Nasce “MilleRegioni”: la voce delle emittenti locali, a cura di Mauro Roffi

Dalla metà degli anni ’90, ho avuto il piacere di collaborare con “Millecanali”, mensile di riferimento per l’editoria radiotelevisiva italiana.

Il tutto è nato dal rapporto di fiducia (e col tempo anche di amicizia) con Mauro Roffi, nota firma del periodico, per molti ancora oggi la vera anima della pubblicazione.

Grazie a Mauro Roffi e a “Millecanali” ho potuto gradualmente crescere, in questo segmento di settore, entrando in contatto con editori, direttori, uffici stampa, speaker, tecnici.

Rapporti umani che oggi mi permettono di pubblicare ogni giorno notizie e aggiornamenti dal mondo della radio su FM-world.

Mancava solo un obiettivo: ospitare Mauro Roffi su “FM-world”, ricambiando lo spazio che lui per tanti anni mi ha concesso a “Millecanali”.

Nasce da queste idea “MilleRegioni”, una rubrica con cui ogni settimana Mauro Roffi ci farà conoscere meglio le realtà locali di un Paese, l’Italia, che sta vivendo una grandissima crisi a seguito dell’epidemia Covid-19, ma che proprio queste piccole voci stanno raccontando al meglio, ognuna nel proprio territorio.

Buon lavoro dunque a Mauro Roffi (che ringrazio pubblicamente per la sua disponibilità) e a tutte le realtà areali che in lui potranno trovare di nuovo un punto di riferimento.

Nicola Franceschini

* Nasce a Milano Stazione Radio, emittente ‘ferroviaria’ e della Martesana

Un lungo articolo del quotidiano ‘Il Riformista’, a firma di Rossella Grasso, ha riferito recentemente della imminente nascita a Milano di un’emittente radiofonica davvero ‘particolare’. Si tratta di Stazione Radio, “la prima Radio che viaggia su un binario”.

La struttura che la ospiterà è una casetta (una costruzione ferroviaria, appunto) posta accanto al binario ferroviario che collega Milano Centrale a Lecco ed è su quel binario che l’emittente intende tenere compagnia ad “appassionati di treno, bici e camminate in un’esplorazione sostenibile nei luoghi storici della Martesana, uno dei più belli e conosciuti della Lombardia”.

Detta così può sembrare solo una curiosità per amatori ma dietro c’è un progetto green che punta anche al recupero urbano della città di Milano, ristrutturando e riqualificando la struttura della vecchia sottostazione elettrica che un tempo trasformava l’energia per i treni in arrivo e in partenza da Milano Centrale.

L’idea è infatti frutto di Social Green Way, impresa sociale che raccoglie un gruppo di professionisti di vario tipo legati all’interesse e all’impegno verso la sostenibilità. E i nomi dei promotori, come vedremo, sono di tutto rispetto.

Ancora secondo ‘Il Riformista’, “la Radio avrà una serie di programmi in diretta e inoltre produrrà dei podcast che gli utenti potranno portare con sé nelle passeggiate lungo il percorso green verso Lecco. Basteranno un paio di cuffiette per conoscere tutte le curiosità sulle strutture che si incontrano andando verso Lecco: le centrali elettriche più antiche d’Europa, il villaggio operaio di Crespi D’Adda, le conche di navigazione, i luoghi di Leonardo da Vinci, le ville della nobiltà milanese, le fabbriche di mattoni e tanto altro”. Radio digitale in linea con la nostra epoca (il sito di riferimento è stazioneradio.eu), Stazione Radio avrà dirette, podcast e servizi on demand.

Questo singolare e accattivante abbinamento di Radio e ferrovia è stato ideato da un team ‘illustre’. AD, intanto, è Maurizio Guagnetti, amministratore unico, giornalista radiofonico con una carriera ventennale fra Radio Monte Carlo, Radio 105 e Radio Popolare.

Non bastasse, c’è poi un nome conosciutissimo nell’ambito della pubblicità e del marketing come Carlo Momigliano, ex direttore di Publitalia e ex direttore marketing del Gruppo radiofonico Finelco. E ancora i giornalisti Thomas Mackinson e Paola Bonini, l’imprenditore Luca Martines, l’esperto di comunicazione e cittadinanza attiva Alessio Baù, il medico rianimatore Stefano Nespoli. E siccome non bastava ancora,ci sarà pure un Comitato Scientifico, composto da esperti e docenti.

Stazione Radio, infine, è partner di Fondazione MedSea, è sostenuto da Fondazione Triennale e ha il patrocinio di Fondazione FS e il sostegno del Gruppo Ferrovie dello Stato. I progetti di sviluppo vanno comunque ben oltre la Milano-Lecco e la Martesana, fino a coinvolgere (potenzialmente) buona parte della rete ferroviaria italiana, con particolare riguardo ai binari ‘lenti e locali’, a quelli diventati ciclovie, alle stazioni abbandonate, persino ai binari morti, in cui spesso ci sarebbe una biodiversità straordinaria che nasce dalla natura stessa, capace di rigenerare e rinaturalizzare gli spazi aperti.

Insomma, questa sembra un’avventura radiofonica tutta da scoprire, non solo in treno.

* Empoli: Elia Billero da Radio Lady e Radio Sei Sei a direttore di Clivo News

Ad Empoli, non lontano da Firenze, fa spicco la realtà informativa di XMedia Group, che comprende le emittenti locali Radio Lady (da non confondersi con la fiorentina quasi omonima Lady Radio) e Radio Sei Sei e i siti gonews.it (attentissimo alla realtà locale), Empoli Channel (a carattere sportivo) e Tempo Libero Toscana. Il tutto è diretto da Elia Billero.

Radio Lady, in specifico, è stata fondata nel 1981 ed è divenuta nel tempo un punto di riferimento per gli ascoltatori non solo del territorio dell’Empolese Valdelsa ma anche di quelli del Valdarno Inferiore.

Radio Sei Sei, invece, nata nel 1998, è un’emittente che si definisce “dinamica, fresca e molto apprezzata dai giovani. La sua programmazione prettamente musicale si adatta all’ascolto all’interno degli esercizi commerciali e dei locali pubblici”.

La novità dei giorni scorsi è che Billero ora ha assunto la direzione anche di Clivo News, il telegiornale delle 19.40 in onda su Clivo, emittente televisiva di recente nascita in onda in questa parte della Toscana sul canale 680 del digitale terrestre. Prima la direzione di Clivo News era stata assunta da Giovanni Scarselli, volto storico delle Tv locali della zona ad Antenna 5, storica Tv empolese che lasciò molti rimpianti quando nell’ottobre 2018 chiuse i battenti (dopo lunga agonia). Nell’occasione si creò un vuoto ad Empoli che in pochi giorni fu però riempito da ben due iniziative televisive: una era Antenna 50 (legata a 50 Canale di Pisa) e l’altra era proprio Clivo.

“Vogliamo che Clivo News si imponga finalmente come una delle autorevoli voci del territorio e che riesca a mobilitare l’opinione pubblica dell’Empolese Valdelsa e del comprensorio del cuoio – ha spiegato Billero – . La collaborazione sta avvenendo anche con i giornalisti con cui divido ogni giorno il lavoro nella redazione di gonews.it, per un nuovo modello organizzativo, per avere contenuti video originali e freschi, per avere un canale diverso per veicolare l’informazione che ci caratterizza da oltre 10 anni. Fare informazione in questi giorni di emergenza Coronavirus da una parte rende difficile e delicato il nostro mestiere, dall’altro è una sfida che non potevamo non raccogliere”.

Un’ultima nota riguarda proprio Antenna 5, i cui beni e frequenze saranno messi all’asta il prossimo 8 aprile. La base d’asta è stata fissata a 312.000 euro.

* Susi Ronchi del Corecom Sardegna: “Occorre aiutare le Radio e Tv locali in questo difficile momento”

Il Corecom – Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna invoca, in questa difficilissima fase, misure straordinarie a sostegno dell’informazione regionale e dell’emittenza radiotelevisiva locale. Per questo settore, come è noto, il Governo fino a questo momento non ha preso misure di sostegno specifiche.

“Alla grave e strutturale crisi che investe l’intero sistema dell’informazione si aggiunge in questa fase di massima emergenza il crollo degli investimenti pubblicitari che rappresentano fonte primaria di sopravvivenza per l’emittenza locale – ha spiegato la presidente (da pochi mesi) del Corecom Sardegna Susi Ronchi – , che oggi più che mai garantisce un servizio pubblico essenziale per la collettività”.

Susi Ronchi ha poi ricordato che in Sardegna “per il 90% i cittadini si informano attraverso le Tv e le Radio locali” (un dato davvero altissimo; N.d.R.). Ragion per cui, “il settore va protetto, tutelato e potenziato affinché nessuna voce si spenga nei territori”.

* Palermo: Radio Time in versione Tv su Che Tv

Lo avevo scritto nel mio piccolo reportage dalla ‘Sicilia radiotelevisiva’ (parlando cioè delle Radio che sono presenti sul digitale terrestre televisivo dell’isola) del 12 febbraio scorso su FM-world. Che Tv, emittente Tv presente su alcuni mux regionali (anche se è appena uscita da quello di Retecapri versione siciliana per entrare in quello di 7 Gold Sicilia 99) alle numerazioni 91 e 591, è una delle emittenti da tenere d’occhio, in quanto è ben diffusa in Sicilia e ha fatto la scelta di trasmettere il video di emittenti radiofoniche locali, in specifico (alla nostra verifica di inizio gennaio) Radio Italia Anni 60 Tv, con l’inserimento più sporadico di Otto Fm Tv.

Ora però si cambia, perché la segnalazione degli amici di litaliaindigitale.it è che ora Che Tv ritrasmette i programmi di Radio Time Tv, importante stazione radiofonica locale di Palermo in versione televisiva. Un passo importante, dunque, per Radio Time, di cui avevo segnalato appunto nell’articolo di febbraio la precisa scelta di fare la sua parte anche in Tv sul digitale terrestre.

* Catania: Ciancio torna a capo di Antenna Sicilia, Telecolor e delle Radio

Dopo circa un anno mezzo tutto torna al punto di partenza e Mario Ciancio torna ad essere in pieno l’editore di tutta una serie di testate a stampa e radiotelevisive molto diffuse e seguite in Sicilia e Puglia.

La Corte d’Appello di Catania ha infatti ribaltato la precedente decisione giudiziaria dell’ottobre 2018 e ha disposto il dissequestro di tutti i beni di Mario Ciancio Sanfilippo (che riguarda, nel complesso, decine di società).

Non certo di soli media parliamo ma, nel quadro delle attività imprenditoriali di Ciancio, l’importanza del quotidiano ‘La Sicilia’ di Catania, il principale dell’isola, è indiscutibile e le emittenti televisive di sua proprietà, poi, Antenna Sicilia e Telecolor, sono in assoluto le più seguite nella regione. A corredo ci sono diverse altre testate televisive nei mux delle due Tv citate e poi le Radio, che sono una parte ‘minore’ (dopo la chiusura dell’ambiziosa Radio Sis) ma ancora significativa, con le catanesi Radio Telecolor e Radio Video 3. Infine ci sono altre testate cartacee (‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ in Puglia), i libri e l’importante azienda di stampa.

Mauro Roffi

La voce delle regioni: aggiornamenti dal mondo delle “locali”

FM-world si arricchisce di uno spazio dedicato a notizie dalle regioni italiane, redatto da una importante firma del giornalismo di settore: Mauro Roffi.

Questa la “puntata zero” con le prime tre segnalazioni di una rubrica, a cadenza periodica, che presenteremo la prossima settimana.

+++ La scelta della siciliana Radio Zammù; niente dirette dagli studi, tanti programmi in onda

Ci piace segnalare la scelta di queste ore della siciliana Radio Zammù, l’emittente dell’Università di Catania legata per la diffusione in Fm al gruppo della locale Radio Amore (per la precisione, nella sua ‘declinazione’ Radio Amore Rock).

“A seguito delle stringenti disposizioni contenute nel Dpcm dell’8 marzo 2020 e nei successivi del 9 e 11 marzo scorsi, Radio Zammù – scrivono i responsabili dell’emittente siciliana – ha deciso di sospendere le dirette dai propri studi. La scelta di ‘restare a casa’ era stata in realtà già presa prima dell’estensione a tutto il territorio nazionale delle disposizioni dell’8 marzo, inizialmente previste per Lombardia e altre 14 province. Questo perché si è ritenuto opportuno non mettere a rischio la salute degli studenti/speaker che fanno parte della redazione, evitando così l’uso promiscuo degli spazi e delle attrezzature radiofoniche e gli spostamenti giornalieri dei ragazzi per raggiungere la sede di piazza Università, trattandosi di un’attività che – pur nell’assoluta consapevolezza dell’importanza dei mezzi di comunicazione e dell’ottimo lavoro svolto dagli studenti – non può essere considerata tra quelle necessarie”.

Ma, ad evitare equivoci, le trasmissioni (oltretutto con la sede dell’Università di Catania chiusa, come le altre in Italia) sono tutt’altro che sospese.

“Questo non significa che ci fermeremo – spiega infatti lo station manager di Radio Zammù Alberto Conti – . I nostri speaker e redattori si sono messi subito al lavoro per realizzare contenuti ‘home made’ che serviranno a dare continuità alla nostra attività e a contribuire all’intrattenimento dei nostri ascoltatori. Da lunedì 16 marzo ogni giorno alle 15 viene pubblicato un nuovo podcast che va anche in onda allo stesso orario e in replica il giorno successivo alle 10”.

Il primo format, lunedì, è stato ‘La voce di Erasmo’, condotto da Giulia Grasso, che racconta le esperienze degli studenti che grazie al programma Erasmus+ stanno trascorrendo un periodo di studi all’estero e che in alcuni casi vivono le disposizioni contro la diffusione del Coronavirus lontani da casa. Martedì è stato il turno di ‘In fondo è arte’, in cui Danilo Nuncibello ha descritto un quadro, ma senza rivelarne subito titolo e autore.

Ogni mercoledì, poi, Mauro Gemma in ‘Storie dall’armadio’ legge racconti brevi ‘scovati nelle peggiori bancarelle di Caracas’: lui mette la voce, l’armadio fa il resto. ‘Il sotterraneo dell’androide’ è invece il titolo del podcast del giovedì di Vito Morando sul mondo nerd, con recensioni e suggerimenti su fumetti e videogiochi. Venerdì con ‘Dacci un trailer – Home edition’ Gloria Vincenti e Francesco Guerra consigliano agli ascoltatori, chiusi nelle loro case, quali film e serie Tv guardare.

In streaming sul sito radiozammu.it e in Fm, ogni giorno alle 19, va infine in onda uno dei programmi di successo della scorsa stagione: ‘Nel nome del padre’. In questa webserie radiofonica, episodio dopo episodio, si svelano i piani di un losco individuo deciso a prendere il controllo di tutto, iniziando da Radio Zammù.

Per tutto il periodo di chiusura degli studi, Radio Zammù rimarrà attiva anche sui social network e in particolare su Instagram, dove, oltre al video riassunto della settimana, i follower saranno coinvolti con sondaggi e quiz e invitati a raccontare le loro ‘storie #iorestoacasa’, che potranno mandare con un messaggio vocale.

“Speaker e redattori – conclude Conti – sono al lavoro per sviluppare altri format e nuove idee, per cui le novità potrebbero non essere finite”.

+++ In Sardegna è nata RadioUsini.it

Come ci informano Pierpaolo e Giuseppe Podda dalla Sardegna, è partita una nuova emittente radiofonica in Sardegna, seppure via web. A decretarne la creazione è stata anche l’emergenza del Coronavirus, che ha spinto il sindaco di Usini, piccolo comune della provincia di Sassari, ad utilizzare il mezzo radiofonico per tenere informati i cittadini in merito all’evolversi della situazione venutasi a creare con l’arrivo della malattia nell’isola. Questo l’indirizzo a cui far riferimento: www.radiousini.it. In più l’emittente serve, con la sua musica, i suoi speaker e la sua allegria, ad intrattenere piacevolmente gli ascoltatori a casa in questi giorni così particolari.

In altri centri quali La Maddalena (ricordiamo che per un guasto al trasmettitore l’unica emittente sopravvissuta, Radio Tele Arcipelago, è momentaneamente fuori gioco in Fm) e Bonorva (sempre in provincia di Sassari) si è tornati all’antico, con il ‘banditore’, seppur rivisto e corretto, ovvero un’automobile che girando per le vie del paese informa i cittadini sull’epidemia.

+++ La scomparsa di Orietta Trivelloni, titolare della storica Radio Delta Velletri

È venuta a mancare improvvisamente, all’età di 68 anni, Orietta Trivelloni, che è stata titolare insieme al fratello Tonino della storica emittente dei Castelli Romani (in direzione Latina) Radio Delta Velletri Stereo (RDVS), che ha chiuso solo qualche anno fa (2015), dopo una lunga e significativa attività. Stimata e amata da tutta la comunità veliterna per la sua passione e la sua professionalità, Orietta era stata anche una storica voce di Radio Delta e aveva fatto compagnia ai cittadini di Velletri e delle zone vicine per oltre trent’anni.

La notizia ha dunque molto colpito quanti avevano seguito Orietta in Radio per tanti anni. Molto commosso, in specifico, il ricordo di Tiziana Mammucari, nota speaker veliterna, che anche a nome di Radio Studio 93 (altra emittente della zona) ha scritto su Facebook: “Era una persona straordinaria, una donna carismatica e una delle prime donne speaker. Radio Delta nacque agli albori delle Radio private e io andai a lavorare da lei, per me è stata una guida e una maestra, mi ha corretto i primi errori e fatto conoscere tanti artisti. Mancherà a tutti perché aveva il suo bel carattere, si faceva amare e rispettare. Aveva tanti estimatori e ha sempre regalato un sorriso a tutti ed era diventata volontaria della Caritas negli anni passati”.

Cordoglio anche da parte di un’altra stazione locale, Radio Antenne Erreci: “Con immenso dispiacere partecipiamo al lutto che ha colpito la famiglia Trivelloni, in particolare l’amico Tornino”.

Circa due anni fa il formidabile archivio storico con le trasmissioni di Radio Delta Velletri era stato donato dalla famiglia Trivelloni ad alcuni organismi culturali locali, al fine di metterlo a disposizione di tutta la cittadinanza.

Mauro Roffi

Dall’FM al digitale terrestre: le “visual radio” in Campania

Completiamo il “viaggio” tra le emittenti del sud-Italia, realizzato per noi da Mauro Roffi.

Questa un’analisi della regione Campania.

In questa piccola serie sulle emittenti radiofoniche di alcune regioni del Sud Italia che sono presenti con più o meno ‘impegnative’ emittenti televisive in Dtt (non nella numerazione ‘700’, dunque, su cui, in genere, in digitale terrestre ci sono solo le Radio ‘che restano tali’), questa volta ci occupiamo della Campania. Premettiamo che il nostro piccolo censimento è stato effettuato a Salerno qualche settimana fa e dunque è forzatamente parziale. Ma passiamo adesso al sodo.

Una piccola premessa a carattere esclusivamente televisivo riguarda Telecapri, che tanto ha sofferto a suo tempo in termini di ascolti gli effetti delle assegnazioni della numerazione Lcn, ma che a Salerno ‘si prende una rivincita’, visto che trasmette nientemeno che sull’11 del digitale terrestre, una situazione di indubbio rilievo non molto nota.

Ma eccoci appunto alle Radio e parliamo subito del ‘gruppo Kiss Kiss’, che tanto è importante in Campania e che per l’ammiraglia ha dato vita da poco, come è noto, a un’emittente televisiva a carattere nazionale. Ma in Campania è abbastanza sistematica la presenza in Televisione delle seguitissime stazioni locali legate a Radio Kiss Kiss.

Partiamo dunque con Kiss Kiss Napoli, che alla numerazione 674 ha la sua ‘versione televisiva’; a seguire, sulla numerazione successiva, ecco la seguitissima (non solo in Campania) Kiss Kiss Italia Tv (675). Ma un passo indietro ci porta poi anche a Ibiza Tv (660), che porta anche sul video la nota emittente dance in Fm del gruppo.
Le ‘alternative’ però ci sono e riguardano, manco a dirlo, per prima la seguitissima Radio Marte, che compare con un’emittente televisiva abbastanza ‘significativa’ (Radio Marte Tv) alla numerazione 655.

Citata Tele Radio Buon Consiglio, nota e diffusa stazione radio-tv a carattere religioso che in video in Campania è alla ‘interessante’ numerazione 81 e ricordato che 105 Tv (96 Lcn) è solo una storica Televisione della parte sud della Campania che nulla c’entra con la Radio e tantomeno con Radio 105, passiamo alle altre emittenti in Fm che provano a diventare anche antenne Tv.

Si tratta, in genere, di stazioni abbastanza seguite e spesso presenti in buona posizione anche nelle classifiche TER. Ecco infatti Radio Alfa Tv (687) e Crc Targato Italia Tv (620), mentre non mancano Radio Stereo 5 Tv (897) e Fm Music Tv (che conquista pure il canale 292, una numerazione già più interessante).

Ricordato che sul video napoletano e campano non mancano di certo le emittenti Tv specializzate nel genere neomelodico, che in qualche nodo somigliano o sono legate anche a emittenti radiofoniche, chiudiamo citando due altre Radio-Tv di diversa natura rispetto a quelle finora citate.

La prima è Radio Norba, che certo campana non è ma che anche qui ha i suoi ‘seguaci’, specie nella sua nota ‘versione televisiva’ Radio Norba Tv, che trasmette infatti anche in Campania al 180 Lcn, anche se la denominazione che compare nella ‘guida Tv’ è invece Telepuglia Italia.

La seconda è invece Radio Musica Tv, che al pubblico napoletano e campano si rivolge anche nella sua originaria ‘versione milanese e lombarda’ (608 Lcn), una stazione molto interessante che, come è facile immaginare, opera adesso anche in Campania, stavolta alla numerazione 673.

Calabria: la Radio “domina” la Tv?

A proposito dell’ormai formidabile fenomeno di ‘commistione’ fra Radio e Televisione in ogni parte d’Italia, la Calabria presenta una situazione particolare rispetto alle altre zone e a suo modo più ‘radicale’.

Succede infatti che nella regione più a Sud della Penisola sia stato un editore radiofonico (all’origine) a conquistare in pieno il mondo televisivo facendo assolutamente Televisione e non ‘Radio-Televisione’, per così dire, come succede (con moltissime ‘varianti’) altrove.

Parliamo di Annibale Notaris, naturalmente (e della sua ADN Italia), che molti conoscono come l’editore di Radio Jukebox e Radio News 24 (due fra le sue tante sigle note in varie regioni) ma che nella sua Calabria è tanto di più, visto che domina la scena radiofonica locale.

All’inizio lo faceva ripetendo anche varie emittenti nazionali, ora lo fa mediante una lunga serie di sigle e emittenti, che proviamo a elencare (non stiamo a specificare, per questa volta, chi abbia più ascolti), dando per scontate le due già citate: ci sono dunque anche Radio Enne Lamezia (la sua stazione ‘originaria’), Radio Ricordi, Radio Italianissima, Radio Class e Play Radio, l’ultima nata.

Della partenza di quest’ultima antenna questo periodico on line ha dato puntuale notizia a suo tempo nei mesi scorsi, ricordando anche la sua versione televisiva Play Tv.

Ed è proprio la Televisione il mezzo che Notaris ha conquistato in pieno, dopo la Radio, in Calabria (con qualche tentativo anche a livello nazionale, specie a Torino, dove Jukebox è ben radicata), tanto che anche qui la sua presenza è diventata di fatto dominante.

Le sigle che a lui fanno capo sul video sono infatti, anche stavolta, così tante, con alti ascolti, che è persino arduo farne un censimento: ci sono comunque, oltre a Play Tv, Calabria Tv, prima di tutto, e poi Telespazio Tv (proprio lei), Mi Sposo Tv (monotematica su matrimonio e dintorni) e Mi Sposo Tv Sicilia (le operazioni di Notaris si svolgono infatti con successo anche in almeno una parte dell’isola), Matrix Tv Italia (con anche Telespazio Tv 24 e altre sigle sul video), Calabria News 24, Shop 24, Jukebox Tv-Radio Ricordi Tv, Business Channel-Radio News 24 Tv e infine Lamezia Tv. Mica è finita: da un’iniziativa nata sul Dab di ADN Italia è nata pure Radio Energy e da pochissimo anche Radio Energy Tv.

Meno vistosa – ma almeno per qualche tempo di un certo rilievo – è stata invece l’iniziativa di un altro protagonista storico della Radio calabrese, Franco Cristofaro, con le sue Radio Azzurra e Radio Balla Balla, che hanno fatto registrare anche tentativi di sviluppi televisivi, ma in generale abbastanza effimeri. Tuttavia un’emittente collegata a Radio Azzurra-Rta, o meglio la sua versione palermitana, è invece presente con una certa forza sul video del capoluogo siciliano.

Per il resto, in Calabria ci sono stazioni che sono pressoché dall’origine radio-televisive, come Tele Radio Immagine a Paola o la religiosa Tele Radio Speranza SG di Vibo Valentia, senza dimenticare Radio Catanzaro, che più o meno da sempre affianca la televisiva RTC.

Molto rilevante è poi la presenza, già da qualche anno, di Video Touring (una vera e propria Tv a tutti gli effetti) accanto alla storica e seguita Radio Touring a Reggio Calabria.

E proprio in questa stessa area abbiamo rilevato infine gli interessanti sviluppi televisivi dell’attività della storica Radio Studio 95 di Melito Porto Salvo, non solo con Melito Tv ma anche mediante la collaborazione con un’altra piccola emittente della zona, Tele Bova Marina.

Mauro Roffi

Addio ad Italo Moretti: il ricordo di Mauro Roffi

È scomparso all’età di 86 anni Italo Moretti.

Il giornalista, noto volto Rai, è stato conduttore del Tg2, direttore del Tg3 e del Tgr, oltre che invitato in varie zone di guerra, raccontando – tra gli altri – i regimi golpisti dell’America Latina negli anni ’70.

Dal giorno della sua morte, avvenuta il 9 gennaio 2020, sono stati tanti i ricordi della sua figura.

Noi ne pubblichiamo una che arriva da Mauro Roffi, storica firma di Millecanali, ma anche ex-presidente del concorso Corecom dell’Umbria per la Radio e Tv locali, che – durante un’edizione – ebbe in giuria proprio Moretti.

Da lì, il ricordo che Roffi ci ha inviato e che pubblichiamo, ringraziandolo:

La scomparsa di Italo Moretti, morto nelle scorse ore a 86 anni, è una di quelle notizie che colpiscono tanto chi, come me, ha l’età per ricordare quella che è stata la sua ‘Rai’, un’azienda con tanti difetti (anche allora), per carità, ma che sapeva mettere in evidenza anche molti professionisti di grande qualità, come era sicuramente Italo, nel giornalismo e nella vita.

Storico inviato speciale della Rai, Moretti è stato direttore del Tg3, condirettore della Tgr, conduttore del Tg2 post-riforma del ‘76, presidente della giuria del Premio Ilaria Alpi e tante altre cose ancora. Giornalista di razza, metteva una passione incredibile nel lavoro e sapeva sempre come trattare in modo efficace l’uno o l’altro evento, di cui coglieva subito i tratti essenziali, illustrando con calore i fatti, i protagonisti, le conseguenze delle scelte fatte da questi ultimi. Mi restano nella memoria, indelebili, le sue appassionate cronache, radiofoniche e televisive, dal Cile del 1973, dopo lo spaventoso golpe di Pinochet, in cui raccontava con un’incredibile partecipazione gli orrori che vedeva e che tanto avevano colpito anche (se non soprattutto) l’Italia e gli italiani.

E infine un ricordo davvero personale. Conoscevo e stimavo Italo solo sulla base del suo lavoro in Tv e in Radio ma inaspettatamente, ormai un po’ di anni fa, me lo trovai accanto, a tu per tu per un’intera giornata, quale ‘giurato speciale’ in un concorso di programmi radio-tv che era organizzato dal Corecom dell’Umbria, all’epoca presieduto da suo fratello Luciano (a sua volta purtroppo morto nel 2017).

Nella sua Perugia, lasciata da tanti anni per andare alla Rai di Roma, Moretti si aggirava un po’ malinconico, ricordando luoghi, fatti e persone, constatando con dolore quante persone che aveva conosciuto in gioventù non erano più in vita e come si era trasformata (non sempre in meglio) la sua città. E intanto raccontava a me e agli altri presenti diversi retroscena sulla Rai, sulla vita politica e sui politici italiani dei decenni precedenti, sulla sua vita di giornalista, sui grandi fatti che aveva seguito da reporter nel mondo.

Fu per me una bellissima giornata, emozionante e utile, in compagnia di un collega davvero illustre che tanto aveva dato alla professione e che l’ha onorata e resa al meglio fino all’ultimo.