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Analizzando i risultati del giorno medio ieri, in testa si conferma Radio 1; con gli attuali 6.270.000 tuttavia perde ben 355.000 unità, parzialmente guadagnati da RTL 102.5, stabile al secondo posto ma con un guadagno di 140.000 contatti (da 5.394.000 a 5.534.000). Bimestre positivo anche per Radio Deejay, che aumenta il distacco da RDS e raggiunge quota 5.216.000 (+262.000). Lieve calo per il già citato network “100% grandi successi” (da 4.961.000 a 4.934.000) che tuttavia soffre anche dell’avvicinamento di Radio 105, oggi a 4.619.000 con un divario positivo di 238.000 unità.
Sesto posto per Radio 2 che, in attesa di risultati relativi al nuovo palinsesto, ha chiuso l’anno fermandosi a quota 3.783.000 (-89.000). Segno negativo anche per Radio Italia Solo Musica Italiana (3.484.000, -149.000), la quale mantiene tuttavia una certa distanza dalle numerose emittenti che si assestano attorno ai due milioni. Capofila del gruppo è Radio Kiss Kiss con 2.158.000 (in perdita di 231.000 unità rispetto a settembre-ottobre), seguita dalla “sorella” (per la concessionaria pubblicitaria Mondadori) R 101 che cresce, passando da 1.965.000 a 2.005.000.
In decima posizione si colloca Radio 3, anch’essa in perdita, come le prime due emittenti Rai. Nel sesto bimestre raggiunge 1.835.000 con un -253.000. A breve distanza Radio 24 (1.801.000, -206.000) e Virgin Radio (1.727.000, -16.000). Sale Radio Capital (1.559.000, +83.000) che supera Radio Maria (1.548.000, +17.000) e mantiene un divario positivo rispetto a Radio Monte Carlo (1.513.000, +46.000). Da sottolineare, tuttavia, la crescita anche delle stesse Maria e RMC rispetto al precedente bimestre.
Unica emittente del gruppo Elemedia a fare un passo falso è m2o (1.237.000, -119.000), mentre Isoradio mantiene il trend negativo delle reti Rai perdendo 106.000 unità e passando da 988.000 a 882.000. A chiudere la classifica delle emittenti nazionali è Radio Radicale con 448.000 ed una lieve flessione pari a 17.000 contatti. Complessivamente, la chiusura dell’anno sembra aver invertito la precedente tendenza in crescita delle talk-radio, a vantaggio di musica e intrattenimento.
Per Audiradio, il 2010 dovrebbe rappresentare una svolta significativa, che porterà alla rilevazione non solo dei 7-14-21 giorni, ma anche del giorno medio ieri, tramite panel-diari, per le emittenti che hanno aderito alla nuova indagine.