Il “10 Years Challenge” della radio: dieci anni fa c’erano 4 milioni di ascoltatori in più

Mancano una decina di giorni al “verdetto” degli ascolti annuali e del secondo semestre 2018.

In attesa della pubblicazione delle anticipazioni dell’indagine RadioTER (la cui data ufficiale è quella del 29 gennaio), siamo andati a rivedere quanto succedeva esattamente dieci anni fa, nel mese di gennaio 2009, quando arrivavano alle emittenti (ed alla stampa) i risultati relativi all’anno 2008.

L’indagine era ancora a cura di Audiradio e, consultando il giorno medio ieri, l’emittente più ascoltata d’Italia dell’anno 2008 era stata Radio1 Rai con 6.876.000 contatti.

A seguire, tre network a breve distanza tra di loro: RTL 102.5 (seconda con 5.399.000), RDS (terza con 5.263.000), Radio Deejay (quarta a quota 5.249.000).

Radio2 Rai si collocava quinta, ma anch’essa piuttosto vicina, grazie a 4.918.000 contatti quotidiani.

Decisamente più basso, invece, il seguito di Radio 105 e di Radio Italia Solo Musica Italiana che nell’ultimo decennio hanno guadaganato consensi.

Il network oggi Mediaset (all’epoca Finelco) si posizionava sesto con 3.975.000, mentre l’emittente di musica italiana otteneva 3.799.000 contatti chiudendo l’anno al settimo posto.

Ottava era Radio Kiss Kiss con 2.242.000, mentre concludevano la “top ten” Radio 24 con 2.113.000 ed R101 a 2.080.000.

Undicesimo posto per Radio3 Rai (1.993.000), mentre il primo network sotto la soglia dei due milioni era Radio Monte Carlo (1.818.000).

Tredicesima trovavamo Radio Maria (1.715.000, oggi non più iscritta), seguita a brevissima distanza da Virgin Radio (1.707.000), altra realtà decisamente cresciuta negli anni a seguire.

Al quindicesimo posto ecco Radio Capital (1.623.000), già avvicinata dalla “sorellina” m2o (1.469.000).

Isoradio Rai si collocava al diciasettesimo posto con 1.181.000, mentre chiudevano la classifica nazionale Radio Radicale (515.000) ed il Notturno Italiano (118.000).

Tra le superstation, Radio Subasio godeva già di un enorme seguito (1.834.000), mentre Radio Margherita era a quota 757.000 e Radio Zeta totalizzava 670.000.

Da evidenziare, tuttavia, che circuiti quali Lattemiele e Radio Cuore erano iscritti su più regioni, per cui non è disponibile un dato nazionale.

Infine, un elemento che fa riflettere: nel 2008, gli ascoltatori del mezzo secondo Audiradio erano 38.381.000 su una popolazione di 53.061.000, nel primo semestre 2018, dall’indagine RadioTER sono risultati essere 34.535.000 su un totale di poco inferiore: 52.974.000.

Nessuna chiusura di Radio Manà Manà

Da qualche giorno, le emittenti romane Radio Manà Manà e Radio Manà Manà Sport trasmettono solo musica. Un radicale cambio di contenuti che ha allarmato gli ascoltatori. A fare chiarezza, ha provveduto l’editore Stefano Bandecchi che, dal sito www.lenovae.it, ha diramato il seguente comunicato stampa

INFORMO GLI ASCOLTATORI DELLE DUE EMITTENTI CHE QUELLA CHE SI E’ VERIFICATA IN QUESTE ORE NON E’ STATA LA CHIUSURA DELLE RADIO, MA UNA SOSPENSIONE MOMENTANEA DELLA PROGRAMMAZIONE, IN QUANTO L’EDITORE INTENDE PROVVEDERE A UNA RISTRUTTURAZIONE E A UN RINNOVAMENTO DELLA GESTIONE CHE VALUTA FINO A QUESTO MOMENTO INSODDISFACENTE. QUESTO PORTERA’ AL RIPRISTINO DELLA PROGRAMMAZIONE LA PROSSIMA SETTIMANA PER QUANTO RIGUARDA GLI 89.1 IN FM DI MANA’ ALL NEWS, MENTRE I 90.9 DI MANA’ SPORT RIPRENDEREANNO LE TRASMISSIONI MOMENTANEAMENTE OGGI, SABATO 29 SETTEMBRE, A PARTIRE DALLE 17 FINO A DOMENICA 30 PER CONSENTIRE AGLI ASCOLTATORI DI SEGUIRE GLI EVENTI SPORTIVI DEL FINE SETTIMANA E IN PARTICOLAR MODO GLI INCONTRI DI CALCIO DELLE DUE SQUADRE ROMANE. SPERO CHE QUESTO COMUNICATO ABBIA DEFINITIVAMENTE CHIARITO AI TANTISSIMI ASCOLTATORI CHE RICHIEDEVANO UNA SPIEGAZIONE I MOTIVI DI QUESTA INTERRUZIONE MOMENTANEA DELLA PROGRAMMAZIONE.

Audiradio: il commento della Rai

“La minoranza in seno ad Audiradio (4 contro 11) ha decretato la morte di Audiradio impedendo con ostinazione e con motivazioni pretestuose l’approvazione del Bilancio 2010 della Società”. Lo nota la Rai, che replica alle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi da esponenti dell’emittenza radiofonica dopo la mancata approvazione del bilancio della Società Audiradio, tra cui quelle del Presidente di Radio Nazionali Associate Eduardo Montefusco, e denuncia: “Il mercato rimarrà senza un’ indagine sugli ascolti e per questo deve ringraziare il comportamento irresponsabile di Finelco, RTL, RDS e Radio e Reti”.

Le dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti dell’emittenza radiofonica privata, scrive l’azienda del servizio pubblico, “contengono affermazioni inaccettabili, non rispondenti ai fatti e lesive per Rai”. I rappresentanti del mercato UPA/Assocomunicazione e Unicom, le altre emittenti nazionali e la Rai, prosegue la nota, “hanno tentato fino alla fine di evitare questo epilogo infausto per lo sviluppo del mezzo radiofonico.

Rai è pronta a lavorare per lo sviluppo di una nuova indagine insieme al mercato e agli altri operatori in coerenza con le linee che saranno dettate dall’AGCOM”. La nuova indagine, conclude Viale Mazzini, “non potrà più basarsi su metodologie ormai obsolete e non più in grado di rappresentare le dinamiche del mercato. Essa dovrà utilizzare le più moderne metodiche traguardando anche l’introduzione del meter al pari di quanto oggi avviene per la televisione”. (ANSA)

Audiradio, dati annuali 2009


Il 2009 si è rivelato un anno di successo per la radio. Se il mercato ha risentito della crisi (seppur in forma minore rispetto ad altri media), gli ascolti ha evidenziato un trend positivo per il mezzo che ha incrementato i contatti di coloro che dichiarano di ascoltare una o più emittenti quotidianamente. Se nel 2008, i frequentatori dell’FM (e sempre più anche di streaming e diffusioni digitali) erano 38.381.000, l’anno scorso il numero degli utenti è salito a quota 39.098.000.

A rilevarlo sono i dati annuali Audiradio relativi all’intero 2009. Centoventimila casi, suddivisi in bimestri con 20.000 interviste per “blocco”, che hanno confermato la leadership di Radio 1. La prima rete Rai è ancora la più ascoltata d’Italia con 6.250.000: un dato inferiore rispetto al 2009 che tuttavia non consente confronti diretti in seguito ai cambiamenti di rilevazione avvenuti nell’indagine stessa.

A dominare sul fronte dei network, invece, resiste RTL 102.5 con 5.291.000, ma è Radio Deejay a guadagnare un gradino importante ed a riconquistare il terzo posto, seppur a brevissima distanza da RDS (il network Elemedia totalizza 5.037.000, mentre l’emittente di Montefusco raggiunge quota 5.034.000). Ottimo piazzamento per Radio 105: il 2009 è stato indubbiamente un anno importante per la capofila delle reti Finelco, ora più vicina al podio delle tre dirette concorrenti, grazie ai lusinghieri 4.507.000 contatti nel giorno medio ieri. L’anno precedente, il dato del network non raggiungeva i quattro milioni.

Situazione inversa invece per Radio 2 che, priva di un traino forte com’era stato per anni Fiorello, è crollata a 3.781.000, dopo un 2008 in cui aveva sfiorato i cinque milioni. Bilancio tendenzialmente stabile per Radio Italia Solo Musica Italiana che mantiene la propria nutrita nicchia di chi ascolta solo brani “di casa nostra” totalizzando 3.662.000 contatti. Il sempre forte divario tra il settimo ed ottavo posto vede confermata la presenza di Radio Kiss Kiss (2.290.000), a cui segue un fitto gruppo di reti a ridosso dei due milioni.

Prima, tra le tante, è R 101 con 1.990.000, mentre chiude la “top ten” delle nazionali la talk Radio 24 con 1.885.000. A breve distanza troviamo Radio 3 con 1.868.000 ed una buona prestazione di Virgin Radio che, grazie al dato di 1.786.000, migliora il risultato dell’anno precedente. Non si può dire lo stesso per le realtà che seguono, tutte in calo, a partire da Radio Maria con 1.608.000, le “eternamente vicine” Radio Monte Carlo (1.571.000) e Radio Capital (1.520.000), nonché l’unico network dance, ovvero m2o (1.292.000). Sotto il milione si colloca Isoradio (969.000), mentre chiudono la classifica, come sempre, Radio Radicale (448.000) ed un sempre meno visibile Notturno Italiano (100.000).

Dal 2010, i bimestri tornano ad essere trimestri, e le rilevazioni in corso quest’anno, si baseranno per quasi tutte le “nazionali” su indagini tramite panel-diari anche per il giorno medio ieri. La tradizionale indagine telefonica Cati resterà operativa per tutte le altre realtà. Questo potrebbe comportare ulteriori “scossoni” in ambito di risultati, con un cambio degli equilibri della classifica degli ascolti, e valori non confrontabili con l’anno precedente. I primi risultati dovrebbero essere disponibili dal mese di aprile.

Audiradio, sesto bimestre 2009


Sono stati resi noti i dati Audiradio del sesto ed ultimo bimestre 2009: per la società che rileva gli ascolti radiofonici si conclude così un ciclo che comporterà per il nuovo anno ulteriori cambiamenti, a partire dall’estensione delle rilevazioni tramite panel-diari (da 2 a 4 annuali) ed al ridimensionamento dell’indagine telefonica Cati a 4 trimestri. Intanto, nel periodo intercorso tra il 31 ottobre ed il 18 dicembre non sono mancati risultati che hanno parzialmente modificato la classifica dei due mesi precedenti.

Analizzando i risultati del giorno medio ieri, in testa si conferma Radio 1; con gli attuali 6.270.000 tuttavia perde ben 355.000 unità, parzialmente guadagnati da RTL 102.5, stabile al secondo posto ma con un guadagno di 140.000 contatti (da 5.394.000 a 5.534.000). Bimestre positivo anche per Radio Deejay, che aumenta il distacco da RDS e raggiunge quota 5.216.000 (+262.000). Lieve calo per il già citato network “100% grandi successi” (da 4.961.000 a 4.934.000) che tuttavia soffre anche dell’avvicinamento di Radio 105, oggi a 4.619.000 con un divario positivo di 238.000 unità.

Sesto posto per Radio 2 che, in attesa di risultati relativi al nuovo palinsesto, ha chiuso l’anno fermandosi a quota 3.783.000 (-89.000). Segno negativo anche per Radio Italia Solo Musica Italiana (3.484.000, -149.000), la quale mantiene tuttavia una certa distanza dalle numerose emittenti che si assestano attorno ai due milioni. Capofila del gruppo è Radio Kiss Kiss con 2.158.000 (in perdita di 231.000 unità rispetto a settembre-ottobre), seguita dalla “sorella” (per la concessionaria pubblicitaria Mondadori) R 101 che cresce, passando da 1.965.000 a 2.005.000.

In decima posizione si colloca Radio 3, anch’essa in perdita, come le prime due emittenti Rai. Nel sesto bimestre raggiunge 1.835.000 con un -253.000. A breve distanza Radio 24 (1.801.000, -206.000) e Virgin Radio (1.727.000, -16.000). Sale Radio Capital (1.559.000, +83.000) che supera Radio Maria (1.548.000, +17.000) e mantiene un divario positivo rispetto a Radio Monte Carlo (1.513.000, +46.000). Da sottolineare, tuttavia, la crescita anche delle stesse Maria e RMC rispetto al precedente bimestre.

Unica emittente del gruppo Elemedia a fare un passo falso è m2o (1.237.000, -119.000), mentre Isoradio mantiene il trend negativo delle reti Rai perdendo 106.000 unità e passando da 988.000 a 882.000. A chiudere la classifica delle emittenti nazionali è Radio Radicale con 448.000 ed una lieve flessione pari a 17.000 contatti. Complessivamente, la chiusura dell’anno sembra aver invertito la precedente tendenza in crescita delle talk-radio, a vantaggio di musica e intrattenimento.

Per Audiradio, il 2010 dovrebbe rappresentare una svolta significativa, che porterà alla rilevazione non solo dei 7-14-21 giorni, ma anche del giorno medio ieri, tramite panel-diari, per le emittenti che hanno aderito alla nuova indagine.