Tv di Lazio, Abruzzo e Molise: le ultime novità. Torna Tv Luna in Campania

Chiudo l’analisi delle graduatorie Lcn delle Tv locali italiane uscite il 12 aprile con le ultime regioni non ancora esaminate.

Partiamo dal Lazio, dove sono presenti in graduatoria 74 emittenti contro le 73 della precedente lista di marzo. Manca naturalmente Le Cronache della Basilicata, per le note vicende, che prima aveva preso il posto di Rtr (Tv reatina) alla numerazione 177 sul mux regionale. In più ci sono alcune altre variazioni, di cui diamo conto di seguito.

La più interessante è l’approdo recentissimo di Teleregione, Tv del gruppo Sciscione, al 74 (consorzi Tv), sul mux regionale, mentre la numerazione precedente era la 118 sullo stesso mux, tanto che la stessa denominazione era quella di TR 118. E non è solo questione di nome e di logo, sembrerebbe proprio che il gruppo Sciscione voglia puntare con decisione su questa Tv, peraltro una delle diverse che possiede in questa sua regione d’origine. Vedremo gli sviluppi.

Rimaniamo in tema, e nello stesso gruppo, per segnalare il definitivo passaggio alla denominazione Roma Tv 82 (all’omonima numerazione e sempre sul mux regionale) di quella che era stata la nota sigla del Lazio Itr Radiotelevisione.

Torna in graduatoria direttamente anche la sigla Romit Tv (con l’associazione culturale omonima italo-romena) al 97 sul mux reatino di 2° livello ma bisogna ricordare che al 180 su Roma i programmi di Romit sono diffusi anche dall’emittente 180 Tv.

Le Tv in graduatoria crescono comunque di una unità perché c’è un altro nuovo ingresso di cui dare conto: è nientemeno che quello di 4YouTv, che si aggiudica il 191 su Roma.

Ultima variazione da segnalare è quella di Radio Latina Tv al 211 su Roma, che, come già si constatava anche sul video, lascia spazio direttamente a TVSL 48, sigla molto nota in regione.

Veniamo all’area tecnica unica di Abruzzo e Molise, la cui graduatoria comprende sempre 34 Tv, con, in pratica, nessuna variazione da registrare.

La cosa però ha un suo rilievo, perché qui Le Cronache è sempre presente alla numerazione 80 sul mux regionale, per la precisione con la denominazione (in graduatoria) Le Cronache Sociali. Nel caso abruzzese, dunque, non resta che verificare in futuro se questa emittente lucana resterà in onda o meno.

Un altro piccolo interrogativo riguarda Telesirio, emittente molto presente (anche con suoi mux) in Abruzzo, sul cui canale regionale al 76 Lcn hanno però iniziato ad andare in onda i programmi di 6 On Air, sigla che rimanda alla nota Tv abruzzese Tv6, che rimanda a sua volta alla proprietà ‘a monte’, quella del gruppo Telemolise. Non sono ben chiare le ragioni di questa scelta di Telesirio, che comunque ha diversi altri canali a disposizione, più specifici per la sua zona ‘di elezione’ (Avezzano e la provincia di L’Aquila), mentre 6 On Air (programmi d’archivio di Tv6 e simili) ha anche una sua numerazione a disposizione, la 85, sia pure nel mux che riguarda la sola provincia di Isernia.

E chiudo con la Campania. Non potevano mancare qui – anche questa volta – alcune variazioni, anche se il numero complessivo delle emittenti in graduatoria resta fermo a 64 Tv.

La prima novità l’avevo già preannunciata in chiusura del precedente articolo: si tratta proprio del passaggio alla numerazione 80 di Nuvola Tv, che migliora decisamente la sua situazione, visto che in precedenza aveva il 299. Va specificato che l’80 di Nuvola Tv è per Caserta e Napoli, mentre la stessa numerazione è assegnata a Stile Tv per le province di Avellino, Benevento e Salerno.

All’83, sul mux regionale, il grande ulteriore colpo di scena, con il ritorno in graduatoria e sul video nientemeno che di Tv Luna, delle cui vicissitudini ho dato conto per mesi. Dopo la perdita della numerazione 19 e addirittura la scomparsa dalla graduatoria a seguito delle note vicende giudiziarie, ecco allora che adesso si riparte, con una numerazione non disprezzabile (che non era occupata da altri) e una diffusione sempre per tutta la Campania.

Se il numero complessivo delle Tv è lo stesso, deve poi mancare qualcun altro dalla lista. E così è, perché non c’è stavolta Abc Digital al 198 su un mux comunque di dimensione regionale.

Un’ultima variazione da segnalare concerne Caprievent al 95 sul mux di 2° livello che copre Caserta, Napoli e Salerno: l’emittente ora ha una nuova denominazione, ovvero quella di Canale 95 Event.

Mauro Roffi

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Tv del Centro Italia: piccole novità nelle graduatorie

Questa volta mi occupo delle nuove graduatorie delle emittenti televisive del Centro Italia, dove peraltro si registrano ben poche variazioni (d’altra parte è passato solo un mese dalle precedenti liste).

In Toscana, per iniziare, ci sono sempre 63 emittenti in graduatoria e una sola variazione di un qualche rilievo. Si tratta, alla numerazione 117, di un canale del gruppo 1 Communication (Tv1), 1 Mia, che adesso lascerà spazio alla Radio-Tv sportiva Tv Yes (ben nota nel Lazio e in qualche altra regione e sul satellite), con contestuale trasferimento dal mux di Arezzo di 1 Communication a quello di Pistoia.

Passiamo allora all’Umbria, dove invece le Tv aumentano di una unità, passando da 36 a 37. Da registrare l’assenza, questa volta, da questa graduatoria di Canale 10 (la nota Tv toscana, erede di quella storica di Cecchi Gori, poi passata al gruppo Sciscione), che prima occupava il 76 in Umbria sul mux di 1° livello.

In compenso ci sono due nuove emittenti. La prima è Delia, ennesima Tv del ‘gruppo Tele Radio Leo’, che si aggiudica il 110 a Terni; la seconda arriva dalla Toscana al 111 di Perugia ed è una ‘variante’ di Sesta Rete, ovvero Sesta Rete Stile.

Tuttavia il vero interrogativo ‘intrigante’ nell’emittenza umbra è quello relativo al possibile tentativo di Francesco Polidori (noto come ‘mister Cepu’ per le sue avventure imprenditoriali nel mondo della scuola privata, accentuatesi con e-campus e con la Link Campus University) di affiancare all’appena acquisito, dagli Angelucci, ‘Corriere dell’Umbria’ (un’operazione che ha fatto rumore in questa regione) un vero polo radio-televisivo.

Sulla questione sono corse molte voci nei mesi scorsi. Ecco cosa scriveva in gennaio, per esempio, Gabriella Mecucci su passaggimagazine.it:

“Dopo almeno 10 anni di vita grama, con più di un fallimento e rari segni di vitalità, il mondo dell’informazione umbra è scosso da una sorta di terremoto. Artefice del sisma Francesco Polidori che, protetto da un eccesso di discrezione, sta costruendo un gruppo editoriale di rilevanti dimensioni. Tutto è iniziato col ‘Corriere dell’Umbria’ e i Corrieri toscani del gruppo Tosinvest, venduti dagli Angelucci a mister Cepu per la cifra di 900mila euro. I quotidiani comprati vivono da tempo una seria crisi, ma Polidori – se vuole – ha liquidità più che sufficiente a rilanciarli. Un primo colpo quello compiuto nel campo della carta stampata a cui ne sono seguiti altri due parecchio importanti”.

L’interesse di Polidori sarebbe diretto infatti all’emittenza locale, in particolare con un rilancio di Tef, da qualche tempo in difficoltà, per la Tv. Nel mirino ci sarebbe poi anche Radio Onda Libera nel campo radiofonico. Vedremo se e quando ci saranno sviluppi in queste ipotizzate operazioni.

Chiudo con le Marche, dove però non ci sono variazioni rispetto alla graduatoria di marzo e la lista comprende le stesse 26 emittenti.

Vale la pena, allora, di tornare indietro di qualche mese per segnalare un ‘avvenimento epocale’ che ha riguardato l’emittente da sempre capofila in regione, ovvero Tv Centro Marche (al 10) di Jesi. Si tratta del pensionamento di Osvaldo Boni, che da oltre quarant’anni dirigeva la Tv (di cui è stato anche amministratore delegato) e che era notissimo nell’ambiente televisivo proprio come ‘il direttore’ per antonomasia, proprio perché la sua posizione era non solo solidissima ma anche ornai ‘data per scontata’ da tutti.

Ma gli anni passano per tutti e Boni a 70 anni ha così deciso di passare la mano. Ecco un piccolo bilancio di questa lunghissima esperienza televisiva nelle sue dichiarazioni a viverecamerino.it:

“Lavoravo in Merloni – ha detto Boni – e non ho mai capito perché mi affidarono quel ruolo, forse serviva un ingegnere, forse un carabiniere, forse un omone”.

L’impresa non era facile, anche perché “fare Tv nelle Marche è impossibile: l’orografia impone grossi investimenti che trascinano costi di gestione elevati, non compensati alla bassa popolazione. Per raggiungere un equilibrio stabile era necessario allargare la nostra offerta, trovando segmenti particolarmente interessati che si integrassero nell’attività televisiva”.

Boni ci deve essere proprio riuscito bene, se fa sapere che “da sempre TVCM è la Tv più seguita tra le locali ed ha sempre prodotto utili di bilancio e distribuito dividendi. TVCM negli anni ha continuato a generare flussi di cassa positivi seppur in un contesto di grandi complessità, dando prova di resilienza, anche in tempo di Covid-19”.

Ma qual è stato il segreto del successo della Tv marchigiana? L’informazione ha rivestito un ruolo di primo piano, naturalmente, assieme ad altre iniziative ‘vincenti’:

“La nostra formula fu una rottura con il giornalismo mummificato tipico degli anni ’80. Non più bambagia sulle notizie, non più domande lunghissime che già presupponevano la risposta, non più inquadrature larghe che rendevano difficile riconoscere il conduttore, ma un linguaggio semplice, un vocabolario ristretto e comprensibile, quasi a prendere per mano il nostro pubblico, anche quello meno colto. Per il resto, ho fondato nel 1985 una società di marketing e produzioni documentaristiche, Video Comunicazioni, quindi, nel 1986 (la nota; N.d.R.) Roveca, società di produzioni di telenovelas. Nel 1990 TVCM S.p.a. è stata socio fondatore della Lux (che ha prodotto ‘Don Matteo’). Dal 1991 al 2018 TVCM è stata proprietaria di Radio Eco”.

L’esperienza di tutti questi anni è stata emozionante e ‘travolgente’:

“Per me è stato tutto talmente bello ed è trascorso così rapidamente che sembra impossibile distinguere tra sogno e realtà. Da marchigiano mi auguro che TVCM rimanga un importante riferimento nell’informazione indipendente ed un valido strumento di sostegno per le economie locali. Da sempre la politica televisiva di TVCM è di aggiungere un’alta offerta informativa ai cittadini, mantenendo chiara l’identità della rete, anche in un momento cruciale come questo”.

Mauro Roffi

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Tv locali: in Friuli c’è Friuli Tv 24, in Sardegna arriva L’Unione Tv

Proseguo la mia analisi delle ulteriori graduatorie Lcn delle Tv locali italiane con il Nord-Est, per poi fare un passo indietro e tornare per un attimo in Sardegna.

Parto dal Trentino-Alto Adige, dove le due graduatorie di Trento e di Bolzano non fanno registrare alcuna novità rispetto alle precedenti liste di marzo, per cui è opportuno passare oltre.

In Veneto, invece, la graduatoria passa da 26 a 31 emittenti, ma diciamo che non c’è nulla di eclatante. Le novità (aggiunte di emittenti) riguardano forzatamente sempre il mux di 2° livello, quello che copre la provincia di Belluno e poco più, e dunque non sono certo significative per la parte ‘preponderante’ (anche economicamente) della regione.

Ad ogni modo, vediamo quali sono le nuove arrivate. Il fatto piuttosto strano è che si tratta di Tv friulane e non venete.

Si parte con Social Channel all’81, che è la seconda rete della già presente Telecontatto 2 all’89 (ne abbiamo parlato nel precedente articolo). Ci sono poi, soprattutto, tre emittenti del gruppo friulano Ran, che da anni cerca di ritrovare posto sul video e, un po’ paradossalmente, ora lo trova (in forma limitata) in Veneto: Ran Friul è al 93, Ran Germ al 94 e Ran Slo al 95.

Di cosa parliamo? Vediamo come si autopresenta il gruppo Ran sul proprio sito:

“Radio Televisioni Ran è un’associazione culturale no profit a salvaguardia delle minoranze linguistiche storiche presenti nel territorio del Friuli-Venezia Giulia… che opera nel settore della telecomunicazione dagli anni ’70. R.A.N. nacque come emittente radiofonica e televisiva denominata Tele Emittenti ed Annessi del Nord e già a quel tempo si destreggiava… facendo televisione via cavo dal centro di Udine. Successivamente Jorge Louis Lopez Garcia fondò Radio Alfa Nord, emittente radiofonica con sede storica a Santa Margherita del Gruagno presso gli uffici postali sulla frequenza 102.3 MHz Fm ed è stata una delle… Radio, in collaborazione con i radioamatori friulani, a dare il servizio in tempo reale del sisma che ha distrutto… il Friuli-Venezia Giulia…. La sede in quegli anni si spostò in galleria Alpi di piazzale Osoppo, successivamente… in via San Daniele sempre a Udine, dove nacque una seconda emittente del gruppo chiamata Maxximum”.

Dopo alterne vicende, si passò dalla Radio alla Tv:

“Il ‘famigerato’ figlio Jorge Egon Garcia combattè per i suoi diritti a salvaguardia della propria famiglia e il Ministero, finalmente, dopo anni di battaglie giudiziarie, nel 2003 gli diede l’autorizzazione a svolgere attività televisiva”.

Poi la battaglia per uno spazio in Tv è proseguita fino a oggi, con il previsto arrivo in DTT in provincia di Belluno. E vedremo se se la cosa potrà ripetersi anche in Friuli-Venezia Giulia.
L’ultima nuova Tv compresa nel mux di Belluno è infine Try Lime al 97: a quanto è possibile capire, si tratta di un’emittente legata a un noto locale da ballo di Udine (con qualche traversia alle spalle) che ha man mano assunto vita propria.

Un’ultima notizia è relativa a TeleDolomiti (non TeleBelluno Dolomiti, che è sul mux regionale), che voleva prendere il nome di Dolomiti Life Tv all’81 a Belluno. Ma il progetto sembra tramontato, se è vero che il nome presente in graduatoria è di nuovo quello consueto.

Ma veniamo proprio al Friuli-Venezia Giulia, dove in apparenza non è cambiato nulla, sempre con 18 emittenti presenti in graduatoria nell’unico mux regionale operante. Invece la novità c’è ed è all’88, dove È Tv Friuli (tentativo relativamente recente del gruppo Baronio di allargare la catena delle ‘sue È Tv regionali’) cede il passo a Friuli Tv 24, sigla che già appariva da qualche tempo sulla rete di È Tv in questione.

Di cosa si tratta? Di un’emittente interessante, del gruppo radio-televisivo padovano Spotinvest (famiglia Righetto) di Cafè Tv 24, sigla nota in Fm (assieme ad altre, come Stereocittà) ma anche in Tv, sia pure con alterne vicende a causa dello switch-off.

Il gruppo veneto aveva da tempo manifestato un interesse specifico per il Friuli-Venezia Giulia (con redazione autonoma in regione) e ora sembra giunta l’occasione di ‘fare sul serio’, con un’emittente che presumibilmente (anche sulla base del nome) punterà molte delle sue carte sull’informazione.
In Emilia-Romagna, infine, davvero nulla da segnalare e graduatoria di aprile invariata rispetto alla precedente di marzo.

Torno allora, a questo punto, alla Sardegna, di cui ho parlato pochissimi giorni fa, perché praticamente in contemporanea con l’uscita del relativo articolo su Fm-world sono iniziate le trasmissioni di L’Unione Tv sul canale 99 di Videolina 2, che, come ho scritto, aveva ospitato fino ad alcuni mesi fa la ‘radiovisione’ di Radiolina e poi aveva iniziato invece a ridiffondere i programmi della capogruppo Videolina.

Ma una novità era nell’aria ed è arrivata, sempre dal gruppo L’Unione Sarda-Videolina-Radiolina (di Sergio Zuncheddu), appunto con L’Unione Tv, che già dal nome valorizza lo stretto legame con il quotidiano di Cagliari.

Ma di che tipo di emittente si tratta? Lo spiega bene il periodico on line Sardegna Hertz:

“Proprio sull’Unione Sarda si focalizza la nuova emittente proponendo sotto forma di grafica le ultime notizie pubblicate on line sul giornale e contestualmente trasmettendo contributi sotto forma di video realizzati nei telegiornali di Videolina e nel canale radiovisione di Radiolina, oppure di sole immagini associate ad un audio musicale con il titolo della notizia. Una sorta, quindi, di contenitore informativo che usufruisce dei vari contributi realizzati nelle altre reti del gruppo. Si assiste così anche in Tv al contributo del quotidiano, secondo un format che da qualche mese viene proposto anche nelle frequenze Fm attraverso l’emittente Radiolina”.

Ed ecco allora che Radiolina, per certi versi, torna a essere ‘della partita’ anche in Tv in Sardegna.

Mauro Roffi

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Tv del Nord-Ovest: le novità sono Grp Vera Tv e Telegenova

Data l’imprevista uscita di ulteriori nuove graduatorie Lcn, torno ad occuparmi delle Tv locali anche nelle regioni già esaminate poche settimane fa, sia pure, ovviamente, in breve.

Partiamo dal Nord-Ovest, per la precisione dal Piemonte.

La graduatoria Lcn del 12 aprile non fa registrare novità particolari rispetto alla precedente di inizio marzo. Le emittenti presenti scendono a 40 a 39 e l’unica notizia di un qualche rilievo è il passaggio alla numerazione 78 dall’89 di Motori Tv, sia pure non sul mux regionale ma sul primo di secondo livello. Al 78 era prima presente, sul mux regionale e sempre nell’ambito del gruppo Primantenna cui appartiene anche Motori Tv, Quarta Rete Blu (il nome riporta a una storica e illustre Tv torinese), che semplicemente passa ora all’89, conservando il mux regionale. In pratica, solo uno scambio di numerazioni interno al gruppo Primantenna.

Le emittenti scendono di una unità perché non ci sono più, nel mux che copre essenzialmente Asti e provincia, al 91 Radio Radio Tv (la cui presenza così limitata in Piemonte sembrava in effetti poco significativa) e al 99 la commerciale QTV del ‘gruppo Cremona 1’. In compenso entra in graduatoria ufficialmente 70-80.Tv al 351 (adottato anche in altre regioni), sempre nel mux di Asti.
La vera grossa novità, già accennata nel precedente articolo sul Piemonte, riguarda però Grp Tv (ricordiamo, a scanso di equivoci che non ha nulla a che fare con l’omonima Radio torinese) al 15, che ora si chiama Grp Vera Tv. Cosa è successo?

Vera Tv è proprio la Tv marchigiana (e abruzzese) di successo, con editore Bachisio Ledda, che ha saputo fare passi avanti di rilievo in questi anni, basandosi su un’intensa informazione nelle sue regioni. Era difficile ipotizzare che potesse arrivare fino in Piemonte ma l’occasione di allargarsi anche qui è arrivata dopo le grosse difficoltà, di recente giunte fino al fallimento della precedente società, in cui era incappata Grp, Tv storica torinese, sotto la gestione di Mauro Lazzarino.

Come informa ‘Repubblica Torino’ del 2 aprile scorso, “c’è stato, ineluttabile, il fallimento e sono arrivate persino due condanne per bancarotta” (in primo grado) per Lazzarino e “la donna che dal 1998 al 2017 è stata il suo braccio destro, Claudia Ghidoni”.

Grp non si è comunque fermata in questi mesi: dopo il concordato preventivo in precedenza accordato dal Tribunale (prima del successivo fallimento), ora c’è questa nuova gestione di Vera Tv, che intende sicuramente rilanciare l’emittente a tutti i livelli e la chiave scelta per farlo non può che essere l’impegno sul fronte dell’informazione locale.

Passiamo alla Valle D’Aosta, dove le emittenti inserite nella scarna graduatoria Lcn scendono da 12 a 11; manca Salute e Natura del gruppo lombardo Telecolor, di cui avevo già segnalato una ‘presenza dubbia’ (Telecolor Vda resta invece al 19 nella graduatoria). Il 17 di Salute e Natura resta così vuoto, al pari del 16 aostano.

Al 15 resta la novità Tv d’A (di cui vedremo le intenzioni in merito a un’informazione locale tradizionalmente scarsa in Tv in regione) del gruppo Sciscione, al 18 resta a sua volta Primanews Valle d’Aosta (gruppo Netweek, sempre nell’area degli Sciscione, dunque).

In Liguria, nessuna novità e sempre 25 Tv in graduatoria.

Primocanale ha effettivamente rinunciato al marchio Telecittà e il 16 è ora di Primocanale Primo Piano. La novità rilevante, ufficializzata in questa graduatoria, è invece il passaggio di Telegenova al 14 (conservando pur sempre il precedente 77), dopo il cambio di gestione a favore del gruppo Netweek, ovvero del ‘ramo più informativo’ (e anche ‘cartaceo’, e adesso anche ‘radiofonico’) del gruppo Sciscione.

In attesa di un rilancio complessivo, va doverosamente segnalata l’adozione repentina del logo storico di Telegenova, quello dell’epoca di Salvatore Cingari e Franca Brignola, che connotò vari momenti felici dell’emittente ligure.

Chiudo questo primo articolo con la Lombardia, che conta sempre su 62 Tv in graduatoria. Praticamente non ci sono variazioni rispetto alla precedente lista di marzo, se non davvero marginali. Alla numerazione 179 si passa da Rete 182 (gruppo Cremona 1) alla collegata Galaxy Tv Canale 179 sul mux bresciano. Sullo stesso mux e nello stesso gruppo, poi, al 184 Happy Tv ridà ora invece spazio al marchio storico Studio 1.

Tutto invariato, dunque? No, invece, perché sul video nel frattempo è già intervenuto un ulteriore ‘cambio’ alla numerazione 176, occupata in precedenza (e anche in questa graduatoria), sul citato mux bresciano, da Rete 176 (Tv a carattere commerciale) del gruppo Cremona 1. L’emittente in questione da aprile è però stata spenta e la numerazione è stata occupata dalla bresciana Well Tv sul primo mux locale di 2° livello (con rispettabile diffusione) in regione. Well Tv era da qualche tempo presente solo con una rete satellitare su Sky e torna così anche sul digitale terrestre.

Ma c’è dell’altro: sul 99 di Tele Stella (stesso mux di Well Tv) sono ricomparsi anche i programmi di un’altra sigla dall’illustre passato, sempre a Brescia: si tratta di Nuova Retebrescia, in qualche modo erede della Rtb di Baresi che molti ricorderanno.

E infine, ancora con riferimento a Brescia e allo stesso mux, i lettori di Fm-world saranno felici di apprendere che Radio Studio + in versione Tv non è presente direttamente in graduatoria ma va in onda lo stesso, sul 118 di Videobrescia (gruppo Super Tv).

Mauro Roffi

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Nella nuova Tv sarda le emittenti non sono molte, ma c’è spazio per Radio Supersound

L’evoluzione delle Tv locali sarde a causa del recente ‘secondo swich-off’ del digitale terrestre fa un po’ storia a sé rispetto alle altre regioni italiane.

Per chi – pur a distanza di non molti mesi – non ricordi cosa sia successo in questo ambito, va specificato che questa ‘sfortunata’ isola è stata scelta a suo tempo (nel 2021) per sperimentare prima di tutti gli altri il concreto iter delle operazioni inerenti lo switch-off di cui sopra, verificando dunque subito quanto fosse complessa la questione e quanti e quali rischi ci fossero per le emittenti locali attive, che già in partenza non erano poi così numerose.

L’effetto della sperimentazione è stato purtroppo fatale per diverse antenne sarde, che non sono riuscite a proseguire l’attività o hanno preferito abbandonare il digitale terrestre, constatata l’enorme difficoltà a proseguire. E non si può neppure dire che si tratti, in questo caso, di questioni di ‘spazio’ sui mux pianificati, perché la situazione che si è determinata è stata anzi tale da far sì che in tutta l’isola sia operativa una sola rete di diffusione, quella regionale, di per sé sufficiente ad ospitare chi sia tuttora in attività sul digitale terrestre in Sardegna.

Forte è poi la concentrazione, con le tre reti principali sotto un unico ‘ombrello’, dopo che Sardegna Uno ha dovuto chiudere, qualche tempo fa, la fase di concorrenza a Videolina e il marchio è stato conservato solo appunto nell’ambito del gruppo di Videolina. Non bastasse, ci sono state anche alcune ‘storie’ (negative) particolari, come quella di Super Tv, rimediata solo dopo una lunga fase di incertezza.

Gli ultimi mesi hanno visto un consolidamento della situazione determinatasi in precedenza, con l’abbandono di alcune ‘reti secondarie’ dei pochi gruppi esistenti, una rinuncia a proseguire oltre (salvo nuove sorprese) da parte della pur tenace Olbia Tv (ribattezzata Olbia Tv Notizie) ma anche qualche positiva novità, con (fra l’altro) la nuova rete sassarese Uno4 e il ritorno anche alla diffusione televisiva di Radio Supersound di Guspini, che già si era fatta notare negli anni scorsi non solo in Fm.

La graduatoria Lcn diffusa il 12 aprile, dopo molti mesi dalla precedente, conta su 16 emittenti rispetto alle 15 della precedente ma diciamo che i cambiamenti sono decisamente pochi. Esce di scena, come detto, Olbia Tv Notizie all’80 a favore di Supersound e rientra Super Tv di Oristano al 77, come era nell’ordine delle cose (ricordo di averne parlato per primo a suo tempo, segnalando il ‘caso’ sfortunato e l’errore formale che aveva portato all’esclusione) e come era già concretamente avvenuto sul video da diversi mesi.

Ma partiamo dall’inizio e ricordiamo che, doverosamente, il 10 è di Videolina, che, anche con la diffusione satellitare, ha consolidato ulteriormente il ruolo di ‘Tv sarda per eccellenza’, con audience e fatturato conseguenti, contando peraltro, come avviene da parecchio tempo, sul supporto di Tcs Tele Costa Smeralda all’11. Al 12 c’è appunto la nuova versione di Sardegna 1, pienamente inserita nel gruppo di Videolina e ora specializzata in canti e balli della tradizione isolana (si ricordi il formidabile successo di ‘Sardegna canta’ e simili), con tanto di Tg in lingua sarda.

C’è però un’altra novità che invece per quanti amano la Radio non è positiva ed è la rinuncia (almeno per ora) da parte del gruppo Unione Sarda – Videolina alla ulteriore diffusione video di Radiolina al 99, sotto la sigla di Videolina 2: a questa numerazione Videolina 2 c’è sempre – va chiarito – ma ridiffonde solo i programmi della capogruppo Videolina.

Andando avanti, al 13 c’è Telesardegna di Nuoro, che è riuscita a continuare con tenacia la sua attività anche nelle nuove circostanze. La novità di cui si diceva è invece al 14, con Canale 40 che ha abbandonato questa sua ‘seconda numerazione’ (resta all’82 in versione regionale) a favore di Uno4 Tv. A lungo ci si è interrogati su questa nuova emittente: si tratta di un’iniziativa con sede a Sassari, che fa capo alla società Isther e a una attivissima agenzia di comunicazione locale (complessivamente, davvero multimediale) diretta da Umberto Giordano. La Tv appare ben strutturata e la novità (almeno questa!) sembra decisamente positiva per l’isola.

Al 15 la tenacia premia anche Catalan Tv di Alghero, che rappresenta sempre bene la ‘particolarità’ (anche e soprattutto linguistica) della sua zona ma ormai in una dimensione regionale. Poi però si passa ad altro con Canale Italia al 16 (e non alle ‘numerazioni dei consorzi’, almeno in questo caso) e con l’altra ‘variante’ Canale Italia Sardegna (o Canale Italia Regione) al 17: probabilmente per distinguere meglio le due numerazioni, da poco Canale Italia Sardegna al 17 ritrasmette in orario serale la programmazione di Teleregione Live di Olbia (di cui diremo), fra le emittenti più vivaci e attive dopo lo switch-off.

Si prosegue con emittenti non esattamente isolane con Odeon 24 Sardegna del gruppo Sciscione al 18, anche in questo caso con conseguente rinuncia (sempre salvo novità) alla numerazione consortile oltre il 70. Infine, il 19 si basa di nuovo su Olbia con la nota TTS Terranova Tv Sardegna (Gallura Channel).

Le numerazioni locali riprendono poi dal 77, dove, come detto, ricompare Super Tv nella ‘nuova versione’ Super Tv Aristanis, ovvero, appunto Oristano ‘in lingua’. Il 79 invece è di una Tv sassarese di recente nascita, RTS – Radio Televisione Sarda, dell’Associazione culturale Torretonda, emittente sorta anche a seguito della ‘rinuncia a proseguire’ di altre voci di Sassari.

All’80 ecco allora Supersound di Ian Nonnis, molto nota come Radio del Medio Campidano e della regione, che ha avuto in tempi recenti un forte sviluppo e aveva iniziato a suo tempo anche l’attività televisiva, poi interrotta a causa delle difficoltà dello switch-off, come detto. Il suo rientro sul video garantisce almeno ‘una voce radiofonica’ in DTT anche in Sardegna e la cosa appare positiva da molti punti di vista.

All’82 si passa a Carbonia con la già citata Canale 40, che, adeguatasi alla nuova dimensione relativa a tutta l’isola, trasmette ora nella ‘versione’ Canale 40 Reg. L’ultima numerazione assegnata in Sardegna, a parte il 99 di cui abbiamo già detto, è poi l’88 della ben lanciata e già citata Teleregione Live di Olbia, Tv comunitaria con a capo Fabrizio Carta che si proclama ‘orgogliosamente cattolica’ e si è strutturata con molto impegno e attenzione sul piano dell’informazione locale.

Mauro Roffi

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Tv locali della Sicilia: tante emittenti in più ma cambia poco nella sostanza

C’è un dato che fa spicco nella nuova graduatoria Lcn delle Tv siciliane appena pubblicata dal Ministero: è l’aumento quasi vertiginoso delle emittenti presenti in questa lista, che in un anno passano da una cinquantina a ben 76.

Si sono riempiti in un modo imprevisto alcuni mux ‘alternativi’ a quello regionale più pregiato, al punto che ci sono un sacco di Tv locali anche su reti che garantiscono copertura soprattutto sulla provincia di Messina e non si capisce bene, a dir la verità, come mai ciò sia avvenuto e stia tuttora avvenendo. Un po’ ‘snobbato’ invece il mux essenzialmente palermitano, nonostante in teoria sia più importante coprire il capoluogo di regione che non la città dello Stretto. Resta invece purtroppo fuori da tutti questi discorsi l’area orientale della regione, soprattutto Catania, dove è possibile seguire solo le Tv del mux regionale.

Ma cambia qualcosa di sostanziale con questa nuova graduatoria, dove ci sono stati alcuni ritorni di rilievo, ma non certo tutti (manca tuttora, per esempio, Teleacras), e buona parte delle nuove emittenti fa capo all’associazione Rosina Attardi di Avola? Non si direbbe, visto che le nuove numerazioni sono tutte assai ‘alte’ (oltre il 180), che chi conta davvero è chi ha trovato posto sul mux regionale e che, a parte i nuovi ingressi, la graduatoria resta sostanzialmente invariata rispetto ad un anno fa.

L’altro aspetto che colpisce è sempre quello delle ‘Tv-matrioska’, come le ha definite l’amico e collega Carmelo Aurite, ovvero l’ospitalità concessa dalle Tv più ‘fortunate’ ad altre (in particolare ai loro Tg) che non sono riuscite per i più vari motivi ad ottenere un posto in graduatoria e una numerazione valida. In questo modo molte chiusure definitive sono state magari evitate ma diciamo che la situazione non è certo ottimale e sa un po’ di adattamento (forzato) alle circostanze. Va infine notato che anche le emittenti con bacino regionale dal punto di vista produttivo sono ormai un po’ tutte al minimo sindacale, causa costi di gestione e problemi di organizzazione.

Antenna Sicilia si conferma prima Tv dell’isola al 10. L’emittente ammiraglia del gruppo Ciancio si distingue ancora per l’informazione, che da gennaio 2022 ha ritrovato alla conduzione dell’edizione di punta il notissimo giornalista Michele Cucuzza. Da alcune settimane è ritornato anche lo show ‘Insieme’, che questa volta viene realizzato dal Teatro Orione di Palermo, dopo quasi trent’anni di intrattenimento confezionato all’ombra dell’Etna.

A seguire, all’11, c’è la storica emittente Telecolor (collegata ad Antenna Sicilia), che dall’anno scorso ha sostituito il suo ‘Prima Linea Tg’ con ‘Sicilia24’; l’approfondimento politico con ‘Il Punto’ di Luca Ciliberti e lo sport di ‘Diretta Stadio’ rappresentano invece le fondamenta più solide del resto della programmazione. La storica Radio del gruppo, Radiotelecolor, vive infine ormai solo sul sito laSiciliaweb.

Tgs (al 12) e Rgs si caratterizzano sempre per un telegiornale palermo-centrico e per tanto intrattenimento curato dal direttore artistico Salvo La Rosa, che dal 2023 ha ri-trovato pure il fraterno amico e collega Giuseppe Castiglia in una esilarante edizione di ‘Allakatalla’.

Trm (13), sempre di Palermo, oltre all’informazione di propria produzione, si distingue come ‘Tv-matrioska’, ospitando anche produzioni indipendenti di informazione e sport. Video Regione (14), che negli ultimi mesi è stata segnata dalla nuova direzione giornalistica di Pinella Rendo, propone un Tg di qualità. Il successo dell’emittente da ben due stagioni è stato segnato tuttavia dal ‘Live Show’ con Cristiano Distefano e Carmelo Caccamo.

A 7 Gold Telerent (15) è predominante la programmazione del circuito nazionale, con qualche trasmissione a dimensione regionale che si distingue, come quelle curate da Ettore Tortici. Da alcune settimane viene messo in onda anche il telegiornale della siracusana Canale 8 di Avola.

Tele One (16), marchio che nasce dell’evoluzione di Radio One, nell’ultimo anno ha potenziato la sua informazione, coordinata dalla famiglia Speciale, con attenzione anche al territorio etneo, grazie alla giornalista Gabriella Finocchiaro.

Video Mediterrano (17) spicca per l’attenzione posta ai grandi eventi regionali e sta per trasmettere il nuovo programma comico ‘Ops’ con Marco Mazzaglia e Agata Reale. L’emittente acese Rei Tv (18) resta poi arroccata al suo Tg, che si appresta ormai a festeggiare i 30 anni.

Il 19, lo ricordiamo, è invece un ‘caso a parte’: la numerazione è assegnata a Rtp (gruppo Tgs), che ha però preferito ribadire l’identità messinese lasciando il mux regionale e affidandosi appunto a una rete che copre soprattutto la città dello Stretto e le zone circostanti.

Andando avanti invece con il mux regionale, Canale Italia è passata dal 76 al 71, come prevedibile, e ugualmente il 72 è andato al gruppo Sciscione (prima aveva il 112 con Odeon 24), anche se su un mux messinese, e qui dovrebbe arrivare la nuova Live Tv.

Sempre sul mux regionale, ci sono anche le Tv collegate dell’area circumetnea Ciak Telesud (77) e Tva Telenormanna (79), che da qualche settimana hanno iniziato a proporre la mattina anche le trasmissioni della già nota catanese Sea Musica Tv, caratterizzate da musica neo-melodica; da qualche tempo le due Tv hanno però interrotto la diffusione del Tg di Antenna Uno Lentini (sbarcata su altra rete) e di Futura Production.

Dopo Telestar (78), all’81 c’è la nota Sestarete, che, insieme al circuito radiofonico Rmb (Radio Fantastica e Radio Cuore), da qualche anno continua sulla linea editoriale di informazione e intrattenimento che strizza l’occhio alla radiovisione. A rotazione ci sono anche alcune trasmissioni di Medical Excellence Tv (presente anche su altre reti) e alcune produzioni indipendenti del Siracusano.

Dopo l’altra siracusana Tris (85), ci sono altresì Sicilia Channel (87) del gruppo Ciancio di Antenna Sicilia e al 90 la comunitaria TeleMistretta.

L’ultima emittente del mux regionale è infine Etna Channel (199), legata a Radio Etna Espresso di Acireale, che, oltre a quanto realizzato all’interno, ospita nella sua programmazione le produzioni di Sicra Press di Umberto Teghini e da qualche mese, anche in prima serata, l’apprezzato telegiornale di Video Star (ancora comprensorio etneo), curato dall’infaticabile famiglia Ranno.

La meritevole Video Star per ragioni ignote è rimasta esclusa dalle graduatorie (con relative forti proteste) e il suo ritorno sul digitale terrestre, sia pure in questa forma ‘laterale’, non può che essere apprezzato.

Vediamo a questo punto le tante altre emittenti presenti in graduatoria, sempre in ordine di numerazione. Intanto al 75 a Messina (mux di Tgs) c’è Onda Tv Giovani, al 113 Tcf.

Ormai molto affollato è poi il mux 2 di RaiWay, che copre tutta l’area occidentale e centrale dell’isola. La prima della lista, in questo caso, è Rmk Tv (Radio Monte Kronio) di Sciacca all’80, seguita dalla palermitana Tvm Tele Video Market all’83. Ma questa stessa numerazione Lcn (83), secondo la nuova scelta del Ministero di far ‘coesistere’ anche più emittenti in zone diverse della medesima area tecnica, è assegnata anche, nel mux messinese legato a Adn Italia, alla nota Retereggio – Gs Channel – Made in Calabria.

All’84, sempre nel secondo mux di RaiWay, c’è Tfn – Tele Futura Nissa, all’86 la nota trapanese Alpa Uno, che diffonde anche alcune produzioni di Trs (Tele Radio Sciacca), altra ‘illustre esclusa’ dalle graduatorie. Si prosegue con Trapani con l’88 di Telesud, per passare al 91 a Tele Radio Canicattì e al 92 a Tele Video Agrigento; a questo punto si torna a Trapani con Videosicilia (93) e poi nell’Agrigentino con Tele Radio Studio 98 (che è al 95, nonostante il nome): quest’ultima Tv dà spazio anche a Sicilia Uno.

Proseguiamo su questo importante mux: ecco l’agrigentina Ag Tv (97), Sicilia Tv 2 (Favara) al 99, Televallo al 115. Il 116 è assegnato a Onda Tv, sul 117 trasmette Tele8. Più avanti, ecco Teleiblea (178), dove ha trovato spazio in questi mesi anche la citata Teleacras. Al 179 tocca a Sicilia 24, al 181 c’è la prima ‘new entry’ con la nota emittente musicale Bella Tv. Al 184 ecco la prima Tv dell’Associazione Rosina Attardi, la già citata Canale 8, seguita al 185 (parliamo sempre di nuove Tv presenti in graduatoria) da Tv Europa e al 188 da un altro gradito ritorno, Retechiara (con Canale 74). Altro ‘rientro’, infine, al 211 con la nota trapanese La Tr3.

Riprendiamo con pazienza le fila della situazione e torniamo all’82 e a uno dei mux messinesi per citare la ben nota Antenna del Mediterraneo – AM Sport, mentre la collegata Telenova ora è nel mux solo palermitano gestito da Trm al 96.

Restiamo in quest’ultimo mux, poco affollato per ora, perché qui c’è Med 1 (gruppo Trm) al 94 ma soprattutto riecco Telejato al 195, che dunque, dopo tante proteste, torna ufficialmente in scena almeno nella sua provincia; sempre il 195 però è stato assegnato, in un mux messinese, anche a TeleBronte.

Ma chiudiamo con il mux solo palermitano citando l’altro graditissimo ritorno, quello di Radio Time Tv al 394.

Bando alle ciance e ripartiamo con l’affollato mux messinese legato a Adn Italia. Vi trasmettono, in particolare, Telespazio Messina (89), Tele 90 (98), Video Calabria (110), un canale 111 in graduatoria assegnato a Tremedia e la Tv di Adn Italia Gusto Tv Sicilia (114), che però non è certo l’unica di questo gruppo: ce ne sono infatti varie altre (come Italianissima Tv) e fra queste citiamo Turismo Tv (trasmette sul canale 118 di Palermo News), Tv Motori Sicilia (175), Ricordi Tv (sul 176 di Video Palermo) e La Grande Italia Tv.

Ma il mux è ulteriormente pieno di emittenti. Ecco la nota Vintage Radio Tv (119), poi Persona Tv – Prima Tv (177), la già citata Sicilia 24 e una quantità di Tv legate all’Associazione Rosina Attardi: Canale 8 Sociale (186), Ciuri Ciuri Tv (187), Cinquestelle (189), Euro Tv (191), Trinacria Tv (192), Tele Val di Noto (193), Tv Amica (196), Tv Alfa (197), Tv Alfa Comunità (198), Telemondo Centrale Famiglia (210) e Sole Sicilia Tv (212). Infine, un’ultima interessante presenza al 190: è Tele Anna, che trasmette anche parzialmente la citata Antenna Uno Lentini.

C’è, per chiudere davvero, qualche altra emittente nel mux messinese di Tgs. La prima è la nota Radio Taormina Tv (180), le atre sono ulteriori new entry: si tratta delle emittenti del gruppo Tgs-Rtp Gds Tv (cioè Gazzetta del Sud Tv) al 182 e Stretto Tv al 183 e infine di Tgr di Randazzo al 194.

(A cura di Mauro Roffi, ha collaborato Carmelo Aurite)

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