Rai Radio2 impegnata nella maratona solidale ‘Race for The Cure’, per la lotta ai tumori del seno

Rai Radio2 è radio partner della maratona solidale ‘Race for The Cure’, la più grande manifestazione al mondo per la lotta ai tumori del seno, in programma dal 4 al 7 maggio a Roma, al Circo Massimo.

Lo rende noto un comunicato.

Un evento di sport, solidarietà e salute aperto a tutti.

Radio2 parteciperà attivamente alla manifestazione scendendo in campo per la prevenzione dei tumori al seno, al fianco di Komen Italia: la squadra della rete, capitana dalla speaker maratoneta Silvia Boschero, si sta componendo sul sito della Race for the Cure (www.raceforthecure.it).

“Tutti possono iscriversi per correre al nostro fianco – spiega la Boscheroperché insieme possiamo fare la differenza”.

Anche i social di Rai Radio2 saranno coinvolti nella Race for the Cure affidando ai volti della rete, Silvia Boschero e Andrea Delogu, Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Diletta Parlangeli e Saverio Raimondo con video messaggi in favore della prevenzione.

Rai Radio2 è disponibile anche in video sul canale 202 del Digitale Terrestre e tivùsat, in diretta streaming su RaiPlay e RaiPlay Sound.

(Comunicato stampa)

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Il WSJournal (e qualche esperto di DataScience) ci aiutano a spiegare il vero algoritmo di Spotify

Si parla di tecnologia e di come funziona l’algoritmo di Spotify, in questo editoriale scritto per FM-world da Marco Barsotti.

Dopo tanti post in cui esperti o presunti tali ci spiegavano l’algoritmo di Spotify (battezzato da alcuni BaRT, Bandits for Recommendations as Treatments, il 15 aprile è stato pubblicato un articolo sullo stesso argomento da parte del Wall Street Journal. Unendo quanto spiegato da questa autorevole fonte ad alcuni interessanti notebook (in Python) di parte di studiosi di DataScience pensiamo di poter raccontare qualcosa di interessante.

Scettici?

Prima di buttarci nei dettagli una spiegazione. Siamo sempre stati scettici degli articoli online che “spiegavano” BaRT in quanto – a differenza di Facebook e di Netflix – il blog dell’engineering di Spotify (che è questo) non ha mai citato nulla di nome BaRT. Abbiamo visto articolo sulle proprietà dell’ algoritmo di Poisson per la stima dei quartili in test A/B o anche una descrizione tutta da leggere (non mancate, qui) sull’aura musicale di ciascuno di noi. Ma di BaRT niente. Ma passiamo all’articolo del Journal.

Echonest

Le basi dell'”algoritmo” vengono dall’acquisizione da parte di Spotify di The Echonest avvenuta nel 2014: si tratta di un’azienda nata come spinoff del MIT Media Lab (quello di Negroponte e del suo One Laptop per Child).

Echonest non analizzava solo i brani in quanto tali: in un post del 2013, subito prima l’acquisizione, veniva spiegato chiaramente: Indicizziamo e analizziamo oltre 10 milioni di nuovi blog post, discussioni sui social media e recensioni musicali quotidiane.
Applichiamo poi tecniche di Machine Learning e Natural Language Processing per contestualizzare queste discussioni e identificare trend musicali”.

Oltre i metadati

Troverete il resto della spiegazione qui.  Ed è quel database, per cosi’ volerlo chiamare, che ha posto le fondamenta per il sistema di raccomandazioni attuale.

Collaborative filtering

Il primo passo oggi è un processo detto “collaborative filtering“. Tra i suoi obiettivi, spiega al WSJ Ziad Sultan “vice presidente della personalizzazione” di Spotify, quello di identificare affinità tra brani e podcast (tra brani e podcast!) osservandone i posizionamenti relativi nelle playlist di milioni di utenti.

Spazio n-dimensionale

Questi oggetti (brani e podcast) sono inseriti nello spazio n-dimensionale che possiamo vedere in versione semplificata (3D) qui sopra: la distanza cartesiana tra i punti rappresenta le affinità.

Interessante notare come questo sia esattamente lo stesso criterio usato dai vari LLM come ChatGPT per clusterizzare i concetti (o meglio, token e parole):

Natale

A Natale siamo tutti più buoni, tranne pero’ questi spazi n-dimensionali che divengono nocivi. Basta pensare al tormentone “All I Want for Christmas Is You” di Carey che a partire da inizio dicembre si trova prossimo a praticamente tutti gli altri brani, tra cui lo scorrelatissimo “Silent Night“. E apparentemente in Italia anche a Quevedo (e agli Wham).

Terremoti

Un effetto poco gradevole già a dicembre, figuriamoci da gennaio in poi. E – detto per inciso – a chi scrive è capitato “su un noto social” di vendere per due settimane una quantità irragionevole di influencer turche musulmane intente (crediamo) a spiegare qualche concetto trascendente.
La spiegazione stava nella “deduzione” del di lui “algoritmo” di un nostro interesse per una religione avendo avuto la colpa di visualizzare un po’ troppi video relativi al terremoto in Turchia.

Content Based Filtering

Andiamo avanti. Il passo successivo è il Content Based Filtering. L’idea è di associare un numero decimale (“float32”) a ciascuno dei seguenti parametri per ogni brano: loudness, tempo, danceability, energy, speechiness, acousticness, instrumentalness, liveness, valence, e durationCon un po’ di passaggi si ottiene un vettore associato a ogni playlist:

 

con il risultato all’immagine seguente (la playlist di base è quella a sinistra, mentre le due a destra sono generate da due differenti algoritmi, il primo dei quali è appunto quello di Spotify). Senza dubbio i tanti lettori di FM-World esperti di clock e playlist potranno darcene un giudizio ragionato.

Non ditelo a nessuno, ma…

…Ma è possibile utilizzare questo sistema anche per creare playlist per le nostre emittenti: è tutto disponibile qui.

SIA vs Avicii

A titolo di curiosità, ecco di seguito i parametri che abbiamo trovato confrontando i parametri di due splendidi ma diversi brani: la versione di SIA di “I Go To Sleep” (a sinistra) con “Seek Bromance” di Avicii/Tin Berg (i parametri sono in stile JSON, dunque nome-parametro : valore). Ad esempio Avicii ha una “danceability” di 0,49 mentre SIA solo di 0,43.

Recensioni

Questi dati, ricavati da un’analisi dei brani stessi, sono poi integrati con attributi e parole chiave utilizzate nelle varie recensioni fatte da critici (siti ufficiali) e normali ascoltatori (blogs e reddit): e qui ritroviamo, appunto, il database di The Echonest.

Politically-Correct-ness

C’era da attenderselo di questi tempi: l’articolo del Journal non poteva esimersi da terminare con una “messa in guardia” contro l’attacco alla “diversità” possibile tramite questi sistemi di IA.

Ecco la spiegazione: “Se un ascoltatore ha nella sua playlist una predominanza di brani cantati da uomini allora le playlist (per terzi) create sulla base di quella rischiano anch’esse di aver un bias “anti-femminile” (!) creando un possibile feedback loop che amplificherà l’aberrazione.

la sede di Capitol Records a Los Angeles

Soul Music

E quindi non possiamo che concludere con una nota positiva: agli esordi di Radio Milano International in tanti ci eravamo appassionati della Motown e della Soul Music: il nostro personale bias era (e in parte è, avendo ancora sull’iPhone alcune compilation dell’epoca) decisamente pro-black (scusate l’inglese), dunque nessuno potrà mai darci dei razzisti.

Orgogliosi possiamo oggi affermarlo: stavamo lodevolmente cercando di costruire un mondo con una maggiore “inclusion. (Marco Barsotti per FM-World)

Radio Cecchetto presentata da 22HBG al NAB Show di Las Vegas

Parte subito col taglio internazionale la nuova Radio Cecchetto.

L’emittente lanciata da Claudio Cecchetto – nel giorno del suo compleanno – è stata presentata al NAB Show di Las Vegas.

A dare il via oltreoceano al progetto è stata 22HBG, presso lo stand di Elenos Group.

Proprio 22HBG è partner tecnologica della nuova emittente ed ha approfittato dell’ultimo giorno del grande evento – dedicato ai media e all’intrattenimento – per il lancio ufficiale.

Lo scatto è stato rilanciato dallo stesso Claudio Cecchetto, tramite i propri social.

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“Panariello VS Masini”: lo ‘strano incontro’ su RTL 102.5

Giorgio Panariello e Marco Masini sono stati ospiti di RTL 102.5 in compagnia di Fabrizio Ferrari e Il Conte Galè. Durante “Miseria e Nobiltà”, il duo ha raccontato in radiovisione “Panariello VS Masini – Lo strano incontro”, il loro nuovo show.

Ospiti di RTL 102.5, Giorgio Panariello e Marco Masini, per la prima volta insieme in tour, hanno raccontato “Panariello VS Masini, lo strano incontro”.

Lo show è un dialogo fra due amici con uno sguardo attento sulla vita e con due modi diversi di raccontarla. Due artisti che, ognuno con la propria sensibilità, si incontrano e si scontrano in una sfida fra battute e canzoni nelle arene estive di tutta Italia.

«Io e Marco ci conosciamo da una vita, ci frequentiamo artisticamente e personalmente da tanto tempo. E poi, fra una cena e l’altra, è nato questo progetto», racconta Giorgio Panariello. «Abbiamo già iniziato a lavorare allo show, vogliamo dare subito al pubblico un’idea di ciò che succederà. Vi svelo che il sottotitolo dello spettacolo potrebbe essere ‘io, Marco e il pianoforte’, ad esempio il brano di Masini ‘Le ragazze serie’ sarà il sottofondo di un mio monologo sulle donne. Sto Smasinizzando Marco, dovrà venirmi dietro sulle cose divertenti», continua.

Nello spettacolo tanti grandi successi di Marco Masini, autore di alcune delle più belle canzoni della musica italiana. «‘Bella stronza’ è un brano di rabbia, ma che esclude la violenza. Parlare di odio ci dava lo stimolo per trovare la poesia. ‘Vaffanculo’ è una provocazione, un grido, una liberazione che quella generazione aveva bisogno di trovare, rivolta all’abuso di potere di quei periodi», racconta Marco Masini a RTL 102.5.

In partenza da Bologna il 12 luglio, la tournée di Masini e Panariello toccherà tutta Italia. «Mi piace incontrare il pubblico, faccio anche tanta tv ma è diversa dalle tournée. Il Panariello televisivo è un’altra cosa, live ho un entusiasmo diverso. Questo sarà un tour capillare, andremo a casa del pubblico, un delivery musicale e comico», afferma Giorgio Panariello.

RTL 102.5 è la radio ufficiale di “Panariello VS Masini, lo strano incontro”. Prossimamente, visitando la sezione “Special & Contest” su RTL 102.5 Play, gli ascoltatori potranno provare a vincere i biglietti per assistere all’inedito incontro artistico di Giorgio Panariello e Marco Masini.

(Comunicato stampa)

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“Il Resto del Carlino” su Radio Italia Anni 60 in Emilia-Romagna

Ha preso il via un nuovo appuntamento informativo sulla rete emiliano-romagnola di Radio Italia Anni 60.

Ogni giorno, la redazione de “Il Resto del Carlino” anticipa le notizie che andranno in stampa in una rubrica pomeridiana.

L’appuntamento si chiama “Edicola Carlino” ed è in onda dal 18 aprile.

Ogni giorno alle 17.20, news e approfondimenti sui fatti più importanti del giorno.

Radio Italia Anni 60 Emilia-Romagna è diffusa sulle seguenti frequenze: Bologna 102.1-102.3, Ferrara 94.3, Ravenna 87.7-94.0, Forlì/Cesena 95.2, Rimini 95.2, Modena 105.7, Reggio Emilia 99.3, Parma 88.0-88.35-98.0, Piacenza 88.35, Appennino Bolognese 87.6-87.7-88.0-88.2-96.3-96.6 MHz.

Inoltre è presente in DAB+.

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Rita Pavone ripercorre la sua carriera dalla Sala A di Rai Radio

Una serata speciale con Rita Pavone, direttamente dalla sede di Rai Radio.

È quella che si terrà giovedì 20 aprile dalle 21.00, presso la Sala A di via Asiago a Roma.

In occasione del nuovo tour “Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”, la celebre artista proporrà un evento live, presentato da Gianmaurizio Foderaro.

La serata sarà trasmessa da RaiPlay e da Rai Radio Tutta Italiana.

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