La radio secondo Linus: al centro la parola, poco interessante la musica di oggi

“Al centro della mia vita c’è la parola, il comunicare, che si tratti di radio, scrittura, parlare in pubblico. Mi piace molto”.

A dichiararlo è Linus che, in un’intervista rilasciata a Repubblica, affronta varie tematiche, tra cui (invebitabilmente) quella della radio.

Una radio che per Linus si basa sempre più sulla parola e sempre meno sulla musica.

“La musica mi interessa in modo abbastanza laterale – aggiunge – più come ingrediente per colorire il mio programma. Anche perchè trovo quella di oggi meno interessante, più frammentata. E comunque quella che passo in radio non c’entra nulla con quella che ascolto in macchina”.

Per il direttore artistico di Radio Deejay, tuttavia, la radio (in generale) ha davanti a sé un ottimo futuro.

“Se la passa splendidamente – dichiara – perchè può sfruttare la sua agilità nell’essere ovunque con poco”.

L’intervista, che affronta anche il tema delle maratone e dell’attività sportiva, si conclude parlando del futuro che Linus vede davanti a sé: non esclude un ritorno in tv, se vi fosse l’occasione di farlo, ma rimarca l’intenzione di proseguire con la radio “finchè sarò il più bravo, come adesso”.

“Come evolve la radio?”, Linus e Sinibaldi a confronto a Bologna

Un confronto tra due nomi importanti della radiofonia italiana per raccontare la storia del mezzo, ma soprattutto per capire quale ne sarà il suo futuro.

E’ quanto si è tenuto a Bologna nella serata di martedì 30 gennaio in un incontro organizzato dall’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e dalla Fondazione dell’Ordine, in collaborazione con Mismaonda e che ha visto come protagonisti Linus (direttore artistico di Radio Deejay) e Marino Sinibaldi (direttore di Radio3), moderati dall’esperto di comunicazione interculturale Claudio Cumani.

“Come evolve la radio?” (questo il nome dell’appuntamento presso il suggestivo Oratorio di San Filippo Neri in via Manzoni) ha preso il via con una introduzione di Sinibaldi che ha tracciato la storia della radio, mettendo in evidenza la sua plasmabilità, che da oggetto immobile (voluminoso, al centro della casa, ascoltato da tutti) si è “smaterializzato”, adattandosi a tutti device.

E su questo è tornato anche Linus che ha sottolineato come sia cambiata la radio anche nei contenuti, dai suoi esordi degli anni ’70 ad oggi. Le radio “libere” sono quelle che hanno portato in Italia la trasmissione continua nelle 24 ore, quelle che hanno impostato il proprio palinsesto sulla musica, quando la Rai ne dedicava solo piccole porzioni.

Ma la tecnologia negli anni si è evoluta, di conseguenza anche il pubblico ed i contenuti. Oggi la musica, per quanto ancora ampiamente presente, non rappresenta più la centralità del contenuto, sia perchè la si può ritrovare su molti altri mezzi (e on demand), sia perchè l’omologazione di certe playlist ha reso necessario il differenziarsi tramite la parola e tramite che cosa si comunica. Ed è proprio la parola, “la diretta di un momento che non sai mai esattamente come andrà a finire” che rende affiscinante il mezzo e lo mantiene sempre contemporaneo, anche in un’epoca dove si fanno strada i podcast ed altri modi di fruizione. Per non parlare del pubblico, una volta rappresentato da giovani che nella radio cercavano la musica e che oggi si è spostato verso un’età più adulta, interessato alla parola più che alla ultima hit.

Altri aspetti emersi sono quelli della tv e dei social rapportati con la radio. Linus ha parlato di Deejay TV, ribadendo che l’unico programma della “sua” radio che si presta per una “radiovisione” è “Deejay chiama Italia” in seguito al taglio proposto, ma che – pur riconoscendo l’importanza che ricopre un marchio radiofonico sul piccolo schermo – l’emittente sul digitale terrestre di Radio Deejay manterrà l’attuale versione musicale. Ancora meno l’importanza che una realtà come Radio3 nutre verso l’immagine, pur essendovi una webcam che diffonde certi programmi.

E sui social, entrambi d’accordo che se da un lato sono stati un arricchimento ed un complemento per l’interazione col pubblico, dall’altro non bisogna prenderli troppo alla lettera, poichè spesso offrono un’immagine distorta della realtà. Linus ne ha approfittato per salutare l’amico Luca Bottura (non presente, specifichiamo), il cui “Tuttorial” si è recentemente concluso. Riguardo al programma, il direttore di Radio Deejay ha sottolineato quante critiche siano emerse dai social nel quattro mesi della durata del programma, per poi ottenere come controparte altre critiche per la chiusura dalla parte silente che invece ne apprezzava i contenuti.

La radio, tuttavia, deve mantenere un ruolo autoriale. Giusto leggere qualche suggerimento dal pubblico, ma se si riduce un programma alla lettura di sms e commenti social, si snatura il ruolo stesso della radio, che dev’essere quello di raccontare qualcosa, di offrire stimoli e spunti.

E il futuro? La domanda se l’è posta anche il numeroso pubblico presente che ha chiesto ai due interlocutori come vedono il mezzo tra dieci anni. Per entrambi, il futuro esiste. La radio l’hanno data più volte per morta ed è sempre riuscita a risollevarsi e ad adattarsi, ma l’attale momento di passaggio, che vede lo sviluppo di nuove piattaforme e la necessità di un ricambio generazionale, rendono difficili eventuali previsioni, a partire dalla necessità di “palestre” (ossia radio locali e universitarie) che possano formare nuovi futuri “big”, oggi rappresentati in buona parte ancora da chi la radio la faceva già venti o trent’anni fa.

Nel complesso, un dibattito molto piacevole, dove Linus e Sinibaldi hanno tenuto alta l’attenzione per oltre due ore, di fronte ad un pubblico interessato e motivato.

Deejay TV: quando l’informazione fa la differenza

Come ampiamente preannunciato, poco prima delle 22.00 di domenica 14 gennaio ha preso il via la programmazione di Deejay TV.

Il canale è il 69 sul digitale terrestre ed il 714 su Sky, che sostituisce il precedente progetto chiamato My Deejay.

Il palinsesto? Al momento, il ritorno su schermo di “Deejay Chiama Italia” (in onda in diretta al mattino alle 10.00 ed in replica alle 22.00) e le hit di “30 Songs” (alle 14.00 e alle 20.00).

Nel resto della giornata, solo video non stop con il meglio della programmazione della radio.

Considerando il fatto che Radio Deejay è una realtà molto “talk”, la trasposizione televisiva si differenzia molto in seguito alla massiccia presenza di musica.

Una scelta che potrebbe favorire soprattutto locali, bar, ristoranti e che non è nuova rispetto ad altre concorrenti quali Radio Italia ed R101. Soltanto il gruppo RTL 102.5 (tra le nazionali) ha puntato interamente sulla radiovisione, traendone peraltro risultati importanti in fatto di ascolti.

In che cosa si differenza dunque Deejay TV? Risposta semplice: facendo leva sulla potenza del proprio gruppo editoriale, lo fa con l’informazione.

Un’informazione basic, veloce, essenziale, ma continuamente aggiornata grazie a Repubblica.it.

A fondo schermo, è presente un “crawl” come avviene in diversi telegiornali, dove vengono riportati i titoli delle principali news del giorno e dell’ultima ora.

Una scelta che la distingue da RTL 102.5, dove i notiziari sono condotti, ma solo all’inizio dell’ora, e che la differenzia dalle altre reti solo musicali, che sull’informazione non hanno mai puntato.

Infine, sta colpendo anche la campagna pubblicitaria, che gioca sull’ambiguità del numero del canale (69) e sul fatto che Deejay TV ha cambiato posizione. Una posizione, peraltro, che la colloca vicina ad altre realtà musicali quali VH1 (67) e Radio Italia (70) e che potrebbe favorire lo zapping.

Il ritorno di Deejay TV sul canale 69 del digitale terrestre

Deejay TV torna sul digitale terrestre. Dopo aver ceduto il numero lcn 9 su cui è nato il canale del gruppo Discovery chiamato NOVE, da oggi – lunedì 8 gennaio – la tv di Radio Deejay ha trovato una nuova collocazione.

Per vederla, basta sintonizzare il canale 69 del telecomando. Al momento è presente solo una schermata fissa che ricorda la data della partenza dei programmi: lunedì 15 gennaio.

Una novità attesa, che anche FM-World aveva già anticipato nelle scorse settimane, e che segnerà in primis il ritorno televisivo di “Deejay Chiama Italia”.

E’ lo stesso Linus, in un post sui social network, che ricorda la ripresa odierna del suo programma in radio, sottolineando però che in tv sarà necessaria ancora una settimana. Nei mesi scorsi, il contenitore mattutino di Radio Deejay era stato ospitato sul canale 52 di Dmax e proprio nell’ultima puntata televisiva, il direttore della radio del gruppo GEDI aveva anticipato una futura nuova “casa”.

Deejay TV vanta già una lunga storia che prende il via nel 2001, quando l’esordio avviene via satellite in chiaro. Tempo due anni ed il segnale fu criptato, mettendolo a disposizione solo per gli abbonati di Sky. La visione via etere risale al 9 novembre 2009, quando il brand Deejay TV sostituì quello di All Music, mentre per Sky venne modificato l’identificativo in My Deejay per proporre un prodotto solo musicale (e tuttora in onda).

Con la nascita del digitale terrestre, Deejay TV ottenne l’ottima posizione 9 del telecomando, modificando però i contenuti del canale, sempre meno musicale e sempre più generalista, fino al passaggio dal gruppo Espresso a Discovery Italia che nel 2016 ne ha decretato l’addio con l’arrivo del nuovo NOVE.

L’esordio ufficiale dell’attuale Deejay Tv, a onor del vero, sembra essere previsto alle 22.00 del 14 gennaio. Dal 15 gennaio, infine, il preannunciato ritorno in video di “Deejay chiama Italia”.

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Radio Deejay: la nuova stagione

E’ partita la nuova stagione di Radio Deejay.
Questo il palinsesto del network di via Massena:


06.00-07.00       Andrea&Michele con “Deejay sei tu”
07.00-09.00       Il Trio Medusa con “Chiamate Roma Triuno Triuno”
09.00-10.00       Federico e Marisa con ‘FM’, che dal 30 settembre saranno sostituiti dal ritorno di Fabio Volo ed il suo “Volo del mattino”
10.00-12.00       Linus e Nicola Savino in “Deejay chiama Italia”
12.00-13.00       Alessandro Cattelan con “Catteland”
13.00-14.00       Digei Angelo e Roberto Ferrari in “Ciao Belli”
14.00-16.00       “Asganaway” con Albertino in compagnia di Fabio Alisei, Paolo Noise e Wender
16.00-18.00       Nikki con “Tropical Pizza”
18.00-20.00       ‘Pinocchio’ con La Pina e Diego
20.00-21.30       “The Network” con Vic
21.30-23.00       “A tu per Gu” con Guglielmo
23.00-24.00       Nicola Vitiello e Gianluca Vitiello in “DeeNotte”


Nel weekend riconfermati Rudy Zerbi e Laura Antonini; Frank e Sarah Jane; Mauro e Andrea

Infine, sabato dalle 12.00 alle 14.00 on air Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa con il programma ‘Deejay Football Club

Fabio Volo torna a Radio Deejay

Torna Fabio Volo, se ne va Marco Baldini. Questo, in estrema sintesi, è ciò che ha comunicato Linus agli ascoltatori di Radio Deejay, tramite le pagine del suo blog.
Fabio Volo sarà nuovamente in onda da ottobre, dopo un anno di assenza, quasi certamente alle sue 9 del mattino, ovvero nella sua collocazione naturale.

L’addio di Baldini, invece, viene evidenziato come un saluto senza rancore e senza nuove entrate particolari.
Il noto speaker era tornato su Deejay soltanto lo scorso marzo.