Due nuove graduatorie Tv per la Liguria

Sono uscite contemporaneamente, a proposito di ‘nuova Tv digitale’ (siamo ormai vicini alla conclusione delle operazioni nelle ultime regioni), due graduatorie inerenti la Liguria: la prima è quella definitiva delle emittenti, la seconda quella (provvisoria) delle numerazioni Lcn.

La graduatoria definitiva conferma purtroppo quanto dicevo nell’articolo su TeleMasone: è difficilissimo trovare spazio dopo lo switch-off per le Tv più piccole, che finora hanno operato su singole specifiche zone della regione, a causa della necessità di ampliare forzatamente l’area di diffusione, con relativi forti costi da sostenere. Infatti TeleMasone in questa graduatoria definitiva non compare più ma non è la sola: le emittenti che ‘passano il turno’ (quello più importante, stavolta) sono solo 27 rispetto alle 40, più due ‘rinunciatarie’, della graduatoria precedente.

Oltre a TeleMasone manca anche TeleVarazze (nelle sue due ‘versioni’), per capirci, e, fra le altre, non è più inserita neppure Primanews Liguria, in precedenza al quarto posto, situazione che mantiene il piccolo mistero sulle intenzioni di questo gruppo editoriale, che finora non ha operato in Dtt ma ha ottenuto ugualmente buoni punteggi in queste graduatorie.

Le altre emittenti mancanti sono Tele Radio Pace 2, Canale Italia 84 Extra, più Serenissima Extra, la lombarda Super Tv, SaluteSanità del gruppo Telenord, la toscana Teleriviera, Motori Tv, Ama Tv del ‘gruppo Ama Liguria’ e Regione Tv del gruppo Sciscione. Fra l’altro diverse di queste emittenti ‘rinunciatarie’ avevano ‘prenotato’ la rete di 1° livello. Rientra invece in scena Luna Tv del gruppo Tele Liguria Sud, che pure dovrebbe ottenere la rete di 1° livello.

Il condizionale deriva dal fatto che poi Luna Tv, almeno per ora, non compare nella prima graduatoria Lcn della Liguria, che comprende a sua volta 26 emittenti. Nell’ordine, il 10 andrà naturalmente a Primocanale, l’11 a Telenord e il 12 a Tele Radio Pace 1, seguita da Telecity 7 Gold al 13. Canale 16 avrà il 14 e Tele Liguria Sud il 15. Il 16 di nuovo al gruppo di Primocanale con Telecittà e il 17 a È Tv Liguria, mentre Canale Italia Extra si aggiudica il 18.

La sorpresa (di rilievo) è al 19, assegnato a STV di Rapallo, che fa così un effettivo ‘salto di qualità’, almeno potenzialmente (anche se ha solo la rete di 2° livello, peraltro con buona copertura). Ne fa le spese Telegenova, che nella graduatoria delle emittenti precedeva STV ma quanto a numerazione Lcn ottiene solo il 75. Il 76 va invece a Entella Tv, il 77 a Telestar 1 e il 78 alla toscana Italia 7 del gruppo Sciscione. Alla comunitaria Ama Liguria viene aggiudicato il 79.

Si prosegue con Telecupole all’80, Salute e Natura del gruppo lombardo Telecolor all’81, Primantenna all’82, Telecampione all’83, l’altra piemontese Rete 7 all’84 e Tele Radio Pace 3 all’85. Riesce a ottenere l’86 111 Tv, trattata con un po’ meno riguardi nella graduatoria delle emittenti.

Sorteggio o numerazione assegnabile dopo sorteggio, infine, per SVI 74, Italia 8 Prestige, Trs 2 e per LTV del gruppo Telenord.

Mauro Roffi
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Il ‘nuovo digitale’ in Liguria: la delicata situazione di TeleMasone

Nel corso della recente ulteriore seduta pubblica indetta dal Ministero dello sviluppo economico relativamente alle nuove reti televisive digitali di 1° e 2° livello della Liguria ci sono state “molte defezioni sui due vettori, che incideranno sulle attribuzioni LCN” – avvertono i sempre attenti colleghi di newslinet.com.

In sostanza, in questa regione (ma anche in altre fra quelle dove ancora le operazioni non si sono concluse) diverse emittenti, pur ‘promosse’ dal Ministero quanto a possesso dei requisiti, non riescono a concludere accordi per loro soddisfacenti in termini economici con gli operatori di rete.

Vedremo presto quale sarà l’effetto di questa difficile situazione sul passaggio al ‘secondo digitale’ anche in Liguria, così come in Toscana, nel Lazio, in Umbria e in Campania. Intanto le operazioni tecniche di spegnimento e accensione delle nuove reti per le Tv locali sono in via di conclusione in Calabria (dopo tutta la fascia adriatica) e ci si appresta ad iniziare il tutto anche in Sicilia. Nell’isola, in questo quadro, c’è un certo nervosismo ‘della vigilia’ e non mancano le proteste. Fra queste, quella della piccola Tv Acicastello, che dopo 34 anni si accinge a chiudere i battenti, lamentando di non ‘essere stata tutelata’ rispetto alla indubbia complessità di questa fase.

In redazione mi è giunta poi una interessante lettera da parte di TeleMasone di Masone, sopra Genova, che fa riferimento ai miei precedenti articoli sul tema e lamenta la poco sostenibile situazione delle piccole emittenti, quasi ‘obbligate’ dalle nuove disposizioni ad ampliare la loro diffusione a molte zone per loro assolutamente ‘non utili’. Nulla di male, in apparenza, se non fosse che i costi di affitto della frequenza diventano a quel punto pressoché insostenibili.

Mi spiega Giacomo Ottonello di TeleMasone: “La nostra emittente è attiva dal 1984 con una propria testata giornalistica e ha sempre trasmesso in Valle Stura nei paesi di Masone, Campo Ligure e Rossiglione occupandosi di cronaca locale. Siamo un’emittente comunitaria di proprietà prima della associazione Pro-Loco di Masone e in seguito di una nuova associazione, sempre senza fini di lucro, di nome Multimedia no profit. Le persone che la costituiscono sono tutti volontari e il nostro scopo rimane quello di informazione locale. Non ha senso per noi trasmettere il segnale in tutta la Liguria.

Per questa ragione non possiamo permetterci le tariffe di EI Towers… o quelli dell’operatore di II livello… Tra l’altro l’operatore di secondo livello non garantisce ad ora la copertura nella zona di nostro interesse.

I costi che riusciamo a sostenere sono di circa un decimo di quelli dell’operatore di primo livello e questo grazie ai contributi dei Comuni che ci sostengono grazie al nostro servizio di informazione locale.

Abbiamo fino all’ultimo continuato (a trasmettere), in modo che se i termini economici cambiassero potremmo continuare, a dimostrazione che abbiamo diritto all’autorizzazione ma non possiamo esercitarla perchè non abbiamo la copertura economica.

Abbiamo anche preso contatti con altre emittenti comunitarie per capire se possiamo consorziarci, ma per ora rimangono solo ipotesi.

In ultimo anche i Comuni hanno aderito alla nostra protesta chiedendo una frequenza riservata per noi”.

In effetti in una lettera dell’Unione di Comuni Stura, Orba e Leira al Corecom della Liguria, alla Regione e al Ministero si evidenzia come “le emittenti televisive locali minori, per sopravvivere, dovranno essere registrate alle reti disponibili con un’area di copertura (e relativi costi) eccessiva rispetto alle reali esigenze ed interessi di azione. Ne è un esempio l’emittente comunitaria… TeleMasone Rete Vallestura, con sede legale in Masone (GE): da oltre 35 anni trasmette il proprio segnale nell’area compresa nei Comuni di Masone, Campo Ligure e Rossiglione (Valle Stura), garantendo un importante servizio sociale, informativo, comunicativo e di archivio storico indispensabile alla comunità del comprensorio…

L’eventuale passaggio ad una nuova rete comporterebbe l’aumento del costo di 20 volte…, evidentemente insostenibile per un’emittente locale…

Fermo restando l’inevitabile processo di refarming, al fine di consentire a TeleMasone di continuare a gestire un servizio radiotelevisivo a livello locale, l’Amministrazione scrivente chiede di valutare la possibilità di trasmettere utilizzando le frequenze libere a condizioni tecnico-economiche analoghe alle precedenti sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie di trasmissione DVBT 2, previste per l’anno 2023.

In alternativa, si chiede se fosse possibile esercire in modo autonomo, da parte dell’Amministrazione locale, una frequenza in banda UHF che, confinata all’interno del territorio valligiano, non crei disturbi ad altri operatori.

Nello specifico, la proposta è quella di utilizzare un canale DVB-T assegnato ad altri operatori, ma non utilizzato nell’area di copertura della Valle Stura, con tutti i limiti ed accortezze necessarie”.

Personalmente ritengo che la proposta (soprattutto l’ultima) sia perlomeno da prendere in considerazione, per valutarne la fattibilità (o meno, naturalmente), perché limitarsi a spegnere o far spegnere semplicemente voci importanti a livello locale come TeleMasone non sembra proprio la migliore delle situazioni possibili.

Mauro Roffi
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Liguria: quasi tutte ‘promosse’ le Tv locali dopo la seduta pubblica

In Liguria venerdì scorso si è tenuta la seduta pubblica per stabilire chi abbia diritto fra le Tv locali alle reti disponibili dopo lo switch-off dei prossimi mesi. Saranno a disposizione una rete di 1° livello sul canale 27 e una di 2° livello per Genova e il Ponente sul canale 41.

La graduatoria già predisposta dal Ministero non è stata modificata, si è stabilito, in sostanza, che c’è posto per tutti e si sono registrate due sole rinunce volontarie, per Luna Tv (‘marchio secondario’ di Tele Liguria Sud) e per una delle tre reti in classifica di Telemasone. Per le altre 40 emittenti c’è dunque un ‘via libera’ e ci si appresta pertanto a passare alla più complessa fase dell’assegnazione degli Lcn, dove comunque eventuali ‘sorprese’ sono sempre possibili.

In pratica, la rete di 1° livello andrà – con la massima potenza possibile – a Primocanale e Telenord, mentre Teleradiopace avrà 2,5 MBIT/S. Ancora rete di 1° livello, a potenza minore, per Primanews Liguria, Canale 16 e Telecity. 2 MBIT/S per LTV, 2,2 per Tele Liguria Sud.

La rete di 1° livello andrà anche a Salute e Natura, Telecittà, È Tv Liguria, Teleradiopace 2 e 3, Canale Italia 83 Extra e Canale Italia 84 Extra, Telecupole, Primantenna e Rete 7 del Piemonte ma anche alle toscane Italia 7 e Teleriviera e a Super Tv. Infine, un po’ a sorpresa, 1° livello anche per Salutesanità e Telemasone (2), che farà così un possibile ‘salto di qualità’.

Gli altri avranno la rete di 2° livello. Si tratta di Telegenova, STV, Telestar 1, Entella Tv, Telecampione, Televarazze, Ama Liguria, Trs 2, Ama Tv, TM1 di Telemasone, Serenissima Extra, Motori Tv, Svi 74, Italia 8 Prestige, Regione Tv, Televarazze Plus e 111 Tv.

Mauro Roffi
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MediaDAB Liguria: arriva Radio Birikina

MediaDAB Liguria si arricchisce di una nuova emittente.

Il mux, diffuso da Imperia sul canale 10C, diffonde ora anche la programmazione di Radio Birikina.

La superstation veneta incrementa ulteriormente la propria copertura DAB+.

Oltre alla Liguria, la radio del gruppo Klasse Uno Network è presente in ‘digitale’ anche a Milano, Torino, Trento, Firenze (e parte della Toscana), Perugia (e parte dell’Umbria), Roma e Napoli.

(Si ringrazia Emilio Pappagallo per la collaborazione)

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Graduatorie Tv: è la volta della Liguria

Con la pubblicazione delle prime graduatorie delle emittenti televisive di altre quattro regioni (Liguria, Toscana, Umbria e Lazio) ha preso il via la fase finale di questa complessa fase di passaggio al nuovo digitale, che deve concludersi entro il 30 giugno prossimo (non ci possono essere dunque rinvii per l’area tirrenica, finora non interessata dalle operazioni). Al momento è rimasta fuori solo la Campania, regione assai complessa da ‘vagliare’, ma dovrebbe essere questione di ore.

Partiamo nella nostra analisi dalla Liguria, regione del Nord finora non coinvolta nello switch-off in quanto legata alla ‘dorsale tirrenica’ e non alla pianura padana, per così dire. Ma ora ecco la prima graduatoria delle emittenti liguri, che ha visto l’accoglimento di 42 domande (per ora) sulle 54 presentate.

La doverosa premessa è che gli ultimi anni sono stati piuttosto pesanti per l’emittenza locale ligure, con la chiusura di due Tv storiche di un certo rilievo come la genovese Antenna Blu e, ancor più, Imperia Tv, che dava voce a tutta la vasta area del Ponente. Non bastasse, un anno fa ha chiuso anche Teleturchino, una delle due quasi ‘leggendarie’ Tv di Masone (sopra Genova), mentre Telecity aveva gradualmente rinunciato a una presenza ‘forte’ a livello redazionale nella regione.

Da un po’ è invece ricomparsa Telegenova – in effetti – , pur fra diversi alti e bassi. Sono arrivate invece È Tv Liguria e Canale 16, che però non sembrano aver arricchito molto l’informazione locale, mentre a livello produttivo la vera novità è stata semmai il recente abbinamento sul canale 17 fra l’intraprendente New Signal e la storica Entella Tv. Vedremo ora se questa esperienza continuerà o meno (New Signal, di arrivo recente in Dtt, non è purtroppo presente in questa graduatoria). Invece qui in Liguria non ha quasi avuto esperienze significative – nonostante la presenza di un’emittente di grande rilievo come Babboleo – il fenomeno della visual radio.

Il primo posto in classifica spetta, come era scontato – e con un eccellente punteggio – , a Primocanale, illustre Tv locale che ha fatto da molti anni una scelta di Tv d’informazione che l’ha persino portata a tentare di proporsi come possibile ‘alternativa’ alla Tgr Liguria della Rai.

L’alternativa a Primocanale è stata e resta tuttora Telenord, sempre di Genova, cui non poteva sfuggire il secondo posto. Al terzo c’è TeleRadioPace 1 e non è una sorpresa, perché qui questa emittente non è esattamente una Tv a preminente carattere religioso ma una forte voce informativa, in particolare per l’area del Tigullio. Quarto posto per la ‘solita’ Primanews (Liguria), i cui progetti reali di Tv d’informazione nel Nord Italia per il momento non sono noti. Dopo Canale 16 (gruppo Sciscione), ecco poi al sesto posto Telecity, che naturalmente è legata a 7 Gold.

Seguono LTv (o Liguria Tv), sigla storicamente legata a Telenord, e finalmente , all’ottavo posto, Tele Liguria Sud, Tv di area cattolica che però rappresenta la voce di una città e una provincia di rilievo come La Spezia. Dopo Salute e Natura, si piazza solo decima Telegenova (sigla storica che con Cingari alla guida aveva avuto anni fa un gran successo) e poi Telecittà, che fu la voce della sinistra genovese fino alla successiva crisi e all’integrazione nel gruppo di Primocanale, che da poco l’ha riproposta con una certa convinzione al pubblico.

Dodicesima è È Tv Liguria, seguita da un’altra TeleRadioPace (la 3), perché il mux dell’emittente aveva finora diverse ‘variazioni’ sul tema. Un’altra piccola ‘istituzione locale’, STV di Rapallo, è al quattordicesimo posto e riesce a precedere la stessa Entella Tv (sedicesima); in mezzo c’è Telestar 1, sempre del gruppo di Telecity. Le Tv piemontesi si fanno valere con, a seguire, Telecupole, da sempre visibile anche in Liguria. Dopo TeleRadioPace 2, ecco infatti anche Primantenna.

In breve il resto: ci sono Telecampione, la piemontese Rete 7, la toscana Italia 7 (presente nello Spezzino), la bresciana Super Tv e poi un’altra piccola Tv del Savonese che non ha mai voluto ‘uscire di scena’, Televarazze (qui con la sigla Televarazze Plus).

Seguono altre Tv, sia pure ‘a punteggio 0’, ovvero Ama Liguria, SaluteSanità (gruppo Telenord) e la tenacissima toscana TeleRiviera, presente nell’area di Spezia. Ancora, Trs 2, Ama Tv (vedi Ama Liguria) e TM1, ovvero Telemasone, l’altra storica Tv dell’omonima località. Avanti con Serenissima Extra, Motori Tv di Primantenna, Canale Italia 83 Extra, Svi 74, Canale Italia 84 Extra, Italia 8 Prestige e, dal seno di Tele Liguria Sud, Luna Tv, che dovrebbe rivolgersi all’area della Lunigiana.

Dopo Regione Tv (sigla che sembra legata a Canale 16), ci sono altre due Telemasone e un’altra Televarazze, mentre a chiudere la fila c’è un’emittente che si è proposta in questi anni al pubblico ligure (e non solo) con una formula di un certo interesse, 111 Tv, la cui natura andava probabilmente valutata con un po’ di ‘generosità’ in più.

Mauro Roffi
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