: la scomparsa di Carlo Amoruso

‘Il Tirreno’ dà notizia di un recente lutto improvviso nel mondo radiofonico toscano. A perdere la vita è stato Carlo Amoruso, appena 54 anni, originario di Roma ma residente a Torre del Lago in via Cimarosa ormai da diversi anni.

“Era un grande appassionato di radio – spiega il quotidiano di Livorno – . Prima di trasferirsi a Torre del Lago, aveva lavorato in alcune emittenti a Roma e poi per un periodo in Sardegna. «Quando è venuto qui ha collaborato con Radio Massarosa Sound – ricorda Michele Piccoli, uno degli speaker storici – , conduceva una trasmissione la mattina, poi è andato a Radio Versilia, ed ora trasmetteva con un pool di radio web che fanno capo a Radio Alice»”.

  • I musei senesi si presentano via radio

Fondazione Musei Senesi inaugura proprio in questi giorni FMStreaming. Si tratta di un inedito progetto di narrazione dei musei senesi attraverso la radio. Il primo ciclo di appuntamenti ha come protagonisti dieci artisti contemporanei toscani di rilievo internazionale. I loro contributi audio saranno trasmessi sulla piattaforma radioarte e quindi resi disponibili, da gennaio, sul canale podcast di FMS.

On air per 15 giorni (a partire da oggi, 5 dicembre), questi contenuti d’artista sono preceduti da alcune testimonianze di professionisti del settore (giornalisti, curatori, collezionisti, artisti e docenti) come riflessione critica sul rapporto odierno tra contemporaneo e musei.

FMS continua, così, la propria attività sfruttando il digitale, per trovare nuove chiavi di lettura ai musei.

  • Senti chi parla in Abruzzo

Si chiama simpaticamente Senti chi parla ed è la nuova Web Radio del volontariato in Abruzzo. Il progetto darà voce alle esperienze di solidarietà, inclusione sociale e legalità delle quattro province della regione al ritmo di 30 podcast pubblicati ogni 2 giorni e già on line a partire dallo scorso 23 novembre.

L’emittente è promossa dal Csv Abruzzo ed è nata all’interno del network radiofonico Ang dell’Agenzia Nazionale Giovani, ben noto ai lettori di questa rubrica. In specifico 15 speaker di età inferiore a trent’anni intervistano i protagonisti del volontariato per conoscere le loro storie ed esperienze sul territorio e il valore generato per la collettività. Cinque podcast sono invece dedicati alle opportunità per i giovani cittadini europei come il servizio civile universale, Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà.

I podcast sono disponibili sul sito csvabruzzo.it e sulla pagina Facebook dedicata ANG inRadio – Abruzzo Senti Chi Parla.

  • A Chieri una Radio natalizia con l’aiuto del Comune

Una vera e propria radio locale a livello comunale che nel periodo delle festività trasmetterà in diretta per raggiungere le case della comunità. Succede a Chieri, vicino Torino, al fine di essere vicini ai cittadini in un periodo difficile come quello attuale, attraverso musica, notizie e interventi.

Il progetto della cooperativa sociale La Collinella è stato sostenuto dal Comune di Chieri con un contributo di 7.500 euro.

L’attività della temporary web radio caratterizzerà il periodo natalizio e andrà anzi un po’ oltre, durando fino al 31 gennaio.

L’emittente, dal singolare nome di I Love Radio Lock, come spiega torinooggi.it, “trasmetterà sia in streaming audio sia in streaming video in diretta tutti i giorni dalle 16 alle 19 ma nei week-end verrà predisposto un palinsesto più ampio, con programmazione sia al mattino sia al pomeriggio. La Radio avrà sede all’interno di un negozio attualmente sfitto nell’area pedonale (via Vittorio Emanuele II) e trasmetterà anche attraverso l’impianto di filodiffusione del Comune”.

La Radio non avrà alcuna entrata commerciale e non raccoglierà pubblicità ma verrà dato, spazio, in modo gratuito, a iniziative rilevanti per la città di Chieri.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Torna anche questo sabato l’appuntamento settimanale con MilleRegioni.

Per informazioni e segnalazioni, è possibile contattare Mauro Roffi all’indirizzo [email protected].

  • Importante accordo tra SpeeD e la Società Editrice Sud del ‘Giornale di Sicilia’

La concessionaria SpeeD – del Gruppo Monrif (‘QN’, ‘Il Giorno’, ‘Resto del Carlino’, ‘Nazione’ ecc.) – e S.E.S. – Società Editrice Sud hanno siglato un accordo per la raccolta pubblicitaria delle testate, cartacee e digitali, della stessa S.E.S.

Si tratta di quotidiani importanti come ‘Gazzetta del Sud’ (leader in Calabria e a Messina) e ‘Giornale di Sicilia’ di Palermo ma anche delle seguitissime emittenti televisive siciliane Tgs e Rtp (ma c’è anche Gds Tv) e delle radiofoniche Rgs (molto ben diffusa in regione) e Radio Antenna dello Stretto a Messina.

Questa inedita partnership, secondo il comunicato stampa diffuso, “pone le basi per un percorso di ulteriore valorizzazione delle testate di S.E.S. e per un importante ampliamento del raggio di azione di SpeeD, che le permette di coprire regioni del Sud e di integrarsi al meglio con le aree già presidiate dalle testate captive del Gruppo, QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno”.

Inoltre, “grazie all’opportunità fornita dall’accordo con S.E.S. la concessionaria SpeeD allarga il proprio portafoglio, per la prima volta in maniera importante, a emittenti televisive e radiofoniche locali, con l’obiettivo di diventare punto di riferimento anche per altri interlocutori, che nel concetto di network vogliano trovare la soluzione per aumentare il proprio peso nelle pianificazioni dei centri media e dei clienti nazionali”.

“L’idea di collaborare con la S.E.S. è nata quasi per caso, durante un incontro con il Presidente e AD della società Lino Morgante – ha detto Sara Riffeser Monti, presidente SpeeD – parlando di significative storie personali e aziendali del passato, legate anche alla profonda amicizia tra gli editori Attilio Monti e Uberto Bonino. Un momento importante di condivisione strategica sul settore editoriale e pubblicitario. Il passo verso una collaborazione operativa è stato breve ma estremamente condiviso e pianificato”.

  • ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ affidata a una nuova gestione

Non riguarda il settore radiofonico ma ne dò notizia volentieri, per la rilevanza del quotidiano coinvolto, una voce storica e davvero importante di una regione altrettanto importante come la Puglia.

Parlo della ‘Gazzetta del Mezzogiorno’, giornale che, dopo che la precedente gestione (Mario Ciancio del gruppo ‘La Sicilia’ ) aveva di fatto abbandonato il quotidiano al suo (triste) destino e era nata anche l’idea della creazione di una società da parte della stessa redazione, ha ora intanto una nuova gestione.

‘La Gazzetta’ passa infatti a Ledi srl, società riconducibile all’imprenditore barese della ristorazione Vito Ladisa (amministratore unico è l’ex procuratore di Taranto Franco Sebastio), che proverà a (finalmente) rilanciarla. Ledi si è aggiudicata il bando per l’affitto del ramo d’azienda della società Edisud, editrice di ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, estremo tentativo giudiziario di salvare la testata.

Quella di Ledi è stata peraltro l’unica proposta di fitto pervenuta ai curatori fallimentari, Michele Castellano e Gabriele Zito. Il bando era stato pubblicato dopo la chiusura dell’esercizio provvisorio, disposta dal Tribunale a causa della grave situazione economica dell’azienda, che nel giugno scorso era stata dichiarata fallita.

La prossima scadenza è adesso quella del 31 luglio 2021, fra poco più di sei mesi dunque, quando questo appena deliberato fitto del ramo d’azienda scadrà: infatti solo fino al 31 luglio Edisud ha in affitto la testata ‘Gazzetta del Mezzogiorno’, di cui è invece proprietaria la società Mediterranea. Pertanto entro il 31 luglio il ramo d’azienda di cui sopra dovrà essere venduto e la ‘Gazzetta’ dovrebbe a quel punto avere un nuovo editore a tutti gli effetti.

  • Sostegno all’emittenza locale: i casi di Friuli-Venezia Giulia e Sicilia

Anche in Friuli-Venezia Giulia si dovrebbe provvedere a un sostegno economico a livello regionale per l’emittenza radiotelevisiva locale. Lo scrive on line ‘Trieste All News’, riportando le dichiarazioni del capogruppo della Lega in Consiglio Regionale Mauro Bordin e del consigliere regionale leghista Diego Bernardis. I due hanno visto approvato dalla Giunta Regionale un loro ordine del giorno collegato alla manovra di assestamento.

Si tratta della proposta di un ‘sostegno alle emittenti radiotelevisive e alle testate giornalistiche locali aventi sede legale ed operanti in Friuli-Venezia Giulia, individuate ai sensi degli articoli 4 e 6 della legge regionale 9 febbraio 2018, n. 5’.

In particolare, Mauro Bordin e Diego Bernardis hanno dichiarato: “La legge di assestamento recentemente approvata ha previsto importanti norme di sostegno a favore dei comparti e delle categorie maggiormente colpite dalla pandemia. Fra questi c’è sicuramente quello dell’emittenza radiotelevisiva e delle testate giornalistiche con sede e operanti in Friuli-Venezia Giulia e, visto il grande ruolo che rivestono poiché promotrici di un’informazione che raggiunge ogni territorio, sovente anche attraverso trasmissioni veicolate oltre che in italiano, anche nelle lingue friulana, slovena e tedesca, abbiamo ritenuto opportuno ogni più utile intervento a sostegno dell’attività che svolgono”.

Torniamo poi sulla situazione della Sicilia, di cui abbiamo già scritto in questa rubrica il 3 ottobre scorso.

C’è stato infatti, in sostanza – lo ricordiamo – il ‘via libera’ della Commissione Ue alla riassegnazione di oltre 660 milioni di euro di fondi europei per far fronte all’emergenza Coronavirus con la ‘luce verde’ alla modifica di due programmi operativi regionali in Sicilia e Lombardia. La modifica al programma operativo della Sicilia permette di stanziare 4,3 milioni di euro a sostegno del settore sanitario, fino a 320 milioni di euro di liquidità per le piccole e medie imprese, 75 milioni di euro per il turismo e 60 milioni per le scuole.
In questo quadro una norma molto attesa era quella che riguarda l’editoria: 10 milioni a suo favore, per i giornali cartanei e on line, le emittenti radio-tv e le agenzie di stampa che producono un notiziario regionale sulla Sicilia da almeno un anno e che abbiano almeno un collaboratore attivo sul territorio della regione.

Da TeleRadioFax di Aeranti-Corallo apprendiamo infatti adesso che c’è un deciso passo avanti:

“Un decreto del Presidente della Regione siciliana disciplina l’attuazione della misura prevista dalla legge regionale n. 9/2020 (Legge di stabilità regionale 2020-2022) limitatamente al finanziamento a fondo perduto in favore delle emittenti radiotelevisive, dell’editoria (sia cartacea che digitale) e delle agenzie di stampa. Tale misura, pari a 10 milioni di euro, viene ripartita per il 25% all’emittenza radiofonica e televisiva locale, per il 25% a iniziative editoriali on line, per il 40% ai quotidiani cartacei, per il 7% a iniziative editoriali cartacee di diversa periodicità e per il rimanente 3% alle agenzie di stampa.
Tra i requisiti necessari per l’ammissione, … per quanto riguarda le emittenti radiofoniche e televisive, aver prodotto nell’anno 2019 notiziari per almeno 90 giorni. Le agevolazioni vengono concesse sotto forma di finanziamenti a fondo perduto utilizzabili per fabbisogno di capitale circolante e/o investimenti.

Le modalità e i termini di presentazione delle istanze verranno disciplinati da Irfis Finsicilia Spa e verranno comunicati dalla stessa”.

  • Diritti d’autore e Radio locali: l’opinione di CNRTv

Sul tema dei diritti d’autore, in rapporto alle Radio locali (la settimana scorsa abbiano riportato la notizia dell’accordo Lea-Confindustria Radio Tv), ospitiamo volentieri il punto di vista dell’associazione CNRTv, che in un recente comunicato scrive quanto segue:

“Da alcune settimane CNRTv sta ricevendo telefonate e mail da parte di moltissime emittenti italiane che lamentano insistenti telefonate e mail da parte della LEA – Liberi Editori Associati che, successivamente ha fatto loro pervenire contratto di licenza da sottoscrivere peraltro già accompagnato da fattura elettronica con intimazione al saldo.

Sull’argomento CNRTv, al Tavolo tecnico appositamente istituito da Agcom, chiese di conoscere nel dettaglio i repertori e le opere tutelate dalle singole collecting al fine di poter conseguentemente ottemperare correttamente alla vigente normativa; evidenziò la necessità di individuare inequivocabilmente i detentori dei diritti cui corrispondere le somme; evidenziò il rischio reale di corrispondere un unico diritto a più collecting; evidenziò la difficoltà gestionale da parte delle emittenti locali di dover corrispondere a singole collecting (ad oggi 13 soggetti) i diritti eventualmente utilizzati.

Conseguentemente l’Agcom, accogliendo tali eccezioni, accolse la proposta di realizzare un database unico di riferimento e l’individuazione di una modalità semplificata per il pagamento dei diritti spettanti. Diametralmente opposte erano le posizioni delle collecting. Da allora il Tavolo tecnico non è stato più riconvocato.

Alla luce dell’attuale situazione, che rischia finire nelle aule dei tribunali CNRTv ha invitato l’Agcom a riconvocare il Tavolo tecnico, non essendo intervenuto alcun accordo unitario, peraltro necessario, fra tutte le associazioni rappresentative delle emittenti locali e tutte le collectig interessate.

Frattanto, CNRTv contesta e rigetta le modalità utilizzate da LEA ed, eventualmente, da altri analoghi soggetti, ricordando che la norma contempla un necessario e corretto scambio delle informazioni ed una negoziazione condotta in ossequio a principi di buona fede e non sulla base di determinazioni unilaterali”.

  • Lutti in serie nel mondo della Radio

Purtroppo dobbiamo segnalare una serie di lutti che nei giorni scorsi hanno rattristato tutto il mondo della Radio.

A Torino, per iniziare, è morto Renato Striglia, voce storica di Radio Flash e della Rai.

“Torino perde una voce storica della sua radiofonia e del temperamento rock cittadino – scrive Paolo Ferrari su ‘La Stampa’ – . Renato Striglia si è spento a 64 anni all’Ospedale Maria Vittoria, dove era ricoverato fuori conoscenza da qualche giorno in seguito a una grave forma di ischemia. Il suo stile radiofonico era un marchio di fabbrica, fin da quando in coppia con Alberto Campo diede vita a trasmissioni ‘cult’ della potentissima Radio Flash di inizio Anni Ottanta come ‘Puzzle’. Per Renato, Alberto e Marco Basso si schiusero presto le porte della nazionale, sotto forma di contratti con RadioRai.

Era l’inizio di una filiera che avrebbe portato la sede torinese, la cui struttura radiofonica era collocata nella palazzina di via Verdi di fronte alla sede della tivù e degli uffici, a egemonizzare la musica nelle notti estive italiane…

La Radio è stata la passione di una vita per Renato, che negli ultimi anni si era dedicato con vigore all’esperienza comunitaria on line di Radio Banda Larga, formando nuovi speaker, conduttori, cronisti, dj, sempre all’insegna dell’etica professionale e della massima disponibilità nel mettere a disposizione la propria esperienza”.

In Veneto, in specifico a Treviso, invece, grande cordoglio per la scomparsa a soli 57 anni di Paola Maiorana, voce storica delle Radio locali e purtroppo affetta da tempo da una grave malattia degenerativa.

Paola aveva cominciato a lavorare come speaker radiofonica nella seconda metà degli anni ‘80 a Radio Tele Treviso, passando poi a Radio Alfa, sempre di Treviso. Infine era passata al forte ‘gruppo Zanella’, ovvero a Radio Bellla&Monella e Birikina e qui la sua notorietà si era ovviamente accentuata. «Era una persona schiva – ha detto Roberto Zani, voce della mattina di Bellla&Monella – ma molto precisa e molto pignola sul lavoro, una vera professionista. Per lei la Radio era tutto e alla Radio ha dato tanto».

A San Benedetto del Tronto va ancora segnalata la scomparsa di Gioacchino Fiscaletti, ‘Fernandel’, che era stato una nota voce della storica Radio Ponte Marconi, qualche decennio fa. Aveva 91 anni ed era molto noto nella città marchigiana per il suo amore per San Benedetto e le sue tradizioni. Il soprannome derivava dalla somiglianza con il notissimo attore francese, interprete di Don Camillo.

A Milano infine ha colpito la morte di Paolo Brasola, che per molti era stato lo Zio Dany di Radio City negli anni ’70 e ’80.

Brasola era nato a Padova nel 1944 e si era presto scoperto musicista. Trasferitosi a Milano, aveva aperto in Galleria del Corso la Texas Music edizioni musicali e poi nel 1975 aveva deciso di fondare una Radio.

Detto fatto, nel settembre 1975 si cominciò a sentire, sugli 87.600 MHz, Radio City Milano, considerata la quarta nata in città dopo Milano International, Montestella e Radio Milano Centrale, con, appunto, Zio Dany (e qui viene in mente subito anche un altro ‘collega’ notissimo qualche anno dopo, Zio Teo di Milano Palmanova) al microfono.

Radio City, in tandem con la casa discografica, è stata protagonista di quegli anni ‘mitici’ per la radiofonia milanese (e italiana). L’avventura in Fm di Brasola però finì già nel 1990 con la cessione dell’emittente, che non sopravvisse poi a lungo.

Seguirono per Brasola anni di alterne fortune come musicista in giro per il mondo e poi molti problemi, alle soglie dell’età matura, con anche un impegno a livello politico. Nei giorni scorsi a Milano la scomparsa.

  • Nasce a Palermo Radio Umberto, emittente dell’omonimo liceo

Radio Umberto è un’idea, magari storicamente non nuovissima, ma intrigante. Nasce a Palermo per opera dei ragazzi, dei professori e del preside dello storico liceo classico ‘Umberto I’, anche per provare a “uscire dall’isolamento della didattica a distanza” e per “colmare il vuoto di socializzazione” che si registra oggi nel mondo scolastico, in specifico soprattutto nelle scuole superiori .

Claudia Brunetto su ‘Repubblica Palermo’ riporta alcune testimonianze in merito.

“Penso alla radio che aveva mio nonno sul suo comodino – dice per esempio il preside Vito Lo Scrudato – . Una radio con le valvole e le manopole, senza video”.

“La radio è un modo per avere un contatto fra di noi oltre le videolezioni – dice invece Arianna Taibi, 16 anni, della quarta G – . Adesso è più dura del lockdown, perché a marzo ci eravamo rassegnati, invece a settembre abbiamo avuto l’illusione che la scuola potesse essere in presenza. Mi piacerebbe portare nella radio i temi di cui mi occupo per il giornale della scuola, come quello dell’ambiente, per esempio. Ma la radio sarà soprattutto divertimento e svago”.

L’appuntamento è in realtà solo settimanale, bisogna collegarsi al sito della scuola, cliccare sul link dedicato alla radio e la trasmissione parte. Si trattano temi culturali e di attualità, tutti proposti dai ragazzi.

  • Radio Magica e il diritto all’ascolto

Il 20 novembre 1989 veniva approvata alle Nazioni Unite la Convenzione sui diritti dell’infanzia, che è poi diventata, nella stessa data dell’anno, la Giornata internazionale che celebra i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Nella ricorrenza la Fondazione Radio Magica, onlus nata nel 2012 all’Università Ca’ Foscari di Venezia e supportata dall’Università degli Studi di Udine (dove ha la sede operativa), ha presentato il ‘Manifesto del Diritto all’ascolto, a partire dai bambini e dai ragazzi’, inteso come diritto ad ascoltare ma anche ad essere ascoltato.

A lanciare ufficialmente il tutto, sul sito radiomagica.org, è stata la madrina della Fondazione, la nota attrice Lella Costa.

“Fin dalla sua creazione, il progetto di Radio Magica si basa proprio sull’ascolto come elemento inclusivo e come competenza trasversale, per chi ha bisogni ‘speciali’, ma non solo – scrive friulisera.it – . L’importanza dell’ascolto è per tutti, non soltanto per chi non può leggere: saper ascoltare è una ‘life skill’, una competenza per la vita.

Radio Magica nasce dall’impegno di una madre verso suo figlio affetto da una sindrome genetica molto rara che, tra le varie cose, gli impedisce di fondere le lettere e trasformarle in parole. La ricercatrice universitaria Elena Rocco, mamma di Enrico, che oggi è diventato maggiorenne, non ha smesso un attimo di osservare, fin da piccolo, cosa lo incuriosisse e ha scoperto molto presto che lui adorava ascoltare le storie, la musica, le audioguide nei musei, le voci.

Nel 2009, Enrico inizia a frequentare la prima elementare e ad Elena viene un’illuminazione: fare una Radio per bambini. Una Radio in cui raccogliere storie e trasmettere il piacere per la narrazione e il dialogo, per tutti, compresi i sordi. Radio Magica va in onda sul web per la prima volta nel dicembre 2012 e da allora l’avventura non si è mai fermata”.

Accanto alla Web Radio ci sono poi i Libri per Tutti (Premio Andersen 2014), con un’ampia offerta di audio e video libri gratuiti anche in lingua dei segni italiana (LIS) e comunicazione aumentativa alternativa (CAA), smARTradio e le Mappe Parlanti, per esplorare il patrimonio culturale e studiare l’arte, la storia, la geografia in modo accessibile.

Poiché ‘il bambino che sa ascoltare sa anche rispettare l’altro e le diversità’ nasce ora il citato Manifesto per il Diritto all’Ascolto. «Sono particolarmente contenta di sostenere questo Manifesto che Radio Magica propone proprio in un momento in cui, per tutti, è importante imparare ad ascoltare – spiega Lella Costa – . Ascoltare significa rendersi disponibili ed essere in grado di decifrare quello che gli altri, o il mondo, ci stanno dicendo o provano a dirci. Ascoltiamo e dimostriamo che l’ascolto è centrale, indispensabile, è una condivisione da cui non possiamo prescindere e lo possiamo fare sottoscrivendo il Manifesto».

  • Radio Centrale, nuova proposta della Diocesi Nardò-Gallipoli

Prende vita un nuovo progetto radiotelevisivo e on line di area cattolica a Nardò, in Puglia. RadioNardòCentrale, da tempo attiva sul web, cambia nome e diventa adesso Radio Centrale, pur senza (almeno per ora) avere frequenze in Fm.

“Radio Centrale, Comunità al Centro è un network promosso dalla Fondazione Fare Oggi, braccio operativo della Caritas Diocesana della Diocesi Nardò-Gallipoli – spiega portadimare.it – . Radio Centrale si propone come interlocutore del territorio raccontando la comunità che lo vive con programmi ‘on the road’, buona musica e contenitori culturali e sportivi. È una radio di ispirazione cattolica che vuole testimoniare la validità di uno strumento ‘antico’ ma sempre ‘nuovo’ come la radio, per annunciare il Vangelo…

Radio Centrale è un progetto dinamico, in crescita continua e costante. Un palinsesto ricco di appuntamenti. Una nuova avvenuta in un momento difficile, che va ad arricchire l’offerta locale”.

Radio Centrale può essere ascoltata su radiocentrale.net, mediante app e in Tv, sul digitale terrestre, al canale (radiofonico) 868 Lcn.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Nuovo appuntamento settimanale con MilleRegioni.

Per informazioni e segnalazioni è possibile contattare Mauro Roffi all’indirizzo [email protected]

  • Accordo sui diritti d’autore tra Confindustria Radio Tv e Lea

L’Associazione Liberi Autori ed Editori (Lea) e Confindustria Radio Tv (Crtv), nota e importante associazione di categoria italiana, hanno raggiunto nei giorni scorsi un accordo per la concessione della ‘Licenza per le opere musicali ai fini del loro sfruttamento nell’ambito dell’attività radiofonica nazionale’.

L’intesa è valida fino a dicembre 2022 e permette alle emittenti radiofoniche nazionali e locali associate a Confindustria Radio Tv di diffondere il vasto repertorio amministrato in Italia da Lea che comprende le opere degli oltre 43.000 autori ed editori iscritti a Soundreef (Soundreef, società di diritto inglese, aveva per prima incrinato il precedente monopolio della Siae in questo settore, accordandosi poi con Lea per operare al meglio in Italia, Paese in cui rappresenterebbe circa 26.000 autori). Tra gli ‘autori di Lea-Soundreef’ nel nostro Paese ci sono Fedez, Gigi D’Alessio, Giancarlo Bigazzi, Maurizio Fabrizio, J-Ax e molti altri.

“Siamo entusiasti – ha dichiarato Lorenzo Attolico, presidente del Cda di Lea – di aver concluso con reciproca soddisfazione questo nuovo accordo che garantirà alle emittenti sia locali che nazionali associate a Crtv di poter diffondere in piena legalità il catalogo di autori ed editori da noi rappresentati. Il catalogo anche quest’anno si è arricchito di importanti nomi del nostro panorama musicale. Siamo quindi doppiamente soddisfatti per il successo che, ne siamo certi, le maggiori emittenti italiane contribuiranno ad incrementare. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione del fatto che la liberalizzazione del mercato dell’intermediazione dei diritti d’autore è un’opportunità concreta per i titolari dei diritti e per gli utilizzatori”.

Ricordiamo che a seguito del recepimento della Direttiva 2014/26/UE (Direttiva Barnier) sulla liberalizzazione dell’attività di intermediazione dei diritti d’autore, avvenuto in Italia con il Dlgs. n. 35/2017, è stata riconosciuta all’autore la libertà di scelta dell’organismo di gestione collettiva (o dell’entità di gestione indipendente) a cui affidare le proprie opere. È così terminato dopo oltre un secolo il monopolio della SIAE.

Nell’aprile 2019 Siae e Lea hanno infine raggiunto un accordo per dirimere ogni controversia, aprendo di fatto la via a una disciplina di coordinamento tra i due enti.

  • Un Fondo per le Radio e Tv locali della Regione Lombardia

Si muove anche la Lombardia sull’importante tema del sostegno pubblico alle Radio e Tv locali, su cui, lo ricordiamo, si è svolto di recente anche un interessante convegno a Bologna. La Lombardia è la regione più importante d’Italia – si sa – per ciò che riguarda le Radio e Tv private nazionali ma primeggia anche nel settore delle Radio e Televisioni locali; per questo un progetto della Regione in questo ambito è decisamente significativo.

C’è stata dunque un’iniziativa dell’Ufficio di Presidenza del  Consiglio Regionale a sostegno delle Radio e Tv locali della Lombardia. Il progetto di legge in questione, firmato dal Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi, dai vice presidenti Carlo Borghetti e Francesca Brianza, e dal consigliere segretario Giovanni Malanchini, prevede per il triennio 2020-22 lo stanziamento di 500 mila euro all’anno.

“Una risposta concreta e tempestiva – ha osservato la Presidente del Corecom Lombardia Marianna Sala – alla difficile situazione in cui versano le emittenti locali a causa del Covid 19 e che corrisponde a molte delle  richieste che erano emerse nel tavoli tecnici del Corecom sull’informazione locale nella nostra Regione, avanzate dalle aziende lombarde del settore”.

“L’informazione radiotelevisiva locale in Lombardia – ha sottolineato da parte sua il Presidente Fermi – svolge da sempre un ruolo prezioso e riveste una funzione sociale fondamentale di presidio e di raccordo tra le istituzioni e i territori, sviluppando e cementando anche un forte senso di identità e appartenenza territoriale negli ascoltatori e nei telespettatori”.

Il Presidente del Consiglio Regionale ha poi messo in evidenza il ruolo insostituibile svolto in particolare nel periodo del lockdown, fornendo un’informazione capillare e mirata alle comunità locali, informando in tempo reale sull’impatto della pandemia nel rispettivo territorio e dando comunicazione tempestiva dei provvedimenti di Sindaci e amministratori, della Protezione civile e di tutte le strutture regionali.

Nel periodo di lockdown, infatti, in base ai dati forniti dalla Presidente del Corecom Sala, l’ascolto medio delle emittenti radiotelevisive locali è cresciuto del 37% (+ 3,8 milioni), arrivando a 14,4 milioni di sintonizzazioni nell’intera giornata. Specialmente le emittenti di carattere provinciale, che fondano la propria credibilità e riconoscibilità nella rappresentazione di territori circoscritti, hanno fatto registrare un forte incremento degli ascolti.

Come hanno sottolineato i vice presidenti Borghetti, Brianza e il segretario Malanchini, che con il Presidente Fermi hanno firmato la proposta legislativa, l’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale propone una significativa modifica alla legge n° 8 del 25 gennaio 2018, istituendo un apposito Fondo regionale per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione radiotelevisiva locale: per il triennio 2020-2022 ci sarebbe appunto uno stanziamento di 500mila euro l’anno. Per garantire la massima tempestività e trasparenza, le risorse saranno erogate alle emittenti radiofoniche e televisive locali sulla base delle graduatorie del Fondo statale per il pluralismo dell’informazione approvate dal Ministero per lo Sviluppo economico.

Sarà compito della Giunta regionale definire le forme e i tempi di presentazione delle domande nonché le modalità di erogazione del contributo, che sarà liquidato previa verifica da parte del Corecom che nei palinsesti dell’emittente sia già prevista e presente una programmazione relativa all’informazione sull’attività legislativa e amministrativa della Regione.

I contributi sono destinati per l’ottantacinque per cento alle emittenti televisive commerciali e per il quindici per cento alle emittenti radiofoniche commerciali.
“Auspichiamo ora – ha concluso il Presidente del Consiglio Fermi – di poter predisporre misure legislative specifiche a sostegno anche dell’informazione locale cartacea, altro settore di straordinaria importanza”.

Ricordiamo infine che la citata legge regionale n° 8 del 2018 conteneva misure di sostegno a favore delle emittenti radiotelevisive lombarde. “Il provvedimento prevedeva uno stanziamento annuo di 70mila euro – ha spiegato Marianna Sala – ma le forme di intervento disciplinate dalla Giunta regionale, consistite nella erogazione di contributi in conto interessi, non hanno purtroppo trovato un positivo riscontro nell’emittenza locale, tant’è che le risorse messe a disposizione non sono mai state utilizzate. Ben venga quindi questo provvedimento che modifica le norme di legge vigenti assicurando contributi certi agli operatori dell’informazione radiotelevisiva locale”.

  • Trieste al centro della guerra delle frequenze

Nuovo articolo del ‘Piccolo’ di Trieste, a firma di Massimo Greco, sulla questione delle frequenze radiofoniche a Trieste, al confine con la Slovenia, un’area ‘delicata’ dove le interferenze ovviamente creano problemi anche ‘a carattere internazionale’.

Nei giorni scorsi, dunque, i legali di Radio Maria, una delle più ascoltate emittenti nazionali, “perchè capace di farsi sentire anche nei luoghi più remoti con i suoi 850 ripetitori”, si sono recati alla Corte d’Appello, per impugnare una sentenza del Tribunale di Gorizia che ritengono non abbia soddisfatto le ragioni del loro cliente (ovvero, appunto, Radio Maria), per il suo carattere ‘salomonico’ sul tema delle interferenze Italia-Slovenia. “In ballo, come spesso è accaduto negli ultimi anni, è il contenzioso su frequenze e interferenze relative al segnale radio tra Italia e Slovenia”.

I legali dell’emittente religiosa sostengono che ‘l’invasione delle onde di Radio Capodistria sul nostro territorio nazionale sia, in parallelo, molto più invasiva’ rispetto a quella delle nostre emittenti in Slovenia.

  • Nuovo studio per RadioFrequenza a Teramo

RadioFrequenza, la nota emittente dell’Università di Teramo diffusa anche in Fm, cambia un po’ aspetto e trasmetterà ora dalla nuova postazione radiofonica presso il Bar dell’Ateneo.

È stato infatti allestito – scrive abruzzocityrumors.it – un nuovo open space, “già attivo e funzionante, dal quale sarà sempre possibile una diretta live, sia in audio che video, permettendo a studenti e docenti di portare avanti i programmi del palinsesto della Radio universitaria. Il trasferimento di RadioFrequenza nei locali del bar faciliterà, alla ripresa in presenza di tutte le attività, un maggior coinvolgimento della comunità accademica nei programmi radiofonici”.

Primo ospite dalla nuova postazione è stato naturalmente il rettore Dino Mastrocola, all’interno di ‘Pausa Caffè’, il programma in diretta dal lunedì al venerdì alle 9.30.

RadioFrequenza trasmette sui 102 MHz per Teramo e provincia e sui 101.3 per Ascoli e provincia, sul sito www.rfrequenza.it e sulla App RFrequenza.

  • Confermato a Firenze il festival ‘Lucia la Radio al cinema’

È la seconda edizione per ‘Lucia, la Radio al cinema’, Festival che celebra l’arte di ‘raccontare senza immagini’ ed è curato da Radio Papesse e co-prodotto da NAM – Not A Museum. L’appuntamento è confermato nonostante tutto e tornerà a Firenze il 12 e 13 dicembre prossimi in diretta streaming dagli spazi della Manifattura Tabacchi e in ascolto on line su luciafestival.org e manifatturatabacchi.com.

Durante ‘Lucia’ si potranno ascoltare documentari e fiction, produzioni radiofoniche e podcast internazionali, molti dei quali sottotitolati per la prima volta in lingua italiana. Ideata da Radio Papesse, la manifestazione ambisce a contribuire a una diversità di prospettive, linguaggi e rappresentazione nella produzione audio europea, fornendo ai produttori audio e ai podcaster europei e mediterranei le competenze e le risorse per avanzare nei loro progetti e nelle loro carriere. Ci saranno anche dei Premi.

Ma che cos’è Radio Papesse? Ecco cosa scrive il sito dell’emittente:

Radiopapesse.org è un archivio audio dedicato all’arte contemporanea, uno spazio dedicato alla documentazione e all’approfondimento sulle arti visive, un luogo per la diffusione e produzione di arti sonore. Produce e distribuisce interviste, documentari, audioguide e percorsi sonori commissionati o prodotti in collaborazione con musei e istituzioni culturali. Trova la sua dimensione privilegiata nell’ascolto e sceglie il linguaggio della Radio, non solo il suo medium, per raccontare come si fa arte oggi.

Radiopapesse.org è una Web Radio e un archivio dedicato alla produzione e promozione sonora sperimentale, è un gruppo di lavoro a supporto della produzione artistica, sonora e non. Negli ultimi undici anni, da quando è nata all’interno del Palazzo delle Papesse (a Siena; N.d.R), ha prodotto e commissionato lavori sonori, invitando artisti, producers e DJ a scardinare le regole dello storytelling radiofonico.

Radio Papesse è curata da Carola Haupt e Ilaria Gadenz; dal 2011 è ospite di Villa Romana a Firenze. Adotta la Licenza Creative Commons e fa parte del network Radia”.

  • Ad Avellino l’emittente ANG è Radio Feel

Parte in Irpinia Radio Feel, emittente della serie delle ‘Radio Ang’, rivolte ai giovani, di cui abbiano più volte riferito. Ne scrive con ampiezza di particolari il sito orticalab.it di Avellino:

“Radio Feel nasce dall’associazione FeelFun già attiva sul territorio nella promozione di musica, cultura e attenzione alle tematiche sociali. È in primis un viaggio tra la musica e le parole che vuole attraversare le esperienze e i luoghi della nostra provincia e arricchirla, per rompere il silenzio soltanto apparente che ci circonda. ‘Siamo un gruppo di giovani di questa città mossi dall’esigenza di provare a renderla un posto migliore, promuovere connessione tra chi è rimasto qui e rende il nostro territorio vivo.

Abbiamo vinto un bando promosso dall’Agenzia Nazionale per i Giovani per la creazione di una Web Radio e in questi mesi siamo impegnati nella produzione di podcast, che abbiamo diviso in tre tematiche: eterotopie, sostenibilità, Europa”.

  • Il Corecom Sardegna appoggia il concorso ‘Rileggiamo l’Articolo 34’

Il Corecom Sardegna, presieduto da Luisa Anna (Susi) Ronchi,
assieme a quelli di Emilia-Romagna e Lazio, è tra i promotori del concorso nazionale ‘Rileggiamo l’Articolo 34’. Tra gli altri organizzatori, il Ministero dell’Istruzione, oltre ad associazioni ed aziende tra cui Articolo 21 (in primo piano) e poi FNSI, Rai, Istituto Italiano per gli studi filosofici, UsigRai, Eurovisioni.
Il concorso, con a capo Renato Parascandolo (nome ben noto in Rai), è riservato a classi, interclassi e gruppi di studenti delle scuole secondarie di II° grado. Ogni istituto potrà partecipare con una sola squadra composta da almeno 10 studenti, coordinata da un docente dell’istituto.

L’Articolo 34 della Costituzione prevede “il diritto all’istruzione per tutti a prescindere dalla condizione economica” – ricorda proprio Parascandolo. Ma il concorso prende anche le mosse da una delle 7 promesse mancate dalla democrazia espresse qualche anno fa dal filosofo Norberto Bobbio, ed esattamente quella del ‘Cittadino non Educato’, ed intende promuovere tra gli studenti una riflessione sulle cause di questa promessa mancata.
Gli elaborati dovranno pervenire dalle scuole entro e non oltre il 1° aprile 2021 (Pierpaolo e Giuseppe Podda).

  • Torna in Radio nel Savonese il duo Pivari-Molteni su BRG Radio

Alle volte succede anche questo nelle Radio locali. In Liguria c’è il ritorno in onda di Marco ‘Mr Rock’ Pivari e Ferdinando ‘Il Prof’ Molteni, che sono adesso in onda tutti i giovedì dalle 19 alle 20.30 su BRG Radio, emittente web di Finale Ligure. Il loro programma è ‘Storie di rock and roll’.

La loro vicenda la spiega il sito albengacorsara.it:

“Dopo una lunga pausa dovuta alla vendita di Radio Savona Sound ad un imprenditore privato – vendita che aveva determinato il progressivo allontanamento, volontario o obbligato, di tutte le voci storiche dell’emittente – due intrattenitori assai noti, Pivari e Molteni appunto, hanno deciso di affrontare la sfida della Radio Web grazie all’opportunità offerta loro da BRG Radio, emittente di Finale Ligure…

Marco Pivari ha condotto, sulle frequenze della storica Radio Savona Sound, la trasmissione “Mr Rock”, in onda ininterrottamente per trent’anni e, nel tempo, arricchita da rubriche fortunatissime, come ‘Noir is rock’ dedicata alla letteratura gialla e condotta con il noto scrittore Roberto Centazzo.

Ferdinando Molteni ha presentato per un decennio, insieme ad Alfonso ‘Alfa’ Amodio, il programma ‘Mercedes Benz’. Prima della vendita della Radio Molteni, che è anche giornalista, aveva assunto la direzione dell’informazione di Radio Savona Sound ideando e conducendo il programma ‘Il lavoro risponde’.

«Siamo molto felici di ricominciare – spiegano Pivari e Molteni – e di farlo con una Radio Web. Pensiamo, infatti, che il futuro della radiofonia passi attraverso la rete. L’interazione tra speaker e pubblico, attraverso la chat che è attiva durante le dirette, ci ha riportato alle atmosfere degli anni Settanta, quando le persone telefonavano per richiedere i pezzi o commentare le scelte musicali»”.

  • Al via ad Amelia Ameria Radio

Ameria Radio, emittente web dell’associazione Ameria Umbra, con sede ad Amelia (Terni), è stata inaugurata sabato 14 novembre. “L’idea della Web Radio – scrive umbriaon.it – nasce dall’opportunità di far conoscere al pubblico, non solo amerino, la nutrita produzione dell’associazione che, da cinquant’anni, realizza numerosi concerti di qualità e di interesse anche filologico. La web radio, inoltre, strutturata in podcast riascoltabili, promuoverà le dirette degli eventi e produrrà rubriche su tematiche musicali e non solo. Ameria Radio è uno strumento per dare voce e risalto alle molteplici espressioni culturali della città e del territorio di riferimento”.

Ci sarà inoltre una stretta collaborazione con l’associazione Visioni Future di Umberto Alunni, collezionista e divulgatore di storia della Radio, ragion per cui ci sarà anche una serie di appuntamenti proprio con la Radio come grande protagonista.

  • La scomparsa di Gigi Andreani, storica ‘voce’ della Victoria Libertas Pesaro

A Pesaro molti non hanno certo dimenticato. Il 15 novembre 1977, 43 anni fa, era stata la voce del giovane Gigi Andreani, che non aveva ancora compiuto 20 anni, a raccontare il debutto europeo ad Atene della squadra di basket cittadina, la Victoria Libertas. Lo fece dalle frequenze di Stereo Pesaro 103, che aveva gli studi in via Sciesa, a Pantano, proprio il quartiere dove abitava la famiglia Andreani. Via telefono, Gigi raccontò tuttavia la vittoria (77-67) del Panellinios Gymnastikos Syllogos K.A.E. ma una settimana dopo, in casa, i biancorossi s’imposero invece 92-47. E a raccontare le loro gesta c’era sempre Gigi Andreani, storica ‘voce dello sport pesarese’.

Gigi Andreani è mancato improvvisamente nei giorni scorsi. Aveva 62 anni e abitava nella vicina Fano.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Torna, come ogni weekend, l’appuntamento di “MilleRegioni” su FM-world.

A curare lo spazio è Mauro Roffi.

Per contatti e informazioni: [email protected]

  • Rai: una situazione economica delicata

Momento delicato e importante nel mondo dei media radiotelevisivi, anche se l’attenzione generale è concentrata, per forza di cose, sulla questione sanitaria.

Ma dietro le quinte sta succedendo molto. Nei giorni scorsi è tornato così improvvisamente d’attualità il problema Mediaset-Vivendi, legato alla obbligata revisione delle regole antitrust previste dalla Legge Gasparri, e in Parlamento è stato depositato un emendamento (cosiddetto ‘salva Mediaset’) a un decreto Covid, che sarebbe condiviso con l’opposizione e che vorrebbe dare all’Agcom un potere importante di intervento in questo ambito (in sostanza, tentando di ‘fermare Vivendi’).

Ma la situazione che è ben presto apparsa più delicata è quella della Rai, proprio dal punto di vista economico, che è ovviamente quello fondamentale. La Rai si è trovata alle prese quest’anno con un deficit di bilancio non prevedibile, sia per le conseguenze del primo lockdown che per l’annunciato crollo dei ricavi pubblicitari. E altresì per la caduta delle entrate da canone.

L’Amministratore Delegato Fabrizio Salini ha allora lanciato l’allarme in una lunga lettera (anche se poi non ha confermato di averla inviata) ai membri della Commissione di Vigilanza, facendo presente che potevano essere a rischio anche dei posti di lavoro.

Salini entrando più in dettaglio, ha spiegato: “Le risorse da canone attualmente disponibili per Rai (quantificabili nel 2020 in 1.636 milioni di euro) risultano inferiori a quelle del 2013 (1.655 milioni di euro)”. Fra le misure che potrebbero essere prese per risparmiare, ci sarebbero la razionalizzazione dei palinsesti, la rimodulazione del piano annuale della fiction, provvedimenti in campo immobiliare, smart working e altro ancora. Ma i provvedimenti più ‘pesanti’ potrebbero riguardare, oltre all’occupazione, anche le attività Rai in generale e l’offerta editoriale complessiva (che comprende anche RadioRai). Fra le ipotesi, il rinvio dell’apertura di alcuni nuovi canali prevista dal Contratto di servizio e possibili chiusure o accorpamenti di canali Tv (da Rai Sport alla fusione fra Rai 5 e Rai Storia).

Nei giorni scorsi però la situazione è sembrata mutare, in coincidenza con una nomina di enorme importanza in Rai, ovvero quella di Maria Pia Ammirati, già a capo delle Teche e di Luce-Cinecittà, a nuova responsabile di Rai Fiction (dopo l’approdo a Netflix di Eleonora Andreatta). Ci sarebbe infatti un accordo, almeno nei fatti, fra il Governo e Salini per la restituzione del 5% del canone tolto alla Rai dalla Legge di Stabilità del 2015 (quando il canone venne inserito ‘in bolletta’), mentre non verrebbe invece restituito al servizio pubblico il cosiddetto extragettito, che va anche a favore di Radio e Tv locali.

La legge di stabilità provvederebbe a tradurre in pratica l’accordo sul 5%, per una cifra che si aggira intorno agli 80 milioni di euro. Un primo ‘salvagente’, dunque, per i bilanci Rai, confermato in Vigilanza dal ministro Gualtieri, che però ha fatto capire di voler guardare soprattutto ‘verso una nuova Rai’, quando arriveranno un nuovo Cda e un nuovo AD per l’azienda.

  • Un decreto importante per le Radio e le Tv locali

Nel corso di una recente riunione del Tavolo Tv 4.0 istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Sottosegretario allo Sviluppo economico (con competenza sul settore radio-tv) Mirella Liuzzi ha annunciato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (avvenuta effettivamente questa settimana) del decreto previsto dall’art. 195 del decreto legge n. 34/2020 (Decreto rilancio), poi convertito nella legge n. 77/2020.

L’articolo in questione prevede l’erogazione di un contributo straordinario di 50 milioni di euro per l’anno 2020 per la diffusione di servizi informativi connessi al contagio da Covid 19 a favore di Radio e Tv locali.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere emanata una determina direttoriale contenente il complesso dei ‘beneficiari’, gli importi erogabili, le modalità di presentazione delle relative domande e l’indicazione della finestra temporale in cui sarà possibile presentarle.

  • Lifegate vuole diventare una public company

LifeGate – gruppo noto nel nostro settore per la sua Radio, ben diffusa soprattutto in Lombardia, ma che fa molte altre cose – ha deciso di intraprendere un percorso per diventare una public company, lanciando una campagna di raccolta fondi on line su Mamacrowd, la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding per capitale raccolto.

“Quest’anno LifeGate festeggia 20 anni dedicati alla sostenibilità e li compie nell’anno che dà il via al decennio per il clima, il decennio delle soluzioni – ha detto il CEO di Lifegate Enea Roveda – . Per questo abbiamo deciso di fare ancora di più e tutto il possibile per coinvolgere tanti nuovi protagonisti in questa transizione, perché solo uniti si può vincere la sfida al riscaldamento globale, la più importante di questo secolo”.

La campagna di equity crowdfunding punta a una raccolta di almeno 1 milione di euro e prevede due possibilità di partecipazione societaria in funzione dell’investimento, con una quota di minima di 200 euro.

Con 25.000 contenuti editoriali e 10 milioni di minuti di musica trasmessi mediante la Radio, LifeGate ha informato i lettori e gli ascoltatori e oggi conta su una community di 5 milioni di persone. Fra le molte attività, anche gli “Osservatori sullo stile di vita sostenibile”, indagini realizzate da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR, e Impatto Zero, il primo progetto al mondo a concretizzare gli intenti del Protocollo di Kyoto.
Fra i programmi per il futuro c’è l’ulteriore sviluppo del network di informazione con l’ampliamento delle aree tematiche sulle piattaforme lifegate.it, lifegate.com, Radio LifeGate e i canali social.

  • La nuova edizione del concorso ‘Tv di Comunità’ del Corecom dell’Umbria

La presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) dell’Umbria Elena Veschi ha scelto l’impatto economico e sociale dello smart working quale tema per l’edizione 2020 del progetto-concorso ‘Tv di Comunità’, che, nonostante il nome, è rivolto anche alle Radio della regione.

“L’emergenza Covid ci ha obbligato ad un distanziamento lavorativo, ridefinendo i flussi di lavoro – ha spiegato Veschi – . In questo contesto lo smart working è uno strumento indispensabile per proseguire alcune attività lavorative; certamente non è per tutti e non ha la stessa efficacia ed efficienza del lavoro in presenza, poiché i rapporti umani sono per me insostituibili. Si amplia inoltre il divario di tutele tra lavoratore pubblico e privato”.

Sempre secondo la presidente del Corecom, “le conseguenze economiche derivanti dal lavoro agile sono imponenti e svariate: tante attività sono state travolte dall’indotto, si assiste ad una desertificazione delle grandi metropoli e ad un ritorno alle città di provincia. Molte persone si spostavano per lavoro dall’Umbria in grandi città italiane ed europee e questo nuovo scenario potrebbe invertire la tendenza e creare nuove opportunità per i nostri territori”.

Insomma, gli argomenti da affrontare non mancano. Dunque, “il progetto ‘Tv di Comunità 2020’ dovrà affrontare le conseguenze economiche e sociali del lavoro agile, cogliendo aspetti negativi già noti e positivi in fase di evoluzione inerenti il territorio umbro”.

Il bando, pubblicato il 30 ottobre sul sito del Corecom dell’Umbria e valido per 30 giorni, riguarda la produzione di video tutorial e audio versione podcast narrativi che affrontino la tematica dello smart working e il relativo impatto economico e sociale in Umbria. È rivolto alle emittenti televisive e radiofoniche della regione, oltre che ad enti e organizzazioni del terzo settore.

  • Il ritorno di Visual Radio in Sardegna

Abbiamo sentito la dott.ssa Maria Antonietta Gaviano, amministratrice di Radio Iglesias e Radio Isola (quella che una volta era nota come Prima Radio Iglesias e in precedenza come Prima Radio Holiday a Carbonia, 100.500 MHz) e della Tv Visual Radio, che ci ha spiegato i motivi del recente spegnimento momentaneo della Tv iglesiente (Visual Radio è legata appunto a Radio Iglesias), che trasmette sul ch. 21 nel mux di Tv Terranova Sardegna (Lcn 216).

‘Dott.ssa Gaviano, cosa è successo nell’ultimo mese alla sua emittente televisiva?’.

“Abbiamo avuto dei problemi legati alla fibra, causati da un’interruzione nei collegamenti, ora finalmente risolti, per cui siamo nuovamente in onda, anche se era possibile seguirci tramite il sito di Radio Iglesias…”.

‘In questo periodo, causa anche il Coronavirus, come vanno le due emittenti?’.

“Andiamo avanti, seppur nelle difficoltà, legate anche all’arrivo del Coronavirus, che ha generato una perdita di pubblicità, come in tutte le altre emittenti radiotelevisive del resto…”.

Come ultima ‘chicca’ possiamo ricordare che Radio Iglesias è una delle emittenti più al passo con i tempi; infatti a chi volesse seguirla basta, oltre che sintonizzarsi in Fm, andare su Internet, sulle App per gli smartphone, in Dab sul ch. 10 C e sul satellite Hot Bird 13° Est in chiaro, ma anche sulle piattaforme di Sky e Tivùsat fra le emittenti radiofoniche.
Ma chiudiamo davvero con una precisazione. Nell’articolo su alcuni programmi sportivi di Radiolina trasferiti su Videolina di due settimane fa, a causa di un errore di trasmissione del nostro testo, è stata pubblicata un’imprecisione.

Precisiamo pertanto, a proposito di ‘Il Cagliari in diretta’ e ‘A voi la linea’, che la prima trasmissione è condotta da Silvio Camboni e Valentina Caruso, con la collaborazione di Andrea Matta, mentre la seconda è presentata da Fabiano Gaggini, Valentina Caruso e Alberto Masu. (Pierpaolo e Giuseppe Podda)

  • La pallanuoto femminile in diretta su RadioAdige Tv

La pallanuoto femminile ha riorganizzato il suo campionato: non ci sarà più un girone all’italiana fra le otto squadre in lizza bensì due raggruppamenti composti secondo un criterio geografico, con gare da disputarsi con una pausa minima di 2 settimane tra l’una e l’altra. Sempre che la nuova stagione riesca a proseguire come negli ultimi programmi, naturalmente, causa Covid.

A Verona ha esordito nei giorni scorsi la Vetrocar Css, compagine di pallanuoto femminile della città scaligera. La novità è che gli incontri potranno essere seguiti non solo in live streaming sul nuovo canale Youtube del club ma anche su RadioAdige Tv del Gruppo Verona Network. Una buona notizia per i supporter gialloblù, che potranno sintonizzare il televisore sul canale 640 del digitale terrestre in Veneto, “per non perdere nemmeno una bracciata del primo impegno nel campionato 2020/21 delle proprie beniamine”, come sottolinea daily.veronanetwork.it, a sua volta del citato Gruppo Verona Network.

Ricordiamo che la nuova Radio Adige (Tv) è partita circa due anni fa, in una nuova versione ‘radiotelevisiva’ e ‘digitale’, dopo che lo storico brand radiofonico scaligero (di proprietà della famiglia Grigolini), con alle spalle una storia di oltre 40 anni, aveva cessato l’attività in Fm nel giugno 2017, fra molti rimpianti, con contestuale vendita delle sue ottime frequenze al gruppo di Rtl 102.5, che le aveva poi collegate a Radio Freccia.

Il marchio a fine 2017 era stato poi acquistato dalla Finval (Finanziaria Valpantena-Lessinia), società presieduta da Germano Zanini e già presente nel settore editoriale e multimediale con i brand Verona Network, Giornale Pantheon e Verona Network social tv. Si tratta di una public company nata nel 2010, composta da decine di soci, fra cui molte imprese primarie del territorio veronese.

L’acquisizione del marchio Radio Adige rientrava nel piano industriale 2018-2020 di Finval ed era stata effettuata per mezzo della controllata Infoval Srl, società editrice già proprietaria della testata giornalistica Pantheon e dei relativi canali social e Tv.

  • La nuova Radio di Coldiretti Treviso

Si chiama Terra Trevisana On Air, è una nuova Radio veneta ‘a circuito chiuso’, per così dire, e in specifico diffonderà nelle sedi della Coldiretti della provincia di Treviso (12 uffici zonali più la sede provinciale) e nelle aziende associate (una ventina) un notiziario informativo aggiornato ogni ora sulle tematiche del settore e sul rapporto tra produttori e consumatori.

L’emittente inoltre offrirà anche delle rubriche di approfondimento con interviste sulle iniziative sindacali e su temi specifici d’attualità o legati alla stagionalità.
Il progetto, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Treviso e Belluno, ha l’obiettivo di mettere in rete le sedi territoriali di Coldiretti e le aziende degli associati attraverso un palinsesto radiofonico interno unitario.

Il nome prende spunto dallo storico giornale di Coldiretti, ‘Terra Trevisana’, il più longevo della provincia di Treviso.

  • Il nuovo palinsesto di Radio Portalecce

Abbiamo dato notizia qualche settimana fa della ripresa dell’attività di Radio Portalecce, l’emittente radiofonica on line della Diocesi di Lecce, prima interrotte a causa della pandemia. L’iniziativa – lo ricordiamo – fa parte del progetto di Portalecce, il portale integrato d’informazione diocesana che, oltre al quotidiano on line, produce anche una Web Tv e appunto una Web Radio, organizzate da don Antonio Murrone e padre Salvatore Giardina, assieme ad una redazione di laici e sacerdoti.

Radio Portalecce annuncia ora, “orgogliosa”, di poter contare sulla collaborazione “di giornalisti, scrittori, maestri di musica, speaker radiofonici e appassionati di musica, che hanno scelto di donare gratuitamente il loro tempo per contribuire all’informazione cattolica della Radio diocesana”. Di qui la partenza del nuovo arricchito palinsesto.

Durante la settimana Radio Portalecce trasmette rubriche di vario genere e dirette. Inoltre, la Radio diocesana pugliese fornisce informazioni ogni ora, collaborando anche con testate radiofoniche nazionali.

Il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 10 alle 11 Fernando Morrone nella rubrica ‘Mattina insieme’ affronta tematiche di attualità accompagnate da musica italiana. Alle 19 invece Giuseppe Lodeserto conduce ‘Thechradio’, rubrica che approfondisce il mondo dei nuovi media.

Il martedì alle 10.30 va poi in onda ‘A colazione da Claudia’, programma condotto da Claudia Mele con molti ospiti. Alle 11.30 Francesco Buja trasmette a sua volta ‘Sentinelle del mattino’. Alle 18 è di turno Roberto Giardino con ‘Cultura e dintorni’. Alle 19 i giovani del GRP di Vernole conducono ‘The Prequel’, una rubrica in cui i giovani parlano dei loro sogni e delle loro battaglie.

Il mercoledì alle 19 Niccolò Mongiello conduce ‘Happy hours’, mentre il giovedì alle 10 Mirto De Rosario conduce ‘Incontro con il parroco’, in cui si dà voce ai parroci della diocesi salentina.

Alle 10.30, poi, Giovanna Politi, scrittrice e poetessa salentina, presenta ‘Dalla parte delle donne e non solo’; alle 18 invece è Zaira Guccione a condurre ‘La forza delle donne’.

Il venerdì dalle 15 Francesco Buja è protagonista di ‘Oratorio in radio’, mentre alle 18 Filippo Petruzzelli conduce ‘Il sale della terra’ e alle 19 il maestro Emanuele Martellotti presenta ‘La casa della Black Music’, imperniata su soul, jazz, gospel e altro ancora.

Il sabato alle 10 don Sandro Quarta conduce infine ‘Cuore Giallorosso’, con le ultime notizie dai campi prima della partita del Lecce.

  • L’agrolimentare protagonista di Radio Vida Network

L’agroalimentare è il settore di punta di Radio Vida Network di Carmagnola (Torino).

Dopo l’edizione speciale diffusa durante la Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola, dove il palinsesto dedicato esclusivamente all’agricoltura ha avuto buoni risultati di ascolto, il ‘gruppo Piemonte Radio Vida Network’ ha affidato a Simona Riccio, esperta social media manager nel mondo dell’agrifood&wine, il compito di seguire per la Web Radio piemontese questo importante settore dell’economia regionale e nazionale.

E ‘#Parlaconme’ è la nuova trasmissione dedicata all’agricoltura – dalla terra alla tavola – che Simona Riccio condurrà su Piemonte Radio Vida Network. È un’iniziativa che darà voce a tutti gli attori della filiera agroalimentare, nessuno escluso, che racconteranno la propria storia, la propria esperienza, le proprie criticità, ma anche e soprattutto le tante opportunità del mondo agro-alimentare da poter cogliere e mettere a disposizione di tutti, quale ‘eccellenza italiana’.

La trasmissione sarà live il pomeriggio, dalle ore 18.00 alle ore 19.00.

  • La scomparsa a Vasto di Pino Jubatti

Si è spento il 31 ottobre scorso all’ospedale di Vasto, in Abruzzo, dove era ricoverato da tempo, Giuseppe Jubatti, classe 1937. Tutti lo chiamavano Pino ed era uno studioso della cultura vastese, saggista, vignettista ed editore. Ma, per quel che ci riguarda più da vicino, era stato tra gli editori della storica emittente radiofonica Radio Vasto. Tra i temi a lui più cari c’era la tradizione del brodetto vastese.

Secondo l’Associazione vastese della stampa, era stato “un pioniere dell’informazione radiofonica, tanto che contribuì alla nascita di Radio Vasto”.

A proposito di quest’ultima emittente, ci piace ripubblicare una parte dell’ampia cronistoria pubblicata sul periodico abruzzese zonalocale.it, che si occupa con attenzione della storia delle emittenti radiofoniche locali della sua zona:

“La storia di Radio Vasto inizia da… Livorno. Sì, perché è proprio nella città toscana che un gruppo di amici, che, nel 1975, decisero di ‘fare la radio’, andò a bordo di una Diane 6 gialla ad acquistare le prime attrezzature per iniziare a trasmettere. ‘Era un trasmettitore radio della Collins, utilizzato sulle navi americane della seconda guerra mondiale. In quegli anni a Livorno c’era un mercatino con tutte quelle attrezzature. Lo adattammo per il nostro uso grazie al supporto di Francesco D’Adamo, storico radiomatore’ – racconta Fernando Coletti, uno dei quattro pionieri della radiofonia vastese. Con lui c’erano Giuseppe (Pucci) Ferrara, Michele (Lino) D’Annunzio e Nicola Dario…

‘Volevamo fare controinformazione rispetto al tradizionale flusso delle notizie e per dire la nostra rispetto all’amministrazione della città. Per questo presto arrivò in radio un notiziario in cui davamo la nostra opinione su notizie giornalistiche’ – racconta Giuseppe Ferrara.

‘Anche noi volevamo muovere quelle che qualcuno ha chiamato zolle sociali sotto la superficie piatta di un sistema politico statico e inadeguato’ – è il racconto di Nicola Dario…

La scelta del nome. Un po’ era semplice scegliere per la prima radio il nome della città, un po’ giocò anche il campanilismo. ‘Eravamo un po’ stufi di ascoltare continuamente Radio Termoli e così abbiamo dato alla nostra avventura il nome di Radio Vasto’ – ricorda Fernando Coletti. Ma era una scelta d’identità, di voler arrivare a parlare a tutta la comunità allora raggiunta dal segnale della radio…

Una radio che diventa comunità. Tante le persone che, insieme ai quattro fondatori, diedero voce alla programmazione di Radio Vasto. Tra i nomi che affiorano dai ricordi ci sono Antonio Ragni, che si occupava del notiziario sportivo, Lino Spadaccini, Amedeo Monteferrante, Leano Di Giacomo, che poi si dedicò alla carriera di compositore e autore. E poi le prime ‘donne della radio’, Pina Di Lena e Patrizia Peschini, protagoniste con le loro voci nei programmi della radio…

Ma erano anni di intensi fermenti e tra un disco e l’altro, tra una notizia e una battaglia da portare avanti, le strade dei quattro fondatori di Radio Vasto si separarono. La prima storica radio libera vastese continuò la sua attività con altri protagonisti mentre nasceva anche Free Radio International e poi altre ancora. Ma questa è un’altra storia…”.

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Torna, come ogni fine settimana, l’appuntamento con MilleRegioni curato da Mauro Roffi.

Per contatti e segnalazioni: [email protected]

  • I vincitori e i temi del Premio Roberto Morrione 2020

Si è conclusa nei giorni scorsi la nona edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, intitolato alla memoria del grande giornalista Rai e teso a valorizzare il lavoro dei giornalisti che maggiormente cercano di entrare nei temi, di solito assai ‘caldi’, trattati, con fatica, tempo, passione e capacità.

Ecco allora che sono stati premiati (la giuria era presieduta da Beppe Giulietti) alcuni di questi giornalisti (e le loro inchieste) nel corso dell’evento streaming condotto dal direttore di Radio 3 Rai Marino Sinibaldi. La serata si sarebbe dovuta tenere al Circolo dei Lettori di Torino, ma naturalmente il Premio non poteva non essere fortemente condizionato dalla situazione sanitaria legata alla pandemia, ragion per cui l’associazione Amici di Roberto Morrione (presidente è Giovanni Celsi, segretario generale Francesco Cavalli) ha deciso di realizzare anche la cerimonia finale (come un po’ tutta la manifestazione) interamente on line.

Per la categoria video ha vinto ‘Ladri di dati’ di Federico Marconi e Giorgio Saracino, inchiesta sui cyber-attacchi al mondo farmaceutico e sanitario da parte di hacker pagati anche da altri Stati, con tutor Giorgio Mottola.

Per la categoria sperimentale è stato invece riconosciuto un premio al podcast d’inchiesta ‘Buco Nero’ di Gabriele Cruciata e Arianna Poletti sul covo digitale dei suprematisti bianchi italiani, con tutor Lorenzo Di Pietro. Nella motivazione si sottolinea come sia stata realizzata “con coraggio e acume, un’inchiesta sperimentale sul ‘deep web’. Gli autori per molti mesi si sono infiltrati in un altro pianeta fatto di razzismo, antisemitismo, nazifascismo che si esprime con odio e violenza in chat clandestine. La qualità delle interviste, gli approfondimenti rendono il prodotto podcast assolutamente intrigante. Un lavoro che coglie di sorpresa, stupisce e affascina al tempo stesso”.

Durante la serata Andrea Purgatori, giornalista e conduttore di ‘Atlantide’ su La7, ha poi ricevuto il Premio Baffo Rosso 2020 per non essersi “mai fermato davanti alle verità ufficiali” e aver scavato “in particolare sulla strage di Ustica fin dai primi momenti dopo la tragedia. Da giovane cronista, in quel 27 giugno 1980, (Purgatori) ha attivato le proprie fonti, ricercato documentazione, ascoltato testimoni, periti, addetti ai lavori, per risalire alle cause, individuare i responsabili materiali e svelare coperture istituzionali in uno dei grandi misteri irrisolti della storia recente del nostro Paese”.

A Nello Scavo, inviato speciale di ‘Avvenire’, è andato inoltre il riconoscimento ‘Testimone del Premio’, “perché continua a raccontare con coraggio e spirito di verità la terribile avventura dei migranti nel Mediterraneo”.

Il filo conduttore delle Giornate del Premio Roberto Morrione è stato invece un’indagine (non poteva essere altrimenti…) sul ruolo del giornalismo nell’emergenza Covid-19. ‘Antivirus’ è stato così il titolo delle tre giornate promosse dall’associazione Amici di Roberto Morrione e dalla Rai, con il patrocinio della Camera dei deputati e la collaborazione della Fondazione Circolo dei lettori, della Scuola Holden e dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

Venerdì 30 ottobre c’è stata anche la diretta della trasmissione ‘Radio Anch’io’ di Radio 1 Rai, condotta da Sara Piselli, che ha approfondito i temi delle quattro inchieste finaliste, con Mara Filippi Morrione, portavoce del Premio.

A Enzo Biagi è stato inoltre dedicato un panel pomeridiano, organizzato in collaborazione con Articolo21 e FNSI, dal titolo ‘Il futuro del giornalismo’, con Alessandra Comazzi, giornalista e critica televisiva, Stefano Feltri, direttore del quotidiano ‘Domani’, e Loris Mazzetti, giornalista e storico collaboratore di Biagi.

  • Le gare della Ternana su Cusano Italia Tv

Cusano Italia Tv, emittente nazionale in forte sviluppo visibile al canale 264 del digitale terrestre e legata all’omonima Università romana e a Radio Cusano (che si ascolta a sua volta in molte città italiane), trasmette ora e per tutta la stagione le gare, interne ed esterne, della Ternana Calcio, in diretta e in chiaro e su tutto il territorio nazionale. L’impegno dell’emittente non si limiterà al singolo evento, che sarà arricchito prima, durante e dopo la gara da interviste e commenti.

Infatti nell’ambito della trasmissione intitolata ‘C come calcio’ ci saranno tre fasi, la prima (‘La partita’) antecedente al match, la seconda (‘L’intervallo’) tra le due frazioni di gioco e la terza al termine dell’incontro imperniata su tutta la Lega Pro, con risultati, classifiche e spunti di riflessione.

La notizia naturalmente ha una facile spiegazione, se si pensa che presidente della Ternana è Stefano Bandecchi, che è anche a capo dell’Università Cusano e delle emittenti radio-tv citate (prima di Radio Cusano aveva creato anche Radio Manà Manà di Roma). Bandecchi infatti ha anche una grande passione calcistica da molti anni, fin dalla sua Livorno (dove è nato), passando per il Fondi e approdando infine appunto alla Ternana.

Intanto la programmazione di Cusano Italia Tv è ormai molto intensa e piena di produzioni, informazione e rubriche. E il calcio è solo uno dei molti temi trattati.

  • Il ‘Brand Journalism’ di Radio Lombardia

Su Radio Lombardia ha preso il via ‘Brand Journalism’, rubrica che vuol curiosare tra segreti e ferri del mestiere dei più grandi comunicatori italiani. La conduce Lorenzo Zacchetti. Il programma va in onda (per la precisione, all’interno di un’altra trasmissione, ‘Pane al pane’) tutti i martedì alle 18.30 appunto su Radio Lombardia (100.300 MHz) e in Tv sul canale 626 del digitale terrestre nella regione.

“È un appuntamento – spiega Zacchetti – per curiosare e comprendere i ‘segreti’ dei più grandi comunicatori: dalla pubblicità, alla CSR al mondo della live communication e dei media. Proveremo con gli ospiti in studio a spiegare quali sono le caratteristiche e le qualità per diventare protagonisti in questo campo e, per voce di chi è già un ‘guru’, a capire come intraprendere i primi passi ed avere successo in un settore così affascinante ma anche molto complicato”.

  • I Dpcm e ‘Stadio Radio’

‘Stadio Radio’ é un noto prodotto editoriale della calabrese Radio Venere (con sede a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria), che produce trasmissioni in diretta sul calcio dilettantistico calabrese, in onda anche su altre emittenti (Radio Venere, Radio Ricordi, Radio Sibari, Radio Digiesse, Radio Amica in Blu, RG, Radio Onda Verde). È stato annunciato anche il ritorno dell’appuntamento su Calabria Tv, sul canale 15 del digitale terrestre in regione.

Naturalmente il problema sono le disposizioni contro la pandemia e lo stop ad alcuni campionati. Uno degli ultimi DPCM ha fermato tutti i tornei dall’Eccellenza in giù e questo ha comportato subito per ‘Stadio Radio’ degli aggiustamenti di palinsesto.

Sono stati pertanto sospesi ‘Anteprima Stadioradio’, ‘Stadioradio al sabato’ e ‘Tempi Supplementari’. Restano invece confermati (salvo ulteriori novità) ‘La D di Stadioradio’ con Antonino Raso alle 18.00 del venerdì e ‘Stadioradio’ la domenica dalle 14.30 alle 19.00, dove oltre alla serie D si continuerà a parlare di Eccellenza, Promozione  e Prima Categoria.

  • La nuova MadeinBo: tutti i particolari

La nuova emittente radio-tv MadeinBo è stata una delle varie novità della settimana in tema di media in Emilia-Romagna, come abbiamo già riferito nei giorni scorsi. L’edizione locale di ‘Repubblica’ aggiunge alcuni particolari interessanti.

Il progetto nasce, intanto, per volontà degli imprenditori Marco Giovannini e Didier Muragwabugabu della Dm Broadcast. L’obiettivo è ‘aprire nuovi spazi nel classico panorama dell’informazione sportiva (ma non solo..) di Bologna’.

“Vogliamo innovare il panorama, ampliare l’offerta, essere una voce che racconta la città su tutti i fronti – dice Giovannini – . Siamo indipendenti, non siamo legati a nessuno, ad alcun potere come a nessuna società sportiva cittadina, dunque liberi di sperimentare, sia nei contenuti che nel modo di fare pubblicità”.

Giovannini, che guida la citata azienda di progettazione di apparecchiature per broadcasting radiotelevisivo, l’anno scorso aveva gestito il palinsesto di Radio Nettuno, trasferendo gli studi nella sua azienda a Funo di Argelato e affidandone la direzione editoriale a Nicola Tagliavini (meglio noto come ‘il Tosco’), da anni autore del programma sportivo ‘Made in Bo’ su varie emittenti locali”.

Finita la partnership con Radio Nettuno (unitasi da poco a Radio Bologna Uno, fra l’altro con concessionaria la ben nota Multiradio), ecco che nasce questa nuova avventura, che coinvolge altre due figure storiche della radiofonia bolognese, Paolo Soglia e Moreno ‘Morra’ Mari, entrambi ex di Radio Città del Capo (che, come noto, nel frattempo cambia nome e proprietà).

In conclusione, questa è la squadra che scende in campo per il nuovo progetto MadeinBo: Giovannini e Muragwabugabu (editori); Soglia (direttore responsabile); Tagliavini (responsabile del palinsesto e autore); Leo Bosello, Mari, Alessandro Marzocchi (autori); Elena Borghi (redazione del sito); Luca Trenta (responsabile tecnico); Marco Rossi e Filippo Mazzanti (regia radio-tv e web).

  • L’originale progetto radiofonico di Cittanova

Anche in Calabria c’è una ‘Radio ANG’, l’iniziativa pubblica rivolta ai giovani che prevede la creazione di ‘progetti radiofonici locali’ di cui abbiamo parlato a più riprese in questa rubrica. Quella calabrese è un’iniziativa davvero specifica: nasce infatti dalla SRC – Scuola di Recitazione della Calabria, con sede a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria. La Scuola, ideata e diretta dall’attore Walter Cordopatri, ha partecipato cin successo al bando ‘ANGinRadio più di prima’ dell’Agenzia Nazionale per i Giovani.

L’originale proposta della SRC, denominata ‘Cittanova SRC tour’, che ha saputo anche fare rete con altre realtà locali (Comune di Cittanova, Radio Eco Sud, Recosol e Libera), è stata varata il 24 settembre, dopo essere stata ammessa al finanziamento per i prossimi mesi. Coinvolgerà gli allievi della SRC nella realizzazione di circa 30 podcast che affronteranno diverse tematiche, tra cui Europa, legalità, immigrazione, razzismo, cultura imprenditoriale, arte, cinema, teatro, radiodramma e libri.

Durante le fasi del progetto avranno luogo diversi corsi di formazione, tenuti dai docenti della SRC, tra cui: speaker (Santo Nicito), educazione alla vocalità (Mario Parlagreco) e realizzazione di un radiodramma (Walter Cordopatri), con la collaborazione di radiofonici e startupper di successo. Inoltre sono previsti incontri sul territorio.

Gli obiettivi del progetto SRC sono favorire l’inclusione sociale, combattere il razzismo, sviluppare lo spirito di iniziativa e l’imprenditoria, formare i giovani al lavoro attraverso lo sviluppo di hard e soft skills e favorire le capacità comunicative. I ragazzi direttamente coinvolti nel team radiofonico sono 13, ma alle attività parteciperanno altri 100 giovani dell’associazione Prosopon, cui fa capo la SRC.

  • Altri progetti radiofonici per i giovani in Lombardia

Lo scorso 13 ottobre sono ripartite le trasmissioni in diretta della lombarda Radio LOL (con sede a Lissone), con la messa in onda di ‘Senza Filtro’, un programma centrato sull’interazione con gli ascoltatori, con la finalità di essere una piattaforma di confronto su temi scelti attraverso le segnalazioni dei giovani e degli ascoltatori o sollecitati dagli operatori del progetto.

“Radio LOL nasce da un progetto di Spazio Giovani Onlus nel 2010 ma pochi anni dopo, nel 2015, diventa un’azione strutturata del Progetto Giovani del settore Politiche giovanili del Comune di Lissone – sottolinea il periodico monzaindiretta.it – . Le attività di Radio LOL sono partite a Lissone dall’organizzazione di un corso per aspiranti dj al quale parteciparono una decina fra ragazzi e ragazze, tra i 18 e i 25 anni. Il corso è sfociato quindi nella costruzione di una vera e propria redazione di Web Radio, che progetta e gestisce i nuovi programmi on line ed aggiorna la programmazione musicale.

Il lavoro è proseguito anche durante il lockdown, dando spazio ai pensieri e alla parole dei giovani. Gli speaker, da casa, hanno saputo ‘rendere contagiose anche le parole’”.

Per l’emittente si annunciano comunque altre novità, con un palinsesto che acquisterà forma e contenuto. La redazione darà voce, nei prossimi mesi, anche alle azioni di ‘Oggi crESCO: Riprogettiamo con i giovani l’educazione finanziaria’. Quest’ultimo progetto vede Lissone Comune capofila con partner Desio e Seregno ed è stato finanziato da Regione Lombardia attraverso uno specifico bando.

I progetti in questione sono frutto della collaborazione che unisce gli operatori senior insieme alla ormai solida redazione giovanile di Lissone e al circuito nazionale di ANGinRadio.

E a proposito ancora del progetto ANG InRadio – Spazio Giovani in Lombardia va detto che è strutturato in diverse redazioni sparpagliate sul territorio lombardo. Oltre a Lissone, ci sono: Calolziocorte, dove è possibile ascoltare Camilla, Cristina, Binta, Isabel e Arianna, cinque ragazze tra 15 e 18 anni che si sono incontrate durante un progetto estivo; Inzago, dove opera un gruppo di ragazzi disabili, con tanta voglia di parlare di esistenze diverse, vite quotidiane e forze incredibili; Cassano, con le voci del centro aggregativo Dopofficina; Monza, dove alcuni volontari raccontano il servizio civile come si racconta un’avventura.

  • L’Università degli Adulti/Anziani di Belluno e Radio Cortina

In seguito all’impossibilità di tenere le lezioni in presenza causa pandemia, la Sezione Ampezzo-Oltrechiusa dell’Università degli Adulti/Anziani di Belluno ha presentato un’originale idea a Radio Cortina, la nota emittente ampezzana. Ecco allora che su Radio Cortina il mercoledì mattina alle 10.30, a partire da mercoledì 4 novembre, sono di scena le ‘Pillole Universitarie’.

Come scrive il periodico amicodelpopolo.it, “si tratta di una serie di incontri radiofonici settimanali di circa 10 minuti ciascuno, un’occasione di approfondimento e informazione su argomenti vari, un condensato delle lezioni che sono state, e che sarebbero state, incluse nel programma svolto in presenza…

Le pillole radiofoniche sono del tutto equiparabili alle lezioni aperte del programma in presenza: nate per gli studenti dell’Università, sono aperte anche ai non iscritti, e rappresentano per la Sezione Ampezzo-Oltrechiusa momenti importanti di incontro con il territorio tramite la condivisione di informazioni e spunti di riflessione”.

La Sezione Ampezzo-Oltrechiusa, fra l’altro, ha voluto ringraziare con calore i docenti dell’Università, che hanno aderito a questa proposta un po’ inusuale di ‘condensare’ in pochi minuti le loro lezioni, solitamente di circa un’ora.

  • Tornano le dirette radiofoniche calcistiche su Radio Fermo Uno

La Lega Pro di calcio, con riferimento al pacchetto di diritti audiovisivi il cui termine per la presentazione della manifestazione d’interesse era scaduto il 28 ottobre, ha reso noto che, all’esito della trattativa privata, i diritti radiofonici della Fermana sono stati assegnati a Radio Fm1. Per l’emittente marchigiana si tratta di buon successo, che segna il ritorno di un servizio da sempre sentito nella città, oltretutto in un periodo del tutto particolare come quello attuale.

“Radio Fermo Uno è quindi di nuovo vicino ai sostenitori di fede gialloblù, come da tradizione – scrive cronachefermane.it – , che avranno così la possibilità di seguire in diretta le gesta e le sorti dell’undici di mister Mauro Antonioli. Con Silvia Remoli alla regia, collegamenti dallo stadio grazie alle voci di Gianluca Leoni, Uberto Frenquellucci e Francesco Alberti. Aggiornamenti da altre sedi di gioco, per diverse categorie calcistiche e discipline sportive a veder comunque protagonisti le società del territorio fermano, a cura di Paolo Gaudenzi, per l’intera panoramica sportiva domenicale servita sulle relative lunghezze d’onda”.

La diretta radiofonica si potrà ascoltare su tre frequenze nel territorio fermano-maceratese e zone limitrofe, e più precisamente: 101.0 per Fermo e dintorni, Macerata e dintorni, l’entroterra Fermano; 93.8 per la costa fermana e maceratese; 88.9 per Petritoli e valle dell’Aso.

  • Radio Manbassa e Radio Alta, una coppia pugliese in Tv anche in Lombardia

Su litaliaindigitale.it è stata pubblicata un’interessante notizia che aggiorna su alcune situazioni inerenti il fenomeno della ‘Radio in Tv’ (la nota ‘radiovisione’ o altre definizioni simili), che vede la Lombardia come regione assolutamente leader in Italia.

Nel mux Più Blu Lombardia, intanto, ha fatto il suo ingresso, sulla Lcn 172, 70-80.it che utilizza il codec video H.264. “Il canale è un duplicato di Nbc 70-80 Hits HQ in onda in questo bouquet sulla numerazione 617” – spiega litaliaindigitale.it.

Cambio di risoluzione, poi, per la pugliese Radio Manbassa Tv (visibile anche in Lombardia alla Lcn 655 in H.264), “passata da 720×576 all’attuale 1024×576, un formato di migliore qualità rispetto al precedente, anche se non si tratta di alta definizione. A livello di contenuti in alcuni orari viene ritrasmessa la programmazione televisiva (visual radio) di Radio Alta, stazione radiofonica del sudest barese con sede a Noicattaro”.

Le due emittenti pugliesi sembrano proprio legate fra loro, anche se Manbassa è un marchio molto noto nella regione del Sud Italia e in passato si era sviluppata con una diversa gestione.

  • A Treviso il basket va in Radio e Tv

In questo periodo in cui è difficile seguire lo sport dal vivo, la De’ Longhi Treviso Basket si è attivata per dare la possibilità ai suoi sostenitori di poter restare in contatto con il loro sport preferito, grazie alla disponibilità di ‘media partner’ radiofonici e televisivi del territorio.

In specifico, tutte le partite della De’ Longhi Treviso Basket si possono seguire in video diretta streaming su eurosportplayer.com, sottoscrivendo l’abbonamento previsto. Per chi non ha il ‘pass’ di Eurosport Player, c’è poi la possibilità di vedere in differita le partite di campionato in casa e in trasferta sul digitale terrestre in chiaro grazie all’accordo con Udinese Tv (canale 110 digitale terrestre), che dà spazio alle partite della De’ Longhi TVB il martedì alle 16.30 e in replica il mercoledì alle 00.15.

Per la Radio, la società ha riattivato la partnership con la storica emittente trevigiana Radio Veneto Uno (97.5 MHz e www.venetouno.it), da sempre vicina al territorio e all’informazione, anche sportiva, che trasmette in diretta le radiocronache del campionato di TVB in casa e in trasferta.

  • Teatri chiusi, torna il radiodramma

Se i teatri sono chiusi causa pandemia, ERT Fondazione in Emilia-Romagna prova a fare ricorso a un genere ormai poco praticato in campo radiofonico, ovvero il radiodramma, in cui pure la Rai aveva una sua storica tradizione (con le ‘compagnie di prosa’), ormai abbandonata.

La nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, ‘Wet Market. La fiera della (nostra) sopravvivenza’, nata dalla drammaturgia originale di Paolo di Paolo, sopravvive dunque ai DPCM cambiando veste e prendendo una nuova forma. Valorizzando la particolare natura fonica della messinscena, infatti, la Compagnia permanente di ERT, in collaborazione con l’autore e con il sound designer Massimo Nardinocchi, ha dato vita a un radiodramma: tre puntate della durata di circa 20 minuti che sono disponibili sul sito di ERT.

Ad arricchire ulteriormente il progetto, otto video di approfondimento intorno a singoli personaggi e tematiche di “Wet Market” verranno caricati quotidianamente fino al 10 novembre sulla pagina Facebook di Dire+Fare=Fondare.

Mauro Roffi