Tutto pronto per “Viva Rai2”: l’esordio, lunedì 5 dicembre

Dopo un mese di “Anteprima” su RaiPlay, Fiorello è pronto per dare il via a “Viva Rai2”.

L’atteso programma – in onda su Rai2, Rai Radio Tutta Italiana e RaiPlay dal lunedì al venerdì dal 5 dicembre alle 7.15 del mattino – è stato presentato in conferenza, insieme alla squadra al completo: Francesco Bozzi, Pigi Montebelli, Federico Taddia, Fabrizio Biggio, Mauro Casciari, Enrico Nocera, Edoardo Scognamiglio.

Le musiche sono di Enrico Cremonesi, le coreografie di Luca Tommassini, la regia di Piergiorgio Camilli. Produttori esecutivi sono Cristina Ambrosi, Monica Avanzini.

Un totale di 115 appuntamenti di 45 minuti l’uno, riproposti poi in terza serata su Rai1 e – nel weekend – con un ‘best’ su Rai Radio2.

Come riporta un comunicato, “al centro le notizie, i fatti accaduti e quelli che accadranno, commentati in stile ironico e pungente ma sempre all’insegna della leggerezza e del buonumore. Un appuntamento che anticipa e rilancia i temi di cui si parlerà per tutto il giorno”.

“Notizie” viene specificato “tratte dalla carta stampata e dal web, attualità, vignette, interviste: Fiorello attinge a tutto ciò che trova spazio sui media per costruire una scanzonata carrellata sulla nostra società e sui media stessi. Insieme alle notizie e alle improvvisazioni, Fiorello ci regala un condensato di momenti di varietà, dal ritmo elevato: musica, canzoni, balletti, duetti, gag con ospiti e compagni di gioco”.

Ma non solo. “Non mancheranno i personaggi della politica o dello star system che verranno inquadrati dal mirino attento e irriverente di Fiorello che diventeranno inconsapevoli compagni di viaggio, componenti virtuali di un cast che si arricchisce di giorno in giorno”.

In questa avventura Fiorello ha voluto con sé Fabrizio Biggio, attore, sceneggiatore e conduttore televisivo, con cui condividerà improvvisazioni, risate e commenti; Gabriele Vagnato, giovane tiktoker da oltre 3,5 milioni di follower che ci racconterà il vox populi sui temi del giorno; e anche un corpo di ballo, in pieno stile varietà, pronto a seguire le intuizioni, non sempre convenzionali, del coreografo Luca Tommassini. La parte musicale sarà curata, come sempre, dal maestro Enrico Cremonesi assieme al rapper Daniele Lazzarin, in arte Danti. A completare il cast ci saranno Ruggiero Del Vecchio, la voce del pubblico “adulto”, pensionato con la passione per il canto, la musicista Serena Ionta, che con il suo ukulele accompagnerà alcuni momenti dello spettacolo e la cantante Beatrice De Dominicis. Un cast comunque in continua evoluzione che, giorno dopo giorno, vedrà sempre nuovi protagonisti.

Infine una sorpresa. Dalle 8.00 alle 8.30, dopo l’appuntamento con “Viva Rai2!” con Fiorello, andrà in onda “…e viva il Videobox”, un programma a caccia di “talenti”. Una rassegna di esibizioni con cantanti, barzellettieri, prestigiatori e performer di ogni genere per valorizzare il talento. Una giostra di voci dalle mille sfumature. Uno spin off di “Viva Rai2!” con incursioni a sorpresa di personaggi noti.

“La vita a piccoli passi”: Luca Viscardi rivive in un libro i difficili mesi del covid

Sta per terminare il 2020 e per Luca Viscardi si conclude un anno indubbiamente non semplice, in seguito al covid che l’ha colpito nel momento più difficile, quell’indimenticabile mese di marzo in cui del virus si conosceva ancora poco e non si sapeva come comportarsi.

Tutto questo è successo appena poche settimane dopo il Festival di Sanremo, dove Viscardi era stato tra i protagonisti dalla postazione radiofonica nella Città dei Fiori.

Tanti incontri e interviste, una delle quali anche con noi di FM-world, in cui era inimmaginabile pensare a quello che sarebbe successo soltanto poche settimane dopo.

Luca è guarito, ma quei mesi di sofferenza (non solo fisica) sono stati ‘tradotti’ in un libro chiamato “La vita a piccoli passi”.

Mercoledì 23 dicembre, Viscardi farà una presentazione on-line sulla pagina Facebook ‘Mister Gadget’, insieme a tanti amici e colleghi radiofonici.

Lo abbiamo contattato per entrare nel vivo del libro e dell’incontro pubblico delle prossime ore.

  • Cominciamo forse dalla domanda più banale anche se non scontata: perchè la scelta di raccontare la tua vicenda col covid?

Dopo tanti anni in cui ho usato la voce per raccontare le storie degli altri, ho pensato che per raccontare la mia fosse necessario scrivere. In un certo senso mi è servito anche come forma di liberazione, quasi una sorta di esorcismo di un’esperienza devastante come quella che mi è capitato di vivere tra marzo e aprile.

In realtà, l’esigenza di raccontare quanto è successo è arrivata dopo aver ascoltato le prime voci “negazioniste”, le prime reazioni di coloro che non credevano quasi all’esistenza del virus e che pensavano che fosse un rischio solo per anziani o persone già malate. Mi è venuto spontaneo raccontare il percorso, perché fosse più facile comprendere di che cosa si stesse parlando.

  • Una sofferenza così forte ha cambiato la tua scala di valori e priorità della vita?

Può sembrare banale, ma trovarsi all’improvviso, nel giro di pochi giorni, proiettato da una vita iper frenetica alla condizione di non riuscire a camminare, mangiare, fare tutto quello che sembrava assolutamente banale nel corso di una normale giornata, inevitabilmente ti fa stilare una sorta di priorità delle cose che ti mancano di più, di quelli che ti piacciono e anche di quelle che magari non hai più voglia di fare.

Avevo passato indenne la soglia dei cinquant’anni, senza la classica crisi di mezza età, ma questo mese così surreale, vissuto quasi come un film sicuramente a spostato molte delle mie priorità. Passi una vita ascoltando il racconto di chi dice che “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, poi scopri che è davvero così, non è solo una metafora e allora ti viene voglia di prendere pieno possesso del tuo tempo e di come lo impieghi.

Non posso dire che la scala dei valori sia cambiata, ma di averla messa in un diverso ordine sicuramente sì.

  • Essendo in primis uomo di radio, come pensi che i mezzi di comunicazione si siano comportati nel gestire questo anno difficile?

Credo che questo periodo storico, come tutti i momenti dirompenti dell’esistenza dell’uomo, probabilmente richiederà molto tempo prima di poter essere valutato con lucidità e con la capacità di vedere un quadro d’insieme molto più ampio. Probabilmente, anche il lavoro dei mezzi di comunicazione potrà essere analizzato in futuro e compreso fino in fondo quando questo momento sarà un ricordo.

Cercando di valutare la partita, quando l’arbitro non ha ancora fischiato la fine, mi pare di poter dire che i mezzi di informazione hanno in un primo momento svolto un ruolo prezioso, nel secondo invece buttato pericolosamente benzina sul fuoco che stava cominciando ad ardere un po’ ovunque nel mondo. In mezzo a questa infodemia credo che la Radio abbia avuto un ruolo importantissimo nel fare ciò che le riesce meglio, e tenere compagnia ai suoi utenti informando senza sensazionalismo e terrorismo.

Alcuni lo hanno fatto meglio di altri, ma in linea generale credo che si possa dire che la Radio si sia comportata bene e non a caso i risultati sono stati più che discreti, nonostante il radicale cambiamento di abitudini dei suoi ascoltatori.

Purtroppo, alla tenuta degli ascolti sappiamo che si è invece aggiunta una crisi economica devastante per tutto il settore, probabilmente questo sarà un momento che porterà ad una forte selezione dei soggetti presenti sul mercato.

  • Il 23 dicembre sarai al centro di un incontro online con amici e professionisti, in cui parlerai dei tuo libro. Quale messaggio vuoi far emergere? E perchè hai scelto proprio questi interlocutori?

Quella di mercoledì è una diretta che ho pensato perché sono stato ospitato un po’ ovunque in queste settimane per raccontare la nascita e i contenuti del mio primo libro, ma non ho mai fatto una presentazione ufficiale sui miei canali. Devo tra l’altro cogliere l’occasione per ringraziare i tantissimi colleghi della radio che mi hanno ospitato, così come hanno fatto anche tantissime realtà televisive in Italia, ma anche molti appassionati di lettura che gestiscono blog o canali social dedicati ai Libri.

Mercoledì sera, invece, faremo qualcosa di un po’ diverso: ho raccolto un po’ di amici, con una delle persone che stimo di più in assoluto, Don Antonio mazzi, per un giro di auguri e un piccolo approfondimento sui temi del libro, che purtroppo sono ancora attualissimi. A me piacerebbe trasferire un messaggio di positività, pur nella difficoltà di questo periodo e ben consapevole di quanto difficile sia stato questo anno per moltissime persone e per tantissimi professionisti.

Quando parlo di positività, parlo della propensione, che io credo sia indispensabile, nel cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno e di guardare avanti, perché con le polemiche, le recriminazioni, la ricerca spasmodica di un nemico non si va da nessuna parte. Ho scelto alcuni degli amici che ho sentito spesso in questi mesi, che lavorano per molte radio importanti in tutta Italia, perché le loro voci sono quelle che hanno raccontato le tante storie che io ho sintetizzato nel mio libro.

  • Pensiamo, per finire, al 2021. Come lo vedi sia per te che il nostro Paese?

Il 2021 sarà un anno molto difficile, non dobbiamo illuderci che la sola disponibilità del vaccino sia sufficiente per spazzare via all’improvviso le difficoltà che abbiamo vissuto nel corso del 2020. Questo non vuole essere un approccio pessimista, ma realista, con la convinzione che un momento complicato come questo si possa superare solo con la voglia di combattere, la capacità di cambiare, ma soprattutto l’agilità di capire in quale direzione stiamo andando, per adattare molto velocemente le nostre professionalità o il nostro business.

Per me sarà un anno intenso, ricco di tantissime sfide, che affronto con l’entusiasmo di sempre e un’energia rinnovata.

Come diceva qualcuno, the best is yet to come.

Auguri a tutti!

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De Robertis a Number One: “Punto a fare squadra”

“Ciao a tutti, sono Angelo (Colciago) De Robertis. Qualcuno di Voi mi avrà visto girare tra studi e uffici perchè in questi giorni sono entrato ufficialmente a far parte della famiglia di Radio Number One”.

Si presenta così De Robertis allo staff dell’emittente, in uno spazio chiamato ‘Il Gruppo Informa’, che lo stesso ex-direttore di Radio 105 (recentemente impegnato a Giornale Radio) rilancia sui propri canali social.

Diversi i passaggi in un discorso che parte dalle sue esperienze passate, fino ad arrivare ai ringraziamenti per chi ha investito su di lui in un momento così difficile.

Non ho formule magiche e non vengo a giudicare quanto è stato fatto fino ad oggi” – scrive – “Voglio semplicemente portare il mio valore. Sono sicuro che in breve tempo riusciremo a fare squadra e a diventare un team affiatato e vincente”.

De Robertis conclude dicendo che non vede l’ora di iniziare il nuovo lavoro e ci porsi come obiettivo quello di portare ad essere la radio la migliore ‘Number One’ di sempre.

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La Rai presenta oggi la nuova offerta radiofonica

Quali saranno le novità proposte da Rai Radio per la stagione 2020/2021?

Come varia l’offerta radiofonica in un’epoca in cui il digitale è sempre più presente nella nostra quotidianità?

L’emittente di Stato presenterà oggi pomeriggio, martedì 15 settembre presso la sede romana di Via Asiago, le conferme ed i cambiamenti che la riguardano.

In primis, la preannunciata ‘visual radio’, ma anche nuovi contenuti che fanno parte delle dodici emittenti del pacchetto RaiPlayRadio.

L’offerta digitale di Rai Radio si ascolta sul digitale terrestre, in streaming, via app e via DAB+.

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Radio Capital pronta per la partenza ufficiale

Mancano ormai pochi giorni alla partenza ufficiale della nuova Radio Capital.

Dal 31 agosto, diverse anticipazioni sono in atto, ma sarà lunedì 21 settembre il momento dell’esordio del palinsesto 2020/2021.

Alcuni nomi in arrivo (da Selvaggia Lucarelli a Daria Bignardi, da Benedetta Parodi a Pif) sono già noti da giorni, me nella giornata di mercoledì 16 settembre, Linus spiegherà nel dettaglio la nuova veste della radio ‘adulta’ del gruppo GEDI.

Come raccontavamo nei giorni scorsi, i cambiamenti in corso stanno dividendo il pubblico, ma sembra anche che – sulla base dei dati dell’app di FM-world – l’ascolto sia in crescita.

Ancora poche ore e tutto sarà ‘svelato’.

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Una radio per l’Europa

«Propongo una radio europea capace di dare un’identità forte all’Ue».
A rilanciare l’idea è Antonio Preziosi, direttore del Giornale Radio Rai e della rete radiofonica nazionale Rai Radiouno, nel corso della presentazione del suo libro “Radiocronaca di una crisi”, al quale ha preso parte il viceministro allo Sviluppo economico, Antonio Catricalà, curatore della premessa del libro e sostenitore del progetto di una radio europea, sul quale Preziosi sta lavorando da due anni.

A riportare la notizia è l’edizione on-line del Messaggero, che evidenzia che questo è un progetto che il premier Enrico Letta ha intenzione di portare a Bruxelles tra le iniziative previste nel semestre di presidenza italiana.