L’antenna di Marconi in esposizione a Verona: il progetto del “Museo della Radio”

Verona ospita dal 1999 il prestigioso “Museo della Radio”, riconosciuto ufficialmente dalla famiglia di Guglielmo Marconi.

Ora l’associazione presenta un prestigioso progetto alla città, che riportiamo attraverso il seguente comunicato:

L’associazione “Museo della Radio” ha presentato all’amministrazione comunale di Verona un progetto concreto per riqualificare Porta Vescovo, parte dell’area della città dichiarata patrimonio Unesco, attualmente in stato di grave trascuratezza.

Detto progetto – inserito nell’art bonus https://artbonus.gov.it/2213-porta-vescovo.html – è stato accettato e all’associazione è stata assegnata Porta Vescovo come sede per ospitare parte della collezione, unica al mondo con oltre un migliaio di cimeli, del “Museo della Radio”, esistente a Verona dal 1999 e prima allestito in altro loco, mèta di oltre 10.000 visitatori all’anno e riconosciuto ufficialmente dalla famiglia di Guglielmo Marconi.

Data l’unicità mondiale della raccolta, nel 2022 i pezzi più rappresentativi (tra cui l’antenna usata da Marconi per gli esperimenti wireless) saranno collocati in Porta Nuova, parte della medesima cinta muraria di Porta Vescovo, mentre in quest’ultima si mira a mantenere un’esposizione permanente, “VR900”, che avrà come filo conduttore la comunicazione a Verona, con un allestimento avveniristico nelle interazioni, ma nel rispetto e nella valorizzazione della cornice storica.

Il giorno dell’inaugurazione (rinviato a data da destinarsi, in ottemperanza alle ordinanze per l’emergenza epidemiologica), ad accompagnare uno straordinario video-collegamento con il municipio di Sydney, sarà presente anche l’icona del museo, l’antenna di Marconi, a commemorare il momento in cui, dal panfilo Elettra, ancorato nel porto di Genova, lo scienziato italiano trasmise, il 26 marzo 1930, un radiosegnale che accese l’impianto di illuminazione della Esposizione mondiale della radio, nella capitale australiana.

Gli ampi spazi interni di Porta Vescovo permetteranno, inoltre, di ospitare nel prossimo futuro iniziative a cura dell’associazione o su richiesta di soggetti esterni, offrendo una cornice unica ed originale.

(Comunicato stampa)

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“Cura il gatto nero”: al via la nuova campagna di abbonamenti di Radio Onda d’Urto per salvare l’emittente

Radio Onda d’Urto è l'”emittente antagonista” di Brescia, operativa dal 1985.

Si ascolta in FM in varie zone della Lombardia (compresa la città di Milano), del Trentino e del Veneto occidentale.

Come tante altre realtà, l’emergenza Covid 19 ha messo in ginocchio la radio che ha sempre fatto affidamento sulla festa di agosto come momento di entrata fondamentale per l’emittente.

L’iniziativa – in programma dal 4 al 22 agosto – molto probabilmente per questo 2020 non ci sarà (o comunque non si potrà svolgere nelle abituali modalità), per cui Onda d’Urto lancia un appello molto diretto ai propri ascoltatori: la radio non ha le risorse per affrontare un intero anno di trasmissioni.

Per questo, la campagna di abbonamenti che si tiene ogni anno a dicembre, è stata anticipata a maggio (più esattamente da lunedì 18 a giovedì 28) per tentare di compensare quello che gli eventi esterni non potranno garantire.

Un appello – quello di Radio Onda d’Urto – che probabilmente in questo periodo accomuna le difficoltà di molte realtà, ma che poche finora le hanno esplicitato in maniera così diretta.

Radio Onda d’Urto è on-line all’indirizzo www.radioondadurto.org e, come la maggiorparte delle radio locali del nostro Paese, è presente anche sulla app di FM-world.

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Gli ascolti di 20 anni fa: quando Radio1 era al vertice e RDS il primo network

In un momento di stop di rilevazione degli ascolti, gli unici dati pubblici a nostra disposizione tuttora sono quelli relativi al 2019.

L’indagine riprenderà dal terzo trimestre 2020 (ovvero a giugno inoltrato) ed i risultati saranno resi noti a completamento del secondo semestre di quest’anno (di fatto, non prima di gennaio 2021).

Ne abbiamo approfittato per rivivere un momento di passato, andando a ripescare i dati relativi a vent’anni prima dell’ultima indagine.

Parliamo dunque del 1999, quando a rilevare il seguito delle emittenti era Audiradio.

Al vertice della classifica erano presenti due emittenti Rai: Radiouno (scritto in lettere) con ben 7.997.000 nel giorno medio ieri e Radiodue con 5.684.000 contatti.

Al terzo posto – ma prima tra i network – si collocava RDS, il cui nome per intero era ancora RDS Radio Dimensione Suono.

Il dato era pari a 4.707.000 unità, distanziata da pochissimo da Radio Deejay (o meglio, Radio Deejay Network) con 4.657.000.

Quinto posto per una crescente RTL 102.5 (nome completo: RTL 102.5 Hit Radio) a quota 4.464.000, mentre Radio Italia Solo Musica Italiana si fermava a 3.802.000 e Radio 105 Network a 3.362.000.

Ottava posizione per RMC Radio Monte Carlo con 2.270.000 contatti, seguita da Lattemiele – all’epoca nona emittente nazionale – con ben 1.810.000 ascoltatori.

Concludeva la top ten Rai Radiotre a quota 1.768.000.

Presenti in classifica all’epoca realtà non più esistenti da tempo, quali Radio Italia Network, Rete Italia, Italia Radio e lo storico Nottuno Italiano.

Questa la classifica delle nazionali più ascoltate nel 1999, secondo i dati Audiradio del giorno medio ieri:

1. Rai Radiouno 7.997.000
2. Rai Radiodue 5.684.000
3. RDS Radio Dimensione Suono 4.707.000
4. Radio Deejay Network 4.657.000
5. RTL 102.5 Hit Radio 4.464.000
6. Radio Italia Solo Musica Italiana 3.802.000
7. Radio 105 Network 3.362.000
8. RMC Radio Monte Carlo 2.270.000
9. Radio Lattemiele 1.810.000
10.Rai Radiotre 1.768.000
11.Radio Maria 1.749.000
12.Radio Cuore 1.421.000
13.Isoradio 1.380.000
14.Radio Italia Network 1.339.000
15.Radio 101 1.131.000
16.Radio Kiss Kiss Network 1.050.000
17.Radio Capital 902.000
18.Radio Radicale 579.000
19.Rete Italia 505.000
20.Circuito Margherita 299.000
21.Notturno Italiano 284.000
22.Italia Radio 211.000
23.Circuito Marconi 127.000

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Otto anni fa, il terremoto dell’Emilia: la testimonianza di Roberto Trapani, il primo a trasmettere dopo il sisma su Radio Bruno

Otto anni fa, l’Emilia veniva sconvolta da un violento terremoto.

Erano le 4.04 del 20 maggio 2012 ed a quel sisma ne sarebbero seguiti altri di forte intensità nove giorni dopo.

La radiofonia fu uno dei mezzi di comunicazione più importanti di quelle ore, sia a livello nazionale sia a livello locale.

Oggi riportiamo la testimonianza di Roberto Trapani, nota voce di Radio Bruno, che fu il primo a trasmettere sulla superstation dopo la scossa notturna, cercando di informare gli ascoltatori della prima radio dell’Emilia-Romagna.

L’intervista è stata realizzata da StadioTardini.com

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Alan Caligiuri a Viva FM: l’esordio lunedì 25 maggio

Torna in radio Alan Caligiuri.

Dopo anni a Radio 105, aveva lasciato il network – annunciandolo sui social network qualche giorno prima – il 31 dicembre 2019.

Ora il ritorno “on air” su una delle principali superstation del nord-Italia.

Da lunedì 25 maggio lo si potrà ascoltare su Viva FM, emittente bresciana diffusa in FM in Lombardia, Trentino, Emilia, Piemonte orientale e parte del Veneto, ma ovviamente presente anche sulle piattaforme digitali.

Alan affiancherà Federica Toninato dalle 16.00 alle 18.00 in “Viva Top Generation”.

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Divertimento, passione, professionalità: sei big della radio hanno trasmesso emozioni nel “Salotto FM-world”

È stato un animato e partecipato “salotto” tra amici, l’appuntamento che si è tenuto nella serata di martedì 19 maggio su FM-world.

Protagonisti dell’incontro, sei nomi noti della radiofonia italiana: Rosaria Renna di Radio Monte Carlo, Mauro Marino di Radio Italia, Max Poli di Radio Kiss Kiss, Roberto Uggeri di Radio Bruno, Maurizio Modica e Luca Lazzari di Radio Padova.

Quest’ultimo è stato l’organizzatore del talk-show, che ha messo a confronto i sei conduttori – moderati da Nicola Franceschini con la regia di Julio Vazquez di 22HBG – per parlare del ruolo della radio oggi.

Partendo dall’esperienza del lockdown (che per alcuni di essi ha significato trasmettere da casa), l’incontro ha spaziato su vari temi, ripercorrendo la carriera dei protagonisti, i momenti vissuti insieme, ma anche le crisi che hanno portato alcuni di essi ad allontanarsi temporaneamente dalla radio, fino alle prospettive che i più giovani possono avere da questo mezzo.

Di certo, da tutti è emerso l’amore per questo lavoro che in primis rimane una passione cominciata in giovane età e comunicata da ognuno di essi attraverso la propria personalità che non deve mai mancare, a prescindere dall’emittente in cui si trasmette.

Particolarmente numeroso il riscontro da parte del pubblico, che ha ulteriormente animato la serata con diversi commenti e domande.

E se dopo tanti “big” si pensasse ad una “seconda generazione” di “radio star”?

Ne parleremo tra una settimana nel prossimo “Salotto FM-world”.

Intanto, qui sotto la differita della puntata del 19 maggio.

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