Sardegna e Tv digitale: una situazione in costante evoluzione

Si sta concludendo in Sardegna la fase del ‘passaggio tecnico’ alla nuova Tv digitale per le Tv locali, con le ultime fasi di spegnimenti e accensioni nelle varie parti dell’isola. È però l’unica cosa di cui si è sicuri al momento, perché il resto, per le Tv locali coinvolte, tutto assomiglia a un eterno cantiere, un lungo divenire di cui non sono chiari (in mancanza di precedenti, visto che siamo ad una vera ‘prima volta’, una sperimentazione purtroppo pesante per questa parte d’Italia) né le prossime fasi né l’approdo finale.

Nel raccontare questa dolorosa storia eravamo rimasti alla sospirata assegnazione delle ultime numerazioni Lcn alle emittenti ‘superstiti’, dopo che era già successo un po’ di tutto e non poche Tv avevano rinunciato, volenti o nolenti. Che non finisse lì era prevedibile ma diciamo che quel che sta succedendo supera ogni previsione.

Infatti fra ‘tagli’ e rinunce, era già rimasta disponibile un po’ di capacità trasmissiva ma c’era un’altra grossa complicazione: la conclusione assai complicata degli accordi economici (e non solo) fra le Tv locali e gli operatori delle reti di trasmissione. C’erano alcune emittenti che contestavano le condizioni loro sottoposte e il prezzo, considerato troppo alto in rapporto alle loro possibilità, ed è così trascorso il periodo in cui questi accordi andavano conclusi, per poter ‘passare oltre’. Già si pensava quindi a nuove probabili rinunce ad andare avanti in digitale terrestre, con conseguenze negative anche per gli operatori di rete, che si potevano trovare senza un numero sufficiente di ‘ospiti’.

La materia, anche dal punto di vista legislativo, è assai complessa, e spiegarla in dettaglio è una vera impresa ma diciamo che in questa situazione di incertezza e stallo è previsto l’intervento di nuovo del Ministero, per cercare di trovare questo benedetto accordo che permetta di ‘riempire’ i mux di Tv locali (uno regionale, uno di 2° livello) previsti per l’isola. In casi ‘estremi’ (ma non così improbabili) potrebbe intervenire anche l’Agcom.

Ma la cosa più interessante è che mano a mano che qualcuno rinuncia o non trova l’accordo per la propria diffusione tecnica in Dtt, possono subentrare gradualmente anche Tv locali in precedenza escluse (addirittura, forse, se non se ne esce, si potrebbe arrivare in teoria anche a interpellare le Tv non dichiarate ‘idonee’), che rientrano così clamorosamente in gioco, mentre altre che sembravano già ‘sicure’ potrebbero rinunciare al digitale terrestre o finire comunque ‘fuori gioco’.

Non sono ipotesi teoriche ma è quanto si à già verificato in concreto (e in tempi rapidissimi) con la seduta pubblica di lunedì scorso (l’ennesima della serie), in cui si è cercato di ‘fare il punto’, cercando di vedere quali ulteriori emittenti possano adesso ripartire con la richiesta di capacità trasmissiva e con brevi ulteriori negoziazioni con i gestori delle reti.

L’esito rispetto alle 13 emittenti coinvolte (comprese alcune in precedenza escluse, come detto) è stato clamoroso: otto rinunce e cinque richieste di ‘capacità’ e per queste ultime si vedrà adesso l’esito delle trattative.

Chi ha detto sì? Teleregione Live (che è Gallura Live, che nel frattempo ha cambiato pure nome, data la richiesta di capacità nella rete regionale di 1° livello), Olbia Tv Notizie e infine Telesardegna 1, 2 e 3 per la rete di 2° livello. Per Olbia Tv, in specifico, sembra essere un ripensamento rispetto a precedenti volontà dichiarate di ‘sbaraccare tutto’, ma naturalmente la circostanza è di nuovo da verificare.

Chi ha rinunciato? Intanto tutte le emittenti di Terranova Tv Sardegna diverse dalla capofila, ovvero Canale Gallura, Telegolfo Sardegna e Gallura Channel, TeleRadiomaristella (di cui già si sapeva), Gallura Tv (idem), Sardegna 2 (che però diffondeva in precedenza Eja Tv, di cui diremo), Isola Tv e Videolina 4, rientrata in gioco ma rinunciataria, con tanti saluti (sembrerebbe) al progetto Sa Radiolina. Alcune di queste emittenti (Isola Tv, ma non solo) avevano pure ricevuto la numerazione Lcn, che a questo punto non dovrebbero più usare (anche qui ci sarà insomma parecchio da rifare).

Ma nel frattempo si sta man mano accendendo (anche di contenuti) il nuovo mux regionale (gestito da EI Towers), in attesa di quello di 2° livello, per chi l’accordo di diffusione l’ha già trovato. E le numerazioni ‘privilegiate’ 10-19 stanno trovando la loro collocazione, con l’eccezione di Odeon 24, di cui poco si sa, al momento. Via libera quindi, alle quattro Tv di Zuncheddu (Videolina, Tcs, Sardegna 1, più Videolina 2-Radiolina versione video), a Catalan Tv in versione regionale, a Telesardegna e Terranova Tv Sardegna, a Canale 40 e pure a Canale 40 Regionale, oltre che alle due Canale Italia.

La sorpresa è invece stata la presenza di una nuova Tv (nientemeno) alla numerazione 79, ovvero Rts Radio Televisione Sarda. Si tratta di un’emittente nata a tempo di record dall’evoluzione di Telesassari.tv (che aveva superato tutte le fasi di selezione) e che recupererà produzioni soprattutto dalla già citata Eja Tv, che era stata purtroppo esclusa dal Ministero.

Come si vede, il ‘cantiere Sardegna’, che di fatto fa da ‘cavia’ a tutte le altre regioni d’Italia, è ancora completamente aperto e esamineremo allora attentamente anche i prossimi imprevedibili sviluppi.

Mauro Roffi
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Assegnate le ultime numerazioni Lcn in Sardegna

Si è finalmente definito il quadro delle assegnazioni Lcn in Sardegna, dopo una vicenda lunga e poco edificante che ho cercato di seguire nei giorni scorsi.

All’esito della seduta pubblica di venerdì 19 novembre, sono state assegnate le varie numerazioni non ancora attribuite in precedenza (peraltro oltre una decina), dopo l’effettuazione dei previsti sorteggi fra le emittenti considerate ‘a pari punteggio’. Come previsto, Canale 12 ha rinunciato alla numerazione e al digitale terrestre, dopo aver constatato che le sarebbe toccata una numerazione al di fuori della fascia ‘privilegiata’ 10-19 (in precedenza era al 12, come da denominazione stessa dell’emittente).

Si partiva con le numerazioni 10-17 già assegnate e quindi occorreva decidere chi fra quanti avevano un punteggio pari a 20 (ben cinque Televisioni) si sarebbe aggiudicato le due numerazioni ‘privilegiate’ ancora disponibili. Le emittenti ‘fortunate’ sono state Odeon 24 al 18 e TTS (Terranova Tv Sardegna) al 19.

La prima, che adotta un marchio dalla lunga storia nella Tv italiana, non sembra però esattamente una Tv locale sarda ‘in senso stretto’ (nel frattempo Canale Italia 84, che ha ottenuto pochi giorni fa il 17, sembra aver adottato la denominazione Canale Italia Sardegna), pur avendo avuto in questo sorteggio sorte migliore di altri. Terranova Tv Sardegna riesce invece a mantenere la sua Tv ‘ammiraglia’ ad una buona numerazione (prima aveva il 16).

In ogni caso il quadro delle numerazioni Lcn della Sardegna esce totalmente modificato da queste decisioni, con non poche emittenti ‘sfortunate’ ma anche qualcuna che si ritrova al contrario in una posizione migliore.

Andiamo avanti. Ancora Terranova Tv Sardegna, stavolta con il marchio Telegolfo Sardegna, conquista il 75 e anche il 76 con Gallura Channel e il 77 con Canale Gallura (tutte erano ‘a punteggio 20’). Dopo il 79 e l’80, già assegnati in precedenza a Telesassari Tv e Olbia Tv Notizie, a Gallura Live (comunitaria) tocca l’81, mentre riprendono una numerazione (dopo quella già assegnata in una precedente graduatoria) Canale 40 Regionale all’82 e Isola Tv, stavolta all’85.

Ci sono poi le ‘altre tre’ Telesardegna, tutte ‘a punteggio 16’: Telesardegna 1 ‘si aggiudica’ l’88, Telesardegna 3 l’89 e Telesardegna 2 il 90.

Infine a Videolina 2 (che diffonde Radiolina in versione video) tocca il 99. Per adesso si chiude qui ma nuove sorprese non sono del tutto escluse.

Mauro Roffi
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Lcn della Sardegna: la vicenda s’ingarbuglia

Purtroppo sembra proprio proseguire con il piede sbagliato la vicenda dell’assegnazione degli Lcn Tv in Sardegna, dove si pensava che lunedì di prima mattina, come deciso dal Ministero dello Sviluppo Economico, si sarebbero svolti i fatidici sorteggi per una lunga serie di emittenti cui era stato assegnato un pari punteggio dallo stesso Ministero.

Il sorteggio poteva sembrare in origine un’eccezione, una situazione quasi ‘di ultima istanza’, visto che è proprio compito del Ministero individuare sulla base di parametri in apparenza ben precisi chi abbia diritto fra le Tv locali ammesse a una numerazione migliore rispetto ad altre, soprattutto con riferimento alla fascia 10-19 che privilegia molto le emittenti che qui ‘trovano spazio’.

Nulla di tutto ciò, invece: almeno in Sardegna i sorteggi sembrano essere diventati un metodo agevole per ‘venirne fuori’ (in qualche modo, verrebbe da dire) e sarà dunque la sorte a decidere un elemento fondamentale per tutte le Tv coinvolte (oltre 10, comunque sia).

Ma non si capisce più, oltretutto, quando ciò accadrà: i sorteggi previsti per lunedì non si sono svolti e mercoledì 17 è uscita invece una nuova graduatoria (la terza della serie e chissà se sarà l’ultima) in cui intanto viene assegnato a Canale Italia 84 (che certo non è un’emittente sarda) la numerazione Lcn 17 (Canale Italia 83 era già al 16) al posto della precedente 77, mentre sono state assegnate alle due Tv comunitarie interessate le numerazioni previste: per la precisione, Telesassari Tv avrà il 79 e Olbia Tv Notizie l’80. Alcuni cambiamenti sono avvenuti su istanza proprio di Canale Italia 84 e di Terranova Tv Sardegna, che ha ottenuto un migliore punteggio per due sue emittenti, Canale Gallura e Gallura Channel, con conseguente revisione dei sorteggi da effettuare (nei prossimi giorni?).

Canale 40 Regionale e Isola Tv (prima all’82 e all’83) invece si ritrovano la nuova dicitura che la loro numerazione sarà ‘assegnabile dopo sorteggio’, quindi quando credevano di avere già il loro numero dovranno adesso aspettare tutti gli altri.

Tutta la questione è evidentemente poco ‘lusinghiera’ per il Ministero e costituisce una situazione molto pesante per le emittenti che da parte loro sono alle prese con i trasferimenti di frequenze e postazioni già avviate da alcuni giorni nell’isola (è già stata coinvolta, per esempio, tutta la zona del Sulcis). Che si debbano affrontare spegnimenti e riaccensioni (previste in Mpeg-4, fra l’altro) senza neppure conoscere il proprio Lcn sembra un po’ grottesco, a dir la verità, e se la Sardegna è (come in effetti è) un ‘laboratorio di sperimentazione’ per le altre regioni non c’è molto da rallegrarsi.

Succede così che le ‘rinunce’ non manchino, cosa che certo non aiuta il pluralismo delle voci e il proseguimento delle attività per diverse emittenti (soprattutto le più piccole), che si ritrovano a mal partito (pesano anche i costi previsti per garantirsi la diffusione nei nuovi mux). Erano infatti 25 le Tv che avevano superato le selezioni precedenti e che si ritrovavano ad attendere teoricamente la loro numerazione Lcn. Ma due già non ci sono più: oltre a Telemaristella (di cui già si sapeva) dovrebbe aver rinunciato anche Gallura Tv di Tempio Pausania, ragion per cui da 25 si è scesi intanto a 23 emittenti.

Ma mica basta: Canale 12 di Sassari ha preso molto male la mancata conferma della numerazione di cui alla sua denominazione (infatti la numerazione Lcn delle Tv locali in Sardegna sarà in ogni caso ‘sconvolta’, comunque si concludano le cose) e ha a sua volta deciso, con tanto di amaro comunicato ai telespettatori, di abbandonare il digitale terrestre per trasmettere via Web. In realtà la Tv diretta da Sandra Sanna (erede di Antenna 1 e impegnata nell’informazione) aveva presentato ricorso per la numerazione nei giorni scorsi ma non ha avuto riscontro positivo, a differenza di Canale Italia 84 e Terranova Tv Sardegna.

Un’altra voce che si perde (salvo nuove decisioni) in Dtt, dunque, in Sardegna, dopo Telegì, Telemaristella, Eja Tv, Visual Radio e Super Tv e certo non c’è da rallegrarsi. Super Tv poi avrebbe tutte le ragioni per esserci, invece, perché i requisiti li possedeva tutti, ma è incappata in un ‘infortunio’ banale quanto (solo per ora, speriamo) fatale, presentando domanda con un’altra denominazione (quella che voleva adottare d’ora in poi). L’effetto è però stata l’esclusione dalle Tv ‘idonee’.

Non resta che sperare in un’evoluzione migliore della situazione sarda (purtroppo poco probabile), mentre le Tv delle altre regioni assistono, un po’ preoccupate.

Mauro Roffi
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Nasce Sulcis FM, la nuova emittente digitale del sud-ovest sardo

Ha preso il via Sulcis FM, la nuova emittente del gruppo Megaradio.

Le trasmissioni avvengono dal centro minerario di Carbonia.

“Sulcis FM” – riporta il sito dell’emittente – “è la nuova emittente digitale del sud-ovest sardo”.

Fondatore e direttore artistico è Emanuele Ledda.

Ulteriori info su www.sulcisfm.it.

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Sardegna: nuove attivazioni sull’Isola di San Pietro

Nuove emissioni FM sull’isola di San Pietro.

Le locali Radio Super Sound e Megaradio sono ora ricevibili con un impianto locale per le zone di Carloforte, Calasetta e Portoscuso.

L’area di trova ad ovest del Sud Sardegna.

Nello specifico, Radio Super Sound modula sui 103.5, mentre Megaradio sui 107.3 MHz.

(Si ringrazia Massimiliano Molinari per la collaborazione)

 

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Sardegna: ora le Tv in graduatoria utile sono 25

Si è tenuta in queste ore la nuova seduta pubblica prevista per designare le emittenti televisive della Sardegna da collocare in posizione utile (per poter negoziare l’utilizzo degli impianti trasmissivi), in conseguenza del passaggio sulle nuove frequenze previste nell’ambito della ulteriore fase della Tv digitale italiana e verificarne le richieste di banda trasmissiva e la collocazione nelle reti di 1° o 2° livello. Il tutto dopo l’annullamento della precedente graduatoria delle Tv ammesse e della conseguente prima seduta pubblica dei giorni scorsi.

Dopo la nuova seduta pubblica, sulle 27 Tv sarde ammesse alla procedura ne sono state collocate in posizione utile 25 (una in più rispetto alla fase precedente), di cui 19 commerciali e 6 comunitarie; fra le 27 Tv di cui sopra mancano Videolina 4 (che opera attualmente con i programmi di Sa Radiolina) e SardegnaDue. Tutte le altre ‘passano il turno’ e fra queste c’è anche Videolina 2 (su cui opera Radiolina in versione Tv); ci sono poi anche Canale Italia 83 e Canale Italia 84.

Due sole emittenti hanno richiesto 3 mbit/s su reti di 1° livello, ovvero Videolina (che naturalmente capeggia la graduatoria) e, al terzo posto, SardegnaUno, mentre la seconda in graduatoria, Tcs, ne ha chiesti 2,5. Peraltro le tre emittenti fanno ormai parte di uno stesso gruppo, come noto.

Tutte le altre emittenti avranno invece 1,5 mbit/s (peraltro il minimo obbligatorio, per il Ministero, cosa che provocato diverse polemiche) mentre le reti di 2° livello sono state assegnate a TeleSardegna 3, Gallura Tv, TeleSardegna 1 e TeleSardegna 2. Da notare infine che ben 15 emittenti su 25 hanno un punteggio complessivo in graduatoria pari a ‘0’.

Vedremo nei prossimi giorni l’evoluzione della situazione e se vi saranno ancora (molti lo prevedono) mutamenti in graduatoria, mentre ormai non è lontana la data prevista per l’inizio delle operazioni di spegnimento e per il passaggio sulle nuove frequenze.

Mauro Roffi
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