Radio Sportiva in Veneto passa a Klasse Uno Network

Radio Sportiva cambia ‘famiglia’ in Veneto.

La nota superstation ha abbandonato il gruppo a cui fanno capo Radio Cafè, Stereocittà, Radio Pocket ed ora la nuova Radio Gemini (clicca QUI per info), per passare a Klasse Uno Network.

Quest’ultima è la società di importanti reti quali Radio Birikina, Radio Bellla e Monella, Radio Piterpan, Radio Sorrriso, Radio Marilù, Radio Gelosa e Vibra FM.

Le nuova frequenze su cui modula sono 93.2 per Padova e dintorni, 105.3 per Vicenza e provincia e parte del padovano, 92.2 per Treviso e provincia, 93.4 per Udine e provincia (le prime tre ex-Radio Gelosa, mentre l’ultima ex-Radio Bellla e Monella).

Questo il comunicato che ufficializza il ‘passaggio’.

Klasse Uno Network diventa ancora più grande e forte grazie all’esclusiva acquisita per la vendita di spazi pubblicitari in ambito locale di Radio Sportiva in Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Emittente attiva in tutta Italia dal 2010, è stata la prima a raccontare fatti ed eventi sportivi 24 ore su 24, fornendo agli appassionati di sport notizie e approfondimenti in real time.

Il suo successo si basa sulla professionalità dei suoi giornalisti, opinionisti e corrispondenti da tutta Italia e sulla possibilità data agli ascoltatori di intervenire in diretta e interagire con gli opinionisti, anche via SMS e WhatsApp.

«Con questa importante acquisizione – dichiara il Direttore Generale di Klasse Uno Network Flavio Rutili – il nostro gruppo si consolida ulteriormente, arrivando a quota 1.597.000 ascolti giornalieri e 4.358.000 settimanali (fonte dati TER Anno 2021), ma soprattutto si rafforza sul target centrale di età dei suoi ascoltatori, i 25-54enni».

Klasse Uno Network diversifica ancor di più il suo target d’ascolto offrendo un’opportunità di comunicazione e promozione in più a tutti quelli inserzionisti che hanno un target di riferimento prevalentemente maschile e/o appassionato di sport.

(Comunicato stampa)

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Sorpresa in Veneto: torna in FM Radio Gemini

Nessuno ‘scherzetto’ nella notte di Halloween in Veneto, ma una gradita sorpresa.

È tornata in FM la storica Radio Gemini.

Il suo nome è uno di quelli rimasti nella memoria della radiofonia locale.

Il progetto Gemini One arrivava a Padova a inizio anni ’80, ispirato dall’omonima emittente di Torino che era nata a metà anni ’70.

Per quasi una ventina d’anni, Radio Gemini One – che per un certo periodo si è chiamata Radio Gemini Tuttifrutti – è stata una seguita realtà del territorio, arrivata a coprire anche parte del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia-Romagna.

Successivamente rilevata da Radio Company, cessò di esistere con la nascita del progetto Radio Company Dance Network.

Oggi la sua storica frequenza principale (96.0 dal Rubbio per buona parte del Veneto) irradia proprio il segnale di Company.

Nella notte tra il 31 ottobre ed il 1° novembre, tuttavia, la presenza di Radio Gemini ha fatto ritorno in Veneto sui canali che irradiavano Radio Sportiva, la quale esce (temporaneamente?) di scena dall’etere locale.

Le due principali frequenze di Radio Gemini, al momento, sono 94.6 per Padova, Venezia, Treviso e 95.2 per il Friuli centrale, mentre il sito – dove è possibile ascoltarla in streaming – è radiogemini.net.

Si tratta di emissioni legate al gruppo di Radio Cafè e Stereocittà, importanti realtà interregionali, facenti capo all’editore Massimo Righetto.

Maggiori dettagli saranno pubblicati nei prossimi giorni.

(Si ringraziano Matteo Sandri e Matteo Rossi per la collaborazione)

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Radio, Tv e guai dello switch-off: il caso del Veneto

Continueranno a trasmettere le emittenti radiofoniche in ‘radiovisione’ o comunque legate a stazioni in Fm nel caso, purtroppo tutt’altro che raro, in cui siano state escluse dalla nuova fase della Tv digitale terrestre, con i vari switch-off regionali ancora in pieno corso? L’interrogativo non può avere una risposta uniforme, in quanto molto differenziate sembrano essere le situazioni e di vario tipo anche le scelte fatte dagli editori in questione.

In Veneto fa spicco il caso di Company Tv, che, come comunica lo stesso sito della notissima emittente radiofonica, “non è più visibile nel digitale terrestre”, anche se possibile “vederci in streaming, sulla nostra app o installando l’app nella tua Smart Tv”.

Ma ci sono situazioni ancor più ‘complicate’ come quella di Radio Adige Tv a Verona, giovane ‘emittente radio-tv’ che aveva consentito la ‘rinascita’ in una nuova modalità di un marchio davvero storico come quello di Radio Adige, dopo la sua scomparsa dalla Fm scaligera.

Anche in questo caso però l’esclusione dal ‘nuovo digitale terrestre Tv’ non ha significato chiusura delle attività. Lo spiega in una recentissima intervista a ‘Di Più Tv’ (che ha il merito di segnalare settimanalmente le più varie emittenti locali) Giorgia Preti, giornalista e brand manager di Radio Adige Tv.

“Tutto inizia da Radio Adige, nata 46 anni fa a Verona, emittente in Fm – spiega Preti – . Quattro anni fa Radio Adige si è evoluta: siamo passati dalle classiche frequenze radio al digitale terrestre, diventando Radio Adige Tv, ‘la prima radiovisione di Verona’. Nel 2022 infine, con la crescente domanda di trasmissioni on demand siamo diventati una Web Tv, solo su Internet”.

Peccato che in Veneto i limitatissimi spazi a disposizione sulle nuove reti di diffusione digitale non abbiano consentito di continuare a diffondere i programmi di Radio Adige Tv sui televisori ‘tradizionali’ ma le trasmissioni proseguono e il palinsesto non manca ugualmente di interesse.

“La nostra redazione nasce per parlare del territorio veronese e del Veneto, quindi l’informazione è territoriale ed è una parte fondamentale di Radio Adige Tv – prosegue Preti – . Le informazioni arrivano ogni ora con un breve notiziario, mentre alle 12 e alle 19 va in onda il ‘Tg Daily’, telegiornale approfondito con le notizie della mattina e di fine giornata”.

E ci sono molti altri programmi, naturalmente: “Partirei da ‘Tutti amici’, condotto da Alain Marchetti, in onda alle 8,30 dal lunedì al venerdì: curiosità e attualità alternate a interviste a personaggi locali. Io conduco ‘Buongiorno Verona live’, in onda alle 11.30 dal lunedì al venerdì: oltre all’attualità e alle notizie della mattinata, ogni giorno c‘è un’intervista esclusiva in diretta. Infine ‘Verona economia live’, condotta dal direttore Matteo Scolari, in onda dal lunedì al venerdì alle 18 e in replica alle 21”.

Nel panorama televisivo veneto, alle prese con uno switch-off che qui ha ‘tagliato’ troppe emittenti (contrariamente ad altre regioni), ci sono infine anche casi ‘particolari’. A Vittorio Veneto da molti anni era in onda su scala strettamente locale La Tenda Tv, che aveva avuto varie vicende in Dtt, appoggiandosi anche, per un certo periodo, al mux della compianta Eden Tv. In ogni caso la Tv in questione, legata al mondo cattolico, era finora rimasta in onda sul canale 112 nella sua ristretta zona di diffusione, pur non comparendo in alcuna lista delle emittenti ‘ammesse alla nuova fase della Tv digitale’ né avendo avuto assegnazione di numerazioni Lcn.

Non poteva evidentemente andare avanti così ed è di pochi giorni fa infatti l’annuncio della fine delle trasmissioni in digitale terrestre, anche se si andrà avanti in altre modalità. La notizia è stata comunicata da un dispiaciuto Federico Campo Dall’Orto, fondatore dell’emittente e volto storico del canale: “Siamo stati raggiunti da un avviso che ci obbliga a spegnere il nostro canale televisivo del digitale terrestre, il canale 112, quello che vi tiene compagnia da quasi 15 anni 24 ore al giorno. Vi dò questa notizia con non poco dispiacere. Purtroppo queste nuove leggi dello Stato sui canali televisivi impediscono che una realtà come la nostra possa esistere. Cercheremo comunque di tornare in onda”.

Tuttavia anche La Tenda Tv non chiude: “Continueremo il nostro operato sul sito internet, sulle nostre pagine social e sul canale Youtube, lì continueranno le nostre trasmissioni”.

Mauro Roffi
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Veneto: nuovo Bando per contributi regionali a emittenti e testate online

Con la deliberazione della Giunta Regionale n. 266 del 22 marzo scorso in Veneto è stata data una prima concreta attuazione alla Legge Regionale del 15 dicembre 2021 che ha introdotto nell’ordinamento regionale il “Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”, a favore delle emittenti radiotelevisive e delle testate giornalistiche on line con sede operativa appunto in Veneto.

Con la delibera citata è stato infatti approvato un primo Bando per l’erogazione di contributi a favore proprio delle emittenti radiotelevisive locali e delle testate giornalistiche on line. I contributi sono volti ad incentivare e sostenere il pluralismo e l’innovazione tecnologica e infrastrutturale nel settore dell’informazione e della comunicazione, “allo scopo di assicurare la massima diffusione, fruibilità e accessibilità all’informazione a copertura dell’intero territorio regionale ed a garanzia della maggiore trasparenza e facilità di documentazione, anche in considerazione delle particolari caratteristiche dei territori locali e montani”.

Va anche notato – elemento che interessa sicuramente i lettori di FM-world – che in sede di prima applicazione della legge di cui sopra – e cioè limitatamente al 2022 – almeno il 40 per cento dei contributi stanziati va a favore delle emittenti radiofoniche locali, con particolare riguardo a quelle aventi carattere comunitario.

Le domande di partecipazione al Bando devono essere presentate alla Direzione Comunicazione e Informazione esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) e possono essere inoltrate fino alle ore 12.00 di sabato 30 aprile.

L’ammontare delle risorse regionali messe a Bando è pari a 750.000 euro. In dettaglio: 340.000 euro vanno alle emittenti radiofoniche locali (grazie alla quota minima del 40% di cui sopra); 340.000 euro alle emittenti televisive locali; 70.000 euro alle testate giornalistiche on line.

Le risorse saranno assegnate ai soggetti beneficiari in relazione al punteggio conseguito e alla conseguente posizione in una specifica graduatoria. Eventuali risorse non assegnate potranno essere redistribuite ai soggetti beneficiari, sempre sulla base della graduatoria citata.

La Regione fa infine notare che, sulla base anche di quanto richiesto in una nota pervenuta dell’Associazione Onde Medie Italiane Editori Riuniti-OMItaliane, “si ritiene di poter ammettere a contributo anche le emittenti radiofoniche locali legittimamente operanti in onde medie, in possesso dei requisiti di cui all’art. 22 del TUSMAR (Decreto Legislativo 8 novembre 2021 n. 208)”.

Mauro Roffi
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DAB Italia: nuova frequenza attiva in Veneto

Dopo l’annuncio di qualche giorno fa, è avvenuta la ricanalizzazione di DAB Italia per il Veneto e parte del Friuli Venezia Giulia.

In seguito ad interferenze con un mux sloveno, la società ha deciso di abbandonare in quell’area il blocco 12C (su cui trasmettere in tutto il resto d’Italia) per riposizionarsi sul 7C.

Il risultato è evidente: ora le emittenti diffuse dal mux DAB Italia si ricevono perfettamente nel nord-est, permettendo la co-esistenza con il bouquet oltre confine.

Le interferenze tra Italia e Slovenia sono presenti anche in altre aree dell’Adriatico, per cui non è escluso che un provvedimento analogo possa essere intrapreso anche in altre regioni.

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Interferenze con la Slovenia: DAB Italia cambia frequenza nel nord-est

DAB Italia è il multiplex nazionale diffuso in quasi tutto il Paese sul canale 12C.

La frequenza, tuttavia, è interferita nelle aree a nord-est, in seguito ad una emissione isocanale di un mux sloveno.

Per ovviare a questa incompatibilità, DAB Italia ha annunciato un cambio frequenza per parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

L’emittente trasmetterà sul blocco 7C.

Questo il post che la società ha condiviso sul web.

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