Aeranti-Corallo, DAB+: necessarie ulteriori frequenze per il comparto radiofonico locale

Servono più frequenze per permettere a tutte le emittenti locali di accedere al DAB+. Lo rende noto, tramite un comunicato, Aeranti-Corallo.

Come noto, all’esito delle procedure di manifestazione di interesse del Mimit per l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali terrestri DAB+ è emerso che l’emittenza locale, in diverse regioni, non dispone di un numero di frequenze sufficiente per diffondere i programmi di tutte le attuali concessionarie analogiche FM.

Per dare soluzione a tale grave criticità, Aeranti-Corallo chiede da tempo che vengano individuate ulteriori frequenze rispetto a quelle pianificate dall’Agcom nel 2022 (delibera Agcom n. 286/22/CONS).

Il Mimit ha ora chiesto all’Agcom un parere in merito al reperimento di ulteriori risorse radioelettriche da destinare alle reti locali DAB+ in aree con maggiore domanda, mediante la ridestinazione di parte delle frequenze del mux televisivo n. 12 (per il quale in molte regioni sono state a suo tempo pianificate frequenze della banda III destinate, in via prioritaria, alla radiofonia – art. 1, comma 1130 della legge n. 205/2017, come modificato dalla legge 145/2018).

L’Agcom ha posto tale richiesta di parere all’ordine del giorno della propria riunione di Consiglio fissata per oggi, 11 dicembre 2024.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha dichiarato: “Auspichiamo che Mimit e Agcom, per quanto di rispettiva competenza, diano rapida soluzione alla esigenza di ulteriori frequenze per le trasmissioni radiofoniche digitali terrestri DAB+ da parte dell’emittenza locale nelle regioni dove le stesse sono necessarie per permettere a tutti gli attuali concessionari analogici, commerciali e comunitari, interessati alla nuova tecnologia, di accedere effettivamente alla stessa”.

Rossignoli ha quindi aggiunto: “Solo in questo modo sarà possibile dare attuazione alla normativa di settore, secondo la quale il DAB deve svilupparsi come naturale evoluzione del sistema analogico”.

Rossignoli ha quindi proseguito: “La radiofonia locale italiana ha circa 19 milioni di ascoltatori (somma degli ascolti delle radio locali – dati RadioTER 1° semestre 2024) e in cinque regioni una radio locale è la prima per ascolti anche rispetto alle radio nazionali pubbliche e private; come risulta da un recente studio di Aeranti-Corallo, dà occupazione a oltre 2.000 dipendenti e ha ricavi pubblicitari di oltre 130 milioni di euro, pari a circa un terzo del totale del settore. È, pertanto, impensabile – ha concluso Rossignoliche l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali terrestri DAB+ possa costituire motivo di ridimensionamento del comparto dell’emittenza locale anziché di ulteriore sviluppo verso il nuovo modello di trasmissione”.

(Comunicato stampa)

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Aeranti Corallo: frequenze DAB+ insufficienti per le radio locali

Dal contenuto dei provvedimenti della DGTEL del MIMIT di pubblicazione delle manifestazioni di interesse espresse dalle società consortili che svolgono l’attività di operatore di rete locale, ammesse alle procedure per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze per le trasmissioni radiofoniche digitali terrestri DAB+, emerge che, in alcuni bacini di utenza previsti dal piano nazionale di assegnazione delle frequenze DAB+ (PNAF-DAB), si renderà necessario espletare i beauty contest di cui all’art. 12 ter della Delibera Agcom n. 664/09/CONS e s.m.i. in quanto le frequenze pianificate sono in numero inferiore a quelle per le quali è stato manifestato l’interesse.

Ne consegue che, in tali bacini, i fornitori di contenuti radiofonici partecipanti alle società consortili, che non risulteranno, all’esito di beauty contest, assegnatarie dei diritti di uso, non potranno diffondere i propri palinsesti in tecnica digitale DAB+.

Al riguardo l’avv. Marco Rossignoli coordinatore Aeranti-Corallo ha dichiarato: “In tale modo verranno sostanzialmente disattesi i principi di pluralismo di cui all’art. 24 della legge n. 112/2004 secondo i quali lo sviluppo della diffusione radiofonica in tecnica digitale (T-DAB) deve rappresentare la naturale evoluzione del sistema analogico”.

“Per dare soluzione al problema – ha proseguito Rossignoli a parere di Aeranti-Corallo, sarebbe necessario assegnare ulteriori frequenze nei bacini dove le stesse sono, allo stato, quantitativamente insufficienti. Con un impiego di pochissime ulteriori frequenze, nei bacini dove vi è effettiva esigenza, sarebbe, pertanto, possibile – ha aggiunto Rossignoli garantire le risorse radioelettriche necessarie per permettere a tutte le radio locali commerciali e comunitarie interessate di poter diffondere i propri programmi in tecnica DAB+”.

“Tale risultato – ha concluso Rossignolisarebbe raggiungibile qualora si rendesse possibile, anche in deroga alle disposizioni del TUSMA (D. Lgs. N. 208/21 e s.m.i.), nei casi effettivamente necessari e previo parere dell’Agcom, l’assegnazione da parte del MIMIT di ulteriori frequenze fermo restando, comunque il divieto, già normativamente previsto, di causare interferenze nei confronti dei Paesi radioelettricamente confinanti”.

(Comunicato stampa)

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Attivati due impianti DAB+ a Castel Maggiore per Bologna

Come anticipato da FM-world alcuni giorni fa, sono stati recentemente attivati due impianti DAB+ a Castel Maggiore (Bo) per far servizio sul capoluogo emiliano.

Si tratta di Emilia Romagna DAB, che già trasmette in fase sperimentale da altra postazione e che ora è presente sul blocco 9D, e di Radio Digitale Emilia-Romagna, alla sua prima installazione sul blocco 12A.

Gli operatori locali di rete fanno parte del sistema associativo Aeranti-Corallo.

Complessivamente ne fanno parte 40 emittenti (oltre a quelle già citate nei giorni scorsi, si sono recentemente aggiunte la dance station Radio Studio Più e la romagnola Radio Record).

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Aeranti-Corallo: “Esenzione decennale del pagamento dei diritti amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze DAB+”

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato da Aeranti Corallo, in merito al pagamento dei diritti amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze DAB+.

Mercoledì 13 marzo le Commissioni riunite VII (cultura, scienza e istruzione) e IX (trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati hanno concluso l’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi in considerazione della evoluzione delle realtà del mercato in attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 novembre 2018, di modifica della direttiva 2010/13/UE e hanno espresso parere favorevole, invitando il Governo, tra l’altro, a valutare l’opportunità di estendere da 5 a 10 anni l’esenzione del pagamento dei diritti amministrativi dei contributi per l’utilizzo delle frequenze radiofoniche in tecnica digitale DAB+ nonché di prevedere la decorrenza di tale esenzione dall’effettivo inizio dell’uso delle frequenze e non dalla data di emanazione dei bandi per la relativa assegnazione.

Aeranti-Corallo valuta tale indicazione molto positivamente, in quanto con la stessa vengono recepite le proprie proposte a riguardo formulate nell’ambito dell’audizione del 23 gennaio scorso.

In particolare, l’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha dichiarato: “Le reti DAB+ delle società consortili che risulteranno assegnatarie delle frequenze andranno a regime non prima di cinque anni dal rilascio del relativi diritti di uso. Tali reti, infatti, dovranno essere realizzate nell’arco di cinque anni, con copertura di tipo mobile di almeno il 70% della popolazione di ogni bacino o sub-bacino di riferimento. Conseguentemente appare corretto che l’esenzione trovi applicazione per i cinque anni successivi al completamento degli investimenti e, quindi, per 10 anni dal rilascio dei diritti d’uso”.

(Comunicato stampa)

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Al via le trasmissioni di Radio Digitale Veneto: la diffusione dal Monte Calvarina

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, Aeranti-Corallo annuncia l’attivazione delle trasmissioni di Radio Digitale Veneto.

La società consortile Radio Digitale Veneto, operatore locale di rete DAB+ facente parte del sistema associativo Aeranti-Corallo, ha avviato l’attività di sperimentazione della diffusione in standard Digital Audio Broadcasting plus (DAB+) dall’impianto sito in comune di Roncà, sul Monte Calvarina, un rilievo dei monti Lessini, tra le province di Verona e Vicenza.

Radio Digitale Veneto opera sulla frequenza 8C.

Con questa attivazione, un ulteriore impianto si aggiunge ai numerosi già attivati dalle società consortili facenti parte del sistema associativo Aeranti-Corallo.

Radio Digitale Veneto è attualmente partecipata dalle seguenti emittenti radiofoniche locali: Easy Rock, Radio 60/70/80, Radio Bruno, Radio Bruno Nord, Radio Gamma Regione Romagna, Radio Mantova, Radio Oreb, Radio Padova, Radio Pico, Radio San Bonifacio, Radio Sempreviva, Radio Stella News, Radio Studio Delta, Radio Universal, Radio Viva, Radio Wow 1, Radio Wow 3, Stereo Radio, Super Network e Vibra FM.

(Comunicato stampa)

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Aeranti Corallo: “Occorre garantire adeguata accessibilità e visibilità ai contenuti delle Tv e delle Radio locali”

Si è tenuta a inizio settimana l’audizione di Aeranti-Corallo davanti all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel contesto della consultazione pubblica sulle linee guida e sulle prescrizioni regolamentari per garantire la cosiddetta ‘prominence’ dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale, nonché l’accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali della TV digitale terrestre (LCN).

Lo riporta un comunicato.

L’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, la federazione che rappresenta circa 600 imprese del comparto radiotelevisivo locale, nel corso dell’audizione ha commentato positivamente la conferma da parte dello schema di provvedimento dell’obbligo di installazione del sistema di numerazione LCN su tutti i dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre.

“Aeranti-Corallo – ha evidenziato Rossignoliritiene necessario che tutti i telecomandi dei dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre debbano essere obbligatoriamente dotati dei tasti numerici per l’accesso alla numerazione LCN e che tali tasti siano utilizzabili dall’utente in qualsiasi ambiente del dispositivo. Inoltre nessun telecomando dovrebbe contenere tasti per l’accesso diretto ai servizi a pagamento”.

L’avvocato Marco Rossignoli ha anche evidenziato l’esigenza di individuare soluzioni tecniche che garantiscano adeguata accessibilità e visibilità ai contenuti dell’emittenza televisiva e radiofonica locale.

“In particolare – ha concluso Rossignolial fine di assicurare la prominence dei servizi audiovisivi e radiofonici di interesse generale occorre prevedere, contemporaneamente su ogni tipologia di dispositivo, diverse modalità per l’accesso ai diversi FSMA e ai diversi fornitori di contenuti radiofonici”.

(Comunicato stampa)

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