Come potrebbe evolvere l’indagine radiofonica?

In questi ultimi mesi si è “accesa” una polemica, relativamente all’indagine radiofonica.

Come noto, diverse emittenti (ormai quasi tutte) chiedono agli ascoltatori di rispondere alla telefonata della società che rileva gli ascolti (ed ovviamente di votare per l’emittente stessa che pone la richiesta).

C’è chi ritiene inopportuna questa domanda e chi invece sostiene che sia importante, onde evitare che l’ascoltatore tenda a non rispondere ad una chiamata da un numero che non conosce.

Al netto di questo, l’indagine degli ascolti radiofonici è ancora oggi legata al telefono e al ricordo di chi risponde, come accadeva trenta (ed oltre) anni fa.

Nel frattempo, la tecnologia è cambiata ed oggi si potrebbero ipotizzare nuove modalità per sondare l’ascolto.

Giriamo la domanda a voi: come dovrebbe evolvere l’indagine? Come sonderemo gli ascolti radiofonici in futuro?

* Per comunicati e segnalazioni: info@fm-world.it

“Radioplus”: l’autoradio si conferma nettamente il principale device d’ascolto, ma crescono smartphone e smart speaker

FCP Assoradio ha tenuto a Milano l’evento “Radioplus”.

Un incontro – replicato a Roma nella giornata di giovedì 13 aprile – dove si è fatto il punto sullo ‘stato di salute’ del mezzo radio.

E ciò che è emerso è una graduale ripresa, dopo il calo degli ascolti del periodo covid, con un quarto d’ora medio che nel 2022 è stato pari a 6,3 milioni di ascoltatori, a fronte del 6,1 del 2021, del 6,2 del 2020 e del 6,4 del 2019.

In crescita il fatturato pubblicitario, mentre cambiano gradualmente i device di ascolto: se l’autoradio resta il mezzo nettamente dominante, aumenta l’utilizzo di smartphone e smart speaker.

I ‘driver’ di potenziale crescita della radio sono omnicanalità, presenza social, contenuti di digital audio, rapporto con il territorio.

E a proposito di omnicanalità, non è certo una novità parlare di mezzo multipiattaforma.

Dall’FM al DAB+, dall’IP alla visual radio, senza dimenticare le onde medie, oggi è possibile ascoltare la radio nelle modalità più disparate, a seconda del luogo in cui ci troviamo e del device che abbiamo a disposizione.

Se l’FM ad oggi resta la modalità più utilizzata, verso che cosa si convergerà in futuro?

C’è chi sostiene che il DAB+ avrà la spinta definitiva con l’inserimento, in particolare, nell’autoradio avvenuto dal 2020; chi invece ritiene che ci si sposterà sempre più verso il web, favorito dall’utilizzo di massa degli smartphone.

Senza dimenticare chi ritiene che l’FM possa dormire ancora sonni tranquilli per diversi anni.

Voi da che parte state?

Ne parliamo nel podcast di questa settimana.

* Per comunicati e segnalazioni: info@fm-world.it

World Radio Day: come cambia la radiofonia del domani?

Lo scorso 13 febbraio si è celebrata la Giornata Mondiale della Radio, indetta dall’UNESCO e basata, quest’anno, sul tema “Radio e pace”.

Tanti gli eventi che si sono tenuti in tutto il mondo.

A Milano, Radiospeaker ha organizzato una lunga diretta – della durata di otto ore – dove si sono confrontati protagonisti della radio, editori, direttori e professionisti del settore.

Intervistati da Giorgio d’Ecclesia, sono intervenuti anche Gianluca Busi di 22HBG e Nicola Franceschini di FM-world, che hanno fatto un’analisi della radiofonia di oggi e del domani.

E la domanda la giriamo a voi: come cambierà (se cambierà) la radio del futuro?Ne parliamo nel podcast di questa settimana.

* Per comunicati e segnalazioni: info@fm-world.it

Tra Spritz, Aperol e varianti venete: arriva il secondo episodio del podcast “Spirito”

Si parla di Spritz nel secondo episodio di “Spirito: il punto di vista di un barman che ti guarda da dietro un bancone”.

Il podcast di Amedeo Anselmi ha esordito la scorsa settimana, parlando di “Mai Tai, clienti scomodi e latte scremato”.

E la risposta non è mancata, entrando in pochi giorni nella Top100 di Spotify Italia.

Ora, il podcast di FM-world/22HBG in collaborazione con cocktailengineering.it, prodotto da Michael Buttini, scritto e interpretato da Amedeo Anselmi si occupa di “Spritz Aperol, poco ghiaccio e varianti venete”.

Una descrizione ironica e irriverente dell’aperitivo più richiesto e conosciuto.

Il secondo appuntamento di “Spirito: il punto di vista di un barman che ti guarda da dietro un bancone” è disponibile cliccando qui sotto.

L’assassino col 5: il nuovo episodio di “Undici contro tutti”

Venerdì 17 febbraio, su tutte le piattaforme streaming, il nuovo episodio dell'”ulteriore podcast di storie di calcio” prodotto dallo speaker, cantante e podcaster Michael Buttini, scritto e interpretato dall’autore ferrarese Matteo Pedrini.

Dopo i primi quattro episodi – come da format e da numerazione tradizionale dedicati a portiere, terzini e mediano – nel quinto scenderà in campo “l’assassino” che secondo Nereo Rocco non poteva mancare in una formazione perfetta: lo stopper.

La maglia numero 5 è fra le più ambigue: mentre in Sudamerica evoca subito idee, geometrie e piedi buoni, da noi è storicamente “lo stalker” del centravanti avversario.

Il protagonista del nuovo episodio sarà però uno stopper un po’ particolare, almeno quanto il suo nome di battesimo. Più famoso per un’abitudine autolesionista che per le sue doti da marcatore, il numero 5 in questione saprà però entrare nella storia anche “dalla porta giusta” fino a ritrovarsi in mondovisione un giorno del 1970.

Tra proletari parigini a Parigi e proletari sardi a Toluca (Messico), video dei Sigur Ros, portieri perseguitati e allenatori impietriti davanti alla TV, la storia di uno stopper che sfidava la fisica e che alla fine ha avuto ragione.

Appuntamento quindi a venerdì 17 febbraio con “CINQUE: Parigi-Cagliari-Toluca”, quinto episodio di “Undici contro tutti – un ulteriore podcast di storie di calcio”, un podcast FM-world/22HBG.