Che futuro sarebbe senza intelligenza artificiale? Difficile immaginarlo. Specialmente dopo aver sentito i relatori del barcamp « Smart speaker & Synaptic System », andato ‘in onda’ – è proprio il caso di dirlo -, nella sede di 22HBG, azienda specializzta nel campo delle innovazioni tecnologiche applicate alla comunicazione.
E’ nel cuore della Reno Valley che si sono incontrati, sotto il patrocinio del Consorzio Smart City di Ferrara, gli esperti del settore, chiamati dal CEO e fondatore di 22HBG Gianluca Busi a dare il loro contributo nella scoperta di un futuro che è già iniziato.
Già, perché il futuro è ormai diventato presente quando si parla di smart speaker e machine learning. Ne sanno qualcosa Massimo Lualdi, avvocato e giornalista esperto nel settore radiotelevisivo, Renzo Marrazzo, CEO della 22HBG, Stefano Fiorini, esperto in taxi experience, gli ingegneri infoprmatici David Harven Pollak e Maurizio De Gregorio.
Tutti i loro interventi hanno avuto come denominatore comune l’applicazione di queste nuove tecnologie nella vita di tutti i giorni e, in particolare, la loro applicazione al campo del broadcasting radio e tv. Ecco il motivo per cui nel ristretto gruppo di invitati figuravano editori come Giuffré, Mediaset, Forbes, RDS. A fare da collante con questa fetta di media è stato Nicola Franceschini, direttore di FM-World, testata on-line legata all’omonimo aggregatore radio in Italia.
Ed è proprio Franceschini a dare il via ai lavori, ponendo ai relatori una grande domanda: rispetto all’anno scorso il mondo della radio ha perso un milione di ascoltatori in Italia, sono spariti? “Non sono spariti, si sono spostati” è la risposta di Lualdi. Una ‘migrazione’ diretta in grandissima parte verso Spotify, ma che presto verrà incrementata da altri competitor. Su questo versante si apre anche un altro versante, quello legato a privacy, diritto d’autore e trasmissione via streaming. “Serve una regolamentazione del settore, totalmente assente – lamenta Lualdi -; e nel colmare questa lacuna il legislatore italiano non può dimenticare che ci muoviamo all’interno di un sistema mediatico che non è più solo nazionale, ma che si sta trasformando in globale”.
Un assist per il senatore del Movimento 5 Stelle Lello Ciampolillo, membro della Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni di Palazzo Madama, intervenuto anche lui all’incontro: “la sfida che dobbiamo affrontare, e vincere, è come normale internet – che per sua natura nasce libero – e i diritti dei singoli, che devono vedere difesi i rispettivi diritti d’autore”.
Rimanendo sul versante istituzionale, non è mancata all’appuntamento nemmeno la Regione Emilia-Romagna, presente con la consigliera del Pd Marcella Zappaterra, “venuta qui per imparare, ascoltare e capire, perché sono convinta che queste nuove tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale, possono dare un grande contributo a migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
“Tecnologia è benessere, progresso, occupazione – commenta Busi -. E oggi, qui, ora, all’interno della Reno Valley stiamo dando un segnale, vogliamo invertire la tendenza. Lanciamo un messaggio che sono certo verrà recepito: abbiamo le conoscenze, le capacità, la follia se vogliamo, di voler creare quella casa che possa ospitare i migliori cervelli del territorio fuggiti all’estero. Qui possono tornare, stabilire i loro progetti, perfezionare le loro ricerche e creare qui, in provincia di Ferrara, qualcosa di valore da esportare nel mondo”.