Trasmettere da casa: una soluzione che potrebbe cambiare la radiofonia del futuro?

L’emergenza coronavirus e l’invito a rimanere a casa propria sta condizionando le modalità di trasmissione di diverse emittenti.

In queste ore, sono numerosi i conduttori ed i giornalisti che si stanno organizzando – col dovuto supporto tecnico – per poter svolgere la propria regolarità attività, senza spostarsi dalle quattro mura.

Al di là della gravità del momento, il risultato per l’ascoltatore è pressochè analogo. La radio, di fatto, non necessita più di uno studio fisico per far arrivare la propria voce ed il contenuto finale – alla qualità di sempre – per chi la segue.

Che cosa potrebbe comportare in futuro per il mezzo, anche in situazioni di ritrovata “normalità”? Gli studi serviranno per una questione più “estetica” che funzionale?

L’emergenza attuale sta facendo ripensare il concetto tradizionale di radio e di una sua sede stabile? O per comunicare “l’ambiente” da cui si parla è necessario esserci fisicamente?

Linus pronto a trasmettere da casa se Radio Deejay dovesse diventare “off limits”

“I ragazzi della radio sono venuti ad attrezzare il mio sottoscala/palestra/studio/sala giochi, se via Massena diventasse off limits potremo fare il programma da lì”.

Lo scrive Linus in un post documentato con foto, dimostrando quindi l’intenzione di non fermarsi, anche nel caso in cui l’emergenza sanitaria dovesse ulteriormente peggiorare.

“Detto tra noi – aggiunge – sarebbe una figata, oltre al fatto che sarebbe un fantastico viaggio nel tempo“.

Come hashtag, il direttore di Radio Deejay ha scelto “Restiamo a casa ma a lavorare” ed i commenti che ne sono seguiti spaziano su vari fronti, alcuni positivi, altri critici.

Radio Codogno diventa “Radio Zona Rossa” per tenere in contatto il territorio

Radio Codogno è una storica emittente parrocchiale del basso lodigiano, nata nel 1983, che trasmette sui 100.350 MHz.

La diffusione in FM è circoscritta a pochi km, ma in questi giorni diventa più che sufficiente per trasformarsi nel canale di comunicazione di chi vive nella cosiddetta “zona rossa”.

Proprio facendo leva su questo, l’emittente è stata temporaneamente ribattezzata Radio Zona Rossa e a darne notizia è lo stesso Comune di Codogno, che attraverso la propria pagina Facebook invita gli abitanti del territorio (che non possono uscire dalla zona in quarantena) a sintonizzarsi per essere sempre aggiornati.

Due, in particolare, i momenti di diretta: il mattino alle 11.00 ed il pomeriggio alle 17.00.

“È una voce importante come punto di riferimento per il territorio e dunque siamo contenti di poter svolgere questo compito e ampliare il raggio di condivisione per le news che, in questa fase, servono veramente a tutti”, ha dichiarato il referente Massimo Scaglioni, intervistato da “Il Giorno”.

Radio Codogno è anche in streaming collegandosi al sito www.radiocodogno.com

Il ruolo dell’informazione locale: il caso di Radio Sound Piacenza

Che cosa sta accadendo, in ambito locale, nelle zone dove si sono registrati i maggiori casi di Coronavirus?

Abbiamo contattato la redazione di Radio Sound Piacenza, storica antenna del territorio, molto attiva anche nel vicino lodigiano, da cui ci siamo fatti raccontare come è stata “stravolta” la propria programmazione dal giorno del 20 febbraio.

Da giovedì mattina, Radio Sound Piacenza – emittente guidata da Rita Nigrelli, Laila e Mirco Rossi – ha rivoluzionato la sua programmazione abitualmente legata al territorio, spostando tutte le sue risorse (giornalisti e conduttori) per seguire in tempo reale l’evoluzione del contagio da Covid-19 (Coronavirus) partito dal paziente ricoverato a Codogno (Lo).

Dalle 6 del mattino alle ore 21, informazioni e aggiornamenti in tempo reale vengono diffusi dalla stazione radio e riportate anche sul quotidiano on-line “Piacenza24” della stessa proprietà.

Informazioni di pubblica utilità per tutti i residenti nel territorio attraverso la voce di esperti della AUSL, autorità locali, protezione civile, sindaci con un unico fine: ridurre i disagi, comunicare quelle che sono le corrette norme di comportamento in caso di sospetto contagio, consigli sulle quelle che sono le modalità per proteggersi dal possibile contagio, annullamenti di manifestazioni sportive o ludiche evitando sensazionalismi e senza provocare o alimentare psicosi.

Tutte le informazioni trasmesse nella giornata vengono diffuse in tempo reale anche sulle pagine social di Radio Sound e Piacenza24.

Emergenza Coronavirus: su FM-world, crescono le radio che fanno informazione

L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus condiziona gli ascolti della radio?

Secondo i dati dell’app di FM-world, la risposta è affermativa.

Dal momento della comunicazione del primo caso di Codogno, la tendenza di chi si collegava al nostro aggregatore è stata quella di spostarsi verso emittenti quali Radio 24 (in queste ore, prima negli ascolti), Rai Radio1, RTL 102.5 e Rai Radio2.

Tutte reti che stanno dedicando molto spazio ad informare su un caso che sta coinvolgendo emotivamente l’Italia intera.

I dati che pubblichiamo sono relativi alla giornata del 21 febbraio e alle prime ore del 22 febbraio.

Il confronto è con il medesimo lasso di tempo precedente (quindi 19-20 febbraio).

Intrattenimento o informazione? La difficile gestione della radio, dopo la tragedia di Genova

Martedì 14 agosto: l’Italia intera è pronta per festeggiare Ferragosto.

Le condizioni meteo contano poco, è la data che fa la differenza. E ad esserne condizionate sono anche le radio, già attive con eventi, dirette e iniziative che alleggeriscano la vita dei tanti vacanzieri.

In tarda mattinata, il dramma: a Genova crolla uno dei ponti più importanti della città. A distanza di poche ore, si stimano numerose vittime, ma al di là della cronaca in senso stretto, è l’umore di una intera nazione che cambia.

I social network sono invasi di post su quanto accaduto nel capoluogo ligure, molta gente cerca informazioni anche dai canali tradizionali (radio e tv), in una giornata in cui l’organico per molti è ridotto all’osso (è Ferragosto per tutti) ed i palinsesti sono predisposti a tutt’altro.

E’ il dilemma che affligge soprattutto le radio dalla programmazione più “leggera”: proseguire con l’intrattenimento o assecondare l’informazione? Fornire continue news all’ascoltatore o proporre un’alternativa rispettosa, ma più “soft”, per non accrescere ulteriormente il sentimento di ansia e paura che emerge da un fatto di cronaca così grave?

Ogni emittente sta reagendo con la massima professionalità, cercando di non tradire la propria mission, senza sottovalutare il dramma che si sta consumando a Genova.

Di certo, per tutti, è un Ferragosto difficile da gestire “in onda”, che mette per l’ennesima volta la radio al centro dell’attenzione, soprattutto quando la gente si trova fuori casa, che sia per piacere o per lavoro.