la canzone di natale

La canzone di Natale in radio: un valore aggiunto o una mancanza non averla?

Si avvicinano le Festività e da giorni stiamo assistendo ad un proliferare di canzoni a tema su diverse radio.

Oggi è un valore aggiunto un brano natalizio cantato dallo staff di un’emittente? O è una mancanza non averlo? E quanto conta il video?

Ne parlo nel podcast di questa settimana.

Vi aspettiamo sui nostri canali social e nei prossimi appuntamenti con il “Salotto di FM-world”.

https://open.spotify.com/episode/7zG524i1cBKm06o9Y1XCMV

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Le radio cantano il Natale

Sono sempre più numerose le canzoni di Natale, che le emittenti radiofoniche hanno deciso di interpretare in questo 2020.

Condividiamo in un unico articolo, tutti i pezzi con video già usciti ad oggi.

Aggiungete la vostra radio, scrivendo a [email protected]

RAI RADIO2 – Buone Feste

RADIO DEEJAY – It’s All About Love

RADIO 105 – Jingle Bells Rock

RDS – Il regalo che vuoi

RADIO KISS KISS – Smart Xmas

DISCORADIO – Happy Xmas to Everybody

RADIO STUDIO DELTA – Studio Delta Gang: la canzone di Natale 2020

RADIO ROCK – Merry Christian

RADIO TIME – È Natale a Radio Time

RADIO 3i – Canzone di Natale 2020

RADIO VIVA FM – Natale Superstar

RADIO BRUNO – Ci pensa il Natale

RADIO NOSTALGIA – Natale a Nostalgia

RADIO SIEVE – La canzone di Natale

LADY RADIO – Lady Christmas

RADIO LINEA N.1 – Radio Linea arriva in città

RADIO COMPANY – A Natale accendi Company anche tu

RADIO WOW – Facciamo WoW insieme

RADIO PITERPAN – Tutto bene andrà

RADIO BIRIKINA – Buon Natale

RADIO BELLLA & MONELLA – Tutta da cantare

RADIO SORRRISO – Sorrriso è

RADIO MARILU’ – Another Rock and Roll Christmas

RADIO GELOSA – A un passo dal Natale

CLUSTER FM – Natale “in casa” Cluster

RADIO FRESH – La canzone di Natale 2020

WHITE RADIO – Più o meno di Natale

RADIO ROSA – La canzone di Natale

RSC RADIO STUDIO CENTRALE – Natale in onda, la canzone di Natale di “Buoni o Cattivi”

PRIMARADIO – Auguri da Officine Artistiche del Sud

M2O – A message from the radio

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Molta musica italiana tra i più programmati in radio

È stata una settimana ricca di musica italiana in radio, quella che volge al termine.

Secondo l’aggiornamento del venerdì di EarOne, ben 6 brani su 10, nella “top ten” dei più trasmessi, sono “made in Italy”.

A conquistare il vertice è Fedez con “Bella storia”, seguito da una crescente “Volente o nolente” di Liguabue feat. Elisa e da “Contatto” dei Negramaro che perde la vetta – scendendo al terzo posto – dopo alcune settimane.

In salita (alla n.7) “Don’t worry” dei Boomdabash, “Vertigine” di Levante feat. Altarboy (n.8) e “Parli parli” di Carl Brave feat. Elodie (n.9).

“Midnight sky” di Miley Cyrus, invece, è il primo tra i brani internazionali, in posizione numero 4.

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UE: utilizzare la radio e i mezzi di comunicazione per evitare assembramenti durante le Festività

“Considerare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in tv o radio”.

La proposta arriva dalla commissaria europea per la Salute Stella Kyriakides, in vista delle ormai imminenti Festività.

L’obiettivo è sempre quello: circoscrivere il diffondersi del covid ed evitare un incremento dei contagi durante il periodo di Natale e Capodanno.

La radio, dunque, sarebbe uno dei mezzi di comunicazione che potrebbe venire in aiuto, per evitare assembramenti ma mantenendo una vicinanza “emotiva”, che non snaturi il senso delle celebrazioni.

Ampia prova a riguardo c’è stata proprio a Pasqua, dove molte parrocchie, anche a livello locale, hanno riscoperto la radio e lo streaming per diffondere i propri riti.

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I giovani e la radio: qual è il rapporto oggi?

“Negli ultimi tempi, i giovani non si sono più avvicinati alla nostra radio. Non hanno più la curiosità che avevamo noi negli anni ’80; quindi non si è potuto creare un ‘vivaio’ che avrebbe potuto sostituirci in occasione del nuovo cambio generazionale”.

Lo scrive un’emittente siciliana in evidente difficoltà, che ci offre lo stimolo per affrontare un tema sempre attuale: che rapporto esiste tra radio e giovani?

In molte zone del mondo (ma anche in parte nel nostro Paese) sono ancora molti i ragazzi impegnati nel settore radiofonico. I mezzi di comunicazione, tuttavia, oggi si sono moltiplicati e sono molteplici i modi per comunicare.

Qual è dunque l’effettiva situazione in Italia? E come “recuperare” chi si è allontanato dalla radio?

Ne parliamo nel podcast di questa settimana:

Investimenti pubblicitari, Assoradio: ottobre negativo, ma con lieve tendenza alla ripresa

FCP-Assoradio ha reso noto l’andamento degli investimenti pubblicitari in radio nel mese di ottobre 2020.

Il dato si conferma negativo, ma con una tendenza alla ripresa rispetto a settembre.

Questo il commento del presidente Fausto Amorese:

“Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di ottobre, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp Assoradio coordinato dalla società Reply, hanno registrato un -7,2%, con un progressivo dei primi dieci mesi dell’anno pari al -27,3%.

È innegabile che il 2020 sia stato e sia attualmente un anno di difficile interpretazione, alla luce dell’eccezionalità degli eventi che lo hanno condizionato.

Il grafico sopra riportato contribuisce ad evidenziare, anche in termini visivi, le difficoltà che si sono manifestate soprattutto nel periodo da marzo a giugno, dove gli scostamenti con i fatturati storici sono stati piuttosto consistenti a causa delle conseguenze concrete e dell’incertezza complessiva generate dall’emergenza epidemiologica.

Nel periodo estivo (luglio-agosto) l’entità degli investimenti pubblicitari radiofonici si è portata a livelli molto vicini a quelli storici, per poi subire in settembre una nuova contrazione. Ottobre segna sicuramente una tendenza alla ripresa degli investimenti i quali, pur registrando un valore negativo, riducono nuovamente l’entità della flessione, facendo ben sperare sul trend dell’ultimo trimestre.

Siamo tuttavia in un contesto fortemente mutevole, dove le decisioni ministeriali sulla chiusura delle attività commerciali e sulla mobilità delle persone, possono contribuire a determinare (da un punto di vista sia materiale che psicologico) un clima più o meno favorevole agli investimenti pubblicitari.

Le analisi merceologiche evidenziano nel mese di ottobre il buon andamento in secondi di settori quali Distribuzione, Abitazione e TLC”.

(Comunicato stampa)

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