La radio della Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo arriva in FM con Radio Popolare

Il GAMeC è la Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

Durante il periodo del lockdown, aveva dato vita ad una propria radio ‘on-line’ da cui venivano diffusi incontri e dibattiti riguardanti la cultura.

Ora il progetto Radio GAMeC sbarca in FM grazie ad una collaborazione con Radio Popolare.

Ogni sabato, Alberto Nigro e Andrea Frateff-Gianni daranno vita a una trasmissione itinerante (“Radio GAMeC PopUp”) con uno studio mobile a bordo di un camper, che attraverserà i luoghi simbolo di Bergamo e della sua provincia.

I conduttori entreranno in contatto con gli abitanti del territorio bergamasco, gettando ponti culturali con altre comunità in Italia e nel resto del mondo.

Il primo appuntamento è attesa per il 17 ottobre.

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Radio Popolare piange la scomparsa di Letizia Mosca

È scomparsa all’età di 54 anni Letizia Mosca, una delle giornaliste più conosciute di Radio Popolare.

Da tempo, lottava contro un tumore.

Profondo il cordoglio da parte di colleghi e ascoltatori che piangono una donna impegnata nel sociale.

Nella sua breve ma intensa vita si è occupata spesso di temi riguardanti il lavoro ed i diritti per i più deboli.

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Radio Popolare piange la scomparsa di Raffaele Masto

Grave lutto a Radio Popolare.

Ha recentemente perso la vita il giornalista Raffaele Masto, ricordato così dalla redazione dell’emittente:

Raffaele Masto era un conoscitore straordinario di cose di Africa.

Un giornalista e un viaggiatore vero, di quelli che vanno a vedere direttamente e poi riferiscono, senza farla troppo grossa ma con la capacità di avvolgerti nella storia che raccontano.

Per noi della radio lui era “Raffa”, da sempre, e per sempre il suo nome sarà associato ad alcuni ricordi.

Il primo è senza dubbio quello dell’umanità e della simpatia.

Raffa le aveva entrambe. Forti, dolci e calde. Sapeva alleggerire, sapeva ascoltare, era uno di quelli con cui è bello parlare e anche confidarsi. Era una sua dote.

Per quasi ognuno di noi aveva coniato negli anni un nomignolo, storpiando nome o cognome e lo usava ogni volta come saluto. A ognuno di noi almeno una volta ha dedicato il suo mantra “Tu sì che vai bene”, o il suo motto “Sono l’unico regolare qui dentro”.

Poi ci sono i suoi viaggi, l’Africa.

Raffa ogni tanto ci andava e poi la raccontava. A partire da storie grandi o da storie piccole, poco cambiava, come gli ascoltatori sanno. Lui è uno di quelli che l’Africa la raccontava già quando ancora in Italia nessuno o quasi ne parlava. Sull’Africa lui era il nostro vocabolario e la nostra bussola, di quasi ogni notizia poteva parlare perché in ”quel posto” lui c’era anche stato.

Era una miniera di aneddoti.

Poi ci sono i molti libri sull’Africa, quelli che lui ha scritto, e i moltissimi incontri in giro per l’Italia a cui lui veniva costantemente e continuamente invitato, per parlare di Africa. Lui appena aveva tempo accettava. Un’agenda fittissima, sulla cui base la segreteria cercava poi di costruire i suoi turni in redazione. Finchè non riusciva a partire per qualche nuovo viaggio.

In questo modo, fino a qualche mese fa, Raffa è stato con noi per anni ogni giorno in radio.

A lavorare, scrivere, raccontare, fare battute e alleggerirci la vita.

Poi di punto in bianco ha avuto un problema di salute importante, di punto in bianco ci ha tenuto con il fiato sospeso. Per settimane, finché è arrivato il trapianto di cuore, finché dopo un po’ anche il miracolo è sembrato possibile, finché passo dopo passo le cose si sono rimesse nella direzione giusta, sulla strada della speranza, e Raffa, anche se in ospedale, si è rimesso a sorridere, che era una delle sue caratteristiche principali e più belle.

Poi è arrivato il 21 febbraio, il virus. E in Italia da quel giorno tutto è cambiato per migliaia di persone. E da oggi purtroppo anche per noi.

Raffaele Masto era una persona allegra, umana, un grandissimo conoscitore dell’Africa, un narratore formidabile.

Per noi era Raffa, gli volevamo bene.

Tutta Radio Popolare abbraccia sua moglie Gisele e i suoi moltissimi amici.

Radio Popolare: collaboratori in sciopero

I collaboratori dall’estero e dall’Italia, i cosiddetti ‘corrispondenti’ di Radio Popolare, sono stati in sciopero nella giornata di mercoledì 4 marzo per “il riconoscimento del loro ruolo e l’adeguamento dei compensi”.

Lo comunica l’ANSA.

E’ la prima delle sette giornate di astensione dal lavoro affidata al Comitato di Redazione a sostegno delle loro rivendicazioni.

Da oltre una settimana, l’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg), insieme al Cdr, ha chiesto un incontro urgente per aprire un confronto sulla situazione dei colleghi.

Appuntamento, però, che “gli amministratori hanno rifiutato, prima adducendo l’emergenza coronavirus e, poi, l’approvazione dei conti 2019 prevista il 31 marzo prossimo. Da ultimo, a fronte della pressante richiesta del sindacato, hanno proposto di ‘posticipare’ l’incontro urgente ad aprile“.

Nel comunicato del Cdr, letto nelle edizioni dei notiziari, si denuncia la “decurtazione dei compensi, durante i 5 anni di crisi, mai ripristinati, compensi che in alcuni casi toccano i 10 euro lordi a pezzo”.

Giornata mondiale della radio: il 13 febbraio, i giovani delle webradio su Radio Popolare

Il 13 febbraio, si celebra la Giornata Mondiale della Radio.

Radio Popolare e l’Assessorato all’educazione del Comune di Milano, quest’anno hanno deciso di festeggiare la ricorrenza coinvolgendo i progetti delle webradio scolastiche.

Dalle 16.30 alle 17.30, nel corso del programma “2 di 2”, alcuni ragazzi delle scuole secondarie di I° grado milanesi saranno “on air” con una trasmissione interamente costruita da loro.

Loro sarà la conduzione, così come i servizi che andranno in onda, ideati, registrati e post-prodotti nelle redazioni delle web radio scolastiche.

In vista della data del 13 febbraio, gli inviati di “2 di 2” stanno già raccontando i laboratori e le redazioni che saranno protagonisti su Radio Popolare.

Sarà una giornata importante per conoscere più da vicino la “seconda giovinezza” del mezzo più antico, attraverso le voci ed i contenuti più cari agli studenti di oggi.

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Un weekend con la festa di Radio Popolare

Incontri, concerti, presentazioni, cibo e, ovviamente, politica.

Torna ‘All you need is pop’, la festa di Radio Popolare che si terrà dal 7 al 9 giugno nel parco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini a Milano.

Come riporta l’Ansa, ad aprire il ciclo di dibattiti ci saranno venerdì il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e il sindaco di Milano Beppe Sala che si confronteranno sui temi dell’attualità politica. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti sarà l’ospite principale di sabato mentre domenica le figlie di Pino Pinelli, Claudia e Silvia, ricorderanno Piazza Fontana 50 anni dopo.

Ci saranno più palchi per i concerti con artisti come Paolo Fresu, The André, Omar Pedrini, Laioung, Clementino e i Bluebeaters con Lo Stato Sociale e altri ospiti e numerosi saranno anche spettacoli di tutti i generi, dallo show di Lercio.it al racconto di Gianmaria Testa con Giuseppe Cederna.

Non mancheranno infine presentazioni di libri e laboratori per bambini e si potrà mangiare con il meglio dello streetfood.