“Ferite”: da Rai Radio, il podcast per i trent’anni dalla strage di Capaci

Mancano pochi giorni al trentennale della drammatica strage di Capaci.

Rai Radio ha realizzato il seguente podcast, per non dimenticare e ripercorrere quei drammatici momenti.

Ferite è un podcast originale RaiPlay Sound, un format d’inchiesta articolato in quattro episodi, dedicato agli eventi più traumatici della nostra storia recente.

Ferite ripercorre i tragici momenti degli attentati di Capaci e via d’Amelio che tornano alla mente, immagini terribili che stroncarono la vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

A ricondurci a quei minuti e a farci riaffiorare i ricordi è la voce narrante dell’attrice Donatella Finocchiaro che si alterna a quelle di donne che hanno vissuto sulla propria pelle quegli eventi tragici, che sono state testimoni o anche semplicemente spettatrici.

Tutto parte da quel 23 maggio del 1992, siamo in prossimità dell’uscita di Capaci sull’autostrada A29 che collega Palermo a Trapani, un attentato di stampo terroristico-mafioso organizzato da Cosa Nostra toglie la vita al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.

Un tranquillo sabato pomeriggio di trent’anni fa è squarciato dalla notizia che viene battuta dalle agenzie di stampa e diffusa da tutti i media. L’Italia si ferma e ascolta incredula quanto viene trasmesso.

Donatella Finocchiaro ci accompagna in questo viaggio, alternando ricordi a testimonianze, facendo riaffiorare nell’ascoltatore quel senso di smarrimento, di stupore, di incertezza che non bisogna mai dimenticare affinché il ricordo delle vittime resti vivo a dispetto del tempo passato e che la memoria di quell’orrore resti indelebile anche nelle generazioni future. Sono intervenute: Maria Falcone, Tina Martinez Montinaro, Franca Leosini, Rita dalla Chiesa, Ottavia Piccolo, Antonella Mascali e Valentina Petrini.

Ferite – Capaci: 30 anni dopo è un podcast originale RaiPlay Sound, prodotto da Loft produzioni, scritto da Matteo Billi, Francesca La Mantia e Giuseppe Paternò Raddusa.

(Comunicato stampa)

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Il 5G Broadcast al Museo della Radio e della Tv, in occasione dell’Eurovision

La settimana dell'”Eurovision Song Contest” a Torino diventa il pretesto anche per parlare di tecnologia.

Nel seguente comunicato Rai, tutti i dettagli relativi alla postazione dimostrativa del 5G Broadcast.

Il televisore si fa “mobile”: in occasione dell’Eurovision Song Contest Turin 2022, il Centro Ricerche Rai allestirà presso il Museo della Radio e Televisione una postazione dimostrativa dell’innovativa tecnologia 5G Broadcast, sviluppata insieme all’European Broadcasting Union e con i partner tecnologici Rohde&Schwarz e Qualcomm.

La postazione sarà attiva da lunedì 9 maggio a sabato 14 presso il Museo della Radio e della Televisione Rai, in via Verdi 16 a Torino. L’accesso è gratuito, con orario 9.30-18.30 dal lunedì al venerdì, mentre sabato 14 maggio è prevista un’apertura straordinaria dalle 10.00 alle 19.00, arricchita da una visita guidata a cura del Direttore del Museo, Alberto Allegranza. La visita può essere prenotata scrivendo a [email protected] fino a esaurimento dei posti disponibili.

Nella postazione 5G Broadcast, situata al termine del percorso museale dell’evoluzione della TV verrà illustrata la distribuzione di contenuti TV ai dispositivi mobili attraverso alcuni speciali telefoni 5G messi a disposizione dalla società Qualcomm e presentati lo scorso marzo in anteprima assoluta al Mobile World Congress di Barcellona. Durante il giorno saranno visibili sia canali “live”, come ad esempio Rai 1, Rai News24 e la Visual Radio di Radio2, sia contenuti dell’Esc2022, tra i quali le semifinali del 10 e del 12 maggio.

I visitatori potranno sperimentare la nuova tecnologia che permetterà di vedere la TV su smartphone e tablet con la stessa qualità del televisore di casa e senza bisogno della connessione dati. Con il 5G broadcast lo smartphone diventa un vero televisore mobile disponibile senza consumare il traffico dati della Sim e senza il rischio di perdere il segnale se la rete mobile è sovraccarica.

(Comunicato stampa)

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Stefano Tura, nuovo direttore della Rai dell’Emilia-Romagna

È un volto noto del servizio pubblico il nuovo direttore della sede Rai dell’Emilia-Romagna. Si tratta di Stefano Tura, giornalista apprezzato e appunto ben conosciuto ai telespettatori, a lungo corrispondente da Londra per il Tg1. Tura succede nella carica al collega Fabrizio Binacchi. Tura, fra l’altro, è anche effettivamente emiliano ed è nato a Bologna nel 1961.

Dopo la nomina, il neo direttore ha incontrato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, concordando con lui “sul ruolo fondamentale dell’informazione, compresa quella locale, così come dell’informazione regionale garantita dal servizio pubblico. In particolare, in una regione come l’Emilia-Romagna, dal forte tessuto socio-economico e dalle tante realtà territoriali, ognuna con eccellenze e peculiarità che meritano di essere raccontate”.

Tura ha intrapreso la professione di giornalista non ancora ventenne. È stato praticante al noto settimanale ‘Guerin Sportivo’, per poi diventare giornalista professionista. Ha collaborato con il quotidiano ‘Il Resto del Carlino’ e con l’emittente televisiva Rete 7 di Bologna.

Nel 1988 ha iniziato a collaborare con la sede Rai dell’Emilia-Romagna, dove è stato assunto nel 1989 in qualità di redattore. Nel 1990 è stato distaccato alla Testata sportiva della Rai per i Mondiali di calcio. Negli 8 anni alla TgR di Bologna si è occupato di importanti vicende, come il processo per la strage del 2 agosto 1980 e la Banda della Uno Bianca.

Chiamato al Tg1 nel 1998, è stato prima nella redazione cronaca, poi agli esteri. Come inviato di guerra ha seguito i conflitti di Kosovo, Afghanistan, Iraq e Sudan. Nei primi anni del 2000 ha dato conto di grandi eventi internazionali, come il processo ad Ocalan in Turchia e gli attentati di Al Qaida in Turchia e Spagna. Nel 2005 dal Darfur ha raccontato la crisi umanitaria.

All’inizio del 2006 è stato nominato corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Regno Unito e si è trasferito a Londra.

Nell’aprile 2022 è rientrato in Italia “alle dirette dipendenze del Direttore della Direzione Coordinamento Sedi Regionali ed Estere, con contestuale affidamento ad interim della responsabilità della Sede Regionale Rai per l’Emilia Romagna ed il riconoscimento della qualifica di Capo Servizio”.

C’è poi l’‘altro volto’ di Tura, che è anche narratore, saggista e vero appassionato di noir e gialli. In particolare in Emilia-Romagna (e non solo) è noto anche come ideatore-direttore di Festival basati su questa tematica. Fra questi c’è il noto ‘Cesenatico Noir’.

Mauro Roffi
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Sanremo Giovani: online il regolamento in vista dell’evento del 2023

Dopo l’edizione record 2022, Amadeus ricomincia da Sanremo Giovani confermando la formula sperimentata e vincente dello scorso anno.

Lo riporta un comunicato Rai.

Come nella passata edizione, infatti, i 3 artisti vincitori della serata finale del “contest” avranno accesso diretto alla gara dei Campioni del Festival di febbraio 2023.

I 12 finalisti di Sanremo Giovani dovranno superare una serie di step prima di approdare – lunedì 12 dicembre – alla serata finale in diretta sui canali Rai (radio, tv, app), dal Teatro del Casinò di Sanremo.

In una prima fase il Direttore Artistico e la Commissione Musicale da lui presieduta saranno impegnati nell’ascolto di tutti i brani presentati, in regola con i requisiti di partecipazione (tra questi quello di appartenere alla fascia di età 16-29 anni) e nella scelta dei 30 artisti che si esibiranno nelle audizioni finali dal vivo a Roma.

Saranno selezionati poi gli 8 dei 12 finalisti di Sanremo Giovani che con gli altri 4, scelti dalla Commissione musicale tra i vincitori del contest Area Sanremo, andranno a comporre il parterre della finalissima di dicembre 2022.

I 3 vincitori, che entreranno nella kermesse di febbraio 2023, dovranno proporre un brano nuovo rispetto a quello con cui si sono esibiti durante Sanremo Giovani.

“L’ascolto dei brani è tra i privilegi più grandi del Direttore Artistico. Sento la responsabilità di incidere sul futuro di tanti ragazzi”, commenta Amadeus. “Sanremo Giovani è diventato negli anni un appuntamento imprescindibile per i nuovi talenti e lo dimostrano tante carriere vincenti. Un grazie alla Rai che con forza e continuità persegue la promozione dei giovani artisti e della musica italiana”.

Il Regolamento integrale della manifestazione è disponibile sul portale www.sanremo.rai.it da oggi lunedì 2 maggio.

(Comunicato stampa)

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Radio Canale Italia entra nel mux DAB+ della Rai

Radio Canale Italia è entrata a far parte del mux DAB+ della Rai.

L’emittente legata all’omonima rete televisiva diventa così semi-nazionale in digitale.

Il canale di diffusione è il 12B, ad eccezione di Veneto e Friuli Venezia Giulia dove trasmette sui 12D.

All’interno dello stesso bouquet sono presenti altre tre reti private: Radio Cusano Italia, Radio Number One Extra ed Aci Radio.

(Si ringrazia Ivan Gasperi per la segnalazione)

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“Il Vangelo sulla strada”: Mons. Paglia su Isoradio dal 17 aprile

Prende il via su Rai Isoradio un nuovo appuntamento quotidiano con Mons. Vincenzo Paglia.

I dettagli nel seguente comunicato.

Al via domenica 17 aprile, giornata di Pasqua, il nuovo appuntamento quotidiano di Isoradio dedicato alla spiritualità condotto da Monsignor Paglia, arcivescovo e Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.

L’appuntamento su Isoradio è ogni giorno alle 7 del mattino, subito dopo i titoli del Gr: per tre minuti monsignor Paglia coinvolgerà gli ascoltatori in una riflessione sull’attualità del messaggio evangelico. Nella prima puntata ascolteremo brani del Vangelo di Luca, in particolare, in occasione della Pasqua si citerà l’incontro di Gesù risorto con i due apostoli smarriti e delusi sulla strada che conduce ad Emmaus.

“In strada, sulla strada – spiega mons. Pagliasi svolge la vita di Gesù raccontata dai Vangeli. In strada incontrava le persone e per la strada parlava con loro e con i discepoli. In questa lettura del Vangelo desidero che gli ascoltatori, in strada, al mattino, in viaggio verso i loro luoghi di destinazione, nel traffico, possano avere qualche minuto di incontro con il messaggio del Vangelo, per venire coinvolti in questo percorso di vita. Certamente ognuno di noi ha in casa il Nuovo Testamento, ma non apriamo i Vangeli, li leggiamo poco. E invece dobbiamo farlo, per scoprire o riscoprire una sapienza che fornisce luce e consolazione nei momenti più difficili della vita”.

Angela Mariella, direttrice di Isoradio, crede fortemente in questa iniziativa: “Il nostro canale ha avviato nei mesi scorsi una trasformazione per essere sempre più radio compagna di viaggio a 360 gradi. Per questo, abbiamo deciso di dare più spazio al racconto, alle storie, alle persone. Mancava tuttavia una presenza di alta spiritualità che parlasse di valori e fede, in una modalità appassionata, ma al tempo stessa leggera e piacevole. L’incontro con monsignor Paglia è stato illuminante in tal senso e sono sicura che il suo programma darà luce e profondità al nostro palinsesto”.

“Il Vangelo sulla strada” è stato fortemente voluto anche dal direttore di Rai Radio Roberto Sergio che ha così commentato: “Mai come in questo momento tutti noi abbiamo bisogno di parole di serenità e ottimismo. Il piccolo programma di monsignor Paglia è un vero e proprio faro in un mondo sempre più difficile da interpretare. Sono felice e orgoglioso di questo inserimento su Isoradio, e ringrazio infinitamente il monsignore per avercene fatto dono”.

(Comunicato stampa)

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