Radio Popolare: collaboratori in sciopero

I collaboratori dall’estero e dall’Italia, i cosiddetti ‘corrispondenti’ di Radio Popolare, sono stati in sciopero nella giornata di mercoledì 4 marzo per “il riconoscimento del loro ruolo e l’adeguamento dei compensi”.

Lo comunica l’ANSA.

E’ la prima delle sette giornate di astensione dal lavoro affidata al Comitato di Redazione a sostegno delle loro rivendicazioni.

Da oltre una settimana, l’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg), insieme al Cdr, ha chiesto un incontro urgente per aprire un confronto sulla situazione dei colleghi.

Appuntamento, però, che “gli amministratori hanno rifiutato, prima adducendo l’emergenza coronavirus e, poi, l’approvazione dei conti 2019 prevista il 31 marzo prossimo. Da ultimo, a fronte della pressante richiesta del sindacato, hanno proposto di ‘posticipare’ l’incontro urgente ad aprile“.

Nel comunicato del Cdr, letto nelle edizioni dei notiziari, si denuncia la “decurtazione dei compensi, durante i 5 anni di crisi, mai ripristinati, compensi che in alcuni casi toccano i 10 euro lordi a pezzo”.

I 45 anni di Radio Milano International

Il 10 marzo, Radio Milano International festeggerà 45 anni.

Nata da un’idea dei fratelli Angelo e Rino Borra, Piero e Nino Cozzi, l’emittente rappresenta simbolicamente il punto di partenza dei privati nel settore radiofonico italiano, sebbene non sia stata la prima realtà in assoluto.

Come riporta il sito www.radiomilano.international, “con le sue trasmissioni, la sua musica proveniente dagli Stati Uniti, il suo formato giovane e innovativo, catalizzò positivamente l’attenzione del pubblico e dei media nazionali”.

“La radio – prosegue la presentazione – mise in campo una squadra affiatata di DJ, tra cui, Gerry Bruno, Claudio Cecchetto, Gigio D’Ambrosio, Lilli Guacci, Moreno Guizzo, Jonathan Jan, Massimo Oldani, Leonardo “Leopardo” Re Cecconi, Gerry Scotti, Fausto Terenzi, Dr. Vibes, Patrizia Zani e molti altri ancora, inventando un modo di fare radio, caratterizzato soprattutto dalla musica USA, che l’avrebbe presto resa il punto di riferimento di tutte le emittenti sorte dopo la sua nascita”.

A fine anni ’80 il passaggio a network, che “trasformò” Radio Milano International in One-O-One Network, fino alla cessione a Mondadori del 2005 per dare il via a R101.

Il 10 maggio 2017, tuttavia, Radio Milano International – mai dimenticata dal suo numeroso pubblico – è tornata a vivere on-line, raddoppiando il prodotto in due canali tematici.

Il primo più tradizionale, con tutti i successi black che hanno caratterizzato la storia dell’emittente, chiamato “Classic”.

Il secondo invece dal taglio contemporaneo, ma sempre fedele ai generi musicali di riferimento di RMI, nominato “New Vibes”.

Entrambe le reti si possono ascoltare su web, via app e nella piattaforma di FM-world.

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Emergenza Coronavirus: salta la Deejay Ten a Bari

“E così, alla fine, salta tutto”.

Con un post su Instagram – come riferisce l’ANSA – Linus, direttore artistico di Radio Deejay, ha comunicato il rinvio della “Deejay Ten”, la corsa podistica in programma domenica 8 marzo a Bari, che ogni anno attira migliaia di persone nel capoluogo pugliese.

Le motivazioni sono legate alle norme di prudenza per l’emergenza Coronavirus.

“La Presidenza del Consiglio – scrive Linus – ha diffuso le nuove regole di attenzione, e muoversi da Lombardia e Veneto è diventato ancora più complicato, soprattutto farlo per partecipare ad eventi sportivi.

Un centinaio di persone della nostra organizzazione erano pronti a partire per allestire villaggio e percorso ma rimarranno a casa.

In più, c’è il nostro canale diretto con gli ascoltatori, dove tanti mi hanno scritto di essere preoccupati. Obbedisco”.

Visual radio: dall’Abruzzo alla Lombardia, nuovi progetti in partenza

Continua la comparsa sul digitale terrestre televisivo di emittenti radiofoniche, anche importanti a livello locale, che provano a utilizzare anche il video per lanciarsi alla conquista di nuovi ascoltatori e per diventare un mezzo d’informazione all’altezza dell’attuale evoluzione tecnologica.

L’Abruzzo sembra un caso significativo in questo senso, anche se l’arrivo delle Radio in Tv è iniziata da poco, forse con qualche ritardo rispetto ad altre regioni. Ha iniziato una delle leader degli ascolti in regione, Radio Parsifal dell’editore Guido Marrone, che ha dato vita alla fine del 2018 a Radio Parsifal Tv (definita una ‘social Tv’), nel mux di Telemax al numero 629.

Circa un anno dopo, sempre nel mux di TeleMax, ecco la comparsa della seconda rete del gruppo di Parsifal, Radio California, con California Radio Tv alla numerazione (già più ‘interessante’) 171.

E non poteva a questo punto essere da meno Radio Delta 1, altra stazione leader della regione, che ha così inaugurato a fine 2019 Radio Delta 1 Tv (soprattutto videoclip) nel solito mux regionale di Telemax di Lanciano ma ad una numerazione Lcn sempre più ‘intrigante’, la 114.

Molto rilevante, poi – e non potrebbe essere diversamente, riteniamo – la situazione in Lombardia, regione da cui arrivano notizie sempre più interessanti. Fra queste ci sono anche emittenti che lasciano la Fm per progetti assolutamente ‘radiotelevisivi’ inediti, come Radio Babayaga Tv, e diversi altre presenze di grande rilievo, come Radio Lombardia Tv, Radio City Tv e Number One Tv.

È dei giorni scorsi inoltre la partenza di Giornale Radio Tv, emittente (almeno per ora non presente in Fm ma su tutti gli altri mezzi tecnologici e devices) basata sull’informazione e edita dal Gruppo Next, subito alla ribalta degli ascolti in virtù dell’emergenza Coronavirus. Il Gruppo Next (che nel frattempo ha interrotto almeno per ora le trasmissioni in Tv di Italia Network) ha adesso fatto partire i programmi di Giornale Radio Tv appunto in Televisione nel mux interregionale di Studio 1, ben diffuso al Nord; la numerazione utilizzata in questo caso è la 262.

Ma dall’attento sito litaliaindigitale.it apprendiamo anche che da pochissimo ha dato il via alle trasmissioni un altro progetto radio-tv che sembra molto ‘serio’ e che si fa forte di tanti programmi e conduttori. Si tratta di BSO Channel, nel mux lombardo di Rete 55 alla numerazione 217.

BSO pare una sigla un po’ astrusa ma si ‘traduce’ l’acronimo nel nome completo Ballando Station One, si può immaginare che si tratti, almeno in prevalenza, di un progetto dance, mentre la sede è a Cinisello Balsamo, vicino Milano. Ma il nome Station One non può non far pensare a quella che è stata per qualche anno una sigla importante della Fm milanese e lombarda, che, al pari di qualche altra (si pensi a Radio Peter Flowers), ha poi chiuso i battenti, rimanendo tuttavia nella memoria di molti ascoltatori.

Mauro Roffi

In radio e in TV abbonda la parola “coronavirus”

Nella settimana che va dal 20 al 27 febbraio, la parola “coronavirus” è stata pronunciata in media da radio e TV ogni 90 secondi.

Il dato emerge da una ricerca di Cedat 85, società che analizza i contenuti parlati e che ha monitorato 1.500 fonti di informazione per compiere lo studio.

Nei primi sette giorni del contagio in Italia, l’ormai tristemente noto virus è stato citato 131.000 volte, accostandolo a vocaboli quali “scuole”, “quarantena”, “ordinanze”, “tampone”.

A livello geografico, oltre a Roma e Milano, i media hanno nominato frequentemente la Cina e Codogno.

Le statistiche sono state riportate da “La Stampa”.

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Virgin Radio TV torna sul digitale terrestre

Virgin Radio TV ha ripreso a trasmettere sul digitale terrestre.

L’emittente è presente sul canale 257.

Invariata la posizione su TiVuSat dove mantiene l’lcn 67.

La visual radio del network del gruppo RadioMediaset aveva abbandonato il dtt a fine dicembre 2019, per cedere la posizione 157 a Radio 105 TV.

Ora il ritorno su una numerazione prossima al 258 di Radiofreccia, emittente legata ad RTL 102.5, musicalmente orientata verso il rock come Virgin.