In arrivo a giorni i “volumi” dell’indagine RadioTER 2019

Il 10 marzo 2020 si completa la diffusione dei dati RadioTER 2019 con la pubblicazione dei “volumi”.

Di fatto, saranno resi noti tutti i dettagli relativi ai dati annuali e del secondo semestre 2019, non emersi dall’anteprima del 28 gennaio scorso.

Si potrà sapere l’ascolto delle singole emittenti per fascia oraria, analizzare il seguito delle radio locali “provincia per provincia”, conoscere il device con cui si ascolta il “mezzo”.

La diffusione dei volumi avverrà tramite il sito www.tavoloeditoriradio.it

Intanto, è già in corso da quasi un mese e mezzo l’indagine relativa al primo trimestre del 2020.

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Roberto Zanella: “Tutte le radio del nostro gruppo hanno ottenuto un buon risultato”

Le anticipazioni dei dati TER Anno 2019 hanno regalato grandi soddisfazioni a Roberto Zanella, l’editore di Klasse Uno network, il più grande gruppo radiofonico areale del nord-est per numero di emittenti e ascolti rappresentati.

Klasse Uno network ha ampiamente riconfermato la propria leadership a nord-est grazie a 1.410.000 ascolti nel Giorno Medio (+14% rispetto al 2018), 4.366.000 nei Sette Giorni (+3%) e 144.000 nel Quarto d’Ora Medio 06/24 (+32,1%).

Klasse Uno network concentra l’87% dei propri ascolti in Veneto e Friuli V.G., le due regioni italiane in cui è maggiore la penetrazione dell’ascolto radiofonico e che con questa tornata di dati hanno consolidato ulteriormente il loro primato: il Friuli V.G. con un tasso di penetrazione giornaliero del 71,3% ha migliorato questo dato di quasi un punto percentuale e il dato in Veneto del 70,7% è esattamente superiore di un punto percentuale rispetto al 2018.

Ciò che mi ha reso più felice – dichiara Roberto Zanella – è che tutte le radio del gruppo hanno ottenuto un buon risultato, siamo i più amati nell’area d’Italia in cui la Radio è più ascoltata. In Veneto e Friuli V.G. abbiamo oltre il 30% di ascolti in più nel Giorno Medio rispetto al nostro principale competitor e se consideriamo l’intera copertura, includendo sostanzialmente anche la Lombardia Orientale e l’Emilia Romagna servite della nostra ammiraglia Radio Birikina, il divario è ancora più importante: nel Giorno Medio abbiamo 430.000 ascolti in più (+ 44%), ma è nel Quarto d’Ora Medio 06/24 che “stravinciamo”, con oltre l’82% di ascolti in più… Mica male! Non posso allora che ringraziare tutti i nostri ascoltatori che abbiamo sempre più il piacere di incontrare nei numerosissimi eventi che organizziamo sul territorio ma anche i miei collaboratori, che vedono ancora una volta ripagato il loro impegno e la loro grande passione… 1.410.000 grazie!”

(Comunicato stampa)

Radio Bruno, Radio Subasio, Radionorba: “A casa nostra, vinciamo noi!”

La recente pubblicazione dei dati d’ascolto RadioTER ha confermato il successo di tre importanti superstation: Radio Bruno, Radio Subasio e Radionorba.

La prima, con sede a Carpi (Mo), ha superato per la prima volta gli 800.000 contatti, toccando quota 806.000 (secondo semestre 2019 gmi).

La seconda, da sempre ubicata a Viole d’Assisi (Pg) ed entrata a fare parte del gruppo RadioMediaset da qualche anno, raggiunge 1.808.000 ascoltatori ogni giorno.

La terza, al centro di un importante gruppo radiotelevisivo con sede a Conversano (Ba), supera le 900.000 unità, ottenendo un totale di 916.000 “fedelissimi”.

Le tre superstation sono le uniche a superare i network, nei propri territori di pertinenza.

Radio Bruno in Emilia-Romagna conquista 523.000 contatti, distanziando nettamente RTL 102.5 (459.000), Radio 105 (421.000) e Radio Deejay (395.000).

Radio Subasio e Radionorba dominano addirittura in due regioni a testa.

Subasio è prima nella propria Umbria (192.000) e nelle Marche (230.000), mentre Norba raggiunge il vertice nella natìa Puglia (703.000) e nella vicina Basilicata (89.000).

Cinque regioni su venti, dunque, vedono in testa una superstation, ma che cosa succede nelle altre 15?

RTL 102.5 primeggia in ben 6 regioni: Piemonte (541.000), Lombardia (1.423.000), Trentino Alto Adige (123.000), Veneto (490.000), Calabria (362.000) e Sicilia (862.000).

RDS domina nel centro-Italia tra Toscana (429.000), Lazio (811.000), Abruzzo (208.000) e Sardegna (266.000).

Due le regioni per Radio Kiss Kiss: la Campania che per la prima volta va oltre il milione (esattamente 1.009.000) ed il vicino Molise (57.000).

Infine, una regione a testa per Radio Deejay (prima in Valle d’Aosta a quota 19.000), Radio 105 (leader in Liguria con 144.000 contatti) e Rai Radio1 (al vertice in Friuli Venezia Giulia con 156.000 unità).

Dati d’ascolto: si riduce la distanza tra RTL 102.5 e RDS, boom di KissKiss e Virgin

Dati RadioTER, secondo semestre 2019 (raffronti con il secondo semestre 2018)

Ascoltatori: 34.877.000 (+21.000)

1. RTL 102.5 – 7.306.000 (-627.000)
2. RDS – 5.510.000 (+20.000)
3. Radio Deejay – 5.195.000 (+252.000)
4. Radio Italia Solo Musica Italiana – 5.137.000 (-171.000)
5. Radio 105 – 4.589.000 (-37.000)
6. Rai Radio1 – 3.630.000 (-188.000)
7. Radio Kiss Kiss – 3.122.000 (+309.000)
8. Virgin Radio – 2.904.000 (+207.000)
9. Rai Radio2 – 2.639.000 (+147.000)
10.Radio 24 – 2.384.000 (+33.000)
11.R101 – 2.116.000 (+84.000)
12.Radio Subasio – 1.808.000 (-49.000)
13.m2o – 1.677.000 (+93.000)
14.Radio Capital – 1.652.000 (+73.000)
15.Radio Monte Carlo – 1.515.000 (+71.000)
16.Rai Radio3 – 1.276.000 (-35.000)
17.Radiofreccia – 1.260.000 (+184.000)
18.Radio Sportiva – 1.029.000 (-20.000)
19.Radio Italia Anni 60 – 949.000 (-5.000)
20.Radionorba – 916.000 (+92.000)
21.Rai Isoradio – 843.000 (+25.000)
22.Radio Bruno – 806.000 (+119.000)
23.Radio Zeta – 707.000 (+29.000)
24.Radio Kiss Kiss Italia – 688.000 (+24.000)
25.Radio Margherita – 633.000 (+51.000)

Numerosi sono già i commenti a riguardo, disponibili cliccando QUI.

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Dati d’ascolto RadioTER: i commenti delle emittenti

Sono diversi i commenti che stanno arrivando dalle emittenti iscritte all’indagine RadioTER, dopo la pubblicazione dei dati annuali e del secondo semestre 2019.

Questi i comunicati:

* RTL 102.5

RTL 102.5 mantiene l’assoluta leadership della radiofonia italiana con circa due milioni di distacco rispetto ai più diretti concorrenti e doppiando Radio Rai 1, lo confermano i dati diffusi oggi dalla rilevazione TER relativa al totale dell’anno 2019.

RTL 102.5 si conferma – con Radiofreccia, che segna la crescita più alta tra le radio nazionali e Radio Zeta che mantiene il trend positivo – il più importante polo radiofonico italiano con oltre nove milioni di ascoltatori al giorno.

Così il Presidente di RTL 102.5 Lorenzo Suraci: “RTL 102.5, le sue piattaforme digitali, il nuovo ambiente – RTL.IT – su cui stiamo lavorando in questo ultimo periodo, il prossimo lancio del nostro Digital Space, il suono perfetto che abbiamo regalato ai radioascoltatori grazie alla nostra battaglia pionieristica sul DAB ormai diventato realtà in tutte le autovetture, il successo degli ascolti della radiovisione in simulcast 24h su 24h: sono questi gli ingredienti a cui dobbiamo il nostro primato e l’affetto del pubblico a cui non smetterò mai di dire grazie”.

* RDS

RDS è tra le prime emittenti di vertice, quella che segna la crescita maggiore pari al +1,2% tra il primo ed il secondo semestre 2019, nel giorno medio ieri.

Grande soddisfazione è espressa da Eduardo Montefusco, Presidente di RDS sulla pubblicazione dei dati di ascolto Ter. “Anche nel secondo semestre, registriamo una crescita sia nel dato GMI (+1,2%) che nel dato AQH, (+1,5%), questi dati confermano la forza delle attività e dei progetti del gruppo.

Questi risultati sono frutto del lavoro di squadra, incentrato su progettualità e organizzazione delle diverse unità della struttura, per arricchire la proposta dedicata al nostro pubblico: musica, eventi, esibizioni per un’offerta di multi intrattenimento che pone RDS al centro del panorama dell’entertainment company italiano.

Parliamo di cultura, spettacolo, opinioni, notizie ed eventi, per far vivere ai nostri ascoltatori delle esperienze uniche, sentendosi sempre “al centro”. Innovazione, digital trasformation, talent acquisition e attenzione al territorio, sono alcuni degli asset su cui la company incentra la sua identità. Professionisti e speaker che ogni giorno mettono la loro creatività al servizio degli ascoltatori.

* Gedi

Radio Deejay nei dati relativi al 2019 è l’unica emittente in crescita tra le radio di prima fascia con incrementi rispetto all’anno 2018 sia nel Giorno medio dove raggiunge i 5,2 milioni (+2,9%) sia nell’AQH (467 mila, +2,0%). Acquista una posizione nella graduatoria delle emittenti nazionali salendo al 3°posto sia nel Giorno medio sia nell’AQH. Molto positivo anche l’andamento del II semestre 2019, con trend in incremento rispetto all’omologo periodo dell’anno precedente sia nel Giorno Medio (+5,1%) sia nell’AQH con 476 mila ascoltatori (+7,7%). “Che il 2019 sia stato un anno per noi eccezionale lo sapevo già”, ha detto Linus, “bastava guardare il successo delle quattro Deejay Ten, dell’estate a Riccione e soprattutto della nostra mega festa di giugno all’Expo. Ora lo sottolineano anche i numeri: più 5% nel Giorno medio, più 7,7% nel cosiddetto AQH. Ottimo, ma faremo ancora meglio”.

Radio Capital raggiunge nel II semestre 2019 i suoi valori più alti dall’avvio di RadioTer con 1,65 milioni di ascoltatori nel Giorno medio (+4,6%) e 148 mila nell’AQH (+9,6%). Anche il Totale anno 2019 è positivo con il Giorno medio in crescita del +2,4% e l’AQH del +6%. “Di fronte a questi numeri – afferma il direttore della redazione di Radio Capital Massimo Giannini – non posso che esprimere tutta la mia grande soddisfazione. L’andamento degli ascolti premia la qualità dei nostri programmi, la credibilità della nostra informazione e la forza della nostra squadra, ora arricchita dall’ingresso di personalità del calibro di Michela Murgia e Oscar Giannino. Voglio ringraziare l’intero gruppo di lavoro per gli sforzi e i risultati che stiamo raggiungendo, ma voglio anche dire che non ci fermiamo qui: possiamo e dobbiamo crescere ancora, e nei prossimi mesi lo dimostreremo”.

Per m2o la crescita dell’Aqh (130 mila ascoltatori nell’Anno 2019) è pari al +17,1%, una delle più alte tra le emittenti nazionali. Il Giorno medio è pari a 1,7 milioni di ascoltatori circa, con un incremento del +6,2%. Sono risultati molto positivi per il primo anno del nuovo progetto editoriale sotto la gestione di Albertino come direttore artistico e conduttore di punta della nuova m2o. Restyling e rinnovamento della confezione della radio hanno da subito registrato un’accoglienza positiva sia da parte del pubblico sia dal mercato pubblicitario. Spiega Albertino: “I nuovi dati d’ascolto confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Speravo in un dato positivo, non scontato, almeno nell’immediato. Dopo appena nove mesi di vita la nuova m2o è tra le radio più in crescita del panorama nazionale sia sul giorno medio sia sul quarto d’ora medio. Affrontiamo il 2020 con fiducia nel nostro lavoro e passione per la musica. La nostra musica. Dance With Us”.

* RadioMediaset

Sono stati rilasciati oggi i dati TER (Tavolo Editori Radio) relativi all’ascolto radiofonico del 2 semestre 2019 (11 giugno-16 dicembre) e dell’anno 2019 (15 gennaio-16 dicembre).

RadioMediaset (Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio), cui fanno capo le attività radiofoniche del Gruppo Mediaset, si conferma primo Gruppo radio nazionale con il 17.9% di ascoltatori nel Quarto d’ora medio dalle ore 6 alle ore 24 (totale anno 2019, in crescita rispetto al 17.7% dell’anno 2018) e il 37,0% di ascoltatori nel giorno medio (in crescita rispetto al 36.3% dell’anno 2018).

Dichiarazione di Paolo Salvaderi, Amministratore Delegato RadioMediaset: “Questa rilevazione conferma la leadership del Gruppo con un incremento dei già solidi risultati dei nostri brand sia nel giorno medio che nell’AQH. Una particolare menzione ai risultati di R101, Virgin e Radio Monte Carlo che hanno registrato una performance importante a conferma del lavoro di rafforzamento sul positioning intrapreso negli ultimi anni”.

* Radio Kiss Kiss

“Proiettati verso un futuro perfetto. Il tanto sospirato numero è arrivato: Radio Kiss Kiss, la radio con la più alta crescita di share nell’ultimo decennio, è oggi una grande realtà italiana che finalmente raccoglie ciò che ha seminato nel tempo, raggiungendo quel tanto sospirato numero perfetto, quel “tre” (3.122.000 di ascoltatori nel Giorno Medio, dati di ascolti TER II semestre 2019) che ci consente di guardare al futuro e che contestualmente ci proietta nella dimensione che evidentemente meritiamo” – ha commentato Lucia Niespolo, Presidente del gruppo Radio Kiss Kiss, che ha aggiunto: “Gli ultimi 10 anni per Radio Kiss Kiss sono stati una vera e propria escalation di emozioni, lavoro, scelte e risultati sempre vincenti. Non bisogna però considerare questo risultato come un traguardo, ma come un grande incentivo a fare sempre meglio e ancora di più!”

Ricomincio da tre, ecco la nuova mission fissata dal Presidente di Radio Kiss Kiss.

La mia squadra ha lavorato sodo, con idee innovative che hanno consentito, ogni giorno, di far breccia nel cuore degli ascoltatori. E quando la testa, il cuore e la professionalità riescono a far fronte comune non c’è più nessuna battaglia insuperabile.

Oggi godiamo, finalmente, di un risultato meritato, sudato, studiato. Voglio dire grazie a tutti i nostri uomini, conduttori, fonici, giornalisti, tecnici, tutta la squadra che oggi vede finalmente premiato il loro grande impegno ed i nostri sforzi.

Adesso ci attendono nuove sfide, con la consapevolezza che i nuovi Anni ‘20 avranno una grande protagonista: Radio Kiss Kiss! Proprio a suggello dell’ascesa di Radio Kiss Kiss, è giunta l’accensione del canale televisivo nazionale, KISS KISS TV, al numero 158 del digitale terrestre, 727 di SKY e 64 TV SAT. Sono davvero felice – continua la Leader del gruppo – per il coronamento di anni di sforzi profusi per rendere questa radio sempre più bella e desidero ringraziare, ad uno ad uno, tutti i componenti del mio gruppo e, soprattutto, i nostri meravigliosi ascoltatori. GRAZIE!!”

* Radio 24

Nuovo record storico nel 2019 per Radio 24, che raggiunge 2.345.000 ascoltatori nel giorno medio e fa registrare un incremento del +2,8% sul totale anno. Nel secondo semestre 2019 Radio 24 raggiunge il numero più alto di ascolti della sua storia: 2.384.000 ascoltatori nel giorno medio, confermando il trend di crescita costante sia nell’anno che nel semestre. Particolarmente significativo è il risultato degli ascolti dal lunedì al venerdì del 2° semestre 2019, che supera per la prima volta i 2.600.000. Altro record riguarda il quarto d’ora medio, con risultati in crescita sia sull’anno precedente sia sul semestre 2019.

I dati confermano la forza di Radio 24 e la forza del Gruppo 24 ORE, un gruppo editoriale che ha fatto della multimedialità il suo tratto distintivo, dal digitale al quotidiano cartaceo, passando per i video e l’agenzia di stampa Radiocor. – commenta il direttore della radio Fabio Tamburini e del Gruppo 24 ORE – Il progetto editoriale di Radio 24, leader tra le radio di informazione, è un successo unico nel panorama radiofonico italiano e vincente per la qualità dei contenuti”.

“I record toccati sia nell’anno, sia nel 2° semestre, sono la miglior risposta possibile del pubblico alle scelte fatte sul palinsesto – sottolinea Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio 24 – Un dato ancor più significativo visti i tentativi di concorrenza al modello unico di Radio 24, il cui merito va ai giornalisti dei Gr, ai conduttori dei programmi ed a tutta la struttura della radio“.

“Accanto ai record di ascolti si affianca anche il record del quarto d’ora medio del 2019 con un trend sempre in crescita sia nel semestre sia nell’anno. Un dato particolarmente importante sul fronte della raccolta pubblicitaria che ha risposto con grande entusiasmo alle celebrazioni dei vent’anni della radio. – commenta Federico Silvestri, direttore generale di 24ORE System e Direttore Divisione Area Radio 24 – Siamo orgogliosi di consegnare al mercato valore editoriale , maggior copertura di pubblico e di frequenza di ascolto e, quindi, una grande efficacia della comunicazione pubblicitaria.”

* Rai Radio

Prima ancora che i dati sugli ascolti venissero pubblicati, Roberto Sergio, direttore Rai Radio, aveva definito «inadeguato» il sistema di rilevazione degli ascolti radio. Commentando che, se prima dell’estate non cambierà nulla, Rai «deciderà di conseguenza».

«Il dato appena uscito del 2019 – spiega Roberto Sergio – è l’ennesima dimostrazione che siamo di fronte a una ricerca non idonea a fotografare la realtà degli ascolti in Italia. Da analisi interne, si evidenzia una risalita clamorosa delle radio del gruppo Rai nel quarto trimestre dell’anno, in particolare Radio 1 e Radio 2. E’ a questo che mi riferivo quando parlavo della “lotteria dei dati”. Bizzarro, poi, che chi perde un milione di ascoltatori dall’inizio della rilevazione a oggi, canti vittoria. I dati che rileva Ter sono il risultato delle campagne di comunicazione, della notorietà dei brand e di altri elementi esogeni. Non rappresentano l’ascolto vero delle persone».

Rai ha infatti ribadito più volte le ragioni del suo dissenso, prima fra tutte il fatto che la rilevazione sia basata sul ricordo, rendendo impossibile ricostruire i comportamenti di ascolto e attribuire correttamente i singoli quarti d’ora, in particolare per le emittenti con programmazione articolata e ricca di contenuti. Non premia la qualità dei programmi, ma solo il livello di memorabilia delle radio.

Altra critica è all’assetto societario, che esclude il mercato pubblicitario dalla governance (a differenza di tutte le altre indagini).

Molti dubbi sono stati espressi da Rai sulla stessa rappresentatività campionaria della ricerca, fortemente compromessa dalle difficoltà che si incontrano nel raggiungere gli intervistati. Il bassissimo tasso di successo che presentano normalmente le interviste telefoniche (circa 10%) si abbassa ancora di più nel caso di TER, vista la capillarità delle matrici di campionamento e la complessità del questionario. Basti pensare che, se si considerano le interviste cadute, i contatti fuori quota e le telefonate non andate a buon fine, possono servire fino a due milioni di telefonate per totalizzare le 120.000 interviste necessarie. Sistematiche difficoltà si rilevano da sempre nella copertura del campione, con ripercussioni che interessano anche il core target della radio: le fasce strategiche della popolazione fra i 18 e i 34 anni. Ne è una prova il numero di contatti necessari per il raggiungimento del campione.

Rai ritiene inaccettabile una procedura di ponderazione i cui livelli di efficienza sono costantemente al di sotto del 50%, influenzati dalla necessità di tener conto di variabili fondamentali, come le Professioni e le Classi di istruzione, non controllate in fase di campionamento. Con il risultato che per le classi più elevate della popolazione i pesi si dimezzano al momento della ponderazione, mentre viceversa si moltiplicano sui profili più bassi. Con un’aggravante: la ponderazione per Classi di Istruzione e Professione subordina la ricerca a classificazioni obsolete che non considerano i nuovi percorsi formativi e l’evolversi negli anni del mercato del lavoro. Nulla cambierà nel 2020, perché importanti interventi migliorativi che abbiamo fortemente caldeggiato sono stati respinti in sede di consiglio.

Rai ha espresso una posizione critica anche rispetto ai disallineamenti tra GFK e Ipsos che hanno trovato riscontro in andamenti di ascolto talvolta schizofrenici e in processi operativi che – riconducendosi a policy industriali diverse – presentano differenze irrisolvibili: diversi criteri di generazione dei numeri telefonici, software differenti per la gestione delle interviste, diverse modalità di somministrazione del questionario e di approccio verso gli intervistati (trascurabili gli accorgimenti che gli Istituti si apprestano ad adottare in vista dell’Indagine 2020).

Rai chiede pertanto il supporto dei soci per modificare sostanzialmente la metodologia per il bene delle radio italiane. In particolare, con l’avvio di un test sul territorio che consenta di valutare l’introduzione a medio termine del meter, in maniera graduale e comunque combinata con il sistema vigente di rilevazione. I costi che dovranno essere sostenuti per lo sviluppo delle sperimentazioni necessarie, potranno essere in buona parte assorbiti grazie ad un auspicabile contenimento delle spese che comporterà il ricorso ad un solo Istituto.

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RadioTER: il Direttore di Rai Radio Roberto Sergio critico sui dati in uscita

A poche ore dall’uscita dei dati Ter sull’ascolto delle radio, Roberto Sergio, Direttore di Rai Radio, ribadisce le critiche al sistema di rilevazione.

«Sono molto curioso di vedere questa volta cosa uscirà da un sistema di rilevazione non adeguato a fotografare la realtà».

Ogni volta, spiega Sergio, si assiste a una lotteria con dati altalenanti senza alcuna motivazione reale, se non quella della pressione fatta in termini di comunicazione dalle singole radio.

Ma questa volta, da Rai arriva un aut aut. «Sono mesi che ribadiamo le stesse critiche al sistema senza che nulla cambi. Da adesso fino all’estate prossima c’è ancora il tempo necessario per aggiornare la ricerca. Contiamo di avere il supporto dei soci per modificare sostanzialmente la metodologia per il bene delle radio italiane. Se così non sarà, non potremo che decidere di conseguenza».

La situazione di stallo si è venuta a creare dopo che i soci Ter hanno votato la prosecuzione dell’indagine 2020 nelle stesse modalità del 2019 (con il voto contrario della sola Rai). «Tutto ciò nonostante il grande lavoro che ha svolto il presidente Marco Rossignoli, sia nella mediazione fra le varie posizioni, sia nella amministrazione della società, oggi con un bilancio in salute».

«Purtroppo – conclude Sergio – per effettuare modifiche alla ricerca è necessaria la maggioranza dell’80% dei soci, una soglia che, almeno fino a oggi, ha di fatto paralizzato la società, bloccando qualsiasi iniziativa migliorativa».

(Comunicato stampa)