La nuova Audiradio sarà “total audience”: le anticipazioni del Presidente Antonio Martusciello

La nuova struttura a JIC porterà davvero vantaggi al mondo della radiofonia? Dalla nuova metodologia, dati di ascolto congrui a quelli TER o dobbiamo attenderci una nuova discontinuità? Cosa cambierà con una rilevazione che considera tutte le modalità di fruizione? E quale il ruolo del mitico SDK? La partenza della nuova Audiradio, con la prospettiva di un’analisi “total audience” rappresenta una novità che potremmo dire epocale per il mondo della radiofonia. Per capirne di più, FM-world ha intervistato il presidente Antonio Martusciello. L’intervista in esclusiva ha avuto luogo il 27 maggio 2024.

Antonio Martusciello 

Nato a Napoli nel 1962 e laureato in Amministrazione Pubblica, ha operato da sempre nell’ambito dei media e della comunicazione. Dal 2010 al 2020, Martusciello è Commissario dell’Agcom. 

È autore di numerosi articoli e contributi scientifici sulla comunicazione: nel febbraio 2019 ha pubblicato il saggio “Il caos dell’informazione” (editore La Dante Alighieri). A settembre 2019 ha pubblicato il saggio “La rete: manipolazione o pluralismo” (Armando editore). Nel 2020 è autore di una ricerca per IULM dal titolo “L’evoluzione della comunicazione politica dai modelli tradizionali ai nuovi formati nel nuovo contesto digitale”, mentre nel 2021 ha pubblicato “La rilevazione del pubblico e l’impatto sulla formazione dell’opinione pubblica”. 

Martusciello è docente di “Diritto dei Media” presso Luiss Roma e dal dicembre 2022 Presidente dell’Organo di Vigilanza della rete di accesso di Tim. E’ stato nominato Presidente di Audiradio nell’aprile 2024. 

L’intervista 

FM-World (Marco H. Barsotti): Abbiamo letto che le ambizioni della nuova Audiradio sono importanti: rilevare ogni device, introdurre la “total audience”, l’idea di spostare il baricentro dalla  misurazione delle singole emittenti ad uno “user centric”. Quanto di questo possiamo attenderci sin dalla pubblicazione delle vostre prime ricerche e quanto invece richiederà più tempo? 

Antonio Martusciello: La nuova ricerca Audiradio prenderà il via il 1° gennaio 2025 e per farci trovare pronti a questo appuntamento, il nostro obiettivo è adottare quanto prima la Request for Proposal (RFP). 

Stiamo, infatti, alacremente lavorando in questo senso. La società si è appena costituita, ma in questi giorni è già in corso l’analisi tecnica per la predisposizione della RFP, necessaria per la scelta degli istituti che dovranno realizzare l’indagine. 

Una ricerca mista 

Si tratterà di una ricerca “mista”, di tipo quantitativo e censuario, attraverso l’SDK, strumento che già rappresenta un significativo passo avanti rispetto a un modello meramente dichiarativo. 

Questa rilevazione di tipo “ibrido” consentirà di cogliere al meglio la tendenza sempre più accentuata dell’ascolto radiofonico multi-device e multi-piattaforma. 

L’ascolto sarà rilevato su tutti i dispositivi, su tutte le piattaforme di distribuzione e in tutte le modalità di fruizione (live e on-demand). Del resto, oggi il bacino potenziale delle audience si espande in maniera significativa, non solo grazie alla tecnologia, ma proprio in ragione dei cambiamenti strutturali nei comportamenti di consumo dei contenuti. In tal senso, saremo chiamati a scegliere e definire le metodologie e le tecnologie più opportune per realizzare queste ricerche, tenendo conto della loro sostenibilità economica. L’orizzonte che ci poniamo è quello di rendere la ricerca degli ascolti radiofonici sempre più al passo con l’evoluzione del mercato. 

Quanto alle tempistiche, oggi è prematuro stimarle, tuttavia, ritengo che l’impegno e il serrato lavoro di squadra, profuso sin da questi primi giorni di attività, costituiscano un ottimo inizio per raggiungere quel risultato che – sono certo – con tempestività e determinazione, saremo in grado di realizzare concretamente. 

Il contesto europeo 

FM-World:  In passato abbiamo analizzato i sistemi di misurazione utilizzati in altri paesi ritenuti (almeno all’epoca) più avanzati: Paesi Bassi, UK ecc… La domanda è se Audiradio e i suoi omologhi europei lavorino in qualche modo insieme (formalmente o anche solo a livello tecnico), al fine di avere quelle che va di moda chiamare “currency” uniformi a livello europeo, cosa che immagino sia o sarebbe apprezzata da investitori multinazionali. 

A.M.: Audiradio è nata il 22 aprile di quest’anno e sta muovendo i primi passi nell’organizzazione di una ricerca che vedrà, dopo molti anni, editori radiofonici e mercato collaborare nuovamente insieme. È chiaro che sarà interesse di entrambi confrontarsi anche a livello tecnico con le esperienze europee.

Se guardiamo ai rapporti, come il Radio Audience Measurement di EGTA (Association of television and radio sales houses) e il EMRO (European Media Research Organization), ancora oggi, a livello europeo, le metodologie di tipo dichiarativo sono quelle più comunemente impiegate in Europa, mentre sui sistemi passivi ci sono ancora sperimentazioni in corso. 

European Media Freedom Act

Ricordo poi il riconoscimento della centralità dei sistemi di rilevazione delle audience nel complesso ecosistema dei media digitali si inserisce nel solco delle nuove prescrizioni del TUSMA ed è attestato dal regolamento European Media Freedom Act (EMFA), che prevedono sia una maggiore trasparenza e confrontabilità delle metodologie utilizzate nelle misurazioni, sia il riferimento a standard e tecniche condivise, possibilmente nell’ambito di JIC. 

 

La JIC e gli ascoltatori 

FM-World: Risultano chiari i vantaggi della struttura JIC per  gli operatori del mercato che sono tutti rappresentati. Mi chiedevo se una qualche associazione di esponenti del pubblico potrebbe apportare ulteriore valore alla vostra compagine.  

A.M.: Il JIC, nel modello approvato anche da Agcom, costituisce la forma prevalente dei soggetti che si occupano della rilevazione dell’ascolto e già rappresenta, seppur indirettamente gli interessi degli ascoltatori. Ciò in quanto, il sistema si basa su quella che potremmo definire una sorta di “convenzione” tra editori e mercato. In questo scenario, è proprio il mercato a svolgere una funzione di garanzia della corretta allocazione della pubblicità lì dove si registrano i maggiori ascolti. 

La questione SDK 

FM-World: Veniamo ad un punto che ritenuto essenziale, il famoso SDK. In molte interviste e articoli se ne è parlato, dando l’impressione che sia un sistema bello e pronto e che voi ne farete uso. Ma nel nostro ambito “SDK” è invece un toolkit di Nielsen che permette a chi sviluppa app client di registrare i comportamenti dell’utente e inviarli appunto a Nielsen.
Questo implica – credo – la modifica delle applicazioni client per inglobare le librerie SDK e attivarne le funzionalità, fornendo potenzialmente un tipo di reportistica degno di Google Analytics.
Due domande, la prima se è un processo concluso (e se si con quali operatori), o se invece è in atto o in fase di attivazione.
 

A.M.: Il sistema SDK (Software Development Kit) è un marcatore analitico, già impiegato nei sistemi di rilevazione delle audience, che restituisce dati censuari sui volumi della fruizione di tutti i contenuti online distribuiti tramite differenti piattaforme. 

Il sistema consente, quindi, di integrare gli strumenti di misurazione nei contenuti digitali indipendentemente dal device utilizzato per la fruizione del contenuto. 

Come le dicevo, la RFP che è in corso di analisi, pertanto, Audiradio sarà chiamata a operare una scelta sulla definizione delle metodologie e delle tecnologie più opportune per realizzare le suddette indagini censuarie. 

Trasparenza e certificazione

FM-World: Seconda domanda su SDK. Essendo per definizione quanto creato grazie a SDK un sistema invasivo (non potrebbe essere diversamente altrimenti tanto vale misurare alla vecchia maniera) le librerie saranno embedded solo nei clienti del vostro campione o saranno inserite negli strumenti generali utilizzati per l’ascolto da parte del grande pubblico? 

A.M.: La RFP – come le dicevo – è ancora in corso d’analisi e ritengo abbastanza prematuro definire questi aspetti. 

Vorrei, tuttavia, evidenziare che la Società intende impostare le indagini censuarie, così come le ricerche statistiche di tipo quantitativo, attraverso la definizione di metodologie e di tecnologie che favoriscano l’unicità degli output fondamentali (quali l’ascolto nel giorno medio, nel quarto d’ora medio, e la durata di ascolto), per emittenti radiofoniche locali e nazionali e la sostenibilità economica. 

In via generale, Audiradio vuole garantire la trasparenza dei processi di produzione, operare le opportune verifiche in fase di postvalutazione e fornire un’adeguata certificazione dei dati offerti al mercato. Operazioni queste che terranno in debita considerazione la protezione dei dati degli utenti e la gestione dei requisiti di consenso. 

Correttezza e trasparenza

FM-World: Ultima domanda, quando ci fu il passaggio dalle vecchie ricerche (Audiradio e GFK Eurisko) a TER ci fu una discontinuità dei dati riguardo le prime posizioni, che videro per la prima volta Rai Radio 1 perdere un primato storico che deteneva da sempre. 

Potrebbe essere stato un cambio di gusti degli ascoltatori proprio durante quel gap, ma potrebbe anche essere stato frutto del cambio di campione e metodologia. 

Questa volta ci si ripropone di misurare la total audience in grado – come Lei ha affermato – di “catturare” tutto l’ascolto inespresso delle radio. I dati saranno dunque paragonabili a quelli TER o dobbiamo attenderci nuove discontinuità (o magari proprio universi non confrontabili?) 

A.M.: TER ha avuto il pregio di erogare con continuità il dato dell’audience radiofonica durante il periodo successivo alla liquidazione della prima Audiradio. La maggiore criticità di TER, che ha comportato la necessità di una sua evoluzione, è stato il modello MOC, non più compliance, come indicato da AGCom. Al riguardo, vorrei ricordare che il TUSMA, all’art. 71 comma 5, lett. b), ha previsto “(…) che le rilevazioni degli indici di ascolto e di lettura dei diversi mezzi di comunicazione, su qualsiasi piattaforma di distribuzione e di diffusione, si conformino a criteri di correttezza metodologica, trasparenza, verificabilità e certificazione da parte di soggetti indipendenti e siano realizzate da organismi dotati della massima rappresentatività dell’intero settore di riferimento (…)”. 

Allo stesso modo, anche l’EMFA, all’art. 24, in particolare, richiede che i fornitori di sistemi di misurazione dell’audience garantiscano una rilevazione e una metodologia che rispetti i principi di trasparenza, imparzialità, inclusività, proporzionalità, non discriminazione, comparabilità e verificabilità. 

Oggi, il JIC che si è formato evidenzia la centralità del fronte degli editori, rappresentanti del pluralismo radiofonico in tutte le sue componenti (nazionali e locali, private e pubblica). L’ingresso poi del mercato (UPA e UNA) segna l’allargamento della compagine societaria e la rende rappresentativa dell’intero settore di riferimento. Un’unione che consente – ancora una volta – la concreta attuazione del principio di correttezza della rilevazione delle audience, già proprio dell’esperienza di TER. 

Discontinuità o continuità 

Come ho spiegato prima l’esigenza di innovazione ha portato a prescegliere un nuovo formato, quello della ricerca ibrida fondata su una combinazione di campionario e censuario.

Il nostro obiettivo, quindi, non è una continuità o discontinuità con i dati di TER, ma una ricerca che partendo dall’esperienza maturata sappia cogliere il grado di innovazione del mercato radiofonico. (M.H.B. per FM-World)

Riunito il primo CdA di Audiradio, presieduto da Antonio Martusciello

Si è riunito oggi il primo Consiglio d’Amministrazione del nuovo JIC Audiradio s.r.l., presieduto dal dottor Antonio Martusciello.

Nel corso della seduta è stato eletto il Comitato di Presidenza.

In rappresentanza di ERA sono stati designati la dottoressa Anna Maria Genzano (vice presidente vicario), il dottor Federico di Chio e l’Avv. Marco Rossignoli; per UPA il dottor Raffaele Pastore, per UNA il dottor Stefano Spadini.

La dottoressa Giuliana Schenone è stata indicata coordinatore del Comitato tecnico.

(Comunicato stampa)

Nasce la nuova Audiradio

È nata la nuova Audiradio.

La società ha come soci fondatori gli “Editori Radiofonici Associati” (oggi ERA, ex TER), UNA – Aziende della Comunicazione Unite, in rappresentanza delle agenzie media, e UPA – Utenti Pubblicità Associati, in rappresentanza degli investitori pubblicitari.

Hanno siglato la costituzione della società ieri Lorenzo Suraci per ERA, Stefano Spadini per UNA e Antonio Martusciello per UPA.

È stato raggiunto l’obiettivo per cui si lavorava dal 2011. Oggi il comparto delle radio conosce pertanto una svolta storica: abbandona la struttura di MOC (Media Owner Contract) – ormai totalmente inadeguata dinanzi al processo di convergenza multimediale favorito dalla digitalizzazione dell’intera filiera dei contenuti – per approdare alla forma societaria indicata dall’Agcom come più adeguata alla gestione delle ricerche finalizzate al mercato pubblicitario: il JIC (Joint Industry Committee), composto da editori (ERA, ex TER) e rappresentanti del mercato (UPA e UNA).

Un risultato ottenuto attraverso l’impegno delle varie componenti del mercato e di Agcom, che ha sempre incentivato il – non più procrastinabile – passaggio al modello del JIC, in forza dei principi di correttezza e trasparenza nella rilevazione degli indici di ascolto, e attraverso la costituzione di un’organizzazione tale da assicurare la massima rappresentatività del settore nel rispetto di condizioni eque e non discriminatorie.

Presieduta da Antonio Martusciello, la nuova Audiradio sarà chiamata a guidare un progetto di rilevazione che dovrà garantire per il prossimo anno una nuova ricerca metodologica nella rilevazione degli ascolti radiofonici, capace di garantire quel delicato equilibrio tra la necessità di dare continuità alla currency e l’esigenza di adottare una metodologia che prenda atto dell’irreversibile processo di digitalizzazione dei media e dei conseguenti cambiamenti strutturali che si stanno determinando nei comportamenti di consumo e nelle modalità di fruizione dei contenuti multimediali.

(Comunicato stampa)

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Gastaldo (Love FM): “Bene la nuova Audiradio, ma velocizziamo i tempi”

Ha destato diversi commenti il comunicato che anticipa la nascita di una nuova Audiradio.

Un cambiamento annunciato come una svolta storica.

“Il comparto radio” – dichiara Tavolo Editori Radio“abbandona la struttura di MOC (Media Owner Contract) – ormai totalmente inadeguata dinanzi al processo di convergenza multimediale favorito dalla digitalizzazione dell’intera filiera dei contenuti – per approdare alla forma societaria indicata dall’Agcom come più adeguata alla gestione delle ricerche finalizzate al mercato pubblicitario: il JIC (Joint Industry Committee)”.

Bisognerà attendere il 2025, tuttavia, per entrare nel vivo del nuovo sistema di rilevazioni.

Un lasso di tempo troppo lungo, secondo diversi addetti ai lavori.

Tra questi, segnaliamo il commento di Fabrizio Gastaldo, editore delle superstation Love FM e Ritmo 80 con Gerry D’Elia.

Contattato da FM-world, si è mostrato soddisfatto della novità che finalmente terrà conto della digitalizzazione dei media.

Quello che però non torna a Gastaldo, è il perché dover accettare ancora otto mesi di rilevazioni ritenute ‘inadeguate’ (come cita lo stesso comunicato), quando già da anni disponiamo di metodologie che ci permettono di avere numeri certificati in tempo reale.

L’editore di Love FM, pur comprendendo che l’indagine in corso è valida per l’intero 2024, riterrebbe opportuno un adeguamento in tempi celeri, per fornire ai clienti, dati più attendibili e certificati, non basati esclusivamente su una indagine telefonica ormai obsoleta.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

RadioTER, si conclude il primo semestre 2023. I dati di vent’anni fa

Lunedì 12 giugno si conclude il primo semestre 2023 dell’indagine RadioTER.

I dati, che saranno resi noti tra circa un mese con l’anteprima di luglio e a fine estate con tutti i dettagli dei volumi, si baseranno sulle rilevazioni del primo e del secondo trimestre dell’anno.

Il primo trimestre si è svolto dal 17 gennaio al 27 marzo, mentre il secondo dal 28 marzo al 12 giugno, con pausa pasquale nella settimana dal 4 al 10 aprile.

L’indagine proseguirà già dal giorno seguente, martedì 13 giugno, con l’inizio del terzo trimestre che terminerà il 2 ottobre (con pausa estiva dal 25 luglio al 28 agosto).

Infine, il quarto trimestre si terrà dal 3 ottobre all’11 dicembre.

Il secondo semestre si baserà dunque sui dati raccolti durante il terzo e quarto trimestre, mentre gli “annuali” saranno composti dai 120.000 casi raccolti nei quattro trimestri del 2023.

Intanto, come momento ‘amarcord’ vi proponiamo i dati relativi al primo semestre 2003, ovvero vent’anni fa, nell’indagine all’epoca condotta da Audiradio.

I numeri sono relativi al giorno medio ieri, con tutte le emittenti oltre i 500.000 contatti.

1. Rai Radio1 – 7.240.000
2. Radio Deejay – 5.353.000
3. Rai Radio2 – 5.081.000
4. RTL 102.5 – 4.291.000
5. RDS Radio Dimensione Suono – 4.181.000
6. Radio Italia Solo Musica Italiana – 4.025.000
7. Radio 105 – 3.147.000
8. Radio Monte Carlo – 2.119.000
9. Rai Radio3 – 2.041.000
10. Lattemiele – 1.999.000
11. RIN Radio Italia Network – 1.844.000
12. Radio Subasio – 1.657.000
13. Radio Maria – 1.653.000
14. Radio Capital – 1.587.000
15. Radio 24 – 1.581.000
16. Rai Isoradio 1.370.000
17. Radio Kiss Kiss – 1.152.000
18. Radio Italia Anni 60 – 1.059.000
19. Radio 101 One O One – 989.000
20. Radio Cuore – 891.000
21. Discoradio – 772.000
22. Radio Zeta – 703.000
23. 102.5 Radio Hit Channel – 667.000
24. Radio Company – 635.000
25. Radio Kiss Kiss Italia – 583.000
26. Radio Margherita – 545.000

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Audiradio primo trimestre 2003: le più ascoltate vent’anni fa

Che cosa ascoltavamo vent’anni fa?

Nel 2003, Audiradio metteva a disposizione i dati d’ascolto non solo semestrali, ma anche trimestrali.

Grazie all’archivio custodito da Aeranti Corallo, abbiamo ricostruito dunque la classifica delle venti emittenti più seguite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2003.

I dati pubblicati sono relativi solo al giorno medio ieri ed ai sette giorni.

Abbiamo preso in considerazione, dunque, il giorno medio ieri che vedeva al vertice Rai Radio1.

Questa la ‘top 20’ su una base popolazione di 51.814.000 ed un totale ascoltatori di 36.080.000.

1. Rai Radio1 – 7.249.000
2. Radio Deejay – 5.354.000
3. Rai Radio2 – 5.087.000
4. RTL 102.5 – 4.208.000
5. Radio Italia Solo Musica Italiana – 4.081.000
6. RDS Radio Dimensione Suono – 4.078.000
7. Radio 105 – 3.177.000
8. RMC Radio Monte Carlo – 2.123.000
9. Lattemiele – 2.110.000
10. Rai Radio3 – 2.050.000
11. RIN Radio Italia Network – 1.933.000
12. Radio Maria – 1.700.000
13. Radio Subasio – 1.657.000
14. Radio Capital – 1.617.000
15. Radio 24 – 1.564.000
16. Rai Isoradio – 1.392.000
17. Radio Kiss Kiss – 1.177.000
18. Radio Italia Anni 60 – 1.173.000
19. Radio 101 One-O-One – 1.042.000
20. Discoradio – 838.000

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]