“Manuale del conduttore radiofonico”: Stefano Piccirillo presenta i suoi primi 40 anni al microfono

Da quarant’anni protagonista in radio, ancora con l’energia e con l’emozione del primo giorno.

Si potrebbe sintetizzare così l’entusiasmo di Stefano Piccirillo – una delle voci più popolari di Radio Kiss Kiss, che nel suo passato ha trasmesso anche su realtà quali RTL 102.5, RDS e Radio 101 – che quest’anno ha festeggiato l’importante traguardo dei 40 anni di carriera.

Proprio nel mese di giugno, aveva celebrato la ricorrenza con una festa a cui hanno partecipato amici di tutte le radio, molti dei quali hanno omaggiato Stefano con un video di auguri. Dai colleghi di Radio Kiss Kiss (Pippo Pelo, Marco e Raf, Max Giannini e Max Vitale ecc…) a quelli di altre emittenti (da Ringo a Nick The Nightfly, da Rosario Pellecchia a Giancarlo Cattaneo e molti altri), tutti hanno condiviso il momento di festa, consapevoli della grande passione ed entusiasmo che contraddistinguono da sempre Piccirillo.

Da lì, l’idea di trascrivere ‘nero su bianco’ questi quarant’anni, unendo un’altra grande passione: quella per la scrittura.

A lanciare la proposta è stato Diego Guida, proprietario della Guida Editori, casa editrice con cui Piccirillo ha pubblicato in passato diversi romanzi.

“Inizialmente” – specifica Stefano“quello a cui pensava Diego Guida era un manuale di radio, ma io il ‘prof’ non lo voglio fare. E così il testo è diventata la storia dei miei quarant’anni di radio, che possano essere un suggerimento o un consiglio a chi si avvicina a questa professione, raccontando l’arte e le emozioni che ho imparato e provato dagli esordi ad oggi”.

Nasce così, quindi, “Manuale del conduttore radiofonico – I miei primi 40 anni al microfono”.

Si tratta non solo di un percorso professionale, ma di una vera e propria storia di vita che si incrocia inevitabilmente con le tante tappe radiofoniche.

Dal primo periodo a Radio Kiss Kiss, Stefano Piccirillo ha vissuto diversi ‘stravolgimenti’ della propria vita che l’hanno portato a Bergamo ai tempi di RTL 102.5, a Roma con RDS, a Milano con Radio 101, senza dimenticare che – anche tramite Radio Kiss Kiss – ha trasmesso da più sedi diverse, fino al ritorno a Napoli.

“Tanti cambiamenti che non ho vissuto in maniera traumatica” – ci spiega – “ma in assoluta tranquillità e con un pizzico di incoscienza. L’obiettivo era comunque quello di fare radio e di farla nel migliore dei modi”.

Non a caso, ancora oggi Stefano, pur essendo un consolidato professionista del settore, ama riascoltarsi e migliorarsi, cercando sempre di offrire il massimo a chi lo ascolta.

“Proprio agli ascoltatori pensavo quando ho scritto il libro” – confessa in assoluta sincerità – “Ho sempre associato la radio ad un grande momento di aggregazione e quindi non ho fatto altro che condividere con chi legge quello che sono, quello che svolgo ogni giorno e la passione che ancora oggi mi trasmette questo mestiere”.

Non a caso, tra le tante attività che Stefano Piccirillo svolge, c’è anche quella di confrontarsi con i giovani, oggi forse ‘distratti’ dalla presenza di più device, ma ancora legati alla radio. E proprio la radio diventa spesso un momento di aggregazione per famiglie che si ritrovano insieme, mentre ascoltano il mezzo.

“Mi capita spesso di ricevere messaggi da giovani che stanno viaggiando in auto con genitori e familiari. E così, mentre per esempio il padre è alla guida, il figlio manda un messaggio in onda, raccontando questo momento di condivisione e di unione che la radio riesce a trasmettere”, ci racconta con emozione.

“Manuale del conduttore radiofonico – I miei primi 40 anni al microfono” tuttavia vuole essere un omaggio all’intera radiofonia e a tutti coloro che, come Stefano, condividono questa professione che nasce sempre da una passione.

“All’inizio di ogni capitolo” – ci spiega – “c’è un pensiero scritto da un collega”. Da Anna Pettinelli a Pippo Pelo, da Rita Manzo a Rosario Pellecchia, da Ringo a Giancarlo Cattaneo, fino a Fabio Arboit e molti altri, sono diversi gli amici che hanno voluto essere presenti nel libro di Piccirillo.

“Amici a prescindere dal microfono da dove trasmettono” – sottolinea Stefano “non ho forme di competizione, per me la radio è fare squadra. L’unica competizione che provo è quella con me stesso, perchè da me pretendo il massimo”.

E proprio perchè c’è sempre la pretesa di dare il meglio, Piccirillo racconta con grande spontaneità anche momenti della sua carriera dove ha fatto gaffe o si è trovato in momenti difficili.

“Tutto si supera” – ci tiene a specificare – “ma possono capitare, come in ogni lavoro, alti e bassi nella propria carriera professionale”.

Non resta che attendere l’uscita dunque di “Manuale del conduttore radiofonico – I miei primi 40 anni al microfono”, prevista per il 10 dicembre e che poi Piccirillo porterà in tour con presentazioni in librerie a Napoli ed in varie zone d’Italia.

Intanto, Stefano prosegue la sua attività radiofonica quotidiana su Radio Kiss Kiss, dal lunedì al venerdì dalle 21.00 alle 24.00 in “Io, tu e Kiss Kiss” e nel fine settimana, dalle 15.00 alle 18.00 in “Io, tu e il weekend”.

(N.F.)

Il crowdfunding nel mondo dei media: FM-world ne parla con Radio Nerazzurra

Riparte Radio Nerazzurra: questa volta con un progetto multicanale e con l’innovativo supporto di una campagna di crowdfunding. FM-world ha intervistato lo Station Manager Mauro Corno e il Direttore dei Programmi Lapo De Carlo.

Lo scorso 11 novembre, FM-world ha pubblicato un comunicato stampa in cui si annunciava la rinascita di una stazione “sportiva” (dedicata al calcio) che anche nella vita precedente si era distinta per la qualità della programmazione e per l’impostazione giornalistica: Radio Nerazzurra.

Il comunicato parlava anche di un supporto economico tramite crowdfunding, un’idea che abbiamo spesso visto applicata a nuove possibili “appliances” (come nel caso di Ciarra) o alla rinascita di brand storici (come nel caso Ferrania): ma – salvo errori – mai nel settore radiofonico.

Subito è nata l’idea di ricontattare Lapo de Carlo, già sentito ai tempi di Radio Milan Inter e più recentemente per parlare di Giornale Radio, per farci raccontare di più. Questa l’intervista con Lapo e con lo Station Manager Mauro Corno: l’intervista ha avuto luogo il 13 novembre 2024.

L’intervista

FM-world (M.H.B.): Innanzitutto una brevissima presentazione di entrambi: chi siete e quale ruolo avete nell’emittente.

Mauro Corno: Il mio ruolo in Radio Nerazzurra è lo Station Manager, mi occupo quindi della gestione di tutte le attività dell’Emittente in accordo con il Direttore Lapo De Carlo e del nostro Ceo Massimo Pietro Colombo.

La mia esperienza radiofonica inizia nei primi anni 90 ho avuto la fortuna di lavora al fianco dei protagonisti dei principali Network Radiofonici Italiani sia dal punto di vista artistico che manageriale. Dopo tanti anni e tanti tentativi ho finalmente raggiunto l’obbiettivo di lavorare per prodotto editoriale totalmente dedicato alla mia squadra del cuore.

Lapo De Carlo: Io, dopo diverse esperienze nelle radio musicali, sono passato a un’attività più giornalistica e prendendo una strada legata alle radio tematiche, come quelle dedicate al calcio (Radio Milan Inter, di cui sono stato direttore per 13 anni). Tante collaborazioni con diverse emittenti ed ora Radio Nerazzurra che rappresenta un punto d’incontro tra la passione e la professione.

Nerazzurra 2.0

FM-world: Da quanto Lapo ha affermato martedì mattina in onda la radio era, come dire, spenta e siete ripartiti dopo una pausa. E in effetti il vostro comunicato afferma che “l’emittente ha impiegato questi mesi per ripensarsi e rinnovarsi”…

L.D.C.: Sì, abbiamo impiegato del tempo per ridefinire il progetto, seguendo un percorso che non fosse più esclusivamente radiofonico.

Il tema era quello di abbinare la radio a dei servizi e ad un’entità in grado di accomunare i tifosi dell’Inter, i quali risiedono in tutto il mondo.

Da qui l’idea di creare Nerazzurra Media, mantenendo Radio Nerazzurra come elemento rappresentativo e confermando lo spirito che l’aveva caratterizzata, abbinando un maggior numero di strumenti a disposizione degli ascoltatori dall’app e dal sito.


Cinque milioni di tifosi

FM-world: Esistono alcune radio “sportive” a 360 gradi e altre, come la vostra, per così dire monomarca. A intuito sembrerebbe che il pubblico potenziale sia per le seconde più limitato rendendo più difficile sostenere economicamente l’iniziativa. O sbagliamo?

Mauro Corno: La nostra “fortuna” è che il popolo Nerazzurro è costituito da più di 5 milioni di tifosi in Italia, oltre ad avere un bacino di Interisti Italiani all’estero ancora più corposo, che possono ovviamente fruire di Radio Nerazzurra attraverso la nostra piattaforma digitale.

I numeri dicono che ci sono assolutamente i presupposti per avere una “raccolta adv” importante che permetta non solo la sostenibilità, ma anche la potenzialità di poter far crescere il progetto in termini sia editoriali che di diffusione digitale.

FM-world: Nel comunicato stampa parlate di “più di 9.000 registrati e 200.000 follower”. Spiegate i vantaggi che ha chi si registra e quali i vostri obiettivi.

L.D.C: Lo scopo è quello di gestire e allargare la community, alla quale diamo informazioni, news aggiornate su Radio Nerazzurra e il mondo Inter. Raggiungiamo i nostri ascoltatori non solo con le dirette o l’on demand, ma anche con newsletter e messaggi WhatsApp personalizzati.

Triboo

FM-world: Quanto pesa Triboo nell’attuale assetto proprietario e quali le sinergie?

L.D.C.: Triboo è socia con una quota dell’8% di Nerazzurra Media Srl (società che adesso detiene la proprietà di Radio Nerazzurra) ed è partner logistico del progetto infatti gli Studi della Radio e della redazione di Radio Nerazzurra sono all’interno del building di Triboo spa.

FM-world: L’idea del crowdfunding è forse una novità per le emittenti italiane. Una novità molto ambiziosa aggiungerei. Potete spiegarla nei dettagli.

L.D.C.: È un’idea che è arrivata nel corso di questi mesi. Dovevamo comprendere i termini e il tipo di opportunità che si prospettava. L’abbiamo intrapresa per raccogliere fondi, consolidare la nostra posizione, aumentando la visibilità tramite campagne di marketing e potenziando la struttura commerciale.

Unitamente a questo l’obiettivo è ampliare il palinsesto, senza escludere la possibilità di trasmettere anche su frequenze FM e DAB locali. O di sbarcare nel crescente mondo delle TV connesse.

DAB+ in un prossimo futuro?

FM-world: Infine, la vecchia Radio Milan Inter era anche in FM, pur se non su una frequenza particolarmente performante. Oggi molti scelgono una presenza DAB+. Credete nel DAB o come molti pensate che i soldi per uno slot in un mux siano meglio spesi in promozione marketing/social? In ogni caso, prevedete sviluppi, magari anche in HBBTV o altre piattaforme audio/video?

M.C.: Ad oggi il DAB+ rappresenta una realtà sempre più consolidata, le persone stanno imparando ad apprezzare e di conseguenza ad utilizzarlo nell’ascolto in auto, essendo Radio Nerazzurra “Nativa Digitale” siamo molto interessati al potenziale del DAB+ anche se in questo momento non è una nostra priorità immediata, ma rappresenta un target point da valutare con attenzione nei prossimi anni.

Intanto a breve lanceremo l’integrazione delle nostre app con i sistemi di infotainment delle autovetture attraverso Android Auto e Apple Car Play.

FM-world: Chi sono i partner tecnici del progetto Radio Nerazzurra?

M.C.: Abbiamo voluto immediatamente dare un segnale di innovazione e di digitalizzazione del progetto e per fare questo abbiamo scelto Radiosa Spa di Mauro Panarelli per lo sviluppo e la gestione della nostra piattaforma digitale in tutte le sue funzionalità, BV Media Srl di Roberto Bellotti, leader nel settore radiofonico italiano per hardware e software relativamente alla messa in onda con l’utilizzo di PlayOut One come player e Music Master per la schedulazione, mentre il nostro partner per lo Streaming Audio e Video è InAria Media Group di Alberto Carpené.

La parte di monetizzazione pubblicitaria in programmatic l’abbiamo invece affidata a Dorvan di Marco Valenti e Alberto Gugliada. (M.H.B. per FM-world)

“100 anni della Radio” con Rai Radio Techetè al Moncalieri Jazz

Rai Radio Techetè protagonista di un evento, legato al centenario della radio. I dettagli nel comunicato.

I “Cento anni della radio” protagonisti della giornata conclusiva del festival Moncalieri Jazz 2024, che domenica 17 novembre all’Auditorium Rai di Torino chiuderà con uno spettacolo dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Steven Mercurio, con le Voci di Corridoio, Ugo Viola e la partecipazione straordinaria di Tosca e Fabrizio Bosso.

Una celebrazione in partnership con Rai Radio Techetè.

Gli Speciali sull’appuntamento di chiusura e sulle altre iniziative saranno disponibili sul sito di Radio Techetè e sull’app RaiPlay Sound.

(Comunicato stampa)

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Da ‘corriere’ a cantante: Ciro Limatola presenta il suo primo inedito

“I Corrieri di Kiss Kiss” è un appuntamento ormai consolidato del palinsesto pomeridiano di Radio Kiss Kiss.

Ciro Limatola ed Alfio Battaglia sono i conduttori del programma – in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 18.00 – che unisce divertimento ed ironia alla ‘musica più bella’.

E proprio la musica è al centro degli interessi di Ciro, che da anni anima il gruppo dei Bretella Brothers, specializzato nell’intrattenimento di eventi.

Mai finora, tuttavia, era nata l’idea di proporre un inedito, uscito pochi giorni fa.

“T’aggio scritto na canzone” è il titolo del brano, che ha messo in evidenza un lato più introspettivo di Limatola.

“Si tratta di una canzone che ho composto in seguito alla fine di una storia” – racconta Ciro a FM-world – “e che in seguito al dolore provato in quei giorni, mi ha portato a scrivere d’istinto un testo”.

Le parole sono nate in napoletano ed il testo si è mostrato perfetto per il taglio melodico del brano che ne è scaturito.

“Questo pezzo” – aggiunge Limatola“mi ha permesso di capire che dentro di me c’era qualcosa di nuovo, mai avevo pensato prima di scrivere una canzone”.

E così Ciro, noto al pubblico per il suo carattere goliardico, ha messo in evidenza un proprio aspetto meno noto e più intimo, molto apprezzato dai primi riscontri ottenuti dal pezzo.

Preludio per la nascita di altri brani? Intanto, condividiamo il primo inedito di Ciro Limatola.


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Radio Vaticana, punto di riferimento del broadcasting internazionale. La sua storia raccontata a FM-world

Progettata in prima persona da Marconi stesso, Radio Vaticana rappresenta dall’inizio del secolo scorso un punto di riferimento per il broadcasting internazionale, anche dal punto di vista delle tecnologie. FM-world ne ha parlato con Costantino Pacifici, per anni Direttore Tecnico dell’emittente.

Laudetur Jesus Christus

All’approssimarsi del centenario della Radio, il direttore di questa testata ci aveva chiesto di fare un rapido giro di orizzonte riguardante le emittenti in modulazione di ampiezza. Abbiamo così avuto occasione di intervistare Centrale Milano, AM Italia e OMItaliane.

Ma subito ci era venuta l’idea di parlare della più prestigiosa di tutte le emittenti radiofoniche del vecchio continente: la Stazione di Radio Vaticana.

Con l’aiuto di RAI siamo riusciti ad avere un contatto diretto che ha portato a questa esclusiva intervista, focalizzata sugli anni di massima attività “broadcast” di Vaticana: quando alle emissioni dalla Santa Sede stessa si affiancavano quelle da Santa Maria di Galeria e quando iniziavano le trasmissioni stereo sui 96.3 MHz. Questo il resoconto dell’intervista al dott. Costantino Pacifici, che ha avuto luogo a metà ottobre 2024.

L’intervista

FM-world (M.H.B.): Per cominciare due parole su di lei e sulla sua attività a Radio Vaticana.

Costantino Pacifici: Mi chiamo Costantino Pacifici e ho lavorato presso la Direzione tecnica della Radio dal 1975 al 2016 divenendone vice direttore; in particolare ho curato le attività del Centro di Santa Maria di Galeria e della “storica” stazione trasmittente marconiana in Vaticano.

Stazione Trasmittente Marconiana

FM-world: Salterei gli inizi e il fatto che sia stato Marconi stesso a progettare la vostra stazione, in quanto storia risaputa. Volevo invece partire un po’ più avanti, durante la guerra (metà anni 40). Non c’era ancora S. Maria di Galeria, quale tipo di servizio riuscivate a fornire e da quali postazioni?

C.P.:  Dal 1931, anno della fondazione della Radio Vaticana, all’entrata in servizio del Centro Radio di
Santa Maria di Galeria tutta l’attività trasmissiva era effettuata dalla stazione trasmittente
marconiana posta nella sommità dei giardini vaticani. La dotazione di apparati era costituita
dall’originario trasmettitore Marconi con potenza di 10/15 kW, da un trasmettitore Telefunken da 25 kW, da un trasmettitore in onda media da circa 2 kW e da 3 in onda corta per i servizi radiotelegrafici.

Il parco antenne consisteva in antenne dipolari e una omnidirezionale a lunghezza
variabile secondo la frequenza.

La grande guerra

Durante tutto il periodo della seconda guerra mondiale l’emittente fu intensamente impegnata oltre in servizio di informazione sull’attività del Santo Padre Pio XII per gli ascoltatori cattolici, in trasmissione di messaggi (si valuta che ne furono diramati 1.260.000) per la ricerca di dispersi da parte dei loro famigliari in tutte le aree interessate dal conflitto e/o dalle zone di prigionia, sparse in quasi tutto il mondo. Ricordo a questo proposito un esaustivo articolo dell’Osservatore Romano da ricercarsi nell’archivio di quel giornale.

Verso il mondo, nelle lingue del mondo

FM-World: Il 27 ottobre 1957, Pio XIII inaugura S. Maria di Galeria. Consultando il Radiocorriere del 14 gennaio 1958 sembrerebbe ci fosse un solo programma dove si alternavano emissioni in varie lingue e quelle in italiano apparentemente fossero molto limitate:

C.P: Per suo stesso mandato la R.V. ha impiegato in prevalenza le sue risorse per trasmissioni
dirette a tutti i cattolici nel mondo il più possibile nella loro lingua. Nel 1954 la stazione
trasmittente Marconi operava in 24 lingue. Solo più tardi soprattutto con l’arrivo della FM fu
possibile garantire un programma in italiano più lungo.


FM-World: Quali impianti sono attivi negli anni ’60 ?

C.P.: Per quanto riguarda la Trasmittente in Vaticano il trasmettitore originario fu sostituito agli inizi
deli anni ’50 da uno della compagnia Marconi di 50 kW, per l’onda Media fu installato un
trasmettitore RCA da 5 kW e per i servizi fissi radiotelegrafici (telex) da 3 trasmettitori in onda
corta da 5 kW.

Log Periodiche

Negli anni ’60 il parco antenne fu complementato da due log-periodiche rotanti
della ditta Coel di Milano. Il servizio radiotelegrafico che ancora operava sulle direttrici di Berna, Lisbona e Beirut cessò con la chiusura della stazione corrispondente di Lisbona nel 1992.

Santa Maria di Galeria

Per quanto riguarda il nuovo Centro di Santa Maria inizialmente contava su un trasmettitore Philips da 100 kW che era stato donato al S. Padre attraverso attraverso una sottoscrizione dei cattolici olandesi, su due trasmettitori della BBC da 10 kW e da un trasmettitore OM sempre della BBC. Sul centro era stato installato un moderno sistema di antenne a cortina disposte a  appositamente progettato per una efficace copertura mondiale.

L’antenna per onda media consisteva in un “pilone” strallato alto 98 metri (lamda/2).Negli anni 60’ furono installati altri 4 trasmettitori da 100 kW in onda corta e da un secondo trasmettitore in onda media da 250 kW.

FM Stereo

FM-World: Quando avete esordito in FM?

C.P.: Il servizio in FM iniziò in Vaticano in occasione dell’anno Santo 1950 con 2 trasmettitori da 250 W. Per un breve periodo fu anche operativo un impianto sperimentale di televisione secondo lo standard francese (819 linee, immaginiamo fornito o donato da Henri de France, N.d.R). Solo nel 1965 dopo la Conferenza di pianificazione di Stoccolma 1961, fu installato un altro trasmettitore da 5 kW in grado di effettuare trasmissioni stereo e un altro mono da 2,5 kW.

FM-World: Un articolo sulla rivista Stereoplay del marzo 1974  (il numero 20) raccontava di come l’acquisto del trasmettitore stereo per i 96.3 MHz fosse stato “un errore”, trasformato in opportunità per far nascere appunto il famoso Studio A. E ricordiamo anche un famoso giorno in cui le vostre frequenze coprirono pre esistenti emittenti romane, tra cui Radio Radicale e Rete 105. Ci racconti di quel periodo.

C.P.: Dopo la Conferenza ITU di Ginevra 1984 si operò con le frequenze 93,3 MHz, 96,3 MHz, 103,8 MHz e 105 MHz con nuovi trasmettitori e un nuovo sistema d’antenna in grado di operare simultaneamente sulle 4 frequenze. A motivo della situazione interferenziale che si era creata nell’etere romano le frequenze erano state precedentemente spostate a 93,0, 96,5 e 107,8.

La programmazione

FM-World: Gli anni 70 / 80 sono stati forse l’apice della popolarità delle Onde Corte: quanti servizi avevate e quali le zona di ascolto ?

C.P.:  Per avere un’idea dell’attività in onda corta e media negli anni 70/80 le invio in allegato alcune pagine della pubblicazione “Programmes” del giugno 1975 (Scaricabile QUI)  con la scheda delle trasmissioni e i programmi della prima settimana del mese.

L’anno precedente era iniziato “Studio A” e l’anno successivo il programma “Quattro voci” che si aggiungevano a programmi come il Radiogiornale dal 1957 e “Orizzonti cristiani” dal 1945.


Radio Vaticana oggi

FM-World: Oggi la Radio non ha più un vero sito web, ma è parte di un portale di nome Vatican News. Cliccando su “channel” (in alto a destra sulla pagina) si apre un elenco di oltre 20 lingue diverse: quali sono anche trasmesse in OC e in generale come è l’organizzazione odierna della radio ?

C.P.: Per quanto riguarda la situazione attuale il riferimento è il portale web dove sono indicate le oltre 30 lingue oggetto di programmi con i diversi sistemi di diffusione (o.c. satellite, dab blocco 12D, tv radio canale 733 e internet).

Dal palinsesto in onda corta si deduce che le lingue impiegate in questo servizio sono circa venti e le aree interessate sono quelle dei continenti africano, asiatico e sudamericano. Va precisato che il servizio in onda corta viene già da parecchi anni esercitato in regime di scambio di tempi di antenna tra organismi di radiodiffusione internazionali allo scopo di ottimizzare queste risorse in termini di efficacia e di risparmio energetico.

Attualmente la Radio Vaticana è parte integrante del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.(M.H.B. per FM-world)

DeejayFox Radio Station: ‘nativa digitale’ con la tradizione delle prime radio libere

Prosegue il nostro ‘viaggio’ tra le emittenti ‘native digitali’. Oggi andiamo a conoscere DeejayFox Radio Station, realtà che trasmette da più sedi e che è operativa da oltre dieci anni. La radio è diretta da Oscar Pavanello, che abbiamo intervistato, in collaborazione con Consulenza Radiofonica.

* Che cos’è DeejayFox Radio Station?

Il nostro progetto radiofonico è nato nel 2013 grazie ad ex speaker delle prime Radio Libere degli anni ’80. Il nome DeejayFox deriva da uno dei fondatori, un ex speaker che negli anni ’80 era conosciuto con il nickname DjFox. La sua passione per la radio e la voglia di riportare quella magica atmosfera dei primi tempi ha dato vita a questa avventura che continua a coinvolgere e appassionare tanti ascoltatori.

* Perchè nasce questo progetto?

Il progetto DeejayFox Radio Station nasce dalla passione e dalla voglia di rimettersi in gioco di diversi ex speaker degli anni ’80, dopo tanti anni di inattività. Decisero di affrontare l’avventura del web, ma alla fine furono Oscar Pavanello e Flavio Zagato a rimanere tra i pochi veramente interessati al progetto. Così, il 1° luglio 2013, fondarono DeejayFox Radio Station. Oggi, DeejayFox Radio vanta cinque studi situati tra Milano, Vigevano e Torino, portando avanti con orgoglio la tradizione delle prime radio libere e continuando a coinvolgere gli ascoltatori con la stessa energia e passione di un tempo.

* A che pubblico vi rivolgete?

L’emittente i rivolge, principalmente, alla fascia di età dai 30 anni in su.

* Che tipo di programmazione proponete?

La nostra programmazione musicale è pensata per chi ha più di 30 anni, ma non mancano mai le hit del momento ed i tormentoni contemporanei. Durante la fascia oraria 6:30-21:00, i nostri format radiofonici sono prevalentemente di “flusso”, ideali per accompagnarvi durante tutta la giornata. In prima e seconda serata, invece, offriamo una serie di programmi monotematici che coinvolgono un pubblico di nicchia, perfetti per chi cerca qualcosa di unico e speciale.

* Che cosa vi chiede il pubblico? Che tipo di riscontri avete?

Le richieste che riceviamo sono estremamente variegate e sempre attente a tutto ciò che riguarda la promozione di eventi e l’impegno sociale. I riscontri sono decisamente positivi, sia per la nostra offerta musicale che per l’interazione costante con il pubblico. Grazie all’ampia proposta di format in diretta, che copre il 70% del nostro palinsesto, siamo in grado di offrire contenuti di alta qualità e coinvolgenti in tutte le ore del giorno.

* Ci puoi parlare del vostro staff? Come siete organizzati nei vari ruoli?

Lo staff di DeejayFox Radio è ampio e articolato, operando su tre diverse sedi. Questa struttura complessa permette una connessione continua tra gli studi e una gestione ordinata delle attività di rotazione dei format, trasmessi da tutte e tre le sedi. Con oltre 50 speaker e circa 15 collaboratori impegnati nella parte tecnica, redazionale e di programmazione musicale, siamo orgogliosi di collaborare anche con Consulenza Radiofonica, rappresentata da Alfredo Porcaro e il “mitico” Marco Biondi di cui basta citare solo il nome per comprenderne il suo grande valore di persona e di professionista del settore. La nostra infrastruttura tecnica avanzata e il talento del nostro team ci consentono di offrire una programmazione variegata e di alta qualità, coinvolgendo il pubblico con contenuti sempre freschi e interessanti.

* Come avviene la vostra diffusione?

Potete ascoltare la nostra radio tramite la nostra app proprietaria, sul sito ufficiale, su tutti i dispositivi smart e persino in radiovisione! La radiovisione è disponibile sulla nostra app, sul sito, su Android TV e Amazon Stick TV.

* Cambia la modalità di fare radio se si è diffusi via etere o via web?

Tendenzialmente, per fare le cose come si deve, non c’è alcuna differenza in termini di qualità audio, che noi assicuriamo alla massima portata (320 Kb/s), e nei contenuti dei programmi di flusso e quelli monotematici. La radio è sempre radio, in ogni caso e in qualsiasi contesto!

* Avete legati con il territorio?

DeejayFox Radio ha una lunga tradizione di collaborazione con l’Amministrazione Comunale, impegnandosi attivamente nella diffusione delle notizie locali e nella promozione degli eventi sul territorio, dall’intrattenimento alle iniziative sociali. Il nostro obiettivo è riportare alla comunità quella “vecchia” radio locale che purtroppo non esiste più, fornendo un punto di riferimento per tutti gli abitanti.

* Quali progetti auspicate per il futuro di DeejayFox Radio?

Il nostro obiettivo è espandere il progetto DeejayFox Radio in altre regioni e territori italiani, ripartendo dal territorio e facendoci conoscere dai nostri “vicini di casa”. Vogliamo mantenere aperte le porte a chiunque desideri avvicinarsi al mondo della radio, offrendo gratuitamente formazione professionale grazie alle importanti collaborazioni con professionisti del settore. Accogliamo con entusiasmo i giovani, grazie alle collaborazioni attive con diverse accademie che formano i nuovi speaker. Per questo motivo, nel 2021, abbiamo fondato DeejayFox Radio 2 – Young Version, interamente gestita da giovani ragazzi. Il nostro intento è che siano loro a portare avanti il nostro progetto nel futuro. Se DeejayFox Radio è la radio che ti rincorre, DeejayFox Radio 2 è la radio che rincorre il futuro!

(Si ringrazia Consulenza Radiofonica per la collaborazione)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]