“La telecamera in studio condiziona”: Rosario Pellecchia, ospite di Marco Montemagno, parla della ‘visual radio’

Rosario Pellecchia, uno dei conduttori più popolari della radiofonia italiana, è stato ospite di una interessante diretta di Marco Montemagno.

Il noto esperto del mondo della comunicazione ha toccato vari argomenti con la ‘voce’ di “105 Friends”, dando spazio anche alle domande emerse dal pubblico.

Tra gli argomenti affrontati, uno spettatore ha chiesto a Ross – in onda ogni mattino alle 10.00 con Tony Severo su Radio 105 – se la telecamera in studio condiziona chi fa radio.

Pellecchia, pur rispettando chi trasmette in versione ‘visual’, non ha negato la preferenza – nel suo caso – verso una trasmissione strettamente radiofonica.

“Secondo me sì, la telecamera condiziona” – ha dichiarato Ross – “io sono contento che nel nostro caso abbiamo un canale televisivo, ma non abbiamo la cosiddetta radiovisione. Soltanto alcuni programmi sono in diretta radio e tv. Io non sono un grandissimo sostenitore di radio e televisione insieme, perchè il sapere di non essere visto ti concede molta più attenzione a quello che devi dire.

“La radio è radio” – ha aggiunto – “va bene che alcuni contenuti vengano proposti ‘visual’, ma essere costantemente ripreso per me è no.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Cresce la fruizione della ‘visual’ di Rai Radio2 tramite smart tv

“La quota maggiore di ascolto avviene attraverso il pc, ma dall’avvio a oggi è cresciuta molto la quota della visione da tv, a dimostrazione di una scelta di posizionamento sulle piattaforme corretta”.

Il direttore di Rai Radio Roberto Sergio integra così la notizia, pubblicata la settimana scorsa da FM-world, in cui si mostravano i primi risultati della ‘visual’ di Radio2, partita a fine settembre.

“A inizio novembre” – specifica – “la tv era pressoché assente e faceva meno dell’1% di visione. Oggi rappresenta più del 6% del totale. Un dato molto significativo. Il pc resta quindi il primo punto di contatto con la visual radio e probabilmente è il canale migliore per uffici e attività commerciali. Poi, le persone scoprono la tv connessa e il suo utilizzo prosegue in casa come media player”.

Sergio entra anche nel dettaglio degli ascolti nell’arco dei sette giorni: “Relativamente alla distribuzione durante la settimana, il picco di visione è nei giorni feriali, probabile accompagnamento delle attività lavorative in ufficio o in smart working. Questo dato sembra confermare il ruolo tipico di Radio2: un accompagnamento durante la giornata e quindi conforta la nostra scelta di aver portato in visual proprio questo canale”.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Rai Radio soddisfatta degli ascolti della “visual radio”

Dati positivi per gli ascolti di Rai Radio in “visual radio”.

Ad evidenziarlo è il seguente comunicato dell’Ufficio Stampa Rai.

Aumentano costantemente i telespettatori della visual radio di Rai Radio2, il simbolo della rivoluzione digitale multicanale di Rai Radio e uno dei nuovi progetti portati a compimento negli ultimi anni dalla Rai, un esperimento crossmediale che ha permesso alla radio di entrare nelle case degli ascoltatori con tutti i mezzi. Secondo i dati Auditel online, nel solo mese di novembre, si è avuta una crescita di circa il 25% che porta nella settimana 23-29 novembre a oltre 50mila il totale delle ore di visione di Radio 2 visual. Un numero importante che posiziona il canale radio nelle prime posizioni fra i canali Rai più visti online.

Altissimo il tempo di permanenza: quasi 40 minuti in media per ogni sessione di visione.

Predominante l’accesso da pc, ma aumenta di settimana in settimana, la quota di accesso da smart tv.

“La scelta di portare Radio2 in visual è estremamente premiante – commenta Roberto Sergio, direttore di Rai Radio –. Quando abbiamo iniziato a parlarne con la Direttrice del canale, Paola Marchesini, probabilmente non immaginavamo un tale successo. Radio 2 visual non è una tv, tanto che non ha un canale sul digitale terreste, ma è una estensione video del flusso audio. Il nostro obiettivo era andare a intercettare il pubblico nativo digitale e andare con il nostro prodotto sulle piattaforme native video. I dati che abbiamo ci dicono che la scelta di proporre Radio2 su Rai Play è stata vincente”.

La strategia che ha portato Rai Radio in modalità visual è stata improntata alla velocità. Ai primi di luglio è stata annunciata la partenza e a fine settembre si sono accese le telecamere. Questo, grazie al cambio di passo che ha caratterizzato gli ultimi tre anni della Direzione Rai Radio, che hanno visto una totale ristrutturazione all’insegna della tecnologia e della digitalizzazione.

Grazie poi a una intensa campagna pubblicitaria caratterizzata dal claim “Guarda che radio”, gli italiani sono entrati in contatto con la nuova modalità di fruizione di Radio2.

(Ufficio Stampa Rai)

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

“105 Mi Casa Live” torna con Francesco Gabbani

Secondo appuntamento con “105 Mi Casa Live”.

Max Brigante torna con la musica dal vivo, in onda ogni lunedì dalle 20.00 alle 21.00 in contemporanea su Radio 105 e Radio 105 TV.

Il prossimo ‘live’ vedrà come protagonista Francesco Gabbani, pronto a rispondere anche alle domande postate sul profilo Instagram della radio.

L’appuntamento è per lunedì 16 novembre.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Michele Mirabella scrive a ‘FM-world’: “La visual radio è una contraddizione potente dell’arte della radio”

La riflessione critica di Aldo Grasso nei confronti della ‘visual radio’ continua a far discutere.

Centinaia di commenti sui social di FM-world hanno mostrato, in poche ore, una vera e propria spaccatura tra chi sostiene che la radio, nell’epoca dei social e del digitale, sia anche immagine e chi invece resta legato al concetto più tradizionale del mezzo, che deve evocare fantasia dalla parola e dalla musica.

Tra questi c’è anche Michele Mirabella, noto conduttore televisivo e radiofonico, che ha scritto una mail alla nostra redazione in cui esprime un’opinione indubbiamente chiara e netta.

Ringraziandolo per averci contattato, pubblichiamo il suo pensiero, lasciando ai lettori eventuali commenti.

La “visual radio” è una contraddizione potente dell’arte della radio che si fonda PROPRIO sulla autonomia del suono, della parola, della musica!

Ogni spettatore della radio è libero nella sua creazione artistica di creare il suo spettacolo, forte del suono, dei suoni, che istigano l’immaginazione dell’opera d’arte nella creatività dell’ascoltatore.

La radio è il più potente mezzo di comunicazione in grado di trasformare lo spettatore in creatore dell’opera d’arte. Unica e irripetibile dagli altri, innumerevoli, “spettatori” della radio vera. Quella che non mostra. Quella che segretamente si fa ascoltare.

Adesso, anche se escludo il video in questa stupidaggine della radio visione, resta lo stantio e sciocco modo della voce di chi sa di essere visto e annaspa nella disperata impresa di essere credibile e autentico. Perché questi assassinano la radio?

Michele Mirabella

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Aldo Grasso contro le ‘radiovisioni’: “Il bello della radio è l’invisibile”

Aldo Grasso si scaglia contro la visual radio.

In uno dei suoi seguiti editoriali sul ‘Corriere della Sera’, il noto critico radiotelevisivo sostiene che l’ascolto della radio è principalmente mobile, per cui il video diventa una forzatura.

In particolare, Grasso fa riferimento alla nuova versione visual di Rai Radio2, lanciata a fine settembre su RaiPlay.

“Radio2 sembra una specie di tv di serie B, tuona senza mezzi termini.

“Il tesoro più grande della radio è la sua straordinaria capacità di creare delle fisionomie auditive, altrettanto spiccate e inconfondibili di quelle visive” – aggiunge – “di dare libero sfogo all’immaginazione dell’ascoltatore. Il bello della radio è l’invisibile.

Affermazioni nette, senza alcun riferimento ai network che già da tempo si avvalgono della cosiddetta ‘radiovisione’.

Parole condivisibili? O affermazioni che – in seguito anche alla presenza dei social network – fanno riferimento ad un tipo di radio che ormai non c’è più?

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]