Election Day: gli “speciali” in radio della Rai

La Rai racconterà l’esito dell’Election Day su tutte le sue piattaforme.

Questo il comunicato relativo alla radio.

Radio Rai sarà impegnata nel raccontare il voto e l’esito di referendum e elezioni amministrative con speciali e nelle edizioni dei giornali radio con servizi e contributi di protagonisti, esperti e inviati dal territorio, dalle sedi di partito e dai comitati per il sì e per il no.

Domenica sera su Radio1, dalle 22.55 a mezzanotte, sarà ‘on air’ lo Speciale Gr1 Election Day (in simulcast su Gr Parlamento).

Lunedì mattina si riprenderà alle 7.30 con “Speciale Radio anch’io” e nel pomeriggio, dalle 15.00, “In Viva Voce” che accompagnerà i radioascoltatori fino alle 17.00.

(Estratto da comunicato stampa)

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

EarOne Airplay Midweek: Lizzo è la più trasmessa in radio

“About damn time” di Lizzo è il brano più trasmesso in radio, nell’aggiornamento di metà settimana di EarOne.

Nella Airplay Midweek precede “5 gocce” di Irama feat. Rkomi (secondi) e “As it was” di Harry Styles (terzo).

In classifica nella ‘top 5’ anche Marco Mengoni con “No stress” (quarto) ed Elodie con “Bagno a mezzanotte” (quinta).

L’aggiornamento completo della classifica sarà disponibile, come sempre, venerdì prossimo.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Rinnovato il contratto di lavoro delle imprese radiotelevisive

Una notizia importante per quanti operano nel settore radiotelevisivo è il recentissimo accordo per il rinnovo del contratto di lavoro raggiunto fra le imprese radiotelevisive di Confindustria Radio-Tv e le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uil-Com. Il rinnovo ha validità quadriennale ed è stato siglato presso la sede di Confindustria Radio Televisioni a Palazzo Colonna a Roma.

A firmarlo, come detto, sono stati la delegazione datoriale di Confindustria Radio Televisioni, coordinata da Piero Manera (da molti anni ‘specialista della materia’), e le organizzazioni sindacali di settore.

Il contratto, che – va sottolineato – non riguarda in specifico il settore giornalistico, si applica ai dipendenti di tutte le aziende nazionali e locali private, esercenti servizi radiotelevisivi, multimediali, attività di edizione e messa in onda, produzioni e commercializzazioni dei programmi.

La trattativa ha permesso di rielaborare la parte normativa in merito ai “contratti a tempo determinato e somministrati a t.d.”, di particolare interesse per la gestione datoriale/aziendale. Si è inoltre attuata la parziale revisione dell’articolo riguardante la “malattia”, l’adeguamento dell’articolo “appalti”, il consolidamento dell’accordo riguardante la “polizza sanitaria Salute Sempre” e la completa revisione del testo contrattuale vigente per l’adeguamento normativo. Tutta una serie di istituti riguardanti le nuove attività progettuali e lavorative del settore sono stati demandati alla trattazione ‘in progress’, da realizzarsi nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale, organismo bilaterale datoriale/sindacale, rinominato nelle componenti per la stessa durata contrattuale.

Per la parte economica, gli aumenti salariali sono fissati, per il comparto televisivo, in tre tranche 2022/23/, rispettivamente per €40, €35 e €40 lordi; per il comparto radiofonico gli aumenti verranno invece corrisposti in due tranche 2022/2023, pari rispettivamente a €40.00 ed €40.50 lordi; ci sono poi oltre €250 lordi a titolo di ‘una tantum’ per il periodo di vacanza contrattuale del 2021 e di una parte di questo 2022. È stata inoltre confermata la somma di €10 quale costo per la polizza sanitaria interamente a carico delle aziende; è stato infine stabilito di elevare all’1.20% il contributo a carico dell’azienda per i fondi di categoria.

Per il perfezionamento dell’accordo si dovrà ora attendere l’esito delle assemblee sindacali, previste entro la metà di giugno.

A chiusura della trattativa e della sottoscrizione, il presidente di Confindustria Radio Televisioni Franco Siddi è intervenuto per complimentarsi con la compagine datoriale e sindacale, apprezzando il grande lavoro svolto e l’equilibrato risultato ottenuto. Siddi ha dichiarato: “In tempi non facili per il dialogo sociale e i rinnovi contrattuali, Confindustria Radio Televisioni e i sindacati di settore sono riusciti a portare a termine la contrattazione sul CCNL. Il contratto è stato sottoscritto al termine di una trattativa durata oltre un anno e ha preso nuovo impulso dopo la pandemia. Si conferma il ruolo efficace della contrattazione sociale”.

Nel parallelo comunicato dei sindacati si illustrano ugualmente i contenuti dell’accordo, “che corona un lavoro di trattativa durato più di un anno”.

In particolare si spiega come “dopo non aver ritenuto percorribili le proposte datoriali relative all’introduzione di una disciplina dei contratti di lavoro intermittente e stagionali, le Parti hanno sottoscritto un accordo specifico sui contratti a tempo determinato. In particolare, in forza del DLGS del 2021 che ha reso possibile la possibilità di allungare la durata temporale dei contratti a t.d., con questa disciplina sottoscritta, le Aziende potranno prorogare i contratti subordinati e somministrati a tempo determinato fino a un massimo di 48 mesi, ma soltanto sulla base delle causali richiamate nell’accordo. In cambio, il Sindacato ha ottenuto che il 40% di questi contratti, sempre su base aziendale, venga trasformato in contratti subordinati a tempo indeterminato”.

Per gli appalti, “con l’obiettivo di ridurre la frammentazione della filiera e di assicurare maggiori tutele ai lavoratori e alle lavoratrici, degli appalti e diretti, le Parti hanno comunemente deciso di rafforzare il diritto d’informazione previsto nel contratto, ampliando gli obblighi di comunicazione dei dati numerici, qualitativi e quantitativi in capo all’Osservatorio, che prevederà sessioni specifiche su questi argomenti…

L’obbligo di utilizzo dei contratti sottoscritti da CGIL, CISL, UIL in tutta la filiera degli appalti radiotelevisivi rappresenta un avanzamento importante nel contrasto ai contratti pirata ampiamente utilizzati nel settore, ma soprattutto, significa anche una maggiore tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende in appalto”.

Per la parte economica e limitatamente al comparto radiofonico, i sindacati spiegano:

“L’aumento concordato a regime, per il periodo 31 dicembre 2020-31 dicembre 2024 sarà pari a 80.5 euro parametrate al 3° livello, suddiviso in due tranche: luglio 2022: euro 40; novembre 2023: euro 40.5. Anche per il comparto radiofonico, con le competenze del mese di settembre 2022 si prevede inoltre una una-tantum di 250 euro non parametrate, a cui si aggiungerà, per gli aderenti al Fondo Pensione Byblos e a far data dal 01/01/2023, un aumento dello 0.2 della contribuzione a carico azienda, che si affiancherà a quella del lavoratore che rimane all’1%”.

Mauro Roffi
[email protected]

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Radio Byoblu in DAB+ a Milano, Torino, Firenze, Roma e ponente ligure

Dopo la nascita sul web, Radio Byoblu da oggi si ascolta in diverse città italiane anche in DAB+.

L’emittente è stata collegata su vari mux del gruppo MediaDAB.

Nello specifico, si può sintonizzare a Milano, Torino, Imperia e Costa Azzurra, Firenze e Roma.

Radio Byoblu è legata all’omonimo canale tv, presente sul 262 del digitale terrestre.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Radio e Tv Capodistria: più mezzi e autonomia

C’è un’aria nuova in Slovenia, dopo le recenti elezioni, ed è in fase di formazione un nuovo Governo, con un nuova maggioranza. Non so dire se questo abbia influito direttamente su alcune recenti decisioni della RTV slovena, la radio-tv di Stato del Paese, ma la coincidenza c’è e lo si può anche pensare.

Nel corso di una recente riunione del Consiglio di programma della RTV slovena si è infatti provveduto a modificare, in alcuni articoli, lo statuto dello stesso Ente pubblico. E ci sono novità importanti per la Comunità Nazionale Italiana, che ha visto recepite le proposte portate avanti per la garanzia di una maggiore autonomia finanziaria e di gestione delle redazioni italiane di Radio e Tv Capodistria.

Ci sarà dunque un quadro preciso e trasparente dei finanziamenti derivanti dal canone e dalle sovvenzioni governative per i programmi ‘minoritari’, come quelli diffusi dalle emittenti di Capodistria.

Ne ha parlato il Consigliere della CNI presso il Consiglio di programma di RTV, David Runco:

“Posso dire con soddisfazione che il largo lavoro fatto dal Comitato dei programmi della Comunità Nazionale Italiana ed anche di quella ungherese, ha portato ai primi frutti, ai primi risultati concreti. Parliamo della seduta del Consiglio dei programmi, dove è appunto passata la modifica di statuto proposta dai vertici dei nostri programmi e dai colleghi ungheresi. La modifica in primis prevede finalmente una più chiara partecipazione per quanto concerne la parte finanziaria e non solo per quella inerente ai programmi. Personalmente lo ritengo veramente un grande successo, poiché rappresenta, a mio parere, la base, oltre che delle fondamenta solide per poter in futuro costruire e sviluppare i nostri programmi. L’obiettivo è quello di ottenere una maggiore autonomia finanziaria, cioè maggiore trasparenza per quanto concerne la suddivisione e la spartizione dei mezzi da parte della RTV della Slovenia, in cui i programmi italiani vengano inclusi come partner a pieno titolo”.

C’è comunque chi non si accontenta. Nelle scorse ore così c’è stato uno sciopero dei giornalisti della stessa RTV. È stato, sostengono proprio a Capodistria, uno ‘sciopero di avvertimento’:

“L’agitazione è stata indetta per rivendicare il rispetto di una autonomia giornalistica, redazionale e istituzionale, attraverso la messa a punto di soluzioni interne per modifiche e implementazioni alla legge su RTV Slovenia e allo Statuto dell’ente pubblico, tali da garantirne una depoliticizzazione nella guida, un finanziamento indipendente e stabile, un accordo sulla politica dei quadri e trattative sull’aumento delle retribuzioni minime a livello di ente radiotelevisivo, nonché l’instaurazione di un dialogo sociale”.

Mauro Roffi
[email protected]

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Dieci anni dal sisma dell’Emilia: il ruolo della radio

Dieci anni fa, l’Emilia veniva sconvolta da un violento terremoto che provocava morti, feriti e distruzioni.

L’evento sismico, le cui due scosse più imponenti si verificarono il 20 ed il 29 maggio 2012, ebbe nella radio – come capita sempre nei casi di emergenza – uno dei media più importanti in assoluto.

Pochi minuti dopo le 4 del mattino, in concomitanza della prima scossa, fu la radio a raccontare in tempo reale quanto stava accadendo. E la percezione di quanto forte era stato il terremoto la si ebbe in seguito alle telefonate e ai messaggi, ricevuti da ogni parte del nord-Italia.

La Rai e RTL 102.5 furono tra le prime emittenti a comunicare agli ascoltatori quanto stava accadendo, ma un ruolo fondamentale – nelle ore e nei giorni a seguire – la ebbero le reti del territorio, da Radio Bruno a Radio Pico in primis, le quali a loro volta subirono pesanti danni soprattutto dopo la scossa del 29 maggio.

A distanza di dieci anni il ricordo resta forte anche da parte delle radio stesse, consapevoli del molteplice ruolo svolto: quello di informare, ma anche quello di rafforzare il legame di una comunità che aveva pure bisogno di essere intrattenuta e sollevata dalle tensioni.

La radio è riuscita nel proprio intento.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]