Radiocompass: per la Radio ascolti ‘alla grande’

Del webinar ‘La Radio c’è’ – svoltosi il 15 aprile 2021 – abbiamo già pubblicato un ampio resoconto tratto dal comunicato stampa redatto da FCP (Federazione Concessionarie Pubblicità) – Assoradio, organizzatrice dell’evento in collaborazione con Mindshare, agenzia media di GroupM.

Torniamo ora sull’argomento per descrivervi ciò che abbiamo visto e udito di persona durante lo svolgimento del webinar in oggetto.

Introdotto da Massimo Martellini, presidente FCP, e Fausto Amorese, presidente FCP-Assoradio, Roberto Binaghi, chairman & Ceo di Mindshare, ha condotto con piglio questa tornata della quinta edizione di Radiocompass, all’insegna della speranza che il ben noto problema della pandemia si risolva al più presto.

L’incontro si è tenuto negli studi di Radio Italia a Cologno Monzese, con alcuni personaggi ‘in presenza’ ed altri in collegamento video a distanza. Oltre a Martellini, Amorese e Binaghi, figuravano ‘in presenza’ anche Federica Setti (Chief Research Officer della unit Business Intelligence & Insight GroupM) e Alice Porrati, Head of Business di Consulting GroupM.

Le due manager hanno affermato che la Radio ha saputo evolversi in maniera importante, grazie al progresso tecnologico e, in qualche modo, grazie persino alla pandemia (che ha costretto in casa molti di noi), trasformandosi definitivamente in piattaforma multimediale, capace non solo di farsi ascoltare su device classici, quali autoradio e apparecchi domestici, ma anche e soprattutto diffondendo i propri programmi attraverso televisori, computer, telefonini e smart speaker.

Evidenziamo altresì che la trasformazione della Radio in multi-piattaforma ha migliorato ulteriormente – dal punto di vista commerciale – la ‘qualità’ del pubblico finale in ascolto. Un pubblico ‘pregiato’, sempre più connesso, ‘curioso’ e attento. Inoltre, una caratteristica saliente della ‘signora dell’etere’ è stata sempre quella di aiutare le vendite.

E questa caratteristica, nonostante l’attuale momento di crisi, negli ultimi tempi si è addirittura incrementata, perché la Radio non solo ci ha accompagnato, e ci accompagna, nello ‘store fisico’ ma ci fa anche da guida nell’ambito dell’E-Commerce. “Come dire insomma – ha affermato testualmente Binaghi – che siamo passati dal ‘Drive To Store’ al ‘Drive To All’”.

Lo stesso Binaghi è poi passato dalla teoria alla pratica, dando la parola a cinque ‘significativi’ personaggi collegati a distanza. Ecco il parere di ciascuno dei ‘magnifici cinque’ in questione:
– Anna Sanfilippo, Chief Marketing Officer di PrimaAssicurazioni, ha affermato che la Radio è un pilastro fondamentale a favore dei clienti della sua azienda. Un pilastro efficace sotto ogni profilo – incluso quello economico – , che restituisce più di quanto investito;
Massimo Rondoni, Responsabile Brand, Marketing & Media di Volvo Car Italia. A suo parere la Radio può diventare straordinaria per gli investimenti aziendali, per via degli ascolti in multi-piattaforma soprattutto in mobilità (oggi nel nostro Paese circolano circa 38 milioni di veicoli). Sono ascolti che avvengono in modo ‘immersivo’ e quasi ‘interpersonale’ con il mezzo in oggetto, concepito come applicazione libera, gratuita e persino ‘no zapping’;
Maurizio Ghidelli, AD & CEO di Kasanova, ha invece utilizzato l’invenzione di Marconi per vendere… padelle, destinate a persone mancine. Si tratta di un progetto imprenditoriale nato in collaborazione con Virgilio Suraci di RTL 102.5, allorquando il virus costringeva a non uscire dalla propria abitazione. Grazie a uno specifico spot radiofonico, si sono vendute in pochissimo tempo circa duemila padelle, mentre oggi che lo spot non va più in onda si vendono sì e no cento padelle al mese;
Marcello Gelo, Global Marketing Director di Mutti, ha spiegato che la sua azienda considera il mezzo specifico ‘in ottima salute’ ed è convinta che la pubblicità fatta attraverso la Radio sia un notevole amplificatore – a costi alquanto inferiori – del messaggio televisivo. Basti pensare che nel recente spot Mutti, che sfrutta alla base la musica di Renato Rascel, la awareness (notorietà) dell’advertising raccoglie circa il 35% dai suoi passaggi in Tv e quasi il 18% dalle sue ‘incursioni’ in Radio;
Dennis D’Amico, Chief Marketing Officer & Marketing Director di Estra, nato come responsabile commerciale di una piccola emittente radiofonica locale, ha verificato in prima persona cosa voglia dire vendere e anche ‘fare Radio’. Sostiene quindi il settore radiofonico proprio alla luce delle sue esperienze personali, oggi che lavora in un grande Gruppo del Centro Italia. Un Gruppo che ha deciso di focalizzare gli investimenti anche e soprattutto sulle Radio territoriali (destinate ad un target di utenza 25-54 anni), visto che la Radio si è rivelata pienamente idonea per il raggiungimento degli obiettivi di Marketing.

Luca Raffone

Con le riaperture, ascolti radio in crescita?

Graduali riaperture, ritorno alle zone gialle, primi passi verso una ‘normalità’ fino alle 22.00.

Lunedì 26 aprile rappresenta una data importante per l’Italia che cerca di ‘mediare’ tra l’emergenza sanitaria ancora in atto e quella economica, sempre più impattante.

Rimane il coprifuoco notturno, ma si potrà tornare a pranzare/cenare all’aperto, praticare sport di squadra, frequentare cinema e teatri.

Un passaggio graduale, monitorato settimana per settimana, che determinerà poi l’andamento delle riaperture stesse nelle settimane a seguire.

Da tutto questo, la radio ne trarrà beneficio? Il calo degli ascolti tramite autoradio – che resta il device ampiamente più seguito – nell’indagine RadioTER relativa al secondo semestre 2020 potrebbe giungere ad una svolta.

Le limitazioni del 2021 sono già molto più ‘permissive’ rispetto al lockdown della primavera 2020, molta gente si muove ogni giorno in auto per raggiungere il lavoro, ma è altrettanto vero che la sera gli spostamenti sono ancora sporadici, a vantaggio di un medium più ‘casalingo’ qual è la televisione.

Attualmente è in corso l’indagine relativa al secondo trimestre 2021 che potrà mostrare eventuali effetti delle riaperture sul seguito della radio.

Non resta che attendere, augurandoci che la ripartenza dell’economia possa avere ripercussioni positive anche sul fatturato del mezzo.

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Gli ascolti per ‘device’: le più seguite via radio, via tv e via streaming

Com’è variato l’ascolto delle principali emittenti italiane nel secondo semestre 2020 (rispetto al corrispondente periodo del 2019) per ‘device’?

Le limitazioni dei movimenti, causate della pandemia, hanno inevitabilmente ridotto il seguito del mezzo tramite autoradio, ma c’è chi ha beneficiato dell’ascolto casalingo.

Riportiamo i contatti delle 17 emittenti a concessione nazionale iscritte all’indagine RadioTER, basandoci sui dati relativi al Giorno Medio Ieri (gli unici che danno la possibilità di analizzare l’ascolto tramite ‘device’), rapportando la seconda metà dell’anno 2020 con la seconda metà del 2019.

TOTALE ASCOLTATORI GIORNO MEDIO IERI – 33.689.000 (-1.188.000)

***

VIA PC/TABLET – 1.173.000 (+87.000)

Radio Deejay – 176.000 (+11.000)
Radio 105 – 147.000 (+8.000)
RTL 102.5 – 113.000 (-26.000)
RDS – 109.000 (+5.000)
Virgin Radio – 93.000 (+10.000)
Radio Italia – 92.000 (+26.000)
Radio 24 – 83.000 (+6.000)
Rai Radio2 – 77.000 (+24.000)
Radio Capital – 69.000 (+17.000)
m2o – 61.000 (+23.000)
Radio Kiss Kiss – 56.000 (-9.000)
Rai Radio1 – 55.000 (+17.000)
Rai Radio3 – 49.000 (+4.000)
Radio Monte Carlo – 41.000 (-9.000)
Radiofreccia – 37.000 (+6.000)
R101 – 31.000 (-5.000)
Rai Isoradio – 5.000 (-6.000)

***

VIA SMARTPHONE – 3.295.000 (+246.000)

Radio Deejay – 460.000 (+14.000)
Radio 105 – 408.000 (-71.000)
RTL 102.5 – 360.000 (+37.000)
RDS – 293.000 (-81.000)
Radio 24 – 288.000 (+42.000)
Radio Italia – 277.000 (+49.000)
Radio Kiss Kiss – 221.000 (+30.000)
Rai Radio1 – 203.000 (+56.000)
Virgin Radio – 185.000 (-7.000)
Rai Radio2 – 159.000 (+26.000)
m2o – 129.000 (-17.000)
R101 – 129.000 (+7.000)
Radio Capital – 117.000 (+10.000)
Rai Radio3 – 114.000 (+17.000)
Radiofreccia – 65.000 (-16.000)
Radio Monte Carlo – 63.000 (-11.000)
Rai Isoradio – 29.000 (+11.000)

***

VIA APPARECCHIO RADIO – 10.928.000 (-114.000)

Rai Radio1 – 1.479.000 (-9.000)
RTL 102.5 – 1.134.000 (+13.000)
Radio Italia – 1.120.000 (+87.000)
Rai Radio2 – 939.000 (-69.000)
RDS – 907.000 (-109.000)
Radio 105 – 882.000 (+48.000)
Radio Deejay – 871.000 (-21.000)
Rai Radio3 – 714.000 (+53.000)
Radio 24 – 671.000 (-2.000)
Radio Kiss Kiss – 569.000 (+41.000)
Virgin Radio – 533.000 (+53.000)
R101 – 440.000 (+57.000)
Radio Monte Carlo – 435.000 (-4.000)
Radio Capital – 420.000 (-33.000)
m2o – 285.000 (+32.000)
Radiofreccia – 224.000 (+32.000)
Rai Isoradio – 87.000 (+15.000)

***

VIA AUTORADIO – 22.504.000 (-2.436.000)

RTL 102.5 – 4.031.000 (-583.000)
RDS – 3.593.000 (-566.000)
Radio Deejay – 3.378.000 (-405.000)
Radio 105 – 2.837.000 (-397.000)
Radio Italia – 2.719.000 (-400.000)
Radio Kiss Kiss – 2.339.000 (-113.000)
Rai Radio1 – 1.896.000 (-177.000)
Virgin Radio – 1.891.000 (-355.000)
Radio 24 – 1.434.000 (-157.000)
Rai Radio2 – 1.352.000 (-228.000)
R101 – 1.214.000 (-223.000)
m2o – 1.165.000 (-102.000)
Radio Capital – 1.073.000 (-55.000)
Radio Monte Carlo – 933.000 (-89.000)
Radiofreccia – 838.000 (-17.000)
Rai Isoradio – 610.000 (-89.000)
Rai Radio3 – 529.000 (-20.000)

***

VIA TV CANALE TELEVISIVO DELLA RADIO* – 4.317.000 (+316.000)

* Qui è doverosa una precisazione. Riportiamo i dati così come rilasciati da RadioTER, ma non tutte le emittenti citate trasmettono via tv. Inoltre, soltanto alcune di esse hanno una programmazione simulcast radio/tv. Fatte queste premesse, i risultati dell’indagine sono i seguenti.

RTL 102.5 – 1.836.000 (+52.000)
Radio Italia – 1.034.000 (+47.000)
Radio Deejay – 474.000 (+44.000)
RDS – 280.000 (+105.000)
Radio 105 – 250.000 (+61.000)
Radiofreccia – 242.000 (+24.000)
R101 – 231.000 (+32.000)
Radio Kiss Kiss – 173.000 (+94.000)
Virgin Radio – 123.000 (-9.000)
Rai Radio2 – 94.000 (+50.000)
m2o – 63.000 (+4.000)
Radio Monte Carlo – 47.000 (+34.000)
Radio Capital – 33.000 (-9.000)
Radio 24 – 27.000 (-3.000)
Rai Radio1 – 22.000 (+6.000)
Rai Radio3 – 15.000 (+8.000)
Rai Isoradio – 1.000 (-1.000)

***

VIA TV SOLO AUDIO – 1.218.000 (+62.000)

Radio Italia – 172.000 (+25.000)
RTL 102.5 – 157.000 (+30.000)
Radio 105 – 137.000 (+22.000)
Radio Deejay – 124.000 (+11.000)
RDS – 112.000 (+41.000)
Rai Radio1 – 82.000 (-1.000)
Rai Radio2 – 79.000 (-6.000)
Radio Kiss Kiss – 73.000 (+23.000)
R101 – 72.000 (+7.000)
Radio Capital – 60.000 (+8.000)
m2o – 52.000 (-4.000)
Rai Radio3 – 45.000 (-30.000)
Virgin Radio – 45.000 (+15.000)
Radiofreccia – 33.000 (+2.000)
Radio Monte Carlo – 33.000 (+8.000)
Radio 24 – 13.000 (-2.000)
Rai Isoradio – 8.000 (-5.000)

***

VIA SMART SPEAKER* (455.000)

* La voce non era presente nella precedente indagine

Radio Deejay – 85.000
RDS – 69.000
RTL 102.5 – 53.000
Radio 105 – 50.000
Radio Italia – 40.000
Radio 24 – 40.000
Virgin Radio – 31.000
Rai Radio1 – 26.000
Radio Kiss Kiss – 26.000
Radio Capital – 22.000
R101 – 19.000
Radio Monte Carlo – 19.000
Rai Radio2 – 18.000
Radiofreccia – 14.000
m2o – 11.000
Rai Radio3 – 10.000
Rai Isoradio – 2.000

***

ALTRO – 101.000 (-51.000)

RTL 102.5 – 22.000 (+2.000)
Radio 105 – 13.000 (-7.000)
Radio Deejay – 7.000 (-12.000)
m2o – 6.000 (+3.000)
R101 – 6.000 (-4.000)
Radio Italia – 6.000 (0)
Radio Kiss Kiss – 6.000 (0)
Rai Radio2 – 5.000 (-8.000)
RDS – 5.000 (-18.000)
Rai Radio1 – 4.000 (-10.000)
Radio Monte Carlo – 4.000 (-1.000)
Radio 24 – 3.000 (-15.000)
Rai Radio3 – 3.000 (-4.000)
Radio Capital – 2.000 (-7.000)
Radiofreccia – 1.000 (-5.000)
Virgin Radio – 1.000 (-10.000)
Rai Isoradio – * (-4.000)

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Rai Radio1: +18% nella fascia mattutina 6.00-9.00

“Nella fascia di prime time del mattino 6.00-9.00, Radio1 è la Radio che cresce più di tutti nel panorama radiofonico con un eccezionale +18% di performance”.

A sottolinearlo è una nota della Rai che, tramite un comunicato stampa, evidenzia il successo della prima rete, rapportando i dati del secondo semestre 2020 con quelli del corrispondente periodo del 2019.

“Uno share” – prosegue il comunicato – “che sfiora l’8% (7,9) e che consente all’ammiraglia di Radio Rai di scalare varie posizioni nel ranking nazionale ed attestarsi al secondo posto in termini di share (nel corrispondente periodo del 2019 Radio1 si collocava al quinto posto). Risultati che premiano la nuova linea editoriale con il potenziamento dell’offerta informativa, programmi innovativi e Giornali Radio sempre più completi con inviati sul territorio e corrispondenti dal mondo”.

Il dato mette inoltre in evidenza “una forte crescita di Radio1 anche in altre fasce strategiche della giornata. Segmento fondamentale del palinsesto è, infatti, la 18.00-21.00 drive time.

In questo caso, la Rai sottolinea “una crescita brillante pari al +17%, riducendo la distanza dai competitor e migliorando la propria posizione nel ranking nazionale. Infine nella fascia 21.00-24.00 la crescita di Radio1 è clamorosa: +27,5% di performance, attestandosi al secondo posto nazionale con 8,6% di share medio. Un dato che valorizza l’impegno di Radio1 anche sull’informazione sportiva (la domenica lo share raggiunge l’11,2%). Radio1 cresce anche di notte (00.00-03.00) con la musica di Rai Stereonotte che raggiunge 8,3% di share nel giorno medio (+1,6 punti di share rispetto al II semestre 2019)”.

Infine, Rai Radio1 comunica un ringiovanimento del proprio pubblico, con una riduzione di oltre 1,3 anni di età media.

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Le ‘locali’ più ascoltate a Milano, Roma e Napoli

Con la pubblicazione dei volumi RadioTER relativi al secondo semestre 2020, sono stati resi noti i dati – provincia per provincia – delle emittenti locali e superstation.

Abbiamo estrapolato i risultati delle province di Milano, Roma e Napoli per capire l’andamento degli ascolti delle realtà a concessione non nazionale, nelle tre principali metropoli del nostro Paese.

I dati sono inerenti al periodo 11 giugno – 16 dicembre 2020.

L’ascolto è relativo al Giorno Medio Ieri.

MILANO
1. Discoradio – 99.000
2. Radio Sportiva – 92.000
3. Radio Popolare – 87.000
4. Radio Italia Anni 60 – 84.000
5. Gammaradio – 55.000
6. Radio Zeta – 44.000
7. Radio Subasio – 35.000
8. Dimensione Suono Soft – 29.000
9. Radio Number One – 23.000
10. Lattemiele – 21.000

ROMA
1. Radio Subasio – 340.000
2. Radio Globo – 247.000
3. RAM Power 102.7 – 196.000
4. Dimensione Suono Soft – 191.000
5. Dimensione Suono Roma – 156.000
6. Radio Rock – 106.000
7. Tele Radio Stereo – 79.000
8. Rete Sport – 68.000
9. Radio Zeta – 67.000
10. RTR 99 Canzoni e Parole Fuori dal Coro – 65.000

NAPOLI
1. Radio Kiss Kiss Napoli – 333.000
2. Radio Kiss Kiss Italia – 272.000
3. Radio Marte – 217.000
4. Radio Ibiza – 207.000
5. Radio Subasio – 156.000
6. Radio Sportiva – 64.000
7. Radio Margherita – 59.000
8. Radio Italia Anni 60 – 50.000
9. Radio CRC Targato Italia – 40.000
10. Radio Napoli – 25.000

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L’importanza (anche in tempi covid) del ‘drive time’

La pubblicazione dei volumi RadioTER relativi al secondo semestre 2020 ha evidenziato che, anche nell’anno colpito dalla pandemia, l’apice dell’ascolto della radio si conferma quello del ‘drive time’ ed in particolare dalle 8.00 alle 9.00 del mattino.

In questi sessanta minuti, secondo i dati del Giorno Medio, sono 12.896.000 gli italiani che seguono il ‘mezzo’.

Al secondo posto, la fascia 10.00-11.00 con 12.512.000 persone sintonizzate.

Seguono gli 11.735.000 dell’ora 11.00-12.00 e gli 11.001.000 del momento del ritorno a casa per la maggior parte della gente (17.00-18.00).

Sopra i dieci milioni, altri due “blocchi” della mattina: quello compreso tra le 7.00 e le 8.00 (10.267.000) e quello tra le 9.00 e le 10.00 (10.248.000).

La radio si conferma dunque complementare alla televisione e raggiunge il minimo, come presumibile, a notte fonda (317.000 ascoltatori tra le 2.00 e le 3.00, 313.000 tra le 3.00 e le 4.00).

Rai Radio1 è leader degli ascolti dalle 6.00 alle 8.00 del mattino, per poi cedere lo scettro ai network privati nel resto della giornata.

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