In occasione dei 70 anni della tv e dei 100 anni della radio, il Prix Italia torna a Torino

Novità per l’edizione 2024 del Prix Italia. I dettagli nel comunicato.

Un’edizione speciale in occasione di Rai70/100 per il Prix Italia, il Concorso internazionale che dal 1948 coinvolge centinaia di broadcaster per premiare il meglio delle produzioni radio, tv e digital in una kermesse aperta al pubblico e accessibile a tutti.

Svelata la location, Torino, che torna ad ospitare il Festival dopo 7 anni in una cornice completamente rinnovata grazie alla collaborazione con Città di Torino e Regione Piemonte per raccontare in particolare le eccellenze del territorio su innovazione, divulgazione culturale e scientifica.

“Con il Prix Italia – dice il Presidente della Regione, Alberto CirioTorino e il Piemonte aggiungono un altro grande evento al già ricchissimo calendario del 2024, durante il quale questo territorio conferma la capacità di organizzare appuntamenti di rilievo nazionale e internazionale. Ospitare qui il Prix Italia significa confermare la nostra centralità anche nel campo delle tele-radio produzioni con particolare attenzione anche alla digitalizzazione e ai nuovi media”.

“Il Prix Italia torna a Torino – aggiunge il sindaco Stefano Lo Russo dopo 7 anni e ne siamo davvero molto contenti. Un ritorno ulteriormente impreziosito dalla celebrazione di ricorrenze importanti: 100 anni fa l’Unione Radiofonica Italiana diventata poi Rai, vedeva la luce proprio nella nostra città, mentre 70 anni fa nasceva la televisione. Due media protagonisti del nostro quotidiano che hanno mosso passi importantissimi a Torino, dove ancora oggi la Rai è fortemente presente con realtà d’eccellenza come il Centro di Produzione e l’Orchestra Sinfonica nazionale”.

L’hub del Prix sarà il Centro di Produzione Rai, con uno studio allestito per l’occasione e performance live all’interno del Museo della Radio e della Televisione oltre a location cittadine di grande appeal per il pubblico internazionale.

Il titolo dell’edizione, “Loud and Clear, Forte e Chiaro” è stato scelto per celebrare i 100 anni della Rai ed in particolare della Radio e in occasione del 150enario dalla nascita di Guglielmo Marconi, uno degli scienziati italiani più visionari di tutti i tempi.

“Il Prix Italia – spiega la Presidente Rai Marinella Soldi guida lo sforzo della Rai nel suo percorso per essere sostenibile, inclusiva, eccellenza creativa e contemporanea. L’edizione di quest’anno celebra la tradizione, le radici e la storia della RAI di 70 anni di televisione pubblica e 100 anni di Radio Rai. Che incredibile opportunità di celebrare il passato mentre si imposta la visione e il lavoro per un moderno media di servizio pubblico che sia straordinario e inclusivo per tutti, in particolare per le nuove generazioni”.

Quando Guglielmo Marconi, premio Nobel per la Fisica nel 1909, lanciò il messaggio CAN YOU HEAR ME attraverso l’Oceano Atlantico lo ricevettero in modo inequivocabile, “Forte e Chiaro”.

“Si apriva la strada alla nascita dei moderni broadcaster che ancora oggi, con un forte messaggio di autorevolezza, costituiscono la community del nostro Concorso – dice il Segretario Generale del Prix Italia Chiara Longo Bifanodallo smartphone al satellite, dalla radio alla tv fino alle connessioni wireless – spiega – molto dobbiamo al nostro connazionale celebrato in tutto il mondo”.

La Radio sarà l’ospite di eccezione con programmi, podcast live e sperimentazioni per esplorare il futuro dell’Audio con le infinite possibilità dell’AI.

Presidente dell’edizione 2024 la Direttrice di France Culture Emelie de Jong che insieme alla Segretaria Generale del Prix Italia, Chiara Longo Bifano, ha presentato durante l’Assemblea Generale nella sala Sergio Zavoli, a Roma, la 76ª edizione agli oltre 100 broadcaster che fanno parte della Community del Prix Italia.

Le iscrizioni al Concorso sono aperte dal 12 marzo al 7 giugno: 9 le categorie nelle sezioni radio/podcast, video e digital.

Durante il Festival, in programma dall’1 al 4 di ottobre, non mancheranno le Anteprime Rai alla presenza dei talent e la possibilità di incontrare i registi e i produttori dei programmi finalisti fino alla Cerimonia di Premiazione nella serata finale.

(Comunicato stampa)

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Radio Sound System: festeggia 4 anni il progetto web nato dai dj delle radio storiche di Ferrara

Festeggia quattro anni di attività Radio Sound System, un progetto digitale nato il 13 marzo 2020 da un gruppo di dj ferraresi che ha fatto la storia delle emittenti locali del territorio negli anni ’70, ’80 e ’90.

Partito per gioco, peraltro in un periodo particolarmente difficile – erano i primi giorni del lockdown – Radio Sound System è diventata un elemento di aggregazione, non solo tra i partecipanti attivi, ma tra un pubblico sempre crescente che ha potuto rivivere sonorità e atmosfere di un’epoca particolarmente coinvolgente, per quanto riguarda la musica ed i locali.

Sono tante le ‘anime’ che rendono vivo il gruppo: da Marco Rimondi – vero e proprio trascinatore dell’iniziativa – a voci note dell’etere locale quali Gianluca Cosua e Paola Bassi. E poi i dj Andreino e Dimitri Magnani, che pur non avendo vissuto in prima persona l’epoca delle radio del territorio si sono perfettamente integrati nel contesto musicale. Senza dimenticare la participazione di tanti altri amici, quale – per esempio – quella di Nicola Villani, conduttore di fama nazionale, da tempo impegnato nelle cronache automobilistiche di Eurosport e recentemente impegnato nella nuova emittente Dab+ Engine Radio.

Ma che cos’è in concreto Radio Sound System? Non si tratta di un’emittente “lineare”. Il suo nome trae ispirazione da uno storico negozio di dischi di Ferrara, diventato anche un programma in quella che fu Tele Radio Alfa (successivamente Rete Alfa). Sul web, è diventato un podcast – disponibile sulla piattaforma Mixcloud – dove vengono proposte selezioni musicali (a rotazione, da parte di tutti i componenti del gruppo) di brani prevalentemente legati alla discomusic anni ’70, ’80, ’90. E attorno a questo, serate in discoteca e locali, trasmesse poi “live” sia in versione audio che video.

Mercoledì 13 marzo, i quattro anni di Radio Sound System saranno celebrati proprio in questo modo, con un dj set a cura di Andreino e Dimitri Magnani e la conduzione di Marco Rimondi e Gianluca Cosua.

Tutte le informazioni per seguire la diretta e le costanti condivisioni delle playlist sono disponibili sulle relative pagine social e su Mixcloud.

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La radio protagonista con Barbara Marchand, ospite di Paola Saluzzi su TV2000

Puntata speciale, mercoledì 13 marzo, per “L’Ora Solare”.

Il programma condotto da Paola Saluzzi su TV2000 ospiterà Barbara Marchand.

Indimenticabile voce di Radio Monte Carlo e di Radio Rai, sarà in onda alle 12.20 per festeggiare il mezzo di comunicazione di cui è stata grande protagonista.

Lo annuncia la stessa conduttrice via social, commentata da numerosi follower che la seguiranno in televisione.

TV2000 è presente sul canale 28 del digitale terrestre.

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Censis: la radio è ascoltata dal 78,9% degli italiani

La radio è ascoltata dal 78,9% dagli italiani.

Lo rende noto il Censis che ha presentato – lunedì 11 marzo – il suo 19° Rapporto sulla Comunicazione, relativo all’anno 2023.

Un dato che si conferma alto, anche se in lieve flessione rispetto ai dodici mesi precedenti, con un -1,1%.

E dopo gli anni del Covid, la fruizione torna ad essere prevalentemente esterna.

Se in casa con l’apparecchio tradizionale si assesta al 45,6% (in calo del 2,4%), in macchina – tramite autoradio – conquista il 69,1%.

Altri device utilizzati sono lo smartphone (24,1%) ed il computer (18,2%).

Valori più alti della radio li registrano la televisione (fruita da ben il 95,9% della popolazione), l’utilizzo di internet (89,1%), così come quello dello smartphone (88,2%) e la frequentazione dei social network (82,0%).

In costante calo la carta stampata che scende al 22%.

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La radio web diventa radio di territorio: i dieci anni di Hey DJ Radio

“Oggi è un giorno speciale! Esattamente 10 anni fa, dopo una notte insonne e tanta determinazione, abbiamo lanciato Hey DJ Radio dal cuore della Brianza, trasmettendo la nostra passione per la musica a tutto il mondo. Ciò che è iniziato come un semplice gioco si è trasformato in una bellissima storia che continua a toccare migliaia di cuori ogni giorno”.

A scriverlo è Checco Dj, nome d’arte per Francesco Rota Biasetti, che della radio è diventato un vero e proprio simbolo di intraprendenza e di inclusione.

“Nel corso degli anni” – aggiunge via social “abbiamo attraversato incredibili esperienze: centinaia di eventi nei luoghi più suggestivi d’Italia, dalle notti bianche nelle piazze della Brianza, alle epiche edizioni del Nameless Music Festival, ora conosciuto in tutto il mondo. Abbiamo portato la nostra musica anche in Sicilia e Sardegna, creando legami e connessioni che vanno oltre i confini geografici”.

Di fatto, quindi, una radio digitale che è andata ben oltre il proprio territorio d’origine, senza tuttavia dimenticare le proprie origini.

“Vogliamo ringraziare di cuore” – continua Checco“tutti coloro che hanno creduto in noi, dagli sponsor alle collaborazioni preziose che hanno reso possibile tutto questo. Un grazie speciale va alle voci e agli speaker che ogni giorno dedicano il loro impegno per creare contenuti che possano arricchire le giornate dei nostri ascoltatori. A tutti voi, gli ascoltatori, vogliamo dire grazie di cuore. Siete voi che avete reso Hey DJ Radio un punto di riferimento nella vita di tanti, non solo nella Brianza ma ovunque ci sia una connessione internet. Siete la nostra forza e la nostra ispirazione, e per questo vi ringraziamo di essere parte di questa meravigliosa avventura senza confini”.

Il post si conclude con un vero e proprio festeggiamento: “E ora, alziamo il volume e festeggiamo insieme altri 10 anni di musica, emozioni e condivisione! Grazie di cuore a tutti voi, e che la nostra melodia continui a risuonare nei vostri cuori ancora per molti anni a venire”.

Durante l’ultimo World Radio Day di Milano abbiamo incontrato Checco Dj, con cui abbiamo condiviso una breve ma significativa intervista. Ve la proponiamo.


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Lo Zoo di 105: Jonny Mele vince il Festival di San Jimmy

Si è conclusa l’edizione 2024 del Festival di San Jimmy allo “Zoo di 105”. Così viene annunciato il vincitore dalla pagina web del programma.

Con un punteggio di 2388 voti, viene proclamato vincitore di SanJimmy2024 Jonny Mele che, insieme a Sakr&Manfree, ha presentato il brano Drogati di meno; seguono i Depesce al secondo posto e Marco Mazzoli al terzo posto.

Che dire, abbiamo assistito senza ombra di dubbio a una edizione da record per infamitudine, dove tra magheggi, ladronerie, impasti, siti indiani e tattiche di dubbia moralità, tutti i concorrenti in gara si sono fatti valere.

È stata una lotta senza esclusione di colpi (anche molto bassi), e con situazioni al limite dell’assurdo: difficilmente questo SanJimmy potrà essere dimenticato.

L’impareggiabile Gerry Romano, prima dell’intervento dell’amabile Letizia Puccioni a decretare il vincitore, ha segnalato i meritevoli dei premi cosiddetti minori:

Premio Ladroneria a The Scumbeasty, per aver tentato di accaparrarsi voti attraverso immagini tutt’altro che lecite di parti anatomiche in bella mostra
Premio Zampetti a Marco Mazzoli, per clamorosi tentativi di corruzione culminati in una cena pagata dal buon Alessandro Borghese
Premio Video più visto dalle zie di Reggio Emilia alla vulcanica e irresistibile Stefanina, che con la sua Tromba ha spaccato di brutto
Premio Cirrosi Empatica a Sabrina Bambi, che fino all’ultimo ha messo in atto sdolcinatezze e carinerie a destra e a manca, culminate in una fornitura di vino al magnifico Direttore Artistico Paolo Noise, dal nome più che eloquente: Passerina
E infine il premio Nessuno ci caga ai temerari Paolino & Martin, per ovvi ma incomprensibili motivi

E quindi that’s all folks, anche quest’anno cala il sipario sul palcoscenico più irriverente della musica italiana, lasciando tutti, come ogni volta, con il dubbio amletico: l’onestà paga oppure no?

Quel che è certo, è che le emozioni e il divertimento hanno superato di gran lunga le aspettative, così come la qualità di tutti i brani in gara che, da qui al prossimo SanJimmy, ci inseguiranno come un tormentone.

Il Festival di San Jimmy è stato poi così salutato sui social da Paolo Noise.

Poi non dite che non si può fare musica per il solo piacere di farla. Il Festival di San Jimmy 2024 ha generato numeri mostruosi, pur non avendo alcun fine commerciale.

Hanno partecipato a questa edizione dei nomi stratosferici sia come giuria che in produzione dei brani. Le canzoni sono veramente bellissime TUTTE e ci siamo divertiti infinitamente a farci battaglia e farci scorrettezze senza senso.

Ma ci tengo tantissimo a dire a tutti che, anche se a volte ho perso l’uso delle vocali per lo stress, sono entusiasta per ciò che “Lo Zoo di 105” TUTTO è riuscito a mettere in piedi ancora una volta con le sole proprie forze.

Solo con l’entusiasmo e la voglia di fare il massimo per chi ci segue affamato di figate, senza deluderlo mai.

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