A rischio il divieto di utilizzo di marchi radiofonici nazionali in ambito locale?

Dal 1999, in Italia è vietato l’utilizzo di marchi radiofonici nazionali in ambito locale, per evitare distorsioni di rilevazione dell’audience, con tutte le conseguenze che comporterebbe in ambito pubblicitario.

Ora, questo divieto potrebbe essere cancellato da un emendamento, presentato in merito al decreto legge “Sostegni Bis” in corso di esame alla Camera dei Deputati.

A renderlo noto è Aeranti-Corallo che, in una nota indirizzata al Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti “ha espresso la forte preoccupazione delle imprese radiofoniche locali del proprio sistema associativo con riferimento all’emendamento n. 67.19 che è stato presentato nell’ambito della discussione alla Camera dei Deputati del disegno di legge di conversione del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 (decreto legge “Sostegni bis”)”.

“Tale emendamento, se approvato” – riporta la nota – “vanificherebbe, infatti, la portata dell’art. 2, comma 2-bis del decreto legge 30 gennaio 1999, n. 15, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 marzo 1999, n.78 che vieta l’uso, in ambito locale, di marchi radiofonici nazionali. Una norma molto importante posta a tutela del mercato pubblicitario radiofonico locale”.

“L’uso dei marchi radiofonici nazionali in ambito locale” – conclude Aeranti-Corallo – “creerebbe, peraltro, anche distorsioni nella rilevazione dell’audience, generando il cosiddetto fenomeno della duplicazione degli ascolti a danno della credibilità dell’intero sistema radiofonico”.

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DAB+: costituiti due operatori di rete in Lombardia

Sono stati costituiti due nuovi operatori di rete per la diffusione in DAB+ di emittenti locali.

Ne dà notizia Aeranti-Corallo nel seguente comunicato.

Nella giornata odierna sono state costituite, a Milano, due società consortili, partecipate complessivamente da 40 imprese radiofoniche locali commerciali e comunitarie, tutte associate Aeranti-Corallo (concessionarie per le trasmissioni radiofoniche analogiche e autorizzate quali fornitori di contenuti per la radiofonia digitale terrestre in ambito locale in tutto o parte della Regione Lombardia), per l’esercizio dell’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre (in tecnica DAB+) nella stessa Regione Lombardia.

Si tratta, rispettivamente, della società “Lombardia Dab”, partecipata delle seguenti emittenti radiofoniche locali Aeranti-Corallo: Radio 2.0; Radio 51 Hit; Radio 60-70-80; Radio Like; Radio Marconi 2; Radio Mater; Radio Popolare; Radio Sempreviva; Lattemiele Emilia Romagna; Radio Birikina; Radio Bruno; Radio City; Radio Company; Radio Marilù; Radio Pico; Radio Pico Classic; Radio Reggio; Radio Sound; Radio Stella News; Stereo Radio, nonché della società “Radio Digitale Lombardia”, partecipata delle seguenti emittenti radiofoniche locali Aeranti-Corallo: Radio 51; Radio Lombardia; Radio Marconi; Radio Missione Francescana; Radio Nuova Studio Più; Radio Pianeta; Radio Punto; Radio Vera; Radio Viva Fm Bergamo; Radiorizzonti; Radio 80; Radio Bellla & Monella; Radio Bruno Nord; Radio Gamma; Radio Mantova; Radio Modena 90; Radio Piterpan; Radio Sorrriso; Radio Universal; Radio Wow 3.

In entrambe le società, Amministratore unico è stata nominata Elena Porta.

Il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha affermato che la costituzione di Lombardia Dab e di Radio Digitale Lombardia rappresenta la prosecuzione del percorso di rafforzamento della presenza digitale dell’emittenza radiofonica locale intrapreso dalle imprese del sistema associativo Aeranti-Corallo.

Rossignoli ha, quindi, aggiunto che le emittenti radiofoniche locali intendono essere protagoniste nei nuovi scenari digitali. “Con il completamento del processo di transizione alle trasmissioni televisive digitali terrestri di seconda generazione, a partire dal 2023 – ha continuato Rossignoli – dovrebbe trovare applicazione il nuovo piano delle frequenze per la radiofonia digitale Dab+, che dovrebbe essere emanato a breve dalla Agcom. Con tale piano, finalmente, la radiofonia locale dovrebbe poter operare sull’intero territorio nazionale con un numero adeguato di frequenze (e, quindi, non solo nei bacini limitati dove la stessa attualmente opera”.

Il coordinatore Aeranti-Corallo ha quindi concluso evidenziando l’esigenza che gli investimenti per la realizzazione delle reti di trasmissione Dab+ riguardando infrastrutture per l’evoluzione dell’attività di comunicazione, debbano essere sostenuti dallo Stato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (“recovery plan”).

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DAB+: Aeranti-Corallo chiede l’attivazione di impianti provvisori per le emittenti locali

È necessario il rilascio di autorizzazioni provvisorie per portare le radio locali in DAB+ nelle zone ancora non servite.

La richiesta arriva da Aeranti-Corallo.

In un comunicato, l’associazione spiega che “L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha avviato, ad inizio del 2019, il procedimento per l’adozione del nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiofonia digitale Dab+, piano che, una volta concluse le attività di coordinamento con gli stati esteri confinanti, non potrà, comunque, essere attuato prima di giugno 2022, quando terminerà il processo di refarming della banda 700 e di consequenziale ricollocazione di tutte le frequenze televisive”.

Attualmente, nei 2/3 del territorio nazionale le emittenti locali non possono ancora operare in DAB+ per mancate pianificazioni. Il tutto, in un contesto in cui sta proseguendo la digitalizzazione delle nuove autovetture.

“Al fine di evitare una penalizzazione del comparto locale” – si legge nella nota – “Aeranti-Corallo chiede una modifica del Regolamento di cui alla delibera Agcom n. 664/09/CONS e s.m., prevedendo la possibilità di attivare (fino all’attuazione del nuovo piano delle frequenze), nelle regioni dove attualmente non può operare, impianti provvisori, su base non interferenziale”.

Al momento, le aree servite da impianti DAB+ locali sono Torino, Bologna, il Trentino Alto Adige, Firenze, l’Umbria, Roma, Napoli e Cagliari.

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“Cura Italia”: le proposte di Aeranti-Corallo per l’informazione locale

La Commissione Bilancio del Senato ha iniziato l’esame del ddl di conversione del decreto legge n. 18/2020 (c.d. “decreto cura Italia”).

Aeranti-Corallo ha sottoposto ai Senatori di maggioranza e di opposizione alcune proposte di emendamento, finalizzate a introdurre misure di sostegno economico specifiche per il settore dell’emittenza radiofonica e televisiva locale, nell’attuale fase di emergenza. Alleghiamo il testo di tali proposte.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha evidenziato che: “in questi giorni radio locali e tv locali sono in prima linea nell’informazione sul territorio relativa all’emergenza sanitaria Covid-19, con l’eccezionale impegno dei propri giornalisti e dei propri tecnici, ma, il protrarsi della crisi rischia di mettere in seria difficoltà l’intero comparto”. Rossignoli ha quindi sottolineato che: “è a rischio la continuità aziendale delle imprese, stante la gravissima contrazione della raccolta pubblicitaria che si sta verificando”.

Rossignoli ha proseguito: “In mancanza di adeguate ed efficaci misure di sostegno economico, molte radio e tv locali potrebbero essere costrette a cessare l’attività, con gravissimo nocumento per l’informazione locale nel nostro Paese”.

Rossignoli ha quindi affermato che “con tali proposte di emendamento Aeranti-Corallo ha conseguentemente chiesto, tra l’altro, uno stanziamento aggiuntivo di 80 milioni di euro rispetto ai fondi già previsti, per i contributi di cui al DPR n. 146/17, a favore delle radio e tv locali, da erogare in base alle graduatorie per l’anno 2019; ha chiesto, inoltre, uno stanziamento di 50 milioni di euro per un credito di imposta pari al 50 per cento dei costi sostenuti dalle imprese radiofoniche locali e dalle imprese televisive locali per i canoni di locazione di sedi e postazioni di trasmissione e per i costi di energia elettrica relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020”.

L’avv. Marco Rossignoli ha quindi concluso chiedendo che, qualora tali emendamenti non vengano introdotti nella legge di conversione del decreto legge “cura Italia”, vengano comunque inseriti nel nuovo decreto legge in preparazione da parte del Governo.

(Comunicato stampa)

Sostenere con decisione l’informazione locale: la richiesta di Aeranti-Corallo

Le radio e le tv locali sono in prima linea nell’informazione sul territorio relativa all’emergenza sanitaria Covid-19.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha affermato quanto segue.

“Attraverso i propri microfoni e le proprie telecamere, le radio e le tv locali, con l’eccezionale impegno dei propri giornalisti e dei propri tecnici, tengono costantemente informati i cittadini dei rispettivi territori su tutti gli aspetti dell’epidemia in atto.

In questo contesto – ha proseguito Rossignoli – appare evidente che tale ruolo informativo, di interesse pubblico, debba essere pienamente garantito e agevolato.

Per questo – ha aggiunto Rossignoli – Aeranti-Corallo chiede che il Parlamento, in sede di conversione del Decreto legge n. 18/2020 (c.d. “Decreto cura Italia”) introduca specifiche norme per il sostegno del settore radiotelevisivo locale, finalizzate a fronteggiare l’attuale situazione che sta causando una gravissima riduzione dei ricavi pubblicitari.

In mancanza di adeguate ed efficaci misure di sostegno economico – ha concluso Rossignoli – molte emittenti potrebbero essere costrette a cessare l’attività, con evidente, gravissimo nocumento per l’informazione locale nel nostro Paese”.

Aeranti-Corallo chiede più sostegno al settore radiotelevisivo locale in fase di emergenza

E’ stato accolto il differimento chiesto da Aeranti-Corallo del termine per l’inoltro della comunicazione annuale del contributo dovuto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e per il relativo pagamento.

Tale differimento – riporta un comunicato – è stato sollecitato in quanto numerose imprese non hanno, allo stato, personale amministrativo in servizio in grado di espletare i relativi adempimenti.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ora disposto, con delibera n. 111/20/CONS del 16 marzo u.s., pubblicata in data odierna sul proprio sito internet, il differimento al 15 giugno 2020, per le imprese con ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media inferiori a euro 50 milioni (relativi all’esercizio finanziario 2018 ovvero all’esercizio oggetto dell’ultimo bilancio o, per i soggetti non tenuti alla redazione del bilancio, di altra scrittura contabile equivalente approvati alla data del 4 novembre 2019), del termine (originariamente scadente il 1° aprile 2020) per l’espletamento degli adempimenti di cui agli articoli 3 e 4 della delibera Agcom n. 434/19/CONS (pagamento del contributo e inoltro della comunicazione annuale).

Aeranti-Corallo sollecita ora la previsione di specifiche norme per il sostegno del settore radiotelevisivo locale nell’attuale fase emergenziale, da introdursi nell’ambito della legge di conversione del decreto legge n. 18/2020 (DL “Cura Italia”), attualmente all’esame del Parlamento, ovvero nell’ambito di un decreto legge recante ulteriori misure urgenti.

Il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha affermato, al riguardo, che “le emittenti radiotelevisive locali stanno svolgendo, in questo delicato momento per il Paese, un importantissimo ruolo di informazione continua sul territorio.”

Rossignoli ha conseguentemente chiesto un “forte e concreto sostegno al settore radiofonico e televisivo locale, stante l’evidente interesse pubblico di tale attività”.

(Comunicato stampa)