RTL 102.5 Plus diventa RTL 102.5 + Social

“Entra in chat e condividi le tue idee con noi”.

Si presenta così la nuova versione di RTL 102.5 Plus, il canale ‘fuori onda’ di RTL 102.5, disponibile su RTL 102.5 Play (via web e via app).

Il nome ufficiale ora è RTL 102.5 + Social, dove è possibile seguire tutti i discorsi tra i conduttori, mentre sulla rete principale è in onda la musica.

L’invito, tuttavia, è anche quello di partecipare attivamente e dire la propria sugli argomenti dibattuti sia “in” che “fuori onda”.

Il canale, disponibile nella nuova versione da lunedì 18 marzo, è in continua evoluzione e può essere seguito cliccando QUI.

(Si ringrazia Luca Cenciarini per la collaborazione)

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“Caterpillar”: una puntata speciale in diretta dal carcere di Bollate

Evento speciale per “Caterpillar” nella puntata di martedì 19 marzo. I dettagli nel comunicato.

La radio entra in carcere, in diretta.

“Dentro”, insieme a “Caterpillar” – in onda martedì 19 marzo alle 18.00 su Rai Radio2 e anche in visual radio sul canale 202 – per raccontare con Massimo Cirri e Sara Zambotti, tra gli studi di corso Sempione, a Milano, e il carcere di Bollate, la rilettura de “I fratelli Karamazov”, attraverso le riflessioni di persone detenute, studenti, familiari di vittime della criminalità organizzata e operatori penitenziari che si confrontano sui temi della pena, della colpa, del cambiamento, del debito e del credito, del “diritto” al rancore e della “riparazione”, a partire dalla rilettura del romanzo di Dostoevskij.

Ad animare la narrazione le voci e le storie di persone detenute al carcere di Bollate ed ex detenuti; di Marisa Fiorani e Paolo Setti Carraro, familiari di vittime della criminalità organizzata; di Manuela D’Alessandro, giornalista; di Andrea Spinelli, illustratore giudiziario; di Giorgio Leggieri, direttore del carcere di Bollate; di Francesco Cajani, pubblico ministero a Milano; di Angelo Aparo, psicoterapeuta e fondatore nel 1997 del Gruppo della Trasgressione, ora attivo in tutte le carceri milanesi; e di un gruppo di studenti di giurisprudenza e di psicologia che hanno partecipato alla ricerca collettiva sui conflitti della famiglia Karamazov.

La puntata di “Caterpillar”, anche in vista della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo, darà voce, in questo modo, a un esempio concreto di applicazione della Costituzione e di una pena che tende alla rieducazione e riduce la recidiva. L’incontro nel carcere di Bollate è stato organizzato dal Gruppo della Trasgressione e dal comitato scientifico del progetto “Lo strappo. Quattro chiacchiere sul crimine”.

(Comunicato stampa)

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Linus: “L’idea di Radio Linetti a teatro, nata ispirandomi al Boss”

Come è nata l’idea di portare Radio Linetti in teatro?

Linus risponde tramite un reel sui social.

“L’idea mi è venuta” – dichiara via social “cinque, sei anni fa, più o meno, quando ha saputo che Bruce Springsteen avrebbe fatto una residence in un piccolo teatro di Broadway, nel quale era praticamente da solo sul palco con un pubblico di 300-400 persone, tutte le sere per 2-3 mesi consecutivi, raccontando la sua vita e la sua musica. E ho detto: ‘Quanto piacerebbe anche a me’. Però lui un jolly che io non ho, cioè che sa cantare”.

“Poi è arrivata Radio Linetti” – prosegue nella spiegazione “poi è finita anche Radio Linetti, poi ho messo insieme le due cose: fare anche io una cosa in cui incontro i miei amici e magari ogni tanto metto una canzone. Quindi grazie Boss!”.

Radio Linetti si terrà al Teatro Alcione, in piazza Vetra 7 a Milano, dal 29 aprile al 3 maggio, tutte le sere.

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Un mese ricco di ‘live’ a Radio Subasio

Prosegue con successo l’appuntamento con “Radio Subasio Music Club“.

Direttamente dalla sede della superstation di Viole d’Assisi, sono numerose le serate dedicate alla musica dal vivo, con i grandi protagonisti dello scenario italiano.

Dopo il recente ‘live’ con Il Volo, il programma per questo mese di marzo prevede altri importanti artisti.

Si parte lunedì 18 da Fiorella Mannoia, sulle ali della “Mariposa” per ribadire l’orgoglio di essere donna, introdotta al pubblico presente da Gianluca Giurato.

Mercoledì 20 sarà la volta di un nome particolarmente amato dai giovani, ovvero Mr.Rain presentato da Katia Giuliani, mentre l’energia dei Ricchi e Poveri travolgerà i tanti fan mercoledì 27 insieme nuovamente a Gianluca Giurato.

“Radio Subasio Music Club” è un progetto ideato, voluto e diretto da Beppe Cuva – direttore della radio – in onda in simulcast anche in versione video su radiosubasio.it.

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Il concerto “Radio Italia Live” tornerà a Palermo nel 2025

Niente “Radio Italia Live – il Concerto” quest’anno a Palermo, ma l’evento tornerà già nel 2025.

Lo annuncia il sindaco Roberto Lagalla, il quale sottolinea un accordo per due anni consecutivi: non solo 2025, dunque, ma anche 2026.

Gli eventi di musica dal vivo non mancheranno nemmeno quest’anno, ma per l’iniziativa della radio dell’editore Mario Volanti ci sarà da attendere ancora poco più di dodici mesi.

«Palermo è nei nostri cuori e nei nostri emozionati ricordi, e di sicuro torneremo molto volentieri con ‘Radio Italia Live – Il Concerto’ al Foro Italico in questa meravigliosa città», ha dichiarato lo stesso Volanti.

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“Basta testi violenti nella musica”: a RTL 102.5, la dichiarazione del sottosegretario Gianmarco Mazzi

Il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi è intervenuto in settimana nel corso di “Non Stop News” su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

«Il governo è stato profondamente colpito – ha dichiarato il già direttore del Festival di Sanremodall’appello lanciato da importanti personalità del mondo dello spettacolo, tutte donne, tra cui Cristiana Capotondi, Anna Foglietta e Paola Cortellesi, che hanno denunciato alcuni testi estremamente violenti contenenti contenuti misogini. Abbiamo accolto questo appello perché non possiamo ignorare il problema: alcuni testi sono veramente sconcertanti. Non intendiamo adottare un atteggiamento censorio, ma ci poniamo delle domande legittime. Ad esempio, ci chiediamo come mai questi testi vengano editati e pubblicati da importanti case discografiche, che spesso sono multinazionali e all’interno delle quali vige una cultura del rispetto delle donne e dell’uguaglianza sul lavoro. Come possono queste case discografiche trasgredire il loro stesso codice etico pubblicando testi così violenti?».

«Inoltre – ha aggiunto nel corso di “Non Stop News” abbiamo discusso della questione con i dirigenti di Spotify. Ci chiediamo come mai Spotify, rispetto a molti social media che impediscono l’inserimento e la pubblicazione di contenuti violenti, permetta la diffusione di questi testi. Non è che il fatto di far parte di un genere musicale renda meno violento il contenuto del testo. Ci hanno assicurato che sono disponibili ad un confronto. Abbiamo organizzato un incontro per maggio dal titolo “Quando la musica diventa violenta”, nel quale non intendiamo imporre nulla, ma semplicemente dialogare. La nostra attività è pragmatica, ma quando le donne sollevano un problema, dobbiamo ascoltarle. Il nostro obiettivo principale è aprire un dialogo costruttivo. Abbiamo già ricevuto alcune risposte dagli artisti, che ha sostenuto che questi testi sono iperbolici, una sorta di fiction, una forma d’arte».

«Mi hanno fatto un paragone – ha poi sottolineato il Sottosegretario alla Cultura dicono sia un po’ analogo a quello che fa nel cinema Tarantino. Io penso che questo sia vero fino ad un certo punto, perché vediamo che poi gli artisti, che spesso fanno parte del mondo del rap e della trap, hanno poi delle vite improntate alla violenza che propugnano. Poi sono testi che parlano alle fasce più giovani della popolazione; secondo me non è fiction, ma in questi incontri sarò un ascoltatore, vogliamo dialogare. Poi non so se arriveremo ad un protocollo dove ogni operatore del settore si prenda un impegno affinché questo fenomeno venga in qualche modo arginato. Potremmo arrivare a proporre un protocollo, ma vorrei farlo coinvolgendo il mondo della musica, le case discografiche, gli editori e la SIAE. Noi capiamo il disagio, ho ricevuto una telefonata da un sacerdote che mi ha spiegato che per alcuni di questi artisti la musica è un riscatto. Questo lo capisco, ma non a discapito di tanti giovanissimi, parliamo di ascoltatori che hanno 10 o 11 anni, sono quasi dei bambini, neanche adolescenti. Io sono figlio degli anni ’60, la musica è la prima fonte di formazione culturale; sono stato fortunato ad aver incontrato la musica dei cantautori, e rispondo ai ragazzi del rap e della trap che, se questi artisti fossero fermati a fotografare la realtà degli anni ’70, che musica avrebbero lasciato? Invece, con i loro testi, hanno dato speranza».

«Io sono un grande stimatore di Amadeus – ha concluso Mazzie credo che quest’anno abbia fatto un lavoro eccezionale. Ho letto dei testi che quest’anno avevano anche un significato sociale importante. Vorrei che tutto ciò non fosse considerato pesante o censorio, ma una regolamentazione che il sistema si dia. Credo nella musica e alla rilevanza sociale di questo mondo, e chiedo solo di prendere coscienza di questo e di non trattare le cose solo da un punto di vista commerciale».

(Comunicato stampa)

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