Audiradio 2025: sono 270 le emittenti iscritte

Da qualche giorno, è stato reso noto quali sono le emittenti iscritte all’indagine Audiradio 2025.

Come noto, da quest’anno è tornata anche la Rai, che porta così a 18 il numero delle radio nazionali.

Questo l’elenco regione per regione.

Nazionali
1. m2o
2. R101
3. RADIO 105
4. RADIO 24 Il Sole 24 ORE
5. RADIO CAPITAL
6. RADIO DEEJAY
7. RADIO ITALIA SOLOMUSICAITALIANA
8. RADIO KISS KISS
9. RADIO ZETA
10. RADIOFRECCIA
11. RAI RADIO 1
12. RAI RADIO 2
13. RAI RADIO 3
14. RAI ISORADIO
15. RDS 100% GRANDI SUCCESSI
16. RMC RADIO MONTE CARLO
17. RTL 102.5
18. VIRGIN RADIO

Piemonte
19. BLURADIO
20. G.R.P. GIORNALE RADIO PIEMONTE
21. PARTY RADIO
22. RADIO CANELLI MONFERRATO SOLO MUSICA ITALIANA
23. RADIO DORA
24. RADIO ENERGY
25. RADIO FANTASTICA
26. RADIO FREJUS
27. RADIO GOLD
28. RADIO GRAN PARADISO
29. RADIO ITALIA 1
30. RADIO JUKE BOX
31. RADIO MANILA
32. RADIO NANE’
33. RADIO PARTY GROOVE
34. RADIO PIEMONTE SOUND – AMICA RADIO
35. RADIO SHAKE HIT
36. RADIO TORINO
37. RADIO VALLEBELBO
38. RADIOCITY
39. RADIOCITY SOLO MUSICA ITALIANA
40. TOradio

Liguria
41. BABBOLEO LAB
42. BABBOLEO SUONO
43. RADIO 104 SAVONA SOUND
44. RADIO 19 IL SECOLO
45. RADIO BABBOLEO
46. RADIO NOSTALGIA
47. RADIO ONDA LIGURE 101

Lombardia
48. 60 ’70 ’80 BY STUDIO PIU’
49. 70-80
50. DANCE
51. DIMENSIONE SUONO SOFT
52. DISCORADIO IL RITMO DELLA TUA CITTA’
53. GAMMARADIO
54. GIORNALE RADIO
55. GR NEWS
56. MILLENNIUM – LA RADIO CHE RESTA IN TESTA
57. ONE DANCE
58. OTTO FM
59. RADIO ALTA
60. RADIO BERGAMO
61. RADIO BRESCIASETTE
62. RADIO CERNUSCO STEREO IN BLU
63. RADIO CIAK
64. RADIO ITALIA ANNI 60
65. RADIO LATTEMIELE
66. RADIO MARCONI
67. RADIO MILLENOTE
68. RADIO NEWS
69. RADIO NUMBERONE
70. RADIO POPOLARE – POPOLARE NETWORK
71. RADIO REPORTER
72. RADIO VIVA FM
73. RTO L’ALTRA RADIO
74. STUDIO PIU’ – LA DANCE STATION D’ITALIA

Trentino Alto Adige
75. RADIO DOLOMITI
76. RADIO TIROL
77. RTT LA RADIO
78. SUDTIROL 1

Veneto
79. RADIO 80
80. RADIO BELLLA & MONELLA
81. RADIO BIRIKINA
82. RADIO CAFE’
83. RADIO COMPANY
84. RADIO CORTINA
85. RADIO EASY NETWORK
86. RADIO EASY ROCK
87. RADIO GELOSA
88. RADIO GEMINI
89. RADIO MARILU’
90. RADIO PADOVA
91. RADIO PITERPAN
92. RADIO SORRRISO
93. RADIO VALBELLUNA
94. RADIO VERONA
95. RADIO VICENZA
96. RADIO WOW
97. STEREOCITTA’
98. VIBRA FM

Friuli Venezia Giulia
99. RADIO GIOCONDA FRIULI VENEZIA GIULIA
100. RAN Stereo

Emilia-Romagna
101. NETTUNO BOLOGNA UNO
102. PANEBURROMARMELLATA
103. PUNTO RADIO 105 FM
104. RADIO BRUNO
105. RADIO CENTRALE
106. RADIO GAMMA
107. RADIO ICARO INBLU
108. RADIO INTERNATIONAL
109. RADIO MODENA 90
110. RADIO PICO
111. RADIO REGGIO
112. RADIO SABBIA
113. RADIO SFERA
114. RADIO SOUND
115. RADIO SOUND – PIACENZA 24
116. RADIO STELLA
117. RADIO STUDIO DELTA

Toscana
118. CONTRORADIO
119. LADY RADIO
120. MITOLOGY ’70 – ’80
121. NOVARADIO
122. PUNTO RADIO
123. RADIO CUORE
124. RADIO DIVINA
125. RADIO EMME
126. RADIO FIRENZE
127. RADIO LADY
128. RADIO NOSTALGIA
129. RADIO ROSA
130. RADIO SIENA
131. RADIO SIEVE
132. RADIO SPORTIVA
133. RADIO STOP
134. RADIO TOSCANA
135. RDF 102E7

Marche
136. RADIO 70 80 90, L’EMOZIONE DI UNA VITA
137. RADIO ARANCIA
138. RADIO AZZURRA
139. RADIO LINEA NUMERO UNO, LA RADIO CHE ASCOLTI E VEDI
140. RADIO VERONICA
141. SKYLINE RADIO & SOUL, MUSICA DI CLASSE

Umbria
142. RADIO DELTA
143. RADIO GLOX
144. RADIO ONDA LIBERA
145. RADIO SUBASIO

Lazio
146. CENTRO SUONO SPORT
147. DIMENSIONE SUONO ROMA IL RITMO DELLA CAPITALE
148. DIMENSIONE SUONO SOFT
149. GLOBO VINTAGE
150. HIT FM
151. IDEA RADIO CIVITAVECCHIA
152. LAZIO STYLE RADIO
153. RADIO ANTENNA 1 107.1 ROMA
154. RADIO CASSINO
155. RADIO CORE DE ROMA
156. RADIO DAY
157. RADIO DOLCEMUSICA
158. RADIO GLOBO
159. RADIO IMMAGINE
160. RADIO LATINA
161. RADIO LUNA
162. RADIO OLYMPIA
163. RADIO ONDA LIBERA
164. RADIO ROCK
165. RADIO ROCK ITALIA
166. RADIO ROMA
167. RADIO ROMA CAPITALE
168. RADIO ROMA NEWS
169. RADIO ROMANISTA
170. RADIO SEI
171. RADIO SPAZIO BLU SOLO GRANDI SUCCESSI
172. RADIO STUDIO 93 – SOLO BELLE CANZONI
173. RADIO TOP ITALIA
174. RAM POWER 102 E 7 UNO LO RICORDI UNO LO VIVI
175. RETE SPORT
176. RTR 99 TI RICORDI
177. SIMPLY RADIO
178. TELE RADIO STEREO

Abruzzo
179. RADIO CALIFORNIA
180. RADIO CIAO
181. RADIO DELTA 1
182. RADIO PARSIFAL
183. RADIO PLANET – CORAZON LATINO
184. RADIO PLAY CAPITAL – LE PIU’ BELLE CANZONI ALLA RADIO
185. STUDIO 5 – PIU’ MUSICA, PIU’ EMOZIONE

Campania
186. 1 STATION
187. A.R.C. RETE 101
188. RADIO ALFA
189. RADIO AMORE
190. RADIO AMORE NAPOLI – CANZONI NAPOLETANE
191. RADIO ANTENNA DUE
192. RADIO BALLA BALLA
193. RADIO BUSSOLA 24
194. RADIO CLUB 91
195. RADIO CRC
196. RADIO IBIZA
197. RADIO KISS KISS ITALIA TUTTA MUSICA ITALIANA
198. RADIO KISS KISS NAPOLI
199. RADIO MARTE
200. RADIO NAPOLI
201. RADIO NAPOLI CENTRALE
202. RADIO PUNTO NUOVO
203. ROMANTICA RADIO
204. RPZ – RADIO PUNTO ZERO

Puglia
205. CICCIO RICCIO
206. IDEA RADIO
207. RADIO GAMMA
208. Radio LOVE FM ogni canzone, un’emozione
209. RADIO MASTER
210. RADIO MI PIACI
211. RADIO NORBA MUSIC
212. RADIO NORBA, LA RADIO DEL SUD
213. RADIO PETERPAN LA RADIO DEL SALENTO
214. RADIO POPI’ZZ
215. RADIO PUGLIA
216. RADIO SELENE
217. RADIO SKYLAB
218. RADIO SYSTEM
219. RADIO VENERE SOLO MUSICA ITALIANA
220. RITMO 80 – FOREVER YOUNG

Basilicata
221. RADIO ANTENNA UNO
222. RADIO CARINA
223. RADIO LASER
224. RADIO POTENZA CENTRALE … E’ UNA POTENZA DI RADIO!

Calabria
225. ANTENNA FEBEA
226. ITALIA NEWS 24
227. JONICA RADIO
228. RADIO AZZURRA
229. RADIO CRT 100% CALABRIA 100% HIT
230. RADIO ENNE LAMEZIA
231. RADIO JUKE BOX
232. RADIO MOVIDA
233. RADIO RICORDI
234. RADIO SOUND
235. RADIO STUDIO 97 LA RADIO DI CROTONE E PROVINCIA
236. RADIO TOURING 104

Sicilia
237. ANTENNA DELLO STRETTO
238. BELLA RADIO
239. CANZONI NAPOLETANE
240. FM CLASSIC
241. FM ITALIA
242. MUSICA ITALIANA
243. PRIMARADIO SICILIA
244. R.P.L
245. R.S.C. RADIO STUDIO CENTRALE
246. RADIO 102
247. RADIO AMORE
248. RADIO ARCOBALENO
249. RADIO BATTIKUORE
250. RADIO CL 1
251. RADIO CUORE
252. RADIO DELFINO
253. RADIO DOC
254. RADIO ITACA
255. RADIO JUKE BOX
256. RADIO MARGHERITA GIOVANE
257. RADIO MARGHERITA, LA TUA RADIO PREFERITA
258. RADIO RETRO’
259. STUDIO 90 ITALIA SOLO MUSICA ITALIANA
260. RADIO TAORMINA
261. RADIO TIME
262. RADIO VELA
263. RGS – RADIO GIORNALE DI SICILIA
264. RMC 101
265. SESTARETE RADIO – TV

Sardegna
266. RADIO IGLESIAS
267. RADIO SARDEGNA
268. RADIO SINTONY
269. RADIO SUPER SOUND
270. RADIOLINA

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Niente CATI: ecco come dal 2001 la Svizzera effettua le ricerche sull’ascolto della Radio

Mentre in Italia, Audiradio parte con una ricerca CATI che ricalca in larga misura quanto faceva TER, in Svizzera da anni gli ascolti si misurano con un “meter” basato su Smart Watch. Fornendo dati in tempo reale, come nel caso del crollo degli ascolti delle emittenti che hanno appena abbandonato l’FM. Ma sono dati significativi? FM-world ha intervistato chi la ricerca la realizza, Mediapulse.

Questo il resoconto dell’intervista a Martin Weber, Sr. Research Manager Radio avvenuta il 29 gennaio 2025. La risposta relativa allo spegnimento FM è alla fine, ma invitiamo tutti alla lettura di ciascuna risposta: ne vale la pena.

Mediapulse

FM-World (Marco Hugo Barsotti):  Innanzitutto, due parole su Mediapulse e il suo ruolo nel panorama mediatico svizzero.

Mediapulse (Martin Weber): Come organizzazione industriale indipendente, Mediapulse è incaricata di raccogliere dati sul consumo di programmi radio e TV in Svizzera.

Questi dati sono considerati valuta ufficiale (“official currency”) e vengono utilizzati da emittenti e produttori di programmi, dall’industria pubblicitaria, dalle agenzie governative e per la ricerca.

Come azienda con un forte focus pratico, Mediapulse cerca di supportare il mercato dei media elettronici e della pubblicità svizzero con servizi di ricerca e prodotti di dati. Sistemi moderni e innovazioni costanti garantiscono che possano essere mappati anche i cambiamenti nel consumo dei media audiovisivi.

Mediapulse rappresenta un approccio neutrale, indipendente, trasparente e scientifico alla ricerca sui media ed è sotto la supervisione del DATEC (UFCOM). Una grande parte del mercato è rappresentata nel Consiglio di Amministrazione di Mediapulse AG e nel Consiglio di Fondazione della Fondazione Mediapulse.

Mediawatch

FM-World: Quando avete iniziato a monitorare l’audience radiofonica (e TV)? Il sistema CATI è mai stato utilizzato in passato?

Mediapulse:  L’utilizzo della radio viene misurato sistematicamente in Svizzera dal 1975.

Fino al 2000 la misurazione è stata condotta tramite interviste faccia a faccia (DAR).

Dal 2001 il consumo radiofonico viene misurato tramite dispositivo elettronico. Il fornitore della misurazione è stato in tutti questi anni GfK con il loro misuratore personale portatile basato su audiomatching “Mediawatch”. Per la misurazione TV è iniziata nel 1968. Fino al 1984 con interviste CATI e da allora con un sistema TAM, installato nelle famiglie del panel.

Metodologia

FM-World: In questa pagina web (https://www.mediapulse.ch/fr/produits/radio-data/) fornite una descrizione completa della vostra metodologia che i nostri lettori possono consultare direttamente, quindi permettetemi di chiedere solo alcuni dettagli. Intanto, come sono ponderati i dati?

Mediapulse: Il record di dati da analizzare viene ponderato giornalmente in base ai criteri relativi all’universo stabiliti dall’Ufficio federale di statistica. Si applicano ponderazioni giornaliere, settimanali,
mensili e trimestrali. Inoltre, il piano di ponderazione per la Svizzera comprende le seguenti variabili di ponderazione: fasce d’età (5), genere (2), zone di reclutamento (28), sottoaree (63), aree WEMF (24), regioni linguistiche e dei giornali regionali (10).

C’è di più: i vostri lettori possono trovare informazioni più dettagliate in un documento scaricabile sulla nostra pagina dei prodotti, il documento è disponibile QUI.

Mediawatch 4

FM-World: Parliamo di strumenti di misurazione e di messa a disposizione dei dati.

Mediapulse:  La ricerca sull’ascolto radiofonico si avvale del sistema di ricerca radiofonica «Mediawatch 4» di GfK, composto da una nuova generazione di dispositivi di misurazione e Sound Sampling Units (SSU).

Per quanto riguarda EvoRep non c’è molto altro da dire rispetto a quello che avete trovato sul nostro sito web. È un software fornito da GfK. Non appena l’elaborazione dei dati è terminata (con un ritardo di 7 giorni rispetto al giorno misurato) è disponibile tramite EvoRep per l’analisi. Ogni distributore radio partecipante con un contratto con Mediapulse ha accesso a tutti i dati di tutti i canali radio partecipanti.

Gaussiana mon amour

FM-World: Dato che “ogni giorno almeno 1.533 persone indossano questo dispositivo di misurazione”, possiamo aspettarci che i vostri dati abbiano un margine di errore (sull’intera popolazione) di circa 2,5% nel caso peggiore. È corretto e si applica anche alle radio locali?

Mediapulse: Poiché la misurazione viene effettuata con un campione rotante (con periodi di utilizzo di 4 settimane o 6 mesi) la dimensione del campione che contribuisce a un’analisi dipende dal periodo di tempo e dalla dimensione dell’area geografica osservata. La dimensione del campione per tutta la Svizzera per un semestre è di circa N = 9.000.

Il campione netto comprende i membri del panel che forniscono dati di misurazione effettivamente validi.

Delle 2019 persone del campione lordo, mediamente ogni giorno devono fornire dati almeno 1533 persone, pari al 75,9% del totale.

Dal punto di vista del genere e delle fasce d’età, la struttura del campione netto delle persone che indossano l’orologio (il dispositivo che ascolta, come quelli nella foto di copertina N.d.R.)  si compone come segue:


Varianza

A causa della struttura del campione con molti giorni di osservazione degli stessi partecipanti che non sono statisticamente indipendenti, abbiamo sviluppato una stima della varianza su misura adatta ai dati.

Questa stima viene utilizzata per calcolare l’intervallo di confidenza per la copertura netta. L’ampiezza dell’intervallo di confidenza dipende dalla dimensione del campione e anche dal livello di copertura netta.

Possiamo darvi alcuni esempi con stazioni radio anonime con diversi livelli di copertura netta giornaliera media per le aree linguistiche (non ci sono praticamente analisi fatte per tutta la Svizzera perché il mercato è fortemente strutturato in aree linguistiche):

Cerchiamo di decodificare la tabella, tenendo come benchmark quella di Audiradio che si può trovare QUI.

Mediapulse usa un intervallo di confidenza del 95%, dunque se la rilevazione venisse ripetuta infinite volte allora in 95 casi su 100 i numeri forniti saranno incompresi tra “lower” e upper”.

Prendiamo le due stazioni in italiano (E e F). Per entrambe sono analizzati i dati di un campione composto da 884 individui. Possiamo affermare che la stazione E ha un numero di ascoltatori stimato pari al 14.33% dell’area linguistica italiana o meglio, che il siamo confidenti al 95% che il numero di ascoltatori sia compreso tra il 12.74% e il 15.92%.

E poiché il net reach è pari al 14.33% otteniamo un ampiezza percentuale dell’intervallo rispetto alla copertura pari al 22% (1.38/14.33*100).

L’area linguistica italiana è composta in Svizzera da circa 718.000 individui (questo nella tabella non è indicato, sono dati nostri) dunque nell’esempio la stazione E ha un numero di ascoltatori pari a 718.000*.143 = 102.000 (anzi, compresi tra 91.186 e 114.162).

In quanto alla stazione F questa ha un numero di ascoltatori compreso tra 5.600 e 12.421 (con un’ampiezza dell’intervallo di confidenza inferiore, magia della statistica).

Total Audience

FM-world:  C’è una crescente tendenza a monitorare l'”audience totale” di programmi specifici e non solo gli ascoltatori di programmi “live” (lineari). Quindi l’insieme di chi ha ascoltato on air, on demand e questo attraverso tutti i devices. È una “currency” che rilevate?

Mediapulse: Finora, solo la radio live è stata nell’ambito della misurazione radiofonica. In accordo con il mercato radiofonico svizzero, l’ascolto in differita (cioè i podcast) non è previsto nemmeno per il prossimo futuro.

Meno 23%, un dato significativo?

FM-World: Il sito web tio.ch ha riportato un calo del 23% degli ascoltatori radio dopo lo spegnimento FM.
Tuttavia, l’articolo afferma “Secondo Miko Marr, responsabile della ricerca presso la società Mediapulse (che misura i dati radiofonici): «Queste cifre a breve termine non sono significative». La SSR per parte sua conferma come i dati non siano sufficientemente affidabili dal punto di vista statistico”.
Non vi chiediamo quindi commenti su questo particolare calo, ma piuttosto una spiegazione:
Potete spiegare perché i dati non sono ancora statisticamente significativi e quando prevedete che lo saranno?

Mediapulse:  La dichiarazione di Mirko Marr non è diretta alla significatività statistica, forse questo è andato perso nella traduzione.

La dichiarazione si riferisce al fatto che i valori costituiti da soli 14 giorni (e nemmeno settimane calendario complete) di misurazione non forniscono un valore di precisione sufficientemente alto per basare una valida dichiarazione di perdita generale di audience.

Mediapulse raccomanda sempre di considerare almeno un trimestre (o più per regioni di analisi più piccole) per risultati affidabili. Ciò è dovuto al fatto che la misurazione viene effettuata con un campione a rotazione e quindi la dimensione del campione si accumula nel tempo.

Conclusioni

Prima di rispondere alla domanda che tutti ci poniamo – se lo spegnimento dell’FM sia una buona idea – abbiamo voluto analizzare le metodologie di ricerca utilizzate in Svizzera. E – con precisione e serietà svizzera – ci è stato consigliato di aspettare a trarre conclusioni.

Ma una cosa è certa: tra due mesi (alla fine del primo trimestre) chiederemo nuovamente di accedere ai dati al fine di raccontarveli, qui su FM-world.it.

(M.H.B. per FM-world)

Audiradio 2025: dati pubblici a cadenza trimestrale dalla seconda metà dell’anno

Audiradio ha avviato in questi giorni una campagna istituzionale per promuovere il nuovo sistema di rilevamento degli ascolti radiofonici.

Lo spot mira a sensibilizzare gli ascoltatori all’inizio delle rilevazioni fissato per il 28 gennaio.

Le emittenti non potranno promuovere autonomamente l’indagine, come accaduto in passato. Il mancato rispetto delle regole comporterà sanzioni. Inoltre, Agcom ha confermato che la trasmissione degli spot non inciderà sui limiti di affollamento pubblicitario.

Questo nuovo sistema punta a fornire dati di ascolto più precisi, rispondendo alle esigenze di un mercato radiofonico in evoluzione e garantendo una base solida per le analisi di settore.

La vera novità, tuttavia, è quella della pubblicazione dei dati che, dalla seconda metà dell’anno, diventerà trimestrale.

Gli output di indagine – spiega la Nota Metodologica di Audiradio 2025 – saranno calcolati su base trimestrale per le emittenti nazionali e in media mobile semestrale per le emittenti locali. Fa eccezione – riportiamo testualmente – il primo “rilascio pubblico”, che riguarderà i dati del primo semestre 2025 (per cui sarà necessario attendere il mese di luglio, NdR) e includerà sia le emittenti nazionali che quelle locali.

La copertura 14-28 giorni sarà invece calcolata trimestralmente, utilizzando una base media mobile semestrale, sia per le emittenti locali che per quelle nazionali.

Per quanto riguarda i dati dei primi due trimestri del 2025, questi saranno resi disponibili alla fine di ciascun trimestre, ma esclusivamente in forma riservata. Ogni editore potrà accedere solo ai dati relativi alle proprie emittenti.

Dal terzo trimestre 2025, il sistema entrerà a regime, prevedendo la pubblicazione dei dati con cadenza trimestrale per le emittenti nazionali (su base trimestrale) e per le emittenti locali (su base semestrale).

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Audiradio vs TER: rivoluzione o lenta marcia verso la Total Audience?

Con la pubblicazione sul sito Audiradio della “Nota metodologica”, iniziamo a capire come funzionerà la nuova ricerca sull’ascolto radiofonico. Speravamo in una vera rivoluzione, ma apparentemente sta iniziando un lungo cammino verso la Total Audience, nel solco del passato. Analizziamo insieme il documento.

Da “survey” a “stream

Cominciamo con un lista di alcune differenze notevoli.

L’asse portante della ricerca continua ad essere il tradizionale sistema delle chiamate telefoniche. In merito, confermate da Audiradio, Gfk e IPSOS che già operavano per TER, ma eliminata Doxa a favore di AltLab di Milano. Le due distinte survey di TER (indagine principale su 120.000 casi realizzata da Gfk e Ipsos + indagine parallela su 20.000 casi realizzata da Doxa) sono infatti rimpiazzate da tre stream, uno (A1) basato su 80.000 casi realizzato da GFK e Ipsos per le emittenti locali, uno (A2) su 40.000 casi realizzato da Ipsos per le emittenti locali e nazionali e un terzo (A3) basato su 80.000 casi realizzato come il primo da GFK e Ipsos per le emittenti nazionali.

Day After Recall e niente CAWI

Nulla cambia fin qui sulla modalità della rilevazione. Si tratta ancora una volta di indagine CATI, qui definita D.A.R. (per Day After Recall), che potremmo tradurre in “Quello che ti ricordi (di aver ascoltato) il giorno prima”. Le interviste vengono “somministrate” almeno al 50% “in hall” (crediamo voglia dire da casa).

Niente CAWI, l’indagine online dunque

In proposito, come nell’articolo di lunedì, è il caso di ricordare le parole del prof. Mannheimer durante la nostra intervista del 2023:
“Il metodo CATI funziona sempre peggio. Sarà sostituito completamente dal CAWI. È una delle conseguenze dell’abbandono dei numeri fissi a favore di quelli portatili, avvenuto ormai decine di anni fa. Col CATI ormai è difficilissimo fare sondaggi. Non solo è alto il tasso di non risposta, ma anche quelli che magari rispondono arrivano fino in fondo solo nel 10% dei casi”.

Universo

L’universo di riferimento da cui sono estratti i casi è unico per tutti gli stream e costituito da individui italiani o stranieri di almeno 14 anni presenti sul suolo italiano e raggiungibili tramite connessione di telefono fissa o mobile. Esclusi dunque i circa 6 milioni di italiani residenti all’estero (che però le radio italiane le ascoltano forse più degli italiani, in quanto è uno dei modi di restare in contatto con la patria) e tutti coloro che non sono raggiungibili via telefonica.

L’espressione “non raggiungibili” non equivale a “che non dispongono di”:

Pensiamo questo resti un punto critico, considerato l’altissimo numero di persone che non rispondono ai numeri sconosciuti o nascosti. In merito alla pagina 10 si chiarisce che gli istituti insistono su ciascun recapito telefonico per almeno cinque tentativi in caso di contatti non raggiunti – e questo era il motivo per cui nell’articolo di lunedì 20 gennaio abbiamo avanzato un’ipotesi assolutamente eterodossa che vi lasciamo scoprire qui.

Il campione

Così come per TER, anche in questo caso la nota metodologica fornisce al capitolo 2 robustissime prove della metodologia impeccabile che garantisce che il campione sia rappresentativo dell’universo. Per approfondire rimandiamo alla lettura del documento originale.

Le indagini sono strutturate in quattro trimestri e per tutti, il numero di casi rilevati è pari a 20.000 per le emittenti nazionali (stream A1 e A2) e 10.000 per le locali (stream A3).

In tutti i casi, la varianza della stima sulle province meno popolose viene corretta con la medesima formula di TER:

x = y*0.75 + z*0.25


L’obiettivo di questa formula è migliorare la rappresentatività statistica delle province più piccole (dove altrimenti il margine di errore sarebbe troppo alto, vedere la tabella più oltre).

DAB facoltativo

Come per TER, anche Audiradio mette nella sezione facoltativa (in funzione della “collaborazione dell’intervistato”, in altre parole se dopo tutte le domande relative ai vari quarti d’ora il caso non ha perso la pazienza). In caso, al caso viene posta una domanda non precisata relativa alla “digital radio (DAB+)”.

Margini di errore

Doveroso parlare dei margini di errore (o meglio, gli intervalli di confidenza delle stime), sempre ignorati – come nei sondaggi politici – da tanti commentatori. Il documento parla sia di “margine di errore” che di “intervallo fiduciario” ma – chiariamo – sono due parole diverse che esprimono lo stesso concetto.

In calce all’articolo riportiamo le tabelle complete che illustrano l’errore della stima nei vari “bacini di ascoltatori”. Qui ci limitiamo a illustrare i casi estremi:

Per lo Stream A, una emittente con un bacino di ascoltatori pari a 25.000 viene rilevata con un errore di stima pari al 37% (in altre parole, potrebbe avere tra i 15.847 e i 34.153 ascoltatori e altro non si può dire). Invece una (ipotetica) con un bacino di 9 milioni di ascoltatori avrebbe un errore di stima pari al 2%.

Per quanto riguarda lo stream B, dove le chiamate (o i tentativi di chiamate) sono inferiori l’errore passa dal 45% per il bacino di 25.000 ascoltatori e scende anche in questo caso al 2% per chi è nella fascia alta.

Un esempio – Radio Sportiva

Negli anni passati abbiamo ripetutamente chiesto a TER di fornirci la definizione esatta di “Bacino di ascoltatori”. Non abbiamo mai ottenuto risposta, pertanto continuiamo a utilizzare quella che ci pare più logica, cioè “quanti ascoltatori sono rilevati dall’indagine stessa”. Se ci sbagliamo e uno degli enti che effettua la ricerca volesse correggerci ne saremo più che lieti.

In ogni caso, rifacendoci ai dati del 2024, Radio Sportiva – per fare un esempio – dovrebbe essere rilevata con un errore pari al 6%. In altre parole gli ascoltatori “veri” dovrebbero essere compresi tra 930.000 e 1,05 milioni e questo resterebbe vero 95 volte se si ripetesse questa stessa indagine 100 svolte.

On Demand / Total Audience

Insomma, cosa c’è di nuovo? Se ne parla finalmente a pagina 44 (su 47). Il documento dice testualmente:

“Questo capitolo illustra la proposta di creazione di un archivio che rispetti l’obiettivo di valutare e calcolare le metriche inerenti alla pianificazione di contenuti digitali on demand (COD) rilevati attraverso l’SDK in modo esclusivo e congiuntamente agli ascolti delle emittenti riferiti all’impianto d’indagine CATI proposto”.

La frase ci ricorda vagamente il linguaggio di alcuni Primi ministri italiani ormai dimenticati: abbiamo pertanto chiesto a perplexity.ai di chiarirla:

Integrazione e SDK

Insomma, un lodevole tentativo di misurare gli ascolti reali in un mondo dove l’utenza non fa differenza tra “lineare” e “on demand”: se ascolto “Deejay chiama Italia”, ne sono un ascoltatore indipendentemente che lo faccia “nel quarto d’ora medio” diurno, nella replica notturna o via podcast.

E – aggiungiamo noi – se lo facciamo tramite un device che utilizza le librerie del mitico “Developer KIT” (che è un insieme di procedure pre-scritte, come quelle che calcolano il numero di Fibonacci, per intenderci) allora i dati saranno anche esatti, indipendentemente da quanto ci ricorderemo “il giorno medio dopo”.

Ci vorrà tempo

Ma, pensiamo di capire, consolidare e armonizzare questi dati con quelli classici sarà probabilmente molto complesso.

La nostra ipotesi è che la Total audience non sarà disponibile contestualmente ai primi dati di Audiradio, ma ben oltre: si tratta, ovviamente, di nostra ipotesi.

Il presidente di Audiradio Martusciello (che abbiamo disturbato – anche lui – di sabato) ci ha promesso che quando sarà il momento giusto potremo parlare/intervistare chi se ne occupa: non mancheremo di farlo. (Marco H. Barsotti per FM-world)

Appendice: tabelle

Stream A (nazionali e locali, 60.000 interviste a semestre)

Stream B (Nazionali, 40.000 interviste semestrali)

Il caso del ‘boom’ degli ascolti radiofonici nel 2023: le possibili interpretazioni

A cura di Marco H. Barsotti

Come funzionerà la nuova indagine di Audiradio? Cosa è successo davvero nel 2023? Pubblichiamo oggi il primo di due articoli sull’argomento del giorno: come sta la radio.

Iniziamo con una riflessione sul famoso 2023, mentre nel successivo analizzeremo le metodologie della nuova ricerca Audiradio. La riflessione è necessaria perché l’anomalia (o apparente tale) del 2023 non corrisponde a quanto ci aveva detto a suo tempo il Prof. Mannheimer e questo ci ha molto incuriosito.

Ma andiamo per ordine.

Tutti allenatori

Dopo la pubblicazione degli ultimi dati TER decine di post e commenti hanno sommerso la community di Talkmedia ed i social in genere. Oltre ai consueti i comunicati stampa “tutti vincitori”, in tanti – appassionati, operatori radiofonici e addirittura un Professore dell’Università Cattolica della città di Milano – hanno commentato sia il “calo degli ascolti radiofonici” che l’anomalia dell’anno 2023.

A meno che non ci sia sfuggito qualcosa, non abbiamo però trovato commenti da parte di “operatori” del mondo delle ricerche campionarie, gli unici che parlano su solide basi statistiche e non opinioni personali.

Paradossale (o auto-evidente)

Riprendiamo dunque un’ultima volta la questione “anno 2023”. Era l’anno in cui perfino affermati conduttori – gente che ha iniziato in onde medie – era stata costretta a recitare finti messaggi spontanei che invitavano gli ascoltatori a rispondere alle chiamate telefoniche anonime: per dire all’operatore “sì, ascolto radio-x“, x essendo ovviamente quella che si stava ascoltando.

Non sappiamo neppure se considerare il messaggio paradossale o auto-evidente.

L’opinione di tanti era (e resta) che questo avrebbe inficiato i risultati. E i dati, esposti su questa testata dal direttore Franceschini sembrano confermarlo.

Ma, come detto, tra le tante opinioni mancava quella di un vero esperto di statistiche e indagini di mercato.

Renato Mannheimer Dixit

A suo tempo avevamo però intervistato per Newslinet, una persona che probabilmente in quanto a indagini di mercato ha più voce in capitolo di tanti “operatori” del settore e che non stiamo neppure a presentare.

Val la pena ricordare pari pari quanto ci aveva detto:

“Autopromozione? Credo sia una pratica inutile perché la probabilità di essere chiamati è veramente bassa. Il campione è grande, ma [allo stesso tempo] piccolo in confronto alla popolazione che ascolta la radio. Mi sembra che la pratica di invitare ad ascoltare una certa emittente sia inutile e ridicola. La sua influenza è minima. E, alla fin fine, addirittura irrilevante.

Se ti chiama un numero sconosciuto rispondi che stai ascoltando la nostra radio” vuol dire che quella radio la stavi sentendo davvero. Non ne farei una questione.

Anomalia

Dunque, a detta di chi ne sa più di noi, poca influenza sul risultato delle ricerche. Ma certamente l’anomalia nel numero di ascoltatori del 2023 sembra esserci stata, osservando il grafico a barre basato sui dati già presentati da FM-world:

Abbiamo aggiunto (la linea rossa) una media mobile con periodo tre e osato estrapolare i dati del 2025 con le consuete formule della regressione (che però – ricordiamo – danno risultati differenti a seconda della formula scelta e del grado dell’eventuale polinomio).

Per farla breve, ci pare che guardando i dati in prospettiva decennale i movimenti siano piuttosto trascurabili – pur avendo fissato l’origine dell’asse y a 27,5 milioni – e che l’aumento del 2024 relativo a 2022 e 2021 sia un fenomeno transitorio.

“Sembrare”

Dunque che cosa è successo nel 2023? Probabilmente, come scritto da molti, l’insieme dei messaggi delle radio (“Rispondete ai numeri nascosti!“) ha avuto il suo effetto e – considerato che per l’indagine TER “Gli Istituti insistono su ciascun recapito telefonico tentato per almeno 5 tentativi, in caso di contatti non raggiunti” questo ha fatto sembrare il numero di ascoltatori superiore a quello degli altri anni. Sembrare?

Qualcosa non ci quadra. Ricapitoliamo: nel 2023 più persone del consueto – accogliendo l’invito delle radio – hanno risposto a numeri sconosciuti. Si tratta di persone che ascoltano la radio e che ovviamente hanno affermato di farlo.

Potrebbe per assurdo essere dunque un anno in cui il risultato dell’indagine è stato più corretto del consueto in quanto – sempre nelle parole di Mannheimer – “Col CATI ormai è difficilissimo fare sondaggi. Non solo è alto il tasso di non risposta, ma anche quelli che magari rispondono arrivano fino in fondo solo nel 10% dei casi. Il CATI fa ancora il suo bel mestiere e faccio tanti sondaggi con quel metodo. Però sicuramente è in corso un processo di decadimento continuo“. 

L’ipotesi è talmente eterodossa che (scegliendo forse un momento non ideale) sabato 18 gennaio verso le 20 abbiamo ricontattato Mannheimer per chiedere un parere. Ma – a conferma della serietà del ricercatore – questo ci ha fatto notare che una risposta definitiva si può avere solo tramite uno “studio apposito” (parole testuali). Sistemando in una sola riga noi e tutti i commentatori che abbiamo potuto leggere.

In quanto al metodo scientifico – testare l’ipotesi su casi reali, dunque su un secondo anno con l’autopromozione – questo non potrà mai essere applicato: come sappiamo nel 2023 AGCOM ha “ordinato la sospensione, con decorrenza dal 18 giugno e fino al termine dell’indagine in corso, di ogni forma di pubblicità autopromozionale“.  Non abbiamo – e forse non avremo mai – un secondo anno con le medesime condizioni del 2023, che possa dare una risposta definitiva alle tante ipotesi.

Audiradio

Nel prossimo articolo faremo un’analisi approfondita della metodologia di Audiradio per cercare di capire se e quanto c’è di nuovo e innovativo rispetto al sistema TER. (M.H.B. per FM-world)

 

Ultimo giorno di rilevazioni per l’indagine RadioTER, da gennaio arriva la nuova Audiradio

Si conclude oggi, lunedì 16 dicembre, l’indagine RadioTER, con l’ultima giornata di rilevazioni.

Nata nel 2016 con la fondazione dell’organismo Tavolo Editori Radio, diventato poi nel 2024 Editori Radiofonici Associati, negli ultimi otto anni ha monitorato gli ascolti della radio in Italia.

Il tutto in vista del ritorno di Audiradio, costituita in forma di JIC (Joint Industry Committee) il 22 aprile 2024, che oltre ad ERA – Editori Radiofonici Associati avrà come soci anche UPA – Utenti Pubblicità Associati e UNA – Aziende della Comunicazione Unite e che rileverà gli ascolti dal 2025.

In merito a RadioTER, i dati annuali (120.000 casi) e del secondo semestre 2024 (60.000 casi) saranno indicativamente pubblicati nel mese di gennaio.

Per quanto concerne Audiradio, invece, il presidente Antonio Martusciello – tramite un comunicato – ha evidenziato che, l’indagine sarà condotta con metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviews) su un campione rappresentativo della popolazione di riferimento, raggiunto sia su telefoni fissi sia su telefoni cellulari e si avvarrà di una rilevazione censuaria tramite SDK, per i contenuti on demand delle radio iscritte.

In particolare, l’indagine CATI sarà composta da tre distinti Stream, ognuno dei quali risponde a degli obiettivi specifici ed ha un perimetro ben definito:

· Stream A1 – basato su 80.000 casi rappresentativi dell’universo di riferimento, realizzato da GfK e Ipsos su campioni equamente suddivisi – che permette di misurare l’ascolto lineare delle emittenti locali nel Quarto d’ora Medio, la durata dell’ascolto, gli ascoltatori nel Giorno Medio e nei Sette Giorni.

· Stream A2 – basato su 40.000 casi rappresentativi dell’universo di riferimento, realizzato da Ipsos – che serve da una parte a stimare le coperture cumulate a 14 e 28 giorni dell’ascolto lineare sia per le emittenti nazionali che locali, dall’altra – insieme allo Stream A1 – a misurare l’ascolto lineare delle emittenti locali nel Quarto d’ora Medio, la durata dell’ascolto, gli ascoltatori nel Giorno Medio e nei Sette Giorni. Inoltre, attraverso questo Stream vengono raccolti i parametri di deduplica per la produzione delle metriche a totale mezzo e le informazioni utili per la profilazione e deduplicazione dei dati di ascolto on-demand provenienti dall’SDK.

· Stream B – basato su 80.000 casi rappresentativi dell’universo di riferimento, realizzato da GfK e Ipsos su campioni equamente suddivisi – che permette di misurare l’ascolto lineare delle emittenti nazionali nel Quarto d’ora Medio, la durata dell’ascolto, gli ascoltatori nel Giorno Medio e nei Sette Giorni.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]