La scomparsa di Maradona al centro dell’attenzione di tutte le radio

All’età di 60 anni è morto Diego Armando Maradona.

La notizia è arrivata poco dopo le 17.00 di mercoledì 25 novembre.

L’annuncio è diventato l’argomento che ho monopolizzato l’attenzione di tutti i media, comprese le radio.

Migliaia i messaggi inviati dagli ascoltatori che sono diventati la centralità di qualsiasi programma, che fosse di taglio informativo o di intrattenimento.

I siti ed i social delle varie emittenti, in queste ore, stanno dedicando ampi ricordi del “Pibe di Oro”, con la città di Napoli – in particolare – fortemente colpita dalla notizia.

A Diego Armando Maradona saranno dedicati speciali, nelle prossime ore, su varie emittenti.

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La radio unisce generazioni diverse. E la tv?

La radio, specialmente in macchina, unisce generazioni diverse.

Non è insolito che i figli, durante un viaggio in auto, scoprano e ascoltino con interesse l’emittente sintonizzata dai genitori, creando un momento di condivisione.

Per la tv succede lo stesso? Secondo un’analisi dell’Osservatorio dello Studio Frasi (in base all’analisi dei dati Auditel dal 1° ottobre al 15 novembre a confronto con lo stesso periodo 2019) in parte sì, ma come conseguenza del periodo che stiamo vivendo.

Il parziale lockdown ha determinato una crescita del mezzo rispetto ad un anno fa (855 mila spettatori in più nel giorno medio) e la condivisione degli spazi ha determinato una parziale condivisione dei contenuti.

Genitori e figli, nonni e nipoti (quando vivono sotto lo stesso tetto) guardano insieme lo stesso programma nel 21% dei casi (contro il 16% del 2019).

“La covisione” – spiega all’ANSA Francesco Siliato, responsabile dell’Osservatorio dello Studio Frasi – “avviene soprattutto sui programmi di Rai1, rete che normalmente è seguita più da genitori e nonni che da figli e nipoti”.

La generazione Zeta (ovvero i nati tra il 1995 ed il 2020) preferisce invece programmi quali “Il collegio” di Rai2, oltre a contenuti sportivi.

Complessivamente, i programmi più condivisi in assoluto tra le varie generazioni – nell’ultimo mese e mezzo – sono risultati essere il Tg1 (dell’ora di cena), la fiction “Doc – Nelle tue mani” e le partite della Nazionale.

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La sua musica ha suonato sulle radio di tutto il mondo: docente dell’Università di Udine chiede di intitolare una via al concittadino Robert Miles

Sono passati tre anni dalla scomparsa di Robert Miles.

Roberto Concina – questo il vero nome del noto dj e produttore, originario di Udine – perdeva la vita prematuramente, a soli 47 anni, il 9 maggio 2017.

La sua musica, tuttavia, è ancora popolare a più generazioni, tanto che “Children”, brano nato nel 1995 e diventato una hit mondiale l’anno successivo, è tornato ad essere un successo nell’ultima estate come base di “Bimbi per strada” di Fedez.

Ora, un docente di economia dell’Università di Udine – Paolo Ermano – chiede di intitolare una via proprio ad uno dei concittadini più famosi della città friulana.

La sua musica è stata trasmessa sulle radio di tutto il mondo. Tra il singolo e l’album “Dreamland” ha venduto quasi 20 milioni di copie, conquistando un Brit Award, un World Music Award ed un sacco di dischi d’oro e di platino.

Concina è stato forse l’artista friulano più influente al mondo negli ultimi 40 anni – spiega Ermano – “Se ci vogliamo continuare a dipingere come una regione moderna, proiettata al domani con le sue aziende di punta, ricordare chi un po’ di futuro l’ha scritto sarebbe un gesto simbolico molto forte”.

Ora la risposta spetta alla politica. Arriverà presto una “Via Robert Miles”?

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“1 Station”, la novità campana in FM

C’è una novità di rilievo nella radiofonia campana.

Si tratta di “1 Station”, emittente con sede a Somma Vesuviana (Na) ben diffusa in una bella fetta della regione e che in precedenza trasmetteva come Radio Antenna Uno.

“1 Station”, nuova radio basata soprattutto sulla dance come sottolinea napolimagazine.com, “nasce dall’esperienza dell’editore Pietro Di Palma (affiancato dal figlio Paolo) che ha messo in campo un team di professionisti del mondo della radiofonia e dell’intrattenimento”.

Direttore artistico è così Gianpiero XP, figura storica della radiofonia e detentore del titolo per il Miglior Programma Dance agli Italian Dance Music Awards 2017.

Ci sono poi Giancarlo Cavallo, dj che ha portato la sua consolle nei club di tutta Italia facendo ballare diverse generazioni, e la personalità musicale di Romy Joe.

Infine, ecco Flavio Sly, attore e showman radiotelevisivo, insieme ad Agostino “Ago” Rimauro, protagonisti del morning show di “1 Station”.

“La squadra di ‘1 Station Radio’ – continua napolimagazine.com – si avvale anche delle abilità comunicative dell’anchorman Salvatore Calise e di Michele Chianese, oltre che di una ventata di internazionalità con Luis Navarro”.

Dal punto di vista musicale, i generi dominanti sono dance, raggaeton, rap, trap e la musica pop sia italiana che internazionale.

“1 Station Radio” può essere ascoltata in FM a Napoli (101.4 e 96.3 MHz), Caserta (101.4), Avellino (89.4), Salerno (93.9, 96.3, 103.6, 104.0, 105.3) e Benevento (98.8), oltre che sul sito www.1stationradio.com e sulle app 1 Station, scaricabili su Apple Store e su PlayStore.

Dal punto di vista storico, Radio Antenna Uno era nata nel 1986 a Somma Vesuviana dalla fusione di Radio Somma e Radio Flash, proprio grazie a Pietro Di Palma, che decise di rilevare le due emittenti in difficoltà, al fine di creare una vera e propria radio-scuola che permettesse ai giovani di imparare a lavorare nel settore radiofonico.

Nel corso degli anni aveva creato anche una seconda rete, Radio Antenna Due l’Italiana.

Mauro Roffi