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Agcom sanziona la società Il Sole 24 Ore per alcune dichiarazioni di Vittorio Feltri a “La Zanzara”

La società Il Sole 24 Ore è stata sanzionata per 150.000 euro dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in seguito a quanto avvenuto durante la puntata del 28 novembre 2024 del programma La Zanzara, in onda su Radio 24.

La decisione del Consiglio è arrivata con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi.

Al centro del provvedimento – riporta Il Sole 24 Ore le gravi affermazioni pronunciate dall’ospite Vittorio Feltri, che in trasmissione ha dichiarato: «i musulmani, ma io gli sparerei in bocca» e «io non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori». Per l’Autorità, si tratta di dichiarazioni che incitano all’odio e alla discriminazione verso un gruppo di persone, in violazione dell’articolo 30 del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi, del Regolamento sulla tutela dei diritti fondamentali e dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

Pur non condividendo le opinioni espresse da Feltri, i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo – rileva Agcom – non sono riusciti a contrastarne efficacemente la portata offensiva e discriminatoria.

La delibera verrà trasmessa all’Ordine dei giornalisti della Lombardia, per le valutazioni disciplinari del caso.

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Agcom: più risorse per le reti regionali e provinciali DAB+, tramite il canale 12

Agcom ha avviato una consultazione pubblica (delibera 54/25/CONS) per ridefinire l’uso delle frequenze radio e TV, valutando la possibilità di trasferire alcune frequenze dalla televisione digitale terrestre (DTT) alla radio digitale DAB+.

La motivazione è che la rete televisiva mux 12 non è più necessaria per la TV, quindi si propone di usarne le frequenze per migliorare la copertura della radio digitale DAB+.

Questo cambiamento permetterebbe di pianificare 18 nuove reti regionali e 4 provinciali DAB+, migliorando la disponibilità per le emittenti locali.

Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia hanno richiesto più frequenze per la radio digitale. Agcom propone di assegnarle subito solo a queste regioni e di aspettare per le altre finché non sarà concluso un accordo internazionale (Adriatico-Ionico).

Agcom intanto suggerisce incentivi per spingere le radio a passare dal segnale analogico FM a quello digitale DAB+, anche per risolvere i problemi di interferenze con i paesi vicini (Croazia e Slovenia).

La TV non subirà perdite significative perché le altre 11 reti nazionali rimangono attive e il futuro passaggio al DVB-T2 migliorerà la trasmissione.

Inoltre, sempre più contenuti TV verranno diffusi via internet (OTT e HBBTV) riducendo l’importanza della trasmissione via etere.

Ma quali saranno i prossimi passi?

La consultazione pubblica raccoglierà pareri dagli operatori e dalle parti interessate prima di prendere decisioni definitive.

Il settore radiofonico e televisivo dovrà adattarsi alla trasformazione digitale investendo in nuove tecnologie e contenuti di qualità.

In sintesi, Agcom vuole riorganizzare le frequenze radio e TV per favorire la radio digitale, ridurre le interferenze FM e ottimizzare l’uso dello spettro, garantendo un futuro più efficiente per il settore audiovisivo.

Intanto, tra le dichiarazioni di queste ore, c’è quella del coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, che sottolinea “Alla luce delle considerazioni svolte dall’Agcom, Aeranti-Corallo, rispondendo positivamente al quesito n. 3 del documento di consultazione, ritiene opportuno che, al momento, si proceda alla pianificazione integrativa solo nei sopracitati bacini Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia”.

“Le ulteriori frequenze aggiuntive – ha proseguito Rossignoli potrebbero servire, una volta finalizzato l’Accordo di coordinamento adriatico-ionico, per realizzare una pianificazione definitiva che elimini le situazioni interferenziali tra aree adiacenti, presenti nell’attuale pianificazione, e allo stesso tempo possa dare, quantomeno in parte, soluzione alla questione della possibilità di differenziazione del segnale (cosiddetto “splittaggio”) tra diverse aree degli stessi bacini di utenza”.

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Più risorse per le radio locali in DAB+: AGCOM avvia un procedimento

Novità per quanto riguarda il DAB+ delle radio locali.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha avviato un procedimento per aggiornare il quadro regolamentare relativo allo spettro radio destinato ai servizi televisivi e radiofonici digitali.

L’obiettivo principale è ridestinare le frequenze attualmente assegnate alla Rete nazionale televisiva n.12, al fine di ottimizzare l’uso dello spettro radio e aumentare le risorse disponibili per i servizi radiofonici digitali locali in tecnologia DAB+.

La Delibera 22/25/CONS è disponibile cliccando QUI.

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Parere favorevole di Agcom al MIMIT per destinare la rete 12 al DAB: l’anticipazione di Newslinet

L’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) avrebbe espresso un parere favorevole alla proposta del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) di destinare le frequenze VHF della rete n.12 al servizio radio digitale DAB+ e le frequenze UHF agli operatori televisivi locali.

Lo rende noto Newslinet.

Questa misura è vista come necessaria per compensare la scarsità di risorse disponibili per la radio digitale terrestre, specialmente in alcune regioni come Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.

Per realizzare questa riorganizzazione, sarà necessario un intervento normativo, preferibilmente attraverso la legge di Bilancio 2025 o un provvedimento legislativo specifico.

La rete n.12 è rimasta inutilizzata per cinque anni a causa del mancato interesse degli operatori nazionali e delle difficoltà operative legate all’assegnazione dei diritti d’uso. La redistribuzione proposta potrebbe avvantaggiare sia i consorzi DAB locali che i fornitori di servizi televisivi locali, aumentando la capacità trasmissiva nelle aree con maggiore domanda.

Tuttavia, l’attuazione di questa misura richiederà tempo e sarà subordinata a ulteriori passaggi procedurali e normativi, incluso l’archiviazione delle attuali disposizioni previste dalla delibera 25/23/CONS dell’Agcom.

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Bandi DAB: CNRTv è stata ascoltata dall’Agcom

Sul tema dei Bandi DAB, in data odierna, CNRTv è stata ascoltata dall’Agcom.

Lo rende noto un comunicato stampa.

Nell’incontro, presenti Gino Conte nella qualità di coordinatore nazionale dell’associazione di categoria e la dott.ssa Laura Aria nella qualità di Commissaria dell’Autorità, sono stati ripercorsi i momenti topici di un processo di trasformazione del mezzo durato anni, non ancora conclusosi, ed in particolare l’attuale difficile situazione dei Bandi che vede consorzi locali a “beauty contest” in 6 bacini regionali.

Alla luce dell’attuale situazione, CNRTv ha chiesto il congelamento dei “beauty contest” in corso ed il reperimento, anche temporaneo nelle more, delle necessarie risorse mancanti in attesa delle definitive.

Si è condivisa la necessità di evitare ritardi e strascichi, di non lasciare nessuno indietro, e dare definitivo impulso al DAB anche nei bacini locali per evitare ulteriori penalizzazioni di un settore già fortemente penalizzato.

Si è condiviso che l’ipotesi di utilizzo del blocco 5 VHF apparrebbe la strada più praticabile ma, soprattutto, tempestiva.

CNRTv confida molto nell’azione che l’Autorità ha in modo convinto individuato e ringrazia la dott.ssa Laura Aria per la sensibilità e, soprattutto, per la competenza con la quale l’argomento è stato affrontato.

(Comunicato stampa)

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Prominence, una scadenza e un appuntamento che gli editori radiofonici non possono perdere

Torniamo brevemente su un argomento già toccato nell’ambito dell’annuncio del webinar di venerdì 18 ottobre in quanto riteniamo che ci sia almeno un “adempimento” che le emittenti italiane non devono perdere.

E lo facciamo in quanto non siamo totalmente convinti che l’ennesima sigla, in questo caso “SIG” sia sufficiente per focalizzare l’attenzione degli editori in modo adeguato.

In sintesi: a fronte del problema della Prominence, che potremmo definire “lotta al rischio che emittenti anche storiche possano scomparire in un mondo di app e di IA” Agcom, anche su “moral suasion” da parte dei principali organi di informazione del settore, ha emesso una delibera (390/24/CONS) intitolata “Linee Guida in materia di prominence dei serizi di media audivisivi e radiofonici di interesse generale

 

L’obiettivo

Obiettivo finale, garantire che gli operatori italiani siano in “giusta evidenza” in tutti i nuovi apparati che permettono la fruizione dei contenuti:  televisori connettibili a Internet, i decoder televisivi terrestri e satellitari, smartphone, tablet, personal computer, dongle, console e dispositivi simili su cui siano installate interfacce che consentono all’utente di fruire di servizi di interesse generale, inclusi i dispositivi presenti nelle automobili, quali le autoradio e i sistemi di in-car infotainment. Per estensione anche aggregatori quali TuneIn e FM-world.

O, se preferite, imporre un ordine di visualizzazione delle emittenti deciso a livello nazionale e non – come si rischia diventi la norma – da parte dei grandi produttori e dalle piattaforme.

Tempi e adempimenti

I risultati si vedranno nel corso dei prossimi 12 mesi. Ma c’e’ un prerequisito, un’azione da fare immediatamente ed è questo il motivo che ci ha spinto a redigere questa nota.

Eccolo:

Entro 60 giorni dall’adozione del provvedimento di approvazione delle presenti
Linee guida, i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici che ritengono di
offrire servizi che rientrano nell’ambito del paniere dei servizi di interesse generale in
accordo a quanto previsto al punto precedente, inviano formale comunicazione
all’Autorità, tramite un modulo disponibile sul sito web istituzionale

Ma chi rientra nel “paniere”? La risposta sta nell’allegato alla delibera, ma una nostra lettura iniziale ha lasciato spazio ad alcuni dubbi.

Dubbi che intendiamo chiarire nel webinar di venerdì 18 ottobre, a cui invitiamo ancora una volta tutti ad iscriversi qui  (M.H.B. per FM-world)