Delta Radio si espande via DAB+ in Emilia-Romagna

Delta Radio, storica emittente del Polesine, si espande nella vicina Emilia-Romagna.

Da giovedì 19 dicembre, è presente a Bologna e Ferrara (e presto anche in altre province) sul mux CrDab.

La diffusione avviene sul canale 9B.

Delta Radio si ascolta in FM nelle province di Rovigo, Padova e parte di Ferrara, nonchè in DAB+ in parte del Veneto (oltre che – adesso – in parte dell’Emilia).

Le altre emittenti presenti nel mux CrDab sono: Dimensione Suono Soft, Radio Cusano Campus, Radio Fresh, Radio Number One, Discoradio, Radio Città Fujiko, Radio 80 Dab, Giornale Radio, Radio Venere, Ritmo 80, Mitology 70-80, Radio Sound Dab, Radio Sound Italia, Diva FM, Canale Italia, Radio Onda d’Urto, Stereocittà, Love FM, Radio Subasio, Radio Sabbia Riccione, Radio Sabbia 70/80/90.

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DAB+: ricanalizzata la Rai a Barbiano (Bologna)

Sono state completate a Bologna le ricanalizzazioni delle frequenze DAB+, pianificate ai sensi della delibera AGCOM 286/22/CONS.

Domenica 15 dicembre, il mux Rai di Colle Barbiano è stato spostato dal blocco 12B al 7C.

Nel capoluogo emiliano, dunque, la situazione attuale (e definitiva) è la seguente:

Rai – 7C
Dab Italia – 7D
EuroDab Italia – 9A
CrDab – 9B
EmiliaRomagnaDab – 9D
Radio Digitale Emilia-Romagna – 12A

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Attivazione impianti diritti d’uso: il DAB+ locale parte del Piemonte

Nuove attivazioni DAB+ in Piemonte.

Venerdì 13 dicembre è stata la data di inizio dei diritti d’uso dei canali 9C e 8C.

Media Dab implementa così la copertura con l’attivazione di Corio, Alessandria, Colle Maddalena (Moncalieri), Monte Turu, Alba, Andreate, Lago d’Orta, Novara, Borgone di Susa, Borgosesia Cima Croce, operative entro il 24 dicembre.

Entro il 27 gennaio 2025 si uniranno Torino Eremo, Cuneo Bra, Biella San Paolo ed Asti.

Infine, entro il 30 marzo 2025 arriveranno Piaz di Mozzio, Cannelli Santo Stefano e le gallerie della Torino-Savona.

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Parere favorevole di Agcom al MIMIT per destinare la rete 12 al DAB: l’anticipazione di Newslinet

L’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) avrebbe espresso un parere favorevole alla proposta del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) di destinare le frequenze VHF della rete n.12 al servizio radio digitale DAB+ e le frequenze UHF agli operatori televisivi locali.

Lo rende noto Newslinet.

Questa misura è vista come necessaria per compensare la scarsità di risorse disponibili per la radio digitale terrestre, specialmente in alcune regioni come Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.

Per realizzare questa riorganizzazione, sarà necessario un intervento normativo, preferibilmente attraverso la legge di Bilancio 2025 o un provvedimento legislativo specifico.

La rete n.12 è rimasta inutilizzata per cinque anni a causa del mancato interesse degli operatori nazionali e delle difficoltà operative legate all’assegnazione dei diritti d’uso. La redistribuzione proposta potrebbe avvantaggiare sia i consorzi DAB locali che i fornitori di servizi televisivi locali, aumentando la capacità trasmissiva nelle aree con maggiore domanda.

Tuttavia, l’attuazione di questa misura richiederà tempo e sarà subordinata a ulteriori passaggi procedurali e normativi, incluso l’archiviazione delle attuali disposizioni previste dalla delibera 25/23/CONS dell’Agcom.

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Bandi DAB: CNRTv è stata ascoltata dall’Agcom

Sul tema dei Bandi DAB, in data odierna, CNRTv è stata ascoltata dall’Agcom.

Lo rende noto un comunicato stampa.

Nell’incontro, presenti Gino Conte nella qualità di coordinatore nazionale dell’associazione di categoria e la dott.ssa Laura Aria nella qualità di Commissaria dell’Autorità, sono stati ripercorsi i momenti topici di un processo di trasformazione del mezzo durato anni, non ancora conclusosi, ed in particolare l’attuale difficile situazione dei Bandi che vede consorzi locali a “beauty contest” in 6 bacini regionali.

Alla luce dell’attuale situazione, CNRTv ha chiesto il congelamento dei “beauty contest” in corso ed il reperimento, anche temporaneo nelle more, delle necessarie risorse mancanti in attesa delle definitive.

Si è condivisa la necessità di evitare ritardi e strascichi, di non lasciare nessuno indietro, e dare definitivo impulso al DAB anche nei bacini locali per evitare ulteriori penalizzazioni di un settore già fortemente penalizzato.

Si è condiviso che l’ipotesi di utilizzo del blocco 5 VHF apparrebbe la strada più praticabile ma, soprattutto, tempestiva.

CNRTv confida molto nell’azione che l’Autorità ha in modo convinto individuato e ringrazia la dott.ssa Laura Aria per la sensibilità e, soprattutto, per la competenza con la quale l’argomento è stato affrontato.

(Comunicato stampa)

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Aeranti-Corallo, DAB+: necessarie ulteriori frequenze per il comparto radiofonico locale

Servono più frequenze per permettere a tutte le emittenti locali di accedere al DAB+. Lo rende noto, tramite un comunicato, Aeranti-Corallo.

Come noto, all’esito delle procedure di manifestazione di interesse del Mimit per l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali terrestri DAB+ è emerso che l’emittenza locale, in diverse regioni, non dispone di un numero di frequenze sufficiente per diffondere i programmi di tutte le attuali concessionarie analogiche FM.

Per dare soluzione a tale grave criticità, Aeranti-Corallo chiede da tempo che vengano individuate ulteriori frequenze rispetto a quelle pianificate dall’Agcom nel 2022 (delibera Agcom n. 286/22/CONS).

Il Mimit ha ora chiesto all’Agcom un parere in merito al reperimento di ulteriori risorse radioelettriche da destinare alle reti locali DAB+ in aree con maggiore domanda, mediante la ridestinazione di parte delle frequenze del mux televisivo n. 12 (per il quale in molte regioni sono state a suo tempo pianificate frequenze della banda III destinate, in via prioritaria, alla radiofonia – art. 1, comma 1130 della legge n. 205/2017, come modificato dalla legge 145/2018).

L’Agcom ha posto tale richiesta di parere all’ordine del giorno della propria riunione di Consiglio fissata per oggi, 11 dicembre 2024.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha dichiarato: “Auspichiamo che Mimit e Agcom, per quanto di rispettiva competenza, diano rapida soluzione alla esigenza di ulteriori frequenze per le trasmissioni radiofoniche digitali terrestri DAB+ da parte dell’emittenza locale nelle regioni dove le stesse sono necessarie per permettere a tutti gli attuali concessionari analogici, commerciali e comunitari, interessati alla nuova tecnologia, di accedere effettivamente alla stessa”.

Rossignoli ha quindi aggiunto: “Solo in questo modo sarà possibile dare attuazione alla normativa di settore, secondo la quale il DAB deve svilupparsi come naturale evoluzione del sistema analogico”.

Rossignoli ha quindi proseguito: “La radiofonia locale italiana ha circa 19 milioni di ascoltatori (somma degli ascolti delle radio locali – dati RadioTER 1° semestre 2024) e in cinque regioni una radio locale è la prima per ascolti anche rispetto alle radio nazionali pubbliche e private; come risulta da un recente studio di Aeranti-Corallo, dà occupazione a oltre 2.000 dipendenti e ha ricavi pubblicitari di oltre 130 milioni di euro, pari a circa un terzo del totale del settore. È, pertanto, impensabile – ha concluso Rossignoliche l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali terrestri DAB+ possa costituire motivo di ridimensionamento del comparto dell’emittenza locale anziché di ulteriore sviluppo verso il nuovo modello di trasmissione”.

(Comunicato stampa)

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