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Sardegna e Tv digitale: una situazione in costante evoluzione

Sardegna e Tv digitale: una situazione in costante evoluzione

02 Dicembre 2021

Si sta concludendo in Sardegna la fase del ‘passaggio tecnico’ alla nuova Tv digitale per le Tv locali, con le ultime fasi di spegnimenti e accensioni nelle varie parti dell’isola. È però l’unica cosa di cui si è sicuri al momento, perché il resto, per le Tv locali coinvolte, tutto assomiglia a un eterno cantiere, un lungo divenire di cui non sono chiari (in mancanza di precedenti, visto che siamo ad una vera ‘prima volta’, una sperimentazione purtroppo pesante per questa parte d’Italia) né le prossime fasi né l’approdo finale.

Nel raccontare questa dolorosa storia eravamo rimasti alla sospirata assegnazione delle ultime numerazioni Lcn alle emittenti ‘superstiti’, dopo che era già successo un po’ di tutto e non poche Tv avevano rinunciato, volenti o nolenti. Che non finisse lì era prevedibile ma diciamo che quel che sta succedendo supera ogni previsione.

Infatti fra ‘tagli’ e rinunce, era già rimasta disponibile un po’ di capacità trasmissiva ma c’era un’altra grossa complicazione: la conclusione assai complicata degli accordi economici (e non solo) fra le Tv locali e gli operatori delle reti di trasmissione. C’erano alcune emittenti che contestavano le condizioni loro sottoposte e il prezzo, considerato troppo alto in rapporto alle loro possibilità, ed è così trascorso il periodo in cui questi accordi andavano conclusi, per poter ‘passare oltre’. Già si pensava quindi a nuove probabili rinunce ad andare avanti in digitale terrestre, con conseguenze negative anche per gli operatori di rete, che si potevano trovare senza un numero sufficiente di ‘ospiti’.

La materia, anche dal punto di vista legislativo, è assai complessa, e spiegarla in dettaglio è una vera impresa ma diciamo che in questa situazione di incertezza e stallo è previsto l’intervento di nuovo del Ministero, per cercare di trovare questo benedetto accordo che permetta di ‘riempire’ i mux di Tv locali (uno regionale, uno di 2° livello) previsti per l’isola. In casi ‘estremi’ (ma non così improbabili) potrebbe intervenire anche l’Agcom.

Ma la cosa più interessante è che mano a mano che qualcuno rinuncia o non trova l’accordo per la propria diffusione tecnica in Dtt, possono subentrare gradualmente anche Tv locali in precedenza escluse (addirittura, forse, se non se ne esce, si potrebbe arrivare in teoria anche a interpellare le Tv non dichiarate ‘idonee’), che rientrano così clamorosamente in gioco, mentre altre che sembravano già ‘sicure’ potrebbero rinunciare al digitale terrestre o finire comunque ‘fuori gioco’.

Non sono ipotesi teoriche ma è quanto si à già verificato in concreto (e in tempi rapidissimi) con la seduta pubblica di lunedì scorso (l’ennesima della serie), in cui si è cercato di ‘fare il punto’, cercando di vedere quali ulteriori emittenti possano adesso ripartire con la richiesta di capacità trasmissiva e con brevi ulteriori negoziazioni con i gestori delle reti.

L’esito rispetto alle 13 emittenti coinvolte (comprese alcune in precedenza escluse, come detto) è stato clamoroso: otto rinunce e cinque richieste di ‘capacità’ e per queste ultime si vedrà adesso l’esito delle trattative.

Chi ha detto sì? Teleregione Live (che è Gallura Live, che nel frattempo ha cambiato pure nome, data la richiesta di capacità nella rete regionale di 1° livello), Olbia Tv Notizie e infine Telesardegna 1, 2 e 3 per la rete di 2° livello. Per Olbia Tv, in specifico, sembra essere un ripensamento rispetto a precedenti volontà dichiarate di ‘sbaraccare tutto’, ma naturalmente la circostanza è di nuovo da verificare.

Chi ha rinunciato? Intanto tutte le emittenti di Terranova Tv Sardegna diverse dalla capofila, ovvero Canale Gallura, Telegolfo Sardegna e Gallura Channel, TeleRadiomaristella (di cui già si sapeva), Gallura Tv (idem), Sardegna 2 (che però diffondeva in precedenza Eja Tv, di cui diremo), Isola Tv e Videolina 4, rientrata in gioco ma rinunciataria, con tanti saluti (sembrerebbe) al progetto Sa Radiolina. Alcune di queste emittenti (Isola Tv, ma non solo) avevano pure ricevuto la numerazione Lcn, che a questo punto non dovrebbero più usare (anche qui ci sarà insomma parecchio da rifare).

Ma nel frattempo si sta man mano accendendo (anche di contenuti) il nuovo mux regionale (gestito da EI Towers), in attesa di quello di 2° livello, per chi l’accordo di diffusione l’ha già trovato. E le numerazioni ‘privilegiate’ 10-19 stanno trovando la loro collocazione, con l’eccezione di Odeon 24, di cui poco si sa, al momento. Via libera quindi, alle quattro Tv di Zuncheddu (Videolina, Tcs, Sardegna 1, più Videolina 2-Radiolina versione video), a Catalan Tv in versione regionale, a Telesardegna e Terranova Tv Sardegna, a Canale 40 e pure a Canale 40 Regionale, oltre che alle due Canale Italia.

La sorpresa è invece stata la presenza di una nuova Tv (nientemeno) alla numerazione 79, ovvero Rts Radio Televisione Sarda. Si tratta di un’emittente nata a tempo di record dall’evoluzione di Telesassari.tv (che aveva superato tutte le fasi di selezione) e che recupererà produzioni soprattutto dalla già citata Eja Tv, che era stata purtroppo esclusa dal Ministero.

Come si vede, il ‘cantiere Sardegna’, che di fatto fa da ‘cavia’ a tutte le altre regioni d’Italia, è ancora completamente aperto e esamineremo allora attentamente anche i prossimi imprevedibili sviluppi.

Mauro Roffi
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