“Nati oggi”, il nuovo podcast di Nino Frassica tra il comico ed il surreale

Si chiama “Nati oggi” ed è il nuovo podcast di Nino Frassica, prodotto da Rai Radio2, disponibile da lunedì 5 dicembre su RaiPlaySound.

“I Nati Oggi” – riporta il comunicato che presenta il progetto, come sempre nello stile ironico che si rifà al noto umorista ed attore – “avranno tutte le informazioni necessarie sul proprio aspetto fisico e sul proprio carattere, sugli anniversari e sui santi del giorno. Gli oroscopi, le previsioni del tempo e chi più ne ha più ne metta, in brava ‘Fatti, persone, cose, oggetti, compleanni, Padda…'”.

Ad affiancarlo nel racconto “del più surreale podcast della storia” è Francesco Scali, che interpreta la citata “valletta” Gianfranco Padda.

In otto puntate, un compendio del mondo umoristico in cui ritrovare anche estratti delle trasmissioni “Meno male che c’è Radio2” e “Programmone”.

“Nati Oggi” è a cura di Lucia Mosca e si avvale della regia di Marco Lolli.

Su RaiPlaySound (cliccando QUI) sono già disponibili i primi quattro episodi, a cui ne seguiranno altri quattro entro il mese di dicembre.

Confindustria Radio Tv: “Inaccettabili le ipotesi di switch-off fra FM e DAB”

Si torna a parlare – quasi si evocasse un fantasma che molti radiofonici non vogliono vedere trasformarsi in realtà – di progetti ministeriali di dismissioni della FM analogica a favore del DAB+ o in subordine di interventi di ‘razionalizzazione’ (per così dire) della Modulazione di Frequenza italiana (tutti da chiarire, eventualmente) al fine di eliminare le interferenze lamentate da anni da Slovenia e Croazia in campo radiofonico.

Ricordiamo che nei mesi scorsi l’Agcom aveva adottato (nel plauso generale) il piano delle frequenze per il DAB+, qualificandolo tuttavia come ‘provvisorio’, proprio per via dei mancati accordi internazionali inerenti l’area adriatica.

Il nuovo Governo ora davvero potrebbe essere intenzionato a ‘intervenire’ sulla FM, tanto importante per la nostra radiofonia, per risolvere una volta per tutte questo problema delle interferenze adriatiche e addirittura potrebbe ipotizzare uno switch-off fra FM e DAB+, eventualità che appunto costituisce un piccolo grande ‘incubo’ per il settore radiofonico? E che fine farebbe in questo dedalo di ipotesi l’attuazione del Piano DAB di cui sopra, ‘delicato’ in particolare per ciò che riguarda il campo della radiofonia e dei consorzi locali? Infine, perché nel frattempo sembra essersi arrestato il rilascio di autorizzazioni sperimentali DAB ai consorzi locali, in corso già da qualche tempo?

Sui temi di cui sopra interviene una nota di questi giorni di Confindustria Radio Tv, che affronta in modo esplicito queste fondamentali questioni.

“Nessuno può immaginare che la radiofonia possa abbandonare in breve tempo la struttura portante e attuale di radiodiffusione rappresentata oggi dall’FM – scrive infatti l’associazione – . Confindustria Radio Televisioni, con tutto il suo sistema associativo delle Radio nazionali e locali, registra con preoccupazione e forte disappunto la ripresa, in questi giorni, di voci più o meno accreditate che vedrebbero in corso operazioni preliminari per avviare un processo di dismissione dell’analogico a tappe forzate fuori dalla realtà dei fatti. Una traumatica sostituzione dell’FM non è possibile senza un equilibrato e concreto sviluppo del processo di digitalizzazione in cui sarà centrale il DAB.

Le pressioni dei Paesi confinanti (il riferimento è appunto a Slovenia e Croazia; N.d.R.) non possono condizionare le scelte dell’Italia, che ha il dovere di salvaguardare innanzitutto gli utenti – che da un processo di dismissioni inattuali sarebbero tagliati fuori dall’accesso all’ascolto della propria Radio – nonché il patrimonio industriale, fatto di informazione, pluralismo, creatività, occupazione, concorrenza e investimenti.

L’FM ad oggi è la struttura portante e ancora irrinunciabile del sistema e non può essere abbandonato di impulso, perché la radiodiffusione sonora in tecnica analogica rappresenta ancora oggi il vero mercato del sistema. Eventuali interventi in senso contrario metterebbero a rischio anche la continuità aziendale di un settore che fattura 650 milioni di ricavi e occupa 3000 dipendenti diretti”.

Difficile essere più chiari e quanto al DAB, “Confindustria Radio Televisioni ritiene… indispensabile la semplificazione e l’accelerazione del rilascio delle autorizzazioni per l’attivazione degli impianti in attuazione del Piano Nazionale delle Frequenze (PNAF)… Le imprese hanno già investito e sono impegnate in reti, tecnologie e contenuti ma è necessario assicurare nel frattempo la presenza del mezzo radiofonico su tutte le piattaforme di trasmissione perché nessuno sia lasciato indietro”.

Segue una sorta di appello al nuovo Ministero delle Imprese (MIMIT, ex MISE) per aprire “una nuova stagione di relazioni istituzionali e pratiche, in un’ottica di proficua cooperazione e non di ostilità anche con le direzioni generali del Ministero”.

Ma a che punto è l’attuazione di questo Piano o PNAF che sia? Il bando per l’assegnazione dei diritti d’uso ai consorzi locali, che potrebbe comportare una complicata e persino ‘dolorosa’ selezione delle emittenti richiedenti, è atteso ma al momento continua a segnare il passo (senza tener conto delle ulteriori incertezze nell’area adriatica), mentre per le tre frequenze nazionali, in presenza di tre consorzi, la via sembrerebbe spianata.

Ma, secondo i colleghi di newslinet.com (che seguono passo per passo la situazione), non è esattamente così, in quanto la Rai sembrerebbe intenzionata a contestare l’assegnazione della frequenza n. 3 ad Eurodab (la Rai preferirebbe, a quanto pare, questa frequenza alla n. 2), mentre per la n. 1 i giochi sembrerebbero fatti a favore di DAB Italia. Di qui ulteriori incertezze in un quadro già complicato di per sé.

Insomma, le incognite su questo importantissimo tema non mancano di sicuro e il settore radiofonico resta ‘sul chi vive’, per capire quale sarà il suo reale assetto futuro.

Mauro Roffi

Amadeus conduttore per un giorno di Rai Radio2 per presentare gli artisti di Sanremo

Appuntamento speciale su Rai Radio2 martedì 6 dicembre con Amadeus: i dettagli nel seguente comunicato.

Martedì 6 dicembre dalle 12.00 alle 13,30, in diretta su Rai Radio2, “Amadeus presenta Sanremo 2023”, dagli Studi di via Asiago.

Per la prima volta in veste di conduttore a Rai Radio2, Amadeus presenterà i campioni partecipanti alla 73ª edizione del Festival di Sanremo in uno speciale ricco di aneddoti, curiosità e anticipazioni.

Con tanta musica per ripercorrere insieme le carriere degli artisti in gara.

Rai Radio2 è la Radio Ufficiale del Festival.

On air, on field, in radiovisione e sui social, Rai Radio2 racconterà ogni momento di Sanremo 2023 e trasmetterà la diretta di tutte e 5 le serate con il commento dei conduttori e tanti ospiti, anche in Visual.

(Comunicato stampa)

“Enjoy Your Xmas”: l’8 dicembre R101 dà il via al Natale

L’8 dicembre è considerata da sempre la data che dà il via ai festeggiamenti in vista del Natale.

R101 ha organizzato un grande evento, per celebrare al meglio questo appuntamento.

Si chiama “Enjoy Your Xmas” la festa radiofonica, in programma giovedì 8 dalle 6.00 alle 24.00.

Come riporta un comunicato dell’emittente, “dalle 6.00 alle 9.00, ‘La Banda di R101’ inaugurerà il party preparando, in diretta, l’albero di Natale e suonando solo le più belle Christmas Songs.

Gli ascoltatori potranno partecipare, mandando vocali al 331.8090101, raccontando i desideri per queste Festività. I più originali verranno scritti sulle palline dell’albero di Natale di R101.

A seguire, tutti gli appuntamenti con “La Canzone che ti Fa Stare Bene” saranno dedicati alle richieste musicali natalizie.

Inoltre, giochi e regali, con la possibilità di vincere 2 pass giornalieri per adulto, da usare liberamente nella stagione invernale 2022/2023, validi per tutto il comprensorio sciistico di La Thuile.

“R101 Enjoy Your Xmas” sarà dunque in onda giovedì 8 dicembre dalle 6.00 alle 24.00 su tutte le piattaforme dove è in onda la radio (FM, DAB+, digitale terrestre, web e app), con interazione sui canali social.

Nuovi vertici all’associazione europea AER

Marianne Bugge Zederkof, Direttore di DanskeMedier (Danimarca), è da alcuni giorni il nuovo Segretario Generale della AER (Association of European Radios). Bugge Zederkof, che era vicepresidente uscente della stessa AER, subentra a Matt Payton (Radiocentre, Regno Unito).

In qualità di Segretario Generale, Bugge Zederkof contribuirà a sviluppare l’attività di AER, in continuità con il lavoro svolto in precedenza da Payton, nel “guidare la rivoluzione audio” a Bruxelles, affiancando il presidente dell’associazione, il finlandese Stefan Möller, e Francesca Fabbri, direttore generale, sui temi relativi alla Radio in Europa.

L’Assemblea di AER ha anche eletto Luka Duric (HRF, Croazia) nuovo vicepresidente dell’associazione, in sostituzione proprio di Marianne Bugge Zederkof, e ha dato il benvenuto anche al rinnovato Comitato Esecutivo.

Questi i propositi dichiarati dal nuovo Segretario Generale di AER: “La Radio è il mezzo più affidabile, dobbiamo costruire su questo capitale, in un mondo in cui le grandi piattaforme tecnologiche sono il distributore, il veicolo pubblicitario, il guardiano che ostacola il modello di business in modo poco trasparente e dominante. Abbiamo bisogno di crescere e continuare le battaglie necessarie per proteggere la libertà di parola, la parità di accesso ai mercati e il ruolo delle Radio in un ambiente digitale in evoluzione”.

AER continuerà a perseguire gli obiettivi di promozione della Radio presso il Parlamento e la Commissione europei, a informare sui dossier continentali, a scambiare e coordinare informazioni e iniziative tra gli associati nazionali e a collaborare con altre associazioni dei media e della pubblicità in Europa su obiettivi condivisi.

I dossier attualmente all’attenzione dell’associazione includono, tra l’altro, l’European Media Freedom Act (una proposta di regolamento di rilievo per il mondo della Radio), le disposizioni attuative di DSA e DMA, il WRC-23, la direttiva sul credito al consumo (con gli obblighi di informazione per le Radio), il regolamento sulla pubblicità politica.

L’italiana Confindustria Radio Tv è associata ad AER ed è rappresentata nel Comitato Esecutivo da Elena Cappuccio.

Mauro Roffi

Il primo scoop di “Viva Rai2”: Francesca Fagnani co-conduttrice del Festival di Sanremo

Parte subito con una sorpresa la prima puntata di “Viva Rai2”.

Il nuovo show mattutino di Fiorello – in onda alle 7.15 su Rai2, Rai Radio Tutta Italiana, RaiPlay e RaiPlaySound, con un ‘best’ nel weekend su Rai Radio2 – ha annunciato la presenza di Francesca Fagnani, giornalista e conduttrice di “Belve”, nel cast del prossimo Festival di Sanremo.

A renderlo noto non poteva che essere Amadeus, primo ospite dello show insieme alla cantante Annalisa.

Un mix di intrattenimento, rassegna stampa e spettacolo in 45 minuti tutti d’un fiato, per quello che potrebbe essere un appuntamento di prima serata.

E la serata tuttavia non mancherà, dato che il programma sarà replicato dopo mezzanotte su Rai1.

Con Fiorello, la presenza fissa di Fabrizio Biggio e di Mauro Casciari, oltre ad un cast che lo accompagnerà per l’intera stagione dal lunedì dal venerdì, tra cui il tiktoker Gabriele Vagnato, che ha scherzato sulla ‘popolarità’ di Rai2, chiedendo a gente fermata per strada che cosa guardassero della rete che li ospita.

Altri ospiti della prima puntata sono stati Carolyn Smith, popolarissimo volto di “Ballando con le stelle”, Lillo, che ha inscenato la veste ironica di un attivista per l’ambiente, Maria De Filippi, contattata tramite videochiamata per farle gli auguri di compleanno.

Buona la prima, dunque, per “Viva Rai2”.

Ora l’impegno di Fiorello e del suo cast sarà quello di replicare – giorno per giorno – l’interesse e la curiosità verso un programma che sicuramente avrà una ‘seconda vita’ anche sul web e sui social.