Boom di ascolti per la radio: nel primo trimestre 2023, quasi 36 milioni nel giorno medio

Erano anni che non si vedevano ascolti così importanti per il mezzo radio.

Nel primo trimestre 2023 – relativo al periodo che va dal 17 gennaio al 27 marzo – RadioTER ha rilevato che sono stati 35.756.000 i contatti del giorno medio, con una crescita di oltre due milioni rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (33.611.000).

In crescita anche tutti gli altri dati.

I sette giorni passano da 42.958.000 a 44.352.000, il quarto d’ora medio (AQH) nella fascia 06.00-24.00 vola da 6.169.000 a 7.003.000, mentre la durata dell’ascolto sale da una media di 205 minuti dello scorso anno agli attuali 219.

Numeri che fanno ben sperare per un’annata sicuramente partita col piede giusto.

Ricordiamo che in corso c’è l’indagine relativa al secondo trimestre, che, con quella del primo, darà origine ai dati del primo semestre 2023, nel corso dell’estate.

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“Viva Rai2” supera la soglia del milione di telespettatori

È record di ascolti per “Viva Rai2”.

Il morning show condotto da Fiorello – con Fabrizio Biggio e Mauro Casciari – ha superato la soglia del milione di telespettatori nella giornata di lunedì 20 marzo.

La media d’ascolto dalle 7.15 alle 8.00 è stata di 1.020.000 contatti, pari al 18,9% di share.

Soddisfazione da parte di tutto lo staff del programma, la cui regia televisiva è di Piergiorgio Camilli, mentre quella radiofonica (in onda nel ‘best’ del fine settimana di Rai Radio2) è di Marco Lolli.

“Viva Rai2” è in onda dal lunedì al venerdì su Rai2, Rai Radio Tutta Italiana, RaiPlay, RaiPlay Sound, con replica notturna su Rai1.

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In casa e fuori casa: com’è cambiato l’ascolto della radio dal 2019 ad oggi

Com’è cambiato l’ascolto della radio in questi ultimi anni? Quanto ha inciso la pandemia nella fruizione del mezzo in casa e fuori casa?

Abbiamo messo a confronto i dati dei ‘secondi semestri’ dal 2019 ad oggi, gli unici disponibili con continuità (ricordiamo che nel 2020 non venne rilevato il secondo trimestre – a seguito dal lockdown – che non rese possibile ottenere i dati del primo semestre).

Quattro anni fa, gli ascoltatori nel giorno medio erano 34.877.000, di cui 6.248.000 in casa, 20.366.000 fuori casa e 7.596.000 in entrambe le situazioni.

Il secondo semestre 2020 vide un calo a 33.689.000 con un notevole incremento dell’ascolto in casa (passato a 7.823.000), un crollo del fuori casa (sceso a 17.912.000) ed una sostanziale tenuta di chi ascolta la radio sia in casa che fuori (7.378.000).

Risalita l’anno successivo: nella seconda metà del 2021, la radio ha registrato un totale di 34.477.000 ascoltatori, di cui 6.809.000 in casa, 19.736.000 fuori casa e 7.353.000 in entrambe le modalità.

Infine, il dato del secondo semestre 2022 ha registrato un calo del totale ascoltatori radio (ora a quota 33.968.000), determinato in primis dal crollo dell’ascolto casalingo tornato a livelli prepandemia (6.289.000) con un aumento dell’ascolto outdoor (19.876.000, vicino ma non al pari del 2019) ed una lieve flessione della voce “sia in casa che fuori casa” (7.240.000).

Che anno sarà il 2023? Intanto è in corso la rilevazione del primo trimestre che, insieme al secondo trimestre, determinerà i risultati relativi al primo semestre 2023, in un uscita la prossima estate.

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Ascolto per device: crescono autoradio e digitale

Cresce l’ascolto in auto e con device digitali, cala l’utilizzo dell’apparecchio radio e della “visual radio”.

Potrebbe riassumersi così, in estrema sintesi, l’andamento del seguito del mezzo radio nell’anno 2022, rispetto al 2021.

Secondo i ‘volumi RadioTer’ pubblicati – come ampiamente preannunciato – martedì 28 febbraio, il totale ascoltatori radio nel giorno medio ha subìto un lieve calo, passando da 33.850.000 nel 2021 a 33.809.000 nel 2022.

Un dato che ha subìto variazioni al suo interno, con una ripresa dell’autoradio che, superato il periodo delle restrizioni covid, continua a crescere, passando da 23.140.000 a 23.774.000.

Al secondo posto si colloca l’apparecchio radio, che tuttavia registra un calo, passando da 10.361.000 a 9.736.000.

La televisione si conferma un mezzo importante, ma a sua volta in calo: da 4.059.000 agli attuali 3.813.000 per le visual radio.

In crescita invece l’utilizzo di smartphone – e quindi di app e aggregatori – che migliorano la performance del 2021 passando da 3.276.000 a 3.418.000.

Superano il milione anche gli smart speaker, precedentemente a quota 847.000 ed oggi a 1.094.000.

Questi ultimi ottengono una performance migliore dell’ascolto tramite PC/tablet, in calo da 1.103.000 a 1.046.000.

Tendenza negativa anche per l’ascolto dei canali radiofonici solo audio in tv, che scendono da 1.171.000 a 904.000.

Infine, 50.000 contatti sono inseriti nella voce “Altro”. Erano 55.000 un anno fa.

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Audiradio primo trimestre 2003: le più ascoltate vent’anni fa

Che cosa ascoltavamo vent’anni fa?

Nel 2003, Audiradio metteva a disposizione i dati d’ascolto non solo semestrali, ma anche trimestrali.

Grazie all’archivio custodito da Aeranti Corallo, abbiamo ricostruito dunque la classifica delle venti emittenti più seguite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2003.

I dati pubblicati sono relativi solo al giorno medio ieri ed ai sette giorni.

Abbiamo preso in considerazione, dunque, il giorno medio ieri che vedeva al vertice Rai Radio1.

Questa la ‘top 20’ su una base popolazione di 51.814.000 ed un totale ascoltatori di 36.080.000.

1. Rai Radio1 – 7.249.000
2. Radio Deejay – 5.354.000
3. Rai Radio2 – 5.087.000
4. RTL 102.5 – 4.208.000
5. Radio Italia Solo Musica Italiana – 4.081.000
6. RDS Radio Dimensione Suono – 4.078.000
7. Radio 105 – 3.177.000
8. RMC Radio Monte Carlo – 2.123.000
9. Lattemiele – 2.110.000
10. Rai Radio3 – 2.050.000
11. RIN Radio Italia Network – 1.933.000
12. Radio Maria – 1.700.000
13. Radio Subasio – 1.657.000
14. Radio Capital – 1.617.000
15. Radio 24 – 1.564.000
16. Rai Isoradio – 1.392.000
17. Radio Kiss Kiss – 1.177.000
18. Radio Italia Anni 60 – 1.173.000
19. Radio 101 One-O-One – 1.042.000
20. Discoradio – 838.000

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Sanremo: tutti i dati d’ascolto (dtt, web, social) della seconda serata

La Rai esprime soddisfazione per gli ascolti anche della seconda serata del Festival. I dettagli nel comunicato.

Ancora una delle percentuali d’ascolto più alte di sempre e un picco di oltre 16 milioni di telespettatori per la seconda serata del Festival di Sanremo 2023: la seconda serata del 73° Festival di Sanremo fa nuovamente registrare su Rai 1 un grandissimo risultato con 10 milioni 545 mila spettatori con uno share del 62.3 per cento. La prima parte (21.18 – 23.37) ha avuto 14 milioni 087 mila spettatori, con uno share del 61.1 per cento, mentre la seconda parte (23.40 – 01.40) è stata vista da 6 milioni 352 mila telespettatori, con uno share del 65.6 per cento. Il picco di ascolto alle 21.42 con 16 milioni 693 mila, quello di share all’1.24 con il 71.2 per cento. Dopo il Festival il “Viva Rai2! Viva Sanremo!” di Fiorello – dall’1.40 all’1.59 – è stato visto da 2 milioni 497 mila persone con uno share del 60.1.

Da segnalare anche “Sanremo Start” (dalle 20.43 alle 21.12) con 12 milioni 278 mila spettatori e uno share del 49 per cento, mentre “Prima Festival” (dalle 20.34 alle 20.42) ha avuto 8 milioni 932 mila spettatori e il 38.9 di share.

Complessivamente, rispetto all’edizione 2022, la seconda serata del 73° Festival di Sanremo cresce del 6,5% di share con un ascolto che – nella fascia oraria di sovrapposizione, dalle 21.30 alle 00.40 – ha registrato mezzo milione di ascolto medio in più: 11 milioni 733 mila contro gli 11 milioni 231 mila dello scorso anno.

Nuovo record per RaiPlay nella seconda serata del Festival di Sanremo 2023: l’ascolto medio digitale (AMR-D) della diretta streaming Rai1 di ieri sera diventa. Infatti. l’evento non sportivo più visto dall’avvio della misurazione Auditel Online, superando la prima serata del Festival 2023: sono stati 327.000 device collegati nel minuto medio, un dato in crescita del 43% rispetto alla seconda serata dell’edizione 2022.

La diretta streaming della seconda serata Festival di Sanremo 2023 ha generato 1,7 milioni di visualizzazioni, in crescita del 74% rispetto al 2022. Il picco di device attivi nel minuto è stato registrato alle 22.11 con 459.000 device collegati, durante l’esibizione di Lazza.

In grande crescita anche il consumo dell’offerta on demand: nelle prime due giornate del 7 e 8 febbraio i contenuti di Sanremo 2023 hanno generato 7,8 milioni di visualizzazioni on demand, registrando un aumento del 54% rispetto alle prime due giornate del Festival 2022.

E nonostante durante la serata di ieri ci siano stati ben due momenti “down” su Twitter e su Instagram tra le 22.20 e le 24.00 circa, il Festival di Sanremo continua a registrare una netta crescita anche in termini di interazioni social: ieri sono state 8,8 milioni le interazioni nelle 24 ore, con un aumento del 46% rispetto alla seconda giornata del 2022. Ottima performance anche per gli account social Rai, con oltre 2,2 milioni di reactions.

Con le interazioni generate ieri, il totale delle interazioni generate dal Festival nelle prime due giornate è pari a 20,9 milioni, in crescita del 78% rispetto allo stesso periodo del 2022. Su TikTok sono circa 449 milioni le visualizzazioni dell’hashtag #Sanremo2023.

RaiNews.it, inoltre, ha raggiunto ieri ilo record storico di oltre 8 milioni e 500 mila pagine viste e quasi 5 milioni di utenti unici.

Grande interesse del pubblico anche per le trasmissioni Rai che raccontano il Festival.

(Comunicato stampa)